martedì 31 marzo 2020

Il futuro "Squishy" delle interfacce cervello-computer del controllo mentale

TECNOLOGIA SPERIMENTATA PRIMA SULLE SCIMMIE, LA PROSSIMA CAVIA E' L'UOMO....

Le interfacce cervello-computer invasive (BCI) consentono agli utenti di controllare un computer tramite elettrodi che sono stati impiantati nel loro cervello. I modelli attuali sono limitati dal fatto che sono fatti di materiale rigido - il cervello è morbido, mentre gli impianti no. Ora, due ricercatori sostengono che la neurotecnologia è sulla cuspide di un'importante svolta con interfacce cervello-macchina ultra-flessibili. 

Elettronica rigida 

"Il cervello è squishy e questi impianti sono [tipicamente] rigidi", ha detto Shaun Patel, un membro della facoltà della Harvard Medical School e del Massachusetts General Hospital, in un comunicato stampa. Circa quattro anni fa, tuttavia, ha scoperto le alternative ultra-flessibili di Charles M. Lieber. Ora crede che questi siano il futuro dei BCI. In una prospettiva recente intitolata "Medicina elettronica di precisione", pubblicata su Nature Biotechnology, Patel e Lieber, professore universitario di Joshua e Beth Friedman, sostengono che la "neurotecnologia" è sul punto di rompere il problema dei dispositivi rigidi. "La prossima frontiera è davvero la fusione della cognizione umana con le macchine", ha detto Patel. "Tutto si manifesta fondamentalmente nel cervello. Tutto. Tutti i tuoi pensieri, le tue percezioni, qualsiasi tipo di malattia", ha continuato. Gli elettrodi possono anche essere usati per aiutare con malattie come il Parkinson. Se i farmaci non funzionano, gli elettrodi approvati dalla FDA possono fornire sollievo dai tremori attraverso la stimolazione cerebrale profonda. Nel tempo, tuttavia, il sistema immunitario del cervello tratta gli impianti rigidi come oggetti estranei, riducendo spesso la capacità del dispositivo di trattare il paziente. 

Elettronica a rete 

L'elettronica a maglie di Lieber, d'altra parte, non provoca quasi nessuna risposta immunitaria. Inoltre, raccolgono nel tempo dati che possono aiutare a migliorare il modo in cui questi dispositivi funzionano e trattano i pazienti. Questi tipi di dispositivi potrebbero essere utilizzati senza gli effetti collaterali importanti dei più comuni dispositivi BCI e elettrodi. Patel non teme di dire che pensa che questo lavoro possa fornire un importante passo avanti. "Il potenziale è eccezionale", ha detto Patel. "Nella mia mente, vedo questo a livello di ciò che è iniziato con il transistor o le telecomunicazioni." Il potenziale è, infatti, molto impressionante. Gli elettrodi adattativi, ad esempio, potrebbero avere la capacità di migliorare il controllo degli arti protesici o addirittura paralizzati.


L'elettronica a rete e i BCI, tuttavia, sono tecnologie ancora agli inizi. Anche aziende come Neuralink di Elon Musk stanno lavorando alla tecnologia. Musk fissa scadenze molto ambiziose per i suoi prodotti, ha affermato che "ci vorrà del tempo" per sviluppare la loro tecnologia. 

Neuralink: fusione di cervello e macchina (attraverso pericolosi campi elettromagnetici e microchip)



NANOTECNOLOGIA ALIENA E RIVELAZIONE DELL'ANTICRISTO



IL NUOVO ORDINE MONDIALE veniente.. e come affermano i "LUMINARI", retta potenza nella divinità di Dio, è la rivelazione fallace di una religione universale opposta alla Verità Universale e alla vita stessa della creatura come fino ad oggi l'abbiamo conosciuta . O meglio come profetizza Jung:


"Questo Spirito della verità e della CONOSCENZA è lo Spirito Santo da cui Cristo è stato generato. Esso è lo Spirito della procreazione fisica e spirituale che, da ora in avanti, deve stabilire la sua dimora nelle creature umane. Siccome egli rappresenta la terza persona della "divinità", ciò EQUIVALE AL FATTO CHE DIO VENGA [GENERATO NELL'UOMO-CREATURA]... questi viene così innalzato, in un certo senso, allo stato di Figlio di Dio e insieme di [UOMO-DIO]" - (C.G. Jung, "Risposta a Giobbe", in "Psicologia e religione", op. cit. p. 412)

Cosa e dove sta conducendo la conoscenza della creatura scollegata dalla vera fonte universale del Creatore Yahweh..?? 

A tanta conoscenza corrisponde automaticamente altrettanta immoralità.. sì immoralità.. che significa schiacciare altri esseri umani in una diabolica macchina mortifera voluta e costruita da uomini posseduti nella loro chiarezza mentale da uno spirito menzognero e omicida che gli ottenebra la mente e le scelte ... uccidendo così la gioia, la speranza e la stessa vita vera a cui veniamo chiamati dal Liberatore dell'umanità Yahushuah Ha'MashiYah.. che come disse: "li riconoscerete dai loro [frutti]".

Guardate questo video e ponderatene seriamente gli aspetti sia relativi all'evoluzione antropologica che a quella etico-morale e ditemi che cosa porterà tutto ciò.






Nanotecnologie in medicina: un enorme potenziale, ma quali sono i rischi?




SFERE PIENE DI FARMACO CHE BYPASSANO IL SISTEMA IMMUNITARIO, QUINDI NON VENGONO RICONOSCIUTE DALLO STESSO, E CHE POTREBBERO ESSERE USATE PER INIETTARE QUALUNQUE COSA. ANCHE VIRUS?....

La nanotecnologia, la manipolazione della materia su scala atomica e molecolare per creare materiali con proprietà molto diverse e nuove, è un settore in rapida espansione della ricerca con un enorme potenziale in molti settori, che vanno dalla sanità alla costruzione ed elettronica. In medicina, promette di rivoluzionare la somministrazione di farmaci, la terapia genica, la diagnostica, molti settori della ricerca, e sviluppo e applicazione clinica.Questo articolo non tenta di coprire l’intero campo, ma offre, per mezzo di alcuni esempi, alcune intuizioni di come la nanotecnologia ha il potenziale per cambiare la medicina, sia nel laboratorio di ricerca che clinicamente, toccando alcune delle sfide e le preoccupazioni che esse sollevano. 

Che cosa è la nanotecnologia?

Il prefisso “nano” deriva dal greco antico per “nano”. Nella scienza significa 1000000000 (10 ^ 9) di qualcosa, quindi un nanometro (nm) è è un miliardesimo di metro, o 0,000000001 metri uno. Un nanometro è circa tre a cinque atomi di larghezza, o circa 40.000 volte più piccolo dello spessore del capello umano. Un virus è tipicamente 100 nm di dimensione. La capacità di manipolare le strutture e le proprietà su scala nanometrica in medicina è come avere un sub-microscopico in un banco di laboratorio in cui è possibile gestire i componenti delle cellule, virus o pezzi di DNA, utilizzando una serie di strumenti molto piccoli, robot e tubi.
Manipolazione del DNA

Le terapie che comportano la manipolazione di singoli geni, o le vie molecolari che influenzano la loro espressione, sono sempre in fase di studio come opzione per il trattamento di malattie.Un obiettivo molto richiesto in questo campo è la possibilità di personalizzare i trattamenti in base al patrimonio genetico dei singoli pazienti. Questo crea la necessità di strumenti che consentono agli scienziati di sperimentare e sviluppare tali trattamenti. Immaginate, per esempio, essere in grado di stendere un sezione di DNA come un filo di spaghetti, in modo da poter esaminare o operare su di esso, o nanorobot da costruzione in grado di “camminare” e eseguire riparazioni all’interno di componenti cellulari. La nanotecnologia sta portando questo sogno della scienza, più vicino alla realtà. Ad esempio, gli scienziati della Australian National University sono riusciti a collegare sfere rivestite di latticealle estremità di DNA modificato e utilizzando una “trappola ottica” che comprende un fascio concentrato di luce, hanno steso il filamento del DNA, al fine di studiare le interazioni delle proteine ​​leganti specifiche. 

