sabato 10 agosto 2019

MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO A LUZ DE MARIA 2 AGOSTO 2019



Popolo di Dio:

IL NOSTRO RE E SIGNORE GESÙ CRISTO DESIDERA CHE TUTTI SI SALVINO E GIUNGANO ALLA CONOSCENZA DELLA VERITÀ. 
(1 Tim 2,4).



Di fronte al grandissimo rifiuto che subisce tutto quello che rappresenta la Divinità, i vostri Angeli Custodi, i vostri Compagni di Cammino, si trovano a un punto critico nella loro Missione per voi.



SONO TALMENTE TANTE LE INSIDIE DEL MALE COSTANTEMENTE IN AGGUATO ATTORNO A VOI PER FARVI CADERE, CHE IL LAVORO DEI VOSTRI ANGELI CUSTODI È AUMENTATO. LA FORZA DI VOLONTÀUMANA SI È INDEBOLITA E C’È IL RISCHIO CHE POSSIATE PERDERE LA VITA ETERNA.



Quando vi chiedo di continuare ad alimentarvi con il Corpo ed il Sangue del vostro Re e Signore Gesù Cristo, voi non prestate attenzione, NON VI PENTITE DEI PECCATI COMMESSI E NON VOLETE CAMBIARE, non vi accostate alla confessione con un cuore contrito, ma con una mente confusa che non sa quello che vuole, satura di disamore per la Trinità Sacrosanta e per il prossimo.



Il demonio sta lavorando duramente per fare in modo che l’uomo sia causa di divisione tra il Popolo di Dio ed in questo modo il bottino del male aumenta rapidamente, perché l’umanità agisce precipitosamente e non discerne.



Continuando a stare in mezzo alle cose mondane, vi siete convertiti in persone tiepide spiritualmente e di conseguenza cambiate i vostri pensieri ed i vostri sentimenti molto facilmente.


In questi momenti che precedono grandi catastrofi di vario genere, vi trovate in grave pericolo e vi sentirete facilmente abbattuti perché avete un atteggiamento estremamente leggero riguardo al peccato.



È NECESSARIA LA FEDE NELLA PAROLA DIVINA. 
È URGENTE CREDERE, COSICCHÈ POSSIATE DECIDERVI A VIVERE INVOCANDO LA PROTEZIONE E L’ASSISTENZA DEL CIELO STESSO, PER NON VENIRE CONFUSI DAI LUPI IN PELLE DI PECORA.



È necessario che i figli di Dio riconoscano la Verità Divina e che mantengano il discernimento che lo Spirito Santo dona loro. Per questo dovete essere persone che si sono liberate dal fetore del male e che si sono proposte di essere più di Dio che del mondo.



Popolo di Dio, l’astro del sole sta emanando nell’universo particelle di plasma magnetico, che stanno raggiungendo la terra e arriverà il momento in cui i mezzi di comunicazione non funzioneranno più, a livello mondiale.



Poi, su tutta la terra, farà freddo e allo stesso tempo le pestilenze colpiranno l’uomo.



Non dimenticatevi che i vulcani si attiveranno, alcuni causeranno più danni rispetto ad altri più piccoli; continuate a mantenere l’allerta per il Vulcano Vesuvio. 



FIGLI DEL NOSTRO RE E SIGNORE GESÙ CRISTO, NON POTETE IMMAGINARE LA STRADA CHE AVETE IMBOCCATO. 

QUANTO PATIRE PER AVER APERTO LA PORTA AL DEMONIO, 
PER AVER ABBRACCIATO FALSE IDEOLOGIE, FACENDOLE DIVENTARE REGOLE DI VITA! 

L’UOMO HA COSTRUITO TEMPLI AL DEMONIO ED HA ADERITO AI SUOI OSCURI DISEGNI INFERNALI, FACENDOLI DIVENTARE UNA REALTÀ SULLA TERRA CHE HA RICEVUTO IN EREDITÀ.



NON CONTINUATE AD IGNORARE I SEGNALI DI QUESTI MOMENTI.


Il subbuglio si sta generalizzando, di paese in paese, di persona in persona, come una pestilenza che si diffonde e che si insedia nella mente dell’uomo, indurendo il cuore riguardo a quello che è il bene.



Rimanete in allerta: il male, nella sua strategia contro i figli del Nostro e vostro Re e Signore, Gesù Cristo, invia all’uomo costanti pensieri contrari alla Legge di Dio, che vengono accolti da coloro che si rifiutano volontariamente di vivere come figli di Dio.



Pregate senza sosta per i vostri fratelli, l’umanità ha urgentemente bisogno di avvicinarsi a Dio e di dare la mano a Colei che è la Regina dei Cieli e della Terra, la Nostra e vostra Madre: la Santissima Vergine Maria.



Pregate come fratelli, pregate per l’Italia, il suo popolo piangerà con grandi lamenti.



Pregate con Amore fraterno, pregate per il Messico, la terra tremerà a causa del Vulcano Popocatépetl.



Pregate con Fede, pregate, le provocazioni tra le potenze metteranno in allerta l’umanità.



Pregate come fratelli, pregate per la Svizzera, il clima la colpirà duramente. 
L’umanità soffrirà e sarà scossa fino a non poterne più, ma dopo essere stati purificati ed essere passati attraverso il crogiolo, in quanto figli di Dio, riceverete LA PACE NEI CUORI E LA SPERANZA CHE NON SVANISCE, RICEVERETE LA RICOMPENSA PER LA VOSTRA FEDELTÀ.



Avanti, figli di Dio.



CHI È COME DIO?



San Michele Arcangelo



AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO





COMMENTO DI LUZ DE MARIA



Fratelli:



Il nostro amato San Michele, ci sta allertando sulle costanti minacce che incombono sulla terra.



L’uomo è decaduto spiritualmente e si sta trasformando in una calamita che attira pericoli provenienti dall’Universo, ma l’umanità non crede che se l’uomo si allontana da Dio, anche la protezione del Cielo si ritira.



La stessa cosa sta succedendo con la natura, che si scaglia contro coloro che hanno rinunciato a Dio, perché non riconosce chi non vive nella Volontà Divina.


Fratelli, rendiamoci conto della necessità di intercedere gli uni per gli altri.


Amen.

I Padroni Del Mondo Usano Queste 25 Regole Per Soggiogarci Tutti. Leggi La Lista.

E NON LE STIAMO FORSE VEDENDO IN ATTO?.....




