Tesla diceva: “E’ difficile dare poteri
illimitati a delle menti limitate”, ed evidentemente lo scienziato
serbo sapeva quello che diceva per essersi imbattuto spesso in menti del
genere. Leggendo questo articolo capirete di più. Tutti abbiamo visto in TV i terribili incendi che hanno colpito la
California distruggendo case e vite, ma finito il disastro qualcuno ha fatto
notare qualcosa di inquietante. Le foto degli incendi mostrano l'alluminio fuso
che corre lungo il marciapiede, mentre gli alberi di pino "altamente
infiammabili" hanno ancora foglie verdi! Il legno non brucia e si
consuma forse prima che un metallo si fonda? Anche un'auto si vede (foto in
basso) praticamente fusa in mezzo alla strada, ma a pochi metri di distanza
troviamo dei vigneti perfettamente verdi, che, solo per il calore generato
nelle vicinanze avrebbero dovuto bruciare o come minimo appassire. Alcuni
ipotizzano che questi terribili incendi siano stati provocati e che, non si tratti
di un normale incendio, ma di armi militari ad energia diretta, le
uniche che sono attualmente in grado di fondere un metallo lasciando intatto il
legno a pochi metri di distanza.
Ma
come fa un incendio a rovesciare auto e a fondere metalli ma allo stesso
tempo a non bruciare il materiale organico? Il legno? Gli alberi? Il vetro
dell’auto è stato vaporizzato e il metallo è distorto, ma nella stessa zona
troviamo ancora gli alberi con le foglie verdi. Il sospetto che si tratti di
armi laser si fa sempre più incalzante, anche per altri episodi che si sono
verificati in altre parti del mondo, come ad esempio in Portogallo. Solo che in
Portogallo sono bruciati ettari ed ettari di foresta con immani conseguenze non
solo di salute per la popolazione, ma anche di carattere economico. Insomma,
usando a sproposito queste armi non convenzionali si potrebbe mettere in
ginocchio un Paese intero. Invece, data la precisione “chirurgica”
dell’incendio in California che ha bruciato abitazioni ed auto lasciando
intatta la vegetazione circostante, l’ipotesi che si possa trattare di armi al
plasma e ad impulsi si fa sempre più plausibile. Ma che cosa sono le armi al plasma e ad impulsi? Qui entra in
gioco lo scienziato serbo Nikola Tesla. Nikola Tesla (1856 – 1943) è stato un
ingegnere elettrico. È conosciuto per il suo lavoro rivoluzionario e i numerosi
contributi nel campo dell’elettromagnetismo tra la fine dell’Ottocento e gli
inizi del Novecento. I suoi brevetti e il suo lavoro teorico formano la base
del moderno sistema elettrico a corrente alternata (CA), compresa la
distribuzione elettrica polifase e i motori elettrici a corrente alternata, con
i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale. Molti
dei suoi primi studi si rivelarono anticipatori della moderna ingegneria
elettrica e diverse sue invenzioni rappresentarono importanti innovazioni
tecnologiche. Negli Stati Uniti Tesla fu tra gli scienziati e inventori più
famosi, anche nella cultura popolare. Dopo la sua dimostrazione di
comunicazione senza fili (radio) nel 1893, e dopo essere stato il vincitore
della cosiddetta “guerra delle correnti” insieme a George Westinghouse contro
Thomas Alva Edison, fu riconosciuto come uno dei più grandi ingegneri elettrici
statunitensi. Molti dei suoi primi studi si rivelarono anticipatori della
moderna ingegneria elettrica e diverse sue invenzioni rappresentarono
importanti innovazioni tecnologiche. Tesla ha contribuito allo sviluppo di
diversi settori delle scienze applicate. I suoi ammiratori contemporanei
arrivano al punto da definirlo “l’uomo che inventò il Ventesimo secolo” e “il
santo patrono della moderna elettricità”. Essendo diventato cittadino
statunitense tutto fa pensare che i brevetti delle sue sensazionali scoperte
scientifiche si trovino anche attualmente in mano agli americani. Le basi per
una simile tecnologia al plasma e ad impulsi furono poste negli anni ’40
proprio dal fisico Nikola Tesla. Alle scoperte di questo scienziato si deve lo
sviluppo di parecchie tecnologie: dalle bobine elettriche ai generatori di
corrente, dalla radio alla televisione. Duranti i primi anni del XX secolo
Tesla iniziò a lavorare al suo progetto per un “raggio della morte”. Nel 1942 il progetto era pronto e Tesla lo propose
agli USA quale arma per battere i nazisti. Tesla fu considerato un “pazzo” e la