Nanobot e nanostars

Nel frattempo, i chimici della New York University (NYU) hanno creato un robot su scala nanometrica di frammenti di DNA che cammina su due gambe a 10 nm di lunghezza. In un documento del 2004 pubblicato sulla rivista Nano Letters , descrivono come il loro “nanowalker”, con l’aiuto di molecole psoraleni attaccate alle estremità dei suoi piedi, muove i primi passi: due avanti e due indietro. Il laboratorio di Seeman presso New York University sta anche cercando di utilizzare le nanotecnologie per creare un computer biochip e per scoprire come le molecole biologiche cristallizzano, una zona che è attualmente piena di sfide. L’opera che Seeman e colleghi stanno facendo è un buon esempio di “biomimetica“, dove con le nanotecnologie possono imitare alcuni dei processi biologici della natura, come ad esempio il comportamento del DNA, di progettare nuovi metodi e forse anche migliorare. DNA a base di nanorobot sono stati creati per indirizzare le cellule del cancro. Per esempio, i ricercatori della Harvard Medical School negli Stati Uniti hanno riferito di recente in Scienze di aver creato un “origami nanorobot” fuori DNA per il trasporto di un carico utile molecolare. La canna a forma di nanobot può trasportare molecole contenenti istruzioni che indirizzano le cellule a comportarsi in un determinato modo. Nel loro studio, il team dimostra come la consegna garantita entro molecole favorisca il suicidio delle cellule trigger in leucemia e linfoma. Nanobot in altro materiale, sono in fase di sviluppo. Per esempio, l’oro è usato dagli gli scienziati della Northwestern University come materiale per fare “nanostars”, semplici e specializzati, a forma di stella in grado di rilasciare farmaci direttamente ai nuclei delle cellule tumorali. In un recente articolo sulla rivista ACS Nano, gli scienziati descrivono come nanostars cariche di farmaco, si comportano come minuscoli autostoppisti, che dopo essere stati attratti da un eccesso di proteina espressa sulla superficie cervicale umana e c ellule del cancro ovarico, depositano il loro payload nei nuclei di queste cellule. I ricercatori hanno scoperto che dare al loro nanobot la forma di una stella ha contribuito a superare una delle sfide di utilizzare nanoparticelle per la fornitura di farmaci: come rilasciare i farmaci con precisione. Sostengono che la forma aiuta a concentrare impulsi di luce utilizzati per rilasciare i farmaci proprio nei punti della stella. 

Cosa accadrà in futuro e quali preoccupazioni circondano i nanomateriali?

Gli anni recenti hanno visto un esplosione del numero di studi che dimostrano la varietà di applicazioni mediche delle nanotecnologie e dei nanomateriali. In questo articolo abbiamo intravisto solo un piccolo spaccato di questo vasto campo. Tuttavia, su tutta la gamma, esistono considerevoli sfide, la più grande delle quali sembrano essere il modo per aumentare la produzione di materiali e strumenti, e come ridurre i costi e tempi. Ma un altro problema è come conquistare rapidamente la fiducia del pubblico sulla sicurezza della nanotecnologia. Ci sono alcuni ricercatori che suggeriscono che le preoccupazioni per le nanotecnologie possono essere troppo esagerate. Essi sottolineano il fatto che solo perché un materiale è dimensioni nanometriche, non significa che sia pericoloso, anzi le nanoparticelle sono in giro da quando la Terra è nata. Nel tentativo di indagare la sicurezza dei nanomateriali, il National Cancer Institute negli Stati Uniti dice che ci sono così tante nanoparticelle naturalmente presenti nell’ambiente, che sono “spesso di grandezza superiore ai livelli di particelle ingegnerizzate in fase di valutazione”. Per molti aspetti, sottolineano, che “le nanoparticelle ingegnerizzate per la maggior parte sono molto meno tossiche rispetto ai prodotti di pulizia della casa, insetticidi utilizzati su animali domestici, e rimedi over-the-counter contro la forfora “, e che, per esempio, nel loro uso come vettori di chemioterapici nel trattamento del cancro, sono molto meno tossici dei farmaci che portano. Forse è più nel settore alimentare che abbiamo visto una più grande espansione di nanomateriali a livello commerciale. Sebbene il numero di alimenti che contengono nanomateriali è ancora piccolo, appare destinato a cambiare nel corso dei prossimi anni. I nanomateriali sono già utilizzati per abbassare i livelli di grassi e zuccheri senza alterare il gusto, o per migliorare gli imballaggi per mantenere i cibi freschi più a lungo, o per dire ai consumatori se il cibo è avariato. Essi sono utilizzati anche per aumentare la biodisponibilità dei nutrienti (per esempio in integratori alimentari). Il comitato della House of Lords del Parlamento britannico, in un recente rapporto sulle nanotecnologie e il cibo,esprimono i loro timori sui nanomateriali e la salute umana, in particolare sul rischio che deriva da ingestione di nanomateriali. Un’area che riguarda la commissione è la dimensione e la mobilità eccezionale di nanoparticelle: sono abbastanza piccole, se ingerite possono penetrare le membrane cellulari del rivestimento dell’intestino, con la possibilità di accedere al cervello e altre parti del corpo, e anche nei nuclei delle cellule. Un altro dubbio di pericolo per la salute deriva dalla solubilità e persistenza di nanomateriali. Cosa accade a nanoparticelle insolubili? Se non possono essere ripartite e digerito o degradate, c’è il pericolo che si possono accumulare negli organi causando danni? I nanomateriali comprendenti ossidi metallici inorganici e i metalli, sono considerate quelle che più probabilmente rappresentano un rischio in questo settore. Inoltre, a causa del alto rapporto di massa sulla superfice, le nanoparticelle sono altamente reattive e possono per esempio, sviluppare reazioni chimiche ancora sconosciute, mediante incollaggio con le tossine, che consentono loro di entrare nelle cellule alle quali altrimenti, non avrebbero accesso. Con la loro ampia superficie, reattività e carica elettrica, i nanomateriali creano le condizioni per quello che viene descritto come “aggregazione delle particelle” a causa di forze fisiche e “agglomoration particella” a causa di forze chimiche, in modo che singole nanoparticelle si uniscono per formare quelle più grandi. Questo può portare non solo a particelle notevolmente più grandi, ad esempio nell’intestino e all’interno delle cellule, ma potrebbe anche portare a disaggregazione di grumi di nanoparticelle, che potrebbero alterare radicalmente le loro proprietà chimico-fisiche e reattività chimica. La conclusione del comitato è che né governo né i consigli di ricerca stanno dando priorità alla ricerca sulla sicurezza delle nanotecnologie, in particolare”, considerando il lasso di tempo entro il quale i prodotti contenenti nanomateriali possono essere sviluppati “. Sembrerebbe, quindi, reale o percepito, che il rischio potenziale che la nanotecnologia comporta per la salute umana deve assolutamente essere ancora indagato. La maggior parte dei nanomateriali, come suggerisce NCI, probabilmente si rivelerà innocua. Ma quando una tecnologia avanza rapidamente, la conoscenza e la comunicazione circa la sua sicurezza deve stare al passo, soprattutto se si tratta anche di garantire la sicurezza per la salute umana. Dobbiamo solo guardare a ciò che è successo, e in parte sta ancora accadendo, con il cibo geneticamente modificato per c pire che forse qualcosa potrebbe anche andare diversamente da come previsto!

Fonte: “Nanotecnologie nella UE – Tecniche bioanalitici e biodiagnostica”, Christof Ruch, 2004, nanoforum.org ; “Nanotecnologie e alimentare HL 22-I, primo rapporto della sessione 2009-10 – Volume I: Report” , House of Signori



Questo strumento di intelligenza artificiale prevede quali pazienti COVID-19 svilupperanno il "polmone umido"

POTERE DI VITA E DI MORTE NELLE MANI DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE. CINA E USA NON CONSIDERANO GLI ASPETTI ETICI E BIOETICI DELLA  NUOVA SCOPERTA, MA QUALCUNO DOVRA' PURE PORSI IL PROBLEMA....

Questo nuovo strumento di AI aiuta i medici a decidere quali pazienti hanno maggiori probabilità di sviluppare gravi complicanze polmonari dopo aver contratto il coronavirus COVID-19.


