E le ong lavorano per il ‘capitale’, non è un caso siano finanziate da multinazionali e speculatori. Come spiega Diego Fusaro, SeaWatch è in missione per ‘eliminare le frontiere’, che è poi il sogno degli speculatori:
Perché, diciamolo chiaramente, le multinazionali hanno un solo problema, un unico ostacolo che si frappone tra loro e un futuro fatto di mega corporazioni che controllano il mondo: gli Stati nazionali.
L’unica forma statuale che garantisce la libertà dei cittadini e la protezione dei loro diritti sociali e democratici. Né troppo piccoli per risultare nani da giardino irrilevanti, come sarebbe un’Europa alla ‘catalana’, né troppo grandi da minacciare l’identità.
E l’immigrazione – oltre alla propaganda Lgbt, non per caso le multinazionali sponsorizzano i Pride – è il fenomeno perfetto per abbattere gli stati attraverso la polverizzazione dei legami etnici: una volta che l’Europa sarà abitata da una sorta di poltiglia multietnica e multiculturale, allora l’esistenza delle nazioni non avrà più senso, semplicemente perché non esisteranno più le differenze che le rendono possibili.
L’obiettivo è chiaro. E le ong fanno parte di un piano evidentemente più grande di loro:
Per questo Salvini deve vincere la guerra con le ong. Perché il loro obiettivo, su mandato di speculatori e globalisti come Soros, il motivo per il quale sono pagate, è distruggere l’Italia. E con l’Italia, l’Europa.
Per questo è essenziale che non passino. E’ in gioco molto di più di qualche decine di clandestini. E’ in gioco il nostro futuro.
L’Italia di Salvini è il baluardo della civiltà europea. Se cade l’Italia, cade la civiltà europea.
Ricordiamo che queste Ong hanno bilanci totalmente opachi, non danno i nomi dei finanziatori per questioni di ‘privacy’.
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