Potentissime e persistenti sono le operazioni di modellazione della biosfera in atto, in tutti i suoi aspetti. Incessante è la propaganda a favore dell’accoglienza, dell’accettazione del diverso, sia esso un essere umano di altro colore e provenienza, oppure con inclinazioni sessuali o religiose personalizzate. Inutile ricordare come questo sia vero razzismo, ma non fa nulla.
Poderose le operazioni a livello ambientale, della chimica della biosfera. Immissioni di materiale radioattivo sono da decenni una spaventosa realtà quotidiana. La farmacopea ha letteralmente ricoperto il pianeta di composti sorprendenti, mentre le scie chimiche saturano l’atmosfera di nanoparticelle di composizione ignota.
Contemporaneamente si abbattono in tutto il pianeta milioni di alberature secolari prossime ai centri densamente popolati. Il 5G è alle porte. Vaccini dalla composizione terrifica vengono allegramente inoculati agli infanti di tutto il mondo.
Una normalizzazione sinistra è in corso. Tutto tende verso standard antiumani. I protocolli di gestione del territorio sono prossimi al parossismo. I grandi centri urbani sono divenuti gabbie da cui è quasi impossibile evadere. I piccoli centri campestri sono intasati dalla chimica allegra delle multinazionali e dalle correlate sementi modificate.
I frutti di tanto lavorìo sono ormai evidenti. L’omologazione umana, in pochi gruppi ben delineati a monte, è galoppante. I desideri compartimentati ed eterodiretti. Le personalità sabotate. Le velleità reindirizzate. Davvero un futuro meccanizzato in modo subdolo è alle porte. Noi siamo gli spettatori ed il corpus umano su cui questa operazione di massa pone le sue basi.
Siamo letteralmente l’humus su cui sorgerà l’ “uomo 2.0”, un mostro cibernetico freddo, ebetoide ed al contempo feroce ed implacabile. Uomo terminator di se stesso. Starà ad ognuno di noi rigettare od accettare la modifica, auspicata come implementazione dai pazzi transumanisti, avversata dagli assennati. La partita comunque è già cominciata decenni orsono e non risparmierà nulla e nessuno.
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