I ricercatori in Cina e negli Stati Uniti hanno riferito lunedì di aver sviluppato uno strumento di intelligenza artificiale (AI) in grado di prevedere con precisione quali persone recentemente infettate dal coronavirus svilupperanno anche gravi malattie polmonari. Una volta attivato, l'algoritmo potrebbe aiutare i medici a decidere a quali pazienti assegnare la priorità tra i sistemi sanitari estremamente estesi, ha affermato Megan Coffee, un medico e professore della Grossman School of Medicine della New York University - che ha anche scritto un articolo sulle nuove scoperte in la rivista Computers, Materials & Continua - su phys.org. Lo strumento AI ha trovato numerosi indicatori interessanti che predicono fortemente quali persone infettate dal nuovo virus hanno successivamente sviluppato la cosiddetta sindrome della malattia respiratoria acuta (ARDS), una grave complicanza che spesso segue la malattia COVID-19, che riempie i polmoni di liquidi, uccidendo all'incirca il 50 percento dei pazienti affetti da coronavirus. Il team dietro la ricerca ha applicato un algoritmo di apprendimento automatico ai dati raccolti da 53 pazienti con coronavirus che popolano due ospedali a Wenzhou, in Cina, e ha scoperto che i cambiamenti in tre caratteristiche critiche - livelli di enzima alanina aminotransferasi (ALT), livelli di emoglobina e corpo segnalato dolori: la malattia grave e successiva prevista con la massima precisione. L'intelligenza artificiale aiuta i medici a far fronte all'inondazione di pazienti affetti da coronavirus. In contrasto con questo c'erano caratteristiche ritenute correlate a COVID-19, incluso uno schema specifico nelle immagini polmonari chiamato "opacità del vetro smerigliato", forti risposte immunitarie e febbri, che non erano fattori utili per prevedere quali pazienti con sintomi inizialmente lievi sarebbero progrediti verso ARDS in piena regola. Anche il sesso e l'età non erano utili predittori, nonostante altri studi dimostrassero che gli uomini con più di 60 anni erano a rischio più elevato. "È stato affascinante perché molti dei punti dati utilizzati dalla macchina per influenzare le sue decisioni erano diversi da quelli che un clinico avrebbe normalmente considerato", ha dichiarato Coffee ad AFP, secondo TechXplore.

Un 'tatuaggio' a punto quantico invisibile potrebbe essere usato per identificare i bambini vaccinati




LE NANOTECNOLOGIE NEI VACCINI CHE VOGLIONO RENDERE OBBLIGATORI DOPO IL COVID 19 SERVIRANNO PER RENDERCI TUTTI SCHIAVI E RICATTABILI.... 

Per le persone che supervisionano le iniziative di vaccinazione a livello nazionale nei paesi in via di sviluppo, tenendo traccia di chi ha avuto quale vaccinazione e quando può essere un compito difficile.

Ma i ricercatori del MIT potrebbero avere una soluzione: hanno creato un inchiostro che può essere incorporato in modo sicuro nella pelle insieme al vaccino stesso ed è visibile solo utilizzando un'app e un filtro speciali per fotocamere per smartphone.

In altre parole, hanno trovato un modo nascosto per incorporare la registrazione di una vaccinazione direttamente nella pelle di un paziente piuttosto che documentarla elettronicamente o su carta - e il loro sistema di localizzazione a basso rischio potrebbe semplificare notevolmente il processo di conservazione di registrazioni accurate dei vaccini, soprattutto su larga scala.

"Nelle aree in cui le carte di vaccinazione cartacee sono spesso perse o non esistono affatto e i database elettronici non sono stati ascoltati, questa tecnologia potrebbe consentire il rilevamento rapido e anonimo della storia delle vaccinazioni dei pazienti per garantire che ogni bambino venga vaccinato", ha detto il ricercatore Kevin McHugh in una dichiarazione .

La Bill and Melinda Gates Foundation ha finanziato la ricerca del team, pubblicata mercoledì sulla rivista Science Translational Medicine.

Secondo una storia di Scientific American, il progetto è nato in seguito a una richiesta diretta dello stesso fondatore di Microsoft Bill Gates, che è stato personalmente coinvolto negli sforzi per sradicare la polio e il morbillo attraverso le vaccinazioni.

Il "tatuaggio" invisibile che accompagna il vaccino è un modello costituito da minuscoli punti quantici - minuscoli cristalli semiconduttori che riflettono la luce - che brilla sotto la luce infrarossa. Il modello - e il vaccino - viene consegnato nella pelle utilizzando microneedle dissolvibili ad alta tecnologia realizzati con una miscela di polimeri e zucchero.

Finora, il sistema è principalmente una prova del concetto. Ma i ricercatori hanno già provato i ratti e hanno scoperto che i modelli erano ancora rilevabili nove mesi dopo l'iniezione.

Nei modelli di pelle di cadavere umana, i modelli hanno resistito a cinque anni di esposizione al sole simulata.

"Un giorno è possibile che questo approccio" invisibile "possa creare nuove possibilità per l'archiviazione dei dati, il biosensing e le applicazioni di vaccino che potrebbero migliorare il modo in cui viene fornita l'assistenza medica, in particolare nei paesi in via di sviluppo", ha dichiarato il professor MIT e l'autore senior Robert Langer nella dichiarazione.

LA LITURGIA DEL GIORNO

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La Liturgia di Martedi 31 Marzo 2020

Martedì della V settimana di Quaresima
Il Vangelo di martedì 20 marzo 2018, riflessione e liturgia ...

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso
Sta’ in attesa del Signore,
prendi forza e coraggio;
tieni saldo il tuo cuore
e spera nel Signore. (Sal 27,14)

Colletta
Il tuo aiuto, Dio onnipotente,
ci renda perseveranti nel tuo servizio,
perché anche nel nostro tempo
la tua Chiesa si accresca di nuovi membri
e si rinnovi sempre nello spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Nm 21,4-9)
Il nostro Dio viene a salvarci.


Dal libro dei Numeri

In quei giorni, gli Israeliti si mossero dal monte Or per la via del Mar Rosso, per aggirare il territorio di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».
Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti».
Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita».
Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 101)
Rit: Signore, ascolta la mia preghiera.

Signore, ascolta la mia preghiera,
a te giunga il mio grido di aiuto.
Non nascondermi il tuo volto
nel giorno in cui sono nell’angoscia.
Tendi verso di me l’orecchio,
quando t’invoco, presto, rispondimi!

Le genti temeranno il nome del Signore
e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion
e sarà apparso in tutto il suo splendore.
Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
non disprezza la loro preghiera.

Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
«Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il sospiro del prigioniero,
per liberare i condannati a morte».

Canto al Vangelo (Gv 3,16)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

VANGELO (Gv 8,21-30)
Avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La Parola appena udita ci assicura che il Padre celeste non ci abbandona alle conseguenze del peccato. Torniamo quindi a lui con tutta l'anima e preghiamo:
Liberaci dal male, o Signore!

Padre santo, soccorri la tua Chiesa: fa’ che si rispecchi nel volto del suo sposo, conformandosi a lui in tutto, per la tua gloria e per la salvezza degli uomini. Preghiamo:
Padre misericordioso, soccorri noi peccatori, che ci allontaniamo dal bene catturati da mille illusioni: fa’ che, guardando il tuo Cristo crocifisso, ci sentiamo amati da sempre e per sempre. Preghiamo:
Padre onnipotente, libera l'umanità intera dai serpenti che oggi la mordono e la fanno sanguinare: fa’ che guarisca dalla guerra, dall'odio, dalla droga, dalla fame e da tutto ciò che la deturpa. Preghiamo:
Padre amoroso, soccorri i milioni di uomini travagliati da pesanti difficoltà: fa’ che questa eucaristia ci comunichi l'ansia operosa di Cristo per i piccoli e i poveri e ci renda dispensatori di fraternità e di pace. Preghiamo:
Padre buono, soccorri quelli che si sentono rifiutati, disorientati e sperduti: fa’ che nella nostra comunità incontrino sguardi cordiali e sinceri. Preghiamo:
Per chi cerca di sanare, col dialogo, situazioni difficili.
Per chi ha bisogno di amici.

Padre, ascolta le preghiere dei tuoi figli, che ti supplicano anche per chi non ha voce. Fa’ che guardiamo con fiducia alla croce di Cristo salvatore, che ha accettato per noi di scendere nell'abisso del dolore e della morte, e ora vive e regna con te nella beata eternità. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, questa vittima di riconciliazione,
perdona le nostre colpe,
e guida i nostri cuori vacillanti sulla via del bene.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELLA PASSIONE DEL SIGNORE I
La potenza misteriosa della Croce

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Nella passione redentrice del tuo Figlio
tu rinnovi l’universo
e doni all’uomo il vero senso della tua gloria;
nella potenza misteriosa della croce tu giudichi il mondo
e fai risplendere il potere regale di Cristo crocifisso.
Per questo mistero di salvezza,
uniti agli angeli e ai santi, eleviamo a te un inno di lode
ed esultanti cantiamo: Santo...