sua proposta non fu preso in considerazione. Era talmente considerato
“pazzo”, che alla sua morte nel 1943, tutti i documenti dello scienziato
sul “raggio della morte” furono misteriosamente trafugati. Parte di questi
documenti è stata citata in un documento segreto del governo USA su un’arma ad
elettroni (documento declassificato nel 1980). Il principio del “raggio della
morte” è qualcosa che sta a metà strada fra le armi a laser e le armi al
plasma. Il principio è quello di quello di sparare contro il bersaglio un
proiettile di energia, composto da materia elettricamente carica composta da
elettroni, neutroni e protoni. Il tutto
avviene attraverso il processo di ionizzazione dell’aria (attraverso le
famigerate scie chimiche). Tale meccanismo è stato studiato approfonditamente
dagli scienziati della famigerata DARPA con la collaborazione di un’azienda
tedesca. Risulta che armamenti di questo tipo sono in possesso degli eserciti
statunitense, israeliano e australiano. Ci sono diverse versioni di questo tipo
di armamenti:
1) Pulsed Impulsive Kill Laser
(PIKL). Questo tipo di dispositivo ha dimostrato la sua efficacia in diversi
test, riuscendo a perforare anche armature in Kevlar e lastre di metallo.
2) La versione “non letale” va sotto
il nome di Pulsed Energy Projectile (PEP). Questo dispositivo è in grado di
stordire uomini e animali, creando in dolore molto forte e una temporanea
paralisi. La documentazione sui possibili effetti a lungo termine provocati
dall’arma è però scarsa. Il principale ambito di applicazione previsto per il
PEP viene indicato in scenari di “ordine pubblico” (l’ordine come lo
concepiscono le classi dominanti sarebbe meglio dire) mentre un’altra delle
applicazioni prefigurate è quella di presidio dei checkpoint. Oltre a stordire
le persone una simile arma dovrebbe essere capace di bloccare i veicoli, in
quanto il suo impulso energetico interferirebbe con i sistemi
elettrici. Il raggio di azione del PEP è di circa 2 Km ed il suo
funzionamento si basa sull’emissione di un impulso laser ad infrarossi
(mediante l’impiego di un “deutorium fluoride laser”). Il plasma prodotto
dalla parte iniziale dell’impulso arriva ad esplodere poiché i suoi elettroni assorbono
l’energia della parte finale dell’impulso. L’esplosione di questo plasma ad
elevata energia si tramuta in una forza d’urto combinata ad un’onda
elettromagnetica.
Strategie
globali per il controllo climatico
Senza dubbio uno dei documenti più interessanti
è lo studio redatto da sette ufficiali dell’esercito USA nell’agosto del 1996, intitolato Il
clima come moltiplicatore di potenza: averne
il controllo nel 2025, nato da una direttiva del Comandante delle
forze aeree statunitensi, tesa a stimolare un dibattito intellettuale tra i
membri dell’esercito, in cui si afferma: “Nel 2025 le forze aereospaziali Usa
potranno avere il controllo del clima se avranno capitalizzato le nuove
tecnologie sviluppandole nella chiave delle applicazioni di guerra. […] Dal
miglioramento delle operazioni degli alleati e dall’annullamento di quelle del
nemico tramite scenari climatici “su misura”, alla completa dominazione globale
delle comunicazioni e dello spazio, la modificazione climatica offre al chi
combatte una guerra un’ampia gamma di possibili modi per sconfiggere o
sottomettere l’avversario”. Questi propositi sono confermati da un
successivo studio del 2003, intitolato Padroneggiare l’ultimo campo di
battaglia: i prossimi avanzamenti nell’uso militare dello spazio ad opera
del Project Air Force della Rand Corporation, un think-thank legato alle
lobbies del petrolio e delle armi che ha avuto come amministratore Donald Rumsfeld,
e nel cui consiglio di amministrazione figura Lewis Libbey, socio fondatore del
PNAC e direttore del personale è Dick Cheney. Il concetto alla base di
questo rapporto è la Full Spectrum Dominance, vale a dire una
politica di eccezionali investimenti militari mirati alla conquista ed al
mantenimento di una posizione di superiorità nello spazio, se non addirittura
di un suo controllo assoluto. Il che obbligherebbe chi volesse contrastare
l’imperialismo USA a farlo esclusivamente via terra e mare. Al riguardo, suonano
particolarmente inquietanti le parole del Comandante in Capo del comando
spaziale Usa, Joseph W. Ashy: “Alcune persone non vogliono sentirne
parlare. Ma assolutamente siamo prossimi a combattere nello spazio.
