sabato 18 luglio 2020

MAFIA ESERCITO DELLA C.I.A., SPUNTANO LE PROVE


(di Giuseppe Barcellona)
20/03/17 


Nel 1942 la guerra pendeva dalla parte dei nazifascisti, il presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt non dormiva sogni tranquilli; i sottomarini di Hitler erano appostati poco fuori la baia di Hudson pronti a silurare qualunque convoglio che dall’America partisse a sostegno degli alleati d’oltreoceano, i cittadini della grande mela osservavano preoccupati l’ammasso di ferraglia e residui oleosi che si estendeva lungo tutta la baia, testimonianza dell’efficacia militare dei nazisti probabilmente supportati da un’efficace rete di spionaggio di immigrati tedeschi e soprattutto italiani, specie quelli di origine siciliana che avevano in mano la flottiglia di pescatori del porto.

Quando venne appiccato un incendio all’interno della baia al transatlantico Normandie (foto), il presidente andò su tutte le furie, convocò il comandante della Marina Militare Haffenden e fu categorico: “A qualunque costo dobbiamo cambiare il corso della guerra”.

Haffenden convocò gli informatori dei servizi segreti i quali all’unisono gli indicarono i mangia spaghetti quali responsabili dei recenti eventi bellici, erano loro a rifornire gli U-Boot nazisti appostati poco fuori le acque territoriali americane ed i pescatori quasi tutti siciliani a fornire indicazioni sulla data di partenza dei vari convogli.


Il porto di New York era tutto in mano alla mafia siciliana, Lucky Luciano (foto apertura), il capo dei mammasantissima, era stato arrestato ed erano stati presi provvedimenti durissimi verso l’organizzazione criminale che poteva vantare centinaia di migliaia di affiliati e fiancheggiatori in tutto il Nord America; questa era la vendetta dei siculo americani verso il governo degli Stati Uniti.

Haffenden aprì immediatamente un canale con Lucky Luciano e si pervenne ad un accordo segreto; immediatamente fu smantellata la rete di spionaggio e nessun sommergibile tedesco si avvicinò più alla rada del fiume Hudson; in cambio la mano nera americana vide allentarsi il cappio del governo centrale.

Cominciò così il connubio mafia-servizi segreti americani e quando l’estate successiva si dovette pianificare lo sbarco alleato in Europa i vertici militari americani non ebbero dubbi sulla scelta; in Sicilia le famiglie mafiose avevano radici solide ed attendevano con ansia la fine del fascismo per tornare ai fasti di un tempo; quando Lucky Luciano chiamò a raccolta tutte le famiglie d’America e di Sicilia fu un plebiscito di consensi e lo sbarco, pianificato dagli Yankee con l’ausilio di migliaia di picciotti fu un successo.

In cambio di questo appoggio il governo americano promise il governo dell’isola, la nomina di sindaci, funzionari, amministratori appartenenti alle famiglie mafiose; un segno di riconoscenza verso i padrini ma anche la costituzione di un avamposto americano nel mediterraneo in previsione della disputa con l’Unione Sovietica di Stalin.


Erano i tempi in cui il braccio destro di Winston Churchill definì il maresciallo Tito “Un mascalzone, ma il nostro mascalzone” ed il leader britannico liquidò le rimostranze di un suo funzionario sul futuro dei Balcani così “Ha per caso intenzione di trasferirsi in Jugoslavia nei prossimi anni?”

Insomma a qualunque costo si doveva fermare l’avanzata rossa in Europa, così nacque in Italia il connubio Democrazia Cristiana-mafia, un progetto anticomunista costantemente supportato dai vari governi stelle e strisce che sarebbe durato fino alla caduta del muro di Berlino; in questa operazione segreta (ma non tanto) che durò quasi quarant’anni gli americani hanno sperimentato le tecniche di infiltrazione in un paese straniero, concetto poi esteso ad altre nazioni dove gli americani hanno esteso la loro influenza, spesso con azioni militari più eclatanti.

In Italia grazie alla mafia sono riusciti ad arrivare alla politica, ancora oggi molti si chiedono come è stato possibile un così stretto connubio tra due realtà che in teoria avrebbero dovuto essere antitetiche, a distanza di anni sono arrivate le ammissioni da parte degli uomini della C.I.A., ed in una certa parte sono spuntati i documenti che comprovano questa scottante verità.

William Colby ex capo della C.I.A. in una intervista rilasciata a Gianni Bisiach ha riconosciuto l’incredibile errore del governo americano che ha stretto rapporti troppo stretti con l’organizzazione criminale italiana condizionando in negativo la storia del paese, segnatamente della Sicilia.

“Noi abbiamo avuto rapporti con la mafia, questo è stato un terribile errore”, la clamorosa ammissione dell’ex capo C.I.A. riscrive la storia, il potere enorme concesso alla mafia nell’immediato dopoguerra è stato il terreno di coltura di una pletora di criminali che hanno insanguinato l’isola del mediterraneo condizionandone in negativo lo sviluppo e la storia, i Bontate, i Riina, i Provenzano, i Badalamenti, i Leggio, si formano in quegli anni di impunità garantita per legge dallo stato italiano.

Si, per legge, oggi possiamo affermarlo.

Sepolta tra cumuli di polvere, dimenticata (volutamente) negli archivi segreti, riaffiora dal passato il documento incriminante, quello che ha condannato a morte la Sicilia e con essa l’Italia ad un quarantennio di mafia e di connubio tra istituzioni e malavita e del quale ancora oggi non riusciamo a liberarci, perché dopo la Democrazia Cristiana venne un imprenditore milanese ed i successori di costui coinvolti in scandali di corruzione infinita sembrano gli ideali continuatori di una storia che cominciò tanti anni fa.


Ne parlò il presidente della Commissione Antimafia Carraro il 20 giungo 1974 rivolgendosi al ministro degli esteri Aldo Moro: “La commissione è stata informata dell’esistenza di un documento, fino ad ora non reso pubblico, che sarebbe allegato all’articolo 16 del trattato di armistizio (l’armistizio lungo) stipulato nel 1943 tra l’Italia e le potenze alleate. Poiché detto documento- che conterrebbe l’indicazione di numerosi elementi mafiosi cui sarebbe stata assicurata l’impunità- si rivela di enorme interesse ai fini della ricostruzione del fenomeno mafioso in Sicilia …, la Commissione ha deliberato di acquisirlo agli atti”.

