martedì 27 ottobre 2020

La nuova fase del Covid 19. Attenzione all'infezione batterica da micoplasma pneumoniae

UNA NOTIZIA CLAMOROSA DATA PER BUFALA PROPRIO DAL NOSTRO MINISTERO DELLA SALUTE RIVELA CHE NON SAREBBE UN CORONAVIRUS A CAUSARE TANTI MORTI, BENSI' UN BATTERIO KILLER. IN EFFETTI, ESISTONO PROVE INCONFUTABILI CHE IL MICOPLASMA CARICO DI BATTERI VIENE DIFFUSO NELL'ARIA CAUSANDO UNA FORMA DI POLMONITE "ATIPICA" (MICOPLASMA PNEUMONIAE) ATTRIBUITA AD UNA NUOVA FASE DEL COVID 19 MA IN REALTA' CAUSATA DA UN BATTERIO ANZICHE' DA UN VIRUS (PER SAPERE DI PIU' SUL MICOPLASMA LEGGI QUI: https://verainformazionerealtime.blogspot.com/2020/10/guerre-batteriologiche-scie-chimiche-e.html).
E SAPETE ANCHE CHI E' UNO DEI PIU' ACCREDITATI ESPERTI DI MICROBIOLOGIA E QUINDI DI MALATTIE CAUSATE DA MICOPLASMA IN ITALIA? SEMPRE LUI: ANDREA CRISANTI, IL "DOTTORE DELLE ZANZARE".... 



Il parere del Professor Aldo Ercoli.
 
Quello che è certo, tra tante opinioni contrastanti e contraddittorie, è che l’età media dei nuovi contagiati è di gran lunga più bassa rispetto a quella registrata qualche mese fa.

Nessuno può smentire il primario microbiologo dell’Università di Padova, Giorgio Palù. Ora il Covid 19 colpisce i giovani adulti. L’età media è di 30 anni rispetto ai 65 di marzo-aprile.

I novelli contagiati rispetto ai grandi anziani con più malattie (comorbilità) hanno migliori difese immunitarie sia acquisite (IgG) che innate (non dosabili, lasciateci in eredità dai nostri antenati invertebrati).

Tre su quattro contagiati sono asintomatici, stanno bene, non hanno alcun sintomo e sono destinati a negativizzarsi al tampone naso-faringeo nel giro di una, massimo due settimane. Nel restante 25% (1 su 4) il 18% ha sintomi molto lievi (tosse secca, temperatura che non supera i 38° C) ed il 7% è invece in condizioni più preoccupanti.

Questi pazienti possono in effetti andare incontro, se non isolati e adeguatamente curati (le medicine efficaci non mancano), ad una insufficienza respiratoria dovuta a polmonite interstiziale uni o bilaterale. Bisogna poi però fare attenzione alla esatta diagnosi. Nei giovani adulti le polmoniti interstiziali da Micoplasma pneumomiae sono frequenti.

Virus e micoplasmi possono causare forme di polmonite interstiziali che venivano definite “atipiche” perché molto differenti, sia clinicamente che dal punto di vista epidemiologico, dalla classica, “tipica”, polmonite batterica.

<<Il micoplasma pneumoniae, il più importante tra i micoplasmi patogeni per l’uomo a livello respiratorio, è responsabile della forma più comune atipica sensibile agli antibiotici (cioè perfettamente curabile e guaribile in un paio di settimane con antibiotici specifici n.d.r.). E’ la causa del 25/35% delle polmoniti dell’adulto acquisite in comunità trattate ambulatorialmente.
Test diagnostici rapidi (Immuno Card Mycopalsma) possono consentire l’identificazione, con una buona specificità, di IgM anti M. pneumoniae in tempi molto brevi (meno di un ora)>>.

(Polmoniti virali e da Micopalsma. Maurice A. Mufson, Marshall University Huntington, West Virginia).

Personalmente ho curato e guarito empiricamente molti pazienti (argomento già da me affrontato in passato) con doxiciclina (bassado) 100 mg due volte al giorno per 14 giorni oppure con levofloxacina (un fluorochinolonico) una compressa da 500 mg per lo stesso periodo.

Una terza opzione, da preferire sempre negli adolescenti e nelle donne in gravidanza, è l’azitromicina 500 per tre giorni e 250 mg (mezza compresa per bocca) per altri quattro giorni.

La diagnosi ambulatoriale empirica mi veniva confermata dalla clinica (ascoltazione dei polmoni praticamente negativa) in netto contrasto con il reperto radiologico (pneumopatia interstiziale ben evidente).
L’anamnesi clinica è poi perfettamente sovrapponibile a quella pertinente la prima fase del Covid 19: tosse secca stizzosa, febbre, talora disturbi gastrointestinali oppure olfattivi (anosmia) e/o gustativi (ageusia).

A mio avviso sarebbe bene che questo test sierologico rapido e ben conosciuto venisse effettuato in tutti i casi di polmoniti interstiziali specie negli adulti (il Micoplasma pneumoniae colpisce meno i bambini) al fine di instaurare una giusta terapia (le penicilline, i beta lattamici e le cefalosporine anche per via iniettiva sono del tutto inefficaci).

Sempre come broncopneumologo del territorio trovandomi nell’impossibilità di effettuare il test di laboratorio o sempre iniziato uno schema terapeutico empirico (ripeto doxiciclina, macrolidi o fluorochinolonici) ogni qual volta il quadro clinico fosse compatibile con una polmonite atipica (interstiziale) ambulatoriale. Non ho mai avuto nessun insuccesso. Tutti curati a casa senza ricovero ospedaliero. Fortuna? Può darsi ma anche credo conoscenza della patologia.

Aggiungo che questi antibiotici da me citati ed utilizzati sono in grado di coprire anche le altre forme di polmoniti atipiche dovute a clamidia pneumoniae, clamidia psittaci (da pappagalli) e persino patogeni della Legionella.

Non mi sembra poco. Ritorno alla pandemia Covid 19. Essendosi abbassata sensibilmente l’età dei contagi sarebbe bene distinguerla (grazie al test rapido Immuno-Card Mycoplasma) proprio dal Micoplasma pneumoniae che colpisce certamente tutte le età una è molto più frequente nei giovani adulti.

Il quadro clinico iniziale è insidioso con febbre e tosse secca, stanchezza, inappetenza, cefalea. Solo Rx del torace evidenzia una polmonite interstiziale più spesso monolaterale che bilaterale mentre l’ascoltazione dei polmoni è negativa.

L’ho già detto? Non fa niente: repetita iuvant. La terapia del Covid 19 nelle fasi iniziali è diversa da quella del Micoplasma pneumoniae.

Sinora l’Iss (Istituto superiore di Sanità) ci dice che i pazienti più giovani sono più resistenti al coronavirus. I deceduti minorenni sono in tutto quattro.

Il numero sale a venti se si arriva fino ai trenta anni ed a 86 fino ai quaranta (dati del 20 agosto 2020). A mio parere i bambini, almeno sotto i 10 anni, sono quasi del tutto immuni (98% circa) grazie al loro sistema immunitario innato cosi come le popolazioni camite sub sahariane (lo sostengo e scrivo da marzo).

