La Russia esegue manovre d'aviazione e della flotta nell'Artico in conformità con i Regolamenti internazionali per prevenire le collisioni in mare, ha dichiarato lunedì a Sputnik l'ammiraglio Vladimir Valuyev, ex comandante della flotta del Baltico (2001-2006).
In precedenza il capo delle operazioni del Corpo dei Marines dell'Olanda, Jeff McMutry, ha dichiarato che le navi e gli aerei russi hanno cercato di provocare i militari olandesi e britannici alle esercitazioni NATO nell'Artico. A detta sua le navi russe sono diventate molto di più rispetto al decennio passato, e che gli aerei russi volano molto vicino. Dunque il generale ritiene che queste azioni possono essere considerate "provocazioni".
"Le nostre manovre dell'aviazione e della flotta sono stipulate dai Regolamenti Internazionali per Prevenire le Collisioni in Mare del 1972. Alla Russia non è stato vietato di condurre manovre a cielo aperto e in mare in conformità con queste regole.Se una nave incrocia la rotta di un'altra nave avvicinandosi troppo rispetto a quanto scritto nei regolamenti, allora questo fatto viene documentato e e vengono subito adottate le misure corrispondenti: se non c'è un dato fisso, allora queste sono solo parole", ha detto Valuyev.
Alla fine di settembre, il Segretario della Difesa britannico Gavin Williamson ha annunciato una nuova strategia di difesa nella regione artica, concepita in gran parte come una reazione alla "minaccia" dalla Russia. Il Ministro ha osservato che ciò metterebbe l'Artico e l'estremo nord al centro della strategia di sicurezza del Regno Unito.
Il Ministero della Difesa russo ha ripetutamente dichiarato di aver sempre condotto la manovre di navi e aerei militari sempre in stretta conformità con le norme internazionali, senza violare i confini di altri stati. La Russia ha anche dichiarato in connessione con l'accresciuta attività dei paesi della NATO ai suoi confini di non rappresentare una minaccia per nessuno, ma che non ignorerà le azioni potenzialmente pericolose per i suoi interessi.
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