sabato 26 settembre 2020

BENVENUTI IN MATRIX

LA DISUMANIZZAZIONE MESSA IN ATTO CON IL COVID 19 ATTRAVERSO PROTOCOLLI SANITARI QUALI IL DISTANZIAMENTO SOCIALE SI STANNO RIVELANDO FUNZIONALI AL PASSAGGIO VERSO L'ERA TRANSUMANISTA. UN'ERA IN CUI LA COMPASSIONE, L'ALTRUISMO, L'AMORE,  LE FORME ARTISTICHE QUALI MUSICA, LETTERATURA, LA CULTURA IN GENERE, VERRANNO TRASCESI DALLA FREDDA LOGICA DELLE MACCHINE   


Dalle visioni distopiche di Aldous Huxley alle ricerche scientifiche, l'utero artificiale è realtà. Le prossime generazioni nasceranno per ectogenesi?



Nel 1486 il noto umanista e filosofo Giovanni Pico della Mirandola scrisse la sua celebre orazione, Discorso sulla dignità dell’uomo (Oratio de hominis dignitate), per dimostrare e celebrare la potenza dell’intelletto che mette l’essere umano al centro dell’Universo, distinguendolo così dalle altre creature.
L’uomo per Pico è il medium tra la condizione di bestia e quella di Dio: può innalzarsi al cielo o rendersi animale. Avvalendosi delle sue capacità intellettive, l’uomo può diventare artefice del proprio destino. Su ciò si basa il concetto di “dignità umana” ovvero la qualità suprema che solo l’uomo ha ricevuto da Dio: egli può coltivarla e farla crescere facendo buon uso del libero arbitrio che gli è stato assegnato, oppure degradarsi tradendo la sua stessa natura.

A distanza di cinque secoli, l’insegnamento di Pico e degli altri filosofi dell’Umanesimo sono convogliati in un sistema che porta lo stesso nome ma che ha poco in comune con il Rinascimento. L’Umanesimo promosso infatti da pensatori mondialisti come i fratelli Aldous e Julian Sorel Huxley (cofondatore e primo direttore dell’UNESCO), ha abbracciato la filosofia positiva di Comte e il neodarwinismo, dando vita a un’ideologia ibrida che unisce eugenetica, neo-malthusianesimo, socialismo e una spiccata attenzione per le scienze e il controllo sociale, arrivando a prevedere un ulteriore passo avanti nell’evoluzione umana: il Transumanesimo. Si tratta, in estrema sintesi, di un progetto dai connotati demiurgici, che, come spiega il professor Antonio Marazzi, docente di antropologia culturale all’Università di Padova, «si è affermato come una sorta di new age dai contorni ambigui, quasi una setta, che predica l’avvento di un futuro utopico in cui l’uomo potrà finalmente essere libero dalle sue catene biologiche».

Un futuro che vedrà l’alba di un uomo nuovo.

Le tappe del Transumanesimo

È stato lo stesso Julian a dichiarare in New Bottles for New Wine: Essays la sua “professione di fede” in questo nuovo “credo” scientifico:
«La specie umana può, se lo desidera, trascendere sé stessa – non solo sporadicamente, un individuo qui in un modo, un individuo là in un altro modo, ma nella sua totalità, come umanità […] “Credo nel transumanesimo”: una volta che vi siano sufficienti persone che possono seriamente affermarlo, la specie umana sarà sulla soglia di un nuovo tipo di esistenza, diverso dal nostro quanto il nostro lo è da quello dell’uomo di Pechino e realizzando così, consapevolmente, il proprio destino».

La «nuova visione del destino umano» promossa da Julian Huxley si è però “convertita” in uno scenario che neppure romanzieri quali Isaac Asimov e Philip Dick avrebbero potuto immaginare, tra scenari di ibridazione e di interfaccia virtuale. L’uomo è stato infatti scalzato dal suo ruolo di libero plasmatore del proprio destino dalle stesse macchine che con tanta dedizione sta ora costruendo. Nessuna battaglia fantascientifica all’orizzonte: semplicemente l’uomo si è fatto “plagiare” dalla pigrizia e ammaliare dalla possibilità di abbattere la natura per abbracciare tutto ciò che è artificiale. L’atteggiamento demiurgico, persino prometeico, di abbattere la natura, riscrivere i confini di ciò che è “umano” per modificare, migliorare e aumentare le proprie capacità è un atteggiamento tipicamente moderno all’insegna dell’idea visionaria di “evoluzione”.
Per questo motivo il Transumanesimo è l’ideologia di riferimento del mondialismo che attraverso tappe forzate sta traghettando l’umanità verso una vera e propria rivoluzione antropologica: creazione di spermatozoi in vitro, apprendimento tramite alimentazione del cervello (HRL Laboratories), rianimazione di soggetti clinicamente morti (società biotech Bioquark, progetto Reanima), creazione di robot umanoidi (University of Science and Technology of China), microchip dermali NFC, realtà virtuale, ecc. La pulsione dell’uomo moderno è infatti quella di migliorare le proprie potenzialità, per giungere infine a sostituirsi alla compiuta evoluzione naturale, per proseguire il proprio corso secondo autonome finalità.
Ogni aspetto della vita dell’uomo sembra che stia per essere “riscritta” in chiave tecnologica: alle maglie di questa “evoluzione” indotta non scappa nemmeno la riproduzione, passando dalla maternità surrogata all’ectogenesi (utero artificiale).

Dalla maternità surrogata all’ectogenesi

La maternità surrogata o gestazione per altri (gpa), a cui ho dedicato il saggio Utero in affitto (rEvoluzione Edizioni) rientra in questo discorso: è infatti uno dei molteplici aspetti dell’incombente presenza dell’artificiale nella nostra vita. Come spiega ancora l’antropologo Antonio Marazzi, essa «rappresenta un intervento radicale di manipolazione del normale periodo di gestazione. L’espressione generale “utero in affitto” chiarisce bene di cosa si tratta […] Non vi è da stupirsi che tale tecnica abbia sollevato forti discussioni: a molti è sembrata una violazione di un ambito che in tutte le culture è oggetto di una particolare sensibilità, bisognoso di protezione più che di manipolazione e ancora avvolto in un alone di mistero».

L’attuale orizzonte post-umano verso cui ci sta traghettando la modernità impone di oltrepassare le possibilità naturali, intese come un evidente “limite” per giungere fino all’estremo: il punto di approdo è una società in cui gli uomini conviveranno con i robot (e verranno persino scalzati da questi sul posto di lavoro!), come sempre più articoli ci ricordano. Spermatozoi in provetta e uteri artificiali sono sgusciati dalle distopie per divenire reali. Semplicemente l’uomo della strada non ne è consapevole perché i Media mainstream hanno appena iniziato a occuparsene. Siamo cittadini di una zona grigia in cui realtà e finzione si fondono, in cui i deliri prometeici stanno riscrivendo la nostra società.

Così George B. Dyson, figlio del celebre fisico Freeman Dyson e docente alla Western Washington University, sposa la causa dell’artificiale contro ogni timore che la tecnologia dei computer renda l’uomo “antiquato” o le macchine possano in futuro scontrarsi con esso. Nel suo L’evoluzione delle macchine da Darwin all’intelligenza globale, Dyson asserisce che la vita, avendo avuto origine «a partire dalle sostanze materiali e dalle forze esistenti al mondo […] potrebbe svilupparsi di nuovo dalle sostanze materiali e dalle forze che muovono le macchine». Come nota ancora Marazzi, in questo passo Dyson rispolvera lo scrittore inglese Samuel Butler, autore del racconto satirico Erewhon, testo culto dei fanta-transumanisti a cui si ispirò lo stesso Aldous Huxley per il suo capolavoro distopico Mondo Nuovo, che nel 1872 si domandava: «Perché allora noi non potremmo fare parte del sistema riproduttivo delle macchine?».