Molti colleghi (virologi, epidemiologi, infettivologi, pneumologi etc) sono convinti che questi bambini piccoli possono trasmettere il virus ai nonni e/o alle persone immunologicamente più fragili. Personalmente ho molti dubbi al riguardo, quanto al resto come ho avuto modo di scrivere nell’ultimo articolo il coronavirus Sars-Covid-19 non è più lo stesso di prima.

Per sopravvivere si è frantumato il suo RNA, in diverse varianti. Quella italiana ha una ancor più elevata contagiosità (si realizza in tempi rapidissimi) ma ha perso gran parte della sua aggressività (è meno mortale, rispetto al ceppo originario).

Si ha tanta paura della riapertura delle scuole? Vi comunico che in Germania le aule per i più piccoli sono riaperte da 3 settimane … e non è successo niente di grave. I banchi teutonici non hanno le rotelle …

Ora è vero che il virus si trasmette “born air”, ossia attraverso l’aria, ma anche nei “rapporti ravvicinati”, quando si respira, in spazi ristretti, la stessa aria. Ciò spiegherebbe l’elevata contagiosità nei giovani adulti. Se l’età dei contagiati continua a scendere ci sarà un motivo? O no? Domandiamoci il perché. 

Notizia "bufala" o verità negata?

Una notizia data come "bufala" dal Ministero della Salute svela che in Italia alcune autopsie effettuate su malati deceduti di Covid 19, nonostante il divieto dell'OMS passibile di genocidio, hanno rivelato che non si tratta di un coronavirus ma di un batterio killer che causa la morte. Questo genera la formazione di coaguli di sangue e la morte del paziente: “Coagulazione intravascolare disseminata” (trombosi). La cura è data da “antibiotici, antinfiammatori e anticoagulanti”. In effetti, diversi casi di Covid 19 trattati somministrando eparina (sostanza anticoagulante) hanno dato ottimi segnali di ripresa a dimostrazione che la coagulazione del sangue è la manifestazione più tipica e frequente nei malati di Covid. Non solo. E’ stato dimostrato che il Covid-19 causa coagulazione del sangue facendo sviluppare trombosi che non permettono più al sangue di irrorare cuore e polmoni causando morte per soffocamento.

In Italia qualcuno ha disatteso il protocollo dell’OMS facendo un’autopsia su un cadavere colpito da Covid-19. E’ stato sezionato il corpo in diverse parti e gli esperti si sono resi conto che le vene erano dilatate da sangue coagulato. Le arterie erano piene di trombi (grumi) impedendo al sangue di fluire normalmente, di portare ossigeno a tutti gli organi, principalmente al cervello, al cuore e ai polmoni, causando la morte per trombosi.

L’OMS sarebbe stata citata in giudizio in tutto il mondo per aver coperto così tante morti impedendo l'autopsia dei cadaveri, e causando il crollo delle economie di molti paesi. Questo spiega anche l'ordine di cremare e seppellire immediatamente i corpi senza autopsia, con il pretesto dell'alto rischio infettivo.

Encefalite da micoplasma

L'encefalite da micoplasma è un'encefalite infettiva rara causata da segni clinici e sintomi neurologici ad esordio acuto (alterazioni dello stato di coscienza, crisi epilettiche, cefalea, segni meningei, cambiamenti del comportamento) secondari all'infezione batterica da Mycoplasma pneumoniae. Di solito i pazienti presentano segni clinici e sintomi aspecifici, come febbre, nausea, vomito ed affaticamento, che precedono l'esordio dei sintomi neurologici; spesso l'anamnesi è positiva per pregresse infezioni delle vie respiratorie (polmonite, bronchiolite, faringite).

Un approfondimento sulla Mycoplasma pneumoniae

In questo articolo introduciamo il tema, molto ampio, delle polmoniti acquisite in comunità (CAP), per poi soffermarci sui meccanismi patogenetici, sulle manifestazioni cliniche, polmonari ed extrapolmonari, dell’infezione da Mycoplasma Pneumoniae, parlando specificatamente della “walking pneumonia”.

Community Acquired Pneumonia (CAP)

La Community Acquired Pneumonia (CAP) è definita come un’infezione acuta delle basse vie aeree in soggetti che non sono stati ricoverati in ospedali o in luoghi di assistenza sanitaria nei 14 giorni precedenti. La CAP costituisce una delle cause più frequenti di ospedalizzazione e morte nei paesi industrializzati. Si stima che in Europa l’incidenza annuale di CAP sia di 1,07-1,2 casi su 1000 persone ma aumenta a circa 14 casi su 1000 nella popolazione con più di 65 anni. La CAP può essere virale, batterica, fungina o parassitaria o polimicrobica ma la forma più frequente è quella batterica. Spesso una CAP virale può complicarsi a causa di una sovrainfezione batterica.

Batteri che causano la Community Acquired Pneumonia

Il batterio che più frequentemente causa CAP è lo Streptococcus pneumonie seguito dal Mycoplasma pneumonie e dalla Chlamydophila pneumoniae. Batteri eziologicamente meno frequenti sono Haemophilus influenzae, Moraxella chatarralis, Staphylococcus aureus e Legionella pneumophila. In genere si usa la dicitura “polmonite tipica” per le polmoniti da Streptococcus pneumoniae e di “polmonite atipica” per le polmoniti da Mycoplasma Pneumoniae, da Chlamydophila pneumoniae e da Legionella pneumoniae.

Polmonite da Mycoplasma pneumoniae: cenni di epidemiologia e patogenesi

La polmonite da Mycoplasma Pneumoniae è considerata una delle CAP batteriche più frequenti, e insieme alla CAP da Chlamydophila pneumoniae costituisce la stragrande maggioranza delle CAP atipiche. La prevalenza della polmonite da Mycoplasma Pneumoniae è estremamente sottostimata visto che una buona parte dei soggetti sono asintomatici e non si sottopongono a controllo medico. Secondo uno studio di Arnold e collaboratori, l’11-15% delle CAP sarebbe attribuibile al Mycoplasma Pneumoniae.

I meccanismi patogenetici dipendono dalla citoaderenza, mediata dalle proteine P30 e P1, e dalla citotosscità, mediata dalla produzione di radicali liberi dell’ossigeno e dalla esotossina CARDS (“Community Acquired Respiratory Distress Syndrome”). Questa tossina stimola la cascata infiammatoria via Toll Like Receptors, causa ciliostasi delle cellule delle vie respiratorie e funge da fattore chemiotattico per linfociti circolanti che in questo modo infarciscono le “PeriBronnchoVascular Areas” (“PBVA”). Da alcuni studi emerge che l’infezione da Mycoplasma Pneumoniae stimoli l’immunoflogosi anche in senso Th2, in modo similare ad una reazione di sensibilizzazione allergica.