Amschel Mayer Rothschild, banchiere ebreo tedesco della dinastia finanziaria Rothschild (rinominato dagli ebrei dell’Europa orientale come “il pio Rothschild”) nel 1773 riunì 12 influenti banchieri per presentare un piano, in 25 punti, per “dominare le ricchezze, le risorse naturali e la forza lavoro di tutto il mondo”.

Egli svelò “come la Rivoluzione Inglese (1640-60) fosse stata organizzata e mise in risalto gli errori commessi: il periodo rivoluzionario era stato troppo lungo, l’eliminazione dei reazionari non era stata eseguita con sufficiente rapidità e spietatezza e il programmato “regno del terrore”, col quale si doveva ottenere la rapida sottomissione delle masse, non era stato messo in pratica in modo efficace. Malgrado questi errori, i banchieri, che avevano istigato la rivoluzione, avevano stabilito il loro controllo sull’economia e sul debito pubblico inglese”.


Rothschild mostrò che questi risultati finanziari non erano da paragonare a quelli che si potevano ottenere con la Rivoluzione Francese, a condizione che i 12 presenti si unissero per mettere in pratica il piano rivoluzionario che egli aveva studiato.

Questi 25 punti sono:

1. Usare la violenza e il terrorismo, piuttosto che le discussioni accademiche.


2. Predicare il “Liberalismo” per usurpare il potere politico.


3. Avviare la lotta di classe.


4. I politici devono essere astuti e ingannevoli, qualsiasi codice morale lascia un politico vulnerabile.


5. Smantellare le esistenti forze dell’ordine e i regolamenti. Ricostruzione di tutte le istituzioni esistenti.


6. Rimanere invisibili fino al momento in cui si è acquisita una forza tale che nessun’altra forza o astuzia può più minarla.


7. Usare la Psicologia di massa per controllare le folle. “Senza il dispotismo assoluto non si può governare in modo efficiente.”


8. Sostenere l’uso di liquori, droga, corruzione morale e ogni forma di vizio, utilizzati sistematicamente da “agenti” per corrompere la gioventù.


9. Impadronirsi delle proprietà con ogni mezzo per assicurarsi sottomissione e sovranità.


10. Fomentare le guerre e controllare le conferenze di pace in modo che nessuno dei combattenti guadagni territorio, mettendo loro in uno stato di debito ulteriore e quindi in nostro potere.


11. Scegliere i candidati alle cariche pubbliche tra chi sarà “servile e obbediente ai nostri comandi, in modo da poter essere facilmente utilizzabile come pedina nel nostro gioco”.


12. Utilizzare la stampa per la propaganda al fine di controllare tutti i punti di uscita di informazioni al pubblico, pur rimanendo nell’ombra, liberi da colpa.


13. Far si che le masse credano di essere state preda di criminali. Quindi ripristinare l’ordine e apparire come salvatori.


14. Creare panico finanziario. La fame viene usata per controllare e soggiogare le masse.


15. Infiltrare la massoneria per sfruttare le logge del Grande Oriente come mantello alla vera natura del loro lavoro nella filantropia. Diffondere la loro ideologia ateo-materialista tra i “goyim” (gentili).


16. Quando batte l’ora dell’incoronamento per il nostro signore sovrano del Mondo intero, la loro influenza bandirà tutto ciò che potrebbe ostacolare la sua strada (anticristo).


17. Uso sistematico di inganno, frasi altisonanti e slogan popolari. “Il contrario di quanto è stato promesso si può fare sempre dopo…Questo è senza conseguenze”.


18. Un Regno del Terrore è il modo più economico per portare rapidamente sottomissione.


19. Mascherarsi da politici, consulenti finanziari ed economici per svolgere il nostro mandato con la diplomazia e senza timore di esporre “il potere segreto dietro gli affari nazionali e internazionali.”


20. L’obiettivo è il supremo governo mondiale. Sarà necessario stabilire grandi monopoli, quindi, anche la più grande fortuna dei Goyim dipenderà da noi a tal punto che essi andranno a fondo insieme al credito dei loro governi il giorno dopo la grande bancarotta politica.


21. Usa la guerra economica. Deruba i “Goyim” delle loro proprietà terriere e delle industrie con una combinazione di alte tasse e concorrenza sleale.


22. Fai si che il “Goyim” distrugga ognuno degli altri; così nel mondo sarà lasciato solo il proletariato, con pochi milionari devoti alla nostra causa e polizia e soldati sufficienti per proteggere i loro interessi.


23. Chiamatelo il Nuovo Ordine. Nominate un Dittatore.


24. Istupidire, confondere e corrompere i membri più giovani della società, insegnando loro teorie e principi che sappiamo essere falsi.


25. Piegare le leggi nazionali e internazionali all’interno di una contraddizione che innanzi tutto maschera la legge e dopo la nasconde del tutto. Sostituire l’arbitrato alla legge. (fonte)


Tutto questo è già in atto la Spectre esiste veramente, cosa ne pensate?


via Attiviamoci

IL SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO AMMETTE I PIANI SEGRETI STATUNITENSI PER LA CRIMEA


Le rivelazioni di Stoltenberg dimostrano la correttezza di Mosca nel prevedere quello in cui la penisola avrebbe dovuto trasformarsi sulla base dei piani di Washington.
Le confessioni del segretario del blocco del Nord Atlantico Jens Stoltenberg secondo il quale il ritorno della Crimea in Russia sarebbe stato reso possibile dall’aumento della concorrenza tra le superpotenze, nelle quali parla dei piani di vasta portata per l’alleanza e Washington in questa regione fino al 2014, sono molto significative.. Così ha commentato Alexei Pushkov, del Consiglio della Federazione Russa, le dichiarazioni del segretario norvegese della NATO

“Stoltenberg ha affermato che la riunificazione della Crimea con la Russia è stata il risultato di” una maggiore concorrenza tra le grandi potenze. “Ovvero, ha riconosciuto che gli Stati Uniti e i paesi della NATO avevano una visione della Crimea e di Sebastopoli, che sognavano di trasformare nella loro base navale, se qualcuno ne dubitava “, ha scritto il senatore su Twitter.

