Nuove testimonianze e nuovi filmati degli avvistamenti UFO stanno arrivando sui social. Ancora è spavento a New York dopo l’esplosione di un impianto dell’azienda elettrica cittadina Con Edison nel quartiere di Astoria, nel Queens. L’esplosione ha fatto tremare le case della zona gettando nel panico gli abitanti ma ha anche causato nel cielo una insolita lunga scia di luce intensa, azzurra ed intermittente visibile da tutta la città e anche dal vicino New Jersey.
Molti testimoni oculari di questo evento, hanno caricato video e foto su Twitter e YouTube dove viene segnalata la presenza di alcuni UFO che volano su New York. Molti credono che siano stati proprio gli UFO a causare l’esplosione e il conseguente blackout dopo un sovraccarico ai trasformatori nelle strade.
Gli UFO sono noti per aver causato fulmini, tempeste, tornado e persino terremoti visti dai precedenti video. Il video che vi mostriamo di seguito, mostra alcune sfere di luce che si uniscono intorno a un altro enrome velivolo a forma di disco nel cielo sopra New York City.
QUESTO FENOMENO RICHIAMA ALLA MENTE IL FILM "THE CORE" CON AARON ECKART E HILARY SWANK. RICORDATE?
Il sole è rimasto senza macchie ogni giorno per quasi due settimane. Niente macchie solari? Nessun problema: la scorsa notte una tempesta geomagnetica di classe G1 è esplosa, facendo brillare aurore luminose attorno al Circolo polare artico. Sì, davvero strano! Qui alcuni incredibili scatti fotografici dell’aurora boreale catturati in Alaska.
Questa tempesta è stata causata non dalle macchie solari, che sono state assenti per la maggior parte del 2018, ma piuttosto da un buco nell’atmosfera del sole – noto come buco coronale – come raffigurato in una immagimne del 24 dicembre.
Il vento solare che scorre dal buco ha colpito il campo magnetico terrestre durante le prime ore del 28 dicembre, causando la tempesta. Tali fori coronali sono una fonte primaria di meteorologia spaziale, soprattutto quando le macchie solari sono assenti. Durante il minimo solare, i fori coronali si aprono e possono rimanere aperti per mesi, periodicamente sferzando la Terra con il vento solare mentre il sole gira sul suo asse.
Altre aurore Minime Solare potrebbero essere avvistate anche in questi giorni di fine anno. Gli esperti del NOAA si aspettano che la Terra rimanga all’interno di questo flusso di vento solare per altre 24-48 ore, quindi punteggiano la fine del 2018 con una spruzzata di aurore boreali e un buon spumante per gli esperti e appassionati.
SE APPAIONO AURORE BOREALI ANCHE A CERTE LATITUDINI E' PREOCCUPANTE. TALE FENOMENO PUO' SOLO SIGNIFICARE CHE IL MAGNETISMO TERRESTRE SI STA INDEBOLENDO
Su Facebook è stato pubblicato un video che mostra quello che sembra essere un'aurora boreale. Tuttavia c’è un dettaglio importante da sapere: le aurore, sia boreali che australi, appaiono solo nelle regioni polari del pianeta, o nelle zone molto vicino ad esse.
Guarda il video, con ulteriori informazioni subito dopo:
L’ Indonesia ha appena subito un disastro naturale con uno tsunami che ha ucciso più di 400 persone. Queste luci sarebbero quelle che i geologi chiamano luci dei terremoti.
A Città del Messico accadde la stessa cosa, il cielo fu squarciato da incredibili lampi di luce durante il forte terremoto.
Durante il telegiornale, gli occhi di un giornalista sembrano trasformarsi.
Alcuni pensano che sia un problema tecnico mentre altri sospettano che sia una sorta di demone o entità di tipo rettiliano alieno.
Potrebbe trattarsi di un “errore”della telecamera. Tuttavia, potrebbe essere qualcos’altro, in quanto non è la prima volta che capita un episodio del genere ad un giornalista. Sembra proprio che durante l’esposizione delle notizie, il giornalista non sia stata in grado di nascondere la sua vera forma proprio come nel film “Essi Vivono”.
Il pianeta trema un’altra scossa di terremoto di magnitudo 7.2 della scala Richter colpisce Mindanao nelle Filippine.
La scossa è avvenuta alle 11:39 ora locale (le 4:39 in Italia) con ipocentro a circa 50 km di profondità ed epicentro 100 km a sudest di Pondaguitan.
