Il numero di rifugiati siriani in Libano è di circa 1,3 milioni, mentre il numero di rifugiati che sono ritornati in Siria è di circa 50mila”, lo ha dichiarato il direttore generale della sicurezza generale, Abbas Ibrahim, nel corso di un’intervista con la Kuwait News Agency. La pubblica sicurezza libanese ha un ruolo chiave nel tema di rifugiati siriani in Libano come l’organismo ufficiale responsabile del movimento di entrata e uscita dal Paese, nonché responsabile dei residenti stranieri e ha i dati e le informazioni per tutti loro, inclusi i rifugiati siriani.
“Il lavoro di pubblica sicurezza, dallo scoppio della crisi siriana è stato il solo punto di coordinamento con i servizi di sicurezza siriani a causa della precaria situazione della sicurezza. Per questi motivi, il presidente libanese Michel Aoun ha dato grande rilevanza alla sicurezza pubblica dei libanesi e la questione del ritorno dei rifugiati”.
“Il lavoro di pubblica sicurezza, dallo scoppio della crisi siriana è stato il solo punto di coordinamento con i servizi di sicurezza siriani a causa della precaria situazione della sicurezza. Per questi motivi, il presidente libanese Michel Aoun ha dato grande rilevanza alla sicurezza pubblica dei libanesi e la questione del ritorno dei rifugiati”.
Libano e il Piano d’azione russo
Per quanto riguarda l’iniziativa russa per garantire il ritorno dei rifugiati siriani, il generale Ibrahim ha dichiarato: “La sicurezza libanese è un partner chiave in questa iniziativa e il contatto diretto con i profughi in questione. E’ troppo presto per parlare di un intervallo di tempo per l’applicazione dell’iniziativa di cui sopra, perché il piano d’azione con la parte russa non è ancora stato completato”.
Alla domanda sulla situazione di sicurezza interna in Libano, il generale ha affermato: “Non possiamo dire che la sicurezza in Libano sia al 100% sotto controllo, ma non c’è dubbio che è migliore rispetto agli anni precedenti. Nonostante ciò, il lavoro non è mai cessato in termini di lotta al terrorismo, perché nessun atto terroristico può essere escluso”.
Il ministero della Difesa russo ha riferito che 1,7 profughi siriani saranno in grado di tornare in Siria molto presto, e che il ritorno degli sfollati nelle loro zone è il primo compito per ripristinare una vita normale in Siria. Il capo del Centro nazionale per il controllo della Difesa dello Stato, il tenente generale Mikhail Mizintsev, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa che i prezzi del cibo e delle forniture mediche stanno diminuendo nelle aree che vengono liberate dai terroristi, e gli abitanti locali stanno ricevendo gli aiuti necessari.
di Giovanni Sorbello
Nessun commento:
Posta un commento