martedì 23 ottobre 2018

I Saud si dividono pubblicamente

Gli abitanti di Panama che ricordano come Washington arrestò il suo lacchè, il generale Noriega, non si meravigliano della sorte che gli Stati Uniti vogliono riservare al principe ereditario saudita. Il caso di Jamal Khashoggi è uno dei crimini minori di MBS, però dovrebbe essere l’ultimo. La famiglia dei Saud non è protetta dal Patto del Quincy, che vale solo per il re. Gli Stati Uniti dovrebbero recuperare diversi miliardi di dollari.

La repressione del complotto per far cadere il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, detto MBS, ha causato la fuga di diversi membri della famiglia reale.
Sebbene il re Salman in persona abbia assicurato al segretario di Stato USA, Mike Pompeo, di non sapere nulla sull’affare dell’assassinio di Jamal Khashoggi, le voci assicurano che il figlio, MBS, si sia fatto consegnare la testa mozzata di Khashoggi, uomo di fiducia del principe Al-Waleed.
Il principe Ahmed bin Abdelaziz, fratello del re Salman, si è trasferito definitivamente in Europa. Potrebbe risiedere a Parigi. Ex ministro dell’Interno, il principe è uno dei “sette Sudayri”. È notoriamente un reazionario, ma non un corrotto. Nel 2015 aveva già preso parte alle manovre per impedire la folgorante ascesa di MBS.
Lo hanno raggiunto un figlio e una moglie del defunto re Abdallah.

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