mercoledì 10 ottobre 2018

Il Reichstag è pronto a bruciare di nuovo

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DI DMITRY ORLOV

cluborlov.blogspot.com
Esattamente tre anni fa ho pubblicato un articolo inviato da Alex S. dalla Germania, riprodotto nella sua interezza, assieme a diverse traduzioni. Si è rivelato straordinariamente preveggente; negli ultimi tre anni, gli eventi in Germania si sono svolti proprio come aveva scritto. Il sistema politico tedesco si sta disgregando. In risposta, Merkel e coloro che stanno dietro di lei sembrano voler riattivare la sceneggiatura seguìta dai nazionalsocialisti dopo l’evento del 23 febbraio 1933: un incendio al Reichstag usato come scusa per una repressione politica dell’opposizione. Allo stesso modo, sùbito dopo le manifestazioni di Chemnitz, la stampa tedesca si è affrettata ad etichettare i manifestanti come fascisti ed estremisti.
Sia mai che possano essere rappresentativi di un numero abbastanza grande di tedeschi che ora hanno pienamente compreso dove Merkel, con la sua decisione di far entrare un milione e mezzo di migranti musulmani, sta portando il proprio paese: all’Inferno. La loro opinione non è un segreto: recentemente, l’AfD (Alternative for Germany) ha raccolto il 17-18% alle urne, diventando la seconda forza politica più popolare nel paese. Ha raggiunto questo successo elettorale senza far nulla e nonostante abbia contro una stampa implacabilmente ostile. Nel panico, la coalizione di governo, che detiene il monopolio del potere da 14 anni e che ora corre il rischio di essere detronizzata dall’AfD (che è stato formato solo nel 2013, come partito euroscettico ed un’idea di professori di economia) ha lanciato l’allarme: c’è una cospirazione in atto per rovesciare la democrazia tedesca! Una manciata di “cospiratori” è stata arrestata e falsamente accusata di pogrom contro i rifugiati siriani, e funzionari che hanno osato mettere in dubbio la storia sono stati licenziati. Non vogliono estradare gli imam radicali del Nord Reno-Westfalia, con le loro scatole di AK-47, ma qui ci hanno visto un’intera cospirazione rivoluzionaria!
È davvero singolare quanto orrenda sia diventata la qualità della leadership in tutte le principali nazioni occidentali. Che si tratti di Theresa May, con la sua Brexit non Brexit, le sue mosse di danza robotica e il suo “molto probabile” stratagemma di Novichok, o che si tratti di Macron e Trump… Aggiungete alla lista la Merkel, decisa a servire il proprio quarto mandato, anche se questo comportasse incendiare il paese. Nel caso degli Stati Uniti, la cosa fa parte di una tendenza a lungo termine: ci sono stati due mandati di un donnaiolo che ha poi cercato di spingere alla presidenza la moglie, in stile Eva Peron; poi due mandati di un imbecille figlio di papà; poi due di un impostore che ha abilmente usato il colore della propria pelle. Tutto ciò ha reso quasi inevitabile il patetico epilogo che è Trump. La Germania aveva però una reputazione di luogo ben gestito, con poca criminalità, con un’alta efficacia e risultati. Bene, non più!
Quel che sta accadendo ora in Germania è piuttosto disgustoso, ma non avete visto ancora nulla! L’ondata di repressione politica farà il proprio corso. Poi però, se si verificherà una vittoria schiacciante dell’AfD, i detronizzati correranno a leccare gli stivali della dirigenza del partito vincitore, chiedendo loro di servirli, fingendo di aver avuto un’improvvisa conversione sulla strada per Damasco e di esser felici di essere finalmente dalla parte giusta della storia.
Tre anni fa, quando Alex mi ha inviato questo articolo, la mia reazione è stata: “Caspita, hai ragione!”. E così l’ho tradotto in un mucchio di lingue e l’ho diffuso il più ampiamente possibile, per avvertire la gente che stavolta stava arrivando. Ed ora sto pubblicando di nuovo questo articolo, per avvertire la gente che stavolta è arrivato.