Polmonite da Mycoplasma pneumoniae: manifestazioni polmonari ed extrapolmonari

La polmonite da Mycoplasma Pneumoniae è soprannominata “walking pneumonia”, la polmonite che cammina, perché in buona parte dei casi la sintomatologia non è severa e comprende febbre non elevata, o addirittura febbricola, associata a tosse, più spesso non produttiva. L’auscultazione del torace spesso è incostante e non riesce a dirimere il sospetto diagnostico e solo in casi più severi si possono apprezzare rantoli secchi.

Può sussistere una moderata leucocitosi ma la conta totale dei leucociti raramente supera i 15000/μl. Le manifestazioni extrapolmonari interessano fino al 10% dei soggetti con infezione da Mycoplasma Pneumoniae. Le più frequenti sono a carico del Sistema Nervoso e comprendono meningite, encefalite, Sindrome di Guillain–Barré e neurite ottica. Non è ancor chiaro se queste complicanze siano dovute ad un danno diretto del batterio, alla formazione di autoanticorpi o a cross-reazioni tra anticorpi prodotti contro il batterio e antigeni cerebrali.

Possono presentarsi anche manifestazioni dermatologiche come eritema nodoso, eritema multiforme, Sindrome di Stevens-Johnson. Le manifestazioni ematologiche (trombocitosi, porpora trombotica trombocitopenica, anemia emolitica da agglutinine fredde), cardiache (miocardite, pericardite), renali (necrosi tubulare acuta, glomerulonefrite, nefrite interstiziale) e gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea) sono molto più rare.

Cenni di diagnosi e terapia

La diagnosi prevede la combinazione di una sintomatologia clinica sospetta, RX del torace (infiltrati peribronchiali e perivascolari, aree di consolidazione) ed esami di laboratorio. Attualmente i metodi più usati sono la ricerca di anticorpi specifici IgM e IgG nel sangue e la ricerca dell’acido nucleico del batterio nelle secrezioni respiratorie tramite PCR. In passato si effettuava anche la ricerca del titolo delle agglutinine fredde, attualmente poco usato perché poco specifico. Il Mycoplasma Pneumoniae non ha parete batterica dunque gli antibiotici β-lattamici sono inutili e si può ricorrere ai macrolidi (soprattutto azitromicina), ai chinoloni e alle tetracicline. L’associazione o meno di un cortisonico è attualmente dibattuta per un non chiaro bilancio tra rischi e benefici.


Le informazioni riportate nell’articolo in oggetto (Polmonite da Mycoplasma pneumoniae: la “walking pneumonia”) hanno esclusivamente scopo divulgativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o di una terapia.

Dr Riccardo Maria Botta, medico specializzando in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del dolore

Bibliografia:
Torres A, Peetermans WE, Viegi G, Blasi F. Risk factors for community-acquired pneumonia in adults in Europe: a literature review. Thorax. 2013
Parrott GL, Kinjo T, Fujita J. A Compendium for Mycoplasma pneumoniae. FrontMicrobiol. 2016 Apr 12;7:513.
Bajantri B, Venkatram S, Diaz-Fuentes G. Mycoplasma pneumoniae: A Potentially Severe Infection. J Clin Med Res. 2018 Jul;10(7):535-544

N.B.
Si ricorda che per capire meglio le informazioni qui contenute è necessario rimandare alla lettura preliminare di questo articolo: (https://verainformazionerealtime.blogspot.com/2020/10/guerre-batteriologiche-scie-chimiche-e.html)

Altre fonti:
https://www.microbiologiaitalia.it/batteriologia/polmonite-da-mycoplasma-pneumoniae-la-walking-pneumonia/

   
https://www.orpha.net/consor/cgi-bin/OC_Exp.php?lng=IT&Expert=83482

https://www.orticaweb.it/la-nuova-fase-del-covid-19-attenzione-al-micoplasma-pneumoniae/

Cinzia Palmacci

Guerre batteriologiche, scie chimiche e nugoli di zanzare per instaurare il Nuovo Ordine Mondiale



