lunedì 12 novembre 2018

La NASA in allerta per l’arrivo di tre Asteroidi giganti che potrebbero colpire la Terra

5 ASTEROIDI IN DIREZIONE DELLA TERRA E PROBABILI DATE DI COLLISIONE, MA GLI ASTEROIDI POTREBBERO ACCELERARE LA LORO CORSA....

La NASA ha avvertito che tre asteroidi giganti passeranno pericolosamente vicino alla Terra questo fine settimana. Gli scienziati ritengono che la più grande delle tre rocce spaziali, chiamata 2018 VR1, è larga fino a 30 metri di diametro.

I ricercatori del Jet Propulsion Laboratory (JPL), situato a La Cañada Flintridge, vicino a Los Angeles, negli Stati Uniti, prevedono che lo space rock 2018 VS1 passerà per la prima volta attraverso la Terra. Si prevede che il transito dell’asteroide si verifichi a una distanza di soli 1.386.771 chilometri alle 14:03 nel GMT pomeridiano di sabato 10 novembre. Questo asteroide misura tra i 13 ei 28 metri di larghezza, ma in linea di principio non dovrebbe avere un impatto con il nostro pianeta.


Solo 16 minuti dopo, il più grande dei tre asteroidi, 2018 VR1, dovrebbe oltrepassare la Terra. La traiettoria nello spazio di questo asteroide, dovrebbe portarlo a 5 milioni di chilometri dal nostro pianeta, una distanza di sicurezza considerando le sue dimensioni.


L’ultimo e il più vicino passaggio che avverrà in questo weekend, sarà quello dell’asteroide VX1, che passerà alle 18:21 GMT di sabato. In questo caso, il VX1 passerà una distanza di soli 381.474 chilometri, più vicino a noi rispetto alla Luna. Mentre le distanze possono sembrare enormi, la NASA ha classificato le rocce spaziali come oggetti vicini alla Terra (meglio conosciuti con il suo acronimo in Inglese NEO, Near Earth Object).

“Mentre orbitano intorno al Sole, gli oggetti vicini alla Terra possono occasionalmente avvicinarsi alla Terra “, ha detto l’agenzia spaziale americana in una dichiarazione . “Ricordate che un passaggio di uno di questi oggetti che noi riteniamo “vicino”, astronomicamente può essere molto lontano in termini umani: milioni o addirittura decine di milioni di chilometri, ma rispetto alla grandezza cosmica per noi è “vicino”

Segni apocalittici

E perché questa volta la NASA è stata più cauta con questi approcci, ci sono molti che credono che ci sia qualche possibilità che queste rocce spaziali possano cambiare la loro traiettoria e finire il loro percorso con un impatto sul nostro pianeta. Questo è il caso di Paul Begley, un noto predicatore e teologo americano che sostiene che l’arrivo di tre asteroidi il Sabato 10 o Domenica 11 Novembre, è uno dei tanti segni apocalittici postato nelle Scritture bibliche. Begley dice che i “Tre asteroidi si stanno avvicinando questo fine settimana” , ha detto Begley al tabloid britannico Daily Express. “Si avvicineranno e arriveranno nello stesso weekend della terza ondata delle cinque ondate di energia. Ora, 40 palle di fuoco hanno attraversato l’atmosfera della Terra, quindi cosa sta succedendo qui? “


Il teologo americano si riferiva alle palle di fuoco (meteoriti) osservate nelle ultime settimane in molte città del mondo. E anche se gli scienziati hanno spiegato che si tratta di un fenomeno che causa la pioggia di meteoriti delle Tauridi, tutto cioè una prova evidente che “qualcosa di sinistro” sta accadendo nei nostri cieli e ha suggerito che essa potrebbe essere l’imminente apocalisse .

“In effetti, questo è ciò che è già successo nel nono capitolo dell’Esodo, quando il fuoco mescolato con grandine cadde sulla terra e il fuoco ha fatto eco in tutta la Terra creando il caos”, ha detto Begley. “È quello che è successo una volta, probabilmente succederà ancora. Le persone hanno bisogno di essere salvate e devono essere pronte perché viviamo davvero negli ultimi giorni “.


Gli scienziati sono in allerta

Ma non solo i credenti nella profezia biblica pensano che questi tre asteroidi potrebbero avere un impatto sul nostro pianeta. La comunità scientifica è divisa in questo aspetto, dal momento che ci sono scienziati che hanno avvertito da tempo del pericolo che le rocce spaziali si nascondono e di come non stanno prendendo misure in questo senso per proteggere il nostro pianeta. All’inizio di quest’anno, l’ex Chief Technology Officer di Microsoft, Nathan Myhrvold, ha accusato la NASA stessa di prendere decisioni sbagliate sui metodi statistici relativi agli asteroidi e di nascondere la verità non pubblicando tali informazioni.

Per non parlare del Dr. Alan Fitzsimmons, un astrofisico della Queen’s University di Belfast, nel Regno Unito, ha riconosciuto che il prossimo impatto di un asteroide sul nostro pianeta è semplicemente una questione di tempo. Persino il famoso professore Stephen Hawking aveva dato un avvertimento prima della sua morte sulla minaccia rappresentata dagli asteroidi apocalittici. E se qualcuno ha dei dubbi sul pericolo che non affrontiamo questo week end, il famoso scienziato Brian Cox ha detto che “c’è un asteroide con il nostro nome scritto e che potrebbe avere un impatto domani o altro giorno, ma oggi o domani potrebbe accadere”.

