giovedì 19 marzo 2020

Cina. «Denunciai il virus a dicembre, ma sono stata zittita e punita»

LA PERICOLOSA E IRRESPONSABILE POLITICA DEL REGIME CINESE HA FATTO PIU' MORTI DEL COVID 19....

La coraggiosa intervista a un magazine cinese (subito censurata) della direttrice del pronto soccorso dell’ospedale Centrale di Wuhan: «Se non avessi obbedito al Partito ora i miei colleghi sarebbero vivi»



Se il Partito comunista cinese avesse ascoltato Ai Fen a dicembre, forse ora l’epidemia di coronavirus non sarebbe così diffusa. Invece l’hanno criticata, zittita e le hanno intimato di «non diffondere voci». Così tutto è degenerato con rapidità impressionante. La direttrice del pronto soccorso dell’ospedale Centrale di Wuhan ha rilasciato martedì un’intervista esplosiva al magazine cinese Renwu, che ora le autorità stanno cercando in ogni modo di censurare. «Se avessi saputo che cosa sarebbe successo, me ne sarei infischiata dei rimproveri da parte dei miei superiori», ha dichiarato. «Ne avrei fottutamente parlato a chiunque e dovunque».

«NON DIFFONDERE MESSAGGI SUL VIRUS»

Il 30 dicembre, dopo settimane passate a visitare decine di malati affetti da una strana influenza resistente alle normali cure, Ai ha ricevuto dal laboratorio i risultati delle analisi fatte su un paziente. Nel rapporto c’era scritto “Sars coronavirus”. Ai sudò freddo e avvisò subito il responsabile del reparto di pneumologia, che non fece nulla. Poi cerchiò il risultato, fece una foto al rapporto e la inviò ad altri otto colleghi in diversi ospedali di Wuhan.


La stessa notte, Ai ricevette un messaggio dal suo ospedale che le intimava di non diffondere informazioni intorno alla malattia misteriosa «per evitare il panico». Due giorni dopo, il capo del comitato di Partito interno all’ospedale la rimproverò per aver «diffuso voci e messo in pericolo la stabilità» e le vietò di diffondere messaggi o immagini relative al virus. «Mi fece sentire come se fossi io a rovinare il futuro di Wuhan. Mi stava punendo solo per aver fatto il mio lavoro. Ma come potevo non dire niente a nessuno davanti a un nuovo virus così pericoloso? Io avevo solo seguito il mio istinto di medico. Se solo potessi tornare indietro, lo direi a tutti: i miei colleghi non sarebbero morti».

«IL TRIPLO DEI PAZIENTI AL PRONTO SOCCORSO»

Ai Fen, proprio come Li Wenliang (morto il 6 febbraio per aver contratto il virus dopo aver denunciato l’epidemia, senza che le autorità lo ascoltassero), obbedì alle autorità ma chiese almeno il permesso di vestire maschere e camici protettivi. Il capo dell’ospedale le rispose di no, perché questo avrebbe potuto allarmare la popolazione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: quattro colleghi di Ai dell’ospedale, compreso Li, sono morti e molti altri si sono ammalati.

«Sempre più pazienti arrivavano al pronto soccorso mentre il raggio dell’infezione si allargava», continua Ai nell’intervista. «Era evidente che il virus poteva essere trasmesso dalle persone». Il 21 gennaio, nota il Guardian, quando le autorità cinesi hanno confermato il pericolo per il nuovo virus, al pronto soccorso dell’ospedale Centrale di Wuhan arrivavano già oltre 1.500 pazienti al giorno, contro una media usuale di neanche 500.

La direttrice del pronto soccorso ricorda il caso di un uomo che guardava fisso nel vuoto mentre un medico gli consegnava il certificato di morte del suo figlio 32enne, quando ancora non si computavano i registri delle vittime del coronavirus. O quello di un padre così malato che non riusciva neanche a scendere dall’automobile. Quando Ai gli si fece incontro per aiutarlo, lui le morì davanti. La dottoressa ha raccontato tutte queste esperienze senza preoccuparsi delle possibili ripercussioni, ma da due giorni, cioè da quando l’intervista è stata pubblicata in Cina, nessuno ha più sue notizie.

«EDUCHIAMO WUHAN A RINGRAZIARE IL PARTITO»

Se il regime comunista, invece che punire Ai, Li e altri sette medici, avesse dato loro retta forse avrebbe evitato la morte di migliaia di persone. Ma era troppo impegnato a difendere la propria immagine e a non compromettere la riunione provinciale del Partito a Wuhan (7-17 gennaio). Avrebbe almeno potuto ringraziare i medici che hanno affrontato la crisi in prima linea, mentre i vertici del Partito comunista se ne stavano comodamente al riparo a Pechino (il segretario generale e presidente Xi Jinping si è fatto vedere per la prima volta martedì dopo un mese e mezzo).


Invece no, nessun ringraziamento. Anzi, il segretario del Partito di Wuhan, Wang Zhonglin, ha lanciato un’inedita campagna per «educare la popolazione a mostrare gratitudine verso il Partito comunista». Cioè lo stesso Partito che, elogiato in Italia da tanti ammiratori, ha causato la diffusione dell’epidemia in Cina, silenziando per oltre un mese e mezzo tutti coloro che hanno cercato di avvertire la popolazione del rischio che correva.

IL VIRUS DI WUHAN «NON È CINESE»

La campagna di «educazione alla gratitudine», che ha fatto infuriare i cittadini di Wuhan – tanto che il segretario provinciale del Partito, Ying Yong, è dovuto intervenire a mettere una pezza definendoli «eroi» -, è in questi giorni accompagnata da una seconda campagna di propaganda. Quella finalizzata a mettere in dubbio che il coronavirus di Wuhan sia un virus “cinese”. Il primo a suonare lo spartito scritto da Pechino è stato l’ambasciatore cinese in Sud Africa, Lin Songtian: «Studi di scienziati di tutto il mondo confermano che ancora non si conosce l’origine del Covid19. L’Oms ripete che bisogna evitare qualunque stigmatizzazione» nei confronti della Cina. Zhang Ping, console generale della Cina a Los Angeles, ha aggiunto in un editoriale sul Los Angeles Times: «Nell’era della globalizzazione virus come questo ci insegnano che le epidemie non hanno confini. Contro la Cina ci sono attacchi ideologici e razzisti». La battaglia del regime contro la realtà procede a passo spedito.


Le scarpe turche per calpestare Gesù ogni giorno

GESU' DISSE: "PADRE PERDONO LORO PERCHE' NON SANNO QUELLO CHE FANNO"....




I cristiani del Kurdistan iracheno sono riusciti a costringere il governo locale a ritirare dal commercio un modello di scarpe da donna molto particolare. Realizzato in Turchia, come si vede dall’immagine, presenta sulla suola una tradizionale croce assiro-caldea, la principale denominazione cristiana che abita il nord dell’Iraq.

