lunedì 12 novembre 2018

Virginia Raggi è stata assolta. Ma non dall'incompetenza


SE OFFENDERE LA CATEGORIA DEI GIORNALISTI (QUELLI D'INCHIESTA RISCHIANO PURE LA VITA), LA FA SENTIRE MEGLIO FACCIA PURE, MA LA SCUSA CHE SONO I GIORNALISTI AD IMPEDIRLE DI LAVORARE BENE PER ROMA E' COME UN PARAVENTO DI CARTA SOTTO UN'ALLUVIONE. E POI LA SOLITA RETORICA DEL DISASTRO TROVATO PRIMA DI LEI AL COMUNE DI ROMA E' DA POLITICANTI. PURE LA SUA COLLEGA APPENDINO HA TROVATO UNA SITUAZIONE NON FACILE AL COMUNE DI TORINO, MA SENZA POLEMICHE SI E' DATA DA FARE E STA FACENDO DI GRAN LUNGA MEGLIO DI LEI

Virginia Raggi è stata assolta. Ma non dall'incompetenza

La sindaca è stata assolta nel processo per falso. Per i giudici le dichiarazioni all'Anticorruzione in merito alla promozione del fratello del suo ex fedelissimo, Raffaele Marra, non costituiscono reato. Ma Virginia ha detto menzogne ben più gravi, e combinato guai assai peggiori: doveva lasciare da un pezzo per manifesta incapacità



Alessandro Di Battista è uno che ha sempre le idee chiare. «Il sindaco di Roma è solo una foglia di fico in un sistema complesso gestito da criminali» ha sentenziato il grillino. «Senza che magari se ne sia reso conto. Questo non significa che il sindaco sia coinvolto. Ma per incapacità non è degno di fare il sindaco a Roma. Gli incapaci sono colpevoli quanto i delinquenti. Credono di poter comandare, e invece sono comandati».

Chissà se in questi ultimi mesi a Virginia Raggi, riascoltando le parole che il compagno di partito urlava nel 2014 chiedendo le dimissioni di Ignazio Marino travolto dalle accuse dei magistrati a Buzzi e Carminati, saranno fischiate le orecchie. Di certo Di Battista, mago della doppia morale, se le è dimenticate: se dopo gli arresti e i processi per corruzione di Raffaele Marra e Luca Lanzalone, braccio destro e sinistro della sindaca pentastellata, ha sempre difeso la sua amica senza se e senza ma, oggi - pochi minuti dopo l’assoluzione della grillina - ha vomitato insulti mai sentiti da un politico contro i giornalisti. «Pennivendoli e puttane».
"Vado avanti a testa alta per Roma, la mia amata città, e per tutti i cittadini". Così la sindaca di Roma Virginia Raggi commenta la sentenza di assoluzione dall'accusa di falso ideologico nell'ambito del processo che la vedeva imputata per la nomina di Renato Marra. Il giudice Roberto Ranazzi durante la lettura della sentenza arrivata dopo meno di un'ora di camera di consiglio ha detto che "Il fatto c'è, ma non costituisce reato" in base all'articolo 530 comma 1 del codice di procedura penale. Il pm aveva chiesto la condanna di 10 mesi di Francesco Giovannetti

È un fatto, invece, che l'avventura della Raggi rischiava di concludersi anzitempo solo a causa di un cortocircuito politico, e di incapacità strategiche, più che giudiziarie.

Il M5S temeva il peggio, ma il giudice monocratico ha sentenziato che le dichiarazioni di Virginia davanti al dirigente dell’Anticorruzione (a cui giurò che fu lei, e non Raffaele - al tempo direttore del Personale - a scegliere in piena autonomia lo scatto di carriera e di stipendio del di lui fratello, Renato) non costituiscono reato.
Chi scrive (nonostante sia stato L'Espresso a pubblicare nel settembre del 2016 l'inchiesta giornalistica sui rapporti tra Marra e l'imprenditore Sergio Scarpellini, articolo che ha dato il via al filone penale sulla corruzione dell'ex finanziere; dopo il sequestro del suo cellulare e il ritrovamento di alcune chat tra Marra e la sindaca, i pm di Roma hanno poi aperto un nuovo rivolo, accusando la Raggi di falso) crede che la sindaca non avrebbe mai dovuto lasciare a causa di una condanna per un reato “bagatellare”.

Paradossalmente sono stati proprio i Cinque Stelle a infilarsi da soli il nodo scorsoio che poteva strozzare il Campidoglio e gettare nel caos il movimento nazionale: la legge Severino non prevede, per pene minori, alcuna ripercussione o sospensione del pubblico ufficiale condannato. È infatti il rigido codice etico del partito a obbligare gli amministratori grillini condannati a dimettersi dall'incarico. Anche se la sentenza è solo di primo grado, e anche di fronte a reati minori che censurano comportamenti scorretti, ma non certo gravissimi da un punto di vista etico e politico.

