giovedì 6 giugno 2019

Grillo, Travaglio, Saviano: Tutti ospiti felici e contenti dei Gesuiti


L'INVITO DEL VICE DIRETTORE DI TRAVAGLIO AL GRUPPO BILDERBERG SI SPIEGA ANCORA MEGLIO LEGGENDO QUESTO INTERESSANTE ARTICOLO. IL GRUPPO BILDERBERG FU FONDATO DAL GESUITA RETINGER.....

I gesuiti sono dei maestri nel mescolare le carte in tavola e nell'occultare la loro pesante influenza nella politica, nell'economia e nella vita sociale del nostro paese. Questa influenza avviene alla luce del sole, compreso siti internet dedicati, solo che noi non siamo più capaci di vederla; forse loro hanno capito che ogni segreto, anche il più nascosto, prima o poi sarebbe stato svelato da qualcuno; quindi, tanto vale agire apertamente ma con discrezione, distorcendo la percezione degli eventi e influenzando personaggi pubblici da dare in pasto alle masse; personaggi capaci di catalizzare la rabbia derivante dalle ingiustizie economiche e sociali e dirigerla verso dei mostri di facciata agenti come capro espiatorio. E così è stato; altrimenti come spiegare tutto quel fior fiore di "rivoluzionari" e "radicali contro il sistema" che sono stati ospiti nei think tank dei gesuiti?

La Fondazione Stensen


Partiamo dall'influente Fondazione Stensen dei Gesuiti:





“La Fondazione Niels Stensen di Firenze si ispira alla ricerca e alla metodologia di Nicolò Stenone, medico e geologo danese del '600 (1638 -1686).
Riconosciuta con decreto del Presidente della Repubblica, n. 231, il 3 marzo 1959, la Fondazione è gestita dai Padri Gesuiti ed è stata inaugurata il 1 novembre 1964. Lo Statuto è stato aggiornato e rinnovato nel corso dell'anno 2008 e definitivamente approvato il 24 febbraio 2009 dalla Prefettura di Firenze.
Attuale Presidente è P. Ennio Brovedani s.j."

Per chi non lo sapesse:

"Lo Stensen ha organizzato dal 2002 al 2009, ogni anno, nei mesi di Ottobre e Novembre, il “Novembre Stenseniano”, un percorso di conferenze, dibattiti, proiezioni cinematografiche e esposizioni su tematiche socio-culturali attuali con ospiti di diversa provenienza nazionale e internazionale."

Un evento che, dopo alcuni anni di sospensione, è ripartito nel 2012
Il giorno Sabato 27 novembre 2004 Grillo fece un intervento straordinario al Novembre Stenseiano.




Dalle cronache dell'epoca leggiamo il programma della giornata del 27 Novembre alla Fondazione dei gesuiti:





Domani - sabato 27 novembre - ultimo atto di “Homo Cyber”, terza edizione del Novembre Stenseniano. La rassegna che ha cercato di esplorare il fascino, le prospettive e le inquietudini dell’era informatica, ha suscitato molto interesse ed ampia copertura mediatici, e l’appuntamento di domani promette di essere degna conclusione di questo percorso.

Alle ore 16 si discute di “Cyber Democracy”, in una tavola rotonda alla quale interverranno il giudice della Corte Costituzionale professor Ugo De Siervo (“Partecipazione e decisione politica”), l’Authority per le Telecomunicazioni professor Enzo Cheli (“Regole e diritti nella cybersociety”), ed il docente d’informatica ed esperto di Intelligenza Artificiale e Reti Neurali professor Marco Gori (“Monopolio dell'informazione sul Web”). L’incontro sarà presieduto dal professor Stefano Grassi, docente di Diritto costituzionale all’Università di Firenze.
Al termine della tavola rotonda l’intervento straordinario di Beppe Grillo; il comico genovese darà una sua personale lettura del nostro futuro “cyber”. L’ingresso a quest’ultimo appuntamento è ad invito, ed i posti in Auditorium sono già esauriti. Sono però disponibili 30 posti nella Saletta Multimediale in collegamento audio-video.”


E il futuro cyber per Beppe arriverà di lì a poco.
Ricordiamo che “Insieme a Gianroberto Casaleggio[52] Grillo è il gestore di un blog aperto il 26 gennaio 2005 (in contemporanea con la prima tappa a Pordenone dell'omonimo spettacolo a pagamento 2005 Beppegrillo.it),[53] aggiornato quotidianamente.”


Ricapitolando: il 27 Novembre 2004 Grillo fa un “intervento straordinario” alla Fondazione Stensen dei Gesuiti nella giornata dedicata alla Cyber Democracye il26 gennaio 2005, due mesi esatti dopo, apre il blog “accalappiarivoluzionari contro la casta dei politici” beppegrillo.it insieme alla massonica Casaleggio.Andreotti avrebbe detto: ”A pensare male si fa peccatoma spesso ci si azzecca”.




E' proprio da quei tempi che Beppe Grillo non vuole più parlare apertamente di signoraggio bancario, per non parlare della geoingegneria (nel 2006 Grillo etichettava come maniacali chi gli diceva di parlare delle scie chimiche), per non parlare di gesuiti (si veda l'articolo inutile Wiki e Gesuitidel 26 luglio 2005, poi solo qualche stringato post sul Vaticano e Monti, ribattezzato Rigor Montis, ad esempio questo del 28 dicembre 2012; oppure questo sull'Opus Dei, per darci qualche contentino). Per Grillo il nemico numero uno rimane la cosiddetta casta dei politici; ad esempio nei suoi 20 punti per uscire dal buio non vi è traccia alcuna di tagliare i fondi pubblici e abolire le esenzioni di cui ha goduto la Chiesa Cattolica fino adesso; ad esempio nel 2012 la stima è di "€ 6.232.375.437" ; nel suo programma leggiamo solo dei vacui slogan come:”Legge anticorruzione”, oppure “abolizione dei contributi pubblici ai partiti”, oppure “Istituzione di un “politometro” per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni”. 





Nello stesso volantino Grillo poi afferma che:


I partiti sono i primi responsabili di questa situazione, hanno occupato lo Stato, lo hanno svenduto, spolpato da dentro.