Antifona di comunione
“Quando sarò elevato da terra,
attirerò tutti a me”, dice il Signore”. (Gv 12,32)


Preghiera dopo la comunione
Dio grande e misericordioso,
l’assidua partecipazione ai tuoi misteri
ci avvicini sempre più a te,
che sei l’unico e vero bene.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Gesù pronuncia una strana sentenza, in contraddizione con tutto il Vangelo, se tolta dal suo contesto: “Dove vado io, voi non potete venire”. In altri termini, non possiamo seguire Cristo se siamo nel peccato, cioè se rifiutiamo Dio e colui che egli ha mandato, Gesù Cristo. Secondo san Giovanni, il rifiuto di Cristo è il peccato più grande. Come Mosè nei confronti del suo popolo, Cristo parla in nome di Dio. Mosè nel tempo in cui era il pastore del popolo di Israele, aveva ascoltato le seguenti parole: “Io-Sono mi ha mandato a voi... Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi” (Es 3,14-15). Il nome di Dio bastava agli Ebrei perché avessero fiducia in Mosè, per fuggire dalla schiavitù e partire verso la terra promessa. Questo nome celava in sé la potenza e il dinamismo dell’Esodo. Grazie a questo nome, s’è compiuta la Pasqua in cui non è mancata né manna né acqua. Ci furono le quaglie e il serpente di rame a salvare dalla morte.
Evocando questo nome, che è il suo nome, Gesù ricorda tutta la strada percorsa dalla schiavitù alla libertà, perché ciascuno di noi deve intraprendere questo cammino dalla morte alla vita. Per provare in sé questa Pasqua, bisogna credere in Gesù, credere a Gesù. Credere che egli è l’inviato, il Messia, e credere nelle sue parole. Allora si impara a seguirlo nel mistero pasquale, nella passione, nella morte sulla croce e nella risurrezione.

lunedì 30 marzo 2020

Le stelle confermano l'arrivo della pandemia. Ma il lieto fine c'è


Secondo l'astrologia, la diffusione del virus sarebbe determinato da uno 'stellium' di pianeti, tra cui Saturno Plutone e Giove, in Capricorno. La congiunzione si era verificata in altre pandemie della storia

Difficile determinare in modo preciso gli eventi ma anche nel caso del coronavirus, gli astrologi sospettano che l'epidemia fosse in qualche modo già scritta nelle stelle. In realtà l'opinione più diffusa è quella riassunta a suo tempo dal celebre Tommaso d'Aquino, "astra inclinant, non necessitant": vale a dire, gli astri suggeriscono la propensione affinché un episodio accada, ma ciò non vuol dire che debba accadere per forza.


Gli scienziati, come sempre in questi casi, storcono il naso, chi invece studia le stelle sembra che avesse già capito che ci fosse nel quadro astrale della Cina, del mondo e dell'Italia in particolare, una difficile prova da sostenere in questo inizio di decennio.

Senza addentrarsi in spiegazioni troppo approfondite, ci sono alcuni aspetti astrali che suggeriscono l'allarme pandemico di questo inizio 2020. Ad esempio, Urano si trova ora in Toro sulla Luna in Scorpione del nostro paese, in opposizione e quindi in aspetto negativo.

Considerando che Urano è in sesta casa, quella della salute, e la Luna in dodicesima, quella della solitudine (leggi isolamento), facile arrivare alla conclusione di un'emergenza sanitaria in atto.

Ma l'aspetto (in linguaggio astrologico, riguarda la posizione dei pianeti) più rilevante dell'attuale cielo astrale, è sicuramente la congiunzione Saturno-Plutone, una congiunzione rara (la precedente è stata nel 1982 nel segno Bilancia, la prossima ci sarà nel 2053 nel segno dei Pesci).

A questa congiunzione, nel passato, venivano attribuiti cambiamenti di un certo rilievo per l'umanità, come diluvi o carestie mondiali. Insomma un mutamento. E a questa congiunzione si accompagna anche Giove. Già di per sé, questo aspetto di Giove-Saturno si è verificato in passato per eventi che hanno segnato la nostra storia: basti pensare che Keplero in base agli aspetti di questi due pianeti, arrivò a stabilire la data di nascita di Gesù.

I due - cioé Giove e Saturno - si trovano ora in Capricorno: nonostante Giove venga considerato il pianeta della fertilità, oltre che della fortuna, non bisogna dimenticare che la sua posizione in Capricorno non è buona.

Astrologicamente, si chiama "caduta": qui il pianeta del benessere, dell'accrescimento biologico si manifesta nei modi meno desiderabili e va ad accentuare la durezza e l'intransigenza create negli ultimi due anni dalla congiunzione di Saturno con Plutone nel Capricorno. Il mese prossimo, a questi pianeti, andrà ad affiancarsi anche Marte: in Capricorno, si troveranno quindi Marte, Saturno, Giove e Plutone.

Predomina un senso di severità, di durezza, anche di una situazione di 'guerra' (come suggerito da Marte). A questo 'stellium' (ossia concentrazione) di pianeti, risalta il trigono (un aspetto positivo) di Urano in Toro: tra i suoi significati, questo pianeta simboleggia l'imprevisto, l'evento non eludibile, assolutamente compatibile con l'arrivo di un virus, ma ad essere ottimisti l'aspetto positivo suggerisce anche quello di una lieta conclusione.

Per semplificare e tornare quindi al tema del coronavirus, è l'aspetto Saturno-Urano quella più riconducibile alla nuova pandemia. Andando indietro nel tempo, ritroviamo Saturno in una posizione negativa anche in altre circostanze: ad esempio, durante l'ondata di peste del 1680.

Il pianeta ad anelli si trovava congiunto a Plutone in Capricorno anche quando il re assiro Sennacherib (705 a.C. – 681 a.C.) – un despota militare – rase al suolo Babilonia nel 689 a.C: un evento importante nell’antica Mesopotamia che assunse poi un importantissimo significato storico. Con Saturno e Plutone in Capricorno, il controllo dell’Oriente passò inoltre a Roma.

Fu un cambiamento geopolitico epocale: Antioco il Grande (241 a.C – 3 luglio 187 a.C.) perse la battaglia dei quattro anni contro il dominio romano firmando un accordo di pace chiamato Trattato di Apamea cedendo i suoi territori. Va ricordato però che questo evento rafforzò la geografia romana e portò una stagione di importante espansione per l’Impero. E ancora, nel 549 d.C. Saturno congiunto Plutone nel segno del Capricorno coincise con il saccheggio di Roma da parte degli Ostrogoti.

Ma, epidemie a parte, c'è un aspetto più significativo negli astri per come sono posizionati ora: la presenza di Giove indica anche una difficoltà economica. E, a sua volta, Plutone: si trovava in Capricorno durante la crisi economica del 2008 e ancor prima nel 1929, ai tempi della Grande Depressione.

Riassumendo, Saturno e Giove in Capricorno potrebbero testare la solidità delle strategie bancarie e finanziarie, ma Giove invita anche alla solidarietà ad esempio nella gestione del debito. Ma (c'è sempre un ma) Urano in Toro in trigono ai quattro pianeti potrebbe anche simboleggiare una impossibilità nel pagare i propri crediti, impossibilità che poi va a risolversi invece in una piena assolvenza.

Nel dettaglio della situazione italiana, spicca una piccola curiosità: lo 'stellium' di pianeti in Capricorno è in opposizione al Cancro. Secondo l'astrologia politica, Milano è del segno del Cancro. Si spiegherebbe così il suo coinvolgimento in prima persona del primo focolaio di epidemia.

Nel quadro astrale della Cina, invece, lo 'stellium' in Capricorno si trova nella dodicesima casa del quadro astrale del paese del Dragone: la casa della solitudine, come dicevamo, dell'isolamento, della malattia, della quarantena appunto. 

Stando sempre a quanto ci suggeriscono le stelle, la situazione migliorerà: tutti questi pianeti in Capricorno in trigono ad Urano, ci invitano comunque a guardare al futuro. E' un'implicita esortazione a rischiare, ad abbandonare il certo per l'incerto e a ricorrere a tutti gli strumenti possibili per ampliare i nostri orizzonti. Alla fine dell'anno poi, attorno al solstizio d'inverno, Giove passerà in Acquario insieme a Saturno.

Quindi i due astri, dopo dopo esser stati in congiunzione in un segno di Terra, si posizioneranno in Acquario e questo potrebbe significare anche un momento importante per il mondo della scienza e delle scoperte (la possibilità di un vaccino, ad esempio). 

L'Acquario è un segno anticonformista per eccellenza ma è anche portatore di Acqua simbolo della Vita, simbolo di fratellanza e di ideali umanitari. Saturno, giudice severo, potrebbe a quel punto ammorbidirsi aiutato da Giove, il quale a sua volta proteggerà nuove invenzioni, accordi ed esperimenti scientifici. Insomma, l'astrologia ci suggerisce di non fasciarci la testa.

Sotto una cattiva stella


La cometa del marzo 2017

LA LOMBARDIA, LE COMETE E LE PESTILENZE....