La maggior parte degli utenti si è mostrata d’accordo con le parole di Pushkov e apprezzava la loquacità di Stoltenberg (ortografia e punteggiatura sono conservate dagli originali):

“E si scopre che l’ADESIONE della Crimea è stata riconosciuta?”, “Solo i non vedenti, impercettibili, insensibili, dubbiosi ….”, “Era chiaro fin dal lontano 1992 !”, “Se la Crimea non si fosse integrata nella patria della Russia, allora avrebbe fatto da piattaforma militare degli Stati Uniti nel Mar Nero. Penso che questo era ovvio, “” Questa fortezza con i crimeani tornati alla Russia non la perdoneranno mai. Immagina: sotto il naso della nazione “esclusiva” hanno deciso la riunificazione (con la Russia) per l’intera penisola, e non sono mai rimasti in sonno né inattivi !!! Un tale peccato, rovinato per il fatto della luce bianca! Come possono perdonare una cosa del genere?!) “,

” Sì, siamo stato noi a volerlo, ma anche prima del Maidan, dato che c’era una disputa costante sulla Crimea, gli americani volevano semplicemente arrivarci per costituire una base militare, ma gli uomini verdi non si sono fatti da parte. Avrebbero predisposto loro (gli USA) le cose e non la Crimea. “

Stoltenberg ha detto che la riunificazione della Crimea con la Russia era il risultato di “una maggiore competizione tra le grandi potenze”. Lo stesso Stoltenberg ha ammesso che gli Stati Uniti e i paesi della NATO avevano una visione della Crimea e di Sebastopoli, che sognavano di trasformare nella loro base navale. Nel caso qualcuno ne dubitasse.
Alexey Pushkov (@Alexey_Pushkov) 6 agosto 2019 
Stoltenberg ha tenuto il suo incantevole discorso durante un discorso presso il Center for Strategic Studies presso la Queen Victoria University in Nuova Zelanda. A suo avviso, il ritorno della Crimea nella Federazione Russa divenne possibile a causa della maggiore concorrenza tra le “grandi potenze”.Alexei Pushkov

“Abbiamo visto un significativo accumulo di potenziale militare russo, vediamo una Russia più aggressiva, e solo pochi giorni fa abbiamo visto un esempio di come questa maggiore concorrenza di grandi potenze mina l’ordine basato sulle regole, il rispetto dei trattati e degli obblighi internazionali … ne abbiamo visti altri esempi, ad esempio, l’annessione illegale della Crimea, quando per la prima volta in Europa un paese ha annesso il territorio di un altro paese dopo la fine della seconda guerra mondiale “, ha affermato il segretario generale della NATO.

È vero, nel suo discorso, Stoltenberg non ha specificato con chi la “Federazione russa” ha “gareggiato” quando ha integrato i Crimea dopo un referendum nella primavera del 2014 con cui la decisone è stata presa dagli abitanti della penisola per riunirsi con la Russia. È molto difficile immaginare l’Ucraina stessa in questo ruolo.

Nota: Stoltenberg , nelle sue dichiarazioni, evita di menzionare il referendum con cui il 90% dei cittadini della Crimea ha manifestato la loro volontà del ritorno alla madrepatria. Inoltre il segretario della NATO, che funge da megafono di Washington, quando parla della ” prima volta di modifica territoriale in Europa dopo la Seconda Guerra mondiale”, dimentica che fu l’intervento della NATO nella ex Jugoslavia quello che attuò per la prima volta una modifica territoriale in Europa, secondo gli interessi degli USA, creando stati artificiali come il Kosovo e la Bosnia.

In quel caso di evidente violazione dell’ordine internazionale, non si è proceduto ad alcun referendum ma piuttosto il cambiamento è stato imposto con il suono delle bombe della NATO su Belgrado e la Serbia. Un piccolo particolare che sfugge all’ineffabile Stoltenberg.

Fonte: Stop News


LA RUSSIA CONSEGNA ALL’IRAN I SISTEMI DI GUERRA ELETTRONICA




SOSPETTE MANOVRE IN DONBASS E IRAN

Senza un annuncio ufficiale ma c’è un video che sembra confermarlo mentre la Persia è sotto assedio dagli USA e suoi alleati.

di Drago Bosnić
La Russia ha appena consegnato all’Iran il sistema avanzato di guerra elettronica Zhitel SIGINT / jammer R-330Zh .

Il sistema è stato impiegato nel combattimento da parte delle forze della DNR (Repubblica Popolare di Donetsk) e e della LNR (Repubblica Popolare di Lugansk) durante l’invasione ucraina. Questo sistema ha assicurato alle forze della Novorussia un vantaggio decisivo nella lotta contro i droni ucraini, nel confondere le loro comunicazioni e nell’ostacolare la navigazione del fuoco dell’artiglieria ucraina, cosa che ha salvato innumerevoli vite, sia militari che civili.
L’R-330Zh Zhitel è una stazione di comunicazione jamming progettata e prodotta dalla società russa Protek. L’intero sistema comprende un camion Ural-43203 o KAMAZ-43114 e un riparo con quattro alberi telescopici. Sul camion è installato il centro di controllo per gli operatori. Il rifugio è dotato di quattro antenne telescopiche attive per array di fasi montate su un rimorchio a quattro ruote.

L’R-330Zh è progettato per il rilevamento, l’analisi, la ricerca della direzione e l’inceppamento dei sistemi di comunicazione via satellite e telefono cellulare operanti nella frequenza da 100 a 2.000 MHz. Il sistema di jamming fornisce analisi e selezione dei parametri del segnale degli emettitori. La stazione di blocco del sistema è stata utilizzata con successo dall’esercito russo durante la crisi di Crimea nel marzo 2014.

Se si tiene conto dell’esperienza di combattimento delle forze della Novorussia, l’esercito iraniano ha appena ottenuto un sistema cruciale che gli conferisce un serio vantaggio rispetto alle truppe statunitensi di stanza in Medio Oriente. Considerando il fatto che gli Stati Uniti e i loro alleati del Golfo Persico fanno troppo affidamento su comunicazioni avanzate e UAV (veicolo aereo senza pilota) per condurre operazioni militari, il sistema di guerra elettronico Zhitel russo R-330Zh , se usato correttamente, darà alle forze iraniane un vantaggio militare che le potenziali forze degli invasori non possono sperare di superare facilmente, se non del tutto.Missili Iraniani in fase di lancio


Nota: La fornitura di questi sistemi di difesa elettronica conferma la volontà della Russia di fornire all’Iran ogni mezzo per difendersi dall’aggressione degli USA e dei loro alleati. Una volontà che risulta già comunicata ufficialmente dalle autorità russe, come avvenuto in occasione del viaggio in Russia a fine Luglio del comandante della Marina militare iraniana, Hossein Khanzadi, il quale si era incontrato con il ministro della Difesa russo e, in quella occasione, aveva comunicato di aver sottoscritto un accordo, un memorandum di intesa, che ha sancito la stretta cooperazione militare fra i due paesi. 
In precedenza, in un’intervista all’agenzia Irna, Khanzadi aveva riferito che nel prossimo futuro la Russia e l’Iran avrebbero potuto svolgere esercitazioni navali congiunte nello stretto di Hormuz. Aveva inoltre dichiarato che Mosca e Teheran conducono negoziati per rafforzare la cooperazione di difesa nel Mar Caspio. 
Tutti gli osservatori sono concordi nel dire che tale memorandum ha segnato una svolta nei rapporti di alleanza e cooperazione fra i due paesi.
Non è un caso che l’Amministrazione USA ha dovuto rinunciare al momento ad un attacco all’Iran valutando la possibilità di un coinvolgimento della Russia nella difesa del paese persiano.