An Exit Strategy for Traitors

[Ein Fluchtplan für Verräter] [Une strategie de sortie pour les traîtres] [Предательская стратегия ухода] [Una strategia di uscita per traditori] [La Germania, il paese al centro dell’Unione Europea e sua principale potenza economica, è una specie di buco nero. 70 anni dopo la caduta del nazismo, è ancora un paese occupato, sotto il dominio militare e politico degli Stati Uniti. La stampa nazionale, popolarmente chiamata Lügenpresse (stampa menzognera) riecheggia fedelmente le linee di Washington. I politici tedeschi senza spina dorsale, ribattezzati popolarmente da Volksvertreter (rappresentanti del popolo) a Volksverräter (traditori della gente) non sono migliori. E così non siamo in grado di vedere cosa sta realmente accadendo, come l’Unione Europea stia, nelle parole del Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, “commettendo un suicidio” lasciando entrare orde di invasori dal Medio Oriente. E quindi questo breve report di Alex, che ci dice quel che vede, è il benvenuto].

Quand’è stata l’ultima volta che avete visto un uomo con occhi spalancati, strani vestiti ed un enorme cartello al collo che diceva “La Fine È Vicina”? “Che ridicolo!”, avreste potuto pensare. Ora, immaginate che la realtà del vostro paese cambi nel giro di qualche settimana fino al punto in cui arriverete alla sua stessa conclusione.
È esattamente quel che sta accadendo a me, così come alla maggior parte delle persone che conosco, proprio ora, proprio qui nella nostra Germania, campionessa dell’esportazione e democrazia modello. La gente sana si trova isolata ed impotente, in mezzo a politici pazzi, stampa antagonista, comunità paralizzate ed una grande popolazione inerte incapace persino di capire cosa sta succedendo. Sto ovviamente parlando della cosiddetta “crisi dei rifugiati”. Dato che però anche questo nome sta funzionando contro di noi, la chiamerò per quel che è veramente: una guerra contro l’Europa per mezzo dell’invasione. Ora è di vitale importanza chiamare le cose col proprio giusto nome.
È ancor più importante capire che questa è una guerra, piuttosto che una crisi causata dai rifugiati. Tutto porta i segni distintivi di un’operazione militare/di intelligence.
Prima di tutto, analizzate i tempi e la portata. La cosa è decollata davvero a settembre, ed in meno di due mesi sta già minacciando la stabilità dell’Europa intera, fino al punto in cui persino i “leader” europei parlano della fine dell’Unione. Numeri credibili non sono disponibili, ma il governo tedesco stima il numero di “rifugiati” tra uno e due milioni; il numero reale è quindi probabilmente molto più grande. In quasi tutti i campi sono stipate molte più persone di quanto si affermi. Alcune città sono costrette ad affrontare più “rifugiati” di quanti abbiano cittadini, alcuni il doppio. Le stime per il prossimo anno ammontano a qualcosa tra due e cinque milioni di “rifugiati” in più.
Chiedetevi, perché milioni di uomini (la stragrande maggioranza giovani) improvvisamente e collettivamente decidono di lasciare le proprie famiglie alle spalle, lasciare il proprio paese, viaggiare per migliaia di chilometri e dirigersi verso Austria, Germania, o Svezia, ignorando tutti gli altri paesi sicuri sulla strada? Chi ha detto loro che ne sarebbe valsa la pena? Dove hanno preso tutti i soldi per pagare il viaggio? Perché non c’è stato assolutamente nessuno sforzo in nessun confine per fermarli? Perché il fenomeno non è iniziato prima? Dopotutto, il Medio Oriente è zona di guerra da anni, da quando gli USA hanno sfruttato l’11 settembre per iniziare a “diffondere la democrazia”. Com’è potuto accadere in pochi giorni, al massimo settimane? Le prime centinaia di migliaia hanno inviato un messaggio al resto che era giusto che anche loro venissero? Se è cosi, come?