Combatteremo dallo spazio e nello spazio. Un giorno o l’altro colpiremo
obiettivi terrestri – navi, aeroplani e obiettivi sulla terraferma – dallo
spazio.” Il 22 Febbraio del 2004, l’Observer ha pubblicato un
rapporto “segreto”, commissionato da Andrew Marshall, influente consigliere di
Rumsfeld, che sarebbe sfuggito al Pentagono, e che conclude: “Un improvviso
sconvolgimento climatico porterà ad una catastrofe globale di monumentali
proporzioni, che comprende una guerra nucleare e disastri naturali, portando
intere nazioni a scomparire sotto il mare ed i pochi sopravvissuti a combattere
per le scarseggianti risorse di cibo, acqua ed energia”. Sono molte le voci di
protesta riguardanti questi folli e distruttivi progetti. Fra queste, la
scienziata di fama mondiale Rosalie Bertell denuncia che “gli scienziati militari degli
Stati Uniti stanno lavorando sui sistemi climatici come potenziale arma. I
metodi includono l’accrescimento delle tempeste e la deviazione dei fiumi di
vapore dell’atmosfera terrestre per produrre siccità o inondazioni mirate”.
Richard Williams, fisico e consulente dell’Università di Princeton, dice che “i
test di surriscaldamento della ionosfera sono un atto irresponsabile di
vandalismo globale […] HAARP potrebbe essere un serio pericolo per l’atmosfera
terrestre. Con esperimenti di questo tipo, potrebbero essere fatti danni
irreparabili in poco tempo”. Alcuni ricercatori già oggi sospettano dei
collegamenti con i recenti sconvolgimenti climatici, terremoti, uragani,
maremoti, diffuse siccità. Preoccupazioni e denunce sono state fatte anche
da varie istituzioni nazionali. Il Parlamento Russo, la Duma, ha rilasciato nel
2002 il seguente comunicato, firmato da 188 deputati: “Sotto il programma HAARP, gli Stati Uniti stanno creando nuove armi
geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde
radio ad alta frequenza. Il significato di questo salto è comparabile al
passaggio dall’arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a
quelle nucleari”. Tanto per far aumentare le preoccupazioni all’umanità Putin
annunciò di aver sviluppato un nuovo tipo di missile balistico telecomandato,
che sarebbe in grado di mutare tragitto durante il viaggio e rendendo
dunque virtualmente inutile la difesa dello scudo spaziale: che sia un bluff o
no, è certo che i progetti militari statunitensi degli ultimi anni hanno
generato una corsa agli armamenti senza precedenti. La Russia stessa ha portato
avanti alcuni progetti basati sulle scoperte di Tesla fin dagli anni Cinquanta,
in parallelo alle sperimentazioni degli Stati Uniti, salvo poi rallentarli
anche a causa del collasso economico. C’è aspetto inquietante inerente all’uso
di HAARP: l’uso per il controllo personale delle persone. In un documento
estratto da un documentario di History Channel attraverso il
riferimento a brevetti militari e sulla base di studi condotti da scienziati ed
esperti, è spiegato il tema del controllo mentale attuato dai governi mediante
strumenti elettromagnetici usati dal progetto HAARP. Dunque, HAARP può essere
usato per controllare la mente. Come si è visto in precedenza le onde ELF
causano degli effetti sugli stati mentali. Il cervello umano opera su
frequenze molto basse; è in grado di produrre onde alfa, beta, delta, theta.
Durante gli stati meditativi, le onde risultano essere di 8 cicli al secondo;
durante il sonno di 4 cicli. HAARP è in grado di generare tutti questi
segnali e all’occorrenza modificarli con gravi disturbi alla persona.
Che ne abbiamo percezione o no la Terza
Guerra Mondiale è già cominciata da tempo, e prosegue mettendo in campo armi
non convenzionali concepite circa settanta anni fa, ma che ora vengono usate
indiscriminatamente per un’assurda lotta per il controllo globale senza
precedenti nella storia umana.
CINZIA PALMACCI
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