lunedì 11 marzo 2019

Un nuovo ordine mondiale: L’ULTIMO FADO DELLE ELITE

COSA ARRIVA DOPO LA TEMPESTA?


Credo che sia in arrivo la classica tempesta perfetta: Brexit, recessione/bolla finanziaria, elezioni europee… Ma il cambiamento più grande che vedremo è tutto frutto di un profondo mutamento iniziato nel 2017, il vecchio mondo ha visto crollare il vecchio ordine mondiale ereditato dal passato. L’elezione di Donald Trump, la crescita dell’importanza geopolitica di Russia e Cina, una progressiva erosione delle vecchie élite internazionali. Quindi strade aperte perché si crei e si affermi un nuovo ordine mondiale. Ci arriveremo attraverso gravi conflitti e crisi. Nel frattempo già piccoli segnali si vedono: sono profondamente mutati i rapporti russo-americani. E' necessario evitare nuove guerre in Medio Oriente (la Russia si pone come mediatrice e fornisce sicurezza attraverso le sue politiche estere e di difesa); gli USA corrono per nuovi armamenti e quindi non miglioreranno le loro relazioni con la Russia.
La Russia continuerà a migliorare la partnership con Cina e India.

LA CONFUSA ÉLITE OCCIDENTALE

Ormai vedo molti attori di questa élite brancolare in una confusione generalizzata come tante piccoli api chiuse in una bottiglia di vetro che sbattono impazzite. Questi attori sembrano vivere in una costante tensione che percepiscono come l’arrivo di un uragano, una tensione che viene prodotta da una politica e da un’economia entrambi decadenti e da una finanza apolide-schizofrenica. Quest’ultima è il perfetto quadro alla guisa di Hieronymus Bosch per descrivere questo mondo della politica e dell’economia internazionale. Un’indecente decadenza globale che non vedevo trasudare nemmeno 25 anni fa nei vecchi bar di Marsiglia dove servivano scadentissimi Pastis. Un sistema di regole, norme e modelli di comportamento che sono ormai arrivati alla fase finale della loro vita. Concetti che per decenni hanno resistito (e che sono stati insegnati in tutte le scuole) ma che hanno trovato la fine dopo anni di predominio occidentale in politica in economia e in ideologia. Sono arrivate nuove filosofie e nuovi modelli. Forse anche nuovi valori. L’Occidente ha perso la sua superiorità, quindi cambiano i giochi e le regole.

L’ILLUSIONE DELLA SUPREMAZIA OCCIDENTALE

E’ stata totale tra il 1991 e il 2007, anni in cui l’Unione Sovietica era crollata e aveva quindi smesso di essere un contraltare al potere politico-militare americano. Il vecchio ordine mondiale non si è accorto delle politiche perdenti adottate in Afghanistan, Iraq, Libia e Siria; più si osservano quelle zone e meglio si comprende come molte cose stiano cadendo a pezzi. Per decenni gli USA hanno goduto di crediti incontestabili e hanno dominato con facilita’ sulla scena mondiale operando come volevano. Grazie alla loro “esportazione di pace a tutti i costi” via terra, aria, mare, spazio e cyberspazio questa scena si e’ impregnata di acri odori: guerra per procura, terrorismo e guerre asimmetriche. Portare democrazia e valori occidentali quando e dove non richiesto, anticipato da propaganda e manipolazione per giustificare qualsiasi azione. Un dominio sostenuto da una supremazia militare che si ammantava di invincibili e immarcescibili modelli economici, quali libera concorrenza e liberalizzazione del commercio su base mondiale. Un ordine economico basato su poche regole ma su tante basi militari e navali. Quando possiedi superiorità di armi e di organizzazione militare, è più facile saccheggiare le colonie e dettare loro le regole dell’economia. Un sistema partorito dalla conferenza di Bretton Woods e poi esportato in tutto il mondo, ma che manifesta contraddizioni e che non ammette il sorgere di nuove potenze. Il vecchio potere ha l’arroganza che i nuovi giocatori giochino esclusivamente con le sue regole.

