giovedì 31 gennaio 2019

LA QUESTIONE DEI PROTOCOLLI DEI SAVI ANZIANI DI SION. VERITA’ O FALSI CLAMOROSI, GIUDICATE VOI

IL GRANDE RE DI ISRAELE CHE SECONDO QUESTI PROTOCOLLI DOVRA' GOVERNARE IL MONDO AL POSTO DEL PAPA E' L'ANTICRISTO, LORO VERO "MESSIA" RICONOSCIUTO. I SIONISTI CONTINUANO AD OPPORSI A DIO OSTINATAMENTE, MA FARNETICANO ANCORA IDENTIFICANDOSI NEL "POPOLO ELETTO". QUESTA LORO SCHIZOFRENIA LA STANNO PAGANDO INTERI POPOLI D'EUROPA E DEL MONDO!  

I Protocolli sono degli scritti che fanno venire i brividi, ufficialmente sono dichiarati falsi. Secondo wikipedia: I Protocolli dei Savi di Sion o degli Anziani di Sion sono un falso documentale prodotto nei primi anni del XX secolo in Russia dalla Okhrana, la polizia segreta zarista e pubblicato in forma di documento segreto attribuito a una cospirazione ebraica tendente a impadronirsi del mondo. Ecc.
Si è dibattuto all’infinito sulla loro autenticità, (tutt’oggi rimane un argomento insidioso) il loro contenuto è così intelligente e la realizzazione fino ad oggi così impeccabilmente scandita che l’ignorarli sarebbe semplicemente ingenuità.  I Protocolli furono pubblicati in Russia a Tsarkoye Sielo nel 1905.SergeiNilus1
Ogni onesto e intelligente lettore troverà che nell’uno e nell’altro caso il documento è prezioso. Quando nel 1905 il professor Sergyei Nilus rivelava, con la pubblicazione dei Protocolli, il piano di conquista politica del Sionismo ribelle ed oppresso, era ben lungi dal supporre che – quindici anni dopo – la sua pubblicazione sarebbe apparsa come la voce profetica alla quale il mondo ebbe il torto di non dare a suo tempo ascolto. Oggi una parte del terribile piano è attuata. Dopo averli letti vi proponiamo qui un “riassunto” dove abbiamo estratto alcuni scritti molto significativi, contemporanei e inquietanti…
protocolliChi vuol regnare deve ricorrere all’astuzia e all’ipocrisia. L’onestà e la sincerità, grandi qualità umane, diventano vizi in politica. [Protocollo I]
Sceglieremo fra il pubblico amministratori che abbiano tendenze servili. Essi non avranno esperienza dell’arte di governare, e perciò saranno facilmente trasformati in altrettante pedine del nostro giuoco; pedine che saranno nelle mani dei nostri astuti ed eruditi consiglieri, specialmente educati fino dall’infanzia nell’arte di governare il mondo. [Protocollo II]
La stampa è una grande forza nelle mani dei presenti Governi, i quali per suo mezzo controllano le menti popolari. La stampa dimostra le pretese vitali della popolazione, ne rende note le lagnanze e talvolta crea lo scontento nella plebe. La realizzazione della libertà di parola nacque nella stampa, ma i governi non seppero usufruire di questa forza ed essa cadde nelle nostre mani. Per mezzo della stampa acquistammo influenza pur rimanendo dietro le quinte. [Protocollo II]
Determineremo una crisi economica universale con tutti i mezzi clandestini possibili coll’aiuto dell’oro, che è tutto nelle nostre mani. In pari tempo getteremo sul lastrico folle enormi di operai, in tutta l’Europa. [Protocollo III]
I governi li abbiamo trasformati in arene dove si combattono le guerre di partito. Fra poco il disordine ed il fallimento appariranno ovunque. Chiacchieroni irrefrenabili trasformarono le assemblee parlamentari ed amministrative in riunioni di controversia. Giornalisti audaci, e sfacciati scrittori di opuscoli, attaccano continuamente i poteri amministrativi. L’abuso del potere preparerà definitivamente il crollo di tutte le istituzioni e tutto cadrà sotto i colpi della popolazione inferocita. [Protocollo III]
►Tutti i cosidetti “diritti del popolo” possono esistere solo in teorie le quali non sono praticamente applicabili. Qual vantaggio deriva ad un operaio del proletariato, curvato dalle sue dure fatiche ed oppresso dal destino, dal fatto che un ciarlone ottiene il diritto di parlare, od un giornalista quello di stampare qualsiasi sciocchezza? A che giova una costituzione al proletariato, se da essa non riceve altro benefizio che le briciole che gli gettiamo dalla nostra tavola quale ricompensa perché dia i suoi voti ai nostri agenti? [Protocolo III]