No caro Grillo! I partiti non sono i primi responsabili di questa situazione; non sono i partiti che hanno occupato lo Stato; sono stati il Vaticano, l'Ordine dei GesuitiComunione e Liberazione, l'Ordine Costantiniano, i Cavalieri di Malta e la massoneria che hanno occupato tutti i partiti e quindi lo Stato italiano; è un pò diverso, non credi? La tua Casaleggio non ha niente a che fare con gli Ordini sopra citati?
Per darvi prova dell'importanza nazionale del dibattito che si svolge alla Fondazione Stensen, leggiamo alcuni degli invitati del Novembre scorso:


Don Luigi CIOTTI (Gruppo Abele)
Ignazio MARINO (Senatore della Repubblica)
Corrado AUGIAS (Giornalista e scrittore)
Vito MANCUSO (Teologo) 
Piergiorgio ODIFREDDI (Matematico, logico e saggista)


Notate che tra di loro ci sono anche dei noti "critici" e "radicali"; ma, come oramai sappiamo, i gesuiti controllano e condizionano a 360° lo spettro politico e culturale. Anche Elsa Fornero è intervenuta allo Stensen; all'esterno fu anche contestata.


Sempre dal sito ufficiale dello Stensen scopriamo che:




“Negli anni del Concilio Vaticano II, e subito dopo, lo Stensen divenne luogo di incontro, approfondimento e ricezione delle idee e dei documenti conciliari ospitando alcuni dei padri e dei teologi del Concilio e affrontando, di volta in volta, momenti e temi della vita ecclesiale italiana e universale." 



Un'altra attività dello Stensen è stata quella di portare avanti l'opera del padre della New Age e della Nuova Religione Mondiale Pierre Teilhard de Chardin:




"Un ulteriore momento importante dell'attività dello Stensen, anche se più discreto, è stato l'interesse per l'opera e il pensiero di Pierre Teilhard de Chardin che negli ultimi decenni ha trovato la sua concretizzazione in una sezione della biblioteca a lui dedicata, in una rivista semestrale e in incontri e convegni sul tema inesauribile e sempre stimolante del rapporto tra interpretazione scientifica e interpretazione teologica del mondo e della sua storia."



Associazione Laici e Gesuiti



Adesso parliamo di un'associazione che in pochi avranno sentito nominare, cioè l'associazione “LAICI E GESUITI PER NAPOLI – ONLUS”; dal loro sito web apprendiamo che:

"Siamo laici e gesuiti, provenienti da percorsi diversi, decisi ad impegnarsi insieme per contribuire a rendere migliore la città di Napoli.
Da questa idea è nata l’Associazione “LAICI E GESUITI PER NAPOLI – ONLUS” che intende proporre alla città una serie di iniziative finalizzate a favorire un recupero di quei valori fondamentali per una migliore convivenza civile, promuovendo un sistema etico che sappia conciliare giustizia e solidarietà.
Questo sistema di valori – radicato nella tradizione e nella cultura della Compagnia di Gesù ma condiviso da molti laici, al di là di ogni appartenenza religiosa – rappresenta il punto di riferimento per la nostra azione, che intende mettere al servizio della città risorse e competenze per costruire percorsi di formazione e di sensibilizzazione etica sul piano della coscienza civica e politica."


Da questa pagina che parla delle origini estraiamo:

 L’idea dell’Associazione “Laici e Gesuiti per Napoli” nasce da una prima riflessione nell’agosto 2005, che porta a riunire nel mese si dicembre, pochi giorni prima di Natale, tredici laici e alcuni gesuiti residenti a Napoli presso la sede della Facoltà Teologica di Villa San Luigi. L’incontro è finalizzato ad una riflessione sul senso dell’impegno dei gesuti e dei laici che si riconoscono nella spiritualità ignaziana per contribuire a cambiare Napoli in un momento di crisi profonda.


Al termine dell’incontro, il 18 dicembre 2005, fu redatta e sottoscritta una Dichiarazione comune di volontà di costituire un’”Associazione tra laici e gesuiti per Napoli”da parte di 17 (14 laici e 3 gesuiti). Dopo la “tre giorni” iniziò il lavoro d’impostazione del Comitato Promotore  fino  al maggio 2006, quando finalmente si costituisce come ONLUS l’Associazione “Laici e Gesuiti per Napoli”


[...]


"Nel 2008 l’associazione si fa carico, insieme al Collegium Professurum dei gesuiti, del nuovo ciclo dei Lunedì di Villa San Luigi dedicato al tema “Certezza/incertezza”, che vede la partecipazione di personalità importanti, come Franco BattiatoMarco TravaglioRoberto Savianodon Luigi CiottiGuido Bertolaso. Si registra un grande successo di pubblico, con una buona risonanza sui mass media, che contribuisce a far conoscere l’Associazione nella città. "



Qui abbiamo la crema dell'opposizione controllata, impegnata a tenere lontani gli occhi della gente dai crimini dei Gesuiti e dalla loro fattiva collaborazione con la Mafia; come dice Pietro Palau Giovannetti:



"Il termine sincretico «massomafie» non viene quasi mai utilizzato dai mass media e, stranamente, anche dal ben informato Saviano [corte papale ebrea, ndr], nonostante sia stato coniato da uno dei più eminenti studiosi del fenomeno, ovvero dal Prof. Giuseppe D'Urso, eroe sconosciuto, Presidente per la Sicilia dell'Istituto Nazionale di Urbanistica e docente universitario che, dagli anni '80, per primo, grazie alle sue ricerche, svolte in ambito istituzionale, svelò lo stretto connubio fra mafia, massoneria e sistema giudiziario, quale «collante» del controllo politico-economico-mafioso del territorio, denunciando inascoltatamente i cavalieri catanesi, i magistrati corrotti al loro servizio, gli appalti e le connivenze politiche-affaristiche, indicandoci che le mafie, ieri come oggi, non sono una patologia tipica delle Regioni del Sud Italia, ma un vero e proprio «braccio armato» di un regime corrotto, un «male endemico» diffuso e istituzionalizzato, protetto e organizzato su basi ben precise, espressione di una parte consistente della classe dirigente locale e nazionale. Quella che, negli ultimi decenni, sino alle più recenti vicende sulla loggia P3, è emerso essere, in maniera sempre più nitida, collegata a doppio filo, a consorterie di stampo massonico, cricche, gruppi occulti di pressioneOpus DeiCavalieri di MaltaIlluminatiBilderberg... ["Massomafia: "Mi dicevano di lasciar perdere". In onore di Giuseppe D'Urso"]"

