giovedì 8 novembre 2018

Nei boschi trentini, la Caporetto dei sionisti




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Quella che pochi giorni fa si è schiantata sul suolo italiano non era solo una perturbazione, non era solo un ciclone, non erano solo nuvole, pioggia e aria a 150 chilometri orari, era una vera e propria dichiarazione di guerra.

Quello che ha colpito, principalmente il Trentino, ma anche il Veneto ed il Friuli in maniera particolare è stata una perturbazione anomala che solo chi ha degli interi prosciutti dinnanzi agli occhi la può credere come normale. Intere distese boschive rase al suolo come la piana della Marcesina quasi del tutto sparita, i boschi della Val di Fiemme e intere vallate al buio per oltre 24 ore, allagamenti, frane, crolli, ecc ecc

Persino i fatti di Savona cercano di farceli passare come ‘normali’; centinaia di auto posteggiate vicine alla costa, sarebbero bruciate perché la mareggiata bagnandole gli avrebbe fatto esplodere le batterie.
Ma chi vogliono prendere per il culo? Sul serio pensano che vi sia gente disposta a credere a delle cazzate così grandi?
In molti, come noi, sono arrivati a capire benissimo che i fatti savonesi fanno riferimento come minaccia al ministro SAVONA, antieuropeista dichiarato e i casini meteorologici del Trentino si riferiscono alle ultime turnate elettorali leghiste, vincenti, che hanno spazzato via i servi dei sionisti mondialisti dalla zona.

L’anno prossimo toccherà ad un’altra zona ci dicono, che dal dopoguerra ininterrottamente è controllata da questa gentaglia, il ferrarese, cittadina di poco più di centomila anime con una storia importantissima, già trattata più volte in queste pagine.
Gli effetti di queste azioni, sono palesemente artificiali, manovrate. A 45 anni io sinceramente non ho ricordo di devastazioni simili. Boschi che nemmeno durante la Grande Guerra erano ridotti in quelle condizioni e guarda caso tutto questo accade a pochissimi giorni dal 2 e dal 4 novembre, date importantissime per il loro significato: i nostri morti e i nostri caduti sui campi di battaglia.
Quasi a voler pestare, umiliare e avvertire l’anima italica che si sta risvegliando, possa piacere o no, ma è così.

Chi gestisce questi teatrini, con conseguenze pazzesche per chi vive nelle zone colpite sa benissimo che dovrà fare i conti non solo con il karma, ma anche con qualcun’altro (non di umano eh…), dormano sereni che la nera signora con la falce presto li andrà a trovare per trascinarli in un vortice di incubi tremendi per l’eternità, dormite sereni che questa non è ne una minaccia, ne una promessa, ma una garanzia.
A questo giro sarà la Vostra Caporetto!!!!
W l’Italia!!!
Lago di Carezza
Fonte: LaPortaDiRa