Le scarpe, che come riporta l’agenzia Aina sono state trovate in un “Mega Mall” a Erbil, sono state prodotte da un fabbrica turca chiamata Flo, situata a Gaziantep, e importate dal governo nel Kurdistan iracheno. I cristiani hanno protestato veementemente contro la vendita di queste scarpe che permetterebbe a chi le indossa di calpestare la croce a ogni passo.

Dopo le proteste, il governo musulmano del Kurdistan iracheno ha proibito la vendita in alcuni negozi, ma non in tutti. Segno che la discriminazione in Iraq e in Turchia verso i cristiani non si è mai allentata, nonostante le dichiarazioni di facciata delle autorità.

Ridateci il diritto umano di piangere sui nostri morti

L’appello di una studentessa universitaria al presidente del Consiglio e al governo contro il divieto di celebrare funerali come misura anti-coronavirus

CI SENTIAMO DI SOTTOSCRIVERE L'APPELLO ACCORATO. I MORTI VANNO SEPOLTI CON TUTTI I CONFORTI. E' UNA DELLE OPERE DI CARITA' CORPORALE, COME INSEGNA LA CHIESA....  

Riproponiamo di seguito il testo di una petizione rivolta al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, fatta circolare nei giorni scorsi da Francesca Benedetta Penna, lecchese, studentessa all’Università Cattolica di Milano.

In questi giorni stiamo vivendo una condizione radicalmente nuova, che ci impone nuovi stili di vita e nuove responsabilità al fine di contenere e gestire al meglio l’emergenza coronavirus. Ognuno è chiamato a prendere delle decisioni per proteggere sé stesso e gli altri. Ma, leggendo il decreto del presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) dell’8 marzo 2020, articolo 1, comma 1, lettera i, e il decreto del 9 marzo, articolo 1, comma 1, non posso non pormi delle domande. Di fronte alla morte non basta liquidare l’argomento con la benedizione della salma e della tomba, sospendendo i funerali. 

La perdita di una persona cara è un’esperienza drammatica, che necessita di spazi adeguati per vivere il lutto nella sua dimensione personale e sociale, oltre che religiosa. Il funerale permette, nella nostra cultura, di vivere il cordoglio e iniziare una corretta elaborazione.


Non celebrare funerali pubblici oggi è comprensibile, risponde ad un’esigenza straordinaria di salute pubblica, ma non celebrare i funerali affatto, neanche in forma privata alla presenza dei parenti stretti, rispettando le distanze di sicurezza, introduce a mio parere un elemento di disumanità e crudeltà intollerabile, lede i diritti umani. 

Siamo chiamati a fare la nostra parte rispettando le leggi, ma la situazione non deve farci perdere di umanità. In che misura fare un funerale, con tutte le limitazioni, è potenzialmente maggiore fonte di contagio rispetto ad andare a fare la spesa, con tutte le limitazioni?

Ma perché dovrebbe essere più pericoloso avere un rito funebre per i familiari stretti di una persona che oggi viene a mancare, per il coronavirus o non, piuttosto che andare a lavorare, per coloro che dovranno continuare a lavorare ad esempio per la produzione di generi alimentari o macchinari medici? Chi dice che c’è meno rischio per chi consegna a domicilio che per chi va al funerale di un parente estinto? 

Non c’è dubbio sul fatto che determinati lavori non si possono fermare per consentire la sopravvivenza della popolazione, ma come si stabilisce cosa è necessario per sopravvivere e cosa no?


Nelle situazioni di crisi gli spazi per coltivare l’umanità delle persone, per riconoscerne e accoglierne la fragilità, sono i primi a perdersi. Il mio appello è: restiamo umani.

Chiedo al presidente Giuseppe Conte, e al governo, in questo difficile momento storico, di autorizzare le cerimonie funebri. Chiedo alla Conferenza Episcopale Italiana di prendere posizione in proposito.

La petizione è ospitata da change.org

Foto Ansa


Coronavirus. La Germania affonda l’Europa per salvare se stessa



Il Corriere scrive che Berlino ha cercato di approfittare dell’epidemia per imporre all’Italia un regime lacrime e sangue alla greca

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«La Germania non è più adatta a guidare l’Unione Europea» ha dichiarato a tempi.it l’europarlamentare Massimiliano Salini all’indomani dell’improvvido discorso della presidente della Bce, Christine Lagarde. Una posizione che fino a poco tempo fa sarebbe stata tacciata di sovranismo, mentre ora viene sostenuta tra le righe anche dal Corriere in prima pagina.

BERLINO VUOLE METTERE NELL’ANGOLO L’ITALIA

Federico Fubini in un editoriale ha notato che, mentre Lagarde faceva retromarcia dopo aver dichiarato che «non è compito della Bce far scendere lo spread», parole che hanno scatenato una tempesta finanziaria speculativa su molti paesi europei come l’Italia, i tedeschi Jens Weidmann e Isabel Schnabel, rispettivamente presidente della Bundesbank e componente dell’esecutivo della Bce, «non hanno detto una sola parola». Il motivo è tanto semplice quanto preoccupante:

«Quei silenzi rivelano la partita politica che si sta giocando sotto la tragedia dell’epidemia. In certi ambienti europei serpeggia l’idea che questo è il momento in cui l’Italia finisce in un angolo e dovrà accettare quel che ha sempre rifiutato: un salvataggio del Fondo monetario internazionale o delle istituzioni europee. Dovrà accettarne anche le condizioni, naturalmente. Vista da Berlino, ma non solo, c’è una finestra che si apre per impostare dall’esterno le scelte che sblocchino in futuro l’economia italiana e riducano – magari un po’ forzosamente – il suo vasto debito pubblico».

I DUE MURI DI BERLINO CHE DANNEGGIANO L’UE

Nel momento del bisogno dunque non solo la Germania non aiuta l’Italia, ma trama dietro le quinte per imporle un futuro lacrime e sangue alla greca. Sempre il Corriere, in un secondo articolo, spiegando le misure intraprese dall’Ue per rispondere alla crisi, nota che «il maxi piano di stimoli per la crescita» invocato da Francia, Italia e molti altri paesi è stato osteggiato proprio dal ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz, che nel frattempo «ha varato con la Merkel un piano di liquidità per la Germania da ben 550 miliardi».

La Germania non decide di «andare avanti da sola», magari danneggiando gli altri partner europei, solo in economia. Ieri il governo della cancelliera Merkel ha deciso di alzare un bel muro attorno al proprio paese, chiudendo unilateralmente le frontiere con Austria, Francia e Svizzera. Il tutto mentre la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, annunciava la chiusura dell’area Schengen per 30 giorni ai viaggi non necessari, ma chiedeva a tutti i paesi di mantenere aperte le frontiere interne. Commenta ancora Fubini: «Ognuno per sé, proprio come fece nel 2008-2009 con le banche gettando le basi della crisi dell’euro. Così, senza il leader naturale, l’idea di Europa dà una prova di debolezza tale che tutti l’attaccano».