Ricordiamo che per D'Urso i poteri occulti erano:
    d) poteri occulti laici
    - massoneria bianca ((Ovest-Est-Terzo Mondo)
    - massoneria nera (nei Paesi dell’Ovest)
    - massoneria rossa (nei Paesi dell’Est)
    e) poteri occulti religiosi
    - cattolici (internazionali)
    – Opus Dei
    – Gesuiti laici
    – Cavalieri di Malta
    - altre religioni (terzo mondo)
Di questi poteri non vi è traccia, se non minima, nel lavoro dei fantocci ben pagati Travaglio, Ciotti, Saviano ecc. Anzi! Il colmo lo raggiungiamo quando leggiamo che D'Urso indicava tra i criminali occulti proprio i "Gesuiti Laici", mentre l'associazione che ha invitato Travaglio, Ciotti e Saviano al loro ciclo di conferenze sul tema “Certezza/incertezza” si chiama, guarda un pò, “Laici e Gesuiti per Napoli”; siete ancora "Certi" di saper fare 2+2? 









UE; UN PARLAMENTO ILLEGALE PRO ROTHSCHILD E IL SIONISMO

AVVISO: MOLTI DEI LINK AI VIDEO RIPORTATI SOTTO NON SONO PIU' DISPONIBILI, UN SEGNALE INOPPUGNABILE DELLA VERIDICITA' DELLE NOTIZIE QUI RIPORTATE


L’Europa che non c’è! Non in senso geografico, poiché neppure i Rothschild con le loro immense ricchezze razziate nel corso dei secoli possono alterare la geografia a meno di non intervenire con la geoingegneria il che non converrebbe neppure a loro. No! A non esistere, sotto il profilo giuridico legale è la comunità europea e nello specifico il Parlamento europeo. Ad affermarlo è l’ex ministro delle finanze Greco Varoufakis: vedi link dell’intervista a fondo pagina; ma soprattutto non esiste e non può esistere a causa della Germania risultante ad oggi militarmente occupata dagli Anglo-Americani! Di fatto i governi che si sono succeduti alla guida della Germania dal dopoguerra fino all’ attuale guidato dalla cancelliera Angela Dorothea Merkel, erano ed è illegale! E conseguentemente lo sono tutti gli atti compiuti da queste amministrazioni teutoniche. Altra affermazione dell’ ex cancelliere è che tutti i media sono sotto il controllo degli alleati! gli alleati che hanno fatto una legge, la SHAEF, in vigore per 60 anni e applicata a tutta Europa!: ( Qualcuno li avverta che è scaduta da 10)! L’ ONU, sacrestia di satana, ad esempio cesserà di esistere se vi sarà un trattato tra Germania e gli alleati! Fino ad allora il popolo tedesco vivrà sotto la cosiddetta legge basica; 

(GRUDGESETZ), sempre partorita dagli Anglo-Americani, come Costituzione fanno riferimento a quella di Weimar. Ad affermare tutto ciò come su scritto è l’ ex cancelliere WOLFGANG GERHARD GUNTER HEBEL, messo a capo della cancelleria tedesca dagli alleati negli anni 80! Dopo essere stato prima ministro dei trasporti, sempre nominato dagli Anglo-Americani. Ecco spiegato il comportamento e le parole che Obama rivolse proprio alla Merkel nell’ultimo incontro europeo nel 2011, ante caduta governo Berlusconi: <<pensavo di trovare tutto sistemato, al mio arrivo>>; sicuramente si riferiva a Berlusconi ancora a capo del governo mentre Obama, dopo 2 anni di intensa attività da parte della CIA per rovesciarlo anche se va riconosciuto il forte contributo dato dallo stesso Berlusconi alla buona riuscita del progetto! In questo contesto va collocata la telefonata che la stessa Merkel, sicuramente sotto imput di Obama, fece all’anti italiano Napolitano, massone reazionario e traditore! Dunque si può pertanto affermare che finora, quasi 500 milioni di cittadini europei hanno vissuto una farsa! Un inganno! O meglio una truffa! Da parte di un manipolo di malnati massoni sionisti al soldo di Rothschild potentissima famiglia di ebrei KAZARI, da non confondere con i cazari che è una esclusiva italiana e capillarmente distribuiti su tutto il territorio nazionale; prediligono le istituzioni dove si annidano per deporvi le uova e allevare i loro ibridi. Difficili da debellare persino con fumigazioni a base di baygon dal quale parrebbero trarre giovamento); tornando ai potentissimi Rothschild geniali inventori del sionismo e dello Stato di Israele: vedi dichiarazione BALFOUR e lettera di CAMBON. Il sionismo è un movimento che ha come unica finalità l’ odio razziale e l’ antiebraismo! Può sembrare una contraddizione ma non lo è! L’ebraismo si fonda su una religione e un credo millenario! La stella polare degli Ebrei autentici che combattono, (da soli), il sionismo e i sionisti è la Torah, la legge di DIO mentre i sionisti hanno il loro fondamento nel Talmud e nella cabbalah da cui trae origine la massoneria; anche qui andrebbero fatti dei doverosi distinguo ma che si rimanda ad altro articolo e alla lettura di opere articoli e interviste del Prof. G. Magaldi del Grande Oriente Democratico: (GOD); sul motore di ricerca digita massoni controiniziati). Ti consiglio la lettura del Talmud quantomeno le parti salienti fondamentali per comprendere la genesi, ad esempio, della distruzione di Salamina, tutti i reperti archeologi, le statue, le spose bambine dei figli di satana e boia dell’ISIS e, tanti fatti di sangue di questi ultimi anni. Ora lascio parlare i documenti e le immagini solo ti chiedo di non lasciare soli i fratelli ebrei non sionisti che combattono da soli anche per la restituzione della terra Santa ai suoi legittimi proprietari, i Palestinesi. Di seguito i link dei video da non perdere di BLOOMBERG, Parlamento europeo, scoprirai con “piacere” che questi euro imputati, si spera presto, non pagano tasse e le loro pensioni. Video dell’ex cancelliere tedesco GUNTER EBEL che spiega nei dettagli la condizione della Germania e di cui gli stessi cittadini tedeschi come da prassi, sono all’ oscuro. I video del Rabbino non sionista, DOVID WEISS, guarda la sua protesta a Washington. L’ intervista di VAROUFAKIS; video intervista della bestia che sale dalla terra, J. De ROTHSCHILD, cable di wikileaks dove l’ Ambasciatore americano a Parigi, CRAIG TEMPLETON, un crotalo da niente, che riassumo in due righe ma, credo, efficaci; << Dobbiamo fare molto male all’ Europa, ancora, a lungo >>. Il link di un’ intervista di MARIO DRAGHI dove dice; 
<<abbiamo dovuto impoverirvi per essere competitivi>>. BALLE! Sesquipedali sig. DRAGHI avete svenato le popolazioni europee perché questo è il vostro progetto masso-satanico con l’obiettivo di distruggere l’ITALIA, ma Porta Inferi non Praevalebunt! E da ultimo una chicca! Il video dell’inaugurazione satanica del GOTTARDO; presenti tutti i capi di Stato tra i quali l’ex premier CONTRA LEGEM, sig. Matteo Renzi. Buona visione. 






