giovedì 27 settembre 2018

ISRAELE E IRAN TRA SCENARI DI GUERRA ATOMICA E PROFEZIE…

PROFEZIE APOCALITTICHE: Israele e Iran tra scenari di guerra atomica . Oramai è un fatto certo: l’Iran riuscirà sicuramente ad avere le armi nucleari e nessuno potrà fermarla. Arriverà il giorno in cui l’Orso feroce si unirà al Leone divoratore ….




La prospettiva israeliana

«Noi possediamo varie centinaia di testate atomiche e missili, e siamo in grado di lanciarli in ogni direzione, magari anche su Roma. La maggior parte delle capitali europee sono bersagli per la nostra forza aerea…le nostre forze armate non sono la trentesima forza mondiale, sono la seconda o la terza. Abbiamo la capacità di trascinare giù il mondo con noi. E posso assicurarvi che questo accadrà, nel caso si crolli nell’abisso». Questa minaccia è stata pronunciata nel febbraio 2003, da Martin Van Creveld, allora docente di storia militare all’Università Ebraica di Gerusalemme, e tutto fa credere che quattordici anni dopo nulla sia cambiato nelle intenzioni di Israele nonostante l’avvicendarsi dei governanti. Ora, azioni arbitrarie di una potenza nucleare, sono tollerabili nel mondo? Israele non solo non ha mai rivelato quante testate nucleari possiede (fra 200 e 300, si calcola), ma nemmeno ha mai reso esplicita la sua «dottrina militare» riguardo all’uso delle armi atomiche. Il 6 giugno 2002, su Haaretz, due scienziati israeliani, Moshe Gelman dell’Asher Institute presso l’Israel Institute of Technology e Avi Har-Even, direttore dell’Israel Space Agency, parlarono del recente lancio in orbita del satellite Ofek 5. Il quale, spiegarono, ha «due obbiettivi strategici». Il primo, dare ad Israele una capacità di spionaggio satellitare delle attività militari di tutto il Medio Oriente. La seconda, disse Har-Even, «riguarda le capacità di lancio israeliane». «Dal momento in cui Israele può lanciare un satellite in orbita a centinaia di chilometri dalla terra», spiegò Gelman,«ha stabilito la sua capacità di lanciare, con un suo missile, un carico attivo sopra ogni luogo sulla faccia del pianeta». Dagli anni ’80, e forse anche prima, la marina israeliana ha premuto parecchio sull’idea che Israele deve costruirsi una piccola flotta di moderni sottomarini diesel per ‘finalità strategiche’, un eufemismo israeliano per indicare la capacità di lancio subacqueo di missili nucleari. Si ritiene (ma non ce n’è conferma) che l’aspetto più delicato del progetto, la tecnologia missilistica da crociera che rende i sottomarini diesel piattaforme di lancio atomico, sia stato sviluppato e fabbricato in Israele. Secondo un articolo del Sunday Times di Londra, Israele ha compiuto il primo lancio sperimentale dei suoi Cruise all’inizio del 2000. Tutto indica che Israele ha strutturato le sue forze nucleari a triade, come gli Stati Uniti. E’ la triade atomica: missili intercontinentali, bombardieri nucleari (quelli che hanno acquisito le capitali europee come bersaglio), e missili lanciati da sottomarini. Si tratta del più importante sviluppo nelle capacità nucleari di Israele. Israele ha acquistato la capacità di sopravvivenza per un secondo colpo nucleare. Una flotta di tre sottomarini è ritenuta il minimo che Israele esige per avere in mare in ogni momento almeno un sommergibile con armi nucleari. Il fatto è che pochi Stati possono essere minacciati nella loro stessa esistenza. Israele sì. E si è esposto volontariamente a questo rischio: dotatasi di armi nucleari, si è reso responsabile di una corsa all’armamento atomico. Ed ora deve preventivamente attaccare qualunque nemico potenziale che provi a fornirsi di un’atomica, come l’Iran. A proposito dell’Iran, alcune profezie della S. Vergine ad Anguera in Brasile parlano chiaro circa il coinvolgimento dell’Iran in una guerra devastante contro Israele: “Arriverà il giorno in cui il leone furioso si inchinerà ai piedi del dragone. L’unione delle fiere porterà grande sofferenza ai Miei poveri figli. Un uomo arrogante farà un patto con l’Iran. Sembrerà che lui voglia pace, ma in verità sarà una spina per molte nazioni. I terroristi, guidati da colui che sembra un profeta, porteranno sofferenza e pena al nido dell’aquila e alla Terra del Salvatore. Il leone furioso attaccherà la Chiesa e causerà grandi sofferenze ai Miei poveri figli. Le teste si uniranno e pianificheranno il grande attacco. I figli del leone agiranno con grande furia contro la casa di Dio. Un grave conflitto causerà grande distruzione. Israele vivrà l’agonia di un condannato, e per questo sarà sorpresa dai terroristi. La Siria tradirà, ma alla fine berrà il suo stesso veleno.
Gerusalemme e molte città vicine proveranno pesante croce. Grande sarà la
devastazione. La città di Gerusalemme sarà distrutta e quando la grande tribolazione sarà passata non sarà riconoscibile, tutto ciò che rimarrà sarà un grande deserto.
La terra del Salvatore deve soffrire molto, ma quando si sentirà sconfitta difenderà
se stessa con armi che spanderanno il fuoco nel cielo. Il Medio oriente tremerà con il grande olocausto atomico. La terra sarà agitata e tremerà con un grande olocausto atomico. L’Iran sarà devastata da Israele”. Secondo il commentatore, il leone furioso è l’IRAN, mentre il dragone è la CINA. L’aquila è l’AMERICA. Questa profezia concorda con una simile ricevuta dalla stimmatizzata Teresa Musco nel 1973 secondo la quale “la grande guerra, il grande castigo dal Cielo e dalla Terra inizierà dalla terra del Mio Figlio Gesù”, ed entrambe concordano con quella ricevuta dal veggente polacco Domanski. Kasimir Domanski nato nel 1934 e deceduto nel 2002 ed è stato protagonista di una vicenda molto significativa che ha segnato la sua vita per sempre. Venne infatti guarito improvvisamente dalla Madonna alla vigilia di un’operazione alla quale si era dovuto sottoporre dopo essere stato investito da un autocarro ed essere stato gravemente ferito. La Madonna gli apparve e gli disse: “Alzati, figlio, sei guarito, e ora guarirai tu i malati per grazia di mio figlio Gesù Cristo e mia”. Kasimir si alzò subito dopo ed era realmente guarito. Da quel giorno, Domanski ricevette messaggi ed è stato testimone di apparizioni vicino ad Ohlau, in provincia di Breslau (Wroclaw) fino al 2001 anno della sua morte. Interessante il particolare rivelatogli, che la guerra avrà inizio da Israele.