Essi tollerano da parte dei loro attuali dittatori, Presidenti dei Consigli e Ministri, degli abusi per il più piccolo dei quali avrebbero ucciso cento re. Come si spiega questo stato di cose? Perché le masse sono tanto illogiche nel farsi un concetto degli avvenimenti? La ragione è che i despoti persuadono il popolo, per mezzo dei loro agenti. [Protocollo III]
Chi o che cosa può detronizzare una potenza segreta? Ebbene tale è appunto il nostro Governo. La loggia massonica in ogni parte del mondo agisce inconsciamente da maschera al nostro scopo. Ma l’uso che faremo di questa potenza nel nostro piano di azione, come i nostri quartieri generali, restano perpetuamente sconosciuti all’universo. [Protocollo IV]
►La libertà potrebbe non essere danno e sussistere nei governi e nei paesi senza pregiudicare il benessere del popolo, se fosse basata sulla religione, sul timore di Dio e sulla fratellanza umana, scevra da quei concetti di uguaglianza che sono in contraddizione diretta con le leggi della creazione che hanno ordinato la sottomissione. Retto da una fede simile, il popolo sarebbe governato dalle parrocchie e vivrebbe tranquillamente ed umilmente sotto la tutela dei suoi pastori spirituali, sottomettendosi all’ordinamento da Dio stabilito sulla terra. Ed è perciò che dobbiamo cancellare persino il concetto di Dio dalle menti dei Cristiani, rimpiazzandolo con calcoli aritmetici e bisogni materiali. Questa società diventerà completamente indifferente e persino nemica della religione e disgustata dalla politica. La bramosia dell’oro sarà l’unica sua guida. E questa società lotterà per l’oro, facendo un vero culto dei piaceri materiali che esso può procacciarle[Protocollo IV]
Oltre a ciò, fra le nostre doti amministrative contiamo quella di saper governare le masse e gl’individui per mezzo di fraseologie astute, di teorie confezionate furbamente, di regole di vita e di ogni altro mezzo d’inganno allettante.[Protocollo V]
►Al mondo, in fin dei conti, importerà poco se diventerà suo padrone il capo della Chiesa Cattolica, oppure un tiranno del sangue di Sionne. Ma per noi “popolo prediletto” la questione non è indifferente. [Protocollo V]
Noi siamo troppo potenti; il mondo intero deve fare i conti con noi. I Governi non possono fare il più piccolo trattato senza il nostro intervento segreto. “Per me reges regunt” – i sovrani regnano per mezzo mio -. Leggiamo nella Legge dei Profeti, che siamo prescelti da Dio per governare il mondo. [Protocollo V]
Quando raggiungeremo una simile posizione, potremo immediatamente assorbire tutti i poteri governativi del mondo e formare un Super-governo universale; al posto dei governi ora esistenti, metteremo un colosso che si chiamerà l'”Amministrazione del Supergoverno”. Le sue mani si allungheranno come immense tenaglie e disporrà di una tale organizzazione, che otterrà certamente la completa sottomissione di tutti i paesi. [Protocollo V]
Il principale successo in politica consiste nel grado di segretezza impiegato nel conseguirlo. Le azioni di un diplomatico non devono corrispondere alle sue parole. Per giovare al nostro piano mondiale, che si avvicina al termine desiderato, dobbiamo impressionare i governi dei Gentili mediante la cosidetta pubblica opinione, che in realtà viene dovunque preparata da noi per mezzo di quel massimo fra i poteri che è la stampa, la quale – fatte insignificanti eccezioni di cui non è il caso tener conto – è completamente nelle nostre mani. In breve: per dimostrare che tutti i governi dei Gentili sono nostri schiavi, faremo vedere il nostro potere ad uno di essi per mezzo di atti di violenza, vale a dire, con un regno di terrore (Notate lo stato attuale della Russia). [Protocollo VII]
Le plebi proclamano a gran voce la necessità di risolvere il problema sociale, mediante l’internazionale. I dissensi fra i partiti li danno nelle nostre mani, perché, per condurreun’opposizione è essenziale aver del denaro, e questo lo controlliamo noi. [Protocollo IX]