Ancora proteste da parte dei rabbini non sionisti; vi è più che un fondato sospetto che gli attacchi, anche all’ultima sinagoga siano stati comandati da sionisti per liberarsi di ebrei antisionisti prendendo così due piccioni con una fava! Continuando col Divide Et Impera si liberano di ebrei scomodi fomentando, nella confusione data dall’ignoranza tra le due condizioni così come sinteticamente espresso nell’articolo, l’odio per gli ebrei come popolo, senza conoscere le profonde differenze tra ebraismo e sionismo! Fra chi è sionista e ha come stella polare Satana! E chi invece come i rabbini e milioni di ebrei, hanno DIO come LUCE nella loro vita. I sionisti a libro paga Rothschild: foraggia associazioni, media per disinformare e mantenere la gente nell’ ignoranza! Creando così le condizioni per altri bagni di sangue di innocenti! Gli ebrei dei campi di sterminio erano antisionisti. Solo su due nazioni, i ROTHSCHILD non hanno messo le loro mani lorde di sangue innocente, la SIRIA, è questo il vero motivo dell’ attacco americano per rovesciare ASSAD e dopo ASSAD toccherà all’IRAN! È tutto militarmente progettato da quasi 20 anni!
Un piccolissimo “assaggio” di chi compone il comitato dei 300 i cui progetti sono ben esplicitati dal Dr Coleman in oltre 1h di video.




L’ Attali pensiero; verrebbe da dire…, dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Se questi sono gli amici di D’ALEMA che altro commentare?!…, Che tristi figuri.




Il compimento della dichiarazione BALFOUR e la lettera di Cambon; le superpotenze delegano gli arabi, capeggiata da Re Abdullah a cui le superpotenze hanno provvisto di armi e supporto logistico. Gli arabi invadono la terra Santa per distruggere Gerusalemme. Oggi lo chiameremmo backstage, il dietro le quinte di una guerra e le miserabili motivazioni che hanno come diretta conseguenza milioni di morti e distruzione di tutto quanto incontrano sul loro cammino! I becchini, Rothschild, hanno avuto di che gioire.




Anche i potentissimi Rothschild ogni tanto vengono arrestati e per giunta come banali spalloni! Non sempre il dio danaro protegge i suoi adoratori, anzi di solito è causa della loro rovina: ricordiamo l’esempio storico, Licinio Crasso che morì per mezzo di ciò che più amava l’ oro! Il Re dei Parti gliene fece scendere in gola una colata!


Dalle dichiarazioni ai fatti! Rothschild-Balfour-Cambon hanno di che festeggiare! Nelle loro coppe il sangue innocente, sangue dei loro fratelli! Seconda pagina della bozza segreta della dichiarazione di BALFOUR; collezione MAGNUS



Lettera di risposta di ROTHSCHILD al ministro HARTUR BALFOUR in relazione alla creazione dello Stato di Israele in terra di Palestina coll’ Imprimatur di Sua Maestà britannica: chissà quanto ha sborsato il Kazaro ebreo ma non troppo, per ottenere una tale particolare “benevolenza”.


Dichiarazione di BALFOUR che assicura a Sir ROTHSCHILD, sionista, la benevolenza e appoggio per il progetto della nascita di una ” casa ” in terra di Palestina, per il popolo ebreo da parte di sua Maestà britannica.


Lettera di JULES CAMBON, capo dell’ufficio straniero francese; sunto della lettera, il 4 giugno 1917, NAHUM SOKOLOW, segretario gen dell’organizzazione sionista mondiale riceve la lettera di Cambon che così recita: "mi hai gentilmente spiegato il tuo progetto di colonizzazione ebraica in Palestina. Credi che, date le circostanze favorevoli e assicurando 
l’indipendenza dei luoghi santi, sarebbe un atto di giustizia e riparazione aiutare nella rinascita, sotto la protezione delle potenze alleate, della nazionalità ebraica nella terra da cui il popolo di Israele fu esiliato tanti secoli fa. Il governo francese, che è entrato nella guerra attuale per difendere un popolo ingiustamente attaccato e che continua la lotta per assicurare la vittoria del potere, non può provare nient’altro che simpatia per la tua causa, il cui successo è legato a quello degli alleati. Sono felice di darti una tale sicurezza". La lettera fu emessa dall’autorità del primo ministro francese, ALEXANDRE RIBOT.



Prima pagina della bozza segreta della dichiarazione di HARTUR BALFOUR inviata a Sir PHILIP MAGNUS ebreo sionista. La dichiarazione di BALFOUR preceduta dalla lettera di CAMBON è la genesi che ha dato origine allo Stato di ISRAELE; dopo l’invenzione del sionismo la creazione dello Stato di ISRAELE attraverso l’olocausto del popolo PALESTINESE, è la ”genialata” dei ROTHSCHILD facendo credere che ciò fosse per dare una terra al popolo ebreo, in realtà hanno voluto regalarsi una nazione per i loro meno che commendevoli progetti incluso un porto sicuro per le loro immense ricchezze razziate nel corso dei secoli, da che è iniziata la luciferiana dinastia nella seconda metà del XVIII sec. dC.