Si fa riferimento all’armistizio siglato da Badoglio ed Eisenhower il 29 settembre 1943 a Malta, ma dalla ricerca negli archivi che ne susseguì si scoprì la strana mancanza di questa postilla, ovviamente da allora non se ne parlò più, la carriera di Carraro venne stroncata all’istante.

Ma nel trattato di pace stipulato a Parigi nel febbraio 1947 l’articolo 16 imposto dagli Stati Uniti recita così: “L’Italia non perseguirà, ne disturberà i cittadini italiani, particolarmente i componenti delle Forze Armate, per il solo fatto di avere, nel corso del periodo compreso tra il 10 giungo 1940 e la data dell’entrata in vigore del presente Trattato, espresso la loro simpatia per la causa delle potenze Alleate ed Associate od avere condotto un’azione a favore di detta causa”.

Il riferimento ai civili e non ai soli militari non lascia dubbi, si tratta dei mafiosi e di tutta la pletora di massoni, ex-fascisti ed anticomunisti riuniti dai servizi segreti americani nel complotto anticomunista.

L’impunità di cui ha goduto la mafia è presto spiegata, quella stessa impunità che oggi hanno ereditato i politici italiani, specie quelli coinvolti negli scandali legati alla corruzione; dunque non deve sorprendere l’andazzo delle cose italiche, in Italia l’impunità è legge, il nostro paese è una vasta area criminale dove gli americani in mezzo secolo e le multinazionali oggi imperversano indisturbate.


Negli anni che seguirono il dopoguerra la C.I.A. (costituita daTruman nel 1947, riformando l'Office of Strategic Services, ndr) fidelizzò i picciotti della mafia anche in altre operazioni militari e paramilitari, celeberrima l’operazione Mongoose nota anche come The Cuban Project dove è provato il coinvolgimento di un piccolo esercito di picciotti che avrebbero dovuto spazzare via Fidel Castro; l’operazione fallì miseramente e John Fitzgerald Kennedy abbandonò sull’isola i siculo americani che vennero successivamente rimpatriati in cambio di viveri, trattori e medicine.

La mafia se la legò al dito. Nella ricostruzione di Gianni Bisiach nel suo libro “Il presidente, la lunga storia di una breve vita” sono evidentissime le prove che collegano l’assassinio di tutti e due i Kennedy alla mala siciliana, segnatamente nelle figure dei boss Sam Giancana e Charles Nicoletti; si tratta di personaggi legati a doppio filo alla C.I.A. opportunamente tolti di mezzo assieme ad un’infinità di testimoni morti in circostanze strane poco prima di deporre nelle aule dei tribunali.

Si arriva al Golpe Borghese in Italia nel 1970, vi sono prove certe del coinvolgimento della mafia nelle operazione militari del golpe fallito, prove innegabili nel libro di Camillo Arcuri, Colpo di Stato; si parla di migliaia di picciotti armati di tutto punto; da chi?

Si arriva alle stragi del 92, due magistrati siciliani stavano arrivando alle alte sfere del connubio stato mafia, l’esplosivo utilizzato in ambedue le stragi era di tipo militare e di produzione americana o inglese; un’altra incredibile coincidenza.

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Sabato 18 Luglio 2020

Sabato della XV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Bosto] 13/02/2011 - Santa Messa 11.30
Vangelo (21 Luglio 2018) Impose loro di non divulgarlo, perché si ...

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Sal 17,15)

Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità,
perché possano tornare sulla retta via,
concedi a tutti coloro che si professano cristiani
di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Mi 2,1-5)
Sono avidi di campi e li usurpano, di case e se le prendono.


Dal libro del profeta Michèa

Guai a coloro che meditano l’iniquità
e tramano il male sui loro giacigli;
alla luce dell’alba lo compiono,
perché in mano loro è il potere.
Sono avidi di campi e li usurpano,
di case e se le prendono.
Così opprimono l’uomo e la sua casa,
il proprietario e la sua eredità.
Perciò così dice il Signore:
«Ecco, io medito contro questa genìa
una sciagura da cui non potranno sottrarre il collo
e non andranno più a testa alta,
perché sarà un tempo di calamità.
In quel tempo
si intonerà su di voi una canzone,
si leverà un lamento e si dirà:
“Siamo del tutto rovinati;
ad altri egli passa l’eredità del mio popolo,
non si avvicinerà più a me,
per restituirmi i campi che sta spartendo!”.
Perciò non ci sarà nessuno
che tiri a sorte per te,
quando si farà la distribuzione
durante l’assemblea del Signore».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 9)
Rit: Non dimenticare i poveri, Signore!

Oppure:
Ascolta, Signore, le suppliche dei poveri.

Perché, Signore, ti tieni lontano,
nei momenti di pericolo ti nascondi?
Con arroganza il malvagio perseguita il povero:
cadano nelle insidie che hanno tramato!

Il malvagio si vanta dei suoi desideri,
l’avido benedice se stesso.
Nel suo orgoglio il malvagio disprezza il Signore:
«Dio non ne chiede conto, non esiste!»;
questo è tutto il suo pensiero.

Di spergiuri, di frodi e d’inganni ha piena la bocca,
sulla sua lingua sono cattiveria e prepotenza.
Sta in agguato dietro le siepi,
dai nascondigli uccide l’innocente.

Eppure tu vedi l’affanno e il dolore,
li guardi e li prendi nelle tue mani.
A te si abbandona il misero,
dell’orfano tu sei l’aiuto.

Canto al Vangelo (2Cor 5,19)
Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.

