venerdì 8 marzo 2019

INCREDIBILE! Accordo Usa-Isis: esercito Usa preleva 50 tonnellate d’oro, ecco per cosa


L’esercito americano ha prelevato 50 tonnellate d’oro dalla Siria in un presunto accordo con l’Isis – di Elias Marat


Mentre le rimanenti sacche di combattenti dell’ISIS hanno subito un’imminente sconfitta nella Siria nord-orientale, gli Stati Uniti avrebbero fatto loro un’offerta che non potevano rifiutare: dateci la vostra enorme quantità di oro o morirete tutti.

Secondo i rapporti dell’agenzia di stato siriana SANA, le forze statunitensi hanno stretto un accordo con l’ISIS in base al quale il gruppo terrorista avrebbe ceduto 50 tonnellate di oro nella provincia orientale di Siria di Deir el-Zour, in cambio di un passaggio sicuro.

Il metallo prezioso, del valore di circa 2,13 miliardi di dollari, è stato saccheggiato dall’auto-designato “califfato” dell’ISIS, mentre il suo regno di terrore si diffondeva tra la Siria e l’Iraq tra il 2015 e il 2017.

Gli elicotteri dell’esercito americano avvistati mentre caricavano l’oro

Il quotidiano turco Daily Sabah riferisce che fonti locali sostengono che gli elicotteri dell’esercito americano hanno già trasferito l’oro dalla base delle forze americane a Kobani, la città controllata dai kurdi che si trova vicino al confine settentrionale con la Siria.

Una parte dell’oro è stata distribuita anche alle Unità di protezione del popolo curdo (YPG), che domina le forze democratiche siriane alleate degli Stati Uniti (SDF).


La notizia arriva dopo che SANA ha affermato che gli abitanti del posto hanno assistito ad elicotteri statunitensi che hanno trasportato grandi casse d’oro per circa 40 tonnellate dall’area di al-Dashisha nella campagna meridionale di Hasaka all’inizio di questo mese.

L’oro è stato presumibilmente saccheggiato dall’ISIS di Mosul in Iraq e in altre parti della Siria.

L’agenzia dei media statali siriani ha affermato che i leader dell’ISIS si erano messi a disposizione per guidare gli elicotteri statunitensi verso i luoghi in cui l’oro era stato nascosto, concludendo un accordo con il quale Washington ha garantito l’incolumità di centinaia di leader ed esperti del settore terroristico.

Le affermazioni delle fonti del governo siriano coincidono con i rapporti del monitor di guerra con sede nel Regno Unito, l’Osservatorio siriano dei diritti umani (SOHR), che sosteneva che gli Stati Uniti ed i loro alleati curdi avevano risparmiato combattenti dell’ISIS nella speranza di acquisire il bottino di guerra del gruppo.

Il SOHR ha riferito

”Le forze della coalizione guidate dagli Stati Uniti e le Forze Democratiche Siriane (SDF) deliberatamente non bersagliano le aree sotto il controllo dei terroristi e comandanti dell’ISIL nell’Eufrate orientale di Deir el-Zour mentre cercano di individuare questo tesoro costringendo l’ISIL e i suoi miliziani a dichiarare la sua ubicazione dopo la resa.”

I media siriani e russi hanno sostenuto a lungo che, contrariamente alle affermazioni di Washington secondo cui questi sta conducendo una guerra contro il gruppo estremista, che in realtà le forze statunitensi stanno invece collaborando con i gruppi jihadisti in una miriade di modi.

Durante la distruzione di Raqqa da parte della coalizione guidata dagli Stati Uniti, la città che era controllata dall’ ISIS in Siria, c’era stato un accordo segreto raggiunto con il gruppo che ha garantito ai membri dell’ISIS un passaggio sicuro mentre veniva evacuata l’area.

L’accordo, scoperto dalla BBC , aveva assicurato la sopravvivenza e la libertà di molti importanti leader dell’ISIS e di un certo numero di combattenti stranieri.

Gli Stati Uniti mantengono ancora la loro base ad al-Tanf al confine tra la Siria e la Giordania in violazione del diritto internazionale e contro il volere del governo siriano con il pretesto di combattere l’ISIS.

Mosca ha ripetutamente accusato gli Stati Uniti di formare nuovi gruppi armati dai resti dell’ISIS, dove si sono presumibilmente dati nuova organizzazione per spuntare ” come un jack-in-the-box ” al fine di tendere un’imboscata alle truppe siriane, prima di svanire nella regione controllata dagli Stati Uniti. Tratto da Controinformazione.info – 

Traduzione: Luciano Lago

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