I TEMPI SONO MATURI PER UN ITALEXIT

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Dopo la famosa letterina da Bruxelles è ora di passare all'azione e scoprire le carte in tavola. L'Unione Europea non ha mai visto di buon grado questo governo ragione per la quale ogni manovra o manovrina economico-finanziaria o peggio, ogni riforma a favore del welfare, sarà sempre e comunque rifiutata senza appello dagli eurocrati. Quando Moscovici dice che terrà "la porta aperta all'Italia" mente spudoratamente. Moscovici è francese come Macron, e già questo non depone a suo favore in quanto a disponibilità verso l'Italia. L'andamento generale fa pensare che i tempi sono maturi per pensare ad un'uscita dall'euro, ma senza aver prima predisposto un piano per una moneta sovrana alternativa. Perché sfilarsi dalla moneta capestro europea non significa certo lasciare il contante per il denaro elettronico, come si sente dire da qualche politico, e affidarsi alla valuta elettronica potrebbe rivelarsi molto insidioso. Non dobbiamo cadere nella trappola di eliminare il contante a favore del denaro virtuale, perché questo potrebbe aprire la strada a foschi e malsicuri scenari. Per fare questo, occorre radunare i migliori esperti italiani e stranieri di economia per analizzare e ipotizzare scenari futuri senza l'euro al fine di contenere gli inevitabili contraccolpi. A tale proposito, appaiono incoraggianti le considerazioni del Nobel per l'economia Stiglitz per il quale uscire dall'euro per l'Italia presenta dei chiari vantaggi: "La zona euro avrebbe bisogno di una riforma radicale, ma visto che questa non ci sarà a causa dell'opposizione di Berlino, l'Italia farebbe bene a uscire dalla moneta unica, una mossa rischiosa ma che porterebbe vantaggi “chiari, lineari e considerevoli". Una lunga analisi quella di Joseph Stigliz secondo cui, partendo dalla considerazione che Matteo Salvini e Luigi Di Maio fanno bene a richiedere una forte riforma dell'Europa, elenca quelli che ritiene essere i vantaggi dell'abbandono dell'euro per il nostro Paese. Lo studioso americano afferma che la zona euro “ha fortemente bisogno” di essere riformata, ma Bruxelles invece di mettere in moto queste riforme “ha introdotto forti restrizioni su debiti e deficit”, che rappresentano “ulteriori ostacoli alla ripresa economica”. Quello che c'è da fare “è risaputo”, ma “il problema è la riluttanza della Germania” che impedisce ogni cambiamento, afferma Stiglitz.
La Grecia di Alexis Tsipras, che l'economista definisce “timida e inesperta”, avrebbe a suo dire dovuto rigettare i vari piani di salvataggio e uscire dalla moneta unica, ma non ha avuto il coraggio di farlo, e “il risultato è stata la stagnazione”, con il Pil del Paese che dal 2015 “è crollato del 25 percento dal suo livello pre-crisi”, e da allora “si è mosso appena”. Roma non deve fare lo stesso sbaglio. “In assenza di riforme significative, i benefici per l'Italia di lasciare l'euro sono chiari, lineari e considerevoli”, afferma chiaramente Stiglitz. “Un cambio più basso consentirebbe all'Italia di esportare di più. I consumatori sostituirebbero le merci importate con quelle italiane. I turisti troverebbero il Paese una destinazione ancora più attraente”, tutto ciò “stimolerà la domanda e aumenterà le entrate del governo”, e in questo modo “la crescita aumenterebbe e l'alto tasso di disoccupazione in Italia (che è all'11,2%, con il 33,1% di quella giovanile) diminuirebbe”, scrive Stiglitz.
Naturalmente il Nobel sa benissimo che ci sarebbero difficoltà non da poco da affrontare in seguito a una scelta del genere, spiegando che la vera sfida sarebbe “lasciare la zona euro minimizzando i costi economici e politici”. Per farlo “sarebbe essenziale una massiccia ristrutturazione del debito”, che sia fatta “con particolare attenzione alle conseguenze per le istituzioni finanziarie” della Penisola. In un mondo ideale, afferma ancora Stiglitz, “l'Italia non dovrebbe lasciare l'eurozona”, e l'Ue potrebbe metter in atto le riforme necessarie, ma “in assenza di un cambio di direzione da parte dell'Ue nel suo insieme, l'Italia deve ricordare che ha un'alternativa alla stagnazione economica e che ci sono modi per lasciare la zona euro in cui i benefici probabilmente supererebbero i costi”. Se il nuovo governo italiano, conclude lo studioso, “dovesse navigare con successo in tale uscita, l'Italia starebbe meglio. E così il resto l'Europa”.
Naturalmente, le ricadute positive sul consenso elettorale alle forze politiche che permetteranno questa mossa coraggiosa ma decisiva sarebbero notevoli, e questo esecutivo potrebbe continuare la sua azione di governo ancora a lungo e con il voto plebiscitario degli Italiani. Il popolo italiano è pronto alla mossa finale, del resto, i sacrifici più gravosi il Paese li ha affrontati proprio per restare nell'UE. L'Italia potrebbe aggiungere una tonalità gialloverde al suo tricolore e tenerla ancora a lungo....



CINZIA PALMACCI



CANTICO OGNI CREATURA LODI IL SIGNORE

Questo inno è l'appello universale, chiama a tutte le creature, ma in particolare agli essere umani, a percepire l'opera di Dio e il suo Amore, ricambiandolo con un cantico di lode continua, uniamoci a questo inno in ogni momento della nostra vita.



CANTICO Dn 3, 57-88. 56
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benedite, angeli del Signore, il Signore, *
benedite, cieli, il Signore.

Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli,
il Signore, *
benedite, potenze tutte del Signore, il Signore.
Benedite, sole e luna, il Signore, *
benedite, stelle del cielo, il Signore.

Benedite, piogge e rugiade, il Signore, *
benedite, o venti tutti, il Signore.
Benedite, fuoco e calore, il Signore, *
benedite, freddo e caldo, il Signore.

Benedite, rugiada e brina, il Signore, *
benedite, gelo e freddo, il Signore.
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore, *
benedite, notti e giorni, il Signore,

Benedite, luce e tenebre, il Signore, *
benedite, folgori e nubi, il Signore.
Benedica la terra il Signore, *
lo lodi e lo esalti nei secoli.