LE MASCHERINE DELLA VERGOGNA

L’atteggiamento profondamente antieuropeo della Germania si è reso evidente per la prima volta settimana scorsa, quando milioni di mascherine acquistate dall’Italia (19 milioni in tutto in diversi paesi secondo l’Ansa) sono state bloccate in Germania dopo l’ordine da parte del governo di vietare l’esportazione di materiale sanitario. Solo un deciso intervento di protesta di Bruxelles ha convinto Berlino ad aprire le frontiere per lasciar passare i camion carichi di presidi ospedalieri (acquistati tra l’altro dall’Italia in paesi terzi e già pagati). Il comportamento dei tedeschi che mira a danneggiare gli alleati europei proprio nel momento in cui ci sarebbe bisogno di unità «mette in gioco il futuro dell’Ue», conclude Fubini. Difficile dargli torto.

Foto Ansa

San Giuseppe prototipo della Consacrazione a Maria


(P. Serafino M. Lanzetta) Il mese di marzo è dedicato alla grande figura di san Giuseppe. In questa riflessione vorrei mettere in rilievo il mistero dell’unione di san Giuseppe con la Beata Vergine Maria. In ciò vi è la sorgente di tutte le grazie di cui è ricco il mistero giuseppino,oltre che al modo in cui il Santo di Nazareth viene introdotto dal Nuovo Testamento ed è conosciuto nella Chiesa. Se guardiamo attentamente alla sua vita, tutto accade per mezzo di Maria. Giuseppe comincia ad essere conosciuto come lo sposo di Maria (vedi Mt 1, 16) e proprio in ragione di questa relazione sponsale – da essere approfondita nella sua profondità spirituale – è introdotto nel mistero di Cristo divenendo suo padre putativo. Tutto per Maria.

Concentriamoci per un momento sul Vangelo di Matteo (1, 18-19) dove Giuseppe di Nazareth viene presentato prima di tutto quale sposo di Maria e quindi come “uomo giusto”: «Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto». Con ciò comprendiamo che Maria e Giuseppe erano già sposati quando la Vergine si trovò incinta miracolosamente del suo Figlio Gesù. Dicendo «promessa sposa», il Vangelo mette in evidenza il costume ebraico di celebrare le nozze in due momenti: l’unione legale, quale vero matrimonio con tutti gli effetti civili e religiosi e la coabitazione che poteva avvenire anche un anno dopo la promessa di matrimonio. Anche il Vangelo di Luca riferisce che Giuseppe era già unito a Maria da un patto matrimoniale. Infatti l’angelo fu mandato «a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe» (1, 27). Da questa unione sponsale benedetta con Maria prende forma anche la relazione di san Giuseppe con Gesù. Il Santo falegname entra in contatto personale con Gesù mediante la Madonna quando è lui a dare il nome “Gesù” al figlio di Maria (cf. Mt 1, 21). Anche al momento dell’adorazione dei pastori, che arrivarono in fretta per vedere il segno di Dio, Giuseppe si trova tra Maria e Gesù: «Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia» ci dice il Vangelo (Lc 2, 16); come per dire che il cammino cristiano che conduce a scoprire pienamente chi è quel Bambino è da Maria a Gesù. Attraverso lo sposalizio con Maria, Giuseppe stringe Gesù e lo tiene tra le sue braccia. Egli pertanto è l’icona più perfetta della consacrazione a Maria, dell’adagio classico a Gesù per Maria.

Riflettiamo più a fondo sullo sposalizio unico e verginale di san Giuseppe con la Madonna, vera chiave per capire la figura del Falegname di Nazareth come primo tipo o modello esemplare della consacrazione mariana. Questo matrimonio santo fu senza dubbio straordinario. Nel considerare questo mistero dobbiamo trascendere il suo significato naturale e puntare subito alla profondità dell’aspetto spirituale. Tutto infatti depone a favore di un’unione speciale e interamente spirituale. Nel racconto di san Matteo (1, 18-19) appena citato, circa il fatto che Giuseppe fosse già sposato con Maria pur non coabitando ancora, possiamo scoprire qualcosa in più in virtù di una lettura anagogica del testo. E cioè, mentre Giuseppe era già unito in matrimonio a Maria – inizialmente e legalmente – non era però ancora pienamente unito a lei; ciò potremmo leggerlo nel senso di non essere ancora consacrato a lei, dal momento che la coabitazione sarebbe stata, di comune accordo, verginale e casta. Le ragioni di ciò le vedremo tra breve. Il matrimonio giuseppino dovrebbe essere considerato sotto un’altra luce in riferimento a due momenti superiori: l’unione maritale iniziale e la sua consumazione, da essere letta come consacrazione a Maria: una piena donazione di se stesso alla Vergine. La consumazione del matrimonio allora acquisterebbe un significato spirituale nuovo, preannunciando ciò che Gesù sceglierà nel suo matrimonio mistico con la Chiesa sulla Croce. Come per Gesù Crocifisso il dono di sé alla Sposa è “consumato” nel suo amore «fino alla fine» (Gv 13,1), amore totale fino alla morte, così sarà per san Giuseppe. Il suo totale amore a Maria sarà consumato nel sacrificio di se stesso fino alla morte per essere uno con Maria e ciò al fine di partecipare alla Redenzione di Cristo. Questa consacrazione a Maria accade dopo la rivelazione dell’Angelo, quando Giuseppe ha la piena conoscenza di chi è Maria e chi è quel Figlio che Lei portava in grembo. Ora Giuseppe è pronto per prendere Maria nella sua vita e per mezzo di Lei di prendersi cura di Gesù. Possiamo contemplare tutto ciò alla luce del racconto del Vangelo di Matteo (1, 20-24), in cui leggiamo: «Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo;ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”. Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlioa lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa».

Qui dovremmo concentrarci soprattutto sull’ultima frase di questa pericope, che nell’originale greco recita così: «kaiparélabentèngunaîkaautou» («prese con sé la sua sposa»). Il verbo para-lambano, “prendere”, ha generalmente due significati: 1) prendere con sé, unire a sé o 2) ricevere ciò che è trasmesso. Questo verbo è lo stesso che troviamo nel Vangelo di Giovanni (19, 27) per descrivere l’atto del prendere/ricevere Maria nella propria vita da parte del discepolo prediletto: «E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé» (l’originale dice: «élaben o mathetèsautèneistaídia», “la prese tra le sue cose più care”). Quindi, possiamo facilmente concludere che anche Giuseppe, prima di ogni altro, da quell’ora, l’ora in cui fu istruito dall’Angelo per mezzo dello Spirito Santo circa il mistero di Maria e del Bambino nel suo grembo (echeggianti le parole di Nostro Signore sulla Croce al discepolo prediletto in riferimento alla sua Madre), prese Maria con sé. Da quel momento dell’unione piena e perfetta con Maria, Giuseppe consegnò se stesso interamente a Lei, così che attraverso di Lei potesse entrare nel mistero di Cristo e partecipare attivamente all’opera della Redenzione.