Il 2017 è stato un anno decisamente particolare, anche dal punto di vista astronomico, con il passaggio di ben sette comete. Le prime due sono passate la scorsa primavera a breve distanza dalla terra, l'ultima invece sarà visibile solo alla fine del 2018. Lo scorso novembre abbiamo assistito al fenomeno della Superluna, quando il nostro satellite è apparso il 14 per cento più grande del solito ed il 30 per cento più luminoso del normale. I fenomeni celesti hanno da sempre affascinato l'uomo. L'apparire in cielo di una stella cometa ha sempre procurato paura e apprensione. Presagio funesto, la cometa annuncia morte, sventura, terremoti, guerre, pestilenze e carestie. Questa superstizione era così diffusa nei secoli scorsi che, quando un'epidemia o un fenomeno meteorologico inatteso colpivano una comunità senza essere annunciati dal passaggio di una cometa, questo fatto veniva registrato come un avvenimento eccezionale. Si credeva inoltre che le disgrazie fossero tanto più gravi quanto più lunga fosse la coda della cometa, e tanto più durature quanto più questa restasse visibile nel cielo. Qualche anno fa la geologa Dallas Abbott dell'osservatorio terrestre Lamont-Doherty della Columbia University, ha spiegato la credenza popolare con il fatto che verso il 530 d. C., un frammento della celeberrima cometa di Halley si sarebbe frantumato nella nostra atmosfera diffondendo un'enorme nube di polvere che provocò un improvviso abbassamento delle temperature. Il drastico cambiamento climatico determinò effetti devastanti: seguì un periodo di siccità che a sua volta innescò carestie e le popolazioni debilitate dalla fame vennero poi sterminate dalla "Peste di Giustiniano", che fece strage tra il 541 e il 542. Sta di fatto che ancora nel 1857 lo storico cremonese Angelo Grandi registra puntigliosamente nella sua “Descrizione dello stato fisico-politico...della Provincia e diocesi di Cremona” una serie impressionante di fenomeni tra cui aurore boreali, comete, eclissi di sole, pioggia di pietre e pioggia rossa, mettendoli in relazione a fatti storici eccezionali.
Ad esempio si registrano nel cremonese due aurore boreali che destano particolare impressione, la prima il 17 dicembre 1737 “in cui per tutta la notte apparve il cielo color di sangue, e con tanta luce come se fosse stata risplendente la luna” e la seconda il 7 gennaio 1831 quando “apparve un'aurora boreale, straordinaria per la sua intensità ed estensione". Alle comete, come detto, vengono sempre abbinati avvenimenti in qualche modo anomali, per non dire del tutto nnfausti. Nel 1223 “Il 21 aprile (Campi) si fece sentire altro tremuoto circa la mezzanotte con ispavento de' cittadini. Dalle croniche di Bergamo, giusta il Ronchetti, rilevasi che il primo di settembre apparve verso occidente una Cometa assai meravigliosa”. Qualche anno dopo “Apparve in luglio una grandissima Cometa che durò fino al principio d'ottobre, era il suo corso dall'oriente verso l'occidente (Campi)". Era l'anno 1265 e la Lombardia fu quasi tutta in armi per la calata dell'esercito francese, raccolto per ordine del conte Carlo D'Angois re di Sicilia”. Nel 1402 scoppia la peste che uccide anche Gian Galeazzo Visconti e “riferisce il Campi che avanti la resa di Bologna apparve una terribile cometa che si vedeva giorno e notte, e durò per quasi tutto il mese di maggio e di giugno, il che si credette (dal volgo) esser stato presagio della morte di quel principe". Altri passaggi di comete si verificarono nel giugno 1456 con una cometa “avente lunghissima coda" che seguì la nascita di Ascanio Maria Sforza avvenuta nel castello di Santa Croce il 23 marzo. Un piccola cometa sigillò nell'ottobre 1468 il matrimonio di Galeazzo Sforza con Bona di Savoja, dopo che Galeazzo aveva avvelenato la precedente moglie Dorotea Gonzaga, e per quasi un mese un'altra cometa stazionò nel cielo nel gennaio del 1472. Ed al passaggio di una cometa venne attribuita la grande siccità che colpì l'Itala nel 1500: “Apparve nel predetto anno 1500 una grande Cometa L'Italia fu travagliata da siccità. La state distinta da una grande quantità d'insetti e da singolari macchie ai corpi ed agli abiti degli uomini, cui susseguì una peste. - saremmo ciò non pertanto superstiziosi qualora volessimo ritenere come conseguenze della Cometa codesti fisici sconcerti. se nel volgo sono alquanto spenti (scrive Schumak) i pregiudizi che le Comete abbiano qualche influenza morale su di noi e sulle cose mondane, troviamo all'incontro vieppiù radicata la credenza che questi corpi celesti abbiano rimarchevole influenza sulle nostre stagioni e sul prosperare dei prodotti campestri. Non sarebbe qui difficile confutare tali opinioni con fatti dimostranti del tutto l'opposto. Così, per esempio, si ricorderanno molti della gran Cometa del 1811, che apportava una caldissima state ed una ricchissima raccolta, specialmente di un vino così eccellente che perfino anche oggidì in varie regioni viene appellato: Vino della Cometa".
Un'incisione tedesca con la cometa del 1556

Il Grandi accenna anche la passaggio di altre comete nel 1506 e nel 1510, quando il corpo celeste accompagnò l'ingresso del nuovo podestà francese seguito alla caduta della città dopo la battaglia di Agnadello tra i veneziani e la Lega di Cambrai. E due anni dopo sempre una cometa sancì l'imposizione di una nuova taglia da 15 mila ducati d'oro alla città e di una da due mila all'Università dei mercanti da parte di Massimiliano Sforza. Passano due anni e nel 1514 è sempre una cometa a preannunciare la resa della città a Teodoro Trivulzio ed altri anni infausti ed eventi straordinari: "Furono i nostri cittadini di molto contristati da tumulti bellici nel seguente 1516 (essendo podestà Guido Materono da Granopoli, che tenne la sua carica fino a tutto il 1521). Demolirono i Francesi i merli delle mura della città, atterrando pure alcune torri de' privati; e molte gravissime contribuzioni eziandio imposero. Anche in quest'anno apparve una Cometa. Asserisce il Campi che nel susseguente 1517 predicò nel mezzo della piazza maggiore un giovinetto dell'età di 11 anni, frate di San Francesco, con grande meraviglia degli uditori che in gran numero vi erano accorsi". Ed ancora nel 1522, "finalmente dopo varie vicende colle altre città del ducato venne Cremona ai 4 luglio 1522, trovandosi podestà Barnaba Pozzo piacentino, nelle mani dell'esercito imperiale, rimanendo ancora a' francesi il castello, che si arrese nel febbraio del 1524, essendo podestà Teodoro Ossio milanese. Si fa cenno che nel 1522 apparve una Cometa, e gli alberi fiorirono di nuovo in autunno, ed in ottobre si portarono fragole sul mercato". Nel 1530 apparve una cometa e “Il Po, che a que' tempi radeva le mura della città, fece cadere a' 23 di settembre per grande alluvione da 60 braccia delle dette mura, ed a' 27 stesso mese ne ruinò più di 80 braccia". E così via dicendo:appaiono le comete e subito è un seguito di omicidi, uccisioni, saccheggi, ma anche avvenimenti di grande rilievo, come la nomina di Gerolamo Vida a vescovo di Alba, preceduta, ovviamente, dall'apparizione della stella.

Si arriva al 1556. L’imperatore Carlo V e la sua reggia hanno osservato in maniera accurata il passaggio di una cometa, per questo anche chiamata “Cometa di Carlo V”. L’evento è avvenuto all’inizio di Febbraio, ma non è stato generalmente osservato fino alla metà della prima settimana di Marzo. Gli astronomi, a parte qualche eccezione, concordano nel definire il diametro della Cometa la metà di quello della Luna. La coda è stata descritta come la fiamma di un incendio o una fiaccola agitata dal vento. Cornelius Gemma, medico, astronomo e astrologo, professore di medicina presso l’Università cattolica di Lovanio, ha descritto la cometa grande come Giove e dal colore simile a quello di Marte. Paolo Fabrizio, astronomo di Vienna, matematico e fisico presso la corte di Carlo V d’Asburgo, l’ha definita ‘tortuosa e brillante’. Al dire della gente comune, l’evento ha costernato a tal punto l’imperatore, che ha preso subito la risoluzione di deporre lo scettro e di ritirarsi nel monastero di pace di San Juste in Estremadura ponendo fine alle numerose guerre contro i francesi, i turchi e i principi protestanti che negli ultimi decenni hanno portato morte e distruzione in tutta Europa. “Con questo segno di terrore il mio fato mi invoca”, queste sono le parole con le quali Carlo V si è ritirato dalla scena. A Costantinopoli nel frattempo avviene un terremoto.
Una cometa annuncia la battaglia di Hastings (1066) nell'arazzo di Bayeux