VANGELO (Mt 12,14-21)
Impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Ecco il mio servo, che io ho scelto;
il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annuncerà alle nazioni la giustizia.
Non contesterà né griderà
né si udrà nelle piazze la sua voce.
Non spezzerà una canna già incrinata,
non spegnerà una fiamma smorta,
finché non abbia fatto trionfare la giustizia;
nel suo nome spereranno le nazioni».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio ci ha dato la grazia di essere tra quelli che seguono Gesù. Egli ci guarisce e ci dona la speranza. Per questo lo preghiamo per noi e per tutto il mondo, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

Perché lo Spirito Santo operi fortemente nella sua Chiesa, rendendola annuncio di giustizia e di salvezza. Preghiamo:
Perché chi chiede e chi amministra la giustizia, sia capace di farlo con amore e comprensione verso tutti. Preghiamo:
Perché i sacerdoti che confessano sappiano far sentire ai peccatori la pazienza, la misericordia e l'amore del Padre. Preghiamo:
Perché i malati, mentre sperano dal Signore la guarigione, sappiano soffrire in unione con Gesù. Preghiamo:
Perché tutti noi, sacerdoti, religiosi e laici di questa comunità, non desideriamo mai il successo di essere tanti o bravi, ma di essere piccolo gruppo che spera tutto dal Signore.
Preghiamo:
Per chi sente la propria croce pesante e gravosa.
Per chi sta trascorrendo il periodo delle ferie.

Signore, che ci ami e che passi notti di veglia per ognuno di noi, apri i nostri cuori a comprendere l'altezza, la larghezza, la profondità del tuo amore, e rendici generosi e attenti verso i nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Guarda, Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera,
e trasformali in cibo spirituale
per la santificazione di tutti i credenti.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Il passero trova la casa, la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita la tua casa: sempre canta le tue lodi. (Sal 84,4-5)

Oppure:
Dice il Signore: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue,
rimane in me e io in lui”. (Gv 6,56)


Preghiera dopo la comunione
Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa,
fa’ che per la comunione a questi santi misteri
si affermi sempre più nella nostra vita
l’opera della redenzione. Per Cristo nostro Signore.



Commento
Il Vangelo di oggi ci dice che Dio vuole la nostra felicità. Capisco veramente che cosa significa ciò? Dio vuole la felicità di noi tutti, qualunque siano i nostri limiti. Ciò che è straordinario è che tutto ciò che costituisce la nostra sofferenza o la nostra felicità si trova espresso nella Bibbia. Noi vi ci ritroviamo interamente: noi e le nostre esperienze. È in Gesù che la parola decisiva di Dio ci è rivelata, ed è in lui che ci è rivelato il “Sì” di Dio. Dio non può dirci di più, e con maggiore insistenza, che attraverso Gesù, suo Figlio, nostro Salvatore. Gesù ci ha detto prima di tutto questo: siamo accettati nella nostra vita. Ecco ciò che esprime la parola di Dio. Lo capiamo? Gesù dice: “Voglio la tua felicità infinita. Nella tua vita l’afflizione non avrà l’ultima parola quando sarai a pezzi, il tuo lume di speranza si sarà spento, e tu dirai: ‘‘Io sono cattivo”. Colui che accoglie le parole di Dio imparerà che, al di là di queste parole che gli sfuggono, la vita rinasce. La Chiesa non vive, se la Bibbia non raggiunge la vita nel cuore delle comunità. E la nostra vita è così spesso gelata! Le cose che escono dal congelatore sembrano spesso scipite, senza gusto, riconoscibili solo dalla loro etichetta. Ma è sufficiente che siano riscaldate perché riprendano gusto. Anche la nostra vita è spesso gelata, come pure le nostre relazioni.
Ma la parola di Dio riscalda. La Bibbia ci dice: per quanto la sua situazione sia disperata, ciascuno di noi può ripartire da zero. Perché è chiamato, e può cominciare a sentire che cos’è la vita, la sapienza, la capacità d’amare. Troverà un senso nella sua vita, se questa sarà impregnata d’amore per la parola che l’ha raggiunto e l’ha reso capace di aprirsi sempre più a se stesso. Egli non ha niente di meglio da dire su ciò che può essere la vita.
Metti la tua vita sotto il segno della parola, e vedrai tu stesso il risultato.

venerdì 17 luglio 2020

BANNON: “LA GENTE RIMARRA’ SCIOCCATA: SCIENZIATI FUGGITI DA WUHAN STANNO COLLABORANDO CON L’FBI”


QUELLO CHE TANTI AVREBBERO VOLUTO SENTIRE STA FORSE ACCADENDO?... 

Il giorno dopo il rapporto secondo cui un rispettato virologo cinese è fuggito da Hong Kong per accusare Pechino di una copertura sul COVID, l’ex stratega di Trump Steve Bannon ha riferito al Daily Mail che gli scienziati del Wuhan Institute of Virology e altri laboratori hanno disertato in Occidente e stanno portando le prove contro il Partito Comunista Cinese (PCC) per il loro ruolo nella pandemia di COVID-19 che ha causato oltre 560.000 vittime in tutto il mondo dallo scorso dicembre.


“Le persone saranno scioccate “, ha detto Bannon al Mail (“da uno yacht al largo della costa orientale americana”).

Il 66enne ha poi affermato che i disertori stanno collaborando con agenzie di intelligence in America, Europa e Regno Unito, che hanno raccolto prove per contestare il PCC, affermando che la pandemia non ha avuto origine in un mercato ma in un laboratorio, in modo accidentale.

“Penso che le agenzie di spionaggio abbiano una serie di dati e che abbiano fatto un inventario completo di chi ha avuto accesso a quel laboratorio. Penso che abbiano prove molto convincenti. E ci sono stati anche disertori“, ha detto. “Le persone intorno a questi laboratori hanno lasciato la Cina e Hong Kong a metà febbraio. L’intelligence americana insieme a MI5 e MI6 stanno cercando di costruire un caso legale molto approfondito, che potrebbe richiedere molto tempo . Non è come in James Bond.“

Bannon ha anche suggerito che il governo francese, che ha contribuito a costruire l’istituto, si era lasciato alle spalle i sistemi di monitoraggio dopo che Pechino li aveva esclusi dal progetto prima che fosse aperto nel 2017.