La Food and Drug Administration (FDA) ha approvato l'uso dei medicinali a base di clorochina per il trattamento del Covid 19. La clorochina, nonostante i suoi tanti detrattori, si sta rivelando molto efficace contro il Covid. Ma come mai la clorochina usata contro la malaria si sta rivelando un ottimo rimedio anche contro il Covid? Per rispondere a questa domanda dobbiamo considerare la zanzara come vettore. E' come fare l'analisi dei fattori in aritmetica: la malaria sta al Covid 19 come la zanzara al contagio. Se fate delle ricerche indipendenti sulla zanzara come vettore di contagio del Covid 19 troverete molte dichiarazioni di scienziati ed esperti che escludono in modo categorico che la zanzara possa essere causa di contagio da Covid 19, ma se cominciate a ipotizzare che la zanzara possa essere "geneticamente modificata" per trasmettere altre malattie il discorso cambia. Com’è noto, le zanzare sono insetti che, attraverso le punture, sono in grado di trasmettere un elevato numero di microorganismi, alcuni dei quali patogeni che originano poi in malattie dannose per la salute dell’uomo: basti pensare alla Febbre gialla, al virus del Nilo occidentale, alla Dengue, alla Zika o alla Chikungunya, trasmesse dalle specie Aedes aegypti e Aedes albopictus. In queste patologie, soprattutto nel caso del plasmodio della Malaria (diffuso dalle zanzare della famiglia delle Anopheles) esiste un meccanismo di ciclo di vita importante che richiede il passaggio necessario dalle zanzare femmina, come una sorta di incubazione. Questi piccoli insetti sono davvero fatali, molto più pericolosi di altri animali feroci e insidiosi: infatti, secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, le zanzare sono responsabili di circa mezzo milione di morti ogni anno e sono molto più letali sia dell’uomo stesso (al secondo posto) sia di alcune specie di serpenti (al terzo posto). A differenza di quanto si possa pensare, le zanzare non sono però veicolo di SARS-CoV-2 nell’uomo, così come non lo sono per la trasmissione dell’HIV e dell’Ebola. “Per essere trasmessi con le punture, dichiara il professor Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario all’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi e virologo presso l’Università degli Studi di Milano, il virus dovrebbe prima invadere le cellule intestinali della zanzara, passare nel resto dell’organismo e giungere, infine, alle sue ghiandole salivari. Questo processo però non ha luogo perché il virus viene bloccato e neutralizzato già all’inizio del percorso, ovvero nell’apparato digerente dell’insetto, dove viene neutralizzato”. Però, secondo voi, chi studia gli insetti e le zanzare in modo particolare (in Italia un esperto entomologo è il professor Andrea Crisanti, quello del lockdown sfrenato per intenderci), e conosce perfettamente il funzionamento del loro apparato digerente, potrebbe non sapere come far diventare le zanzare veicolo di altri virus oltre ai temutissimi Zika, Dengue ed altri? Si chiama "modificazione genetica", concetto che già conosciamo come "OGM-Organismo Geneticamente Modificato". A questo punto, dopo aver modificato geneticamente le zanzare per renderle il veicolo perfetto di malattie pericolose, come pensate che le zanzare anofele o altri tipi di zanzare non propriamente endemiche alle nostre latitudini possano arrivare in Europa? Attraverso gli aerei. Pensate che sia un'idea assurda? Non tanto se cominciate a vedere gli effetti sul clima di quelle strane strisce bianche lasciate nei nostri cieli da aerei che spesso sfuggono ad ogni controllo preventivo negli aeroporti. Le cosiddette e famigerate "scie chimiche" sono responsabili del cambiamento climatico che ha trasformato le nostre latitudini europee in climi sub tropicali favorevoli alla proliferazione di insetti come le zanzare ed altre specie velenose e pericolose che fino a qualche decennio fa non erano nemmeno lontanamente concepibili dalle nostre parti. Vi riporto la terribile ed inquietante esperienza di un atleta brasiliano di parapendio che, attraversando una corrente ascensionale, è incappato in una scia appena rilasciata da un aereo che conteneva nugoli di zanzare dalle quali ha contratto il virus Zika. 
"A Vila Xurupita (Brasile) un uomo è stato dichiarato affetto da virus Zika pochi giorni dopo aver effettuato un volo con il suo parapendio. Come certo saprete dalla stampa, il virus Zika è un nuovo tipo di virus di origine sudamericana veicolato tramite zanzare; quello che i media ufficiali non vi dicono è che le zanzare in questione sono state geneticamente modificate per trasportare il virus senza rimanerne uccise loro stesse. Per spargere poi le zanzare dai laboratori del NWO alle zone abitative, queste vengono rilasciate dagli aerei clandestini a bassa quota assieme alle scie chimiche. L’uomo ammalato di virus Zika ha dichiarato su internet che durante il suo ultimo volo in parapendio sopra il Morro do Papagaio ha preso una corrente ascensionale che lo ha fatto accidentalmente collidere con una scia chimica appena rilasciata da un aereo tanker, dentro la quale è stato circondato da nugoli di zanzare. Circostanza molto insolita, appena uscito dalla scia sono spariti anche gli insetti. Già il giorno successivo il malcapitato ha cominciato a sentirsi male, fino a dover essere ricoverato in terapia intensiva presso un ospedale privato gestito da un primario russo, il quale ha emesso la diagnosi. La stessa sorte è capitata pochi giorni dopo anche a molti abitanti della città irrorata dalle zanzare, tanto che l’ospedale locale non poteva più accogliere pazienti, avendo terminato i posti letto (è stato calcolato che il 79% degli abitanti del Morro do Papagaio è stato contagiato da Zika). “A ben documentarsi pare che mi sia andata bene, poteva andare molto peggio!” ha affermato il paziente, dopo essersi informato su internet sulle patologie causate dal contatto diretto con una scia chimica. Pare che l’uomo, dopo un periodo di quarantena in una camera orgonica e di disintossicamento, riuscirà a riprendersi completamente. Ancora non sa se tornerà al suo hobby: “Mi sono molto spaventato – ha dichiarato – ma allo stesso tempo rinunciare alle mie passioni vorrebbe dire dargliela vinta a quelle zecche del NWO (New World Order-Nuovo Ordine Mondiale). Ci penserò bene quando mi sarò ristabilito”. Il fatto è successo nel febbraio 2016, e a quanto pare, anche molti atleti delle Olimpiadi di Rio de Janeiro nello stesso periodo si sono ammalati con il virus Zika.
L'atleta di parapendio brasiliano infettato dal virus Zika ha fatto riferimento al NWO e non a torto. Per instaurare il Nuovo Ordine Mondiale avevano bisogno di una crisi globale, e una pandemia sarebbe stato un ottimo pretesto per bloccare persone, economia e libertà democratiche. Ma come infettare milioni di persone in tutto il mondo? Attraverso mirate guerre batteriologiche.


Le guerre batteriologiche: micoplasma e insetti (Dal sito Tanker Enemy)


Con le scie chimiche, come dimostrato da insigni ricercatori (giornalisti indipendenti, biologi, medici...) sono diffusi anche agenti patogeni: oltre a virus e viron (virus modificati geneticamente), con le irrorazioni è sparso il micoplasma, un comune agente patogeno trasformato in arma. Il testo che propongo, pur non recente (risale al 2001), tratto dalla rivista Nexus, edizione italiana, mantiene intatta la sua tragica attualità, visto che l'operazione "scie velenose" ha conosciuto un'escalation in quasi tutti i paesi del mondo. Ringrazio il gentilissimo Dottor G.G., per avermi fornito tanto prezioso materiale.
Esistono 200 specie di Micoplasmi che, per la maggior parte, sono innocui: solo quattro o cinque sono patogeni.(1) Il Mycoplasma fermentans (ceppo incognitus) probabilmente deriva dal nucleo del batterio Brucella. Questo agente patogeno non è un batterio e nemmeno un virus, bensì una forma mutata del batterio Brucella combinato con un virus da cui viene estratto il micoplasma. Le ricerche, eseguite dal 1942 ad oggi, hanno avuto come esito la creazione di forme maggiormente infettive e mortali. I ricercatori hanno estratto questo micoplasma dal batterio Brucella e, trasformatolo in arma, l'hanno sperimentato su un'ignara popolazione del Nord America.


Il Dottor Maurice Hilleman, virologo dirigente della ditta farmaceutica Merck Sharp & Dohme, ha affermato che attualmente tutte le popolazioni del Nord America e, potenzialmente, anche quelle del resto del pianeta, sono portatrici di questo agente patogeno. Dagli anni '70 del secolo scorso, con la diffusione di malattie prima sconosciute come la sindrome da affaticamento cronico e l'AIDS, si è chiaramente verificato un aumento nell'incidenza di tutte le affezioni sistemiche neurodegenerative.
Secondo il Dottor Shyh Ching Lo, ricercatore anziano presso l'Istituto di Patologia delle Forze armate, questo agente patogeno causa molte malattie tra cui AIDS, sindrome da affaticamento cronico, colite di Crohn, diabete di Tipo I, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, morbo di Wegener, Alzheimer e malattie collagene-vascolari, quali l'artrite reumatoide.
Il dottor Charles Engel, in forza agli Istituti nazionali della Sanità (NIH) di Bethesda, nel Maryland, durante un incontro dei NIH, tenutosi il 7 febbraio del 2000, ha asserito: "E' mia opinione che la probabile causa della sindrome da affaticamento cronico e della fibromialgia sia il micoplasma".
Sono in possesso di tutti i documenti ufficiali che dimostrano che il micoplasma è l'agente patogeno della sindrome da affaticamento cronico, dell'AIDS, della sclerosi multipla e di molte altre malattie; di questi, l'80 per cento è costituito da documenti governativi ufficiali canadesi e statunitensi, mentre il restante 20 per cento è formato da articoli di riviste quali il Journal of the american medical association, il New England journal of medicine ed il Canadian medical association journal. Gli articoli delle pubblicazioni scientifiche ed i documenti ufficiali si completano a vicenda.