In secondo luogo, guardate al “rifugiato” medio. Perché, tutti giovani ben nutriti, ben vestiti e sicuri di sé, non mostrano segni di stress o di privazioni? Perché lasciano le famiglie? Sanno che mogli e figli li seguiranno poi? Se è cosi, come? Perché questi uomini non vogliono restare nei propri paesi e cercare di salvarli? Perché tutti possiedono gli ultimi modelli di cellulari, carichi di minuti apparentemente illimitati? È chiaro che i “rifugiati” sono stati informati su quali tipi di benefici sociali possono richiedere e su come procedere; sono quindi spavaldi e diventano violenti se incontrano resistenza. Esigono persino costosi trattamenti medici, che sono scontati e dati per scontati. Perché? Non ci sono controlli per nessuna di queste persone, naturalmente, perché non c’è tempo per fare più di diecimila controlli al giorno. Per quel che ne sappiamo, queste persone potrebbero essere criminali, mercenari e terroristi. Un numero sconosciuto ha gravi malattie, come epatite, tubercolosi e persino la peste. Nessuno ne tiene traccia, nessuno li ha registrati, nessuno limita la loro libertà di movimento. Quelli che si registrano lo fanno per lo più con falsi passaporti siriani, che la Turchia distribuisce come caramelle, anche ai neri africani che non somigliano per niente ai siriani. Decine di migliaia di “rifugiati” sono “scomparsi” dai propri campi, alcuni addirittura hanno fermato i treni speciali a metà strada verso le loro destinazioni, tirando il freno di emergenza e scappando nel deserto. Dove e perché – nessuno lo sa. Nessuno fa domande, ma ciò che è chiaro è che abbiamo completamente perso il controllo del territorio europeo.
In terzo luogo, c’è una piccola questione di collaborazione e tradimento. Anche se fosse una vera crisi dei rifugiati, perché nessuna delle politiche del governo tedesco/europeo ha senso? E perché la stampa agisce continuamente ed in modo uniforme a favore di queste politiche ed è apertamente ostile nei confronti della popolazione europea? Se milioni di persone devono fuggire dal pericolo, ci sono molti modi diversi per prendersi cura di loro senza mettere a repentaglio l’integrità dell’Europa e rovinare diversi bilanci nazionali. Invece però di discutere su cosa fare, come farlo e come pagarlo, il piano sembrava essere predeterminato, deciso molto tempo fa.
La “soluzione” politica è di impregnare ogni città in Austria, Germania e Svezia di persone di origine ed intenzioni sconosciute. Fiancheggiata da una stampa che ben accoglie il processo, sottovaluta il loro numero e sopprime i rapporti sui crimini commessi dai “rifugiati”, danneggiando e demonizzando ogni forma di opposizione. Censura, propaganda, incitamento all’odio, diffamazione ed aperto rifiuto dei diritti democratici di base contro ogni opposizione, stanno semplicemente esplodendo. Un primo esempio di ciò è il vice cancelliere tedesco Sigmar Gabriel, che ha chiamato “pack” (carogna) una parte indefinita ma grande della popolazione tedesca che osa opporsi a questa pazzia.
Tutti coloro che prendono posizione in Germania, opponendosi a qualsiasi politica relativa ai rifugiati da parte del governo, sono soggetti ad insulti ed etichettati come estremisti di destra, criminali odiosi e pericolosi per la società. Alcuni vengono individuati e perseguitati in pubblico usando ampie campagne di diffamazione. Lo scrittore Akif Pirinçci è diventato l’ultima vittima, dopo aver tenuto un discorso alla dimostrazione di PEGIDA, l’accusa contro di lui basata su una spudorata falsa dichiarazione dei fatti.
Anche la più pacifica protesta è immediatamente minacciata di divieto. Ogni discorso o pubblicazione che menziona tradimento od accuse simili è immediatamente soggetto ad indagini, con l’accusa di demagogia o minaccia di violenza. Gli esempi attuali possono essere trovati ogni giorno nei principali giornali mainstream, come Der Spiegel, Die Welt, Bild e simili. Se questa situazione fosse avvenuta per caso, un tale consenso spontaneo sarebbe stato estremamente improbabile. Ma fin dal primo giorno questa è stata un’evidente campagna di propaganda/diffamazione contro la verità e contro gli interessi della popolazione europea.
La stampa tedesca si è persino guadagnata un nuovo nome, “lügenpresse”, parola che può essere ascoltata ad ogni angolo. In privato, i politici vengono continuamente chiamati traditori.