E a Cremona? Il Grandi attende che la cometa ricompaia nel 1856, trecento anni dopo, secondo quanto previsto dagli astronomi di quel tempo, ma non accade nulla."Correndo l'anno 1556 – scrive dunque il Grandi - l'imperatore Carlo V rinunziò gli Stati di Germania al fratel suo Ferdinando, i regni di Spagna e Sicilia con gli altri Stati all'unico figliol suo Filippo, che divenne il secondo di questo nome nella serie dei re spagnuoli. Comparve il 5 marzo una grande Cometa. La gran Cometa fu veduta sopra la Spiga, stella di prima grandezza, presso l'ala sinistra nella costellazione della Vergine, d'onde passò e fu veduta li 8 marzo sotto le ginocchia di Boòte (segno celeste settentrionale formato di 33 stelle), Il 9 stesso mese trovavasi presso Arturo (stella fissa situata nel segno del Carro), onde quasi nella circonferenza del massimo circolo cioè per la rettissima via sembrò accostarsi al polo boreale dello Zodiaco, ed allora lasciatolo a destra, si accostò con gran velocità al polo del mondo, indi quasi discendendo dal vertice si diresse verso Saturno che allora era nell'Ariete. E come prima si avanzò dalla Libbra contro l'ordine dei segni (secondo la longitudine) così dopo, imitando il moto di Saturno procedette secondo l'ordine dei segni da Andromeda fino al segno dei Pesci, ove si estinse. Allora tanto i raggi quanto il corpo di essa si cangiarono, ed i raggi che alla sera erano diretti a mezzodì, dopo la mezzanotte furono rivolti al tramonto; nè ebbe la chioma avversa al Sole finchè fu dal medesimo lontana almeno un quarto di circolo. Avvenne pure, che allontanatasi ancor più dallo Zodiaco,si potè scorgere la mattina e la sera fin quando si nascose sotto l'orizzonte. Questa Cometa venne in allora attentamente osservata da vari letterati, e fra questi specialmente da Paolo Fabricio dottore in medicina e matematico imperiale, il quale parlando in un suo scritto di questa Cometa, ne annunciava il ritorno per l'anno 1856, invitando chi bramasse maggior dilucidazione a leggere il suo opuscolo: Judicium de Cometa ecc, ove egli avrebbe registrato giornalmente le osservazioni fatte sulla Cometa in discorso. Ma questo stampato Judicium ecc di Fabricio non si è potuto oggi rinvenire, ed è stato l'oggetto di premurosa ricerca degli astronomi, e fu pur nel principio del detto scorso anno argomento d'un pubblico invito ai bibliotecari da parte del celebre astronomo K. L. Littrovv direttore dell'Osservatorio astronomico a Vienna (Schumah). La questione fattasi palese in diversi giornali sull'epoca di riapparizione di questa Cometa ha assunto la natura di una predizione o profezia vaghissima, come infatti abbiamo sperimentato non avendo veduto apparire la Cometa nè nel mese di luglio dell'anno andato, come pretesero alcuni articoli anonomi sparsi nei giornali francesi; nè in agosto, come vollero diversi giornali inglesi e belgici; nè nei mesi di settembre ed ottobre, come molti giornali han preteso. Dopo aver veduta fallita la lor profezia per le suddette epoche, ne aspettavano l'apparizione chi in gennaio, e chi nel giugno (e precisamente il dì 13, cadente in sabato), del presente anno 1857: ma di questa determinata comparsa del bell'astro nessuno degli assennati e circospetti astronomi ha pronunziato sentenza, nulla avendo trovato nè lor calcoli di positivo, perchè difettanti di base matematica. Non furono che vaghe e, puossi dire, stolte voci di taluni che, quasi volessero alle ombre dar forme di corpo o valore di realtà a mere e lontanissime conghietture, andavan qua e la disseminando dover veramente apparire la stella nel detto giorno 13; e per metter del torbido e preoccupar le menti del volgo (già ahi ! troppo proclive alla superstizione) dè più strani pregiudizi, scaltramente aggiunsero che l'infausto astro l'ultima ora segnava dell'esistenza dè mortali sulla terra, dovendo questa per lo intenso ardore o terribile scossa incenerita o subissata rimanere. Gran parte del volgo infatti al tetro pensiero dell'apparizione della stella, stava attendendo sbigottita il dì del gran cataclisma o dell'eccidio estremo del mondo. Per quanto gl'illuminati di tòr dalla lor mente la sognata chimera e di dispor gli animi a tranquillità si sieno studiati, non sonosi tuttavolta indotti a convinzione, se non nel dì stesso, che la terra e sè stessi vidersi illesi dalla fantasticata catastrofe, e per soprappiù nemanco la Cometa d'apparir si compiacque. Di quali tristi e fatali conseguenze non son mai causa l'ignoranza e la superstizione ! Tanto è stata sinistra la prevenzione di molti intra la plebe, e più tra il debil sesso, che non si andrà errato l'asserire, che se anche solo fosse apparsa la cometa (che il suo avvenimento, che può esser ad ogni istante nel successivo tempo, altro non sarebbe stato che un percorrere la sua orbita, giusta le leggi che Natura alle Comete ha imposto), alla semplice vista di essa soltanto si sarebber veduti cader tramortiti al suolo, come quegli che da folgore è percosso. Eppure a quest'istesso anno sono apparse due Comete (forse l'una o l'altra, giusta il parere d'alcuni, è quella stessa del 1556, attesochè le Comete attraversano gli spazi celesti in tutte le direzioni, e perciò aver preso un diverso corso, a differenza dei pianeti che si muovono d'occidente in oriente in una fascia sferica di circa 16 gradi di larghezza): la prima fu veduta in sull'iniziato gennaio all'estremità meridionale della California; la seconda al Capo di Buona Speranza sul declinar di giugno, e nè quella, nè questa non hanno fatto male, come s'esprimono i giornali, ad una mosca; giacchè, come abbiamo altra volta accennato, le Comete non sono messaggiere di strani o funesti eventi; e se non fosse lecito distruggere in esse alcun carattere eventizio, ne sia invece concesso considerarle quasi nostre amiche. "Il capolavoro della divina mente - dice il celebre Cagnoli - fu quello di collocare i corpi celesti a distanze reciproche distribuite in si giusta proporzione delle masse loro, che dalle attrazioni scambievoli, combinate con la prima spinta per linea retta, dovessero nascere que' maravigliosi moti orbicolari che osserviamo, e de' quali, non che delle eventuali e continue, ma piccole alterazioni loro, rende ragion puntualissima l'unica legge Newtoniana; senza che l'equilibrio delle reciproche azioni venga meno giammai, nè alcun corpo urti l'altro, od induca sconcerto nel venustissimo ordine universale". Ed il dottor Brevver riportato dal dottor Agostino Tozzi, scrive "Che la superstizione ha attribuito, senza una ragione, delle influenze cattive esercitate dalle Comete sopra la terra: e vi sono degli uomini pei quali la superstizione tien luogo della ragione: ma ognuno che abbia criterio deve abbandonare questi folli pregiudizi, e persuadersi che le Comete sono assolutamente estranee ai cambiamenti cui va soggetta la terra".
Ovviamente anche le apparizioni successive, che si susseguirono senza sosta, precedettero o seguirono fatti memorabili: ad esempio, nel 1572 annunciarono l'applicazione delle nuove leggi suntuarie, nel 1580 accompagnarono una malattia dell'uva, nel 1585 la richiesta di scacciare gli Ebrei dalla città “per le prevaricazioni de' cristiani” e nel 1590 l'elezione al soglio pontificio di Nicolò Sfondrati col nome di Gregorio XIV- Ovviamente anche l'avvenuta cacciata degli Ebrei a dieci anni dalle rimostranze ebbe la sua bella cometa, addirittura per due anni successivi. Nel 1652 la cometa apparsa nei cieli cremonesi “la cui grandezza era quasi eguale alla Luna”, qualche anno dopo, alla fine del 1665, un'altra stazionò nel cielo per quasi un mese. La cometa di Halley nel 1681 fece gelare le viti “e si ebbe penuria di vino”, mentre nel 1744 un'altra cometa fece fiorire gli alberi in febbraio e tornare il ghiaccio ad aprile “il che fu di sensibilissimo danno alle biade”. Nel 1819 le comete furono addirittura due “una delle quali visibile ad occhio nudo, raggiante di luce e fornita d'una lunga coda”, ma c'è una spiegazione: “A' 22 aprile 1819 arrivò in Cremona il granduca Michele, fratello d'Alessandro imperatore delle Russie, ed alloggiò all'albergo reale detto la Colombina”.