E se le previsioni di questi grandi scienziati verranno riscontrate domani con alcuni impatti meteoritici potenti, (speriamo di no..) allora resteremo con la raccomandazione dell’ex capo della NASA Charles Bolden: “Prima che arrivi un asteroide… tutto ciò che possiamo fare è pregare“. 

5 Asteroidi in direzione della Terra e le loro probabili date di collisione

Un asteroide come un missile. Lo strano comportamento di Oumuamua


"Sig. Sulu, ci porti fuori." era la tipica frase usata nei telefilm di Star Trek dal Capitano Kirk per accelerare l'astronave Enterprise. Ed è la prima che mi viene in mente sorridendo quando leggo dalla letteratura scientifica che l'asteroide interstellare Oumuamua allontanandosi dal Sole sta accelerando invece di rallentare. Questo piccolo corpo celeste, lungo e largo quanto una nave traghetto (230 x 35 x 35 m), avvistato alla fine del 2017 è entrato nel Sistema Solare con un'inclinazione quasi perpendicolare alle orbite dei pianeti, a una velocità molto alta e con una traiettoria a forma di iperbole. Una tale velocità e traiettoria facevano capire che non proveniva dal Sistema Solare e che sarebbe fuggito verso lo spazio interstellare senza essere catturato dal Sole.

All'inizio si era creduto che fosse una cometa, con una superficie rossastra e riflettente e gli era stato assegnato dall’Unione Astronomica Internazionale il nome provvisorio di C/2017 U1, che indica l'anno di scoperta e una sigla sequenziale simile a quella delle targhe delle auto. Una prima sorpresa è venuta quando, avvicinandosi al Sole, non ha sviluppato una chioma o una coda dovuta alla sublimazione dei ghiacci, come dovrebbe fare una cometa: Allora è stato riclassificato come asteroide, con la sigla A/2017 U1. Infine è stata creata per lui una nuova categoria di asteroidi, provenienti dallo spazio interstellare, 1I/2017 U1. Ad essa è seguita l'attribuzione del nome Hawaiano ‘Oumuamua, che significa il primo-primo (mua-mua) messaggero (‘ou), essendo il primo oggetto extrasolare osservato durante un passaggio vicino al Sole.

Essendo passato molto lontano dalla Terra, 1I ‘Oumuamua è apparso sempre come un puntino luminoso, anche ai telescopi più potenti, e perciò gli astronomi hanno dovuto studiarlo in base alla luce riflessa e ad eventuali emissioni di calore o onde radio, scoprendo un'altra stranezza. La sua luminosità varia periodicamente con un'ampiezza di dieci volte ogni 7,3 ore. Questo fa pensare che esso sia allungato come un sigaro con un rapporto 10:1 tra lunghezza e larghezza e che ruoti intorno ad un asse inclinato, riflettendo così la luce del sole in maniera variabile. Una specie di “missile di roccia” deviato dalla nostra stella. 

Avvicinandosi al Sole alla velocità di 26 km/s (93600 km/h) è arrivato più vicino di Mercurio e poi si è allontanando puntando verso lo spazio esterno. Il suo viaggio nel Sistema Solare non è concluso e quest’anno è già alla distanza di Giove. Come tutti gli oggetti che si muovono sotto l’azione della forza di gravità e senza attrito, l’asteroide è stato accelerato dall’intensa gravità della nostra stella, arrivando vicino al Sole con una velocità altissima (88 km/s) e poi si è allontanato perdendo progressivamente velocità e tornando a quella iniziale. 

Tutto finito? E invece no! 1I ‘Oumuamua ha ripreso a stupire: nel giugno 2018 ha iniziato ad accelerare, come se avesse una spinta improvvisa, anche se per breve tempo. Amanti della fantascienza, restate calmi. Anche se la vicenda assomiglia a quella del romanzo “Incontro con rama” di Arthur Clark, in cui un’astronave cilindrica enorme passa a vistare il Sistema Solare, esiste una spiegazione naturale di questa piccola accelerazione. Infatti se l’asteroide è costituito, come le comete, di una miscela di materiali ghiacciati e polveri rocciose, il loro materiale dopo essere stato esposto al calore solare può generare una frana che avviene anche dopo un certo tempo. Questa frana scopre lo strato di ghiacci che sublimano diventando gas e generando un getto come un geyser, che fornisce una spinta come in un aereo a reazione. Un’esplosione simile era successa anche alla cometa di Halley, che aveva avuto nel 1991 un improvviso aumento di luminosità pur trovandosi quasi alla distanza di Urano e perciò non è straordinaria. Lo stesso fenomeno è accaduto a questo piccolo messaggero interstellare? Non possiamo saperlo, poiché 1I ‘Oumuamua non è più visibile neppure con i telescopi più potenti al suolo e nello spazio.

In base alla velocità di ingresso e alla traiettoria, l’asteroide allungato e parzialmente simile a una cometa sembra provenire dal gruppo di stelle vicine la Sole, in rivoluzione attorno al centro della Via Lattea. La sua direzione di provenienza è quella della stella Vega, e avrebbe impiegato 600 mila anni per raggiungerci. Ma anche le stelle nella loro rivoluzione cambiano la loro posizione rispetto al Sole, e Vega a quell’epoca non si trovava in quella direzione. E inoltre, per essere “sparato” fuori da un sistema planetario ci sarebbe voluta l’azione combinata di due stelle ruotanti l’una attorno all’altra. Quindi l’origine di questo strano ospite del Sistema Solare resta misteriosa. Ci sarà un nuovo passaggio di altri asteroidi o comete interstellari? Gli astronomi sono allertati.