Tutto indica che la Russia considera l’Iran, oltre che un alleato, anche un bastione strategico per la difesa del proprio territorio e non può permettere che questo bastione cada sotto il controllo USA.

Fonte: Check Point Asia

ALLARME DELLA INTELLIGENCE DNR – L’ESERCITO UCRAINO HA IN PROGRAMMA UN GRANDE ATTACCO SU DONETSK



di Drago Bosnic


DONBASS – Le formazioni armate ucraine stanno trasferendo truppe a Mariupol. Lo ha annunciato il capo del servizio stampa della direzione della polizia popolare DPR (Repubblica popolare di Donetsk) Daniil Bezsonov, facendo riferimento ai dati di intelligence ottenuti dai servizi speciali DNR.

“La nostra intelligence continua a registrare l’accumulo di forze nemiche a Mariupol e nell’area circostante. Attualmente, il nemico, approfittando della tregua da parte nostra, continua a eseguire riparazioni delle sue fortificazioni, nonché il trasporto di nuove attrezzature nelle loro posizioni. Inoltre, con l’obiettivo di superare le barriere ingegneristiche nelle nostre formazioni di battaglia, le forze degli invasori hanno schierato in prima linea il veicolo di sminamento UR-77 Meteorit (Meteorite)“, ha affermato.

Bezsonov ha chiarito che attualmente sono state registrate unità di azione reattiva semovente negli insediamenti di Novoselovka, Talakovka e Orlovskoye. Ha aggiunto che l’intelligence mostra che tre gruppi mobili dell’83° centro delle forze navali ucraine sono stati dispiegati nell’area di Mariupol. Per verificare la prontezza alla battaglia della 35a e 36a brigata del Corpo dei Marines e assicurarsi che adempiano alla loro missione, è arrivata la commissione speciale del Ministero della Difesa ucraina che lavora nei luoghi delle unità schierate.

Forze ucraine in avvicinamento su Donetsk

Inoltre, alle 19:40 di sabato, è stato riferito che a seguito del bombardamento di Kominternovo, durante il quale sono stati registrati colpi di mortai da 120 mm, lanciagranate automatiche e fuoco di armi leggere, è stata distrutta una casa in via Chernyakhovsky, con gli edifici circostanti danneggiati dal conseguente incendio. Più tardi, il capo del DPR Denis Pushilin ha rilasciato una dichiarazione di emergenza, annunciando il morte di due militari della DPR a seguito di bombardamenti da parte dell’UAF (forze armate ucraine).

La situazione attuale, con bombardamenti continui senza sosta e con veicoli di sgombero delle mine, mostra di sicuro che le truppe ucraine stanno pianificando un attacco totale. In precedenza, i comandanti delle truppe DNR e LNR hanno ribadito che qualsiasi tentativo di sfondare la linea di contatto comporterebbe un contrattacco decisivo e persino la liberazione di Mariupol dalle forze armate ucraine.


Fonte: Fort Russ

Traduzione: Sergei Leonov

PREGHIERE E LITURGIA DEL GIORNO


PREGHIERE DEL GIORNO

Sabato 10 Agosto 2019





LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -




 PRIMA LETTURA 

2Cor 9,6-10
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, tenete presente questo: chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia.
Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene. Sta scritto infatti:
«Ha largheggiato, ha dato ai poveri,
la sua giustizia dura in eterno».
Colui che dà il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, darà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia.


 SALMO 

Sal 111
Beato l’uomo che teme il Signore.

Beato l’uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.

Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto.

Egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria.


 VANGELO 

Gv 12,24-26
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».

venerdì 9 agosto 2019

Tav, la Torino-Lione lascerà la Val di Susa senz’acqua

Per le prima volta in trent'anni alcuni paesi tra Torino e Lione sono rimasti senz'acqua. Il motivo sarebbe da cercare nei lavori della Tav.



L’eventuale crollo della scuola media Ottone Rosai di Firenze sarebbe costata la vita agli alunni e agli insegnanti che svolgevano il proprio lavoro. Un disastro che avrebbe segnato l’inizio del 2013 ma che per fortuna non è avvenuto. A causa del prosciugamento delle falde acquifere e dell’instabilità del terreno conseguenti ai lavori del tunnel della ferrovia per l’alta velocità Firenze-Bologna (Tav), le pareti della scuola si erano pericolosamente crepate ma la struttura non ha ceduto. Su questa linea ora si indaga non solo per il prosciugamento dei corsi d’acqua, sorgenti e acquedotti ma anche per frode e corruzione. Per la Corte dei conti i lavori hanno causato un danno erariale di 13,5 milioni di euro. Lo stesso dissesto idrogeologico rischia di ripetersi anche in Val di Susa a causa dei lavori legati alla ferrovia Torino-Lione. Se i lavori della Bologna-Firenze, infatti, hanno fatto sparire 81 torrenti, 37 sorgenti, 30 pozzi e 5 acquedotti (in tutto 100 chilometri di corsi d’acqua), dai dati raccolti in Val di Susa si prevede che l’impatto sulle falde non sarà meno sconvolgente.




Il tunnel della Tav a Chiomonte sta perforando un massiccio di roccia ricco d’acqua / GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
Già persa la fornitura d’acqua per un milione di persone


Le conseguenze sono prevedibili osservando i precedenti lavori in valle, come il raddoppio della ferrovia Torino-Modane che ha provocato la scomparsa di 24 sorgenti, le gallerie dell’autostrada tra Exilles e la val Cenischia hanno fatto sparire altre 16 sorgenti, i lavori della centrale elettrica di Pont Ventoux un’altra decina. Sono tutti lavori in galleria che hanno bucato lo stesso massiccio in cui si sta scavando il tunnel della Torino-Lione. A segnalarlo è Massimo Zucchetti, professore del Politecnico di Torino che da anni si occupa dell’impatto dell’alta velocità in valle.