Come agisce il micoplasma

Il micoplasma agisce penetrando nelle singole cellule dell'organismo, secondo la predisposizione genetica di ciascuno. Se l'agente patogeno distrugge determinate cellule del cervello, si possono contrarre malattie neurologiche, mentre se aggredisce le cellule dell'intestino inferiore, si può contrarre la colite di Crohn. Il micoplasma, una volta penetrato nella cellula, a volte vi può restare latente per dieci, venti o trent'anni; può tuttavia essere innescato nel caso si verifichi un trauma, quale un incidente o una vaccinazione che non determina una reazione immunitaria. (...)

La creazione del micoplasma

Molti medici non sono a conoscenza di questo micoplasma, poiché esso fu sviluppato dai settori militari statunitensi nell'ambito della sperimentazione relativa alla guerra biologica. L'agente in questione fu brevettato dall'esercito degli Stati Uniti e dal Dottor Shyh Ching Lo. Nel 1942 i governi di Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna stipularono un accordo segreto allo scopo di creare due armi biologiche (una che rendesse inabili ed una che uccidesse) da usare contro la Germania ed il Giappone, paesi che stavano anch'essi elaborando armi batteriologiche. I governi di cui sopra si concentrarono principalmente sul batterio Brucella e cominciarono a trasformarlo in un'arma. Anche il Servizio “sanitario” pubblico negli U.S.A. seguì da vicino il programma, mentre i Centri di “controllo” delle malattie lavoravano a fianco dei militari per trasformare patogeni esistenti da tempo immemorabile in modo che diventassero più contagiosi ed efficaci. Lo Special virus cancer program, ideato dalla C.I.A., creò un agente patogeno contro il quale l'umanità non disponesse di immunità naturale (furono i prodromi della sindrome che, in seguito, fu denominata A.I.D.S.): questo programma fu camuffato da piano per la lotta contro il cancro. (...)



Brucella cristallina

Un documento di uno studio del Senato declassificato il 24 febbraio 1977, dimostra che George Merck, della ditta farmaceutica Merck Sharp & Dohme (che ora produce farmaci per curare malattie che un tempo essa stessa creò), nel 1946 riferì al Ministro della guerra che i suoi ricercatori erano riusciti, per la prima volta, ad isolare l'agente patogeno in forma cristallina: avevano prodotto una tossina batterica estratta dal batterio Brucella. Tale tossina poteva essere trasmessa da vettori come gli insetti, l'irrorazione aerea o la catena alimentare. La Brucella è un agente che non uccide, ma rende inabili le vittime. Tuttavia, secondo il dottor Donald Mac Arthur del Pentagono, presentatosi nel 1969 innanzi ad una commissione congressuale, gli scienziati avevano scoperto che, disponendo di micoplasma di notevole virulenza, (10 alla decima potenza) esso si sarebbe sviluppato in A.I.D.S. ed il paziente sarebbe deceduto, dato che l’agente era in grado di eludere le naturali difese umane. Nel caso di una virulenza di 10 all’ottava, la persona avrebbe manifestato la sindrome da affaticamento cronico o la fibromialgia; con virulenza di 10 alla settima, la vittima avrebbe subito un deperimento. (…)
Giacché l’agente patogeno cristallino si discioglie nel sangue, le comuni analisi del sangue e dei tessuti non ne rilevano la presenza. Il micoplasma cristallizza solo a 8.1 pH ed il sangue ha un pH di 7.4: il medico quindi penserà che i disturbi accusati sono frutto della vostra immaginazione.


Nota:
(1) I micoplasmi formano un genere di batteri di piccoli dimensioni; sono privi di parete cellulare, caratteristica che li rende resistenti alla penicillina ed ad altri antibiotici con meccanismo d'azione analogo. Tra le specie patogene per l'uomo, bisogna ricordare M. pneumoniae che è causa di una forma di polmonite relativamente diffusa. Vedi Enciclopedia delle scienze, Milano, 2006, s.v. inerente.

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Per il materiale di Tanker Enemy si ringrazia Rosario Marcianò per le accurate e impeccabili ricerche del suo interessante sito, e ci auguriamo che l'accanimento processuale nei suoi riguardi scatenato dalla censura orwelliana possa dissolversi quanto prima alla luce della ragione e del diritto alla libertà di stampa e di opinione garantiti dalla Costituzione Italiana. Forza Rosario resisti.

Cinzia Palmacci 


http://chiaveorgonica.altervista.org/si-ammala-di-virus-zika-dopo-aver-attraversato-una-scia-chimica-in-parapendio/

https://www.corriereadriatico.it/attualita/marina_alabau_virus_zika_rio_2016-1547328.html

https://www.grupposandonato.it/news/2020/maggio/zanzare-coronavirus

https://www.usnews.com/news/health-news/articles/2020-03-31/fda-approves-malaria-drugs-to-treat-covid-19-despite-little-proof-they-work

http://www.tankerenemy.com/2007/05/micoplasma-lagente-patogeno-delle.html#.X5gBpYhKjIU

http://www.tankerenemy.com/2007/06/micoplasma-lagente-patogeno-di.html#.X5gCf4hKjIW

lunedì 26 ottobre 2020

Perché la DARPA è così interessata ai metodi di estinzione genetica?

LE RICERCHE TOP SECRET SULL'ESTINZIONE GENETICA DEL DOTTOR ANDREA CRISANTI "ESPERTO DI COVID 19" CHE FANNO ACCAPPONARE LA PELLE. IN COLLABORAZIONE CON L'AGENZIA DARPA DEL PENTAGONO E LA FONDAZIONE DI BILL GATES. DALL'ESTINGUERE LE ZANZARE ALLA POPOLAZIONE UMANA E' QUESTIONE DI GENE DRIVE. LA SCIENZA GIOCA A FARE "DIO"....

Ormai è chiaro: Bill Gates vuole avere il potere di vita e di morte sulle persone....

I finanziamenti militari degli USA a questo ramo della ricerca genetica hanno scatenato un nuovo dibattito.

Una delle possibilità più straordinarie date dalle nuove tecniche di editing genetico è quella di costruire i cosiddetti "gene drive": sistemi che assicurano che un gene sia sempre trasmesso a tutta la generazione successiva, aggirando la selezione naturale. Le applicazioni di questa tecniche sono moltissime: dal creare popolazioni selvatiche di zanzare immuni alla malaria, all’estinguere specie invasive, come vorrebbe fare la Nuova Zelanda.

Non è una novità che la DARPA — l’agenzia della ricerca militare statunitense — stia studiando da vicino queste tecnologie, in particolare per quanto riguarda la possibilità di renderle reversibili. Questo interesse, però, si direbbe più consistente di quanto dichiarato in passato, per un ammontare di cento milioni di dollari in fondi dedicati: una serie di email ottenute dall’ONG anti-biotech ETC Group ha infatti appena rivelato che la DARPA sarebbe il primo finanziatore al mondo delle ricerche sui gene drive.