Benedite, monti e colline, il Signore, *
benedite, creature tutte che germinate sulla terra,
il Signore.
Benedite, sorgenti, il Signore, *
benedite, mari e fiumi, il Signore,

Benedite, mostri marini
e quanto si muove nell’acqua, il Signore, *
benedite, uccelli tutti dell’aria, il Signore.
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici,
il Signore, *
benedite, figli dell’uomo, il Signore.

Benedica Israele il Signore, *
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore, *
benedite, o servi del Signore, il Signore.

Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore, *
benedite, pii e umili di cuore, il Signore.
Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

Benediciamo il Padre e il Figlio
con lo Spirito Santo, *
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benedetto sei tu Signore, nel firmamento del cielo, *


L’islamizzazione dell’Europa passa dalla scuola



Come volevasi dimostrare. Esperimento fallito. Inserire corsi di arabo nella scuola pubblica francese, per occidentalizzare l’islam ha prodotto l’effetto esattamente contrario ovvero sta islamizzando l’Occidente. 

L’ultima riforma scolastica d’Oltralpe, che pretendeva di arginare così la radicalizzazione negli allievi “a rischio”, ingenuamente non ha tenuto conto di diversi fattori: 1) che i corsi della République sarebbero andati pressoché deserti, perché i figli delle famiglie musulmane l’arabo non lo imparano certo in classe bensì nella madrasa; 2) che, nella madrasa, la lingua viene loro insegnata su testi non censurati, tali pertanto da istigare, senza filtri, all’odio verso gli «infedeli»; 3) che qualsiasi tentativo fatto in classe, ad esempio dai professori di storia, di spiegare le origini dell’islam viene recisamente respinto dagli alunni islamici, che nella madrasa han ricevuto ben altra versione, inculcata loro come vera. Col risultato, già verificatosi, di vere e proprie aggressioni nei confronti dei docenti. Come è avvenuto a Bordeaux, in una quinta superiore. Nella madrasa ed in moschea circolano opuscoli, spesso scaricabili anche da Internet, con cui si squalificano totalmente le leggi di uno Stato, ritenendo ch’esse non possano “competere” con la legge di Allah, ritenuta l’unica autentica. 

In un suo libro, Principal de collège ou imam de la République, il prof. Bernard Ravet, 66 anni, ex-preside di tre istituti superiori in quella sorta di Bronx francese, che è Marsiglia, tra il 1999 ed il 2012, ha raccolto alcune delle “perle” udite con le sue orecchie a scuola, ov’era semplicissimo esser considerati «infedeli», era sufficiente credere nelle regole fissate dal Parlamento e non ritenere ad esse superiore la sharia islamica oppure partecipare alle elezioni. In una fatwa, pronunciata dal Gran Mufti dell’Arabia Saudita, finanziato dalla famiglia reale, si spiega come «Allah abbia spezzato il filo dell’amicizia e dell’amore tra i musulmani e gli infedeli», ponendo tra gli uni e gli altri «inimicizia ed odio eterno, finché non si creda ad Allah ed a lui solo». Ciò, in risposta ad un musulmano, che chiese come dovesse comportarsi nei confronti di un cristiano, che lo chiamava «fratello». 

A lanciare l’allarme è ora la professoressa Lina Murr Nehmé, storica e politologa franco-libanese, specialista del mondo arabo contemporaneo e docente all’Università di Beirut: lei ha precisato come «il problema in Francia sia che si giudicano i terroristi, ma non coloro che li hanno formati». Un problema non solo della Francia, a dir la verità, bensì di tutto l’Occidente in generale. Ma la Francia, già ferita dagli efferati attentati degli ultimi anni, dimostra, questo è vero, di non aver ancora capito la lezione. Così ecco la decisione della facoltà di Medicina dell’Università di Parigi Diderot di rinviare di due giorni gli esami, poiché la data fissata coincideva con la festa di Aïd-el-Fitr ovvero con la conclusione del Ramadan. In un Paese europeo a maggioranza cristiana tante ossequiose attenzioni verso le ricorrenze islamiche – e solo verso quelle – non sono solo fuori luogo, ma vengono anche male interpretate come segni di debolezza e di sostanziale apostasia. Così non stupisce che, ad esempio, in una scuola elementare di Winterthur, nella vicina Svizzera, ora gli alunni musulmani pretendano che i compagni di classe «infedeli» ovvero cristiani osservino il digiuno come loro durante il Ramadan, senza risparmiare pressioni psicologiche ed atti di stalking verso quanti non si adeguino. Ciò, nell’indifferenza più totale ovvero senza che nessuno senta la necessità di agire, di intervenire, nemmeno le organizzazioni di categoria degli insegnanti, del tutto zitte in merito, secondo quanto denunciato dall’agenzia on line austriaca Heute. 

Franziska Peterhans, segretario generale dell’Lch, associazione elvetica dei docenti, ritiene che, in realtà, nessuno al momento venga “mobbizzato” e che pertanto, qualora degli alunni intendano digiunare per motivi religiosi propri, tale scelta debba essere «rispettata, conformemente a quanto previsto dalla Costituzione federale». Dipende da cosa si intenda per mobbing, pare che le definizioni siano molto elastiche in Svizzera. E nel resto d’Europa. Intanto, l’islamizzazione del Continente continua. 

(Mauro Faverzani)



PROPONIMENTO DEL GIORNO



Mi fermerò alquanto a considerare le confessioni della vita passata, e se qualche cosa me le fa giudicar nulle o dubbie, mi preparerò a porvi rimedio al più presto possibile con una confessione generale.