Come qualcuno aveva previsto la fine del 2018 ci sta riservando molti eventi estremi in varie parti del mondo. Qualche giorno fa lo spaventoso tsunami provocato del Krakatoa. In Italia il forte terremoto nel catanese ed il risveglio dell’Etna e dello Stromboli. Ora le Filippine.
L’aeroporto Gatwick di Londra ha dovuto interrompere la sua attività dopo che uno o più presunti droni hanno volato ripetutamente sulle piste dell’aeroporto.
Gatwick, che è il secondo aeroporto più trafficato nel Regno Unito dopo Heathrow, ha deciso di chiudere tutte le sue piste d’atterraggio dalle 21.03 (ora locale) lo scorso mercoledì. Secondo la BBC, la chiusura ha colpito almeno 100.000 passeggeri, il che ha portato a un caos totale.
Molti passeggeri che erano a Gatwick non hanno potuto viaggiare, mentre altri voli sono stati reindirizzati verso altri aeroporti come Amsterdam, Parigi e Bordeaux. Per coloro dovevano partire da Gatwick, la situazione è risultata molto caotica.
A parte i voli cancellati, gli hotel erano completi, così tante persone sono state costrette a dormire nei terminal. Ciò ha portato l’esercito a inviare una squadra di specialisti per intercettare i dispositivi. Tuttavia, la polizia del Sussex, dove si trova l’aeroporto, ha affermato che l’incidente non è collegato al terrorismo, ma è un “atto deliberato” di interruzione del traffico aereo.
Questa è la versione ufficiale dell’incidente, ma a quanto pare a Gatwick è accaduto qualcosa di completamente diverso. Un esperto di droni ha affermato che la chiusura dell’Aeroporto di Gatwick non ha nulla a che fare con i droni, sono in realtà degli UFO o una cospirazione per proibire l’uso di droni nei nostri cieli.
Steve Timewell, redattore della rivista Drone User Magazine, durante un’intervista alla radio britannica Talkradio, ha assicurato che l’aeroporto di Gatwick è stato colpito dagli avvistamenti UFO o forse è una cospirazione per bandire i droni.
“I media sensazionalistici amano questo tipo di storie”, ha detto Timewell. “E chissà, potrebbe essere una cospirazione per forzare un divieto totale di tutti i droni.”
“La prima cosa che dobbiamo chiarire in questa situazione è se questo incidente ha qualcosa a che fare con un velivolo senza pilota”, ha continuato Timewell. “Come per tutti i rapporti sui droni, non abbiamo ancora visto alcuna prova fotografica che siano aerei senza pilota”.
“Quindi, in sostanza, in questo momento, questo è un avvistamento UFO che è un oggetto volante non identificato e dovrebbe essere descritto in questo modo fino a quando non sapremo il contrario. Potrebbe essere una borsa con le luci accese, chi lo sa? ”
L’esperto di droni ha spiegato che ci sono due tipi di utenti che usano questi dispositivi: il primo è quello che ottiene benefici economici dai droni e li usa in modo responsabile; e il secondo è la persona che compra un drone economico su eBay e lo fa volare semplicemente ovunque. Tuttavia, non importa quanto sia stupida questa persona, dato che non sarebbe in grado di sorvolare l’aeroporto di Gatwick.
“Fondamentalmente, questo è un tentativo deliberato di provocare un’interruzione all’aeroporto o un tentativo intenzionale di porre fine ai droni”, ha concluso Timewell.
Sorprendentemente, il Ministero della Difesa britannico ha confermato di aver schierato un team specializzato per controllare la situazione. E a quanto pare, i militari metteranno alla prova una nuova arma conosciuta come ‘Drone Dome’ che puo ‘uccidere’ un drone eliminando le loro comunicazioni utilizzando un laser da un massimo di due chilometri di distanza.
Nel frattempo, alcuni teorici della cospirazione hanno collegato questo episodio con l’incidente nel 2014 presso l‘aeroporto di Brema, in Germania. L’incidente aveva costretto a cancellare un volo per Francoforte, mentre un’altro volo proveniente da Monaco è stata deviato ad Hannover. Anche diversi testimoni hanno affermato che lo strano oggetto aveva luci rosse e verdi su entrambi i lati.
Come ha commentato Timewell, la verità è che è davvero strano che un dilettante con un drone possa paralizzare un grande aeroporto come Gatwick. Inoltre, è sorprendente che l’esercito britannico abbia inviato una “unità speciale” per intercettare non si sa cosa. Come sempre accade in questi casi, le persone sono soddisfatte della versione ufficiale se non pensano per nulla ad altre possibilità.
Cos’è stato a provocare la chiusura del secondo aeroporto più trafficato del Regno Unito? Con tutti i sistemi di sicurezza odierni ci sembra stano che un drone possa entrare liberamente in un aeroporto del genere senza essere intercettato.