STRANI OGGETTI VOLTEGGIANO SU BUDAPEST

NOVEMBRE 2018: STRANI OGGETTI VOLANO SOPRA LA CATTEDRALE DI BUDAPEST. GUARDA IL VIDEO:



Russia, un UFO lancia un “lampo di luce” su una insegna luminosa mettendola fuori uso!

I cittadini di Khabarovsk, che si trova nell’estremo oriente della Russia, si stanno ancora chiedendo cosa sia accaduto la sera del 25 Ottobre 2018, quando un UFO ha messo fuori uso una insegna luminosa.



Il misterioso oggetto è stato avvistato da moltissime persone in una zona commerciale del centro di Khabarovsk nentre volava a bassa quota su un edificio.  Uno dei molti testimoni di nome Lydia Vashchenko, è riuscita a registrare un video in cui un oggetto volante non identificato può essere visto effettuare delle evoluzioni e poi lanciare un fulmine o raggio di luce su una  insegna al neon che si trova in cima a un edificio.

Nel video si possono osservare molti giovani per la strada e una grande maggioranza di loro sembra filmare l’oggetto o gli oggetti con i loro telefoni cellulari,  quando poi uno sparo colpisce l’annuncio facendolo spegnere. Il video è stato trasmesso sulla TV locale in Russia. Di seguito il video originale registrato da Lydia Vashchenko.
Russia, un UFO lancia un “lampo di luce” su una insegna luminosa mettendola fuori uso!

Hanno riesumato la tecnologia di Nicola Tesla

Una società del complesso industriale militare  con il nomeVisiv ha costruito una torre con l'obiettivo di testare e trasmettere l'elettricità senza fili in luoghi vicini e remoti in tutto il mondo. Assomiglia molto ad una torre di Tesla!


LA FRANCIA ORA È FUORI CONTROLLO. L’ALLARME ARRIVA DAI SERVIZI SEGRETI FRANCESI

Generali, ministri, dirigenti dei servizi segreti lo stanno ribadendo in tutti i modi: con questa immigrazione il Paese transalpino non regge. Ed entro 5 anni potrebbe essere troppo tardi


L’ultimo a sollevare il problema è stato Philippe de Villiers, politico francese, segretario di Stato nel secondo governo Chirac, membro dell’Assemblea Nazionale e poi del Parlamento europeo.

De Villiers, intervistato nella trasmissione “Les Terriens du Samedi” di sabato 3 novembre, ha rivelato delle confidenze-bomba fatte da suo fratello, il generale Pierre de Villiers, capo di stato maggiore dell’esercito transalpino dal 2014 al 2017, a Emmanuel Macron in persona.
Il generale Pierre de Villiers avrebbe detto a Macron che “Se le periferie daranno luogo a ulteriori e ancora più violente rivolte, non avremo modo di fronteggiarle: ci mancano i mezzi, ci mancano gli uomini. E’ questa la realtà della situazione politica francese”.

Il problema immigrazione, unito a quello della sicurezza, suscita allarmi sempre più diffusi in terra francese. E a mostrare sempre maggiore preoccupazione non è solo qualche “pericoloso populista” magari ispirato dalla Le Pen, ma gli stessi uomini al servizio del governo. Quali, ad esempio, l’ex ministro dell’Interno Gerard Collomb.

Collomb, poco prima di lasciare l’incarico lo scorso ottobre, ha rilasciato un’intervista al settimanale Valeurs Actuelles che lascia ben poco spazio a interpretazioni riguardo le sue opinioni sullo stato dell’immigrazione in Francia. “Assolutamente no” ha risposto lapidariamente all’intervistatore che gli chiedeva se il Paese avesse ancora bisogno di immigrati. “E’ molto inquietante – ha detto Collomb riguardo lo stato della sicurezza nel Paese -. Quello che leggo ogni mattina nei rapporti di polizia riflette una situazione piuttosto pessimistica. Le relazioni tra le persone sono molto difficili, le persone non vogliono vivere insieme”.






Alla domanda sulla responsabilità dell’immigrazione in questo fenomeno, Collomb ha risposto: “E’ enorme. Alcune comunità in Francia si scontrano sempre più, e in modo sempre più violento”. L’ex ministro dell’Interno ha anche dichiarato di temere possibili secessioni. Interrogato, infine, su quanto tempo resti alla Francia per rimediare, Collomb ha fatto previsioni foschissime: “Direi che da qui a 5 anni la situazione potrebbe diventare irreversibile. Sì, abbiamo 5 anni per evitare il peggio”.

A tenere compagnia a de Villier e Collomb c’è poi Patrick Calvar, ex capo del Dgsi – i servizi segreti francesi – che già nel 2016 riteneva che le tensioni sociali stessero raggiungendo la soglia massima di tolleranza, tanto da temere uno scontro tra la destra radicale e il mondo musulmano. “Siamo sull’orlo di una guerra civile – disse all’epoca Calvar -. Ancora un paio di attentati e questa avrà luogo”.