Proprio in questi giorni, a Montreal, si è riunito il gruppo di consulenza tecnica dell’ONU Convention on Biological Diversity (UNCBD), che ha un ruolo fondamentale nel formare le linee guida internazionali su questo tema. Lo scorso anno, l’ETC Group aveva presentato senza successo proprio all’UNCBD una petizione per l’istituzione di una moratoria sulla ricerca e l’uso dei gene drive.
Jim Thomas, co-direttore dell’ETC group, sostiene che l’influenza sullo sviluppo della tecnologia esercitata dalla DARPA rafforzi la necessità di una moratoria. "La possibilità che questa tecnologia possa essere utilizzata con la doppia finalità di alterare o estinguere popolazioni naturali è una minaccia non solo per l’ecosistema ma anche per la pace" ha dichiarato al Guardian. “Il finanziamento da parte di una agenzia militare alla ricerca sui gene drive potrebbe violare la Convenzione sul divieto dell'uso di tecniche di modifica dell'ambiente a fini militari”.


La DARPA sembra condividere alcune delle preoccupazioni degli attivisti. “Le tecniche di gene editing, in particolare i gene drive, stanno facendo passi da gigante," ha spiegato un portavoce della DARPA a Gizmodo. "Al progresso non sono però corrisposti i miglioramenti negli standard di bio-sicurezza necessari a proteggere da possibili rischi.” Effettivamente, cinque dei sette team che le mail hanno rivelato essere finanziati dall’agenzia militare lavorano proprio sulla bio-sicurezza della tecnica, con in particolare un gruppo dell’MIT che studia come rendere queste tecniche reversibili.

Molti degli scienziati personalmente identificati nelle mail non hanno preso bene le accuse degli attivisti anti-biotech di voler influenzare segretamente il processo decisionale delle Nazioni Unite verso una regolamentazione più lassa. “Vogliono far credere che c’è un fine secondario spregevole in cose che io credo essere fondamentalmente per il bene comune, come se fossimo una cabala,” ha dichiarato a Science Robert Friedman del J. Craig Venter Institute, uno degli esperti di Montreal il cui nome ricorre nelle e-mail, in particolare per quanto riguarda il reclutamento di altri esperti per il forum dell'UNCBD. “La petizione per una moratoria con firme da oltre 170 ONG invece è nata per immacolata concezione?,” ha detto Friedman, insinuando che i gruppi di scienziati raramente sono così ben organizzati.

Un editoriale non firmato su Nature ha chiamato l’intera faccenda un "tentativo non fondato di polarizzare la questione", paragonando la vicenda al Climategate, in cui email di ricercatori che si occupavano dei cambiamenti climatici erano state fatte trapelare alla stampa subito prima di un meeting delle Nazioni Unite sul tema, ed estrapolate dal contesto per delegittimare la ricerca nel campo.

Gli scienziati coinvolti sembrano in larga misura condividere le preoccupazioni sui potenziali effetti collaterali dei gene drive: esistono linee guida volontarie stilate dai ricercatori e dei principi generali per il finanziamento di progetti sul tema, anche se la regolamentazione nazionale e internazionale continua a latitare.

Il problema non è da sottovalutare, specialmente visto che tanto i vantaggi quanto i rischi dei gene drive in natura certamente trascendono i confini nazionali. Il coinvolgimento della DARPA e la mancanza di trasparenza, reale o percepita che sia, potrebbero fare tutta la differenza sull’uso di queste tecniche fuori dal laboratorio.

Lotta alla malaria, importante scoperta di Andrea Crisanti

ECCO LA PROVA DEL COINVOLGIMENTO DELL'"ESPERTO DI COVID19" ANDREA CRISANTI CON LA FONDAZIONE DI BILL E MELINDA GATES....



C'E' DA FIDARSI?


BILL GATES DURANTE UNA CONFERENZA SU ZANZARE E MALARIA


25 Settembre 2018

Tra i partner dello studio il Polo GGB, incubata in TLS, con il laboratorio di Terni e le piattaforme tecnologiche di genomica e di bioinformatica di Siena.

Il team dell’Imperial College di Londra, guidato dal Prof. Andrea Crisanti, ha raggiunto un importante obiettivo nella lotta alla malaria. I risultati dello studio, oggetto di pubblicazione su Nature Biotechnology, dimostrano per la prima volta l’efficacia della tecnica del gene drive nel bloccare la capacità riproduttiva delle zanzare Anopheles Gambiae, responsabili della trasmissione della malaria nell’Africa sub-sahariana.

Nello specifico, i ricercatori sono riusciti a ottenere, in ambiente confinato, la totale eliminazione di popolazioni di zanzare dopo sole 7/11 generazioni, superando i problemi di resistenza che gli esperimenti precedenti avevano affrontato. La speranza dei ricercatori è che tale successo possa essere in futuro replicato in natura attraverso il rilascio controllato di popolazioni di zanzare portatrici del gene drive allo scopo di ridurre le potenzialità riproduttive delle diffondere l’infertilità femminile nelle popolazioni autoctone, provocandone gradualmente il collasso.

Il Prof. Andrea Crisanti ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto, ammettendo che “la tecnica del gene drive ha il potenziale per accelerare l’eradicazione della malaria superando le barriere logistiche, la scarsità di risorse e le difficoltà che i paesi del terzo mondo incontrano nell’affrontare tale problema”. A suo avviso, infatti, “nonostante gli enormi sforzi e le risorse impiegate, nel 2016 non si sono registrati cali nel numero di casi di malaria per la prima volta in oltre due decenni. Ciò suggerisce che gli attuali strumenti non sono sufficienti a contenere la malattia”. La malaria è una malattia ancora endemica in molte aree geografiche: nel 2016 sono stati circa 216 milioni i casi di malaria e circa 445.000 i decessi in tutto il mondo, per lo più di bambini sotto i cinque anni.

Il team del Prof. Crisanti è da anni in prima linea negli studi per la lotta alla malaria ed è stato uno dei primi gruppi al mondo a testare la tecnica del gene drive nelle popolazioni delle zanzare responsabili della trasmissione della malaria. A tale riguardo, il Prof. Crisanti precisa come ancora vi sia molto lavoro da fare, in termini di test di laboratorio e di valutazione dei rischi nei paesi colpiti dalla malaria. Tuttavia, gli esperimenti attuali rappresentano delle prove incoraggianti sul fatto che si sia sulla strada giusta per l’eradicazione della malaria.
Lo studio è stato finanziato dalla fondazione Bill & Melinda Gates Foundation, DARPA e British Biological Research Council di cui sono parti alcuni dei più prestigiosi centri di ricerca internazionali e di cui anche il Polo GGB è partner per l’Italia con il laboratorio di confinamento ecologico di Terni e con le sue piattaforme tecnologiche di genomica e di bioinformatica di Siena.

Riferimenti: ‘A CRISPR-Cas9 gene drive targeting doublesex causes complete population suppression in caged Anopheles gambiae mosquitoes’ by Kyrou K, Hammond AM, Galizi R, Kranjc N, Burt A, Beaghton AK, Nolan T, and Crisanti A is published in Nature Biotechnology.