“La cosa è stata costruita con l’aiuto francese, quindi non penso non ci siano dispositivi di monitoraggio. Penso che si scoprirà che questi ragazzi stavano facendo esperimenti per i quali non erano completamente autorizzati o non sapevano cosa stavano facendo e che in qualche modo, o per errore involontario, o di un tecnico di laboratorio, uno di queste cose sono uscite“, ha continuato Bannon. “Non è così difficile far uscire questi virus. Ecco perché questi laboratori sono così pericolosi. “

“Avevi essenzialmente una Chernobyl biologica a Wuhan, ma il baricentro, il Ground Zero, era attorno al laboratorio di Wuhan, in termini di percentuali di vittime. E come Chernobyl, ha avuto la copertura dell’apparato statale, che ha protetto se stesso“.

Bannon, che ha stretti legami con Guo Wengui, un miliardario cinese in esilio, ha detto a questo giornale: ‘Indipendentemente dal fatto che sia uscito dal mercato o dal laboratorio di Wuhan, le successive decisioni del partito comunista cinese li rendono colpevoli di omicidio premeditato.

“Lo sappiamo perché Taiwan, il 31 dicembre, ha formalmente informato l’OMS che c’era una specie di epidemia in uscita dalla provincia di Hubei [dove si trova Wuhan]. Il CDC di Pechino è stato informato il 2 o 3 gennaio e hanno deciso di trattenere tali informazioni e quindi firmare un accordo commerciale con gli Stati Uniti il ​​15 gennaio.

‘Se fossero stati diretti e sinceri nell’ultima settimana di dicembre, il 95% delle vite perse e la carneficina economica sarebbero stati contenuti.

continua Bannon:

“Questa è una tragedia. Hanno usato il tempo per raccogliere tutti i dispositivi di protezione individuale del mondo. Questa è una dittatura omicida. Il sangue è anche nelle mani delle corporazioni mondiali – le banche di investimento, gli hedge funds e i fondi pensione – ed è tempo di iniziare a dirlo prima che porti alla distruzione dell’Occidente”, ha detto Bannon. “Siamo nella crisi più straordinaria della storia americana moderna, più del Vietnam, della Guerra Fredda, persino della Seconda Guerra Mondiale. Una pandemia globale e un inferno economico. Non ho fiducia nell’OMS, la leadership dovrebbe affrontare accuse penali ed essere chiusa“.

FARMACI COMUNI, GLI INIBITORI DELLA POMPA PROTONICA, POTREBBERO AUMENTARE IL RISCHIO DI COVID19

Poiché l’acido gastrico è importante per prevenire l’infezione da molti patogeni, “una delle potenziali preoccupazioni con l’uso diffuso di farmaci che sopprimono l’acido, e in particolare gli IPP, è che i loro effetti sull’acido gastrico possono predisporre alcuni individui a infezioni che ottengono l’accesso al corpo attraverso il tratto gastrointestinale. Il tratto gastrointestinale è stato implicato come una potenziale fonte di ingresso per SARS-CoV-2“.

  



I dati dell’indagine suggeriscono un collegamento con plausibilità biologica

L’assunzione giornaliera di inibitori della pompa protonica (PPI) è stata associata ad un aumento delle probabilità di test positivi per COVID-19, secondo un sondaggio online basato sulla popolazione.

Rispetto ai non utenti, quelli che assumevano PPI una volta al giorno avevano un odds ratio (OR) per positività di 2,15 (IC 95% 1,90-2,44) e negli utenti due volte al giorno l’OR è aumentato a 3,67 (IC 95% 2,93-4,60) , ha riferito Christopher V. Almario, MD, MSHPM, del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, e colleghi.

L’uso di antagonisti del recettore dell’istamina-2, tuttavia, non ha aumentato il rischio, il team ha riferito in un manoscritto pubblicato dall’American Journal of Gastroenterology.

“Abbiamo sviluppato questa ipotesi all’inizio della pandemia di COVID-19 quando abbiamo iniziato a vedere un’alta incidenza di sintomi gastrointestinali e abbiamo appreso che il virus si diffonde nella saliva e quindi può essere ingerito nello stomaco”, ha spiegato Almario in una dichiarazione. “Abbiamo ora testato l’ipotesi in uno studio rigoroso di oltre 50.000 americani e l’abbiamo trovato valido, anche se in uno studio osservazionale.”

Se causale, il rischio è probabilmente correlato all’ipocloridria indotta da PPI, il team ha ipotizzato, sottolineando che anche i soppressori degli acidi dello stomaco sono stati collegati ad un aumentato rischio di gastroenterite virale durante le epidemie stagionali.

Almario e co-autori hanno notato che ricerche precedenti hanno indicato che un pH intragastrico inferiore a 3 inattiva la malattia del virus gemello di COVID-19, SARS-CoV-1, mentre il virus sopravvive a un pH più neutro come quello indotto dai PPI . SARS-CoV-2, il virus COVID-19, utilizza gli abbondanti recettori dell’enzima 2 di conversione dell’angiotensina GI per replicarsi rapidamente all’interno degli enterociti e un aumento del pH dello stomaco di oltre 3 da PPI potrebbe consentire al virus di raggiungere più facilmente il tratto gastrointestinale , portando a enterite, colite e diffusione sistemica ad altri organi, inclusi i polmoni.

Dettagli dello studio

Il sondaggio, condotto dal 3 maggio al 24 giugno 2020, è stato inviato per e-mail a un totale di 264.058 adulti negli Stati Uniti, a cui è stato detto che il questionario era un “sondaggio sanitario nazionale”.

Degli 86.602 intervistati ammissibili che hanno completato il sondaggio, 53.130 (61,3%) hanno riferito di avere reflusso acido e sintomi simili e sono stati interrogati sul loro uso di farmaci anti-secretori. In questo gruppo, le età andavano da 18 a oltre 60; Il 51% erano donne e il 64,8% era bianco non ispanico. Tra questi, 3.386 (6,4%) hanno riferito di avere un test COVID-19 positivo e di questi, il 71,9% ha riferito di un uso giornaliero o inferiore di PPI, mentre il 5,8% ha riferito di un uso due volte al giorno.

“Esiste una plausibilità biologica per i nostri risultati in quanto il SARS-CoV-1 simile è sensibile al pH e rimane infettivo a un pH> 3”, hanno spiegato i ricercatori. “L’uso di PPI due volte al giorno può portare a pH intragastrico mediano di 24 ore> 6 e sostenere pH> 4 per più di 20 ore (20-22).”

