Una nave militare italiana era abituata a contrabbandare casse di sigarette mentre tornava da una missione per impedire ai migranti di viaggiare dalla Libia verso l'Europa, la Marina ha confermato tutto mercoledì 19 settembre dopo le rivelazioni sulla stampa.
La nave Caprera aveva a bordo più di 700 kg di sigarette di contrabbando, per un totale di 3.600 cartoni in 72 scatole, secondo il sito web del programma televisivo Le Iene.
La nave aveva trascorso tre mesi e mezzo nel porto di Tripoli in una missione di assistenza con la guardia costiera libica per intercettare e salvare le imbarcazioni dei migranti nel Mediterraneo.
Quando la Caprera tornò alla base meridionale italiana di Brindisi a metà luglio, il comandante ordinò una ricerca completa che rivelasse le casse di sigarette straniere, secondo una dichiarazione della marina.
Le sigarette sono state sequestrate ed è stata aperta un'inchiesta giudiziaria e un'indagine interna. La nave Caprera, che un tempo faceva parte dell'operazione di salvataggio di Mare Nostrum nel Mediterraneo, aveva trascorso 108 giorni in Libia aiutando la guardia costiera libica ad identificare le navi in partenza che trasportavano i migranti diretti in Italia, secondo un rapporto in italiano Repubblica.
Le sigarette erano state scoperte dopo un controllo di routine quando la barca era ormeggiata a Brindisi il 16 luglio di quest'anno. Un membro della marina fu fermato dalla polizia criminale italiana, la Guardia di Finanza (GdF), portando una borsa piena di sigarette nella stessa notte, secondo Il Mattino. La GdF ha poi preso il resto. L'inchiesta continua.
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