Il monito di Bill Joy, il papà di Java


Se però Dyson immagina che la teoria darwiniana si adatti anche alle macchine, arrivando quindi a sostenere la silenziosa evoluzione delle macchine, nell’aprile del 2000 su Wired, una delle riviste di punta della nuova era digitale, il papà di Java, Bill Joy, pubblicava una specie di risposta alle ricerche di Dyson.
Nell’articolo “Perché il futuro non ha bisogno di noi”, l’epilogo (cupo) di Joy è esattamente opposto a quello immaginato da Dyson. Joy teme che la digitalizzazione delle discipline scientifiche come biologia e nanotecnologie possa produrre effetti sgradevoli e persino pericolosi. L’incipit del suo articolo è emblematico:
«Dal momento che sono stato coinvolto nella creazione di nuove tecnologie, la loro dimensione etica mi ha preoccupato, ma è stato solamente nell’autunno del 1998 che sono diventato ansiosamente consapevole di quanto grandi siano i pericoli che ci si propongono nel XXI secolo».

Le macchine prenderanno il sopravvento e la specie umana rischia di scomparire nella competizione tra materia organica e inorganica. Scrive Joy:

«…Ciascuna di queste [nuove] tecnologie offre una promessa non detta […] Insieme potrebbero in maniera significativa aumentare la nostra soglia di vita e migliorare la qualità della nostra vita. Tuttavia, con ciascuna di queste tecnologie una sequenza di piccoli, individualmente sensibili passi in avanti portano a un accumulo di enorme potere e in concomitanza quindi a un grande pericolo. […] Credo non sia affatto un’esagerazione l’affermare che siamo sulla soglia per l’ulteriore perfezionamento del male, un male le quali possibilità si aprono ben al di là delle armi di distruzione di massa lasciate alle nazioni-stato, verso un sorprendente e terribile conferimento di potere di individualità estreme».

Questo potere si sta oggi concentrando anche sulla riproduzione sessuale. Il ricorso all’artificiale che riguarda la maternità surrogata può essere intesa come l’anticamera per l’ectogenesi. La scelta di ricorrere alla maternità per procura avviene inoltre anche per futili motivi: a ricorrere all’utero in affitto non sono solo coppie sterili ma anche le classiche donne “manager” che non vogliono dover portare in grembo per nove mesi il bambino e privarsi così dei ritmi frenetici del proprio lavoro. Insomma, per non rischiare la propria carriera o per non “rovinare” il proprio corpo nel caso di attrici o modelle, molte donne si rivolgono alle madri surroganti affinché queste le sostituiscano nel lato più gravoso della gravidanza (e del parto ovviamente, che ormai è divenuto un tabù nella società occidentale). Ciò è evidentemente classista e ferocemente egoista, eppure Hollywood, le serie tv e i Media ci hanno abituato negli ultimi vent’anni ad accettare come “normale” anche le derive della gestazione per altri. L’egoismo non viene solo “compreso” ma anche giustificato, persino promosso, ribaltando di fatto la realtà e inculcando nell’immaginario collettivo una nuova morale. Inoltre si è instillato nella mente delle donne che la gravidanza sia una malattia e che vada ospedalizzata, giustificando così, come vedremo, le ricerche nel campo dell’utero artificiale.


Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley

In Mondo Nuovo, Aldous Huxley immaginava infatti che le “nuove” generazioni sarebbero state generate con sofisticate tecniche scientifiche e nate in uteri artificiali all’interno di apposite fabbriche. Il romanziere inglese nel lontano 1932 preconizzava un traguardo tecnologico che solo settant’anni dopo sarebbe stato sfiorato. La potenza del saggio distopico huxleyano è di aver anticipato con sconcertante precisione temi quali lo sviluppo delle tecnologie della riproduzione (prima ancora della scoperta del dna da parte di Watson e Crick), l’eugenetica e il controllo mentale (dall’ipnosi al metodo farmacologico) usati per forgiare e manipolare un nuovo modello di uomo.
Il mondo globale descritto da Huxley è solo in apparenza un modello perfetto: per ottenere la pace e l’apparente soddisfazione di tutti i bisogni primari, sono stati soppressi quegli elementi che contraddistinguono l’essere umano nel profondo, la famiglia, l’amore, la filosofia, il libero arbitrio, l’arte, la letteratura.
La società globale che è stata instaurata dopo una guerra devastante, è basata sui principi della riproduzione in serie elaborati da Henry Ford nelle sue industrie. Gli uomini − divisi in caste − sono omologati e addirittura creati in serie come se fossero oggetti, “merce”: la riproduzione umana avviene ormai soltanto per via extrauterina. Gli embrioni vengono prodotti e fatti sviluppare in apposite fabbriche secondo quote prestabilite e pianificate dai coordinatori mondiali in modo da contenere il numero di abitanti. Si è passati così dall’uomo mercificato all’uomo merce, fabbricato grazie alle tecniche biotecnologiche.
Come nella Repubblica di Platone, non esistono più vincoli familiari di alcun tipo («ognuno appartiene a tutti») e i bambini vengono sottratti alle rispettive madri per essere allevati dall’intera comunità. Nel Mondo Nuovo i bambini, ormai generati in provetta, vengono educati dallo Stato, essendo ormai venuta a mancare l’idea di famiglia.
Il condizionamento psicofisico avviene fin dal concepimento attraverso l’eugenetica e nei primi anni di vita attraverso l’ipnagogia, una forma di condizionamento psichico che utilizza l’ipnosi per controllare e indirizzare le menti dei bambini. L’educazione è stata così sostituita dal “condizionamento”.
Per impedire nascite naturali, e quindi non controllate, vengono usate apposite pratiche di contraccezione, insegnate ai giovani nelle scuole. Per impedire il “bisogno” di crearsi una famiglia, gli individui vengono educati fin dall’infanzia ad avere rapporti sessuali liberi scevri da sentimento affettivo: la monogamia è infatti vietata e il sesso è svincolato dall’amore. Le attività dilettevoli più elementari sono incessanti e la promiscuità sessuale, in particolare, è vista quasi come un dovere sociale a tutte le età: dai “giochi sessuali” dei preadolescenti al continuo scambio di partner fra adulti (un rapporto affettivo stabile, infatti, dopo l’abolizione della famiglia, sarebbe visto addirittura come un elemento socialmente pericoloso per il sistema).

Le ricerche sull’utero artificiale

Dall’incubo huxleyano alla realtà, però, il passo è breve. Se a volte i libri profetizzano eventi destinati ad accadere in futuro, dall’altro sembra che certi eventi siano sgusciati dalle pagine di un romanzo per la loro assurdità. Negli ultimi anni il cinema ci ha lentamente abituato a “vedere” un mondo in cui la popolazione si riproduce per via extrauterina: dal film The Island a Matrix. Queste pellicole non hanno però evitato di denunciare le derive del Transumanesimo, mostrando le diseguaglianze di una società divisa tra cloni e cittadini o semplicemente suddivisa in caste, o ancora dove gli esseri umani sono sfruttati come “cibo” energetico per le macchine.
Nel 2002, a settant’anni esatti dalla pubblicazione di Mondo Nuovo, un gruppo di ricercatori al Centro di Medicina Riproduttiva della Cornell University, sotto la direzione della dottoressa Hung-ching Liu, ha realizzato il primo utero umano artificiale, riuscendo così a far crescere un embrione al suo interno per sette giorni. L’equipe ha costruito l’utero artificiale «servendosi prima di una specie di stampo fatto con tessuti al collagene, al cui interno sono state applicate delle cellule prelevate dall’endometrio di una donna, che hanno sostituito a poco a poco i tessuti artificiali, ricostruendo un ambiente simile a quello dell’utero naturale (l’endometrio è la mucosa che ne riveste le pareti interne). L’organo artificiale è stato poi “arricchito” con ormoni e sostanze nutrienti, e infine vi è stata inserita una blastula, cioè un embrione nelle primissime fasi di sviluppo, prelevata tra quelli soprannumerari di interventi di fecondazione artificiale. La blastula ha aderito alle pareti dell’utero artificiale e si è impiantata, proseguendo nello sviluppo fino a che i ricercatori non hanno interrotto il test».