La perdita di pressione causata dagli scavi delle gallerie porta ad altrettante cospicue perdite d’acqua e gli stessi proponenti dell’opera hanno stimato che solo le due gallerie della tratta internazionale (il tunnel di base e il tunnel di Bussoleno) drenerebbero le falde per un totale compreso tra i 60 e i 125 milioni di metri cubi di acqua l’anno, comparabile alla fornitura necessaria a una città di circa un milione di abitanti, come Torino. L’analisi è fornita dall’International consulting group, organo incaricato dalla direzione generale Trasporti ed Energia della Commissione europea che ha indicato come il drenaggio delle acque sotterranee sia “tutt’altro che trascurabile”. Si potrebbe persino verificare il prosciugamento di fonti e torrenti a monte degli scavi. Oltre a creare danni riconosciuti al fabbisogno idrico di paesi e città vi sarebbero serie conseguenze per l’agricoltura, per il flusso dei fiumi e per la produzione di energia idroelettrica. Nonostante questi accorgimenti, l’analisi si limita a raccomandare di “mettere a punto dei metodi precauzionali, se del caso”.



Alcune borgate di Chiomonte sono rimaste senz’acqua per la prima volta in trent’anni / GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)
Chiomonte senz’acqua


Intanto a Chiomonte, dove sono in corsi i lavori di scavo del tunnel, nel 2015 sono arrivate le prime autobotti per scarsità di acqua potabile nel paese. La notizia è arrivata dai consiglieri comunali Giorgio Guglielmo, Giuseppe Jonas e Remo Sibille. “Le botti erano state precedute dalla consegna di boccioni d’acqua da 25-30 litri per le necessità più urgenti della popolazione. La situazione è andata peggiorando a partire dal 25 ottobre 2015 tanto da portare alla chiusura di tutte le fontane e alla razionalizzazione dei consumi“.


Sul sito del comune di Chiomonte sono pubblicati tutti i rapporti con i dati relativi alle falde monitorate e, benché dalla lettura di quei dati non si desumono grandi diminuzioni di portata da giustificare allarmismi, la situazione reale – secondo Guglielmo – è diversa: “Già nel 2010 avevamo presentato, durante una riunione pubblica a cui non partecipò alcun portatore di interesse, i dati di tutte le sorgenti che avevano subìto una riduzione della falda in seguito alla realizzazione delle gallerie dell’autostrada Torino-Bardonecchia e della centrale di Point Ventoux. Una di quelle sorgenti, chiamata Rigaud, non è mai stata oggetto di monitoraggio da parte della società responsabile dei lavori perché il comune non l’ha mai segnalata, non si sa per quale ragione. Possiamo conoscere i dati della sorgente Rigaud unicamente perché quella falda era monitorata dall’azienda (Iren) che allora stava costruendo la centrale di Pont Ventoux”.




La quantità d’acqua presente nella roccia rallenta i lavori della Tav e rischia di innalzare i costi / PHILIPPE DESMAZES/AFP/Getty Images
La prima volta in trent’anni


I dati della sorgente Rigaud sono stati richiesti direttamente al comune di Chiomonte, ma sono fermi al 2006. “Allora li abbiamo chiesti direttamente all’Iren”, ha affermato Guglielmo. Da questi risulta che dal primo giugno 1995 al 6 ottobre 2015 (oltre 20 anni di prelievi) non c’è mai stato un dato al di sotto di 1 litro al secondo (addirittura per il 2014 parliamo di 3,21 litri al secondo). Da ottobre 2015 la situazione è precipitata e la portata scende a 0,4 litri al secondo (l’ultima rilevazione è del dicembre 2015). Per questo le fontane pubbliche sono state ridotte al minimo o direttamente chiuse. “Non possiamo collegare direttamente questo fenomeno con gli scavi del tunnel esplorativo“, continua Guglielmo. “Ma sulla base degli scavi precedenti qualche fondato dubbio ci è venuto”.


Tra l’altro, una delibera del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha ordinato di organizzare un piano per gestire un’eventuale emergenza ma al momento ancora nulla è stato fatto. “Continuano a dirci che non c’è nessun problema” conclude Guglielmo. “Dicono che la causa è da cercarsi altrove: dai lavori che hanno già fatto in valle alla siccità. Ma queste giustificazioni ci sembrano superficiali. Vorremmo che tutte le sorgenti venissero monitorate e rientrassero nei programmi di intervento”. Solo così si avrà un’idea più precisa di quello che ci aspetta.



La rivoluzione della mobilità sarà completa solo quando tutta l’energia per fare il pieno sarà pulita, proveniente solo da fonti rinnovabili. Se per magia tutte le auto, le moto, gli autobus e i camion che circolano in Italia andassero a energia elettrica rinnovabile, i risparmi si possono calcolare intorno ai 100 milioni di tonnellate di CO2 annue. Tutto comincia da noi. Con LifeGate, già oggi, con solo 4 click, scegli per la tua casa energia da fonti rinnovabili e prodotta in Italia. Risparmia attivandola da solo online, clicca qui.

MARIO DRAGHI, OVVERO COME CAPIRE CHI ESSO SIA E A QUALE DISEGNO DI POTERE APPARTENGA




Una cosa giusta il torrentizio Matteo Renzi ha detto in difesa della sua ex-preferita Maria Elena Boschi e mi riferisco a cosa ci possa essere dietro a questo non coraggio di affrontare il problema complessivo delle banche italiane, non limitandosi alla vicenda Banca Etruria. Renzi è cresciuto nella Toscana massonica, lui non massone, suo padre non massone, certamente amici entrambi di massoni. Renzi, ad onor del vero, quando ha pensato che fosse arrivato il suo turno, ha “bussato”, in Italia e negli USA, ma nessuno ha aperto. Può sembrare incredibile ma anche per Berlusconi era successa una cosa simile, tanto che lo zanza cazzafrullone si era dovuto organizzare in autarchia, in accordo con altri ambienti a lui più consoni e con meno tradizione culturale. Dopo il fallimento della P2 (di cui Berlusconi era consapevole affiliato da molti anni prima che scoppiasse lo scandalo), Silvio Nazionale si era dovuto accontentare di una sua loggia (Del Drago) e a frequentazioni di massoni affiliati a logge sorte nell’est europeo. Renzi e Berlusconi accumunati dallo stesso destino massonico di bussanti rifiutati. E rancorosi. Ecco perché ora Renzi chiede chiarezza su Banca d’Italia che sa essere una dependance delle ur-lodges frequentate e “sostenute” da quello che invece è un “gran maestro” rispettato e temuto: Mario Draghi.