Vedi anche: https://verainformazionerealtime.blogspot.com/2020/10/lesperto-di-covid-19-andrea-crisanti-e.html

L'"esperto" di Covid 19 Andrea Crisanti e le zanzare killer

RICORDATE LA ZANZARA KILLER PORTATRICE DI FEBBRE GIALLA E VIRUS ZIKA? ORA CHIEDETEVI COME MAI IL "MASSIMO ESPERTO" DI COVID 19 IN ITALIA SIA PROPRIO UN ENTOMOLOGO CHE STUDIA LE ZANZARE (GUARDA CASO) COME IL DOTT. ANDREA CRISANTI..... 

In questo video Bill Gates parla di zanzare e malaria:




L’Aedes aegypti, arriva in Europa la zanzara della febbre gialla e del virus Zika


Febbre gialla e virus Zika i maggiori pericoli derivanti dall’Aedes aegypti, la zanzara killer che si sta avvicinando all'Europa.


CLICCA E GUARDA IL VIDEO




L’Aedes aegypti, meglio conosciuta come zanzara della febbre gialla, si sta avvicinando all’Europa. L’allarme è stato lanciato dal Centro europeo per il controllo delle malattie (ECDC) che ha emesso un comunicato con il quale mette in guardia i responsabili della prevenzione dei singoli Stati della Ue dai pericoli rappresentati da una eventuale proliferazione di questo tipo di zanzara killer.


La zanzara in questione è originaria dell’Africa tropicale e si può riconoscere dalle macchie bianche sulle zampe e da bande chiare a forma di lira sul torace.


La zanzara della febbre gialla e del virus Zika si avvicina all’Europa


L’allarme sull’arrivo in Europa della zanzara portatrice di varie malattie, tra cui la febbre gialla e il virus Zika, è stato lanciato dell’ECDC dopo aver rilevato, nel 2017, consistenti insediamenti nelle isole Canarie ed in special modo in alcune zone dell’isola di Fuerteventura, una zona ad alta frequentazione turistica, circostanza che potrebbe favorire la diffusione della zanzara in Europa grazie ai bagagli dei viaggiatori.


Altri focolari sono stati rilevati in zone prossime al continente europeo come l’arcipelago portoghese di Madeira, dove questa zanzara di origine africana è stanziale addirittura dal 2007, nella zona del Mar Nero, sulle coste della Turchia e in Egitto.


Da queste zone, secondo gli esperti, potrebbe essere molto facile, per i pericolosi insetti, raggiungere le aree periferiche dell’Europa, come Spagna, Italia e Grecia, (tra le più colpite dal coronavirus) dove troverebbero condizioni climatiche particolarmente favorevoli al loro insediamento e, di conseguenza, alla diffusione di focolai di virus.


I pericoli della zanzara della febbre gialla e la prevenzione


Secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie è necessario tenere sotto stretto controllo la diffusione della zanzara della febbre gialla ed attuare tutte le misure necessarie per la prevenzione delle malattie di cui è portatrice.


Nelle zone egiziane del Mar Rosso dove sono stati individuati recenti insediamenti, infatti, sono stati registrati focolai di dengue, una pericolosa febbre emorragica che può rivelarsi mortale. Altre malattie trasmesse dalla zanzara Aedes aegypti sono la chikungunya e le già citate febbre gialla e Zika, tutte malattie infettive di origine tropicale.


Si tratta di malattie per le quali non esistono vaccini approvati e l’unico mezzo per combatterla risiede nella prevenzione il cui primo passo consiste nell’eliminazione dell’habitat naturale dell’Aedes aegypti. A questo proposito, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) consiglia di evitare la raccolta di acqua all’aria aperta e l’utilizzo, da parte delle popolazioni residenti nelle zone infestate dalla zanzara killer, di abiti che coprano completamente la pelle, zanzariere e repellenti per insetti.


L'entomologo Crisanti è un esperto di zanzare

Altro che virologo, Crisanti è un «entomologo, esperto di zanzare». Così il professor Giorgio Palù, intervenendo a Tv7 Group, ha definito l’«espertone» di coronavirus Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova e guru stellato della pandemia che fa tremare gli italiani ogni volta che apre bocca. Perché sono sempre cattive notizie o previsioni catastrofiche: in una delle sue ultime uscite Crisanti si era addirittura calato nei panni di un moderno grinch del coronavirus, sostenendo che «un lockdown a Natale sia nell’ordine delle cose: si potrebbe resettare il sistema, abbassare la trasmissione del virus e aumentare il contact tracing», creando il panico in tutta la popolazione – specialmente nel settore turistico e del commercio, che con le feste natalizie contava di risollevarsi dal baratro economico causato dall’emergenza sanitaria.


Parassitologo ed entomologo


«Crisanti è un mio allievo. Nel senso che accademicamente l’ho chiamato io da Londra. Non è un virologo. Non ha mai pubblicato un lavoro di virologia. Negli ultimi dieci anni non ne ha mai pubblicato neanche uno di microbiologia. Ma è un esperto di zanzare, come entomologo». Nell’ottobre 2019 Palù aveva ceduto a Crisanti il posto alla guida del Dipartimento di Medicina Molecolare all’Università di Padova. Ai tempi ne parlava così: «C’era bisogno di un sostituto e l’abbiamo trovato in Andrea Crisanti, una figura di primo piano: medico, parassitologo, con una formazione internazionale. La parassitologia sarà la dimensione del futuro: pensiamo ai cambiamenti climatici, ai nuovi parassiti che si vanno diffondendo e ai cosiddetti vettori, gli insetti che trasmettono alcune malattie. Ad esempio la zanzara tigre è vettore di zika, dengue, chikungunya e febbre gialla». Parassitologo ed entomologo: il patentino di virologo glielo ha dato, sostanzialmente, la stampa mainstream. Che è un po’ come dire di essere laureati all’Università della vita su Facebook, per intenderci.



LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Lunedi 26 Ottobre 2020

Lunedì della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa’ che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ef 4,32-5,8)
Camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato.


Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.
Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.
Di fornicazione e di ogni specie di impurità o di cupidigia neppure si parli fra voi – come deve essere tra santi – né di volgarità, insulsaggini, trivialità, che sono cose sconvenienti. Piuttosto rendete grazie! Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro – cioè nessun idolatra – ha in eredità il regno di Cristo e di Dio.
Nessuno vi inganni con parole vuote: per queste cose infatti l’ira di Dio viene sopra coloro che gli disobbediscono. Non abbiate quindi niente in comune con loro. Un tempo infatti eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 1)
Rit: Facciamoci imitatori di Dio, quali figli carissimi.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde.
Il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.

Canto al Vangelo (Gv 17,17)
Alleluia, alleluia.
La tua parola, Signore, è verità;
consacraci nella verità.
Alleluia.

VANGELO (Lc 13,10-17)
Questa figlia di Abramo non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta.
Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».
Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?».
Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Con il battesimo abbiamo ricevuto uno spirito da figli adottivi, per mezzo del quale possiamo rivolgerci a Dio chiamandolo Padre. Per questo, con fiducia rivolgiamo al Signore le nostre preghiere. Diciamo insieme:
Padre, ascoltaci.