La prospettiva iraniana

L’Iran, per parte sua, ha costruito le sue strutture di ricerca nucleare un po’ dappertutto sul territorio, in modo che se anche una di queste andasse distrutta, le altre continuerebbero a funzionare. Malgrado questo, Israele ha cercato diverse volte di ottenere l’appoggio degli USA per colpire i reattori nucleari in Iran, ma sotto l’amministrazione Obama c’è sempre stato un rifiuto degli USA. E, per quanto possa sembrare incredibile, l’Arabia Saudita ha dato il libero accesso dei suoi spazi aerei per questo tipo di missione. I Sauditi hanno più motivi di temere le armi nucleari Iraniane che Israele, poiché la guerra più grande ora nel mondo è in Medio Oriente tra l’Islam Sunnita e l’Islam Sciita. I Sauditi sono a capo dell’Islam Sunnita e l’Iran è a capo dell’Islam Sciita. E questo spiega il miglioramento delle relazioni tra Israele e i Sauditi. Il punto è questo. Se leggiamo attentamente le profezie bibliche vediamo che sarà Damasco a venire distrutta, non Teheran; l’Iran (Persia) lancerà un attacco contro Israele unendosi alla Russia (Rosh, Mescek, Tubal) e alla Turchia (Gomer, Togarmah). Quindi quello che stiamo vedendo mette fine alla prospettiva di un attacco preventivo di Israele in Iran. Infatti possiamo vedere la possibilità di uno scontro nucleare in Medio Oriente, se leggiamo attentamente tra le righe della profezia di Ezechiele, per esempio riguardo al tipo di armi che dovranno essere seppellite per un certo numero di anni. I passi da gigante sono stati fatti in due direzioni:

1- il rafforzamento della collaborazione tra Iran e Russia, che alla fine attaccheranno insieme Israele;

Forse la Russia non parla ancora apertamente contro Israele, ma l’Iran minaccia giorno e notte di distruggerci