LA STUPIDITA’ DELLE VECCHIE ÉLITE

Queste hanno pensato che Cina e Russia, mentre progredivano economicamente, si sarebbero trasformate seguendo e assecondando il modello economico-politico occidentale, mantenendo sempre gli occhi rivolti all’occidente. Invece questo non è affatto accaduto. Uno dei motivi principali del decadimento di questo vecchio sistema economico è che gli Stati Uniti hanno sempre mantenuto per loro stessi tutti i vantaggi del potere, ringraziando gli altri con una pacca sulla spalla e pensando che tutto gli sia dovuto. Allo stesso tempo, hanno demolito chiunque si sia rifiutato di cedere al loro sistema. La politica di Trump tenta comunque di mantenere sempre gli USA come i primi della classe sulla scala mondiale, a volte con pessimi risultati. Difficile (ma obbligatorio) dire agli USA che per loro sarà sempre più difficile continuare a sfruttare i vantaggi del vecchio ordine economico a proprio favore.

DA COSA SI CAPISCE CHE E’ UN SISTEMA MORENTE?

Un sistema morente diventa sanzionatorio, tenta di contenere l’avversario attraverso una fitta rete di vincoli e limitazioni. Di fatto, un sistema morente non è in grado di apportare alcun cambiamento significativo attraverso la propria politica estera. Vediamo infatti un uso smodato e massiccio di sanzioni da parte degli USA e di quei paesi Occidentali che sono obbligati a seguirne i dettami. Enormi pressioni vengono esercitate quando si è impossibilitati ad utilizzare la forza militare. La debolezza americana si è manifestata apertamente nel momento in cui gli Stati Uniti hanno chiesto a quasi tutte le Nazioni del mondo da che parte stare: America o Cina e Russia? Gli USA hanno mostrato il loro lato più debole proprio spingendo l’intero mondo a schierarsi. Sfortunatamente per loro, il nuovo mondo multi-polare è molto diverso e non è quindi possibile adottare la vecchia logica del potere cosi’ come l’abbiamo conosciuta negli ultimi 50 anni. Il potere moderno è più complesso e molto meno dipendente/legato alla volontà delle grandi potenze. La forte pressione degli USA che impone alle varie Nazioni di fare una scelta binaria, rende debole l’influenza americana e ne diminuisce la credibilità. Questo indifendibile sistema yankee non bloccherà certo la Cina, che nei prossimi 15 anni continuerà a progredire, investendo a ritmi elevati in scienza, istruzione e tecnologia. Pur mantenendo la propria politica autoritaria, la Cina continuerà a essere competitiva e ad influenzare l’economia di mercato. L’errata politica di Washington ha spinto Pechino a progredire verso ovest e sud-ovest con un un duplice effetto; questo farà nascere nuovi centri di sviluppo in Asia centrale e si formerà un partenariato asiatico centrale molto compatto. Tale spinta porterà la politica estera cinese a creare nuovi impegni con nuove regole sviluppate collettivamente dalla Cina con il nuovo partner di turno. Ciò cambierà molto l’assetto dell’Asia centrale.

LA CADUTA DELL’URSS

Se dopo la caduta dell’URSS l’occidente avesse offerto un nuovo Piano Marshall alla Russia (come fece con l’Europa dopo la seconda Guerra Mondiale), si sarebbe potuto stringere un forte legame con l’occidente fatto di convergenze economiche, ideologiche, e di potere; insomma il mondo sarebbe molto diverso da come è ora. La Russia si sarebbe integrata nel mondo occidentale; gli equilibri e la storia sarebbero stati completamente diversi. Ma l’occidente ha visto solo una cosa, cioe’ la definitiva sconfitta dell’URSS e gli yankee ultra-miopi hanno superficialmente deciso che andava abbandonata a se stessa. Così, invece di integrare e riformare un occidente insieme con la Russia, l’unica cosa a progredire è stata l’avanzata della NATO. A questo punto, mentre posso comprendere il gioco degli statunitensi, dubito molto della razionalità degli europei, che mi sconvolgono per la loro attuale cecità. Di certo la loro mancata offerta di costruire un’alleanza non verrà dimenticata tanto facilmente o brevemente dalla Russia. E del resto Mosca – dopo i vari episodi recenti – nutre dubbi e non concede fiducia agli occidentali, in quanto a livello storico e geo-strategico si sono rivelati degli incompetenti.