Le polemiche sulla sicurezza sono tornate di stretta attualità in Francia dopo la notte di Halloween, quando nelle periferie di Parigi e di numerose altre città (tra cui Lione, Rennes, Nantes, Tolosa e Marsiglia) sono scoppiate violenze e disordini in seguito all’invito, lanciato da un adolescente magrebino su Snapchat, ad insorgere contro la polizia ed “epurare” la città di Grenoble, invito poi divenuto virale e rilanciato in tutto il Paese.
Risultato: decine di auto bruciate, furti, saccheggi, cassonetti rovesciati o dati alle fiamme, aggressioni agli uomini in divisa e oltre 100 arresti.
In attesa del prossimo round. E sperando che non sia la resa dei conti definitiva.

Fonte Qui
Tratto da: www.stopeuro.news

Virginia Raggi è stata assolta. Ma non dall'incompetenza


SE OFFENDERE LA CATEGORIA DEI GIORNALISTI (QUELLI D'INCHIESTA RISCHIANO PURE LA VITA), LA FA SENTIRE MEGLIO FACCIA PURE, MA LA SCUSA CHE SONO I GIORNALISTI AD IMPEDIRLE DI LAVORARE BENE PER ROMA E' COME UN PARAVENTO DI CARTA SOTTO UN'ALLUVIONE. E POI LA SOLITA RETORICA DEL DISASTRO TROVATO PRIMA DI LEI AL COMUNE DI ROMA E' DA POLITICANTI. PURE LA SUA COLLEGA APPENDINO HA TROVATO UNA SITUAZIONE NON FACILE AL COMUNE DI TORINO, MA SENZA POLEMICHE SI E' DATA DA FARE E STA FACENDO DI GRAN LUNGA MEGLIO DI LEI

Virginia Raggi è stata assolta. Ma non dall'incompetenza

La sindaca è stata assolta nel processo per falso. Per i giudici le dichiarazioni all'Anticorruzione in merito alla promozione del fratello del suo ex fedelissimo, Raffaele Marra, non costituiscono reato. Ma Virginia ha detto menzogne ben più gravi, e combinato guai assai peggiori: doveva lasciare da un pezzo per manifesta incapacità



Alessandro Di Battista è uno che ha sempre le idee chiare. «Il sindaco di Roma è solo una foglia di fico in un sistema complesso gestito da criminali» ha sentenziato il grillino. «Senza che magari se ne sia reso conto. Questo non significa che il sindaco sia coinvolto. Ma per incapacità non è degno di fare il sindaco a Roma. Gli incapaci sono colpevoli quanto i delinquenti. Credono di poter comandare, e invece sono comandati».

Chissà se in questi ultimi mesi a Virginia Raggi, riascoltando le parole che il compagno di partito urlava nel 2014 chiedendo le dimissioni di Ignazio Marino travolto dalle accuse dei magistrati a Buzzi e Carminati, saranno fischiate le orecchie. Di certo Di Battista, mago della doppia morale, se le è dimenticate: se dopo gli arresti e i processi per corruzione di Raffaele Marra e Luca Lanzalone, braccio destro e sinistro della sindaca pentastellata, ha sempre difeso la sua amica senza se e senza ma, oggi - pochi minuti dopo l’assoluzione della grillina - ha vomitato insulti mai sentiti da un politico contro i giornalisti. «Pennivendoli e puttane».
"Vado avanti a testa alta per Roma, la mia amata città, e per tutti i cittadini". Così la sindaca di Roma Virginia Raggi commenta la sentenza di assoluzione dall'accusa di falso ideologico nell'ambito del processo che la vedeva imputata per la nomina di Renato Marra. Il giudice Roberto Ranazzi durante la lettura della sentenza arrivata dopo meno di un'ora di camera di consiglio ha detto che "Il fatto c'è, ma non costituisce reato" in base all'articolo 530 comma 1 del codice di procedura penale. Il pm aveva chiesto la condanna di 10 mesi di Francesco Giovannetti

È un fatto, invece, che l'avventura della Raggi rischiava di concludersi anzitempo solo a causa di un cortocircuito politico, e di incapacità strategiche, più che giudiziarie.

Il M5S temeva il peggio, ma il giudice monocratico ha sentenziato che le dichiarazioni di Virginia davanti al dirigente dell’Anticorruzione (a cui giurò che fu lei, e non Raffaele - al tempo direttore del Personale - a scegliere in piena autonomia lo scatto di carriera e di stipendio del di lui fratello, Renato) non costituiscono reato.
Chi scrive (nonostante sia stato L'Espresso a pubblicare nel settembre del 2016 l'inchiesta giornalistica sui rapporti tra Marra e l'imprenditore Sergio Scarpellini, articolo che ha dato il via al filone penale sulla corruzione dell'ex finanziere; dopo il sequestro del suo cellulare e il ritrovamento di alcune chat tra Marra e la sindaca, i pm di Roma hanno poi aperto un nuovo rivolo, accusando la Raggi di falso) crede che la sindaca non avrebbe mai dovuto lasciare a causa di una condanna per un reato “bagatellare”.

Paradossalmente sono stati proprio i Cinque Stelle a infilarsi da soli il nodo scorsoio che poteva strozzare il Campidoglio e gettare nel caos il movimento nazionale: la legge Severino non prevede, per pene minori, alcuna ripercussione o sospensione del pubblico ufficiale condannato. È infatti il rigido codice etico del partito a obbligare gli amministratori grillini condannati a dimettersi dall'incarico. Anche se la sentenza è solo di primo grado, e anche di fronte a reati minori che censurano comportamenti scorretti, ma non certo gravissimi da un punto di vista etico e politico.