Francia, male oscuro: si suicidano le Guardie Repubblicane

Il caso di Alexandre Benalla, il super-protetto di Macron, ha evidenziato come «vantaggi e carriere non vengano distribuite sulla base del merito o del lavoro, ma delle preferenze personali», e questo «può aver aumentato la frustrazione dei gendarmi». Oppure, insiste Guido da Landriano, «c’è un malessere più profondo, più segreto, che non si è ancora scoperto». Secondo “L’Essor”, l’ennesima morte di un militare della Guardia Repubblicana (sul posto di lavoro) non può certo passare inosservata. L’ufficio del primo ministro specifica che il gendarme deceduto era stato assegnato ai servizi di videosorveglianza del comando militare. La Procura di Parigi ha messo sotto sequestro l’Ispettorato generale della Gendarmeria Nazionale. L’inchiesta dovrebbe fornire maggiori informazioni sulle cause della morte della guardia. In viaggio in Nuova Caledonia, il primo ministro Edouard Philippe ha inviato le sue condoglianze alla famiglia del militare, esprimendo «il suo sostegno ai compagni del gendarme defunto» da parte di tutto lo staff di Palazzo Matignon.
«Questo dramma – scrive “L’Essor” – arriva un mese dopo la pubblicazione, su Internet, di una lettera che denunciale condizioni di lavorodei gendarmi all’Hôtel de Matignon». Posta anonima, firmata semplicemente “i gendarmi della compagnia di sicurezza dell’Hôtel Matignon”. La denuncia: pessime condizioni di lavoroall’interno di questa unità. La lettera evoca in particolare un «profondo malessere» e deplora «una stanchezza generale e un superlavoro». Immediata l’indagine interna per accertare le difficoltà segnalate, ma il gendarme morto – scrive sempre la rivista francese – non era tra i commilitoni già ascoltati dalla commissione. Il malessere della guardia d’onore francese sembra riflettersi anche nelle forze armate, dove – rileva “Zone Militaire” – quasi una recluta su tre ormai getta la spugna dopo il primo anno nell’esercito, mentre secondo un sondaggio Dicod, addirittura, il 62% dei militarigiovanissimi sarebbe intenzionato a restituire la divisa già dopo il periodo di prova.
Voglia di fuga dalle stellette: «Quelli con un’anzianità di 11 a 20 anni, siano essi ufficiali o sottufficiali, sono i più numerosi (70%) a considerare un altro futuronel civile. Inoltre, la marina è la più colpita, con l’81% dei suoi soldati professionisti che pensa di partire. Seguono l’aeronautica (72%), l’esercito (67%) e la gendarmeria nazionale (52%)». Diversa la situazione per i militarisotto contratto, di cui “solo” il 46% dice di considerare la possibilità di lasciare l’esercito. Ad ogni modo, aggiunge “Zone Militaire”, questa percentuale del 62% dei soldati in carriera che meditano di lasciare l’esercito è «un punteggio particolarmente alto, che riflette un fenomeno di logoramento». Per Guido da Landriano, comunque, il “male” della Francianon è solo superficiale: è profondo. L’attuale guida del paese «trovi una soluzione, o lasci spazio a chi la può trovare».
Il 5 novembre, nel Parco dell’Hôtel de Matignon, sede del primo ministro francese, è stato trovato morto l’ennesimo gendarme della Guardia Repubblicana, l’equivalente dei corazzieri in Italia. Si tratta di un gendarme di 45 anni, probabilmente suicida – scrive Guido da Landriano su “Scenari Economici” – dato che la sua arma d’ordinanza è stata trovata di fianco a lui. Il problema non è il caso singolo, ma il fatto che, dall’inizio dell’anno, sono ben 31 i suicidi fra le guardie, secondo la rivista specializzata “L’Essor”. Ora, ragiona Landriano, le guardie repubblicane sono 