Per quanto riguarda la scoperta di un rischio dose-dipendente, il team ha indicato una meta-analisi del 2017 che ha dimostrato che l’uso due volte al giorno di PPI non ha offerto benefici clinicamente significativi rispetto al dosaggio una volta al giorno per la malattia da reflusso gastroesofageo. “I nostri risultati sottolineano ulteriormente che gli IPP dovrebbero essere utilizzati solo quando indicato clinicamente alla dose efficace più bassa”, hanno detto Almario e i coautori.

Hanno chiesto ulteriori studi per chiarire l’associazione tra PPI e COVID-19 e il loro potenziale per aumentare eventualmente il rischio di malattie più gravi.

Alla domanda per la sua prospettiva, Brooks Cash, MD, direttore della divisione di gastroenterologia, epatologia e nutrizione presso l’Università del Texas Health Science Center di Houston, che non era coinvolto nello studio, ha dichiarato: “Mentre questi dati sono intriganti e provocatori , apportare modifiche diffuse al nostro uso di PPI o altri farmaci che sopprimono l’acido non è supportato da questo rapporto. “

Ha detto che gli IPP forniscono benefici significativi se usati in modo appropriato e mentre i rapporti di probabilità relativamente modesti riportati in questo studio suggeriscono una possibile associazione con COVID-19, non dovrebbero essere interpretati come equivalenti a una relazione causa-effetto. “Quindi non appoggerei il cambiamento della terapia per i pazienti che stanno beneficiando di farmaci che sopprimono l’acido per condizioni appropriate”, ha dichiarato Cash a MedPage oggi . “In effetti, ora ci sono diversi rapporti che suggeriscono che alcuni farmaci che sopprimono l’acido, in particolare la famotidina, un antagonista del recettore dell’istamina-2, potrebbero effettivamente avere un effetto benefico nei pazienti infetti da SARS-CoV-2.”

I limiti dello studio, hanno affermato gli investigatori, includevano la sua natura osservativa e la suscettibilità a confusione residua e distorsioni di selezione poiché i pazienti con COVID-19 gravemente malati non avevano probabilmente preso il sondaggio. Lo studio è stato anche soggetto a distorsioni protopatiche (chiamate anche causalità inversa) poiché alcuni intervistati potrebbero aver effettivamente iniziato un PPI in risposta a determinati sintomi COVID-19 come nausea e dolore addominale o per alleviare gli effetti di trattamenti correlati come anti- non steroidei farmaci infiammatori per la febbre. Inoltre, i ricercatori hanno continuato a rilevare potenziali rischi di errori di classificazione e distorsioni di richiamo, poiché i dati sui farmaci e sui test COVID-19 sono stati auto-riportati. E poiché il sondaggio è stato amministrato online e solo in inglese e non ha valutato la capacità di lettura.

Android, nuovo malware in grado di rubare password e dati carte di credito attraverso 337 App

Android, il malware BlackRock ruba password e carte di credito: ha  infettato 337 app - Multiplayer.it

Il sistema operativo di Google Android ha oltre 2,5 miliardi di utenti in tutto il mondo. Al contrario di iOS di Apple, Android possiede un sistema operativo più indulgente in termini di Autorizzazioni app e download, attirando gli hacker.

ThreatFabric, una società di sicurezza mobile di Amsterdam, ha recentemente rivelato che un nuovo "ceppo" di malware chiamato "BlackRock" è emerso per minacciare gli utenti del sistema operativo Android. Il malware è caricato con un codice aggiuntivo che permette di farsi strada nei sistemi Android tramite le applicazioni e rubare informazioni personali, tra cui i dati della carta di credito e le password presenti sul dispositivo.

ThreatFabric ha osservato che BlackRock è un Trojan bancario. Nel suo rapporto, la società di sicurezza mobile ha anche evidenziato che il malware potrebbe attaccarsi a circa 337 app, tra cui Gmail e Uber, che sono ampiamente disponibili su PlayStore.

"Il #Trojan si basa sul famigerato LokiBot che include sovrapposizioni ampiamente utilizzate nelle dating app, sui social, su comunicazione, cripto e app finanziarie", ha osservato ThreatFabric.

Ecco le categorie di altre applicazioni con cui il malware potrebbe allinearsi ed estrarre le informazioni personali degli utenti Android.

New Android #Trojan called #BlackRock will steal both login credentials (username and passwords), where available, but also prompt the victim to enter payment card details if the apps support financial transactions.@ThreatFabric @SputnikInt pic.twitter.com/71IYvCdNR9— Radhika Parashar (@_RadhikaReports) July 17, 2020

Come funziona il malware BlackRock

​Secondo ThreatFabric, che ha individuato per la prima volta il malware a maggio, la raccolta dei dati di BlackRock avviene attraverso un metodo chiamato “overlay”. Il processo comporta il rilevare quando un utente sta tentando di interagire con un'app e la visualizzazione di una finestra falsa sulla parte superiore dello schermo. Quella finestra falsa raccoglie i dettagli di accesso e altre informazioni prima di lasciare che l'utente inizi davvero a utilizzare l'app principale.

Una volta installato su un dispositivo tramite una qualsiasi delle 337 app, BlackRock utilizza un'app infetta per cercare le autorizzazioni di "accesso" del dispositivo per iniziare.

Il Trojan viene disperso nello spazio Android travestito da falsi pacchetti di aggiornamento offerti da siti di terze parti. Non è stato ancora trovato nel PlayStore.

DEEP WEB DELL’ORRORE PAGATO CON BITCOIN: BAMBINI ABUSATI, TORTURATI E UCCISI


Scoperte nel deep web le stanze degli orrori dove vengono abusati, torturati e uccisi bambini in tenera età. I carabinieri hanno arrestato 25 persone tra cui 19 sono minorenni.

Il reparto investigativo dei Carabinieri di Siena l’hanno chiamata operazione ‘Delirio’, ed è quello che si è spalancato davanti ai loro occhi accedendo alle “red room” del deep web, il web profondo e nascosto dove si accede solo con particolari software criptati.

