venerdì 25 gennaio 2019

Etna si risveglia, attività esplosiva nel cratere



E’ in corso sull’Etna una intensa attività esplosiva all’ interno del cratere di Nord Est, che mantiene il tremore vulcanico su valori medio bassi, secondo gli esperti dell’Istituto nazionale di Geofisica di Catania, che monitorano costantemente il vulcano. L ‘INGV ha registrato ieri alle 11:04 una emissione di cenere: durante la mattinata l’emissione di cenere dal cratere di nord-est si è intensificata , in rapporto ai dati comunicati dall’ultimo bollettino settimanale emesso dall’Istituto di Geofisica.




La cenere è stata sospinta dal vento in direzione est-nord-est , con un inevitabile ricaduta della stessa sul versante orientale, fino alla costa etnea. In particolare, è stata segnalata una debole ricaduta di cenere a Giarre. L’Etna non ha ancora smesso di farsi sentire. Dopo lo sciame sismico delle scorse settimane, la terra trema ancora con scosse inferiori ai 3 gradi della scala Richter. Abitudine per gli abitanti oramai, ma i comuni che si trovano intorno all’Etna, vivono in una situazione a dir poco precaria.


Da ieri si sono osservate emissioni di cenere, anche dal cratere Bocca Nuova : “E’ già da più di due settimane che il Cratere di Nord-Est – il più alto (3326 m) dei crateri sommitali dell’Etna – sta emettendo cenere in maniera intermittente“: spiega il vulcanologo INGV Boris Behncke. “Questa attività non ha niente a che vedere con i terremoti sui fianchi dell’Etna. L’attività sismica è attualmente piuttosto bassa e su livelli completamente normali“.


Gli esperti, più volte, hanno confermato che si attendono eventi importanti dal vulcano, il quale deve ancora scaricare l’energia accumulata nel corso dell’ultimo periodo. Michele Alì, ha spiega a MeteoWeb: “Non ci sono state vittime, quindi se ne parla poco, ma la situazione è grave, ci sono tante case inagibili. La mia è stata interdetta all’uso e all’accesso per diverso tempo. I danni sono stati tanti e tantissimi sono gli sfollati. Su 1600 abitanti, almeno la metà si sono ritrovati per strada. “

Intanto che la terra continua a tremare, la scuola e diversi servizi sono inagibili e gli abitanti temono di non vedere una normalizzazione della situazione, perchè i danni sono davvero tanti.



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