2.800 (i corazzieri, meno di 800), per cui risulta un tasso di suicidi superiore al 1% nel 2018. E non siamo neanche a fine anno. Nel 2017 i suicidi furono 17, mentre nel 2016 ben 25. «Sicuramente il lavoro della Guardia Repubblicana non è facile, ma oltre 1% di suicidi in 11 mesi è una media elevatissima: lo sarebbe in qualsiasi reparto militare, perfino in tempo di guerra». Si può parlare di stress, rileva “Scenari Economici”, ma probabilmente qualcosa non va. «Secondo una ricerca, il 62% dei militari francesi vorrebbe lasciare l’esercito, ma anche questo non spiega un tal numero di suicidi».
Il caso di Alexandre Benalla, il super-protetto di Macron, ha evidenziato come «vantaggi e carriere non vengano distribuite sulla base del merito o del lavoro, ma delle preferenze personali», e questo «può aver aumentato la frustrazione dei Guardia Repubblicanagendarmi». Oppure, insiste Guido da Landriano, «c’è un malessere più profondo, più segreto, che non si è ancora scoperto». Secondo “L’Essor”, l’ennesima morte di un militare della Guardia Repubblicana (sul posto di lavoro) non può certo passare inosservata. L’ufficio del primo ministro specifica che il gendarme deceduto era stato assegnato ai servizi di videosorveglianza del comando militare. La Procura di Parigi ha messo sotto sequestro l’Ispettorato generale della Gendarmeria Nazionale. L’inchiesta dovrebbe fornire maggiori informazioni sulle cause della morte della guardia. In viaggio in Nuova Caledonia, il primo ministro Edouard Philippe ha inviato le sue condoglianze alla famiglia del militare, esprimendo «il suo sostegno ai compagni del gendarme defunto» da parte di tutto lo staff di Palazzo Matignon.
«Questo dramma – scrive “L’Essor” – arriva un mese dopo la pubblicazione, su Internet, di una lettera che denuncia le condizioni di lavoro dei gendarmi all’Hôtel de Matignon». Posta anonima, firmata semplicemente “i gendarmi della compagnia di sicurezza dell’Hôtel Matignon”. La denuncia: pessime condizioni di lavoro all’interno di questa unità. La lettera evoca in particolare un «profondo malessere» e deplora «una stanchezza generale e un superlavoro». Immediata l’indagine Macron e Benallainterna per accertare le difficoltà segnalate, ma il gendarme morto – scrive sempre la rivista francese – non era tra i commilitoni già ascoltati dalla commissione. Il malessere della guardia d’onore francese sembra riflettersi anche nelle forze armate, dove – rileva “Zone Militaire” – quasi una recluta su tre ormai getta la spugna dopo il primo anno nell’esercito, mentre secondo un sondaggio Dicod, addirittura, il 62% dei militari giovanissimi sarebbe intenzionato a restituire la divisa già dopo il periodo di prova.
Voglia di fuga dalle stellette: «Quelli con un’anzianità di 11 a 20 anni, siano essi ufficiali o sottufficiali, sono i più numerosi (70%) a considerare un altro futuro nel civile. Inoltre, la marina è la più colpita, con l’81% dei suoi soldati professionisti che pensa di partire. Seguono l’aeronautica (72%), l’esercito (67%) e la gendarmeria nazionale (52%)». Diversa la situazione per i militari sotto contratto, di cui “solo” il 46% dice di considerare la possibilità di lasciare l’esercito. Ad ogni modo, aggiunge “Zone Militaire”, questa percentuale del 62% dei soldati in carriera che meditano di lasciare l’esercito è «un punteggio particolarmente alto, che riflette un fenomeno di logoramento». Per Guido da Landriano, comunque, il “male” della Francia non è solo superficiale: è profondo. L’attuale guida del paese «trovi una soluzione, o lasci spazio a chi la può trovare».