In Giappone il dottor Yoshinori Kuwabara della Juntendo University lavora invece da anni alla realizzazione di un utero artificiale per ottenere l’incubazione fetale extrauterina. Un modo per allevare feti senza neppure più il supporto dell’utero femminile: nel suo embrio-incubatore, riesce a preservare lo sviluppo di un cucciolo di capra per tre settimane. Si dice che questa tecnologia potrebbe essere disponibile per gli umani nell’imminente futuro…

DAVID ICKE – 06/04/2020 (ROSE-ICKE II) INTERVISTA INTEGRALE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO

ESCLUSIVA


“Questa isteria da coronavirus dà loro una scusa per fare quello che stanno facendo, e le conseguenze di quello che stanno facendo sono lo smantellamento del sistema economico mondiale“. – David Icke

Mercoledì, David Icke è apparso come ospite su London Real per discutere la sua prospettiva sul coronavirus e sul blocco globale in corso. La maggiore implicazione, dice, è che mentre le persone sono in uno stato di paura, stanno permettendo passivamente di aumentare i controlli autoritari sulle loro vite, e che questa nuova presa di potere non verrà srotolata quando la crisi finirà.

I tipi di totalitarismo governativo che vengono spinti in mezzo all’epidemia di coronavirus includono l’incoraggiamento ad andare senza contanti, le vaccinazioni obbligatorie e, soprattutto, i vasti controlli economici che non abbiamo mai visto prima di questo evento.
“Il modo in cui l’intero sistema economico viene chiuso è un suicidio. Cosa succede quando raggiunge un punto in cui, allo stato attuale, non può sopravvivere? . David Icke.

Nella maggior parte degli Stati Uniti, i governi locali hanno chiuso ristoranti, bar, parrucchieri e caffetterie contro gli interessi degli imprenditori come mezzo per fermare la diffusione del coronavirus. Di conseguenza, milioni di persone hanno già perso il lavoro e non sono sicure di poter pagare l’affitto. I governi sostengono che senza misure estreme, molti altri moriranno e i letti degli ospedali si riempiranno presto.
“Bisogna mantenere la reazione in proporzione al problema“, dice David. “quindi forse c’è bisogno di fare di più in alcune parti d’Italia e di meno in altre“.

David ha sostenuto per anni che l’élite finanziaria sta cercando di creare quella che lui definisce la “società Hunger Games”, dove la maggior parte delle persone vive in povertà, mentre alcuni ai vertici godono di una vasta ricchezza e sono protetti da uno stato di polizia che impone controlli rigorosi sulla maggior parte delle persone.

“Questa società è stata progettata per non avere piccole imprese, nessuna media impresa a livello globale, solo gigantesche corporazioni che controllano e producono tutto… Quello che questa isteria da coronavirus sta creando è proprio ciò che l’elite finanziaria mondiale mondiale vuole, è una situazione che si sta sviluppando in tutto il mondo che sta distruggendo le piccole imprese, le imprese familiari, e anche le medie imprese“. ~David Icke

È difficile non essere d’accordo sul fatto che il maggiore impatto del virus sarà economico, e che il coronavirus rappresenta una manna dal cielo per l’elite finanziaria globalista per raggiungere i propri obiettivi sopra citati.

TUCKER CARLSON DENUNCIA LA CENSURA DI FACEBOOK SUL VIROLOGO CINESE LI MENG YAN: “CI STA FACENDO TORNARE ALL’UNIONE SOVIETICA”



Facebook e altri giganti della tecnologia si sono impegnati in un modello preoccupante di censura che circondano le principali questioni sul dibattito del coronavirus , ha affermato il conduttore di Fox News Tucker Carlson durante il suo monologo di mercoledì sera.

I commenti di Carlson sono arrivati ​​dopo che Facebook ha schiaffeggiato con un’etichetta di avvertimento il video della sua intervista di martedì con il virologo cinese Dr. Li-Meng Yan, che ha affermato di avere prove che dimostrano che la Cina ha rilasciato “intenzionalmente” COVID-19 alla popolazione generale.

VIDEO INCRIMINATO


“A poche ore dalla sua intervista di ieri sera”, ha detto Carlson, “un video del segmento ha raggiunto 1,3 milioni di persone su Facebook”.

“E perché non dovrebbe? La pandemia di coronavirus ha toccato la vita di ogni americano. E giustamente, le persone vogliono sapere da dove proviene. Ma Facebook ancora non vuole che tu lo sappia.

Quindi Facebook ha soppresso il video, presumibilmente per conto del governo cinese. I dirigenti di Facebook hanno reso più difficile per gli utenti guardare il nostro segmento. Coloro che hanno scoperto il video hanno dovuto ignorare che l’intervista “ripete le informazioni su COVID-19 che i verificatori indipendenti affermano essere false”, ha aggiunto.

“Anche su Instagram, di cui Facebook è proprietaria, ha fatto la stessa cosa. Twitter ha sospeso completamente l’account del dottor Yan. Non ha spiegato perché. .. “


“Né le aziende tecnologiche hanno spiegato come avrebbero saputo di più sulla trasmissione della malattia di un medico virologo, dottoressa come il dottor Li-Meng Yan. Invece, Facebook e Instagram si sono collegati a tre cosiddetti fact check che presumibilmente hanno dimostrato che Yan mentiva.

“Ma se hai cliccato sui link forniti, hai notato qualcosa di strano. I fact check sono stati tutti pubblicati mesi fa, molti mesi – a gennaio, febbraio e marzo, e non avevano assolutamente nulla a che fare con ciò che il dottor Li-Meng Yan ha detto nel nostro programma … Uno dei fact check attacca un’affermazione completamente non correlata , il virus è stato brevettato e che un vaccino è stato preparato e pronto per l’uso.

Ora il video potete trovarlo qui. La dottoressa Yan è intervistata nientepopodimeno che dalla giornalista Maria Luisa Rossi Hawkins inviata del TG5




ESCLUSIVO: BILL GATES CHIESE A TRUMP DI NON CREARE UNA COMMISSIONE SULLA SICUREZZA DEI VACCINI (SOTTOTITOLI)

 

QUESTA E' UNA PROVA SCHIACCIANTE PER INCRIMINARE BILL GATES DI GENOCIDIO E STRAGE FINO ALLA FINE DEI SUOI GIORNI E OLTRE!!



LITURGIA DEL GIORNO


Sabato della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
“Io sono la salvezza del popolo”,
dice il Signore,
“in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò
e sarò il loro Signore per sempre”.

Colletta
O Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo
hai posto il fondamento di tutta la legge,
fa’ che osservando i tuoi comandamenti
meritiamo di entrare nella vita eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Qo 11,9-12,8)
Ricòrdati del tuo creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che ritorni la polvere alla terra e il soffio vitale torni a Dio.