LITURGIA DEL GIORNO


LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
  




 PRIMA LETTURA 

At 22,30;23,6-11
Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, [il comandante della coorte,] volendo conoscere la realtà dei fatti, cioè il motivo per cui Paolo veniva accusato dai Giudei, gli fece togliere le catene e ordinò che si riunissero i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio; fece condurre giù Paolo e lo fece comparire davanti a loro.
Paolo, sapendo che una parte era di sadducèi e una parte di farisei, disse a gran voce nel sinedrio: «Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei; sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti».
Appena ebbe detto questo, scoppiò una disputa tra farisei e sadducèi e l’assemblea si divise. I sadducèi infatti affermano che non c’è risurrezione né angeli né spiriti; i farisei invece professano tutte queste cose. Ci fu allora un grande chiasso e alcuni scribi del partito dei farisei si alzarono in piedi e protestavano dicendo: «Non troviamo nulla di male in quest’uomo. Forse uno spirito o un angelo gli ha parlato».
La disputa si accese a tal punto che il comandante, temendo che Paolo venisse linciato da quelli, ordinò alla truppa di scendere, portarlo via e ricondurlo nella fortezza.
La notte seguente gli venne accanto il Signore e gli disse: «Coraggio! Come hai testimoniato a Gerusalemme le cose che mi riguardano, così è necessario che tu dia testimonianza anche a Roma».


  SALMO  

Sal 15
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.


 VANGELO 

Gv 17,20-26
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

mercoledì 5 giugno 2019

PROPONIMENTO DI OGGI


Risponderò sempre dolcemente e con pazienza.


LITURGIA DEL GIORNO



LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
  
  



 PRIMA LETTURA 

At 20,28-38
Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Paolo diceva agli anziani della Chiesa di Èfeso: «Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio.
Io so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sé. Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voi.
E ora vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che ha la potenza di edificare e di concedere l’eredità fra tutti quelli che da lui sono santificati.
Non ho desiderato né argento né oro né il vestito di nessuno. Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani. In tutte le maniere vi ho mostrato che i deboli si devono soccorrere lavorando così, ricordando le parole del Signore Gesù, che disse: “Si è più beati nel dare che nel ricevere!”».
Dopo aver detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò. Tutti scoppiarono in pianto e, gettandosi al collo di Paolo, lo baciavano, addolorati soprattutto perché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E lo accompagnarono fino alla nave.


  SALMO  

Sal 67
Regni della terra, cantate a Dio.

Oppure:
Sia benedetto Dio che dà forza e vigore al suo popolo.

Mostra, o Dio, la tua forza,
conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi!
Per il tuo tempio, in Gerusalemme,
i re ti porteranno doni.

Regni della terra, cantate a Dio,
cantate inni al Signore,
a colui che cavalca nei cieli, nei cieli eterni.
Ecco, fa sentire la sua voce, una voce potente!
Riconoscete a Dio la sua potenza.

La sua maestà sopra Israele,
la sua potenza sopra le nubi.
Terribile tu sei, o Dio, nel tuo santuario.
È lui, il Dio d’Israele, che dà forza e vigore al suo popolo.
Sia benedetto Dio!


 VANGELO 

Gv 17,11-19
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».

martedì 4 giugno 2019

La dittatura europea, intervista a Ida Magli



IDA MAGLI - LA DITTATURA EUROPEA - FIRENZE 2011


Intervista a Ida Magli, classe 1925, storica e antropologa autrice – tra l’altro – di La dittatura europea. Una voce critica e radicale, troppo spesso censurata, capace di portare argomenti che è invece necessario ascoltare e dibattere.


Qual è la sua idea di Europa?
Io non ho nessuna “idea di Europa” perché non è mai esistita un’Europa se non come territorio geografico. Quello che è sempre esistito sono le nazioni, le lingue, i popoli, con i loro nomi a cominciare dai Romani, i Galli, gli Iberici, etc. È questo il motivo fondamentale per cui il progetto d’unificazione europea era sbagliato fin dall’inizio.

Secondo alcuni analisti politici, l’Europa sarebbe davanti a una crisi nella quale crescono o si manifestano nuovamente fenomeni come il nazionalismo e un forte antieuropeismo. Come giudica questo?
La crisi è evidente, ma in realtà la chiamano “crisi” i politici che avevano voluto costruire l’unione europea senza consultare i popoli. Quello che oggi si vede chiaramente, quindi, non è la crisi bensì il giudizio negativo dei popoli e la debolezza di una costruzione cui manca qualsiasi forza vitale proprio perché mancano i popoli. Il “nazionalismo” è l’amore naturale di ogni popolo per la propria terra, la propria patria, la propria lingua, la propria storia, etc. Averlo voluto cancellare per costruire l’unificazione europea è un crimine di cui i governanti sono responsabili davanti alla storia.

Nel suo La dittatura europea parla di identità dei popoli. Ma quando si parla di identità, lo spauracchio che si agita di solito è quello del nazionalismo inteso come un “ritorno al passato”, tanto irreale quanto arma di propaganda mondialista. Che cosa ne pensa?
Un popolo è come un individuo, la sua identità si costruisce allo stesso modo con il quale si costruisce quella d’un individuo: con il proprio nome, i propri antenati, la propria famiglia, la propria casa, la propria lingua, la propria storia. Farsi scudo del nazismo o del fascismo da parte dei governanti per creare l’Unione Europea distruggendo l’amore per la patria, è un’operazione di orrida falsità. Fra l’altro è questa falsità, che tutti più o meno percepiscono, uno dei fattori principali dell’inevitabile crollo dell’Ue.

La crisi europea è solo monetaria o c’è dell’altro?
La crisi monetaria è quella che si vede di più perché è sui vantaggi della moneta unica che i politici avevano puntato per convincere i popoli a rinunciare alla sovranità monetaria. Visto che gli economisti e i banchieri hanno sbagliato i conti perfino nel loro campo, se ne deduce facilmente che sia sbagliato anche tutto il resto. La crisi monetaria, perciò, è l’indice di un prossimo crollo totale. Io, però, voglio aggiungere una cosa: il crollo dell’Europa è voluto. La costruzione è stata fatta (anche se non tutti lo sapevano o lo capivano) appositamente per distruggere la forza dell’Europa, la sua civiltà, la sua storia, i suoi popoli. Lo scopo finale, infatti, è la mondializzazione: un solo governo, una sola moneta, una sola lingua, una sola religione, etc. Dietro all’unificazione europea c’è la volontà massonica della globalizzazione.