I carabinieri hanno così scoperto una organizzazione pedo-pornografica asiatica con ramificazioni globali che abusano di minori, li torturano e li uccidono.

Quanto raccontato dai giudici della Procura dei minori di Firenze è raccapricciante ed orrendo. Gli adulti pagavano per vedere spettacoli dal vivo in cui i bambini venivano torturati e abusati, gli stessi “spettatori” potevano interagire con chi stava materialmente compiendo i crimini disumani chiedendogli di fare questo o quello al bambino, spesso di pochi anni.

Gli spettacoli dell’orrore terminavano quasi sempre con l’uccisione del bambino.

Secondo gli investigatori gli spettacoli disumani venivano pagati a caro prezzo e in prevalenza utilizzando criptovalute come il bitcoin.

Sono 25 gli indagati in Italia, di cui 19 sono minorenni e 6 i maggiorenni residenti in 13 province italiane. In particolare due minori di 17 anni piemontesi, un ragazzo e una ragazza, raccontavano in chat riservate la loro esperienza nel deep web ed è lì che hanno raccontato quanto avveniva nelle “red room” degli orrori.

Perquisizioni e sequestri

L’attività investigativa è iniziata lo scorso ottobre 2019 e si è conclusa ora con le perquisizioni e il sequestro di materiale detenuto dagli indagati.

I 25 sono accusati di detenzione di materiale pedo-pornografico ed istigazione a delinquere.

Il ritorno alla normalità non ci sarà. Parola dell’Oms

SECONDO L'OMS NON CI SARA' UN RITORNO ALLA NORMALITA' (ALMENO FINO A QUANDO LA CINA NON AVRA' ESTESO IL SUO CONTROLLO SUL MONDO INTERO?).... 

Preoccupa più di tutto il “caso Americhe”, che da sole registrano il 50% dei nuovi casi giornalieri. Vaccino e ritorno alla normalità sono ancora lontani. Per il dg Oms Ghebreyesus è l’ora dei messaggi chiari da parte dei leader mondiali



Bisogna ammetterlo, l’emergenza coronavirus è ben lungi dall’essere conclusa. Quel ritorno alla normalità in cui si confidava non si profilerà ancora per molto. Questo il messaggio che è trapelato ieri dalla conferenza stampa dell’Organizzazione mondiale della sanità a Ginevra. In un giorno 230 mila nuovi casi, di cui «quasi l’80% segnalato da soli 10 Paesi, il 50% da soli due», ha annunciato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus. In cima a questa triste classifica le due Americhe, ad oggi le più colpite nel mondo.

Bisogna agire in fretta e prendere le giuste decisioni, ha detto il direttore generale, dando messaggi chiari alla popolazione. «Tutti i Paesi sono a rischio, ma non tutti i Paesi sono stati colpiti allo stesso modo – ha proseguito -. Al momento ci sono quattro situazioni nel mondo: alcuni Paesi vigili e consapevoli si sono preparati e hanno risposto rapidamente ed efficacemente ai primi casi. Di conseguenza, finora hanno evitato grandi focolai».

Poi la combinazione che riguarda l’Italia: «Ci sono poi i Paesi in cui si è verificato un grave focolaio, che è stato messo sotto controllo attraverso una combinazione di leadership politica forte e di popolazioni che aderivano a misure chiave di sanità pubblica». Poi ci sono Paesi che hanno allentato le misure troppo in fretta, «e si trovano a gestire nuovi aumenti di casi». Infine «in diverse aree in tutto il mondo stiamo assistendo a pericolosi aumenti di casi di Covid e i reparti ospedalieri si stanno riempiendo di nuovo. Sembrerebbe che molti stiano perdendo quanto ottenuto, poiché le misure efficaci per ridurre il rischio non vengono attuate o seguite».

Sul caso Americhe Ghebreyesus ha usato il termine «trasmissione esplosiva». «Se i governi non comunicano in modo chiaro con la popolazione – ha dichiarato – e questa non segue le misure di base, che si sono rivelate efficaci, la situazione andrà peggiorando. Ma non deve andare per forza così». È il momento delle strategie e dei messaggi chiari, lo ha ribadito anche il capo delle emergenze sanitarie Oms, Mike Ryan. «Dobbiamo essere stringenti nelle misure adottate. Con il distanziamento sociale, contact tracing, test e controlli sappiamo che si può contrastare efficacemente la circolazione del virus», ha rincarato.
IL VACCINO? NON PRESTO

Il vaccino non è una soluzione vicina. Su questo l’Oms tiene a ribadire la propria linea. «Non è realistico pensare di avere un vaccino subito e accessibile a tutti. Si sta facendo il massimo, ma ribadisco che non è realistico pensare una cosa simile. Abbiamo però misure efficaci e sistemi per sopprimere la trasmissione», ha chiarito Ryan. «Dobbiamo arrivare a una situazione sostenibile – ha chiesto Ghebreyesus – in cui abbiamo un controllo adeguato di questo virus senza spegnere completamente la nostra vita o passare da un lockdown all’altro, cosa che ha un impatto estremamente dannoso sulle società».

Non è al “prima” che bisogna puntare. «Voglio essere sincero con voi: non ci sarà un ritorno alla “vecchia normalità” nel prossimo futuro». Il dg si è mostrato aperto anche a dipingere scenari più mesti. «Esiste però una tabella di marcia per arrivare a una situazione in cui possiamo controllare la malattia e andare avanti con la nostra vita. Ma questo richiederà tre cose: la riduzione della mortalità e la soppressione della trasmissione; in secondo luogo, una comunità coinvolta e consapevole che adotta misure comportamentali corrette nell’interesse reciproco; e in terzo luogo abbiamo bisogno di una forte leadership governativa e del coordinamento di strategie globali che siano comunicate in modo chiaro e coerente».

Il virus è il nemico numero uno e l’unico suo obbiettivo è trovare persone da infettare, così lo ha descritto Ghebreyesus. Anche il desiderio di ritorno alla normalità può minare la nostra sicurezza. «I messaggi contrastanti dei leader – ha concluso – stanno minando l’elemento più critico di qualsiasi risposta: la fiducia. Se le misure di base non vengono seguite, c’è solo un modo in cui questa pandemia potrà andare: peggio, peggio, e ancora peggio».