L’impressionante Trasformazione “dal vivo” del generale Petraeus in un rettile (video)


L’impressionante caso di trasformazione rettiliana trasmesso in diretta su un canale televisivo americano di un alto funzionario delle forze armate, il generale Petraeus, che ha lasciato il mondo senza fiato per alcuni secondi.


Il generale Petraeus crolla durante la sua dichiarazione davanti al senatore americano McCain


Sin dall’inizio della civiltà, diverse culture in tutto il mondo che non erano tra di loro interconnesse, hanno lasciato in eredità la storia degli dei “serpenti” che venivano dalle stelle sulla Terra. Esseri intelligenti che provenivano da altre civiltà avanzate, in grado di viaggiare attraverso le vaste distanze dell’universo e il cui aspetto era simile a quello dei rettili.
Come probabilmente sapete, esiste una mitica serie televisiva chiamata “Visitors” in cui gli alieni rettiliani si infiltrano negli umani copiando il loro aspetto fisico. E suona come una fantasia, molti archeologi, antropologi e gli esperti dicono che in tempi antichi, gli esseri umani erano in contatto con qualche tipo di civiltà avanzata rettile. Sono l’antica Mesopotamia, il Messico, il Perù e l’Egitto, e altri luoghi, i testimoni di queste civiltà che hanno rappresentato gli incontri con questi esseri extraterrestri.
Oggi volevo menzionare un evento straordinario accaduto alcuni anni fa durante un discorso ufficiale trasmesso in televisione, dove i protagonisti sono l’allora senatore statunitense John McCain e il generale David Petraeus. Il generale fu chiamato a tenere un discorso davanti agli alti funzionari delle Forze Armate degli Stati Uniti. Mentre parlava di fronte al senatore McCain, qualcosa di strano cominciò a succedere a lui.
Il senatore parlò in tono rilassato quando la sua faccia si sollevò mentre osservava il generale Petraeus con stupore e shock. L’impatto del senatore fu tale da indietreggiare persino all’indietro con la sedia. La versione ufficiale è che il generale ha sofferto di un soffocamento durante l’evento. Ma la faccia del senatore McCain era spaventatissima. Se fosse stato un semplice soffocamento, non avrebbe reagito in modo così terrificante. Si è visto  perfettamente lo stupore e poi il panico di fronte al senatore.
Guardando attentamente il video e fermandosi in alcune sequenze, si può notare una strana anomalia di fronte al generale Petraeus. È come se un rigonfiamento sporgesse dal suo viso. Sembra che l’umano “ologramma” che questi rettili trasportano abbia clamorosamente fallito. Come si può vedere, è immediatamente coperto dall’attrezzatura del generale in modo che non possa essere registrato dalle telecamere. Inoltre, gli danno molta acqua velocemente. E si dice che per mantenere il sistema di ologrammi umani ben “nutriti”, devono essere in costante idratazione dell’acqua.
Quindi, il generale è stato evacuato agilmente dalla stanza e l’evento è stato immediatamente sospeso. È più che evidente che, se fosse stato un semplice soffocamento, questo evento ufficiale non sarebbe stato interrotto. Sarebbero bastati alcuni minuti per recuperare, e sarebbe stato abbastanza. Non pensate?

Personalmente rimane impresso il volto del senatore McCain che non crede ai suoi occhi.

Per vedere la sequenza completa della trasformazione rettiliana del generale Petraeus guarda il video seguente:





INCREDIBILE A PORTA A PORTA – Siamo al centro di un esperimento planetario (Video)

Sentite le parole di Antonio Raschi – Direttore Istituto Biometeorologia CNR Firenze: “Siamo tanti, al centro di un esperimento planetario, di cambiamento del clima, del quale non sappiamo bene gli effetti sul lungo periodo”.

Meditate su queste considerazioni, rare sulle reti nazionali:





Prescrizione, M5S: ‘Vogliamo la certezza della pena anche in Italia! Chi sbaglia deve pagare!’


Prescrizione

“In Italia la prescrizione impedisce di mandare in galera i criminali.”
Lo ha ribadito il Movimento 5 Stelle in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook.
“Lo Stato non può punire i delinquenti perché i reati che hanno commesso ‘scadono’. Diciamo stop alla prescrizione dopo il primo grado di giudizio!” hanno proseguito i pentastellati.
“Nel resto del mondo, ad esempio in Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e USA, la prescrizione non esiste o comunque non impedisce alla giustizia di fare il suo corso fino in fondo” hanno sottolineato i 5 Stelle.
“Vogliamo la certezza della pena anche in Italia! Chi sbaglia deve pagare!” hanno concluso.
La prescrizione, sembra essere essenziale per il Movimento 5 Stelle, tanto che il leader pentastellato, Luigi Di Maio, ha dichiarato: “per noi rappresenta un punto fondamentale e sono fiducioso che troveremo un accordo con la Lega”.
“Sulle cose importanti lo abbiamo sempre trovato, ma deve essere approvato nel disegno di legge anticorruzione. Chi parla di stralcio della norma non dice la verità” ha continuato il vicepresidente del Consiglio a Radio Radicale.
“Io credo che, la prescrizione come le nuove assunzioni nel comparto della giustizia e la semplificazione del codice civile per le imprese, rappresenti un passaggio fondamentale per accorciare i tempi della giustizia e garantire giustizia ai cittadini” ha detto il ministro del lavoro.
“Basta con le impunità dei furbetti del quartierino che si salvavano dai processi per frode fiscale” ha concluso.
Nel frattempo, anche il M5S in un post sul proprio blog ufficiale ha affermato:
“La riforma della prescrizione è stata votata dai nostri iscritti sulla piattaforma Rousseau, è uno dei punti del contratto di Governo e, prima ancora, parte integrante del programma del MoVimento. E’ evidente che si tratta di uno degli interventi a cui i cittadini tengono di più, perché tutti hanno bisogno di poter tornare a credere in un sistema che garantisca la giusta punizione ai colpevoli. Ancora una volta, abbiamo tutta l’intenzione di rispettare la volontà degli italiani e l’impegno che abbiamo preso con loro.
Chi sbaglia deve essere punito, in Italia come in altri Paesi europei. E se è vero, come ha sostenuto in tempi recenti l’avvocato generale della Corte europea, che in Italia esiste ‘un rischio sistemico di impunità’, è altrettanto vero che le proposte del ministro Bonafede rappresentano una soluzione concreta al problema”.