Dal libro del Qoèlet

Godi, o giovane, nella tua giovinezza,
e si rallegri il tuo cuore nei giorni della tua gioventù.
Segui pure le vie del tuo cuore
e i desideri dei tuoi occhi.
Sappi però che su tutto questo
Dio ti convocherà in giudizio.
Caccia la malinconia dal tuo cuore,
allontana dal tuo corpo il dolore,
perché la giovinezza e i capelli neri sono un soffio.
Ricòrdati del tuo creatore
nei giorni della tua giovinezza,
prima che vengano i giorni tristi
e giungano gli anni di cui dovrai dire:
«Non ci provo alcun gusto»;
prima che si oscurino il sole,
la luce, la luna e le stelle
e tornino ancora le nubi dopo la pioggia;
quando tremeranno i custodi della casa
e si curveranno i gagliardi
e cesseranno di lavorare le donne che macinano,
perché rimaste poche,
e si offuscheranno quelle che guardano dalle finestre
e si chiuderanno i battenti sulla strada;
quando si abbasserà il rumore della mola
e si attenuerà il cinguettio degli uccelli
e si affievoliranno tutti i toni del canto;
quando si avrà paura delle alture
e terrore si proverà nel cammino;
quando fiorirà il mandorlo
e la locusta si trascinerà a stento
e il cappero non avrà più effetto,
poiché l’uomo se ne va nella dimora eterna
e i piagnoni si aggirano per la strada;
prima che si spezzi il filo d’argento
e la lucerna d’oro s’infranga
e si rompa l’anfora alla fonte
e la carrucola cada nel pozzo,
e ritorni la polvere alla terra, com’era prima,
e il soffio vitale torni a Dio, che lo ha dato.
Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
tutto è vanità.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 89)
Rit: Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come l’erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera è falciata e secca.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda.

Canto al Vangelo (2Tm 1,10)
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.

VANGELO (Lc 9,43-45)
Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarlo su questo argomento.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio ama ogni vita e conosce ciascuno per nome. Confortati da questa certezza, invochiamolo con fiducia, dicendo:
Dio, amico degli uomini, ascoltaci.

- Benedici la tua Chiesa perché, umile e obbediente, diventi uno spazio sempre più ampio di fraternità e di salvezza. Ti preghiamo:
- Aiuta chi si dedica a restaurare il tessuto della vita civile, perché la società sia risanata dalle ferite dell'ingiustizia e della violenza. Ti preghiamo:
- Guida i nostri figli, perché sappiano radicare stabilmente in Cristo i progetti e le gioie della giovinezza. Ti preghiamo:
- Soccorri chi, stretto dalle angustie della vita, sente spegnere in sé energia ed entusiasmo, perché incontri amici e testimoni di speranza. Ti preghiamo:
- Illumina noi che spesso non capiamo il senso della croce, perché ci lasciamo docilmente associare alla missione di Cristo, servo sofferente. Ti preghiamo:
- Per i nostri ragazzi, impegnati a vivere un nuovo anno scolastico. Ti preghiamo:
- Perché, per fede, crediamo anche ciò che non comprendiamo. Ti preghiamo:

O Dio, che in Cristo Gesù ci hai amati con vero amore e attraverso il suo sacrificio hai donato a tutti gli uomini la vita eterna, fà che comprendiamo il valore di ogni vita, e che conserviamo la capacità di meravigliarci sempre di fronte ai prodigi della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo
e donaci in questo sacramento di salvezza
i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Hai dato, Signore, i tuoi precetti,
perché siano osservati fedelmente.
Siano diritte le mie vie nell’osservanza
dei tuoi comandamenti. (Sal 119,4-5)

Oppure:
“Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore,
e le mie pecore conoscono me”, dice il Signore. (Gv 10,14)


Preghiera dopo la comunione
Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto
il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti,
perché la redenzione operata da questi misteri
trasformi tutta la nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Le due letture odierne ci richiamano i due aspetti del mistero di Cristo, che la Chiesa celebra nella Messa e al quale tutti partecipiamo. Nel Vangelo troviamo l'aspetto della sofferenza: "Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini". E un aspetto difficile da accettare, perché è contrario ai sogni umani, nei quali la gloria è senza pena, mentre Dio glorifica attraverso la prova che trasforma l'uomo per portarlo all'unione con lui. Anche noi spesso siamo distanti, appunto come i discepoli, dai pensieri di Gesù; è una distanza fatta di autosufficienza, di tradizioni ben radicate, di convinzioni incrollabili. E accade anche a noi: "essi non comprendevano". Non è questione ovviamente di non comprendere le parole. Il problema è che non comprendiamo la sostanza stessa della missione di Gesù, il suo Vangelo: ossia che la salvezza viene dalla sua morte per la redenzione di tutti. Ma come si può accettare un Messia sconfitto? È scandalo per i giudei e follia per i pagani. Eppure è dalla croce che nasce la salvezza. I discepoli sono anche rattristati per non aver compreso.

venerdì 25 settembre 2020

LITURGIA DEL GIORNO


Venerdì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
“Io sono la salvezza del popolo”,
dice il Signore,
“in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò
e sarò il loro Signore per sempre”.

Colletta
O Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo
hai posto il fondamento di tutta la legge,
fa’ che osservando i tuoi comandamenti
meritiamo di entrare nella vita eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Qo 3,1-11)
Ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.


Dal libro del Qoèlet

Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.
C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato.
Un tempo per uccidere e un tempo per curare,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per fare lutto e un tempo per danzare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per conservare e un tempo per buttar via.
Un tempo per strappare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
Che guadagno ha chi si dà da fare con fatica?
Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini perché vi si affatichino. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la durata dei tempi, senza però che gli uomini possano trovare la ragione di ciò che Dio compie dal principio alla fine.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 143)
Rit: Benedetto il Signore, mia roccia.

Benedetto il Signore, mia roccia,
mio alleato e mia fortezza,
mio rifugio e mio liberatore,
mio scudo in cui confido.

Signore, che cos’è l’uomo perché tu l’abbia a cuore?
Il figlio dell’uomo, perché te ne dia pensiero?
L’uomo è come un soffio,
i suoi giorni come ombra che passa.

Canto al Vangelo (Mt 10,45)
Alleluia, alleluia.
Il Figlio dell’uomo è venuto per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti.
Alleluia.

VANGELO (Lc 9,18-22)
Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto.


+ Dal Vangelo secondo Luca

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio Padre, Signore del tempo, conduce le stagioni e il fluire degli anni e guida con sapienza la nostra vita. A lui ci rivolgiamo, colmi di gratitudine e speranza, confidando nella mediazione del suo Figlio Gesù, dicendo:
Dio di Gesù Cristo, ascoltaci.

Per la Chiesa di Dio, perché sia sempre laboriosa e fedele sulle orme del Cristo morto e risorto. Preghiamo:
Per gli uomini e le donne del nostro tempo, perché con l'impegno quotidiano, sappiano condurre la storia verso un'era di pace internazionale. Preghiamo:
Per coloro che, nel mondo del lavoro o tra le mura domestiche, sono pressati da fatiche fisiche o tensioni spirituali, perché trovino ristoro nella certezza che Dio non abbandona. Preghiamo:
Per chi nasce e per chi muore oggi nella nostra comunità, perché nell'entrare o nell'uscire dall'esistenza sia assistito dalla madre Chiesa e dallo Spirito Santo. Preghiamo:
Per noi fedeli qui riuniti, perché sappiamo rispondere con fede umile e pronta alla domanda che Cristo rivolge a ciascuno in questa eucaristia. Preghiamo:
Per i gruppi di preghiera della parrocchia.
Per chi non riesce a capire la croce di Cristo.