Draghi, come ci siamo permessi di postare mai smentiti il 30 novembre 2014, rimasto orfano di entrambi i genitori quando era quindicenne, fu avviato a diventare ciò che è, da persone di grande potere (e cultura) che, avvenuta la disgrazia, gli si erano affezionate, conoscendolo e apprezzandolo, qualche anno dopo, all’Università di Roma, tramite Federico Caffè che era docente di Draghi. Draghi era un ragazzo intelligente che accettò subito la logica della fratellanza e della grande famiglia. Due nobel si mettono a spingere Super Mario da dietro e lo mandano a finire la formazione al MIT. Certo siamo di fronte ad una storia veramente misteriosa se si pensa che il “padrone/custode” dell’Euro, si è formato impregnandosi di visione professionale ebraico-statunitense, dopo essere stato impostato dai gesuiti qui in Italia e aver discusso una tesi di laurea con Federico Caffè, dove il testo, che alcuni ricordano di aver letto, era, in molti passaggi, fortemente critico nei confronti di una moneta unica europea.

Mi raccomando che non scrivo queste cose per gareggiare nella disciplina di moda oggi, cioè per disinformare ma per non sottovalutare che la formazione è la formazione e che i maestri sono i maestri. E che in un personaggio che si può classificare fra i primi 8/9 più potenti del mondo eviterei di prendere per oro colato quel che si vede e mi sforzerei di provare ad estrarre dalla sua storia e dai suoi comportamenti una eventuale altra verità che non si dovesse cogliere da un esame superficiale. Ad esempio, dal momento che è vivo, io andrei a chiedere, se fossi un giornalista o un politico con importanti responsabilità anche in tema di sicurezza internazionale, ad uno come Cirino Pomicino cosa pensava ai bei tempi dell’IRI e cosa pensi oggi di Mario Draghi. Sono ore difficili per l’Umanità e chi pretende di giocare al gioco della politica e della convivenza tra i popoli deve fare un grandissimo sforzo per capire chi sono i protagonisti delle vicende e cosa, eventualmente, arrivino a pensare nel segreto della loro mente e del loro cuore quelli che giocano a Risiko.

Giustamente vi potrebbe sfuggire chi siano stati Franco Modigliani e Robert Solow per cui vi allego due brevi biografie.


Chi fosse Federico Caffè, viceversa, lo trovate, in parte, nella scheda che a suo tempo avevo già pubblicato. Torno alla narcisistica segnalazione: chi sia Mario Draghi, che ricordiamo ragazzo ai Parioli e schivo all’Università durante i primi anni del ’68 (Draghi è del 1947 e nel 1968 aveva 21anni), caratterizzato da quella particolare deambulazione, un po’ sulle punte, sempre con il baricentro spostato in avanti, lo abbiamo già detto più volte in questo marginale ed ininfluente luogo telematico. Oggi lo ribadiamo, aggiungendo che abbiamo da sempre l’idea, coincidente con quella di Cirino Pomicino, che Draghi sia poco “italiano”. Sperando che Pomicino non abbia cambiato idea. Aggiungo oggi, in prima mondiale, che potrebbe, paradossalmente, essere anche poco “europeo”. O, meglio, vista la formazione forgiante, una personalità doppia, ma sostanzialmente/completamente al servizio del disegno statunitense consistente in un mondo senza Europa degli Europei, terra esclusivamente lasciata a ragionare di utilità di cambi intorno all’unica cosa alla fine cresciuta da queste parti che è la finanza, gli indebitamenti, le tasse, l’inflazione. La verità è che Draghi (un uomo tanto potente non deve tenere in nessuna considerazione questa mia ipotetica fake news dedicata a lui) è stato messo, dalla massoneria americana che lo ha protetto e spinto, a capo dell’Europa perché così, al di là del gioco delle parti, nella stanza dei bottoni, si decidessero vita, morte e miracoli di tutti voi europei. Non possiamo diventare nulla, stretti tra re, regine e massoni filoamericani. E non siamo diventati nulla. Oggi vi raggiunge la notizia che su 8.800 ricercatori di valore che abbiamo in Italia ne consolideremo solo 200. Draghi che non è, per sangue, un re, è però un massone “americano”. E come massone americano, per ordini di loggia, non ha nessun interesse a che esista una qualunque forma di bioinformatica italiana. Tanto per fare un esempio. E quella che eventualmente dovesse svilupparsi deve stare sotto schiaffo dei burattinai. E non chiamate complottismo questa chiave interpretativa o metto mano alla fondina. Per niente italiano e, per tanto, certamente non europeo, Draghi, fedelmente agli intendimenti dei suoi fratelli, ha prima disarmato l’Italia concorrendo a privarla di ogni luogo d’eccellenza produttiva (le privatizzazioni, attuate dal 1991 al 2001 e che nelle frattaglie perdurano) poi, piazzato in sfera internazionale, ha concorso a smantellare il tessuto connettivo assistenziale culturale microeconomico europeo. Immaginate se uno come Renzi poteva, alla fine, scardinare assetti di tale dimensione e complessità. Tantomeno la sua ex Boschi. Intendendo, ex ministra.

NO TAV, il risveglio del Drago (e di Draghi)





















Il progetto del Treno ad Alta Velocità Torino-Lione, tra danni ambientali, rischi per la salute e energie sottili.

Il tracciato passa per le ley lines (linee sincroniche). Le possibili conseguenze magico-energetiche per la popolazione della Val Susa. La Storia narra che nel 313 d.C. una grande croce fiammeggiante con la scritta in caratteri latini In hoc signo vinces fosse apparsa all’imperatore romano Costantino durante la battaglia contro le truppe di Massenzio. Dopo aver apposto il simbolo della croce su scudi, armi e stendardi, Costantino riportò la nota vittoria contro le milizie nemiche. Ritornato a Mediolanum emise il noto Editto di Milano, noto come l’Editto di Costantino, con il quale si concedeva libertà di culto ai Cristiani.

La leggenda vuole che questo avvistamento sarebbe avvenuto ai piedi del monte Musinè (in dialetto asinello). Dalla forma triangolare, la montagna più misteriosa della zona è un vulcano che ha cessato la sua attività. Il mistero e la sacralità che avvolge questo monte si distende come un manto fino a Torino, definita non a caso città magica per eccellenza.

Impossibile riassumere in poche righe tutte le storie, leggende, avvistamenti che si sono tramandati nei secoli sul Musinè e sulla Valle. Basti sapere che sul monte la vegetazione attecchisce solo sulle pendici fino a una certa altezza per poi fermarsi lasciando il resto del monte come scoperto, il terreno ghiaioso dal colore rossiccio.