IL PAPA IMPONE “I DOMICILIARI” AL VESCOVO ATHANASIUS SCHNEIDER. NIENTE DI SCRITTO, COSÌ NON È POSSIBILE IL RICORSO….


Il vescovo ausiliare di Astana, e precedentemente vescovo di Karaganda, Athanasius Schneider,  ha ricevuto un’ingiunzione verbale dal Vaticano che gli chiede di ridurre la frequenza dei suoi viaggi all’estero.
Questa misura è stata presa nella primavera scorsa; il vescovo ha saputo di questa straordinaria misura restrittiva della sua libertà dal nunzio in Kazakhistan, Francis Assisi Chullikatt, ad aprile.
Ma – altro elemento singolare in questa vicenda – è che mons. Schneider ha avuto lettura della disposizione, impartita direttamente dal Segretario di Stato, il card. Pietro Parolin, solo verbalmente. Il nunzio non gli ha dato niente di scritto, nessun documento in base al quale il vescovo potesse prendere una qualche iniziativa legale, eventualmente presso la Congregazione per i Vescovi, o presso il Tribunale della Segnatura Apostolica, che, fino all’avvento di papa Bergoglio, era l’istanza presso cui laici preti e vescovi potevano appellarsi verso decisioni dell’autorità che ritenessero ingiuste.
Nessuna motivazione è stata data a mons. Schneider, secondo quanto risulta a persone a lui vicine, che abbiamo contattato, per spiegare questa straordinaria richiesta. Ogni volta che ha in programma un viaggio all’estero, deve comunicarlo al Nunzio. Non sappiamo se fra i poteri dell’ambasciatore pontificio vi sia anche quello, eventualmente, di negargli l’autorizzazione all’espatrio.
Mons. Athanasius Schneider, come sanno i lettori di Stilum Curiae, è una delle voci più libere e schiette nel denunciare – in maniera rispettosa e filiale, ma ferma – deviazioni e confusione presenti nella Chiesa di oggi. Impossibile non rilevare la disparità di trattamento fra di lui e il card. Theodore McCarrick, che, colpito dalle sanzioni di Benedetto XVI (fra cui il divieto di viaggiare) è stato inviato dal Pontefice in Cina, nelle Filippine, in Armenia e ha agito come trait-d’union con Cuba per preparare la visita del Pontefice. O anche verso il cardinale Maradiaga, Gran Consigliere del papa, che ha abbandonato – a motivo dei suoi frequentissimi viaggi – la diocesi di Tegucicalpa nelle mani del suo ausiliare, il vescovo Pineda, suo braccio destro obbligato alle dimissioni dalla lettera aperta di decine di seminaristi che lo accusavano di comportamenti scorretti, e le cui imprese recenti descrive Religion Confidencial.
D’altronde non c’è da stupirsi di questi atti segno evidente di un disagio sempre più marcato nei confronti delle voci libere in un regime in cui si parla di dialogo, ma dove le critiche sono temute. E dove però si preferiscono mezzi silenziosi e nascosti per limitare la libertà di espressione. Come il “consiglio” dato ai vescovi americani – sempre a voce, sempre da un nunzio – a non invitare nella diocesi persone come il card. Burke, e, se non è possibile evitare la sua presenza, non recarsi all’evento….
Marco Tosatti