Abbiamo messo le nostre mani ovunque: nella giurisdizione, nelle elezioni, nell’amministrazione della stampa, nel promuovere la libertà individuale, e, cosa ancor più importante, nell’educazione, che costituisce il sostegno principale della libera esistenza. Abbiamo corbellato e corrotto la nuova generazione dei Gentili, insegnandole principii e teorie di cui conoscevamo la falsità assoluta, pur avendoli inculcati con assidua cura. Pur senza veramente alterare le leggi in vigore, ma soltanto deformandone il significato ed interpretandole in senso diverso da quello che avevano in mente coloro che le formularono, abbiamo ottenuto dei risultati estremamente utili. [Protocollo IX]
►Allora l’istituzione dell’era repubblicana diventò possibile, ed al posto del Sovrano mettemmo una caricatura del medesimo nella persona di un presidente, che scegliemmo nella ciurmaglia, fra le nostre creature e i nostri schiavi. Così minammo i Gentili, o piuttosto, le nazioni dei Gentili. In un prossimo futuro faremo del presidente un agente responsabile. Allora non avremo più scrupoli a mettere arditamente in esecuzione i nostri piani, per i quali sarà tenuto responsabile il nostro “fantoccio”. [Protocollo X]
►Il Parlamento eleggerà, proteggerà e metterà al coperto il presidente, ma noi toglieremo al Parlamento la facoltà di introdurre nuove leggi, nonché di mutare le esistenti. Questo potere lo conferiremo ad un presidente responsabile, il quale sarà una semplice marionetta nelle nostre mani. [Protocollo X]
Può darsi che il riconoscimento del nostro autocrate avvenga prima dell’abolizione delle costituzioni. Vale a dire che il riconoscimento del nostro regno avrà inizio dal momento stesso che il popolo, scisso dai dissensi e dolorante per il fallimento dei suoi governanti (e tutto questo sarà stato preparato da noi), griderà: “Destituiteli e dateci un autocrate che governi il mondo, che ci possa unificare distruggendo tutte le cause di dissenso, cioè le frontiere, la nazionalità, le religioni, i debiti dello Stato ecc., un capo che ci possa dare la pace ed il riposo che non abbiamo sotto il governo del nostro sovrano e dei nostri rappresentanti”. Ma voi sapete benissimo, che allo scopo di ottenere che la moltitudine debba formulare a gran voce una richiesta simile, è tassativamente necessario disturbare senza posa in tutti i paesi le relazioni esistenti fra popolo e governo, promuovere ostilità, guerre, odii e persino il martirio, mediante la fame, la carestia e l’inoculazione di malattie, in tale misura che i Gentili non vedano altro modo per uscire da tanti guai, che un appello per la protezione al nostro denaro e alla nostra completa sovranità. Però se diamo alla nazione il tempo di rifiatare, sarà difficile si ripresenti per noi una circostanza ugualmente favorevole [Protocollo X]
Che cosa ci spinse ad adottare questa linea di condotta? Questo: che noi, razza dispersa, non potevamo, come tale, conseguire il nostro scopo con mezzi diretti, ma soltanto con mezzi indiretti, subdoli e fraudolenti. Questa fu la vera causa ed origine della nostra organizzazione massonica, che questi porci di Gentili non riescono a scandagliare e di cui non sospettano neppure le mire. Noi li prendiamo come lo zimbello delle nostre numerose logge, le quali hanno l’apparenza di essere puramente massoniche, allo scopo di gettare la polvere negli occhi dei loro camerati. Per grazia di Dio il suo Popolo prediletto fu sparpagliato, ma questa dispersione, che sembrò al mondo la nostra debolezza, dimostrò di essere la nostra forza, che ci ha ora condotto al limitare della Sovranità Universale. Ci rimane da costruire ancora poco su queste fondamenta, per raggiungere la nostra mèta. [Protocollo XI]