O Dio, che con sollecitudine paterna ti prendi cura di ogni vivente, posa il tuo sguardo su tutto ciò che è in crescita e, nella tua provvidenza, portalo a compimento. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo
e donaci in questo sacramento di salvezza
i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Hai dato, Signore, i tuoi precetti,
perché siano osservati fedelmente.
Siano diritte le mie vie nell’osservanza
dei tuoi comandamenti. (Sal 119,4-5)

Oppure:
“Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore,
e le mie pecore conoscono me”, dice il Signore. (Gv 10,14)


Preghiera dopo la comunione
Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto
il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti,
perché la redenzione operata da questi misteri
trasformi tutta la nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
I pareri della massa sulla vera identità di Gesù sono molto diversi. Alcuni lo considerano Giovanni Battista risorto, altri Elia o uno degli antichi profeti. Dopo avere ascoltato questi pareri, Cristo si rivolge direttamente agli apostoli: “Ma voi chi dite che io sia?”. La risposta di Pietro è pronta e sicura: “Il Cristo di Dio”.
Possiamo supporre che la condizione stessa di Pietro gli offriva molte possibilità di rispondere subito e senza alcuna esitazione. Noi, come tutti i nostri contemporanei, non abbiamo sempre un atteggiamento così sicuro, una convinzione così assoluta. I dubbi ci avvolgono. Inoltre, bisogna dirlo, nella maggior parte dei casi i nostri contemporanei non hanno convinzione alcuna in proposito. Si perdono nella folla degli “ismi” di moda. Eppure la questione di chi sia Cristo
viene posta continuamente e ha ancora tutta la sua importanza.
Il nostro mondo non è certo pronto a dare una risposta chiara ed esauriente. E questa incapacità si fa via via più grande. Perché?
L’insegnamento filosofico delle nostre scuole ne è la causa nella maggior parte dei casi. Un tale insegnamento ci fornisce infatti strumenti atti alla ricerca, che si rivelano però inefficaci se applicati a questa questione. Esso ci insegna a porci infinite domande, al punto che finisce per porre tutto in dubbio, compresi i valori più antichi che pure sembravano immutabili. Si arriva al punto di porci talmente tante domande, che ci si dimentica della ragione che le aveva generate e del fine stesso della nostra indagine.
L’insegnamento dei maestri d’oggi sLa Liturgia di Venerdi 25 Settembre 2020

Venerdì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
“Io sono la salvezza del popolo”,
dice il Signore,
“in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò
e sarò il loro Signore per sempre”.

Colletta
O Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo
hai posto il fondamento di tutta la legge,
fa’ che osservando i tuoi comandamenti
meritiamo di entrare nella vita eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Qo 3,1-11)
Ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.


Dal libro del Qoèlet

Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.
C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato.
Un tempo per uccidere e un tempo per curare,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per fare lutto e un tempo per danzare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per conservare e un tempo per buttar via.
Un tempo per strappare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
Che guadagno ha chi si dà da fare con fatica?
Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini perché vi si affatichino. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la durata dei tempi, senza però che gli uomini possano trovare la ragione di ciò che Dio compie dal principio alla fine.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 143)
Rit: Benedetto il Signore, mia roccia.

Benedetto il Signore, mia roccia,
mio alleato e mia fortezza,
mio rifugio e mio liberatore,
mio scudo in cui confido.

Signore, che cos’è l’uomo perché tu l’abbia a cuore?
Il figlio dell’uomo, perché te ne dia pensiero?
L’uomo è come un soffio,
i suoi giorni come ombra che passa.

Canto al Vangelo (Mt 10,45)
Alleluia, alleluia.
Il Figlio dell’uomo è venuto per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti.
Alleluia.

VANGELO (Lc 9,18-22)
Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto.


+ Dal Vangelo secondo Luca

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio Padre, Signore del tempo, conduce le stagioni e il fluire degli anni e guida con sapienza la nostra vita. A lui ci rivolgiamo, colmi di gratitudine e speranza, confidando nella mediazione del suo Figlio Gesù, dicendo:
Dio di Gesù Cristo, ascoltaci.

Per la Chiesa di Dio, perché sia sempre laboriosa e fedele sulle orme del Cristo morto e risorto. Preghiamo:
Per gli uomini e le donne del nostro tempo, perché con l'impegno quotidiano, sappiano condurre la storia verso un'era di pace internazionale. Preghiamo:
Per coloro che, nel mondo del lavoro o tra le mura domestiche, sono pressati da fatiche fisiche o tensioni spirituali, perché trovino ristoro nella certezza che Dio non abbandona. Preghiamo:
Per chi nasce e per chi muore oggi nella nostra comunità, perché nell'entrare o nell'uscire dall'esistenza sia assistito dalla madre Chiesa e dallo Spirito Santo. Preghiamo:
Per noi fedeli qui riuniti, perché sappiamo rispondere con fede umile e pronta alla domanda che Cristo rivolge a ciascuno in questa eucaristia. Preghiamo:
Per i gruppi di preghiera della parrocchia.
Per chi non riesce a capire la croce di Cristo.

O Dio, che con sollecitudine paterna ti prendi cura di ogni vivente, posa il tuo sguardo su tutto ciò che è in crescita e, nella tua provvidenza, portalo a compimento. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo
e donaci in questo sacramento di salvezza
i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Hai dato, Signore, i tuoi precetti,
perché siano osservati fedelmente.
Siano diritte le mie vie nell’osservanza
dei tuoi comandamenti. (Sal 119,4-5)

Oppure:
“Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore,
e le mie pecore conoscono me”, dice il Signore. (Gv 10,14)


Preghiera dopo la comunione
Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto
il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti,
perché la redenzione operata da questi misteri
trasformi tutta la nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
I pareri della massa sulla vera identità di Gesù sono molto diversi. Alcuni lo considerano Giovanni Battista risorto, altri Elia o uno degli antichi profeti. Dopo avere ascoltato questi pareri, Cristo si rivolge direttamente agli apostoli: “Ma voi chi dite che io sia?”. La risposta di Pietro è pronta e sicura: “Il Cristo di Dio”.
Possiamo supporre che la condizione stessa di Pietro gli offriva molte possibilità di rispondere subito e senza alcuna esitazione. Noi, come tutti i nostri contemporanei, non abbiamo sempre un atteggiamento così sicuro, una convinzione così assoluta. I dubbi ci avvolgono. Inoltre, bisogna dirlo, nella maggior parte dei casi i nostri contemporanei non hanno convinzione alcuna in proposito. Si perdono nella folla degli “ismi” di moda. Eppure la questione di chi sia Cristo
viene posta continuamente e ha ancora tutta la sua importanza.
Il nostro mondo non è certo pronto a dare una risposta chiara ed esauriente. E questa incapacità si fa via via più grande. Perché?
L’insegnamento filosofico delle nostre scuole ne è la causa nella maggior parte dei casi. Un tale insegnamento ci fornisce infatti strumenti atti alla ricerca, che si rivelano però inefficaci se applicati a questa questione. Esso ci insegna a porci infinite domande, al punto che finisce per porre tutto in dubbio, compresi i valori più antichi che pure sembravano immutabili. Si arriva al punto di porci talmente tante domande, che ci si dimentica della ragione che le aveva generate e del fine stesso della nostra indagine.
L’insegnamento dei maestri d’oggi semina il dubbio nei nostri cuori al punto che ne dimentichiamo la verità. Limitando il nostro sguardo alla terra e ai suoi confini, trascuriamo il soprannaturale, giungendo anzi a negarlo. Disumanizziamo e, peggio, despiritualizziamo la vita umana. L’uomo d’oggi ha la sensazione di essere condannato a non poter soddisfare il suo desiderio di verità.