39 SCOSSE DI TERREMOTO IN CALIFORNIA DA INIZIO NOVEMBRE

Attività frenetica lungo l’Anello di Fuoco: 3 terremoti solo in California


Una serie di grandi terremoti ha scosso la California negli ultimi giorni, e gli scienziati ci dicono che lo scuotimento era il risultato del "movimento lungo il sistema di faglia di San Andreas" . Negli ultimi mesi c'è stata una quantità allarmante di attività sismica lungo tutto l'"Anello del Fuoco", e ci sono stati periodi in cui il numero di terremoti globali è stato superiore alla norma. Potrebbe essere possibile che tutta questa insolita attività sismica stia portando a qualcosa? Come vedrete in seguito, gli esperti ci dicono che siamo in ritardo per il "Big One" sulla California. E quando alla fine colpisce, potrebbe essere molto peggio di quanto la maggior parte della gente oserebbe immaginare .


La maggior parte dei 39 significativi terremoti che hanno colpito la California nelle ultime 24 ore sono avvenuti lungo la faglia di San Andreas. Quanto segue proviene da CBS News ...


Uno sciame di terremoti lungo la faglia di Sant'Andrea, il più grande di una magnitudo 4.1, ha attraversato l'area di Hollister e la valle di Salinas venerdì mattina. CBS San Francisco, citando i funzionari, riferisce che i terremoti hanno agitato i nervi ma non hanno causato danni importanti.

Secondo il Geological Survey degli Stati Uniti, il colpo di terremoto di 4,1 alle 5:58 PDT 12 miglia a sud ovest della piccola comunità di Tres Pinos. È stato seguito da terremoti di 3,6, 3,2 e 3,0.


I funzionari stanno dicendo che questo scuotimento è stato causato dal "movimento lungo il sistema di faglia di San Andreas", e il terremoto iniziale di magnitudo 4.1 è stato rapidamente seguito da una serie di oltre 20 scosse di assestamento ...


Dopo un terremoto di magnitudo 4.1 colpito a 12 miglia da Hollister alle 5:58 del mattino, più di 20 scosse di assestamento hanno tintinnato la zona nelle ore successive. I tremiti più piccoli hanno registrato un valore di magnitudine pari a 3,6 e si sono sentiti lontani come Monterey e Santa Cruz.

Quando vivi in ​​un'area che si trova lungo un'area fortemente sismica, può essere facile dimenticare il potenziale pericolo se non accade nulla per un lungo periodo di tempo.

Ma il pericolo è sempre lì, e per molti residenti in California il tintinnio a cui abbiamo assistito venerdì è stato un chiaro promemoria di questo fatto.

Per fortuna, questi terremoti non hanno causato danni sostanziali, ma i residenti locali sono stati decisamente scossi ...


Uno in Hollister ha detto: "Dormivo, sentivo come se qualcuno stesse scuotendo il letto".

Un altro residente a Monterey Bay ha espresso la preoccupazione che i recenti terremoti potrebbero indicare che un grande terremoto - comunemente noto come il "Big One" - potrebbe essere in arrivo.

Hanno scritto: "Ho provato molti tremori negli ultimi mesi.

"The Hayward Fault è in ritardo e sta arrivando al punto. Da un momento all'altro. Sta arrivando relativamente presto. "

Speriamo che questo attuale scuotimento si esaurisca e le cose torneranno alla normalità.