Perché rispetto ai disastri e alle altre menzogne della Raggi, che non hanno avuto rilievi penali, il presunto falso raccontato al pubblico ufficiale dell'authority di Cantone appare francamente come una quisquilia. La Raggi ha mentito ai romani più volte. Affermando che «Marra (appena arrestato, ndr) era solo uno dei 23 mila dipendenti del Comune». Ha mentito pure sull'ex assessore Paola Muraro: nonostante fosse venuta a conoscenza dell'indagine sulla sua collaboratrice, Virginia per 50 giorni negò di essere a conoscenza di eventuali procedimenti giudiziari contro di lei. Senza dimenticare le omissioni sul curriculum, come quelle sul passato da praticante nello studio di Cesare Previti, o sulla presidenza di una società dell'ex segretario di Franco Panzironi, appena condannato per Mafia Capitale.

Se, come dice Di Battista, «gli incapaci sono colpevoli quanto i delinquenti, perché credono di poter comandare, e invece sono comandati», è un fatto che la Raggi si sia fatta consigliare e guidare da due Rasputin, entrambi finiti in manette per corruzione. Marra, in primis, a cui Virginia ha consegnato le chiavi del Campidoglio nonostante le inchieste giornalistiche e i dubbi di parte del movimento (Roberta Lombardi su tutti). Poi Luca Lanzalone, scelto dal gennaio 2017 come nuovo consigliere, dopo i suggerimenti di pezzi da novanta come Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro.

La Raggi da gennaio 2017 ha messo la città di Roma nelle mani di un avvocato di Genova che, secondo la procura capitolina, era al soldo di un'associazione a delinquere guidata dal costruttore Parnasi, da cui Lanzalone avrebbe ricevuto circa 100 mila euro tra utilità e consulenze in cambio di un'iter rapido per il via libera al progetto dello stadio di Tor di Valle.

«Chi ha sbagliato pagherà», ripete sempre la Raggi a ogni inciampo e scandalo, come se non fosse stata lei a promuovere Marra, e a piazzare Lanzalone a presidente dell'Acea. O a nominare un fedelissimo del suo Mr Wolf a commissario straordinario dell'Istituto di previdenza dei dipendenti comunali (Ipa), il livornese Fabio Serini, con un contratto a oltre 115 mila euro l'anno.

Peccato che Serini (anche lui indagato per corruzione) non fosse un commercialista qualunque, ma un uomo che Lanzalone conosceva assai bene: quando Serini era commissario giudiziale dell'azienda dei rifiuti di Livorno (Ammps), Lanzalone e il suo socio Luciano Costantini ne erano infatti i consulenti legali, incaricati alla difesa dell'azienda.

Qualche giorno fa i carabinieri del Nucleo investigativo di Roma hanno scoperto «che non solo Luca Lanzalone ha aiutato Serini (in pieno conflitto di interessi, ndr) ad ottenere dal sindaco Raggi la nomina a commissario dell'Ipa» ma che lo stesso Serini, una volta nominato dalla grillina, ha poi affidato allo studio di Lanzalone «incarichi remunerati». Se Parnasi dava o prometteva a Lanzalone consulenze pagate con denaro privato, in pratica, stavolta si tratta di soldi pubblici dei contribuenti.

Un do ut des che vede la sindaca nel ruolo di vittima, o – come ci dicono gli inquirenti - di "trafficata". Possibile che la Raggi si sia fatta raggirare ancora una volta da soggetti a cui aveva dato totale fiducia? Leggendo e analizzando le carte, sembra proprio di sì.

Al netto delle capacità nella gestione della Città eterna, sprofondata dal suo arrivo ancor più nel degrado e nella sporcizia, con municipalizzate sull'orlo del fallimento, strade e quartieri violenti e insicuri, verde pubblico e parchi incolti, autobus dell’Atac in fiamme e scale mobili della metro che crollano, in un Paese normale sarebbe bastato solo uno degli scandali che hanno asfissiato Roma e il Campidoglio negli ultimi due anni a costringere la Raggi a fare un passo indietro.

Invece a gettare la Capitale (e il M5S) nel caos politico rischiava di essere un reato bagatellare.

Le reazioni dei pentastellati, dei media e delle opposizioni alla sentenza di assoluzione sono altri segni evidente della subordinazione costante della politica italiana alla magistratura.

Di Maio, in grande difficoltà politica a livello nazionale, mangiato nei sondaggi dall’avanzata del socio di maggioranza Salvini, ha subito sfruttato l’occasione per dare addosso ai giornalisti, definiti «infimi sciacalli, cani da riporto di mafia capitale, vera piaga di questo Paese, corrotti intellettualmente e moralmente».

Insieme al violento attacco ai media (rei di aver fatto ancora una volta solo il proprio lavoro, dando conto ai lettori delle cronache giudiziarie e delle notizie sulle inchieste), il vicepremier ha annunciato anche «una legge sugli editori puri», una minaccia neppure tanto velata di epurazione in massa della stampa a lui sgradita.

Quando il potere vuole mettere il bavaglio alla stampa libera, vuol dire che ha paura, ed è fragile. Detto questo, mala tempora currunt.