Bisogna tornare alla fonte, interrogare di nuovo il Vangelo e la tradizione della Chiesa che contengono il “deposito” della fede. Le domande e i dubbi non devono farci paura. Dobbiamo saper cercare la verità dove essa è stata rivelata. Non corriamo dietro ai falsi profeti e ai dottori della legge che si sono autoproclamati tali: solo le parole di Vita possono fornirci le risposte giuste. Ritorniamo a Gesù Cristo e al suo Vangelo.emina il dubbio nei nostri cuori al punto che ne dimentichiamo la verità. Limitando il nostro sguardo alla terra e ai suoi confini, trascuriamo il soprannaturale, giungendo anzi a negarlo. Disumanizziamo e, peggio, despiritualizziamo la vita umana. L’uomo d’oggi ha la sensazione di essere condannato a non poter soddisfare il suo desiderio di verità.
Bisogna tornare alla fonte, interrogare di nuovo il Vangelo e la tradizione della Chiesa che contengono il “deposito” della fede. Le domande e i dubbi non devono farci paura. Dobbiamo saper cercare la verità dove essa è stata rivelata. Non corriamo dietro ai falsi profeti e ai dottori della legge che si sono autoproclamati tali: solo le parole di Vita possono fornirci le risposte giuste. Ritorniamo a Gesù Cristo e al suo Vangelo.

giovedì 24 settembre 2020

Taglio dei Parlamentari. Dalla P2 di Gelli al PD fino al M5S: quella democrazia che fa tanto fastidio




LA MASSONERIA HA ASSESTATO UN ALTRO COLPO ALLA SOVRANITA' E ALLA DEMOCRAZIA D'ITALIA 

Il taglio dei parlamentari, salutato come una riforma storica dal M5S di Grillo e Di Maio, era uno dei punti del “Piano di rinascita democratica” della Loggia massonica P2 del Venerabile Maestro Licio Gelli

“Ho una vecchiaia serena. Tutte le mattine parlo con le voci della mia coscienza, ed è un dialogo che mi quieta. Guardo il Paese, leggo i giornali e penso: ecco qua che tutto si realizza poco a poco, pezzo a pezzo. Forse sì, dovrei avere i diritti d’autore. La giustizia, la tv, l’ordine pubblico. Ho scritto tutto trent’anni fa”.

Queste parole furono pronunciate da Licio Gelli in un’intervista concessa a Concita De Gregorio per laRepubblica il 28 settembre 2003. Al tempo vi era il governo Berlusconi, la sinistra si atteggiava ancora a passionaria e proletaria – più o meno – e né il PD – nato nel 2007 – né il M5S – nato nel 2009 – erano ancora stati fondati. Licio Gelli, passato alla storia della nazione come Maestro Venerabile della P2, è morto il 15 dicembre 2015 a Villa Wanda ad Arezzo, all’età di 96 anni. 

Ecco, è certamente impressionante che, a grandi linee, il Piano di rinascita democratica, ritrovato e sequestrato il 4 luglio 1981 nel doppiofondo di una valigia della figlia Maria Grazia, sembra in qualche modo non solo essergli sopravvissuto, ma anche continuare ad attuarsi.

E’ di ieri l’ultima indegna riforma – in nome di un presunto risparmio, dimenticando che “la Democrazia non ha prezzo” – voluta dal M5S di Grillo e Di Maio del governo guidato dall’uomo di Villa Nazareth, “Giuseppi” – per dirlo alla Trump – Conte. Parliamo ovviamente dell’Ok definitivo dell’Aula della Camera al taglio dei parlamentari. Un disegno di legge costituzionale che riduce i deputati a 400 dai 630 attuali ed i senatori a 200 dagli attuali 315. L’approvazione definitiva si è avuta con ben 553 voti a favore, 14 contrari e due astenuti. Praticamente tutti i parlamentari hanno votato a favore, andando anche contro i loro principi politici. Caso eclatante è Giacchetti – exPD ora Italia Viva – che ha dichiarato in Aula: “Io lo voterò, ma non lo faccio convintamente. Lo voto perché sta dentro un accordo di programma, quello di questo governo. Oggi voterò sì ma non è finita qui per quel che mi riguarda – assicura in Parlamento -. Finisce il mio dovere di lealtà al governo su questo tema. Un secondo dopo il mio voto su questa riforma, mi adopererò affinché assieme alla mia firma vi sia il numero necessario tra Camera e Senato per ottenere lo svolgimento del referendum. Se ci fossero le firme necessarie costituirò un comitato per il no a questa riforma”.


Che poi, a voler essere maligni, si potrebbe dire che alcuni parlamentari siano addirittura andati contro i loro squallidi interessi di poltrone, dato che tanti dei deputati che hanno votato la riforma non potranno essere rieletti. Sicuramente un comportamento molto curioso per i politici italiani, che la fedeltà al Governo Conte BIS valga così tanto?


Con questa riforma comunque, l’Italia diverrà il Paese dell’UE con il minor numero di deputati in rapporto alla popolazione: con 0,7 “onorevoli” ogni 100.000 abitanti, praticamente supererà la Spagna che deteneva il primato con 0,8 e che ha dimostrato in recenti anni ampia cultura democratica mandando l’esercito a fermare le libere elezioni indipendentiste della Catalogna.

Licio Gelli dicevamo, il suo ricordo salta fuori proprio in virtù di quel Piano di rinascita democratica della P2, in cui, tra i punti fondamentali, si auspicava proprio la riduzione del numero dei parlamentari. Anche se, ad essere precisi, i “ragazzi meravigliosi” di Grillo hanno voluto una riforma ancor più dura di quella auspicata da Gelli: per la P2 infatti sarebbe bastato abbassare il numero dei deputati a 450 e diminuire il senato a 250 seggi.


Un’analogia interessante quella tra la riforma imposta dal M5S al Governo ed uno dei punti del piano di Gelli, tanto che il filosofo Paolo Becchi – ex “idologo” del M5S, allontanatosi per sua scelta ed in forte polemica –, dopo aver lanciato un appello alla Lega di Matteo Salvini di lasciare l’aula al momento del voto – appello non raccolto -, ha scritto su Twitter: “Con la riduzione di circa il 40% di parlamentari l’Italia sarà in Europa il Paese con il minor numero di rappresentanti – premette -. Un colpo micidiale alla volontà popolare. Neanche la proposta della loggia massonica P2 di Licio Gelli si era spinta a tanto”.

Ma Paolo Becchi non è nuovo a “ricollegare” Grillo ed il M5S alla P2. Ad Agosto 2019, durante la convulsa fase della creazione del Governo Conte Bis, sempre su Twitter, Becchi commentò gli interventi di Grillo – che in quel periodo parlava di Conte Elevato e di ministri tecnici – dicendo: “Beppe Grillo di fatto ormai ha esautorato il capo politico del Movimento delineando un programma non molto diverso da quello della loggia massonica P2 di Licio Gelli: dimezzamento dei parlamentari e governo di tecnici. Non è solo la fine del Movimento ma un attentato alla democrazia”.

Certo, le parole di Becchi sono forti, tanto da spingerci a capire se veramente, in qualche modo, le idee di Gelli siano ancora “vive” nella politica italiana. Il piano di rinascita democratica di Gelli si trova facilmente online, ed anche Wikipedia ne fornisce un sunto.

Tra i punti fondamentali vi era:

1) La nascita di due partiti maggioritari: uno di destra e uno di sinistra, entrambe con all’interno un’anima democristiana, situazione che a ben pensare, ricorda vagamente quel tentato dualismo del PD e del fortunatamente defunto PDL.

2) Un progetto di controllo o di lobbismo sui mass media per controllare giornali e giornalisti, per le TV si voleva la soppressione della RAI, liberalizzazione e privatizzazione. Tutte tematiche più volte riprese a vario titolo da vari partiti, tra cui M5S e PD.