Un fenomeno veramente strano è accaduto proprio ieri 28 dicembre nel cielo di Barru, South Sulawesi in Indonesia. “Sky Barru Indonesia” è questo il titolo di molti video apparsi ieri sulla piattaforma Youtube. Un fenomeno che lascia davvero a bocca aperta.
I commenti delle persone che si trovano sotto il video parlano di profezie, dischi volanti…
Se Washington installasse sistemi missilistici vicino al confine russo, Mosca dovrà equilibrare le forze e di conseguenza vi punterà l’arsenale nucleare. Se Washington piazza missili in Europa dopo il ritiro dal Trattato sulle Forze Nucleari a Raggio Intermedio (INF), la Russia sarà costretta a puntare contro i sistemi missilistici statunitensi. La necessità di prendere la misura veniva confermata dal portavoce presidenziale Dmitrij Peskov parlando al Primo canale russo. Secondo il politico, il problema è che l’uscita degli USA dal Trattato INF potrebbe portare “all’installazione di missili a medio e corto raggio nei Paesi europei, come nella Guerra Fredda”. Il portavoce del Cremlino spiegava che l’installazione di missili in Europa, “puntati o potenzialmente puntati contro la Federazione Russa, porteranno la Russia a creare parità puntando contro tali sistemi missilistici il proprio arsenale missilistico”. Osservava che in questo caso si ripeterà la situazione vissuta dal Paese in passato, riferendosi alla Guerra Fredda. Così Peskov rispose alla richiesta di commentare le parole del Presidente Vladimir Putin sulla minaccia di una guerra nucleare. “Quindi ci sarà uno sviluppo ciclico e ripetizione della situazione che purtroppo dovemmo vivere in passato”, concludeva. Le osservazioni di Peskov avvenivano dopo la conferenza stampa annuale di Putin del 20 dicembre in cui il presidente della Russia commentava la decisione degli Stati Uniti di abbandonare il Trattato INF. In particolare, il leader russo osservava che con tale intenzione, Washington è inutile che si preoccupi dei progressi dell’industria militare russa.
Il Capo di Stato Maggiore russo Valerij Gerasimov commentava i risultati delle operazioni antiterrorismo in Siria nel 2018 e il nuovo campo radar ai confini russi.
Più di 23000 terroristi eliminati Nel 2018, le forze governative siriane, che hanno acquisito una significativa esperienza militare sotto la direzione di consiglieri militari russi, hanno preso il controllo delle aree di de-escalation di Ghuta, Homs e Sud, secondo il Capo di Stato Maggiore russo. “Durante le operazioni furono eliminati più di 23000 terroristi. 387 villaggi occupati dagli islamisti sono stati liberati”, aveva detto Gerasimov. Inoltre, più di 230000 persone sono state ritirate dalle aree di de-escalation attraverso corridoi umanitari, senza vittime tra i civili e i gruppi moderati dell’opposizione siriana. Più di 40000 combattenti di gruppi armati moderati d’opposizione si sono uniti all’Esercito arabo siriano, aggiungeva Gerasimov. Il militare ricordava che la fase attiva dell’operazione di liquidazione dello SIIL in Siria si concluse nel dicembre del 2017 e che oggi i terroristi rimangono solo nella regione ad est del fiume Eufrate, un territorio per lo più controllato dagli Stati Uniti.
Potente campo radar Tra gli equipaggiamenti dell’esercito russo, Gerasimov riferiva che la Russia completava la copertura radar totale dei confini. Il campo radar garantirà il rilevamento di missili balistici provenienti da tutte le direzioni seguendo qualsiasi tipo di traiettoria, aveva detto in un briefing cogli attaché militari dei Paesi stranieri. Il generale menzionava anche la crescente presenza militare della NATO ai confini russi, in particolare l’installazione di sistemi di difesa missilistica, commentando che in tali condizioni il Paese prende tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dello Stato. Nonostante ciò, la NATO continua ad muoversi aggressivamente verso il confine russo, sostenendo che lo fa per autodifesa; ma piuttosto, possiamo vedere che l’alleanza atlantica fa di tutto per isolare e circondare il gigante euroasiatico. Tali tentativi hanno sempre fallito.