Yaravirus: cos’è il nuovo virus scoperto in Brasile

ALLARME CORONAVIRUS IN EUROPA, HANTAVIRUS DAI TOPI IN CINA E YARAVIRUS DALLE AMEBE IN BRASILE. CHE STA SUCCEDENDO? LA NATURA SI RIBELLA ALL'INQUINAMENTO?

Ecco lo Yaravirus, un nuovo virus appena scoperto in Brasile - Wired
Non solo coronavirus: in Brasile è stato scoperto lo Yaravirus, un nuovo virus misterioso, con geni mai visti prima in nessuna forma di vita. Cosa sappiamo finora.


Si chiama Yaravirus il nuovo misteriosissimo virus scoperto in Brasile con oltre il 90% di geni mai visti e descritti prima in nessuna forma.



In piena pandemia coronavirus, la notizia di un altro virus che arriva dal Sud America ha creato non poca preoccupazione, sollevando domande su origine, rischi, contagio nell’uomo e mortalità.

È più o meno pericoloso del coronavirus? Gli scienziati che hanno scoperto e stanno studiando il virus sono rimasti sconcertati davanti alla sua unicità e ne sanno ancora molto poco.
Cos’è Yaravirus, nuovo virus dal Brasile

I ricercatori lo hanno ribattezzato Yaravirus brasiliensis, da Yara, la dea dell’acqua nella mitologia delle tribù indigene Tupi-Guarani. Il nuovo misterioso agente patogeno è stato scoperto nel lago Pampulha, una laguna artificiale a Belo Horizonte in Brasile, stando a quanto riportato in uno studio pubblicato su BioRxiv ( https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2020.01.28.923185v1.full.pdf ).

Un paio di anni fa un team di scienziati ha raccolto campioni d’acqua dalle insenature del lago, alla ricerca di virus giganti che infettano organismi unicellulari chiamati amebe. Una volta in laboratorio, però, gli studiosi hanno fatto la strana scoperta, trovando un “intruso” molto ma molto più piccolo.

Yaravirus fa parte, come scrivono gli autori della ricerca, di un nuovo lignaggio di virus ameba con origine e filogenesi misteriose.

Analizzando il genoma dello Yaravirus è stato trovato che oltre il 90% dei suoi geni non è mai stato descritto prima. Ciò li classifica come geni orfani, noti anche come ORFans. “Utilizzando i protocolli standard, la nostra prima analisi genetica non è stata in grado di trovare sequenze riconoscibili di capside o altri geni virali classici nello Yaravirus”, scrivono. “Lo Yaravirus non sarebbe nemmeno riconosciuto come agente virale secondo gli attuali protocolli metagenomici per la rilevazione virale”.

Un fenomeno molto raro ma non del tutto insolito. A ottobre 2019 i ricercatori dell’Università di Agricoltura e Tecnologia di Tokyo hanno identificato un nuovo tipo di virus trovato nelle feci di maiale. Se in genere un virus è costituito da una particella con materiale genetico all’interno di un contenitore proteico protettivo che può infettare altre cellule e replicarsi, il virus trovato, che appartiene alla famiglia dei Picornaviridae, non ha invece proteine strutturali.

In pratica potremmo trovarci di fronte a un sistema completamente nuovo di evoluzione virale, in cui ci si chiede come nasce, come infetta le cellule e come sviluppa una particella virale. Il lavoro futuro degli scienziati sarà anche orientato alla risoluzione di questo mistero nell’evoluzione dei virus.
L’origine di Yaravirus, misterioso virus brasiliano

Questo nuovo virus, spiega l’autore della ricerca Jônatas Abrahão, professore associato nel dipartimento di microbiologia dell’Università Federale del Minas Gerais in Brasile, ha un diametro di soli 80 nm, mentre tutti i virus che infettano l’ameba sono in genere molto più grandi, di 200 nm circa. È stata una grande sorpresa, anche perché il team ha cercato la firma del gene dello Yaravirus in migliaia di dati genomici ambientali e non hanno trovato alcun indizio, il che indica «quanto sia raro questo virus», ha detto Abrahão. 

A infittire il mistero si aggiunge la non chiara origine ed evoluzione del virus. “Sarebbe necessario isolare nuovi virus simili allo Yaravirus per migliorare la nostra analisi e cercare di capire da dove arriva”, ha detto il biologo. “Sebbene sia stato isolato solo di recente, è possibile che questo virus circoli sulla Terra da secoli”.
Yaravirus è mortale? I rischi per l’uomo

Questo nuovo virus del Brasile è pericoloso per l’uomo? Come avviene il contagio e quali sintomi può provocare?

La risposta è che per il momento possiamo continuare a preoccuparci (solo) del coronavirus. Come affermato dagli scienziati, infatti, lo Yaravirus non infetta le cellule umane. “Se pensiamo a tutti i virus conosciuti, possiamo dire che la maggior parte di essi non rappresenta alcuna minaccia per la nostra salute”, ha detto Abrahão. “I virus sono estremamente importanti per l’ambiente, contribuendo al riciclo dei nutrienti o controllando i parassiti”.

Il gruppo spera di analizzare ulteriormente le caratteristiche del virus nel tentativo di capire come interagisce con le amebe e altri potenziali ospiti, e di capire l’origine del microbo e le modalità in cui si è evoluto. Questo studio dimostra che “conosciamo solo una minima parte di questa diversità di virus presenti sul nostro pianeta, e che c’è ancora molto da esplorare”, conclude lo studioso.

Yaravirus, nuovo virus scoperto in Brasile arriva una nuova minaccia. Sintomi e rischi che corre l’uomo

Non solo coronavirus ma anche Yaravirus. È questa la scoperta di un gruppo di ricercatori brasiliani e francesi, i quali pare siano arrivati a scoprire quella che potrebbe rivelarsi una nuova minaccia per l’umanità. Insomma in piena emergenza coronavirus, adesso sembra essere arrivata una nuova minaccia per la nostra salute.

Ma di che cosa si tratta? Secondo quanto riportato da The Independent, si tratterebbe dello Yaravirus una epidemia piuttosto misteriosa che da qualche giorno sta preoccupando tanto gli scienziati. Il motivo è puntualmente uno, ovvero circa il 90% dei geni risulta ad oggi del tutto sconosciuto e soltanto il 10% del genoma ha trovato delle affinità con degli agenti virali noti alle banche dati internazionali.
Dal Brasile arriva una nuova minaccia per la salute

Stando a quanto riferito, questo nuovo virus sarebbe stato scoperto e isolato in Brasile da un team di Scienziati dell’università Federale di Minas Gerais coordinato dal professor Jonatas S. Abrahao del Dipartimento di Microbiologia. Questi avrebbero lavorato con altri ricercatori dell’università francese di Aix-Marseille. A quanto pare questo team di ricercatori e scienziati avrebbe individuato il virus in alcuni ameba presenti nel lago artificiale di Pampulha. A questo tipo di virus è stato dato il nome di Yara, perché questo è il nome della sirena madre di tutte le acque. La cosa incredibile è che questo virus pare non appartenga alla famiglia dei virus giganti e questo renderebbe la situazione piuttosto misteriosa.

Ad ogni modo al momento non sembra essere stato lanciato alcune allarme, ma gli scienziati stanno vagliando bene la situazione. Non si sa ancora nulla di questo virus ne è possibile sapere quali siano i sintomi causati. La cosa più importante è che questo virus è stato rilevato dagli scienziati, ma nessun essere umano risulta essere stato contagiato. “Seguendo gli attuali protocolli metagenomici per la rilevazione virale, Yaravirus non sarebbe nemmeno riconosciuto come agente virale”.
Rischi per la salute?

E’ questo quanto spiegato a Science Magazine Jonatas Abrahao, ovvero uno dei ricercatori coinvolti nella scoperta. “Contrariamente a quanto osservato in altri virus dell’ameba già isolati, lo Yaravirus non è rappresentato da una particella gigante e da un genoma complesso, ma allo stesso tempo trasporta un numero importante di geni precedentemente non descritti”, scrivono i ricercatori. Ad ogni modo proseguono gli studi e nello specifico gli scienziati brasiliani e francesi hanno prelevato del materiale nel lago per cercare di capire che cosa potrebbe accadere e quali potrebbero essere le conseguenze. Fortunatamente per il momento nessun paese sembra essere a rischio.
Quanto rimane vivo sulle diverse superfici si attacca alle scarpe

Quanto può resistere il Sars-Cov2 sulle superfici? Sui social un audio suggerisce di utilizzare un solo paio di scarpe per uscire e di lasciarle fuori dalla porta al rientro perché il virus riuscirebbe a rimanere vivo 9 giorni sull’asfalto. Cosa c’è di vero? «Il virus può sopravvivere qualche giorno—spiega il virologo della Statale di Milano Fabrizio Pregliasco—ma con una carica virale irrisoria. Lo sporco, creando un biofilm, fa da barriera protettiva a virus e batteri: il grasso della sporcizia, quindi anche quella che troviamo per strada, crea l’ambiente ideale per i virus, compreso Sars-Cov2. Ma è molto improbabile che si calpestino droplets, le goccioline infette di qualcuno che ha tossito o starnutito per strada e che poi si tocchi con le mani la suola delle scarpe per mettersi infine le mani nel naso o in bocca. È più facile che una situazione del genere avvenga con superfici come maniglie, appigli della metropolitana, pulsanti degli ascensori. La parola d’ordine resta un’igiene delle mani e la pulizia degli ambienti perché così si neutralizzano i virus».