IL BILANCIO DELLE VITTIME IN YEMEN È CINQUE VOLTE SUPERIORE ALLA STIMA PRECEDENTE, DICONO I RICERCATORI

GUARDIAMO QUESTA GUERRA INUTILE E VERGOGNIAMOCI COME UMANITA' E COME ABITANTI DI QUESTO MONDO. 


Almeno 56.000 persone sono state uccise in violenze armate nello Yemen da gennaio 2016, rileva un gruppo di ricerca indipendente
Almeno 56.000 persone sono state uccise in violenze armate nello Yemen da gennaio 2016, secondo i dati raccolti da un gruppo di ricerca indipendente, un riscontro che è più di cinque volte superiore rispetto al numero di vittime riportato in precedenza.
La nuova stima comprende la morte di combattenti e civili nello Yemen tra gennaio 2016 e il 20 ottobre 2018, ha spiegato Andrea Carboni, analista di ricerca presso il sito di analisi dei conflitti regionali ed eventi (ACLED).
Il bilancio ufficiale non teneva conto degli yemeniti che sono morti a causa della crisi umanitaria che ha travolto il paese e dei suoi problemi correlati, come le malattie e la malnutrizione.
“I numeri della mortalità si riferiscono al numero di persone uccise come conseguenza diretta della violenza armata”, ha detto Carboni al Middle East Eye.
Quella violenza include attacchi aerei e fuoco di artiglieria da parte delle forze della coalizione guidate dai sauditi che attualmente combattono nello Yemen, così come scontri armati tra varie fazioni che combattono all’interno del paese, come gli Houthi.
Middle East Eye non ha potuto verificare in modo indipendente il numero di 56.000.
L’Arabia Saudita ha lanciato una campagna militare nello Yemen all’inizio del 2015 per sradicare i ribelli Houthi, che avevano preso in consegna la capitale, Sanaa, e ha deposto l’allora presidente, Abd Rabbuh Mansour Hadi.
La coalizione a guida saudita è stata accusata di aver commesso crimini di guerra nello Yemen, come il deliberato bombardamento di ospedali, scuole, autobus e altre infrastrutture civili. Gli Houthi sono anche stati accusati di aver preso ostaggi e detenuto arbitrariamente e torturato gli oppositori – tutti i potenziali crimini di guerra.
Bimbo yemenita alla fame
Tuttavia, poiché lo Yemen è diventato sempre più zona chiusa fuori da osservatori e giornalisti esterni nel mezzo di un conflitto devastante, è stato difficile ottenere informazioni affidabili sul numero di morti.
Giornalisti e operatori umanitari hanno spesso citato una cifra di 10.000 morti, ma il totale è rimasto statico dal 2016 nonostante la guerra in corso.
Il numero era anche sottostimato quando è stato rilasciato, ha detto Carboni, dato che si basava sui decessi riportati nelle strutture mediche del paese.
“La maggior parte delle persone, le vittime, non arrivano ai centri medici. A quel numero mancavano in realtà molte delle violenze e delle vittime correlate “, ha detto.
Sulla base di una stima di circa 2.000 morti ogni mese nello Yemen, il totale dei decessi tra l’inizio del conflitto nel 2015 e la fine di quest’anno è previsto tra 70.000 e 80.000, ha detto Carboni.
I numeri sono raccolti da fonti secondarie, ha detto, come agenzie di stampa internazionali, agenzie di stampa locali affidabili e rapporti di ONG.
Ha detto che avere una figura precisa è importante perché “il numero delle vittime sono la singola informazione più difficile che si possa ottenere in un contesto di conflitto”.
Tuttavia, Carboni ha detto che il numero di 56.000 è probabilmente anche una sottostima.
“Queste sono stime basate sulla metodologia che abbiamo applicato altrove. Probabilmente saranno anch’essi una sottostima “, ha detto.
Vittime civili nello Yemen
Ha aggiunto che tre quarti di tutte le morti civili nello Yemen sono attribuibili alla coalizione guidata dai sauditi.
“Se si confronta la portata della violenza e della distruzione che si riflette anche nella crisi umanitaria e in tutte le altre forme di devastazione che lo Yemen ha sofferto, avendo un numero di fatalità che riflette [questo] nel modo più corretto possibile, penso che sia importante, ” Egli ha detto.
La scorsa settimana, la Oxfam ha riferito che, dal mese di agosto, almeno un civile è stato ucciso ogni tre ore nei combattimenti nello Yemen.
Inoltre, più di 1,1 milioni di casi di colera sono stati segnalati negli ultimi 18 mesi, inclusi 2.000 che si sono dimostrati fatali, ha detto l’organizzazione benefica.
“Ogni singola vita persa in questo vergognoso conflitto, sia attraverso attacchi armati, sia attraverso la fame e le malattie, dovrebbe essere un oltraggio internazionale”, una enrome lista di crimini di guerra, ha detto Muhsin Siddiquey, direttore nazionale di Oxfam nello Yemen, in una dichiarazione.
“I sostenitori di tutte le parti in conflitto dovrebbero rendersi conto di essere complici di questa crisi provocata dall’uomo”.

Traduzione: Alejandro Sanchez

La rivoluzione colorata di Torino, del tipo primavere arabe alla Soros. Ma senza colori e senza bandiere: la sinistra non ne ha più



Non impressiona nessuno la manifestazione di Torino pro TAV.

