Due anni fa, un gruppo di media cristiani ha viaggiato dal Libano a Roma per condurre interviste e rapporti sui maroniti d’Italia e per preparare relazioni religiose sui santi d’Italia.
Il gruppo ha fatto delle foto di San Charbel con scritte in italiano e, ogni volta che sono entrati nelle chiese, o nei luoghi religiosi distribuivano ai fedeli le immagini del Santo del Libano, quasi sconosciuto in Italia.
In Vaticano, a Cascia, ad Assisi … le immagini di San Charbel riempivano le sedie dei fedeli: in pochi secondi i fedeli si affrettavano a fotografare il santo e a informarsi su di lui. È stato un evento meraviglioso e un segno di fede nella Chiesa e nel Libano.
Dopo giorni di riprese continue, il team ha deciso di prendersi una pausa dal lavoro e dirigersi verso un’area turistica fuori Roma, respirando l’aria di Roma e godendosi il sole nella primavera del 2013.
I libanesi sono saliti su un taxi e, a circa mezz’ora da Roma, hanno deciso di raggiungere uno dei magnifici laghi dove si radunano molte persone. Si sono diretti poi verso un ristorante per pranzo.
Nel ristorante scelto hanno deciso di sedersi all’esterno per godersi i panorami meravigliosi, uno di loro aveva intenzione di vedere il ristorante interno per curiosare sul modi di cucinare italiano e mentre tornava dai suoi amici ebbe uno choc.
Vide sul muro del ristorante una grande immagine di San Charbel, si fermò di fronte al quadro e disse in libanese ridendo: “Correte dentro!”
I suoi amici, come lui, sono rimasti sorpresi nel vedere questa grande foto e hanno chiesto cosa stesse facendo quella foto lì.
Il proprietario del ristorante, un medico italiano in pensione, ha raccontato tra lo stupore di tutti loro che 10 anni prima aveva il cancro e, sebbene fosse uno specialista in questo tipo di malattia, non poteva guarire se stesso e sapeva che i suoi giorni erano contati e ha cominciato a pregare Dio.
Il dottore ha raccontato che un giorno, mentre stava dormendo, un monaco che non conosceva parlò in italiano di se stesso, Sharbel Makhlouf dal Libano, e gli disse: “La tua fede ti ha salvato”.
Il secondo giorno il dottore spinto dalla curiosità si recava all’ospedale e si sottopose a tutti gli esami medici possibili e si accorse che era sano e in salute libero da ogni metastasi e ogni malattia.
Una settimana dopo era in Libano con sua moglie e alcuni amici nella tomba di San Charbel a rendere grazie.
Questo monaco libanese quasi sconosciuto in occidente è instancabile, guarisce persone dal Libano a Roma come visitatori di tutti i paesi.
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