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Bisogna chiarire un ultimo punto al fine di presentare un quadro completo del matrimonio di San Giuseppe con Maria quale consacrazione a Lei. Il fatto che il matrimonio fu verginale è di grande importanza. Questo prova che la consegna completa che Giuseppe fece di se stesso a Maria durante la seconda fase delle nozze deve essere intesa piuttosto come consumazione spirituale di quella unione. Il Vangelo, sottolineando il modo in cui Giuseppe accoglie Maria nella sua vita, dice anche che «senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù» (Mt 1, 25). Questa è certamente la traduzione corretta del testo originale che però presenta la particella “fino a” (éos). Con una traduzione più letterale, si dovrebbe rendere il testo così: Giuseppe «non la conobbe fino a quando ella partorì il suo figlio ed egli lo chiamò Gesù». La preposizione “fino a”, comunque, non sta a significare che dopo la nascita di Gesù, Maria e Giuseppe ebbero una normale relazione maritale. Infatti ci sono diversi esempi biblici in cui “fino a” non implica mai un cambiamento successivo. Possiamo richiamare tra i tanti, ad esempio, le parole del Salmo messianico (109 [110],1): «Oracolo del Signore al mio signore: siedi alla mia destra finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi». Ovviamente Cristo non regna alla destra del Padre solo fino a quando i suoi nemici saranno sconfitti. Anche quando Gesù promise ai suoi Apostoli di rimanere con loro «fino alla fine del mondo» (Mt 28, 20), non volle lasciar intendere che sarebbe stato con loro solo fino alla Parusia. Al contrario, con la preposizione temporale “fino a”, l’Evangelista desidera dire che Giuseppe e Maria, diversamente da una coppia giudaica ordinaria, non consumarono il loro matrimonio durante la prima notte di nozze. Questo perché Maria aveva fatto voto di verginità, come chiaramente appare dalla sua risposta all’Angelo: «Non conosco uomo» (Lc 1, 34). Ciò non era sconosciuto alla tradizione giudaica, ma fu un voto di astinenza secondo il libro dei Numeri (cap. 30) che Giuseppe aveva accettato e quindi avallato.

Proviamo ora a trarre qualche conclusione da tutto ciò. Immagiamo ciò che poté significare a livello pratico per san Giuseppe ricevere Maria nella sua vita, cosicché ognuno possa avere nel grande Patriarca un modello di consacrazione a Maria. Fu anzitutto per san Giuseppe condividere tutta la sua vita: pensieri, volontà, beni, con Maria per poter piacere a Gesù e per fare la volontà di Dio; fu ancora essere verginalmente obbediente a Maria per poter essere conformato all’obbedienza di Gesù al Padre; fu amare Maria con tutto il suo cuore casto così da rimanere sempre vigilante nel suo ministero di custode di Cristo e di servo della Redenzione; fu infine rimanere devotamente alla presenza di Maria così da essere sempre alla presenza di Gesù. Conoscere chi è Maria fu per Giuseppe conoscere chi è Dio, dove Egli abita.

La consacrazione a Maria, che san Giuseppe fece prima di tutti e in modo più perfetto, dovrebbe allora mirare ad ottenere in primis quella casta disposizione giuseppina del cuore. Nella misura in cui amiamo la Madonna con un cuore puro, con il cuore puro di san Giuseppe, in risposta, Lei ci accoglie sotto il suo manto di purità e ci rende suoi sposi d’amore, così da essere al sicuro da tutte le insidie di impurità e di empietà presenti nel mondo. Che san Giuseppe sia ancora più conosciuto quale Patriarca di amore a Gesù attraverso Maria e nel suo ruolo di sposo mistico della Santa Vergine.






LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Giovedi 19 Marzo 2020
SAN GIUSEPPE


Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Ecco il servo saggio e fedele, che il Signore
ha posto a capo della sua famiglia. (Lc 12,42)

Colletta
Dio onnipotente,
che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione
alla custodia premurosa di san Giuseppe,
per sua intercessione
concedi alla tua Chiesa di cooperare fedelmente
al compimento dell’opera di salvezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Sam 7,4-5.12-14.16)
Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre.


Dal secondo libro di Samuèle

In quei giorni, fu rivolta a Natan questa parola del Signore:
«Va’ e di’ al mio servo Davide: Così dice il Signore: “Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno.
Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile il trono del suo regno per sempre. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio.
La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre”».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 88)
Rit: In eterno durerà la sua discendenza.

Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono».

«Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza”.
Gli conserverò sempre il mio amore,
la mia alleanza gli sarà fedele».

SECONDA LETTURA (Rm 4,13.16-18.22)
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza.


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede.
Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi – come sta scritto: «Ti ho costituito padre di molti popoli» – davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all’esistenza le cose che non esistono.
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza». Ecco perché gli fu accreditato come giustizia.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Sal 83,5)
Lode e onore a te, Signore Gesù.
oppure (nel tempo pasquale):
Alleluia, alleluia, alleluia.

Beato chi abita nella tua casa, Signore:
senza fine canta le tue lodi.

Lode e onore a te, Signore Gesù.
oppure (nel tempo pasquale):
Alleluia, alleluia, alleluia.

VANGELO (Mt 1,16.18-21.24)
Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.

Parola del Signore.

oppure (Lc 2,41-51 - Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo):

Dal Vangelo secondo Luca

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Davanti al Signore che ha rivelato a San Giuseppe il mistero di Cristo, con fiducia presentiamo le nostre preghiere.
Diciamo insieme: Per intercessione di San Giuseppe, Ascoltaci o Signore.

1. Per la Chiesa, perché custodendo le parole di Gesù e mettendole in pratica, riesca a testimoniare con coerenza al mondo il tuo volto di Padre. Preghiamo.
2. Per chi ancora non ha incontrato la Buona Notizia di Cristo, perché, perseguendo la ricerca della verità e della giustizia, possa giungere a credere nella risurrezione e nella vita eterna. Preghiamo.
3. Per tutti i lavoratori, particolarmente in questa fase di difficoltà economica, perché, per intercessione di san Giuseppe, riescano a scorgere anche nell’ora della tenebra la luce che viene da te. Preghiamo.
4. Per i datori di lavoro, perché non antepongano l’interesse economico alla dignità dei dipendenti. Preghiamo.

Accogli, Signore queste preghiere. Esaudiscile nella tua volontà.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Padre, il nostro servizio sacerdotale,
e donaci la stessa fedeltà e purezza di cuore,
che animò san Giuseppe
nel servire il tuo unico Figlio,
nato dalla Vergine Maria.
Per Cristo nostro Signore.

Prefazio di san Giuseppe, nella solennità.

E’ veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo,
nella solennità di san Giuseppe.

Egli, uomo giusto, da te fu prescelto
Come sposo di Maria, Vergine e Madre di Dio;
servo saggio e fedeli
fu posto a capo della santa famiglia,
per custodire, come padre, il tuo unico Figlio,
concepito per opera dello Spirito Santo,
Gesù Cristo nostro Signore.

E noi, con tutti gli angeli del cielo,
innalziamo a te il nostro canto,
e proclamiamo insieme la tua gloria: Santo, ...