Ma gli esperti ci dicono che la California è decisamente in ritardo per un grave terremoto e che "il Grande" accadrà a un certo punto ...


Gli esperti dicono che la California è in ritardo per un enorme terremoto con alcuni avvertimenti di una grandezza maggiore di 7,0 probabilmente entro i prossimi 30 anni.

Un rapporto del 2008 dell'USGS descriveva la Faglia di Hayward, che corre a est di San Francisco, come una "bomba ad orologeria tettonica" che potrebbe minacciare i sette milioni di abitanti della città.

E quando "il Grande" colpisce, potrebbe potenzialmente essere molto peggiore di quanto la maggior parte della gente abbia mai immaginato.

In un precedente articolo , ho citato da una notizia su un recente studio che concludeva che un grande terremoto potrebbe potenzialmente "immergere grandi parti della California in mare quasi istantaneamente" ...


Il Big One potrebbe essere in ritardo per colpire la California, ma gli scienziati vicino a Los Angeles hanno trovato un nuovo rischio per l'area durante un forte terremoto.

Sostengono che se un grande tremore colpisce l'area, potrebbe sommergere grandi parti della California in mare quasi istantaneamente.

La scoperta è stata fatta dopo aver studiato la faglia di Newport-Inglewood, che è stata a lungo ritenuta essere una delle zone di pericolo della California meridionale.

Quando l'ho letto per la prima volta, ero assolutamente sbalordito. Ma secondo il professore di Cal State Fullerton Matt Kirby, c'è una possibilità molto forte che questo possa realmente accadere un giorno ..."È qualcosa che accadrebbe relativamente all'istante", ha detto il professor Kirby. "Il fatto che il nostro pianeta stia entrando in un'epoca di attività sismica senza precedenti è stato per molto tempo uno dei temi principali del mio lavoro, e sono particolarmente preoccupato per la costa occidentale. Solo poche settimane fa, ci fu un insolito scuotimento più a nord lungo la zona di subduzione di Cascadia, e prevedo che lo scuotimento delle aree costiere continuerà ad intensificarsi fino a quando le coste non si scioglieranno.


E la verità è che possiamo vedere i segni di un cambiamento imminente intorno a noi. Giù nel sud della California, una "dolina in movimento" ora viaggia fino a 60 piedi al giorno, e sta "distruggendo tutto sul suo cammino" ...


È l'inizio della faglia di San Andreas, dove gli esperti temono che "The Big One" possa iniziare. Infatti, una piccola, fangosa piscina di fango che puzza di uova marce vicino al mare di Salton sta causando preoccupazione.


Soprannominato "il lento", gli esperti che studiano il fenomeno dicono che è simile a un "inghiottitoio in movimento" - e sta accelerando, distruggendo ogni cosa sul suo cammino.

Naturalmente questo non è solo un fenomeno della costa occidentale. Abbiamo assistito a un'attività sismica insolita in tutto il mondo, ed è diventato molto chiaro che il nostro pianeta sta diventando sempre più instabile.


I disastri naturali continueranno a peggiorare, e ciò avrà implicazioni estremamente gravi per tutti noi".

Scie chimiche anche stamane 8 novembre ‘18 : #ABROGARELEGGESCIECHIMICHE! legge 5 01 94, N° 36 firma #Scalfaro!


Anche stamane ci affacciamo dalle nostre finestre e vediamo l'adempimento delle scempio nei nostri cieli, le irrorazioni continuano imperterrite tutti i giorni come se nulla fosse , i nostri bei cieli azzurri trasformati in lattiginosi cieli grigio con riflessi chimici irridescenti e a qualcuno gli gustano pure... poveretti.