L’OCCIDENTE STA ATTRAVERSANDO UN MOMENTO DIFFICILE

L’occidente sta subendo l’impatto negativo della globalizzazione e di conseguenza il potere economico e anche politico della sua classe media viene costantemente e inesorabilmente compresso verso il basso. Mentre in Cina e in Russia la classe media avanza e si rafforza, gli occidentali hanno in generale di fronte un futuro senza promesse. Subito dopo la loro introduzione e popolarizzazione, IT, hi-tech, social networks avevano momentaneamente reso la società occidentale meno soggetta al controllo da parte delle élite dei partiti e dei mass media tradizionali, ma questo e’ stato purtroppo limitato ai momenti iniziali, in cui si sentiva quella straordinaria aria frizzante di libertà che si è spenta quasi subito. In Cina il controllo internet è quasi totale, mentre negli Stati Uniti i canali di influenza delle élite hanno quasi preso il sopravvento. Mentre in un primo momento internet aveva fatto perdere controllo al potere, questo ha progressivamente imparato ad apprezzare e sfruttare tale nuovo metodo di comunicazione, scatenando una guerra di informazione non convenzionale, dove i meno esperti e i piu’ ingenui vengono convinti da martellanti campagne delle élite.

IL MACCARTISMO: STREGHE, COMUNISTI E TERRORISTI

Abbiamo assistito alla mitica pazzia delle élite americane; da Jimmy Carter a Barack Obama è stato come leggere una nuova versione di “The Scarlet Letter” – da SALEM all’ISIS & DINTORNI. Analizzando la storia degli USA, si scopre che c’è una costante in tutto cio’; come a dire, la storia si ripete. La caccia alle streghe ebbe inizio nel 1691 e l’epidemia delle giovani vittime di Satana (cercate per favore di cogliere l’ironia) determinò un’isteria che si manifesto’ poi in tutto il suo orrore nel 1692. Fu istituito un tribunale e vennero giustiziate 20 persone, mentre altre 4 persone finirono in carcere. Si verifico’ una dilagante isteria generale che si concluse solo nel 1693 quando il governatore Phips sciolse il tribunale creato per processare le streghe e istituì una Corte di giustizia che ne assolse la maggioranza, commutando la pena ai tre condannati a morte. Ma da allora l’isteria rimase nel DNA degli americani fino a riemergere secoli dopo con il maccartismo. La Grande Paura Rossa arrivò subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando iniziarono a manifestarsi isterie di influenze comuniste e vennero fabbricati casi fasulli di spionaggio dove il nemico numero uno era l’Unione Sovietica. Infatti, “aumentando le tensioni al costante consolidarsi dell’egemonia sovietica sull’Europa orientale”, gli Usa presero nota del successo della rivoluzione cinese (1949) e della batosta nella Guerra di Corea (1950-1953). Il maccartismo teoricamente terminò nel 1954, ma questo termine continua fino ai giorni nostri ad essere usato per indicare un clima di sospetto (caccia alle streghe) dove si manifestano ottusità controproducenti. In epoca maccartista, attori registi e giornalisti si ritrovarono con la carriera rovinata perché bollati come comunisti senza peraltro prove concrete. Ora, grazie a Bush e Obama il terrorismo islamico è diventata la nuova alternativa maccartista, con l’ISIS torna il terrore e arriva una nuova forma di persecuzione. Lo stesso Patriot Act approvato negli USA nel 2001 ha introdotto clausole che ledono i diritti dei cittadini, violano la privacy e diminuiscono la libertà d’espressione. Insomma ormai il terrorismo è come il prezzemolo; va bene quasi in tutti i piatti. Questo dimostra sempre che le élite americane stanno perdendo potere di deterrenza. Usare il vecchio sistema della caccia alle streghe (strega, comunista, terrorista) per sfruttare le paure della massa e per giustificare qualsiasi azione ne dimostra l’infinita debolezza.