La compagnia ferroviaria nazionale ha l’ordine di offrire treni speciali gratuiti per i “rifugiati”, portandoli in ogni angolo del paese nel modo più veloce possibile, ritardando nel contempo i treni regolari.

Le case e gli appartamenti liberi sono confiscati con la forza e consegnati gratuitamente ai “rifugiati”. Ogni “rifugiato” a cui viene dato affitto è pagato dalle comunità, fino a 500 euro a persona al mese. Questa è una grande opportunità per gente senza scrupolo di far soldi velocemente, rendendo senzatetto malati ed anziani tedeschi.

Alla polizia ed alla stampa è stato ordinato di sopprimere le segnalazioni di qualsiasi crimine commesso dai “rifugiati”, quindi non ne troverà alcuno né sulla stampa né nei rapporti di polizia. Se però chiedete in giro, sentirete molte storie di assalti e stupri sfrenati in ogni città della Germania. Alcuni campi “rifugiati” sono stati bruciati, la maggior parte dei quali però dai loro stessi abitanti, per lo più per protesta o per piccoli disaccordi. Le sirene della polizia si sentono in ogni città ogni ora.
Quando i “rifugiati” hanno iniziato prima a taccheggiare, e poi a saccheggiare, supermercati, il governo ha detto ai negozianti di non farlo sapere, ed ha pagato per tutto ciò che da allora è stato danneggiato o rubato. Le uniche eccezioni sono alcol e sigarette: tutti gli altri prodotti al dettaglio sono gratuiti, senza fare domande.
Il settore delle piccole imprese ha dichiarato che i “rifugiati” non sono impiegabili, a causa di zero qualifiche e mancanza di volontà di lavorare e di competenze linguistiche. Gli esperti della stampa tuttavia vedono in loro in qualche modo una “grande opportunità” per far crescere l’economia. Non c’è una discussione critica e nessun piano per il futuro. L’unico consiglio che il cancelliere Merkel ha dato alla Germania è stato “Wir schaffen das” (lo faremo), non elaborando esattamente né cosa né come. Chiunque abbia però un cervello può facilmente indovinare.
Per farla breve, ogni buon senso politico ed istinto umano proibirebbero un comportamento così imprudente, potenzialmente irreversibile, per non dire illegale. Il risultato finale è chiaramente visibile: o rovina dell’Europa, soprattutto dei paesi presi di mira dai “rifugiati”, che sono Austria. Germania e Svezia, o guerra. Dal momento che non credo che né coincidenze né una stupidità di questa portata siano possibili, questo è alto tradimento. Almeno due accuse sono state presentate contro l’attuale governo, uno per reati di immigrazione organizzata e, recentemente, per alto tradimento. Circa 400 persone sono diventate parte di questa azione. È improbabile che abbiano successo, perché la magistratura è complice. Se però non è evidentemente alto tradimento ora, lo diventerà entro poche settimane, richiesto da tutti, perché non c’è fine in vista.
Il resto della società organizzata è altrettanto sovversiva. La stampa si è apertamente dichiarata nemica della democrazia e del popolo, e nella migliore delle ipotesi una collaboratrice. La Chiesa, ancorché immediatamente minacciata dall’Islam violento, prega per più immigrati. L’intellighenzia tace o applaude il nostro altruismo. Il tradimento è completo. L’esercito e la polizia sono completamente sopraffatti. Il primo è stato ridotto di dimensioni molto tempo fa, fino all’estrema inefficacia, è comunque è stao fiaccato da missioni internazionali. La seconda non è semplicemente in grado di gestire milioni di potenziali nemici fomentati in tutta Europa, in attesa dell’ordine di attacco.
Per gli osservatori stranieri, tutto ciò potrebbe sembrare inverosimile ed esagerato. Considerate però questo: in alcune zone della Germania, quando chiami la polizia ora, nessuno risponde al telefono. Se rispondono, non sono in grado di fare alcunché. Un mio amico ha chiamato la linea di assistenza della polizia (non il normale numero di emergenza locale) e gli hanno consigliato di formare una specie di milizia per risolvere il problema. Una città di 600 persone ha al massimo una dozzina di poliziotti, ma spesso circa un migliaio di “rifugiati” da gestire. Nessuno verrà in loro aiuto se questi “rifugiati” decidono di prendere ciò che sembrano credere sia già loro – perché qualcuno glielo ha detto, immagino. Siamo alla deriva, in un mare di nemici.