Antifona di comunione
“Bene, servo buono e fedele,
prendi parte alla gioia del tuo Signore”. (Mt 25,21)

Oppure:
“Giuseppe non temere:
Maria partorirà un figlio
e tu lo chiamerai Gesù”. (Mt 1,20-21)

Oppure:
“Perché mi cercavate?
Non sapevate che io devo occuparmi
delle cose del Padre mio?”. (Lc 2,49)


Preghiera dopo la comunione
Proteggi sempre la tua famiglia, Signore,
che hai nutrito alla mensa del pane di vita
nel ricordo gioioso di san Giuseppe
e custodisci in noi i doni del tuo amore di Padre.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Sposo di colei che sarebbe stata Madre del Verbo fatto carne, Giuseppe è stato prescelto come “guardiano della parola”. Eppure non ci è giunta nessuna sua parola: ha servito in silenzio, obbedendo al Verbo, a lui rivelato dagli angeli in sogno, e, in seguito, nella realtà, dalle parole e dalla vita stessa di Gesù.
Anche il suo consenso, come quello di Maria, esigeva una totale sottomissione dello spirito e della volontà. Giuseppe ha creduto a quello che Dio ha detto; ha fatto quello che Dio ha detto. La sua vocazione è stata di dare a Gesù tutto ciò che può dare un padre umano: l’amore, la protezione, il nome, una casa.
La sua obbedienza a Dio comprendeva l’obbedienza all’autorità legale. E fu proprio essa a far sì che andasse con la giovane sposa a Betlemme e a determinare, quindi, il luogo dell’Incarnazione. Dio fatto uomo fu iscritto sul registro del censimento, voluto da Cesare Augusto, come figlio di Giuseppe. Più tardi, la gioia di ritrovare Gesù nel Tempio in Giuseppe fu diminuita dal suo rendersi conto che il Bambino doveva compiere una missione per il suo vero Padre: egli era soltanto il padre adottivo. Ma, accettando la volontà del Padre, Giuseppe diventò più simile al Padre, e Dio, il Figlio, gli fu sottomesso. Il Verbo, con lui al momento della sua morte, donò la vita per Giuseppe e per tutta l’umanità. La vita di Giuseppe fu offerta al Verbo, mentre la sola parola che egli affida a noi è la sua vita.

mercoledì 18 marzo 2020

Intervista scioccante all’ex-esecutivo della Banca Mondiale: “Creature Non Umane Controllano il Mondo”


HANNO TENTATO DI AVVELENARE KAREN HUDES CON L'ARSENICO, MA NON CI SONO RIUSCITI. LA HUDES IN QUESTI VIDEO INTERESSANTI RIVELA ANCHE A CHI APPARTIENE IL BREVETTO DEL CORONAVIRUS. INSOMMA, TUTTO QUELLO CHE RIGUARDA L'ECONOMIA MONDIALE E L'ASSETTO DELLE BANCHE CENTRALI HA A CHE FARE CON ENTITA' CHE DI UMANO HANNO SOLO L'APPARENZA ESTERIORE....









Quella che oggi vi mostriamo è una intervista scioccante all’ex-esecutivo della Banca Mondiale che dichiara: “Creature Non Umane Controllano il Mondo”!! Che “una razza aliena (rettile?) controlla il mondo” è qualcosa che è stato discusso nei gruppi o circoli “cospirazionisti” da molto tempo. Tuttavia, che venga detto da una persona che ha lavorato in un’istituzione di grande importanza in quanto è la Banca Mondiale, è un’altra cosa.

Lei si chiama Karen Hudes, ha studiato giurisprudenza presso la Yale University and Economics presso l’Università di Amsterdam. Ha lavorato per l’Export Import Bank degli Stati Uniti tra il 1980 e il 1985. Ha anche lavorato per 20 anni per l’Ufficio Legale della Banca Mondiale tra il 1986 e il 2007.


In questa intervista, Karen Hudes rivela che lei è stata licenziata a causa dei suoi tentativi di denunciare la corruzione e la mafia che giace all’interno delle più alte cupole della Banca e l’economia globale.

Afferma che tutto è controllato da una strana entità che chiamano “Black Pope” (il Papa nero) e che questa entità non è umana. Dichiara che esiste un’altra specie su questo pianeta che non è umana e che ci governa prima dell’era glaciale. Queste entità non sono extraterrestri ma un’altra specie di esseri umani con un alto sviluppo tecnologico, con un alto coefficiente intellettuale e senza alcuna capacità creativa o emotiva. Per lei, questi esseri sarebbero stati in posizioni di potere per molto tempo. Per illustrare, ha parlato delle mitre che alcuni faraoni egiziani usavano per coprire le loro teste allungate e i misteriosi teschi peruviani.


Citando uno studio svizzero del 2011 pubblicato sulla rivista “Plos One” sulla “rete di controllo aziendale globale”, Karen Hudes ha sottolineato che un piccolo gruppo di entità, principalmente quelle che si trovano all’interno delle istituzioni finanziarie e banche centrali, esercitano un’enorme influenza sull’economia internazionale. “Quello che sta realmente accadendo è che le risorse del mondo sono dominate da questo gruppo”, aggiungendo che i “corruttori di potere corrotti” sono riusciti a dominare anche i media. “Hanno il permesso di farlo”. I media, le TV e le radio, vengono controllate da questo gruppo che viene denominato Kabal-Illuminati. Sono come “rettili”, non hanno capacità creativa o emozioni. Tengono l’Umanità sotto scacco e il Pianeta Terra come una Prigione (Prison Planet).




Le parole di Hudes, che per molti potrebbero sembrare pazzesche, si uniscono anche a quelle dell’ex ministro della Difesa del Canada, Paul Hellyier, che in un congresso UFO tenutosi qualche tempo fa, ha affermato che ci sono alieni che lavorano nel governo degli Stati Uniti, ma non hanno nulla a che vedere con i veri “extraterrestri”. Il ricercatore e ufologo del CSETI Dr. Steven Greer ha spesso denunciato che le forze di potere occulto della Kabal-Illuminati, coloro che tengono sotto scacco il mondo intero, non sono Umani e combattono contro i veri extraterrestri delle Star Nations che al contrario vogliono aiutare gli Umani e la Terra nella sua fase di sviluppo con tecnologie Free Energy e sostenere la pace tra i popoli. Cosa ne pensate delle incredibili dichiarazioni di Karen Hudes? Lasciamo l’intervista completa divisa in due parti.

Karen Hudes: “GLI ALIENI SI NASCONDONO IN VATICANO!!!”



Queste informazioni che Karen Hudes discute in un’intervista di 32 minuti con “Future Money Trends” qualche settimana fa, si riferisce direttamente ad una serie di temi in materia di Alieni e ad un possibile imminente annuncio.