Insomma è ora di dire basta a questo scempio nei nostri cieli trasformati in mostri grigi infernali, manco fossimo parte della Divina Commedia dantesca. i politicanti che abbiamo al governo centrale e regionale se ne fregano altamente di questi problemi seri, ed è ora di metterli davanti alle loro responsabilità di gestori della cosa pubblica, devono attivarsi per risolvere il problema dei cittadini che contestano questo schifo nei cieli!

mercoledì 7 novembre 2018

Le email di Hillary rivelano che la NATO ha ucciso Gheddafi per fermare la creazione libica di valuta con l'oro


Le e-mail di Hillary sono davvero i regali che continuano a dare. Mentre la Francia guidava i sostenitori della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che creerebbe una zona di non volo in Libia, sosteneva che la sua preoccupazione principale era la protezione dei civili libici (considerando lo stato attuale delle cose da solo, bisogna ripensare all'autenticità di questo preoccupazione). Come molti "teorici della cospirazione" reclameranno, uno dei veri motivi per andare in Libia fu il dinaro d'oro progettato da Gheddafi.
Una delle  3.000 e-mail di Hillary Clinton rilasciate dal Dipartimento di Stato di Capodanno (dove  le notizie vere vengono inviate a morire silenziosamente) ha rivelato che la trama della NATO per rovesciare Gheddafi è stata alimentata dal loro desiderio di fermare la valuta africana sostenuta dall'oro e secondo le riserve petrolifere libiche.
L'e-mail in questione è stata inviata al Segretario di Stato Hillary Clinton dal suo consigliere non ufficiale Sydney Blumenthal dal titolo  "Cliente della Francia e oro di Gheddafi".
L'email identifica il presidente francese Nicholas Sarkozy a guidare l'attacco alla Libia con cinque obiettivi specifici in mente: ottenere petrolio libico, assicurare l'influenza francese nella regione, aumentare la reputazione di Sarkozy a livello nazionale, affermare il potere militare francese e impedire l'influenza di Gheddafi in ciò che è considerato "Africa francofona".
Sorprendente è la lunga sezione che delinea  l'enorme minaccia che le riserve di oro e argento di Gheddafi, stimate a "143 tonnellate di oro e una quantità simile di argento", posero al franco francese (CFA) che circolava come valuta africana principale.
Questo oro è stato accumulato prima dell'attuale ribellione e doveva essere utilizzato per stabilire una moneta panafricana basata sul Dinaro d'oro libico. Questo piano è stato progettato per fornire ai Paesi africani francofoni un'alternativa al franco francese (CFA).
(Fonte Commento: Secondo gli individui esperti questa quantità di oro e argento è valutata a più di $ 7 miliardi.  Gli agenti dell'intelligence francese hanno scoperto questo piano poco dopo l'inizio della ribellione attuale, e questo è stato uno dei fattori che ha influenzato la decisione del presidente Nicolas Sarkozy di impegnarsi La Francia all'attacco contro la Libia:  secondo questi individui i piani di Sarkozy sono guidati dai seguenti problemi: 
     un. Il desiderio di ottenere una quota maggiore della produzione petrolifera della Libia,
     b. Aumentare l'influenza francese in Nord Africa, 
     c. Migliorare la sua situazione politica interna in Francia, 
     d. Fornire alle forze armate francesi l'opportunità di riaffermare la propria posizione nel mondo, 
     e. Affrontare la preoccupazione dei suoi consiglieri sui piani a lungo termine di Gheddafi di soppiantare la Francia come potenza dominante nell'Africa francofona)
Secondo aggiornamento: vedere  https://wikileaks.org/clinton-emails/emailid/6528   (schermata sotto)

Ergo non appena i francesi hanno scoperto i piani dinari di Gheddafi, hanno deciso di guidare la campagna contro di lui, avendo accumulato abbastanza buone ragioni per prendere il sopravvento.
Purtroppo, Gheddafi aveva in precedenza avvertito l'Europa  (in una "profetica" conversazione telefonica con Blair) che la sua caduta avrebbe provocato l'ascesa dell'estremismo islamico in Occidente . Un avvertimento che sarebbe rimasto inascoltato; che vite vivono in Francia e in Libia, se l'obiettivo più grande fila le tasche dei politici e dell'élite molto meglio, dopo tutto?