L’ISOLAZIONISMO AMERICANO

Gli USA potrebbero optare per una forma di isolazionismo (nella speranza di sopravvivere come fortezza) e contemporaneamente tentare di rimanere anche un leader globale mentre le tradizionali élite perdono terreno e il mondo sta diventando multipolare. Questo creerà grossi problemi a tutti. In Europa le élite sono abituate a vecchie dinamiche e le loro posizioni politiche indeboliscono tutta la zona europea, aumentando infatti i populismi. In un’Europa però molto più frammentata, Brexit, movimenti populisti, degrado economico-sociale e quant’altro stanno minando ancora più velocemente la durata delle vecchie élite.

QUATTRO IPOTESI DI SCENARI EUROPEI
L’Unione Europea potrebbe mantenere un minimo impegno con la Russia solo per evitare la chiusura di rapporti commerciali ed energetici.
La UE potrebbe svincolarsi per cercare una maggiore indipendenza strategica, ma cio’ richiede un enorme impegno finanziario e politico. Questo potrebbe portare a migliori relazioni con Cina e Russia e a diventare un nuovo polo di potere.
Le singoli Nazioni europee potrebbero aderire ai tanti progetti euro-asiatici senza entrare in collisione con gli USA.
La UE continuerà in politiche bizzarre, muovendosi come una banderuola e senza prendere mai decisioni strategiche, mentre il progetto UE continua a decadere velocemente.

Ovviamente l’élite europea sognava di raggiungere il punto 2, ma la sua ignavia la condurrà dritta al punto 4. Si potrebbe arrivare allo scenario 3, ma andrebbe rimossa tutta l’attuale élite, che dovrebbe essere sostituita da persone preparate, lungimiranti e meno egoiste. Insomma andiamo verso un periodo dove in Occidente dovremo essere in grado di gestire il declino dei poteri vecchi poteri. Approderemo poi a una lunga transizione di revisione dei poteri, tappa obbligatoria. Di fatto a pelle si sente che siamo ritornati a una nuova Guerra Fredda: tensioni, molti problemi irrisolti, nuova proliferazione di armi atomiche. Una volta c’era lo scontro ideologico tra comunismo e capitalismo, ora è solo uno scontro di polis. La Russia e la Cina NON sono interessate al vecchio gioco della Guerra Fredda, in Occidente a chi interessa questo gioco dovrà farlo da solo, inventandosi fake news clamorose e programmando una preventiva sconfitta a senso unico che porterà all’isolamento. Il mondo multipolare è in continua evoluzione e questo porterà inevitabilmente alla morte dei vecchi poteri.

OLTRE IL NUCLEARE

In questo contesto le vecchie élite dimostrano la loro stupidità più becera perché cercano solo arsenali atomici e chimici in giro per il mondo. Sì imissili balistici intercontinentali qua e là non mancano, ma ci sono nuove armi emergenti: le cyber armi possono causare danni peggiori delle armi di distruzione di massa e volendo sono pure a buon mercato, difficili da rintracciare, permettono attacchi furtivi e hanno un grosso effetto psicologico e materiale. Semmai preoccupa la confusione intellettuale delle élite, in cui ci sono tanti attori e poco dialogo, ma il mondo sta cambiando rapidamente. La Rivoluzione Digitale sta già portando qualche tensione sociale, la popolazione invecchia e non sa usare od adattarsi a questa tecnologia, e la sovrappopolazione è una bomba pronta ad esplodere.

IL NUOVO CONTESTO RUSSO

In tutto questo contesto la Russia si è ri-nazionalizzata, ha riaffermato la sua sovranità, ha puntato sui valori tradizionali, ha respinto l’individualismo e ha tenuto unito un popolo. Sa combattere un cambio di regime e crea nuovi contesti geopolitici, è influente in Medio Oriente e promuove le relazioni in zone molto difficili. La vittoria morale russa deriva dal fatto che ha coniugato nuove partnership: non solo si è alleata con la Cina, ma ha stabilito relazioni in tutta Eurasia. Si è impegnata nel settore high-tech, in nuove armi strategiche, ha creato nuovi deterrenti al fine di garantirsi sicurezza globale e regionale. Passo obbligatorio per andare verso un mondo multipolare. La geo-strategia su cui la Russia continuerà a puntare è quello di rimanere tatticamente flessibile, tenersi preparata per ogni evenienza (guerra), continuare con l’analisi strategica a medio e lungo raggio. Il nuovo ordine internazionale potrebbe emergere tra il 2030 e il 2040, quindi presumo che crolleranno molti ordini nel prossimo decennio.