“Questa razza ha grandi cervelli. Sono molto diversi dall’homo sapiens. Il loro DNA è così diverso che se le due specie si accoppiassero, la loro prole sarebbe sterile e sappiamo questo perché il loro DNA è stato appena testato. Ci sono teschi loro dappertutto”. – Karen Hudes, 7 marzo 2014

 

La menzione di una seconda specie che vive insieme all’homo sapiens, può effettivamente riguardare i teschi allungati di Paracas. I recenti test del DNA mostrano che sono una specie separata dagli esseri umani.

http://kahudes.net/about-us/

In primo luogo, è importante sapere chi è Karen Hudes. Karen Hudes ha studiato legge alla Yale Law School and Economics presso l’Università di Amsterdam. Ha lavorato negli Stati Uniti presso la US Export Import Bank dal 1980-1985 e successivamente presso il servizio giuridico della Banca Mondiale dal 1986-2007 dove diventa Senior Counselor.

Mentre stava lavorando presso la Banca Mondiale, le capitò di scoprire un sacco di corruzione. Arrivò al punto in cui non poteva più tacere e, seguendo le procedure corrette, segnalò le sue scoperte, in primo luogo, al World Banks Evaluation Department e direttori nazionali e, poi, al Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e al Congresso degli Stati Uniti.

Tutte le sue denunce sono state ignorate e, in alcuni casi, completamente insabbiate. Così si rivolse al pubblico.

Negli ultimi anni, coinvolgendo altri informatori, ha iniziato a collegare i puntini. Ha scoperto che la corruzione non era solo presso la Banca Mondiale, ma anche nel tessuto della totalità dei sistemi finanziari e politici globali. Lei ha definito la situazione una ‘cospirazione globale’

A 23 minuti circa del seguente video, Karen Hudes inizia a rivelare le informazioni che riguardano una razza extraterrestre che si nasconde nel Vaticano.

L’INTERVISTA A KAREN HUDES

Future Money Trends: “Chi sta chiamando i colpi in Vaticano. Io parto dal presupposto che non è il papa.”

Karen Hudes: “Beh, c’è qualcosa chiamato il papa nero, ma che è umm … non è questa la ragione ultima per cui siamo stati in difficoltà. Quello che abbiamo scoperto, e questo suona inverosimile ma assolutamente corretto e anche se tenuto segreto non vuol dire che non sia vero, vi è una seconda specie intelligente che vive su questo pianeta.

Essi non sono extraterrestri e sono da molto insieme a noi. Hanno fatto le mappe nella precedente era glaciale. I resti della loro civiltà si trovano ovunque. Un sacco di volte trovate sommerse lungo la costa perché umm … il livello del mare è salito di 400 metri. Questo gruppo ha grandi cervelli. Sono molto diversi dall’homo sapiens”.


“Il loro DNA è così diverso che se le due specie si accoppiassero, la loro prole sarebbe sterile. Sappiamo questo perché il loro DNA è stato appena testato. I loro teschi sono stati trovati dappertutto perché sono stati sulla Terra sempre insieme a noi, ma dopo l’era glaciale non ce ne sono molti di loro. E così sono stati nascosti e uno dei luoghi dove si nascondono è in Vaticano. Ecco perché in Vaticano s’indossano quei mitria. Si scopre che i sommi sacerdoti già li portavano nei primi inizi del giudaismo”.


“Mosè, in realtà, era Akhenaton che era un faraone. Lo sanno perché un papiro preso da una delle piramidi, parla di questo. Gli archeologi che hanno scavato in Israele lo sanno e il motivo è che, non solo cercano di tenere gli esseri umani sotto controllo tramite il divide et impera utilizzando il nostro sistema monetario [e lo sport], ma lo fanno anche per mezzo della religione”.



“La religione organizzata cerca di ottenere, dagli esseri umani, l’odio per persone di fedi diverse in modo che essi si uccideranno a vicenda … cosa posso dire, c’è la possibilità che ci stiano usando come del bestiame. Questo è ciò che sta succedendo nella nostra storia”.

Future Money Trends: ”Okay Karen. Cosa hai visto che ti rende così sicura da rendere questa notizia pubblica?”


“Perché ho inviato una e-mail ad un collega in Portogallo e il giorno dopo è andato ad una riunione di banchieri. Quando è tornato mi ha mandato indietro un email dicendo che in quella riunione c’era un individuo con un grosso cranio e con gli occhi azzurri”.

VEDI ANCHE:
https://khudes.s3.amazonaws.com/Twitter3.16.20.pdf?fbclid=IwAR3O7j0tuWpBvbgqkghfqrME4AJftpxFfq90O54rE3cgQUmsgOnsZ2NJDGk
(documento dal quale emerge che il cartello bancario è in grande affanno e disperato. Il Segretario di Stato dell'Illinois White sta cercando di salvare la Federal Reserve Bank USA ma il tentativo è fallito...)

“Un’altra persona, in contatto con il dottor Edward Spencer, che è un neurologo in pensione, iniziò a parlarmi di questo. Mi disse che un suo amico andò in Egitto e vide questi homo (cepranensis?) in giro. I loro crani sono su tutto il pianeta. Questa non è una teoria della cospirazione. Proprio perché questo gruppo ama nascondersi, gli piace accusare la gente di fare teorie del complotto, ma questi sono fatti”.

Karen Hudes dice anche: “Sono andata ad una riunione dell’Organizzazione Internazionale delle Istituzioni Superiori di Controllo e mi è stato detto di collaborare con tutti gli informatori del mondo … stiamo per rivelare la verità su questa vicenda”.




I SOCI DELLE VARIE BANCHE MONDIALI

I SOCI DELLA BANCA D’ITALIA  
Gruppo Intesa (27,2%),BNL (2,83%)
Gruppo San Paolo (17,23%)Monte dei Paschi di Siena (2,50%)
Gruppo Capitalia (11,15%)Gruppo La Fondiaria (2%)
Gruppo Unicredito (10,97%)Gruppo Premafin (2%)
Assicurazioni Generali (6,33%)Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%)
INPS (5%)RAS (1,33%)
Banca Carige (3,96%)privati (5,65%)
I SOCI DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA (BCE)
Banca Nazionale del Belgio (2,83%)Banca centrale del Lussemburgo (0,17%) 
Banca Nazionale della Danimarca (1,72%)Banca d’Olanda (4,43%)
Banca Nazionale della Germania (23,40%)Banca nazionale d'Austria (2,30%)
Banca della Grecia (2,16%)Banca del Portogallo (2,01%)
Banca della Spagna (8,78%)Banca di Finlandia (1,43%)
Banca della Francia (16,52%)Banca Centrale di Svezia (2,66%)
Banca Centrale d’Irlanda (1,03%)Banca d’Inghilterra (15,98%)  (Non ha l’euro)  
Banca d'Italia (14,57%) 
I SOCI DELLA FEDERAL RESERVE U.S.A.
Rothschild Bank di LondraKuhn Loeb Bank di New York
Warburg Bank di AmburgoIsrael Moses Seif Banks d’Italia
Rothschild Bank di Berlino  Goldman, Sachs di New York
Lehman Brothers di New YorkWarburg Bank di Amsterdam
Lazard Brothers di ParigiChase Manhattan Bank di New York  

I personaggi qui sotto possedevano banche che a loro volta possedevano azioni della FED. Le banche elencate hanno un controllo significativo sul New York FED District, che controlla gli altri 11 FED Districts. Queste banche sono in parte possedute da stranieri e controllano la New York FED District Bank:

First National Bank di New York  Levi P. Morton  
James Stllman National City Bank, New York  M.P. Pyne  
Mary W. Harnman  George F. Baker  
National Bank of Commerce, New York  Percy Pyne  
A.D. Jiullard  Mrs.G.F. St. George  
Hanover National Bank, New York  J.W. Sterling  
Jacob Schiff  Katherine St. George  
Chase National Bank, New York  H.P. Davidson  
Thomas F. Ryan  J.P. Morgan (Equitable Life/Mutual Life)
Paul Warburg  Edith Brevour T. Baker
William Rockefeller   

CORONAVIRUS, COME RAFFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO


Tra coronavirus e ‘infodemia’ (l’epidemia dell’informazione, ridondante e spesso contraddittoria) appare utile fare il punto sul da farsi. Il professor Luc Montagnier, Nobel per la medicina, insiste sulla necessità di rafforzare il sistema immunitario. E l’evidenza scientifica ci mostra come, con la dieta anzitutto.
Coronavirus, la parola al prof. Luc Montagnier

Luc Montagnier – medico, biologo e virologo, premiato con il Nobel per la medicina nel 2008 per la scoperta del virus HIV – ha rilasciato un’ampia intervista sul coronavirus a Giulietto Chiesa, il 25.2.20 su Pandora TV. Ne riportiamo alcuni brevi estratti, a partire dall’invito a non farsi prendere dal panico. Ci si trova di fronte a ‘un virus altamente trasmissibile’ che si va diffondendo in molti Paesi e non è pericoloso di per sé, quanto nelle possibili complicazioni a livello polmonare. ‘Perciò dovremmo prendere alcune precauzioni aggiuntive‘:

– adottare prassi igieniche essenziali. ‘Occorre lavarsi le mani molto spesso, non respirare con la bocca ma respirare solo con il naso’. Aggiungiamo noi, richiamando le prassi igieniche che vigono da decenni in estremo Oriente, chi tossisce, anche per una semplice influenza, dovrebbe evitare di uscire e comunque indossare una mascherina per proteggere gli altri. Dato atto che il virus può venire trasmesso anche da parte di persone a esso positive anche prima o in assenza della comparsa di sintomi. (Aggiornamento: per le buone prassi igieniche e di sanificazione da adottare, anche nei luoghi di lavoro, si veda il protocollo sulle misure di contenimento del Covid-19 concordato tra le parti sociali il 14.3.20),

– rafforzare il sistema immunitario, per prevenire che un virus di per sé non particolarmente pericoloso, ove contratto, possa causare complicazioni (polmonari).

‘Non abbiamo specifici inibitori del virus, ma abbiamo tutti un buon sistema immunitario’. (…) La nostra più importante difesa, adesso, è il sistema immunitario’.

Bisogna quindi rafforzare, o almeno ‘mantenere in buona forma il nostro sistema immunitario. A questo scopo dobbiamo assumere tutti i tipi di antiossidanti che esistono. Infatti una parte della malattia, causata dal virus, è dovuta allo stress ossidativo. E lo stress ossidativo è dovuto ai radicali liberi (ROS), molecole che ne ossidano altre. Perciò dovremmo controllare lo stress ossidativo prendendo antiossidanti’.

Gli antiossidanti disponibili anche in Italia indicati dal prof. Montagnier sono l’estratto di papaya fermentata, che lui stesso propone da molti anni ed ‘è un buon prodotto perché mantiene alti gli enzimi antiossidanti’. Il glutatione è un altro prodotto ‘meno noto ma molto attivo. Può venire assunto oralmente, in pillole, e anche questo funziona molto bene. Ma anche la vitamina C, la vitamina D sono molto utili. E per il futuro stiamo lavorando con alcuni amici cinesi che hanno individuato alcuni enzimi antiossidanti ancora più efficaci, che spero saranno presto disponibili’.
Rafforzare il sistema immunitario con la dieta

Una strategia realistica per affrontare la situazione è fornire al nostro organismo tutte quelle molecole che la scienza ha dimostrato essere capaci di rafforzare il sistema immunitario. È noto infatti che una immunocompetenza ottimale dipende dallo stato nutrizionale e le carenze di micronutrienti – così come le diete squilibrate, possono ridurre le difese contro le infezioni.


Esiste un’interazione bidirezionale tra nutrizione, infezione e immunità:

– la risposta immunitaria è compromessa se la nutrizione è insufficiente, predisponendo le persone a infezioni, e al tempo stesso

– un cattivo stato nutrizionale può essere aggravato dalla stessa risposta immunitaria all’infezione.

La resistenza alle infezioni può quindi venire migliorata dedicando attenzione all’apporto di alcuni micronutrienti – rispetto ai quali si può riscontrare carenza, soprattutto in alcune fasi della vita (anziani e bambini) – e a una dieta ottimale, cioè varia ed equilibrata.
Vitamine e sistema immunitario

I micronutrienti hanno ruoli vitali per tutto il sistema immunitario. Quelli maggiormente essenziali per sostenere l’immunocompetenza sono le vitamine A, C, D, E, B6 e B12, l’acido folico. Oltre a ferro, rame, selenio e zinco.

Vitamina D. Le cellule immunitarie innate (ad es. monociti, macrofagi, cellule dendritiche) hanno il recettore della vitamina D che ne fa aumentare il differenziamento, ne stimola la proliferazione e la produzione di citochine. La forma attiva della vitamina D (1,25-diidrossivitamina D3) regola la produzione di proteine antimicrobiche, che possono uccidere direttamente i patogeni, in particolare i batteri.
Gli alimenti più ricchi di vitamina D sono l’olio di fegato di merluzzo, i pesci grassi (es. sgombro, sardina, tonno e salmone), ostriche e gamberi, tuorlo d’uovo; funghi (unica fonte vegetale di vitamina D, in particolare maitake e finferli), formaggi grassi e burro.

Vitamina C. Efficace antiossidante contro i ROS (Reactive Oxygen Species) che si formano quando i patogeni vengono uccisi dalle cellule immunitarie. Rigenera altri antiossidanti, come il glutatione e la vitamina E. Promuove la sintesi del collagene, sostenendo in tal modo l’integrità delle barriere epiteliali. Stimola la produzione, la funzione e il movimento dei leucociti (ad es. neutrofili, linfociti, fagociti). Ha un ruolo nelle attività antimicrobiche e nella chemiotassi. Il professor Montaigner, nella sua intervista, ne suggerisce un apporto di 1000 mg/die.
Le prime fonti di vitamina C sono coriandolo, peperoni, ribes nero, timo fresco, prezzemolo, crucifere (cavolo, verza, broccoli), kiwi e agrumi.