2- La Russia non andrà mai a contrastare l’Iran per un sistema missilistico che gli ha venduto, e con questo gesto è come se avesse avvisato Israele di non cercare di accattare il programma nucleare iraniano. Dobbiamo capire che l’alleanza tra l’Iran e la Russia è momentanea e spinta dai loro interessi personali; la Russia ha bisogno di soldi perché a causa del crollo dei prezzi del petrolio ha un economia in frantumi, e l’Iran ha bisogno di quelle armi.
Queste due nazioni sono più vicine che mai. E il fatto che l’Iran annunci che il sistema S-300 è operativo rappresenta una minaccia verso chiunque voglia opporsi al suo programma nucleare, soprattutto verso Trump che potrebbe dare il consenso degli USA ad Israele per attaccare in Iran. Oramai Israele stessa non ha più intenzione di farlo poiché sarebbe una missione suicida. Infatti il motivo che ha spinto l’Iran ad accelerare enormemente la corsa per avere questo sistema operativo il prima possibile (sapendo che inizialmente avevano annunciato che sarebbe stato fatto entro il 2018), è stata l’elezione di Trump alla Casa Bianca. Se fosse stata eletta la Clinton avrebbero preso le cose con più calma, sapendo che gli USA avrebbero continuato a bloccare i tentativi di Israele di fermare il programma nucleare iraniano, come ha fatto Obama. Ma visto la posizione di Trump contro le violazioni dell’Iran dell’accordo sul nucleare e il suo grande supporto per Israele, hanno fatto un grande sforzo per avere il sistema operativo prima che Israele, gli USA e i Sauditi potessero agire. Oramai è un fatto certo: l’Iran riuscirà sicuramente ad avere le armi nucleari e nessuno potrà fermarla da un punto di vista militare. Siamo entrati in una nuova fase per il Medio Oriente, e sappiamo che a questo punto l’appoggio degli USA non potrà avere alcuna incidenza, poiché la Russia si trova fisicamente in Medio Oriente e se permetterà all’Iran di fare quello che vuole, significa che Israele sarà esposto ad una grande minaccia. Infatti Ezechiele 38 non parla di un aiuto dell’America, né dell’Arabia Saudita, né dell’Europa, ma di una semplice protesta verso un attacco contro Israele, niente di più. Il Pastore J.D. Farag ha detto che l’elezione di Trump ha accelerato le cose verso il compimento delle profezie ed è esattamente quello che sta succedendo. Infatti è proprio a causa di Trump che l’Iran ha accelerato i test dei suoi sistemi operativi nella realizzazione del programma nucleare, per evitare che Trump permetta ad Israele di agire. Sono notizie di capitale importanza riguardo alla realizzazione delle profezie di Ezechiele 38. Tenete presente che Netanyahu sta lavorando per creare una coalizione con gli stati intorno, l’Arabia Saudita, l’Egitto, il Qatar… perché questi paesi Sunniti si sentono minacciati dall’accrescimento del potere militare dell’Iran e oramai vedono Israele più come un alleato che come un nemico: il nemico del mio nemico è mio amico. La Bibbia non parla affatto di una Soluzione a due stati, né di uno stato Palestinese, ma la Bibbia parla chiaramente dell’Iran che attacca Israele, parla di un sicuro attacco nucleare, parla della Russia coinvolta in Medio Oriente. Le profezie bibliche di Ezechiele collimano in modo impressionante con i messaggi profetici della S. Vergine Di Anguera al veggente Pedro Regis quando parlano di un’alleanza tra “l’orso feroce”, la Russia con il “leone divoratore”, l’Iran che potrebbe trovare un ottimo pretesto per scagliarsi anche contro la religione cattolica colpendo la Chiesa: “La Russia inciamperà e l’uomo orgoglioso (secondo alcuni è Vladimir Putin) agirà con la forza del demonio. Da San Pietroburgo (città di nascita di Vladimir Putin) verrà fuori una spina che ferirà i miei poveri figli. L’albero del male nacque lì ed i suoi rami si diffusero in tutto il mondo. Il seme del male ancora esiste e l’orso feroce di esso si alimenta. Un fuoco veloce (missili?) incrocerà i cieli di vari paesi d’Europa. Cadrà sopra un famoso tempio e gli uomini piangeranno e si lamenteranno. Un fuoco veloce arriverà sul palazzo, ma la roccia non si romperà. Un fuoco veloce cadrà su una grande città. L’umanità vivrà la angoscia di un condannato. Un grave conflitto finirà in una grande catastrofe.
Arriverà il giorno in cui l’Orso feroce si unirà al Leone divoratore. La furia degli animali cadrà sulla Chiesa e i Miei figli consacrati caricheranno pesante croce.
La Russia calpesterà molte nazioni e l’umanità vivrà momenti di grande panico.
L’orso feroce attaccherà e porterà sofferenza e dolore alla casa di Dio. Il seme del male ancora esiste e l’orso feroce di esso si alimenta. L’orso feroce andrà alla ricerca del suo spazio.
Tre grandi Sassi dall’Est (sono le tre armate russe di cui parlano altre profezie?) cadranno su varie nazioni, causando distruzione e morte”. 

CINZIA PALMACCI



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