Qua si tramandano racconti di draghi, angeli, demoni, eroi, spiriti dannati, astronavi, alieni. Un menhir reca la raffigurazione di alcuni uomini che sembrano tributare un culto al Sole: tre omini con le braccia al cielo di cui uno di essi inginocchiato e un altro disteso per terra, segno di morte oppure di un sacrificio umano. Nel cielo sopra le loro teste sono raffigurati tre soli, o, almeno, un sole a forma di coppella e due dischi stilizzati. Il che, da Peter Kolosimo in poi, ha fatto ipotizzare che si trattasse di un primitivo incontro “ravvicinato”…

Dall’altra parte della Valle sorge la Sacra di San Michele che ispirò Umberto Eco per il romanzo Il nome della Rosa. Dall’alto di quel monte anche l’abbazia custodisce un segreto. Essa vigila sul Musinè affinché nessuno turbi il sonno del drago che si narra dorma nelle viscere della terra.

Ora, però, quel “drago” sta per essere risvegliato. Il tracciato del TAV corre proprio lungo la linea del Musinè e della Sacra di san Michele, sua custode…

Nel 1921 l’archeologo britannico Alfred Watkins individuò dei meridiani e nodi particolari della rete geografica che sprigionerebbero campi di torsione benefici per gli esseri viventi: sono le ley lines, anche conosciute con il nome di linee della prateria.

Prima di lui altri studi erano giunti a conclusioni simili. Nel 1870, presso la British Archeological Association, William Henry Black tenne una conferenza all’interno della quale spiegò che i principali monumenti, naturali e artificiali, sarebbero disposti sul territorio non in maniera casuale, ma in modo da formare un gigantesco reticolo che coprirebbe l’intera Europa. Dodici anni dopo G. H. Piper arrivò alla stessa conclusione. Watkins andò ben oltre, rendendosi conto che questo reticolo di linee lungo le quali vennero costruiti monumenti o edifici di culto nell’antichità, ricalcavano il percorso del sole o della luna durante i solstizi. Ciò lasciava dedurre che le linee avessero non solo una funzione di comunicazione tra luoghi sacri, ma che fossero intimamente legate all’ambito spirituale. Esse potevano costituire una sorta di percorso da compiersi durante delle specifiche cerimonie sacre.

I successori di Watkins, a partire dall’esoterista Dion Fortune, attribuirono alle linee della prateria un valore energetico-magico. Negli anni ’60 la teoria delle ley lines si fuse con la geomanzia, sostenendo la necessità di preservare l’armonia della natura e dei punti sacri lungo i quali sono sorti i luoghi di culto. L’energia di cui queste linee sono conduttrici possono essere positive per la psiche umana, la coltivazione, e la civilizzazione di una comunità, come, all’opposto, dispensatrici di energie altamente negative. In questo senso l’esempio che viene fatto più spesso è il Triangolo delle Bermuda.

Lungo queste linee le popolazioni preistoriche, le antiche civiltà e i costruttori del Medioevo erigevano osservatori, templi, abbazie, infine maestose cattedrali. I siti scelti per opere quali Stonehenge, Chartres, la Sacra di San Michele, il Tempio di Gerusalemme, Giza, etc. avvenivano proprio in base a questi meridiani o nodi di energia. Questi luoghi sono infatti definiti “sacri” ma soprattutto “sentiti” come magici dalle popolazioni che vi si sono avvicendate nel corso di millenni. Non bisogna essere uno sciamano per intuirne il motivo.

Ebbene, forse non tutti sanno che una delle ley lines più importanti e dedicata all’arcangelo Michele, collega la Cornovaglia a Gerusalemme. La cosiddetta “Linea di San Michele” coincide con la Via Langobardorum: parte da Saint Michael’s Mount in Cornovaglia, passa per Moint Saint Michel in Francia, congiunge la Sacra di San Michele in Val di Susa a San Michele di Coli nei pressi di Bobbio arrivando fino a Castel Sant’Angelo nel Gargano. Sembra un disegno incredibile: una linea retta di duemila chilometri che unisce i 5 principali luoghi di culto europeo dedicati all’arcangelo Michele che si prolunga per altri duemila chilometri arrivando fino a Gerusalemme.

Come spiegato dal ricercatore Stefano delle Rose, questa linea energetica, nell’antichità, sotto l’impulso delle apparizioni dell’arcangelo Michele, ha dato vita alla costruzione degli edifici sacri nei punti indicati, diventando via di pellegrinaggio e via di comunicazione storica. Questa linea di congiunzione, come abbiamo anticipato, passa anche per la Val di Susa, dove da anni si sta consumando una vera e propria battaglia – degenerata in guerriglia a causa della militarizzazione del luogo - per impedire la costruzione della linea ad alta capacità Torino-Lione.

Il ricercatore Fausto Carotenuto, già nel 2005, spiegava l’importanza della geografia sacra della Val Susa, definendola “un punto fondamentale degli equilibri energetici europei”, aggiungendo che “un chakra importantissimo è situato all’imbocco della Val Susa da cui si dipartono nodi o canali energetici che vanno a creare un asse importantissimo verso nord-ovest e verso sud-est”.

Carotenuto, quando ancora il vecchio tracciato del TAV sarebbe passato proprio in prossimità del monte Musinè, aveva messo in guardia la popolazione dal pericolo del “progetto mirante ad alterare antichi equilibri per renderli inutilizzabili a fini positivi: scavare una enorme galleria nelle viscere della montagna sacra, per sconvolgere il chakra [centro o vortice vitale] del Musinè, portando alla luce forze oscure e potenti dalle profondità della Terra”. Non solo, dunque, per la presenza di amianto e uranio nella Valle, ormai accertati da studi geologici che sono stati deliberatamente ignorati.

Attorno alla montagna del Musinè – considerata da alcuni una vera e propria “antenna” dimensionale - sono sorte, come abbiamo visto, numerose leggende che in tempi moderni hanno acquisito carattere “ufologico”, per i numerosi avvistamenti di globi luminosi e UFO nel luogo. La sua forma piramidale ha suscitato il dubbio che si possa trattare di una vera e propria antenna, un enorme pilastro che servirebbe a placare le energie “selvagge” sottostanti.