In prima fila metteremo la stampa ufficiale. Essa sarà sempre in guardia per difendere i nostri interessi, e perciò la sua influenza sul pubblico sarà relativamente insignificante. In seconda fila metteremo la stampa semi-ufficiale, la quale dovrà attirare i tiepidi e gli indifferenti. In terza fila metteremo quella stampa che farà finta di essere all’opposizione e che, in una delle sue pubblicazioni, figurerà come nostra avversaria. I nostri veri nemici confideranno in questa opposizione e ci mostreranno le loro carte. Tutti i nostri giornali sosterranno partiti diversi: l’aristocratico, il repubblicano, il rivoluzionario e persino l’anarchico. Ma, naturalmente, questo sarà solamente fino a quando dureranno le costituzioni. Questi giornali, come il dio indiano Vishnu, avranno centinaia di mani, ognuna delle quali tasterà il polso della variabile opinione pubblica. [Protocollo XII]
Grazie a queste misure potremo eccitare o calmare l’opinione pubblica circa le questioni politiche quando ci occorrerà di farlo. Potremo persuaderla o confonderla stampando notizie vere o false, fatti o contraddizioni, secondo quello che servirà al nostro scopo. Le informazioni che pubblicheremo dipenderanno dal modo con cui il pubblico sarà in quel tempo propenso ad accettare quel dato genere di notizie; e staremo sempre molto attenti, scandagliando il terreno prima di camminarci sopra. [Protocollo XII]
Quando ci stabiliremo come Signori della Terra, non ammetteremo altra religione che la nostra; cioè una religione che riconosce il Dio solo, a Cui il nostro destino è collegato dall’averci Egli eletto, e da Cui il destino del mondo è determinato. Per questa ragione dobbiamo distruggere tutte le professioni di fede. [Protocollo XIV]
Sarà passibile della pena capitale la fondazione di qualunque nuova società segreta; scioglieremo, mandandone i membri in esilio nelle parti più remote del mondo, le società segrete tuttora esistenti, che ci sono ben conosciute e che servono ed hanno servito al nostro scopo. L’esilio sarà la sorte di quei frammassoni Gentili che per avventura sapessero più di quello che a noi convenga. E quei massoni che, per una ragione o per un’altra potremo perdonare, li terremo sempre nel continuo timore d’essere esiliati. Decreteremo una legge per condannare tutti i preesistenti membri delle società segrete all’esilio fuori di Europa perché quivi noi avremo il centro del nostro governo. [Protocollo XV]
Le decisioni del nostro governo saranno definitive e nessuno avrà il diritto d’appellarsi. Per mettere al dovere le società dei Gentili nelle quali abbiamo profondamente inculcato i dissidi ed i dogmi della religione protestante, prenderemo provvedimenti spietati i quali dimostreranno alle nazioni che il nostro potere non può essere violato.[Protocollo XV]
►La condizione principale della sua stabilità consiste nel rafforzamento del prestigio del suo potere, e questo prestigio si ottiene soltanto per mezzo di una maestosa ed incrollabile potenza, che deve mostrarsi inviolabile, nonché circondata da un potere mistico. Ad esempio, dimostrare che sussiste per mandato divino. Questi sono i requisiti goduti finora dall’Autocrazia russa, l’unica nostra nemica pericolosa, se non teniamo conto della Santa Sede. [Protocollo XV]
Fino a quando non avremo conseguito il potere, cercheremo di fondare e moltiplicare le logge massoniche in tutte le parti del mondo. Alletteremo a farne parte coloro che possono diventare, o sono di già, animati da amore per il pubblico bene. Queste logge saranno la fonte principale ove attingeremo le nostre informazioni; saranno pure i nostri centri di propaganda. Centralizzeremo tutte queste logge sotto una direzione unica, conosciuta a noi soli e costituita dai nostri uomini più sapienti. Queste logge avranno anche i loro rappresentanti, per mascherarne la vera direzione. Questa soltanto avrà diritto di decidere a chi spetti di parlare e di preparare l’ordine del giorno. In queste logge annoderemo tutte le classi socialiste e rivoluzionarie della società. I piani politici più segreti. ci saranno subito noti appena formulati e ne guideremo l’esecuzione. Quasi tutti gli agenti della polizia internazionale segreta faranno parte delle nostre logge. È per noi sommamente importante di