IL VUOTO DELLE VECCHIE ELITE

La Russia e la Cina sono state obbligate a riempire il vuoto ideologico creato dal crollo e dalle crisi economiche dell’occidente, la multipolarità potrebbe offrire una migliore armonia nel gestire conflitti, tensioni e guerre. Infatti entrambe hanno rafforzato la loro capacità di dissuasione, hanno offerto strategie coerenti per migliorare la sicurezza internazionale sotto stress e sanno cercare soluzioni contro la minaccia di un crollo totale. Russia e Cina non credono e non sperano di ricevere gratitudine, in quanto la debolezza dell’occidente è pericolosa e ricca di ostacoli. Purtroppo parlare con controparti arroganti è difficile e disinnescare escalation americane sarà un compito sempre più gravoso e dispendioso.

IL NUOVO ORDINE

Dovrà concentrarsi su costruire nuovi equilibri, prevenzione di inutile guerre, fornire servizi di sicurezza internazionale. Quindi sviluppo di nuove dottrine della deterrenza e azioni congiunte internazionali per bloccare vecchie dinamiche per raggiungere una migliore stabilità.

LE NUOVE ELITE EMERGONO SOLO DOPO LE GUERRE?

E’ tradizione pensare che nuovi ordini internazionali emergano solo dopo una guerra, ma al giorno d’oggi una grossa guerra non è più contemplabile per ovvi motivi. Le nuove Polis si dovranno impegnare per scrivere una nuova storia. La vera nuova guerra è diventare fornitori globali di sicurezza, infatti queste soluzioni in Medio Oriente e in Asia Centrale sono risultate vincenti. Scoraggiare per creare una nuova struttura di pensiero. Il pensiero orientale è molto differente da quello occidentale. E’ errato pensare che per dominare si debba possedere solo deterrenza militare, la nuova dottrina apporterà dialogo tra potenze, discussione, cooperazione e rispetto per la sovranità e l’integrità territoriale. Quindi Russia e Cina si trovano davanti al gravoso compito di riscrivere le nuove pagine del diritto internazionale. Se poi ci scappa una trilaterale Russia-India-Giappone per contenere la fame cinese verso l’Oceano Pacifico, questa sarà solo per creare un contro-bilanciamento allo strapotere della Cina e nessuno ci piangerà sopra. La Russia, l’India e il Giappone dovranno discutere molto per contenere la potenza Cinese. Per portare alla ragione serve sempre prima un contenimento. Piano che andrà bilanciato con la formattazione delle vecchie élite tradizionali occidentali (totalmente incapaci di capire e di parlare con la Cina), infatti tutti devono avere un proprio posto. Quindi osserveremo parecchio dialogo tra l’unione europea – o quello che ne rimane – e un’unione economica euroasiatica per creare nuovi patti bilaterali.

PRIMA REGOLA DEL GIOCO

Rottamare negli Stati Uniti e in Europa le vecchie élite parassite: tutto è iniziato ma deve essere portato a termine. Russia e Cina lo hanno già fatto e lo hanno pagato con un prezzo carissimo, ma ora hanno le carte in regola per plasmare un nuovo ordine mondiale. I benefici già si vedono, ma l’occidente si sottrarrà da questa sfida? Beh storia insegna che la vecchia dirigenza ama evitare processi, quindi dovranno adattarsi a nuove TRADIZIONI o accetteranno con l’accetta di essere spazzate via con la prima folata di vento.
if your enemy sleeps, you sleep with one closed eye only, and stay tuned

Per la stesura di questo articolo ringrazio Huguenot cross per tutto il suo aiuto e sostegno. Alessia C. F. (ALKA) di liberticida.altervista.org e orazero.org


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