L'Iran allarga la sua influenza in Siria, con il placet della Russia e il disimpegno degli Usa. Ora la minaccia di uno scontro con Israele si fa più concreta
di Lorenzo Lamperti
Foto: LaPresse
Il grande, inquietante, scontro tra Iran e Israele è sempre più concreto e meno latente. Il disimpegno degli Stati Uniti di Donald Trump in Medio Oriente ha rilanciato le ambizioni di Teheran, che sta allargando a macchia d'olio la sua influenza sull'area, Siria in primis. Una manovra di avvicinamento, sposata anche dallo storico alleato russo, che ha messo in grande allarme Israele. E ora lo scontro diretto tra i due nemici giurati non è più così improbabile.
L'ESPANSIONE DELL'IRAN IN SIRIA CON IL BENESTARE DELLA RUSSIA E IL DISIMPEGNO DEGLI USA
La scorsa notte l'esercito israeliano ha attaccato obiettivi militari della Forza Qods iraniana in Siria in risposta, così spiega Tel Aviv, al lancio di un razzo della contraerea siriana contro il proprio territorio. "Incidenti" che sono ormai all'ordine del giorno in un Paese, la Siria, che è ormai diviso sempre più in sfere d'influenza. Finora Israele aveva sempre attaccato in segreto. Secondo quanto riferito dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, le vittime dei bombardamenti, che hanno colpito obiettivi intorno a Damasco e nei pressi di un aeroporto militare a sud della capitale, sono 11, tutti militari, tra cui due soldati siriani.
BOMBARDAMENTI INCROCIATI E LA MINACCIA DI UNA GUERRA
L'obiettivo di Israele è chiarissimo: impedire il rafforzamento dell'Iran in Siria, vale a dire davanti alle porte di casa propria. Le rispettive minacce, dopo il raid, non si sono fatte attendere. Da una parte il comandante dell'aeronautica militare dell'Iran, il generale di brigata Aziz Nasirzadeh, ha dichiarato che la repubblica islamica è pronta alla guerra "decisiva" con Israele, "che porterà alla sua fine", aggiungendo che le forze armate iraniane si stanno preparando "al giorno della distruzione d'Israele". "Non ignoreremo simili atti di aggressione mentre l'Iran tenta di rafforzarsi militarmente in Siria e dice esplicitamente di voler distruggere Israele, come ha affermato il comandante dell'aeronautica militare iraniana", ha replicato a stretto giro il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. I venti di guerra soffiano sempre più forte.
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