- Perché la Chiesa superi con la libertà della fede, qualsiasi tradizione che offusca lo spirito evangelico e indichi ai fedeli il vero volto di Dio. Preghiamo:
- Perché gli uomini siano liberati dalla tentazione di crearsi una propria e riduttiva immagine di Dio, ma lo scoprano come egli si è rivelato in Gesù Cristo. Preghiamo:
- Perché nessuna legge o istituzione sia di impedimento al compimento del bene, ma su tutto prevalga il comandamento dell'amore. Preghiamo:
- Perché tutti i datori di lavoro si impegnino fattivamente a rispettare la dignità della persona, che viene prima di ogni interesse e profitto economico. Preghiamo:
- Perché l'amore verso Dio ci aiuti a vivere la nostra sessualità come dono, che ci rende conformi alla sua immagine. Preghiamo:
- Perché la nostra festa sia segno di salvezza.
- Per un maggiore dialogo della scienza medica con i principi della fede.

Dio di infinita bontà, che nella croce del tuo Cristo hai liberato l'uomo da qualsiasi schiavitù, donaci di vivere sempre in rendimento di grazie e di manifestare al mondo la gioia della salvezza. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Guarda, Signore, i doni che ti presentiamo:
quest’offerta,
espressione del nostro servizio sacerdotale,
salga fino a te e renda gloria al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Esulteremo per la tua salvezza
e gioiremo nel nome del Signore, nostro Dio. (Sal 20,6)

Oppure:
Cristo ci ha amati: per noi ha sacrificato se stesso,
offrendosi a Dio in sacrificio di soave profumo. (Ef 5,2)


Preghiera dopo la comunione
Signore, questo sacramento della nostra fede
compia in noi ciò che esprime
e ci ottenga il possesso delle realtà eterne,
che ora celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
La parola di Gesù, il suo insegnamento, è forza di vita. Essa raddrizza tutto ciò che, nell’essere umano, è storto.
Guarisce tutto ciò che si oppone alla pienezza della vita. La donna inferma, incapace di alzarsi, e il capo della sinagoga, indignato per la misericordia di Gesù, sono tutti e due, per ragioni diverse, chiusi nella gioia della lode. La donna è piegata sul suo corpo, annientata da una sofferenza che le impedisce di stare in piedi davanti a Dio. Ma per mezzo del suo sguardo e della sua parola, Gesù le presta, a lei sola, la stessa attenzione che presta a tutta l’assemblea del giorno di sabato, e la ristabilisce nella gioia di vivere. Il capo della sinagoga è piegato dalla durezza del suo cuore. Se egli stesse in piedi, davanti a Dio, a viso scoperto, non riconoscerebbe forse nella guarigione di questa donna la bontà di Dio? “Ipocriti!”. Gesù non si rivolge solo a lui. Egli desidera sciogliere ogni resistenza alla pienezza in tutti i cuori umani. Egli è venuto a liberare la bontà umana da ciò che la ostacola, perché nell’amore senza limiti l’essere umano ritrovi Dio.

domenica 25 ottobre 2020

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)




Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa’ che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
O Padre, che fai ogni cosa per amore
e sei la più sicura difesa degli umili e dei poveri,
donaci un cuore libero da tutti gli idoli,
per servire te solo
e amare i fratelli secondo lo Spirito del tuo Figlio,
facendo del suo comandamento nuovo
l’unica legge della vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Es 22,20-26)
Se maltratterete la vedova e l’orfano, la mia ira si accenderà contro di voi.


Dal libro dell’Èsodo

Così dice il Signore:
«Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto.
Non maltratterai la vedova o l’orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.
Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.
Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l’ascolterò, perché io sono pietoso».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 17)
Rit: Ti amo, Signore, mia forza.

Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.

SECONDA LETTURA (1Ts 1,5-10)
Vi siete convertiti dagli idoli, per servire Dio e attendere il suo Figlio.


Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell’Acàia.
Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne.
Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

VANGELO (Mt 22,34-40)
Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore è nostra fortezza, nostro liberatore. Egli è la nostra potente salvezza. Eleviamo a lui la nostra preghiera, perché ci dia la forza di realizzare con le opere la sua parola che abbiamo accolto nel cuore.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa annunci senza stancarsi mai il primato dell’amore e testimoni con fedeltà la carità verso tutti. Preghiamo.
2. Perché i cristiani sperimentino la tenerezza dell’amore di Dio, facendo dell’ascolto della Parola e della preghiera il nutrimento quotidiano della loro fede. Preghiamo.
3. Perché i giovani scoprano che l’amore è donarsi, specialmente ai poveri, ai deboli, a chi è nel bisogno. Preghiamo.
4. Perché l’amore sia linfa delle famiglie e cementi i rapporti tra gli sposi e tra genitori e figli. Preghiamo.
5. Perché nella nostra comunità vengano meno il rancore, l’apatia e ogni divisione, e si diffondano la comunione fraterna e l’accoglienza reciproca. Preghiamo.

O Dio, Padre nostro, donaci la gioia e la forza dello Spirito Santo per fuggire gli idoli e convertirci a te, perché possiamo amarti con tutto il cuore, la mente e le forze e amare i fratelli come noi stessi. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Guarda, Signore, i doni che ti presentiamo:
quest’offerta,
espressione del nostro servizio sacerdotale,
salga fino a te e renda gloria al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Esulteremo per la tua salvezza e gioiremo nel nome
del Signore, nostro Dio. (Sal 20,6)

Oppure:
Cristo ci ha amati: per noi ha sacrificato se stesso,
offrendosi a Dio in sacrificio di soave profumo. (Ef 5,2)

Oppure:
“Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore,
con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. (Mt 22,37)


Preghiera dopo la comunione
Signore, questo sacramento della nostra fede
compia in noi ciò che esprime
e ci ottenga il possesso delle realtà eterne,
che ora celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
I farisei vivevano per meditare la legge, per capirla, per interpretarla. Alcuni sono riusciti a capire Gesù Cristo che ha detto a uno di loro che non era lontano dal regno dei cieli (Mc 12,34). E un altro fariseo, Paolo di Tarso, riuscì ad essere l’apostolo dei gentili. Ma tanti tra di loro, al contrario, rifiutavano il giovane Rabbi di Nazaret, e lo hanno messo a morte sulla croce... Interpretando la legge, i farisei ottenevano una casistica minuziosa che rendeva il giogo della legge insopportabile. Ed è per questo che non potevano capire Gesù che, secondo loro, infrangeva il riposo del sabato guarendo i malati il sabato, e anche dicendo che il Figlio dell’uomo era padrone del sabato e che questo giorno, così importante, era stato fatto per l’uomo, e non il contrario... (Mt 12,8; Mc 2,27). Gesù disfa il repertorio molto complicato dei precetti, e lo riassume nell’amore di Dio e del prossimo sopra tutto. Egli considera che questo è il primo comandamento, da cui tutti gli altri derivano... Di fronte a queste parole non possiamo fare altro che rivedere la nostra condotta, riconoscere i nostri errori e proporci in modo concreto di vivere per amore, di morire per amore.