Si sente lontano per chilometri che c’è puzza di zolfo, e cioè che si tratta di una manifestazione studiata a tavolino da gente del PD, vecchi media con la bava rabbiosa che scende dalla bocca e compagnia di merende, orfani del potere e delle prebende che a Torino e a Roma non hanno più.

Hanno copiato il format dalle rivoluzioni colorate di Soros e lo hanno aggiornato, perché non possono più utilizzare nessun colore e nessuna bandiera.

Hanno inventato le manifestazioni anonime senza colori e senza bandiere. Hanno mobilitato le clientele, hanno dato una verniciata al femminile, eliminato le bandiere perché dietro le loro bandiere chiunque avrebbe vergogna a camminare. Prima a Roma e poi con tanto di replica a Torino è avvenuta la stessa penosa messinscena.


Un tempo quella di ieri a Torino sarebbe stata chiamata una manifestazione della conservazione destrorsa, reazionaria di destra. Infatti i media vintage sono arrivati a chiamarla una manifestazione della maggioranza silenziosa: orrore! Adesso il PD si definisce maggioranza silenziosa, termine un tempo riservato ai nemici del PCI.

Mentre oggi, più propriamente, sono la minoranza chiassosa, che non sa e non vuole accettare le regole della democrazia. Che equivale al fascismo di fatto travestito da antifascismo. Perché il fascismo è rifiuto di riconoscere e applicare le regole della democrazia, per cui chi vince le elezioni governa. Nella loro testa è rimasta solo rabbia irrazionale e incontrollata e perciò urla scompostamente perché non ha nessuna idea seria su come guidare l’Italia avendola portata alla rovina.

Non solo, essendosi accorti che sono invisi alla stragrande maggioranza del nostro Paese, che non vuol neanche sentir parlare di loro, non hanno più il coraggio di presentarsi con nome e cognome, ma si costringono da sé all’anonimato, a nascondersi, paurosi che la gente li seppellisca di fischi. Oggi infatti c’è una nuova maggioranza nelle città, nei paesini più sperduti, nei luoghi di lavoro, nelle piazze del nostro Paese, tra gli italiani che stanno a casa, tra le donne come tra gli uomini, tra i giovani come tra gli anziani, come hanno certificato le urne il 4 marzo e da cui è nato il Governo Conte.

Quindi sono liberi di manifestare anonimamente, urlino pure, ma a decidere sulla TAV non saranno loro e neanche potranno concorrere a decidere. Questa decisione spetta al Governo che deciderà come meglio riterrà opportuno.
Si diano pace.

INTRIGO: LA RUSSIA POTREBBE AVER BLOCCATO IL GPS IN NORVEGIA E FINLANDIA DURANTE LE MANOVRE DELLA NATO


di  Paul Antonopoulos
Le segnalazioni di problemi nei sistemi di comunicazione sono apparse nella fase finale delle manovre della Trident Juncture della NATO e, secondo i media, la Russia avrebbe potuto avere avuto a che fare con queste defaliances.
Nel corso delle esercitazioni militari tenutesi in Norvegia, che sono considerate le più grandi dell’Alleanza Atlantica dalla fine della Guerra Fredda, i piloti norvegesi e finlandesi che hanno partecipato alla esercitazione hanno riferito di interruzioni nel segnale GPS nelle regioni settentrionali dei loro paesi , come riporta il quotidiano Business Insider.
Anche se i motivi della perdita di segnali negli ultimi giorni delle manovre rimangono sconosciuti, diversi media puntano il dito contro la Russia. Secondo loro, Mosca avrebbe potuto interferire perché seguiva con attenzione le manovre militari avvenute in prossimità dei suoi confini.
In particolare, citando le parole di un ufficiale della compagnia aerea Wideroe che lavora nei paesi nordici, il giornale riferisce che all’inizio di novembre i piloti si trovarono a fronteggiare una perdita di segnali GPS quando tentavano di comunicare con gli aeroporti nella regione settentrionale del Finmmark, nel nord della Norvegia, vicino al Confine russo.
@chrstphr_woody
Pilots and aviation officials say GPS has been disrupted over the northernmost regions of Norway and Finland—not far from one of Russia’s most important military bases http://read.bi/2Pj69dl

Tuttavia, va notato che il rappresentante ufficiale della compagnia ha sottolineato di non voler speculare sulle cause che hanno fatto sparire il segnale e di non aver nemmeno menzionato la Russia nei suoi commenti ai media.
Allo stesso tempo, Wenche Olsen, direttore della Norwegian Civil Aviation Authority, ha dichiarato a The Barents Observer: “è difficile dire quali potrebbero essere le cause, ma c’è motivo di credere che questo potrebbe essere stato collegato ad attività militari al di fuori dei confini norvegesi. ”
Nonostante le diverse opinioni espresse, The Barents Observer afferma che la Russia “ha investito pesantemente in equipaggiamenti per la guerra elettronica” e che il paese avrebbe addestrato le sue forze militari per bloccare i segnali cellulari, radio e GPS delle forze NATO.
Tuttavia, questa informazione non è stata ancora confermata ufficialmente da nessuna delle parti per quanto sia piuttosto probabile che i russi siano in grado di accecare le comunicazioni fra i centri di comando e gli aerei alleati, come già era accauto in precedenza in altre occasioni.
Fonte: FRN
Traduzione: Sergei Leonov

Preghiera dei genitori nell'attesa di un figlio


Preghiera dei genitori nell'attesa di un figlio
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O Dio nostro Padre, una nuova vita si è accesa tra noi.
Grazie per questo tuo dono: il nostro cuore trabocca di gioia.