BILL GATES: “PER I RISCHI DA VACCINO VERRANO COINVOLTI I GOVERNI, SI POTREBBERO AVERE ANCHE 700 MILA CASI AVVERSI”


A protester wears a mask which says in German and English: "GIB GATES KEINE CHANCE DON'T PAY THE BILL"

In un’intervista rilasciata alla CNBC, il filantropo Bill Gates fa sapere che, se ci fosse un solo caso avverso (dopo la somministrazione del vaccino per il coronavirus) ogni 10 mila persone, allora si avrebbero più di 700 mila casi di effetti collaterali per quanto riguarda l’intera popolazione mondiale.

Alcuni sostengono che tali affermazioni di Bill GATES non siano veritiere.

Vediamo cosa ha scritto la BBC in un suo articolo in merito all’argomento:


TRADUZIONE:

Bill Gates non ha detto questo a proposito di un vaccino

Il miliardario di Microsoft è stato il bersaglio di diverse false voci sui vaccini.

Un recente post su un account Twitter con sede nel Regno Unito ha dichiarato: “Bill Gates ammette che il vaccino ucciderà senza dubbio 700.000 persone” e si collega a un video con il teorico della cospirazione di destra Alex Jones.

L’affermazione nel tweet, che ha avuto più di 45.000 retweet e Mi piace, è falsa e travisa le parole di Gates.

Nel video, Gates sta parlando dell’efficacia dei vaccini negli anziani e mette in guardia sul rischio di effetti collaterali.

Descrive una situazione ipotetica sul potenziale danno da effetti collaterali, dicendo: “Se abbiamo 1 effetto collaterale su 10.000, allora molte più di 700.000 persone ne soffriranno”.

Non “ammette” che 700.000 moriranno per un vaccino.

Le teorie della cospirazione su Bill Gates hanno raggiunto il Parlamento italiano, dove un parlamentare indipendente ha chiesto che Bill Gates fosse deferito al Tribunale penale internazionale per crimini contro l’umanità.

Responsabilità e Covid-19, Gelli: «Decreti attuativi legge 24 e scudo per tutelare professionisti sanitari»

Manca solo la firma del ministro Patuanelli per completare l’iter dei decreti attuativi della legge Gelli. E intanto iniziano ad arrivare le prime richieste di risarcimento dai familiari delle vittime del Covid. Il presidente della Fondazione Italia in Salute: «Serve norma ad hoc»


L’assenza dei decreti attuativi della legge Gelli-Bianco sulla responsabilità professionale potrebbe avere ripercussioni importanti sul personale sanitario che ha lottato contro il Covid-19. Iniziano infatti ad arrivare le prime azioni legali e richieste di risarcimento da parte dei familiari delle vittime del coronavirus, ma medici e professionisti sanitari potrebbero non essere adeguatamente tutelati. Per due motivi: da una parte, appunto, la mancanza dei decreti attuativi non rende pienamente operativa la legge 24/2017; dall’altra, non è ancora stata approvata una norma specifica che regoli la responsabilità degli esercenti la professione sanitaria durante l’emergenza Covid-19.

È Federico Gelli, presidente della Fondazione Italia in Salute e padre della legge che porta il suo nome, ad evidenziare la necessità di agire in entrambe le direzioni. «A mio avviso i professionisti devono poter contare sulla pienezza delle garanzie che la legge 24 può offrire. Sappiamo che l’iter dei tre decreti attuativi di competenza del ministero dello Sviluppo Economico è pressoché concluso – spiega raggiunto al telefono -. I testi hanno ricevuto il parere favorevole del ministero dell’Economica e del ministero della Salute. Quindi manca solo la firma del ministro Patuanelli, che ci auguriamo possa arrivare in tempi rapidi. Una volta operativi questi tre decreti, il ministero della Salute potrà emanare il quarto decreto attuativo che istituisce il fondo di garanzia e di solidarietà per i pazienti che hanno avuto un danno dal sistema sanitario e non hanno potuto riscuotere il premio».

«I decreti – aggiunge Gelli – devono definire aspetti che erano molto importanti già prima della pandemia. Alla luce di quello che è accaduto in tutto il mondo, a partire dal nostro Paese, sono ancora più indispensabili. Parliamo della formazione, della regolamentazione delle forme di autoritenzione del rischio, della definizione dei massimali, eccetera. Insomma, temi che hanno un impatto importante sulla vita dei professionisti».

In questi mesi, però, sono saltati i meccanismi ordinari. E ora si cercano i responsabili degli eventuali errori commessi. «La legge 24 spinge sulle forme di azione nei confronti delle strutture sanitarie. Però se il sistema è a maglie larghe, è probabile che possa essere chiamato a rispondere delle sue azioni anche qualche professionista. La legge infatti fa riferimento al rispetto delle buone pratiche assistenziali e delle linee guida, che ovviamente non ci sono. Ma in quel caso di chi è la responsabilità? Nessuno sapeva cosa fosse l’infezione da Covid-19, ma in assenza di protocolli i professionisti potrebbero essere maggiormente esposti. Ecco perché come Fondazione Italia in Salute avevamo presentato una proposta di legge che avrebbe trattato in maniera straordinaria la responsabilità professionale nel periodo della pandemia, innalzando ulteriormente i livelli di protezione e di tutela per gli esercenti la professione sanitaria».

La proposta di legge limitava la responsabilità di strutture sanitarie e professionisti solo in caso di evento dannoso riconducibile a dolo o colpa grave, definendo quest’ultima come la “macroscopica e ingiustificata violazione dei protocolli o programmi emergenziali eventualmente predisposti per fronteggiare la situazione in essere ovvero, in loro assenza, dei principi basilari che regolano la professione sanitaria e la prevenzione e gestione del rischio sanitario”. Proposta di legge che poi è stata ritirata insieme ad altri testi simili presentati in Parlamento «per consentire al Governo di fare una sintesi delle varie istanze», dice Gelli. «Ma una norma di questo tipo a mio avviso sarebbe stata la soluzione migliore».