Una leggenda narra infatti che nelle viscere della montagna sia sepolto un drago. Il simbolismo del drago, come guardiano sovrannaturale delle potenti energie sotterranee o che dorme sepolto nelle profondità della terra, evoca le forze telluriche primigenie oscure che Michele Arcangelo o San Giorgio avrebbero annientato. L’allegoria è evidente: il drago che infesta o dorme nelle viscere della terra rappresenta una forza “interiore”, sotterranea, appunto, che se conquistata e diretta rende possibile la purificazione del luogo – nel processo alchemico allude alla catabasi e alla purificazione dell’adepto dai suoi istinti primigeni, animali – spingendo appunto indietro gli istinti selvaggi che ci legano alla materia. In questo senso il drago rappresenta l’avversario, un concetto collegabile nel cristianesimo al diavolo. Proprio per questo nell’iconografia degli edifici costruiti lungo la retta dedicata a San Michele ritroviamo innumerevoli raffigurazioni dell’Arcangelo che schiaccia il drago inteso come incarnazione del demonio. Per gli alchimisti uccidere il drago rappresentava l’operazione del Solve, della Soluzione della Grande Opera.

L’evidente simbolismo alchemico suggerisce che ci siano delle potenze oscure che non dovrebbero essere risvegliate. Per questo la Sacra dedicata a San Michele sorge come guardiana e custode delle forze infere di fronteal Musinè. Nell’antichità, infatti, le forze che si trovano lungo le ley lines venivano chiamate anche le forze del drago, intendendo che esse erano oscure, “selvagge”. Che, come il drago che secondo la leggenda dorme sotto il Musinè, non dovrebbero essere risvegliate. A questo servivano gli edifici costruiti lungo il tragitto delle ley lines: a tenere a bada queste forze, canalizzandole.

Il Musinè, secondo le leggende del luogo, come spiega Carotenuto, “è un luogo dalle energie fortissime, uno dei principali in Europa. Le forze spirituali del drago hanno conformato un sottosuolo pieno di energie enormi, selvagge, che si manifestano in conformazioni rocciose insolite e piene di materiali forti, nocivi se liberati”.

Da anni si parla, infatti, dell’amianto e dell’uranio contenuti nel sottosuolo e che verrebbero liberati in caso di trivellazioni. A distruggere queste linee di forze sarebbe inoltre l’amianto, elemento che ritroviamo nelle note strisce chimiche che vengono sparate nei nostri cieli…

Punto comune delle trivellazioni, bombardamenti chimici, guerre lungo queste linee di forza sembra essere l’intenzione deliberata di distruggere l’energia benefica che la terra sprigiona da questi punti nodali. Come se qualcuno, le “gerarchie nere”, stesse cercando di impedire il risveglio della popolazione, tenendo anzi sotto controllo l’attività spirituale delle comunità nelle zone interessate.

Per questo le guerre, distruzioni, terremoti – L’Aquila sorge proprio su una potentissima ley lines – aggressioni farmacologiche e alimentari, attività di terrorismo, scie chimiche avvengono lungo i cosiddetti luoghi sacri. Lungo questi canali sono sorti nell’antichità dolmen, menhir, cerchi di pietra, templi, cattedrali, piramidi, in modo da permettere un contatto tra l’uomo e le dimensioni spirituali.

E’ possibile dunque che le forze oscure stiano manipolando il potere politico, economico, per distruggere questi luoghi energetici e per ostacolare l’evoluzione spirituale dell’uomo spegnendo luoghi di iniziazione e di culto?

In questo senso scavare una galleria nelle viscere della montagna lungo una delle linee energetiche più forti al mondo significherebbe alterare e sconvolgere gli equilibri energetici del luogo.

Un tentativo di sferrare un colpo al cuore della geografia sacra europea. Non solo. Il nodo della Val di Susa si trova proprio a metà del tracciato dedicato a san Michele, guardiano delle forze infere. Distruggere il Centro, ovvero costruire un’opera imponente in questo nodo, comporterebbe la rottura dell’intera linea sacra. Sarebbe come togliere il “tappo” che per millenni ha tenuto a bada le energie selvagge del luogo e dell’Europa intera. Il tracciato, inoltre, unisce Lione a Torino, prolungandosi fino a Kiev. In questo modo si annienterebbe il triangolo magico “bianco” che ha come vertici Lione, Torino, Praga. Anzi. Risvegliare le forze oscure darebbe maggiore impulso all’altro triangolo magico, quello nero, che unisce ancora una volta Torino ma con Londra e San Francisco.

Anche per questo i valligiani si oppongono. Inconsciamente, ma si oppongono. Sentono che la loro terra non può essere toccata. Non deve essere violata.

Non solo per l’inutilità dell’opera, i miliardi a nostro carico che verranno inutilmente spesi, il rischio per la salute pubblica. C’è una motivazione più antica e sacra a questa ribellione che chi abita queste terre conosce o almeno intuisce.

Ognuno è libero di ridere di ciò. Di opporvisi. Di non crederci.

Oppure di comprendere umilmente che le energie che stiamo per risvegliare potrebbero comportare un danno enorme per tutti noi. Per la terra, per le generazioni a venire. Forse, a breve, per il destino di tutti noi.

L'articolo è di Enrica Perucchietti, che ha scritto esattamente ciò che pensiamo e condividiamo.

L’Italia trema da Nord a Sud: terremoti in Trentino e Basilicata

L’Italia trema da Nord a Sud: terremoti in Trentino e Basilicata

La scossa di magnitudo 3.4 è stata avvertita anche sul Lago di Garda. Paura in provincia di Potenza


L’Italia trema e lo fa da Nord a Sud.

Un sisma di magnitudo 3.4 è infatti avvenuto alle 7.36 del mattino di giovedì a Vallarsa (Trento). La scossa si è sentita distintamente per qualche secondo ed è stata avvertita anche in molti comuni della provincia di Vicenza, ai confini col Trentino. Anche sul Lago di Garda è stata sentita chiaramente. Tanta la paura e molte le chiamate ai vigili del fuoco ma non si registrano danni.


Trema la provincia di Potenza

Un altro terremoto di magnitudo 3.1 è stato registrato in provincia di Potenza, con epicentro a Muro Lucano, a una profondità di sette chilometri: non sono stati segnalati danni a cose o persone. Secondo il sito dell'Ingv, gli altri Comuni vicini all'epicentro sono Bella, Castelgrande, San Fele, Rapone e Ruvo del Monte.


Terremoto in Calabria

Nel pomeriggio di mercoledì una scossa di magnitudo 2.6 è stata invece avvertita in Calabria, con epicentro a quattro chilometri da Castiglione Cosentino. È stata avvertita distintamente dalla popolazione fino a Cosenza e Rende.