3) Superamento del bicameralismo perfetto attraverso una “ripartizione di fatto di competenze fra le due Camere (funzione politica alla Camera dei deputati e funzione economica al Senato della Repubblica)“. Anche in questo caso, il superamente del bicameralismo è argomento attualissimo, tanto che era uno dei nodi centrali della fallita riforma costituzionale di Renzi.

4) Riforma della magistratura: separazione delle carriere di P.M. e magistrato giudicante, responsabilità del CSM nei confronti del parlamento, da operare mediante leggi costituzionali (punto I, IV e V degli obiettivi a medio e lungo termine – vedi infra). Anche in questo caso se ne è parlato spesso, ma il potere politico sembra ancora troppo debole per affrontare una riforma simile.

5) Riduzione del numero dei parlamentari, come meglio spiegato sopra.

6) Abolizione delle province. E qui c’è ben poco da dire.

7) Abolizione della validità legale dei titoli di studio, altro cavallo di battaglia del M5S.

E’ certamente un caso curioso che praticamente tutti i punti di cui Gelli e la P2 auspicavano una riforma siano ancora oggi oggetto di controversia, a 40 anni di distanza, ma è ancora più curioso che molti di quei punti siano sollevati dal partito “anti-casta”. Chissà cosa ne penserebbe il Venerabile.

Caltanissetta: devastazione sacrilega nella chiesa di Sant’Agata


QUALCUNO DICEVA: "A PENSARE MALE SI FA PECCATO MA SPESSO CI SI AZZECCA". E' DIFFICILE, GUARDANDO QUESTA IMMAGINE DI DEVASTAZIONE, NON PENSARE CHE IN UNA SICILIA INVASA DA IMMIGRATI CLANDESTINI ISLAMICI UNA RELIQUIA CATTOLICA COSI' ANTICA SIA STATA PROFANATA DA CRIMINALI AUTOCTONI. PERFINO LA CRIMINALITA' ORGANIZZATA HA RISPETTO DELLE RELIQUIE DEI SANTI. A VOI LE CONCLUSIONI SU DOVE STIAMO ANDANDO SE NON CI SVEGLIAMO..... 

Non ci sono più parole per descrivere quel che è avvenuto, la scorsa notte, la seconda volta in un mese, nella bella chiesa di Sant’Agata a Caltanissetta: sia invece forte la nostra preghiera di riparazione richiesta da Padre Piero, sconvolto, che ha scritto ai fedeli “I ladri hanno rubato nella Chiesa S. Agata al Collegio a Caltanissetta e hanno profanato il SS. Sacramento. Noi alle 12 pregheremo insieme a S. Agata. Dov’è possibile alle 12 unitevi nella preghiera. P. Piero”

Anche nella nostra preghiera serale possiamo elevare al Signore l’atto di riparazione per il sacrilegio che è stato compiuto, per la seconda volta in un mese, nella chiesa della bellissima Città di Caltanissetta.

A poco meno di un mese dal precedente raid, un nuovo furto e danneggiamento è stato perpetrato, nella notte, nella Chiesa di Sant’Agata a Caltanissetta.
“Persone” senza scrupoli e dignità si sono intromesse nella Chiesa e nei locali parrocchiali devastando tutto quello che hanno potuto, profanando la Casa del Signore.
L’Associazione Gesù Nazareno si stringe attorno a Padre Sergio e ai Frati che da anni sono al servizio della Comunità e di tutta la città.
Chiediamo proprio alla città di far sentire forte la propria voce e la propria condanna per questi atti vili e codardi. (soprattutto diabolicamente sacrileghi, v. sotto le pene canoniche N.d.R)

Allo stesso tempo vi invitiamo a dare un contributo per la riparazione dei danni e la sistemazione della Chiesa e dei locali parrocchiali con un gesto di solidarietà.


IBAN IT 05 Z 08979 16700 000000233211,

intestato a Parrocchia Sant’Agata – Caltanissetta

Una legge iniqua non può mai essere bene applicata


Lo abbiamo visto verificarsi tante volte. Fatta una legge piena zeppa di paletti, questi paletti prima o poi saltano tutti. Qualche esempio. Legge 898 del 1970 sul divorzio: inizialmente si poteva divorziare solo dopo tre anni dalla separazione. La nuova disciplina abbassa il termine ad un anno e addirittura a sei mesi se la separazione è stata consensuale. Legge 194 del 1978: stabilisce che l’aborto «non è mezzo per il controllo delle nascite». Questo “divieto” (le virgolette sono d’obbligo dato che è un divieto privo di sanzione) è rimasto sulla carta ed è stato ampiamente eluso dalla prassi. Oggi l’aborto, per lo più, viene interpretato come mero strumento contraccettivo. La 194 prevedeva inoltre solo l’aborto chirurgico, ma passa qualche decennio ed ecco spuntare diversi preparati abortivi chimici: RU486, pillola del giorno dopo, pillola dei cinque giorni dopo. Legittimato poi l’aborto con la RU, ma solo tramite ricovero ordinario di tre giorni e non oltre la settima settimana, le recenti nuove linee guida fanno saltare anche questi vincoli: ora il ricovero è in day hospital e l’assunzione di mifepristone può avvenire fino alla nona settimana.

Legge 40 del 2004 sulla fecondazione artificiale: divieto di fecondazione eterologa, divieto per le coppie fertili di accedere alla pratica della fecondazione extracorporea, limite massimo di tre embrioni per ogni impianto, divieto di diagnosi pre-impianto. Anche in questo caso e soprattutto per opera della magistratura, tutti questi paletti sono stati divelti. Legge sulle Unioni civili (76/2016): equiparazione piena tra matrimonio ed unioni civili, eccezion fatta per il dovere di fedeltà e per la filiazione. Ma su questo ultimo punto i magistrati sono stati creativi e hanno trovato il modo, tramite la stepchild adoption e il riconoscimento di filiazioni avvenute all’estero, di evadere il divieto.

Legge sull’eutanasia 219/2017: divieto di praticare l’eutanasia tramite l’aiuto al suicidio. Ecco arrivare la Corte costituzionale e dare semaforo verde al suicidio assistito. Per quale motivo questi divieti sono saltati? Le motivazioni di ordine sociale, politico, culturale sono sicuramente più di una. Qui vogliamo mettere sotto la lente di ingrandimento una motivazione di carattere giusfilosofico. Questi divieti sono stati superati perché in contrasto con la ratio delle norme che li prevedevano. La ratio di una norma è lo scopo principale per cui è stata varata, quindi rappresenta la sua essenza, la sua natura, la sua intima struttura, la sua anima, il suo spirito giuridico. Il fine di un ente, qualsiasi esso sia, chiede di essere soddisfatto: ogni ente, compresa una legge, esige di perfezionarsi, di essere sempre “più se stesso”, di attualizzare le sue potenzialità intrinseche, di concretare la propria identità. Ecco perché ogni limite al fine, alla natura di qualsiasi cosa entra in rotta di collisione con la cosa stessa, perché la natura di un ente mal sopporta costrizioni alla sua natura stessa. Mettete un leone dietro una gabbia: impazzirà, perché il leone è fatto per cacciare libero nella savana. Provate ad ingabbiare una legge malvagia fatta per uccidere. Prima o poi le sbarre di quella gabbia verranno da essa divelte e la legge malvagia fuggirà.