Qual è il ruolo dei “fratelli maggiori”, ovvero il popolo ebraico, come li aveva chiamati Giovanni Paolo II, nel progetto europeista e mondialista?
Wojtyla era polacco, animato in quanto tale dalla volontà di espiare il passato polacco nei confronti degli ebrei innalzandoli in confronto ai cristiani. Per questo era un entusiasta “mondialista” e, consapevolmente o meno, ha fatto del mondialismo lo scopo del suo pontificato. Nella mondializzazione naturalmente il Cristianesimo diventerà una religione “minore” in quanto, perduta la forza di ribellione di Gesù allo spirito precettistico e normativo dell’ebraismo, assumerà i connotati di una sua semplice “variante”, presto assorbita dall’islamismo. Io mi sono soffermata a lungo nel mio libro sul tradimento della Chiesa nei confronti di Gesù, un tradimento sorprendente e atroce a cui però sembra nessuno voglia opporsi.

Non crede che sia necessario smettere di parlare di Europa e più verosimilmente, dal punto di vista storico e geopolitico, parlare di Eurasia?
No, non lo credo. La civiltà europea è connotata dallo spirito delle nazioni d’Occidente. Il dilemma dell’influsso asiatico è stato, e lo è ancora, lo slavismo e il mongolismo della Russia. Ma della Russia sembra che nessuno voglia ricordarsi neanche a proposito dell’unificazione europea.

Non crede che l’esclusione della cultura islamica da parte europea sia non solo una forzatura ma anche un arbitrio, visti molti secoli di storia comune?
Come ho già detto, non lo credo. Ogni civiltà ha un suo focus, un suo centro. La civiltà europea è nata e si fonda sul diritto romano, sul primato della persona, sulla filosofia greca, sulla lingua latina, sul primato della rappresentazione artistica: tutte cose agli antipodi della cultura islamica in cui il Corano è l’unico codice e che infatti ha potuto soltanto essere combattuta, ma non integrarsi.

Lei è molto dura nei confronti dell’Islam: non crede però che esso una delle pochissime alternative culturali e sociali all’imperialismo americano?
L’Islam non è un’alternativa. L’imperialismo americano lo dovremmo respingere in nome della nostra civiltà, non in nome di quella islamica. Ma nessuno dei nostri governanti lo vuole fare perché – lo so che è difficile e troppo duro crederlo – la meta prefissata è la morte della cultura e dei popoli d’Europa. A questo serve l’immigrazione islamica.

Si sente a ogni piè sospinto parlare di “Europa democratica”, posto che le critiche alla democrazia sono sempre benedette – e che, alla faccia di Churchill, la democrazia non è «il peggior sistema a esclusione di tutti gli altri», anzi – come giudica questa situazione, politicamente e giuridicamente?
Politicamente e giuridicamente è illegittima e falsa. Non si può dire altro. Io, infatti, ho chiesto al nostro Ministro dell’Interno che mi venga tolta la cittadinanza europea in quanto mi è stata imposta illegittimamente. Spero, però, che questo fatto così evidente convinca i lettori che i governanti “sapevano” e volevano distruggere l’Europa e tutti noi.

Di recente sulla stampa italiana sono comparse critiche all’euro. Secondo Lei sono fuochi di paglia oppure serpeggia in alto loco qualche fastidio per quella che può esser vissuta come una dittatura economica?
No, non sono fuochi di paglia: il fallimento dell’euro era sicuro fin dall’inizio, ma è giunto troppo presto per i piani a lunga scadenza che avevano i politici. Naturalmente non potevano prevedere gli enormi furti dei vari banchieri che hanno giocato e perduto i soldi di tutto il mondo. È stata la crisi delle banche a mettere in ginocchio anche le nazioni europee. Se non fosse che stiamo parlando della nostra stessa vita e di quella dei nostri figli, si potrebbe dire che si tratta di una giusta nemesi: banchieri che affossano banchieri.

I Paesi dell’est Europa che sono entrati a far parte dell’Unione Europea ci hanno rimesso, in molti sensi. Qual è la loro possibilità di salvezza, visto che si parla di zone in cui, sebbene l’occidentalizzazione sia già arrivata in massa, conservano ancora forti radici?
Tutti ci abbiamo rimesso, ma i Paesi dell’Est si salveranno meglio di noi per due motivi: erano e sono molto più poveri e di conseguenza cadono da un gradino più basso. Ma, soprattutto, conoscono per durissima esperienza lo spirito bolscevico che soggiace alla costruzione europea (l’ha detto Vladimir Bukowski, uno dei più noti dissidenti sovietici, non io, che l’Ue è come l’Unione Sovietica) e ne diffidano.

Come giudica i governi dell’est Europa che si sono succeduti prima del 1989? Crede che la caduta del muro di Berlino sia stato un bene o un male?
Dei governi dell’est Europa non è stato detto quasi nulla, i giovani non ne sanno nulla, malgrado la caduta del muro di Berlino. Il muro è caduto perché la Russia è stata annientata dal bolscevismo. C’erano rimaste soltanto rovine, rovine materiali e spirituali. Purtroppo ancora non è stato avviato nessuno studio serio su quanto è avvenuto e in Occidente l’informazione praticamente non è esistita e non esiste. Sostenere che Wojtyla abbia avuto un qualsiasi ruolo in questo campo è una tale sciocchezza che basta da sola a far comprendere come nessuno sappia ancora neanche minimamente quale fosse la situazione. È il principio dell’uguaglianza che fa impazzire gli uomini, anche quando sono in buona fede, prescindendo quindi dalle personalità criminali come quella di Stalin, perché provoca una continua “misurazione” (l’uguaglianza è concetto di misura), crea il bisogno di una “organizzazione per la misura”, la cosiddetta burocrazia, che cresce su se stessa all’infinito. Posso dire che io ho diffidato dell’unificazione europea fin dall’inizio perché vi ho riconosciuto lo spirito bolscevico: quello dell’uguaglianza.

L’Occidente imploderà su se stesso?
Non sono in grado di fare questa previsione. Posso dire che forse siamo ancora in tempo a salvarci e che il fallimento dell’euro ci aiuterebbe perlomeno a fermarci perché costringerebbe i politici a riflettere, se non altro per giustificarsi davanti ai popoli prima di chiedere il loro voto. Parlo di “politici”, non di banchieri trasformati in politici. Qua e là, in Francia, in Germania, in Austria, ce ne sono. Anche in Italia ce n’è qualcuno, anche se non osa dire ad alta voce quello che pensa. Io non ho perso tutte le speranze: l’importante è che gli Italiani sappiano.