Se invece i protocolli adottati nella seconda fase dell’emergenza si rivelassero sbagliati ma fossero stati applicati in modo corretto da parte del professionista, la responsabilità ricadrebbe non su di lui ma su chi li ha prodotti: «Si tratta di una situazione talmente nuova e straordinaria – commenta il presidente della Fondazione Italia in Salute – che la stragrande maggioranza di medici e operatori sanitari ha rispettato le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, del ministero della Salute e delle Regioni. Se tali indicazioni dovessero rivelarsi non corrette, bisognerebbe andare a verificare la fonte della responsabilità».

«Io credo – conclude Gelli – che definire meglio la materia in riferimento al periodo della pandemia vada nell’interesse dell’intera collettività. Di coloro che chiedono un giusto riconoscimento per l’eventuale danno che hanno subito ma anche degli operatori che si sono sacrificati a costo della vita durante questa pandemia».

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Venerdi 17 Luglio 2020
Venerdì della XV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Passa La Parola – EkklesiaWeb

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Sal 17,15)

Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità,
perché possano tornare sulla retta via,
concedi a tutti coloro che si professano cristiani
di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 38,1-6.21-22.7-8)
Ho udito la tua preghiera e ho visto le tue lacrime.


Dal libro del profeta Isaìa

In quei giorni Ezechìa si ammalò mortalmente. Il profeta Isaìa, figlio di Amoz, si recò da lui e gli disse: «Così dice il Signore: “Da’ disposizioni per la tua casa, perché tu morirai e non vivrai”». Ezechìa allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore dicendo: «Signore, ricòrdati che ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro e ho compiuto ciò che è buono ai tuoi occhi». Ed Ezechìa fece un gran pianto.
Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaìa dicendo: «Va’ e riferisci a Ezechìa: “Così dice il Signore, Dio di Davide, tuo padre: Ho udito la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni. Libererò te e questa città dalla mano del re d’Assiria; proteggerò questa città”».
Isaìa disse: «Si vada a prendere un impiastro di fichi e si applichi sulla ferita, così guarirà». Ezechìa disse: «Qual è il segno che salirò al tempio del Signore?». «Da parte del Signore questo ti sia come segno che il Signore manterrà questa promessa che ti ha fatto. Ecco, io faccio tornare indietro di dieci gradi l’ombra sulla meridiana, che è già scesa con il sole sull’orologio di Acaz». E il sole retrocesse di dieci gradi sulla scala che aveva disceso.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Is 38,10-12.16)
Rit: Tu, Signore, hai preservato la mia vita dalla fossa della distruzione.

Oppure:
Spero in te, Signore, tu mi dai vita.

Io dicevo: «A metà dei miei giorni me ne vado,
sono trattenuto alle porte degli inferi
per il resto dei miei anni».

Dicevo: «Non vedrò più il Signore
sulla terra dei viventi,
non guarderò più nessuno
fra gli abitanti del mondo.

La mia dimora è stata divelta e gettata lontano da me,
come una tenda di pastori.
Come un tessitore hai arrotolato la mia vita,
mi hai tagliato dalla trama.

Il Signore è su di loro: essi vivranno.
Tutto ciò che è in loro
è vita del suo spirito.
Guariscimi e rendimi la vita».

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

VANGELO (Mt 12,1-8)
Il Figlio dell’uomo è signore del sabato.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù Cristo è la buona notizia, l'agnello che ci salva, il tempio del nostro incontro con Dio, la voce di ogni preghiera. Per lui e con lui ci rivolgiamo al Padre, dicendo:
Donaci la tua vita, Signore.

Per la Chiesa tutta, perché irradi nel mondo la notizia e la gioia della Pasqua, Cristo salvatore e liberatore. Preghiamo:
Per tutti i popoli che soffrono la fame e le migrazioni, perché il Signore ascolti il loro grido e aiuti noi a praticare la giustizia e la fratellanza. Preghiamo:
Per chi si sente oppresso da leggi ingiuste e miopi, perché trovi la forza e la dignità della coscienza illuminata dalla tua parola. Preghiamo:
Per chi soffre per la morte, la lontananza, il distacco dalle persone care, perché trovi conforto nella speranza cristiana e nell'amicizia delle nostre comunità. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché celebri la domenica nella gratuità della lode al Signore e nella generosità verso i fratelli. Preghiamo:
Per chi non ha ancora incontrato un volto misericordioso.
Per chi si lascia facilmente andare al giudizio e alla condanna degli altri.

Dio onnipotente, accogli le preghiere che ti rivolgiamo con la voce dello Spirito Santo, e mettici in cammino per seguire i passi del tuo Figlio Gesù, salvatore nostro, il quale vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Guarda, Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera,
e trasformali in cibo spirituale
per la santificazione di tutti i credenti.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Il passero trova la casa, la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita la tua casa: sempre canta le tue lodi. (Sal 84,4-5)

Oppure:
Dice il Signore: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue,
rimane in me e io in lui”. (Gv 6,56)


Preghiera dopo la comunione
Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa,
fa’ che per la comunione a questi santi misteri
si affermi sempre più nella nostra vita
l’opera della redenzione. Per Cristo nostro Signore.



Commento
Noi comprendiamo male la legislazione del sabato del tempo di Gesù. Bisogna studiare assai il suo contesto prima di capirla. Ma ciò che ci si impone, è la sovranità con la quale Gesù si oppone a tutte le prescrizioni, dando come vero criterio la misericordia. È insensato vietare a un affamato di mangiare, qualsiasi siano gli argomenti addotti. Ed è altrettanto insensato sacrificarsi per amore del sacrificio. Incriminare le persone che trasgrediscono la legge senza conoscere i loro motivi non ha senso. La vita ha troppe sfaccettature per chiuderla in paragrafi.
Siamo dei libertini? No, finché l’istinto della fame non si trasforma in egoismo brutale. Se il nostro cuore rimane tenero nei confronti delle persone che ci vivono vicino, Dio non ci rifiuterà la tenerezza del suo cuore: egli non ama che siamo sotto tutela. E quando i figli hanno fame, forse che i genitori pensano per prima cosa a discutere questo o quello?