Ti preghiamo: proteggi questa piccola e delicata creatura
ancora piena di mistero, perché giunga sana alla luce del mondo
 e alla rinascita del battesimo.

O Vergine, Madre di Gesù,
affido al tuo cuore di mamma la nuova vita che è sbocciata in me.
Anche tu ami già il mio bambino: veglia sempre su di lui.

Amen.


O Signore, Padre nostro, con quanta gioia ci siamo accorti
che una nuova vita si è accesa tra noi!
Ti ringraziamo per questo dono meraviglioso con il quale
ci hai resi partecipi della tua divina paternità.
Tu sai di quanta trepidazione sia piena l'attesa.
Ti preghiamo: sorveglia e proteggi questa piccola e delicata vita,
questo corpo e questa anima ancora piena di mistero,
perchè giunga sana alla luce del mondo 
e alla rinascita del Battesimo.
Madre di Dio affidiamo questo bambino al tuo cuore di Mamma.
Così sia.


Dio della vita, Signore dell’universo,
Creatore del mondo,
grazie per questa nuova creatura
che si nutre di noi e cresce nel grembo della
nostra famiglia.
Grazie perché ci doni di essere tuoi alleati
nel dono della vita
che vince sulla menzogna e sulla morte.
Concedici ora di gustare l’abbandono fiducioso a te,
di essere poi coraggiosi, accoglienti e generosi,
forti nei momenti difficili e attenti al bene come vuoi tu.
Ti preghiamo per questo/a figlio/a
che sia sereno/a, goda di buona salute
conosca l’amore e l’accoglienza
cresca con te al suo fianco.
Donaci, con l’aiuto di Maria, di saper testimoniare
fiducia e speranza a questa
creatura che ci hai affidato
e che metteremo nel tuo mondo.
Amen


Signore, tu ci chiami a donare la vita,
 facci portatori di vita. 
Il figlio che tu ci doni, viene da noi, viene da te. 
Tu l'hai amato per primo. 
Ascolta il palpito del nostro cuore 
che ti dice: "Grazie". 


Preghiera della mamma in attesa

Signore,
 ti prego con amore per questa dolce speranza che racchiudo nel mio seno;
Ti ringrazio umilmente per avermi scelta strumento del tuo amore.

In questa attesa aiutami a vivere in continuo abbandono alla tua volontà
Concedimi un cuore puro, forte, generoso. 

A Te offro le preoccupazione che già mi rendono inquieta: 
ansie, timori desideri per la creatura che ancora non conosco.
fa' che nasca sana nel corpo, allontana da lei ogni male fisico 
e ogni pericolo per l'anima.

O Maria, tu che conosci le ineffabili gioie di una maternità santa, 
ottienimi un cuore capace di trasmettere una fede viva e ardente, 
santifica la mia attesa, benedici questa lieta speranza mia e del mio sposo.
Amen


Signore, mio Dio, sono in attesa di una nuova vita.
Con tutto il cuore ti ringrazio della maternità che mi hai concesso;
degnati di portare a compimento il paterno disegno di misericordia
che in me hai iniziato; fa' che io cooperi fedelmente alla tua Provvidenza,
formando in me e dando alla luce una creatura capace di
conoscerti e amarti eternamente.
O Gesù, mio Dio e Salvatore, tu che avesti tanta predilezione per 
i fanciulli e li accogliesti con amore nelle tue braccia,
sii vicino a me in questo momento.
A te fin d'ora consacro il mio figlio, perchè appartenga a te
prima che a me stessa: santificalo, donagli ogni bene,
fa' che nasca e cresca nel calore del tuo amore.
O Vergine Santissima, tu che sei la Madre della vita,
il modello e la protettrice delle mamme, assistimi ora e
nel momento della nascita del mio figlio;
aiutami nella trepidazione dell'attesa e nel dolore del parto;
comunicami la nobiltà dei tuoi sentimenti, perchè anch'io,
a tuo esempio, come umile ancella del Signore,
possa compiere in tutto la santa volontà di Dio.


Benedizione della mamma in attesa

Dio della vita, Signore dell’universo,
Creatore del mondo ,
nel tuo grande amore ti sei fatto uno di noi.
Hai conosciuto l’accoglienza nel grembo di Maria,
ne hai gustato il calore, la protezione, l’affetto.
Volgi ora il tuo sguardo a questa mamma
perché anche lei sia culla deliziosa
della vita che porta in sé.
Donale salute, forza, pazienza e coraggio
perché le fatiche della gravidanza
e la paura del parto
non turbino la sua serenità.
Benedici la creatura che cresce in lei,
tu già la conosci e la ami profondamente.
Fa che cresca sana e serena
fin da questi primi momenti del suo esistere.
E che la tenerezza dei corpi
diventi gesto di amore e di fiducia,
che accoglie nel cuore della vita
il dono di questa nuova creatura.
Tu che sei il Figlio
con il Padre e lo Spirito Santo,
effondi la tua benedizione su questa mamma
e su tutte le mamme e i papà del mondo.
Amen


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                              POSUERUNT ME CUSTODEM
                                         MARIA, AIUTO DEI CRISTIANI, INTERCEDI PER NOI 
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