Non sono solo molti negli Stati Uniti ad aver etichettato l’ordine del presidente Trump di ritirare le forze nordamericane (2.200 soldati) dalla Siria come tradimento, ma anche tra gli alleati degli Stati Uniti. Sostengono che Trump abbandoni i curdi siriani lasciando Israele nell'”isolamento strategico”. Le critiche provengono anche per la dichiarazione dell’amministrazione statunitense (la prima del genere) che annunciava di non aver intenzione di rimuovere Bashar al-Assad dal potere. Può darsi che i curdi in Siria (circa due milioni) affrontino le conseguenze più drammatiche della decisione del presidente, perché crearono di fatto lo Stato autonomo del Rojava nella Siria nord-orientale col sostegno degli statunitensi. Ora l’esistenza stessa di Rojava è minacciata. Ankara aveva già dichiarato di non rinunciare al piano per “un’offensiva contro i terroristi” nella Siria orientale, ma semplicemente di sospenderlo (fin quando gli statunitensi non se ne saranno andati). Ufficialmente, ciò era motivato dal fatto che la Turchia intende subentrare agli Stati Uniti e finire i resti dello “Stato Islamico” (SIIL), cosa su cui Trump ed Erdogan avrebbero presumibilmente raggiunto un accordo esplicito. Il capo della Casa Bianca aveva già twittato così. Il ministro degli Esteri della Turchia, Mevlüt Çavu?oglu, lo confermava il 21 dicembre. Se lasciato in pace, l’esercito del governo siriano potrebbe gestire i resti dello SIIL senza i turchi, ma Ankara non ne è interessata, deve eliminare il Rojava dalla mappa. Secondo Çavu?oglu, il vuoto che lasciato dopo che le truppe statunitensi si saranno ritirate “può essere riempito da organizzazioni terroristiche”, così la Turchia era pronta ad occupare quei territori (che, come promemoria, sono siriani). Di fronte al dilemma se preferire come alleato lo Stato mitico del Rojava o la Turchia, il capo della Casa Bianca non esitava a scegliere la seconda. Anche se le truppe nordamericane lasceranno la Siria tra 60 e 100 giorni, i consulenti del dipartimento di Stato che contribuiscono a ricostruire le infrastrutture nella Siria nord-orientale vengono ritirati in pochi giorni. Brett McGurk, il consigliere capo e inviato speciale presidenziale in Siria , un uomo che i curdi vedevano praticamente come architetto del loro Stato, ne è apertamente irato. McGurk, che vede come nuova versione di Lawrence d’Arabia, accusava la Casa Bianca di “abbandonare gli alleati degli Stati Uniti nella regione”. Tuttavia, egli stesso aveva molte delle responsabilità per il caos. Non fu altri che McGurk il principale autore della nuova costituzione irachena che gettò il Paese nell’abisso della guerra civile. E corteggiò i curdi siriani per conto degli Stati Uniti, promettendogli un loro stato, mai materializzatosi. Il comando delle forze democratiche siriane curde aveva già rilasciato una dichiarazione che condannava la decisione degli Stati Uniti e proclamava la determinazione a continuare la lotta. I capi curdi sono meno preoccupati della dipartita degli statunitensi che del patto che gli USA hanno raggiunto coi turchi alle loro spalle. La loro dichiarazione richiamava le intenzioni della Turchia d’intraprendere azioni aggressive contro il Rojava, oltre a “piani e giochi sporchi” di Ankara. I curdi seppero contemporaneamente l’annuncio del ritiro delle truppe USA e la vendita del sistema di difesa missilistica Patriot alla Turchia, dando via libera ai piani per l'”occupazione turca” del loro territorio. Tuttavia, per qualche motivo, chiedono protezione all’ONU, anche se il Rojava è nei confini dello Stato siriano e quindi tale tipo di discorso va tenuto con Damasco. Cosa attende il Rojava? L’unica cosa che può salvarlo sarebbe il riconoscimento della sovranità di Damasco entro i propri confini. Se le truppe del governo siriano entrano nel Rojava, i turchi non rischiano di danneggiare i rapporti con la Russia lanciando l’offensiva. Né hanno bisogno della Siria nord-orientale, ma solo di garanzie che non ci saranno ulteriori mosse per creare un semi-Stato curdo e quindi alcuna minaccia alla stabilità della Turchia. Damasco e Mosca sono pronti a prometterlo. I rappresentanti russi hanno sempre espresso disponibilità a lavorare con Damasco per salvaguardare i diritti nazionali dei curdi siriani in modo reciprocamente accettabile. Se i curdi fossero stati disposti a muoversi in questa direzione prima, i loro negoziati col governo siriano avrebbero potuto essere condotti in un’atmosfera più favorevole. Ma meglio tardi che mai. Se i capi del Rojava non trovano modo di raggiungere un compromesso con Damasco, potrebbero affrontare una vera calamità.