La disinfezione delle strade che molti comuni stanno attuando è utile? «La via del contagio principale rimane quella respiratoria e non da superfici contaminate — dice il responsabile delle Malattie infettive dell’Iss Giovanni Rezza. Il consiglio è non farsi prendere dalle “ansie da superfici” e mettere in atto il distanziamento sociale di almeno un metro e se non si ha un fazzoletto tossire nell’incavo del gomito piuttosto che mettersi la mano davanti alla bocca per evitare di contaminare le superfici toccandole con le mani infette».

Bisogna disinfettare le cose acquistate al supermercato? Se compro una busta di prosciutto devo lavarla per non rischiare di contaminarmi? «Intanto dovrei avere la sfortuna che qualcuno ci abbia tossito sopra — dice Pregliasco — quindi come su tutte le superfici vale sempre la stessa cosa: non devo mettermi le mani in bocca. Ma non ritengo necessario disinfettare la busta di plastica». 

E i vestiti? Un virus per vivere e replicarsi ha bisogno di cellule, da solo non ce la fa. «L’eventuale contagio attraverso superfici e abiti è assolutamente marginale rispetto a quello interumano, su questo va condotta la grande campagna di sensibilizzazione» dice Franco Locatelli presidente del Consiglio Superiore di Sanità. Uno studio in uscita sul «New England Journal of Medicine» confronta la sopravvivenza sulle superfici dei virus Sars e Sars-Cov2 ed evidenzia che mostrano un notevole calo della carica virale a distanza di qualche ora. Vale anche per i comportamenti del virus fuori dal laboratorio? «L’esperimento ha analizzato 4 superfici, rame, cartone, acciaio inossidabile e plastica e verificato quanto cambia la capacità infettante del virus con il passare delle ore in un esperimento a temperatura ambiente. Sul rame la sua capacità infettiva si dimezza in meno di 2 ore e sparisce dopo 4; sul cartone si dimezza in 5 ore e sparisce in 24. Sull’acciaio si dimezza dopo circa 6 ore, sulla plastica dopo 7. Per osservare l’azzeramento dell’infettività ci vogliono 48 ore per l’acciaio e 72 per la plastica. Il rischio diminuisce con il passare delle ore, ma si annulla dopo qualche giorno. Come proteggerci? Stando isolati, lavando le mani e superfici, non toccandosi il viso».


2020: anno del ratto. Il mondo combatte il coronavirus, ma in Cina è già allarme per hantavirus

hantavirus china india roditori


"L'infestazione di roditori dentro e intorno alla casa rimane il rischio principale per l'esposizione all'hantavirus. Anche soggetti sani sono a rischio di infezione da Hps se esposti al virus".


Mentre il mondo sta ancora trovando una soluzione per combattere la pandemia di coronavirus, in Cina è già allarme per un altro virus mortale chiamato hantavirus. Secondo alcuni media, un uomo della provincia cinese dello Yunnan è risultato positivo al nuovo virus ed è morto poche ore dopo.


Secondo un rapporto del Global Times cinese, l’uomo stava tornando nella provincia di Shandong per lavorare su un autobus noleggiato quando è morto. Altre 32 persone sono state testate per lo stesso e sono in attesa dei risultati dei test.

Cos’è l’hantavirus? Come menzionato nel sito web del Center for Disease Control and Prevention, l’hantavirus è causato dai roditori. Può diffondersi negli umani che entrano in contatto con loro. “L’infestazione di roditori – si legge – dentro e intorno alla casa rimane il rischio principale per l’esposizione all’hantavirus. Anche soggetti sani sono a rischio di infezione da Hps se esposti al virus”.

Una persona può infettarsi se ha toccato gli occhi, il naso o la bocca dopo aver toccato escrementi di roditori, urina o materiali di nidificazione. I sintomi dell’hantavirus sono simili a quelli del coronavirus che include, tra gli altri, febbre, mal di testa, dolore addominale.

Antico calendario turco prevedeva disastri nel 2020, ma anche il Coronavirus



Bisogna sempre prestare attenzione quando si interpretano i simboli sui vecchi calendari, ma un ricercatore di storia afferma che un calendario di 2000 anni ha predetto i tempi difficili che stiamo affrontando ora, incluso l’epidemia di coronavirus.


Un antico calendario, chiamato “12 Hayvanli Türk Takvimi” (“Calendario turco di 12 animali”), fu creato e utilizzato dai Turchi dell’Asia centrale nel 209 a.C. Nel calendario, 12 diversi animali rappresentano ciascuno un anno. I nomi degli anni ruotano e includono: ratto, mucca, tigre, coniglio, pesce, serpente, cavallo, pecora, scimmia, pollo, cane e maiale. Nel calendario, 2020 è noto come l’anno del ratto.


Oğuzhan Türk, un ricercatore di storia della provincia turca orientale di Erzurum, afferma che le profezie dell’antico calendario usato dai turchi più di 2000 anni fa, potrebbero avverarsi. Per l’anno del topo nel 2020, queste profezie includono infestazioni di cavallette, incendi, terremoti ed epidemie.

Oğuzhan Türk, che ha studiato l’antico calendario, ha affermato che le profezie del calendario sono impressionanti, indicando che molte delle previsioni per l’anno 2020 si sono avverate, con sciami di locuste in Iran, gravi incendi in Australia, devastanti terremoti a Elazig e la pandemia di Coronavirus.

Il Daily Sabah riporta:

Il ricercatore ha sottolineato che, sebbene la maggior parte degli incidenti previsti per l’anno del ratto si siano verificati all’inizio del 2020, il calendario prevede che ci saranno spargimenti di sangue a causa di eventi che si verificheranno nell’Africa nord-occidentale e nei dintorni; molti luoghi saranno danneggiati da pioggia, grandine e saccheggi, e il saccheggio e il furto aumenteranno nella seconda metà dell’anno.


Una pianta sarebbe la soluzione per il coronavirus?

Secondo Türk, un’epidemia di tipo coronavirus, chiamata “zatülcenb” (pleurite) sul calendario, presenta sintomi che includono febbre, brividi, tosse, polso instabile e insufficienza respiratoria – che porta a una morte dolorosa. Ha anche osservato che il rimedio per la malattia è la pianta “udi hindi“, nota anche come kusti bahri. Ha aggiunto, sottolineando che il principio attivo di questa pianta potrebbe essere una risposta alla malattia:

L’anno 2020 in cui ci troviamo è chiamato l’anno del ratto nel vecchio calendario turco. Il coronavirus è menzionato come una delle profezie del calendario. La pianta hindi udi è indicata come soluzione per sconfiggere la malattia. Türk ha affermato che le informazioni incluse nel calendario sono un metodo per trasmettere le esperienze di coloro che vivevano in quel momento, sottolineando che questi calendari non sono in realtà profezie, divinazioni o previsioni del giorno del giudizio. Ha detto che consistono in informazioni ed esperienze ripetute in modo che le persone possano essere informate e prendere precauzioni.


Poi il ricercatore ha concluso: “Mentre la cultura della ricerca e della lettura di antiche fonti è diminuita nel nostro paese, quando qualcuno chiamato “divinatore” in Europa menziona questi incidenti, ciò che dice diventa un argomento di attualità all’ordine del giorno e le sue parole diventano una questione di curiosità. Tuttavia, le persone antiche hanno formato la loro vita secondo questi calendari per molto tempo.

Anche Nostradamus ci avrebbe avvisato dell’epidemia. Infatti nella quartina II 53, il presunto veggente nomina una “grande peste”. I teorici della cospirazione sono passati ai social media nelle scorse settimane per tracciare collegamenti tra le profezie del celebre profeta e la pandemia in corso. Una persona ha dichiarato su Twitter: “Nostradamus ha predetto nel 2020 il coronavirus”. Un altro utente di Twitter ha dichiarato: “Penso che Nostradamus abbia previsto tutto questo”.