Vitamina A. Aiuta a mantenere l’integrità strutturale e funzionale delle cellule della mucosa, barriere innate (es. pelle, vie respiratorie, etc.). È importante per il normale funzionamento delle cellule immunitarie innate (macrofagi, neutrofili). Necessaria per il corretto funzionamento dei linfociti T e B, quindi per la generazione di risposte anticorpali all’antigene. Coinvolta nello sviluppo e nella differenziazione delle cellule Th1 e Th2, supporta la risposta antinfiammatoria Th2.
Si trova in olio di fegato di merluzzo, fegato, peperoncino piccante, albicocche secche, carote, broccolo e cavolo verde, patata dolce, zucca.

Vitamina E. È un importante antiossidante liposolubile, che protegge l’integrità delle membrane cellulari dai danni causati dai ROS. Migliora la produzione di IL-2, le funzioni delle cellule T-mediata e la proliferazione dei linfociti. Ottimizza e migliora Th1 e sopprime la risposta Th2.
Ne sono ricchi gli oli vegetali (arachidi, mais, girasole, olio extravergine di oliva), peperoncino, semi di girasole, mandorle, curry, origano, nocciole, avocado, kiwi.

Vitamine B6 e B12 aiutano a regolare l’infiammazione. Hanno un ruolo nella produzione di anticorpi, nella produzione di citochine e nella proliferazione e nella differenziazione dei linfociti. Mantengono la risposta immunitaria Th1.
I cibi di riferimento per la B6 sono cereali e farine integrali, lenticchie, latte, avocado, frutta secca, peperoni, spinaci, broccoli. Per la B12 i formaggi stagionati, prodotti a base di soia, uova, latte, fegato e frattaglie, molluschi, pesce (tonno, merluzzo, sardine e sgombro).

Acido folico. Mantiene l’immunità innata. È importante per la risposta anticorpale agli antigeni. Supporta la risposta immunitaria mediata da Th1.
Abbonda in fegato e frattaglie; asparagi, broccoli, carciofi, cavoletti di Bruxelles, cavolfiori e cereali integrali, legumi, arance, fragole e frutta secca.
Metalli e difese immunitarie

Alcuni metalli sono altresì importanti nel modulare le riposte immunitarie. Per la differenziazione e proliferazione dei linfociti T, la produzione di anticorpi e nell’immunità cellulare, nonché per l’azione antiossidante (selenio e zinco). Quali e dove:

– selenio in cereali integrali, semi di senape e girasole, uova;

– ferro nel fegato, carne bovina e di cavallo, uova, alcuni pesci (acciuga, cefalo, sarda, tonno), legumi e frutta secca,

– zinco nel pesce e la carne, cereali (germe di grano e avena), legumi, frutta secca e semi (zucca, sesamo e girasole),

– rame in fegato e frattaglie, funghi, anacardi, lenticchie, mandorle.
Amminoacidi e sistema immunitario

Due amminoacidi non essenziali hanno a loro volta un ruolo di rilievo per il sistema immunitario:

– glutammina. Amminoacido importante per le cellule immunitarie come i linfociti, le cellule killer naturali, e la proliferazione dei macrofagi. Indispensabile per la sintesi di glutatione.
Sono ricchi di glutammina le uova, la carne di manzo, latte, tofu e riso bianco,

– arginina. Migliora la funzione dei linfociti T, è il precursore dell’ossido nitrico che ha un ruolo importante nella coagulazione, la vasodilatazione, la permeabilità vascolare e la distruzione di agenti patogeni microbici.
Ricchi in arginina sono la soia, i semi di zucca, il merluzzo, i frutti di mare, le uova, la carne rossa e bianca.

Il triptofano, un amminoacido essenziale, ha a sua volta un ruolo importante nella stimolazione del sistema immunitario. Grazie al metabolismo da parte del microbiota della sua parte residua (all’assorbimento intestinale) e la formazione di derivati indolici che attivano efficacemente i recettori antinfiammatori (AhR).
Fonti di triptofano sono uova, soia, sesamo e girasole, formaggi stagionati, carne e pesce.
Acidi grassi Omega 3 e prevenzione

Gli acidi grassi Omega3 (EPA e DHA) sono importanti precursori di molecole atte a promuovere la risoluzione dell’infiammazione, a migliorare l’uccisione batterica da parte dei macrofagi e ad aumentare la rigenerazione dei tessuti.
Gli ω-3 si trovano negli oli di semi di lino, noci, canapa e chia, nonché in alcuni pesci (salmone anche affumicato, merluzzo, tonno, sardine).
Microbioma, dieta e sistema immunitario

Il microbioma – la comunità microbica presente nel tratto intestinale – gioca un ruolo fondamentale nel modulare le risposte metaboliche e il sistema immunitario. E la dieta, ancora una volta, ha un ruolo determinante.


Le fibre alimentari nutrono il microbiota che, metabolizzandole, produce acidi grassi a catena corta (SCFA). Gli SCFA a loro volta, tramite i recettori dell’intestino (il ‘secondo cervello’), inviano ‘segnali’ al sistema nervoso centrale con lo scopo di modulare, nell’intervallo fisiologico, l’omeostasi energetica, il metabolismo dei carboidrati e dei lipidi e sopprimono segnali infiammatori.
Alcune fibre in particolare hanno un effetto immunostimolante sulle cellule immunitarie. Tale effetto è stato dimostrato nell’arabina della pectina – presente nella buccia di mele, pere, albicocche e prugne – e nel β-1,3- glicano (presente nei funghi).

Il sistema immunitario viene poi stimolato da importanti recettori antinfiammatori (AhR, Aryl Hydrocarbon Receptor), attraverso i ligandi esogeni per AhR che derivano da tessuti vegetali commestibili, es. verdure, frutta, tè ed erbe.
I polifenoli possono a loro volta attivare la funzione immunitaria mediante stimolo dei recettori AhR. I polifenoli sono una famiglia di circa 5000 molecole organiche naturali, presenti nei vegetali. I più noti per le proprietà benefiche sulla salute umana sono la quercitina, il resveratrolo, l’epigallocatechina, le antocianine, il tirisolo.
Dieta mediterranea, sistema immunitario e salute

Una dieta mediterranea autentica può offrire tutte le molecole che hanno azione importante sul nostro sistema immunitario. Con abbondanza e varietà di vegetali e frutta (tanto meglio se bio), fibre e polisaccaridi complessi (cereali integrali e legumi), proteine di varie matrici e olio extravergine d’oliva.
Gli integratori alimentari possono aiutare a garantire la copertura del fabbisogno quotidiano di micronutrienti, a volte anche a stimolare altre reazioni favorevoli. Ma nessun supplemento potrà mai compensare uno squilibrio nutrizionale di fondo. Il microbiota va nutrito con alimenti sani, senza ingolfare l’apparato gastrointestinale con cibo spazzatura che invece innesca processi infiammatori.

Uno studio scientifico appena pubblicato su Gut dimostra, del resto, come la ‘correzione nutrizionale’ basata sulla dieta mediterranea – con aumento degli apporti di fibre, vitamine (C, B6, B9, tiamina) e minerali (Cu, K, Fe, Mn, Mg) – possa rimodulare favorevolmente in pochi mesi il microbiota intestinale anche nelle persone anziane.