La biografia giuridica di molte leggi inique, come accennato sopra, conforta la validità di questa tesi. Ad esempio la ratio della legge sul divorzio è quella di rompere il vincolo coniugale. Quindi lasciare un tempo di ripensamento di tre anni è, in accordo a questo fine, esagerato. La ratio della 194 è permettere di abortire, considerare l’aborto un diritto. Se è un diritto non deve conoscere limiti, quindi via libera anche all’aborto per limitare il numero di nascite. Se è un diritto deve essere esercitato in tutte le sue modalità, compreso l’aborto chimico e nelle forme meno vincolanti possibili. Ecco spiegato il ricovero in day hospital e l’estensione del limite temporale per l’assunzione della RU486. La natura della legge sulla fecondazione artificiale è quella di produrre bambini sani per soddisfare il desiderio di genitorialità delle coppie. In tal senso sarebbe stato contraddittorio vietare pratiche che permettono più agevolmente di soddisfare questo desiderio, come la fecondazione eterologa, la diagnosi pre-impianto, l’accesso a coppie fertili. Per lo stesso motivo prima o poi anche la pratica della maternità surrogata diventerà lecita nel nostro Paese.

Il fine proprio della legge sulle Unioni civili è avere il matrimonio civile omosessuale. Ma se parliamo di matrimonio anche per le coppie omosessuali, va da sé che i coniugi omosessuali e quelli eterosessuali hanno pari diritti. Dunque anche alle coppie gay deve essere riconosciuto il “diritto” di diventare genitori. Vietare l’omogenitorialità sarebbe contraddittorio con la natura intima della legge.

Infine scopo primario della legge 219 è legittimare l’eutanasia. In tal senso appare irrazionale vietare alcune pratiche eutanasiche: perché dovrebbe essere legittimo morire per mano altrui e non per mano propria con l’aiuto di terzi? Spiegato quindi, limitatamente al piano dell’analisi del diritto, perché una legge malvagia tende per sua natura a farsi sempre più malvagia, liberandosi di tutti quei ceppi che le impediscono di diventare sempre più se stessa.

LITURGIA DEL GIORNO


Giovedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)



Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
“Io sono la salvezza del popolo”,
dice il Signore,
“in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò
e sarò il loro Signore per sempre”.

Colletta
O Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo
hai posto il fondamento di tutta la legge,
fa’ che osservando i tuoi comandamenti
meritiamo di entrare nella vita eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Qo 1,2-11)
Non c’è niente di nuovo sotto il sole.


Dal libro del Qoèlet

Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
vanità delle vanità: tutto è vanità.
Quale guadagno viene all’uomo
per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole?
Una generazione se ne va e un’altra arriva,
ma la terra resta sempre la stessa.
Il sole sorge, il sole tramonta
e si affretta a tornare là dove rinasce.
Il vento va verso sud e piega verso nord.
Gira e va e sui suoi giri ritorna il vento.
Tutti i fiumi scorrono verso il mare,
eppure il mare non è mai pieno:
al luogo dove i fiumi scorrono,
continuano a scorrere.
Tutte le parole si esauriscono
e nessuno è in grado di esprimersi a fondo.
Non si sazia l’occhio di guardare
né l’orecchio è mai sazio di udire.
Quel che è stato sarà
e quel che si è fatto si rifarà;
non c’è niente di nuovo sotto il sole.
C’è forse qualcosa di cui si possa dire:
«Ecco, questa è una novità»?
Proprio questa è già avvenuta
nei secoli che ci hanno preceduto.
Nessun ricordo resta degli antichi,
ma neppure di coloro che saranno
si conserverà memoria
presso quelli che verranno in seguito.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 89)
Rit: Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come l’erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera è falciata e secca.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda.

Canto al Vangelo (Gv 14,6)
Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia.

VANGELO (Lc 9,7-9)
Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti».
Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, con il battesimo siamo stati liberati per sempre dalle catene dell'assurdo e della morte e abbiamo ricevuto lo Spirito di Dio, che ci dà la vera sapienza per domandare ciò che a lui è gradito. Preghiamo insieme, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

Per la Chiesa alle soglie del terzo millennio, perché sia per tutti gli uomini segno di speranza e sacramento di salvezza. Preghiamo:
Per coloro che hanno ricevuto il dono di saper comunicare con l'arte o la parola, perché aiutino l'uomo ad attingere la purezza e la semplicità della verità. Preghiamo:
Per chi è smarrito e incapace di governare la sua vita, perché si lasci investire dalla luce del vangelo. Preghiamo:
Per chi è prigioniero nel fisico o nello spirito e anela alla liberazione, perché trovi nella parola di Dio e nella testimonianza dei cristiani, un aiuto alla speranza. Preghiamo:
Per i giovani che si sentono disorientati, perché s'incontrino con Cristo amico e salvatore. Preghiamo:
Per chi continua a chiedersi: chi è Gesù?
Per la cultura teologica dei cristiani.

Signore, che ti fai trovare da chi ti cerca con cuore sincero, alimenta in noi il desiderio del tuo volto e dirigi a te i nostri passi per godere della luce senza tramonto. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo
e donaci in questo sacramento di salvezza
i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Hai dato, Signore, i tuoi precetti,
perché siano osservati fedelmente.
Siano diritte le mie vie nell’osservanza
dei tuoi comandamenti. (Sal 119,4-5)

Oppure:
“Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore,
e le mie pecore conoscono me”, dice il Signore. (Gv 10,14)


Preghiera dopo la comunione
Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto
il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti,
perché la redenzione operata da questi misteri
trasformi tutta la nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Erode, tetrarca della Galilea, venne a sapere quanto accadeva e non sapeva che cosa pensare... Nel suo animo sorgevano pensieri contraddittori sull’identità e sulla missione di Cristo. La comparsa di Cristo nella sua vita lo sconvolge e lo devia. Non capisce e vorrebbe invece conoscere la verità. Gli piacerebbe anche capire: sa, sente che la verità gli è vicina, ma lui non riesce ad afferrarla.
Se si trattasse di Giovanni Battista, mandato a morte da lui, che ora è risorto, Erode non potrebbe evitare la propria condanna. Se si trattasse, invece, di Elia, la posizione di Erode non sarebbe comunque migliore: Elia fu profeta di Dio, le sue parole devono essere considerate parole di Dio. Erode si chiede allora come potrebbe giustificarsi davanti a Dio. Se, infine, si trattasse di un altro degli antichi profeti tornato nella persona di Gesù, ancora una volta Erode si troverebbe in una situazione delicata, perché, in ogni modo, dovrebbe rendere conto delle sue azioni nel nome della verità.
L’interesse di Erode nei confronti di Cristo è risvegliato e guidato dalla curiosità, ma anche dal timore che si scopra la sua responsabilità nell’assassinio di Giovanni Battista. Egli ne serba sempre un certo rimorso; del resto come potrebbe liberarsene?
L’irruzione di Cristo nella nostra vita provoca anche in noi delle domande fondamentali. La sua vita e, soprattutto, il suo insegnamento, le sue leggi, i suoi principi, le sue esigenze morali non possono lasciare nessuno indifferente e insensibile. Cristo ci interpella e ci spinge a cercare la nostra verità. Ci incita ad un esame di coscienza severo riguardo la nostra posizione e il nostro comportamento di fronte a lui e al suo insegnamento. Noi non possiamo rimanere inattivi e muti.
Prima di formulare una risposta, dobbiamo sapere se vogliamo rimanere nell’ambito di una curiosità puramente intellettuale, teorica, o se vogliamo andare più a fondo nelle cose cercando di scoprire, dietro il legislatore-filosofo, il Figlio di Dio venuto fra noi a portare il lieto messaggio, promotore di una Nuova Alleanza, ma anche costruttore del regno di Dio, fondato sulla pietra angolare dell’amore. Siamo capaci di seguirlo su questa via?