lunedì 1 ottobre 2018

Terremoto e Tsunami in Indonesia - Cresce il numero delle vittime, sono più di 1200

Il tragico bilancio del terremoto-tsunami che ha colpito l'isola indonesiana di Sulawesi sta assumendo connotati catastrofici. Solo nell'arco del weekend le autorità locali si sono rese conto delle dimensioni del disastro. Ma ripercorriamo gli eventi: Venerdì 28 Settembre alle 12 circa ora italiana (il tramonto in Indonesia) un violento terremoto di magnitudo compresa tra 7.5 e 7.7 colpisce 70km a Nord della città di Palu. la profondità stimata del sisma è di 19km. 
Il bilancio del terremoto che ha colpito l'Indonesia si aggrava di ora in ora

Immediatamente scatta l'allerta tsunami che tuttavia dopo circa un'ora viene inspiegabilmente ritirato. Il terremoto causa numerosi crolli nelle comunità litorali e nelle grandi città, ancora non si conosce l'esatta entità dei danni. Circa due ore dopo la grande scossa e con l'allerta tsunami inattivo una gigantesca onda con altezza variabile dai 3 ai 6 metri colpisce la costa distruggendo tutto ciò che incontra. In rete cominciano a girare filmati del maremoto ma c'è scetticismo finché non arriva la notizia ufficiale da parte delle autorità locali, uno tsunami ha devastato le aree costiere e in particolare le città di Palu nella reggenza di DonggalaArrivano i primi soccorsi, si parla di una vittima e di qualche ferito poi dopo alcune ore il conteggio delle vittime sale a un centinaio, sabato il bilancio dei morti arriva a sfiorare i 400 , Domenica il conteggio sale a 832 vittime infine oggi Lunedì si parla di oltre 1200 vittime accertate mentre si lotta contro il tempo per cercare di salvare quanti sono ancora sotto le macerie degli edifici crollati.
Le immagini scioccanti dei video amatoriali che hanno ripreso l'arrivo dello tsunami:

L'epicentro del terremoto
Indonesia- Violento terremoto di magnitudo 7.3

Lo tsunami è stato favorito dalla morfologia della costa. La città di Palu si trova infatti alla fine di una lunga insenatura di più di 30km. La massa d'acqua accumulatasi lungo il "fiordo" non ha avuto modo di sfuggire lateralmente e si è riversata tutta sulla città. Qualcosa di simile a quello che avviene con lo scirocco e l'acqua alta sulla Laguna Veneta, solo che ad alzare il mare in questo caso non è stato il vento ma il movimento verticale del suolo prodotto dal sisma.
Lo tsunami favorito dalla morfologia della costa

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