Mi trovo in un incubo incapace di svegliarmi. Molte persone si sentono impotenti e riluttanti ad accettare la triste verità: siamo stati traditi da tutti coloro (tranne forse la polizia e l’esercito) di cui ci fidavamo per la nostra sicurezza e le nostre speranze per il futuro. Anche se la fine dell’economia globale nella sua forma attuale era una certezza, questo tipo di tradimento mi ha colto di sorpresa. Di una ventina di persone con cui ne ho parlato in confidenza, tutti sono assolutamente convinti che si andrà verso la guerra civile, ed in fretta! L’unica domanda che rimane è se ad avviarla saranno i tedeschi, i “rifugiati” o qualche altra fazione. Basta un attacco terroristico per scatenare il caos puro. Ho sentito da diverse persone collegate ai circoli europei della sicurezza che il mercato illegale delle armi è completamente esaurito, con molti spacciatori che si aggrappano alle proprie armi per uso personale. È una voce, ma tendo a crederci.
C’è un piccolo movimento di protesta che sta facendo notizia in Germania e persino a livello internazionale. Il movimento PEGIDA si riunisce ogni lunedì a Dresda, oramai da un anno, per protestare contro la politica europea sull’immigrazione. Ha avuto molto sostegno da quando una cattiva politica di immigrazione ha dato origine a questa posticcia “Völkerwanderung” (migrazione di massa). Il 19 ottobre – al raduno annuale – circa 35-40 mila persone sono venute per protestare pacificamente, solo per essere attaccate da diverse migliaia di violenti “manifestanti” del movimento Antifa. Un gruppo presumibilmente antifascista, così violento e fascista nel proprio comportamento, sarebbe un eccellente materiale di reclutamento per i veri fascisti delle SA o del NSDAP. Uno dei seguaci di PEGIDA è stato picchiato e gravemente ferito con un’asta di metallo ancor prima dell’inizio del raduno. Diverse centinaia di poliziotti hanno dovuto combattere per le proprie vite per ore. Gli Antifa, noti a molti come il secondo esecutivo del governo, non sono altro che un’efficace forza mobile per sedare la resistenza; esattamente come le SA, solo senza le belle uniformi. Ovunque vengano annunciate delle dimostrazioni, i membri di Antifa si recano lì per esprimere la propria opinione con “duri” argomenti.
Non sorprende che in questo momento PEGIDA sia un obiettivo primario di diffamazione ed odio. Per quanto piccolo, l’establishment sembra considerarlo un vero pericolo, dal momento che il loro ordine alla stampa di reprimerlo completamente durante l’ultimo anno non l’ha soffocato. Per quanto però possano essere importanti localmente, il risultato sembra irreversibile. L’invasione è già riuscita. Ogni giorno che passa i numeri diventano sempre più contro di noi. Il miglior risultato oramai è una guerra civile in pochi mesi, per cercare di invertire questa progessione. Il peggior risultato è una completa disintegrazione delle nazioni europee nei prossimi anni, con vaste aree del continente rese ingovernabili. Il divorzio tra il governo ed il popolo è quasi completo. Nessuna persona sana di mente crede alla stampa od ai politici. Mai prima d’ora mi è stato più chiaro che questa società è completamente infranta, con ogni elemento chiave che agisce contro interessi sia individuali che collettivi, apparentemente seguendo ordini altrui.
Ancora una volta, l’obbedienza incondizionata ha conquistato la società tedesca; questa volta però senza il consenso delle masse, perché stavolta la soluzione finale riguarda loro. Il caos che seguirà non sarà affatto un incidente: è progettato e ordinato.
Ancora una volta, un’altra generazione dovrà rispondere alla domanda dei propri nipoti: come avete potuto permettere che accadesse questo?
Dmitry Orlov

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