assicurarci i servizi della polizia, perché essi possono mascherare le nostre imprese, inventare ragioni plausibili per spiegare il malcontento delle masse, come pure colpire coloro che rifiutano di sottomettersi a noi. E’ naturale che noi dobbiamo essere gli unici a dirigere le imprese massoniche. Noi soltanto sappiamo dirigerle. Noi conosciamo lo scopo finale di ogni azione, mentre i Gentili ignorano la massima parte di ciò che riguarda la massoneria: essi non sono neppur capaci di vedere i risultati immediati di quello che fanno. Generalmente essi considerano soltanto i vantaggi immediati; si contentano se il loro orgoglio personale è soddisfatto per l’adempiersi del loro intento; non si accorgono che l’idea originale era nostra e non loro. [Protocollo XV]
I Gentili frequentano le Logge Massoniche per pura curiosità, o nella speranza di ricevere la loro parte delle spoglie; alcuni di essi vi entrano pure per poter discutere le loro stupide idee davanti ad un pubblico qualunque. I Gentili vanno alla ricerca delle emozioni procurate dal successo e dagli applausi; noi glie ne diamo fin che ne vogliono. Questo è il motivo per cui permettiamo ad essi di avere successi; cioè allo scopo di volgere a nostro vantaggio gli uomini che credono orgogliosamente di valer qualche cosa, e che senza accorgersene s’imbevono delle nostre idee, fiduciosi di essere infallibili e convinti di non andar soggetti alle influenze altrui. Non avete idea di quanto sia facile ridurre anche il più intelligente dei Gentili in una condizione ridicola di ingenuità agendo sulla sua presunzione, e quanto, d’altra parte, sia fucile scoraggiarlo mediante il più piccolo insuccesso, od anche semplicemente cessando di applaudirlo; oppure anche di ridurlo in uno stato di servile sottomissione, allettandolo con la promessa di qualche nuovo successo. Per quanto il nostro popolo disprezza il successo, bramando soltanto la realizzazione dei suoi piani, altrettanto i Gentili amano il successo e sono disposti a sacrificare tutti i loro piani per raggiungerlo. Questo lato del carattere dei Gentili rende facile di fare d’essi quello che ci piace. Quelli che sembrano tigri, sono invece stupidi come pecore, ed hanno la testa assolutamente vuota. [Protocollo XV]
Invece di far studiare i classici e la storia antica, che contengono più esempi cattivi che buoni, faremo studiare i problemi del futuro. Dalla memoria degli uomini cancelleremo il ricordo dei secoli passati, che potrebbe essere sgradevole per noi, ad eccezione di quei fatti che mostrano a colori vivaci gli errori dei governi Gentili. [Protocollo XVI]
Noi ridurremo il clero e le sue dottrine a tener così poco posto nella vita, e renderemo la loro influenza così antipatica alla popolazione, che i loro insegnamenti avranno risultati opposti a quelli che avevano una volta. Quando sarà arrivata l’ora di annientare la Corte papale, una mano ignota, additando il Vaticano, darà il segnale dell’assalto. Allorquando il popolo, nella sua ira si scaglierà sul Vaticano, noi ci atteggeremo a suoi protettori per evitare lo spargimento di sangue. Con questo atto penetreremo fino al cuore di tale Corte, e nessuno potrà più scacciarcene finché non avremo distrutto la potenza papale. Il Re di Israele diventerà il vero Papa dell’universo: il Patriarca della Chiesa Internazionale. [Protocollo XVII]
Tutte le crisi economiche da noi combinate con tanta astuzia nei paesi dei Gentili, sono state determinate ritirando il denaro dalla circolazione. Lo Stato si è trovato nella necessità per i suoi prestiti di fare appello alle grandi fortune che sono congestionate pel fatto che la moneta è stata ritirata dal governo. Questi prestiti hanno imposto dei pesanti carichi sui governi, obbligandoli a pagare interessi, e così sono legati mani e piedi. La concentrazione della produzione nelle mani del capitalismo ha prosciugato tutta la forza produttrice del popolo insieme alle ricchezze dello Stato. [Protocollo XX]
Sapete, io credo, che la moneta aurea è stata la distruzione di tutti gli Stati che l’hanno adottata, perché non poteva soddisfare ai bisogni della popolazione; tanto più che noi abbiamo fatto del nostro meglio, perché fosse congestionata e tolta dalla circolazione. [Protocollo XX]
A causa della loro trascuratezza nella scienza del governo, o a causa della corruzione dei loro ministri, o della loro ignoranza in fatto di finanza, i sovrani Gentili hanno reso i loro paesi debitori delle nostre banche ad un punto tale, che non potranno mai redimere le loro ipoteche. Dovete comprendere quante fatiche e quante pene abbiamo sopportato per riuscire a produrre un simile stato di affari. [Protocollo XX]
La vacuità del cervello puramente animale dei Gentili è dimostrata dal fatto, che quando prendevano denaro ad imprestito da noi con interessi essi non riuscirono a capire, che ogni somma così ottenuta avrebbero dovuto in ultima analisi farla uscir fuori dalle risorse del loro paese, insieme coi relativi interessi. Sarebbe stato assai più semplice di prelevare senz’altro tale danaro dal popolo, senza doverne pagare gli interessi ad altri. Questo dimostra il nostro genio ed il fatto che il nostro è il popolo eletto da Dio. Siamo riusciti a presentare ai Gentili il problema dei prestiti sotto una buona luce così favorevole, che essi hanno persino creduto di ricavarne profitto. [Protocollo XX]
rimane il fatto che vi è un grosso debito, e che per pagarne gli interessi il governo deve ricorrere ad un nuovo prestito, il quale alla sua volta non annulla il debito dello Stato; ma anzi lo aumenta. Quando la capacità governativa di prendere in prestito è esaurita, gli interessi dei nuovi prestiti debbono essere pagati con nuove tasse; le quali non sono altro che nuovi debiti contratti per coprirne altri. [Protocollo XXI]
►Desidero di fermare la vostra attenzione in modo speciale su quanto ho detto, ed anche sul seguente fatto, che attualmente tutti i prestiti all’interno sono consolidati dai cosidetti prestiti temporanei; vale a dire, da debiti a breve scadenza, formati dal denaro depositato nelle Banche dello Stato e nelle Casse di Risparmio. Questo denaro, essendo a disposizione del Governo per un periodo di tempo considerevole, serve a pagare gli interessi dei prestiti all’estero, ed il Governo deposita nelle Banche, invece di esso, dei titoli di Stato, i quali coprono tutti i deficit nelle casseforti statali dei Gentili. Quando il nostro sovrano sarà sul suo trono mondiale, tutte queste scaltre operazioni finanziarie svaniranno. Distruggeremo il mercato dei valori pubblici, perché non permetteremo che il nostro prestigio sia scosso dal rialzo e ribasso dei nostri titoli, il cui valore sarà stabilito per legge alla pari, senza possibilità alcuna di qualsiasi variazione di prezzo. Il rialzo origina il ribasso, ed è per mezzo dei rialzi che abbiamo cominciato a discreditare i titoli pubblici dei Gentili. Alle Borse sostituiremo enormi organizzazioni governative, che avranno il dovere di tassare le imprese commerciali in quel modo che il governo crederà opportuno. Queste istituzioni saranno in grado di gettare sul mercato milioni e milioni di azioni commerciali, o di comperarle in un sol giorno. Quindi tutte le imprese commerciali dipenderanno da noi, e vi potete immaginare quale forza sarà la nostra. [Protocollo XXI]
►Il Re di Israele non deve essere sotto l’influenza delle sue passioni e specialmente di quelle dei sensi. Egli non deve permettere agli istinti animali di avere il sopravvento sullo spirito. La sensualità, più di qualunque altra passione, distrugge sicuramente tutte le forze mentali e di preveggenza; essa distrae il pensiero degli uomini verso il lato peggiore della natura umana. Il Sostegno dell’Universo nella persona del Regnante Mondiale, germogliato dal Seme Santo di Davide, deve rinunciare a tutte le passioni personali per il bene del suo popolo.Il nostro Sovrano deve essere irreprensibile. Firmato dai rappresentanti di Sion del 33° grado [Protocollo XXIV].

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