Perché rispetto ai disastri e alle altre menzogne della Raggi, che non hanno avuto rilievi penali, il presunto falso raccontato al pubblico ufficiale dell'authority di Cantone appare francamente come una quisquilia. La Raggi ha mentito ai romani più volte. Affermando che «Marra (appena arrestato, ndr) era solo uno dei 23 mila dipendenti del Comune». Ha mentito pure sull'ex assessore Paola Muraro: nonostante fosse venuta a conoscenza dell'indagine sulla sua collaboratrice, Virginia per 50 giorni negò di essere a conoscenza di eventuali procedimenti giudiziari contro di lei. Senza dimenticare le omissioni sul curriculum, come quelle sul passato da praticante nello studio di Cesare Previti, o sulla presidenza di una società dell'ex segretario di Franco Panzironi, appena condannato per Mafia Capitale.

Se, come dice Di Battista, «gli incapaci sono colpevoli quanto i delinquenti, perché credono di poter comandare, e invece sono comandati», è un fatto che la Raggi si sia fatta consigliare e guidare da due Rasputin, entrambi finiti in manette per corruzione. Marra, in primis, a cui Virginia ha consegnato le chiavi del Campidoglio nonostante le inchieste giornalistiche e i dubbi di parte del movimento (Roberta Lombardi su tutti). Poi Luca Lanzalone, scelto dal gennaio 2017 come nuovo consigliere, dopo i suggerimenti di pezzi da novanta come Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro.

La Raggi da gennaio 2017 ha messo la città di Roma nelle mani di un avvocato di Genova che, secondo la procura capitolina, era al soldo di un'associazione a delinquere guidata dal costruttore Parnasi, da cui Lanzalone avrebbe ricevuto circa 100 mila euro tra utilità e consulenze in cambio di un'iter rapido per il via libera al progetto dello stadio di Tor di Valle.

«Chi ha sbagliato pagherà», ripete sempre la Raggi a ogni inciampo e scandalo, come se non fosse stata lei a promuovere Marra, e a piazzare Lanzalone a presidente dell'Acea. O a nominare un fedelissimo del suo Mr Wolf a commissario straordinario dell'Istituto di previdenza dei dipendenti comunali (Ipa), il livornese Fabio Serini, con un contratto a oltre 115 mila euro l'anno.

Peccato che Serini (anche lui indagato per corruzione) non fosse un commercialista qualunque, ma un uomo che Lanzalone conosceva assai bene: quando Serini era commissario giudiziale dell'azienda dei rifiuti di Livorno (Ammps), Lanzalone e il suo socio Luciano Costantini ne erano infatti i consulenti legali, incaricati alla difesa dell'azienda.

Qualche giorno fa i carabinieri del Nucleo investigativo di Roma hanno scoperto «che non solo Luca Lanzalone ha aiutato Serini (in pieno conflitto di interessi, ndr) ad ottenere dal sindaco Raggi la nomina a commissario dell'Ipa» ma che lo stesso Serini, una volta nominato dalla grillina, ha poi affidato allo studio di Lanzalone «incarichi remunerati». Se Parnasi dava o prometteva a Lanzalone consulenze pagate con denaro privato, in pratica, stavolta si tratta di soldi pubblici dei contribuenti.

Un do ut des che vede la sindaca nel ruolo di vittima, o – come ci dicono gli inquirenti - di "trafficata". Possibile che la Raggi si sia fatta raggirare ancora una volta da soggetti a cui aveva dato totale fiducia? Leggendo e analizzando le carte, sembra proprio di sì.

Al netto delle capacità nella gestione della Città eterna, sprofondata dal suo arrivo ancor più nel degrado e nella sporcizia, con municipalizzate sull'orlo del fallimento, strade e quartieri violenti e insicuri, verde pubblico e parchi incolti, autobus dell’Atac in fiamme e scale mobili della metro che crollano, in un Paese normale sarebbe bastato solo uno degli scandali che hanno asfissiato Roma e il Campidoglio negli ultimi due anni a costringere la Raggi a fare un passo indietro.

Invece a gettare la Capitale (e il M5S) nel caos politico rischiava di essere un reato bagatellare.

Le reazioni dei pentastellati, dei media e delle opposizioni alla sentenza di assoluzione sono altri segni evidente della subordinazione costante della politica italiana alla magistratura.

Di Maio, in grande difficoltà politica a livello nazionale, mangiato nei sondaggi dall’avanzata del socio di maggioranza Salvini, ha subito sfruttato l’occasione per dare addosso ai giornalisti, definiti «infimi sciacalli, cani da riporto di mafia capitale, vera piaga di questo Paese, corrotti intellettualmente e moralmente».

Insieme al violento attacco ai media (rei di aver fatto ancora una volta solo il proprio lavoro, dando conto ai lettori delle cronache giudiziarie e delle notizie sulle inchieste), il vicepremier ha annunciato anche «una legge sugli editori puri», una minaccia neppure tanto velata di epurazione in massa della stampa a lui sgradita.

Quando il potere vuole mettere il bavaglio alla stampa libera, vuol dire che ha paura, ed è fragile. Detto questo, mala tempora currunt.

IL BILANCIO DELLE VITTIME IN YEMEN È CINQUE VOLTE SUPERIORE ALLA STIMA PRECEDENTE, DICONO I RICERCATORI

GUARDIAMO QUESTA GUERRA INUTILE E VERGOGNIAMOCI COME UMANITA' E COME ABITANTI DI QUESTO MONDO. 


Almeno 56.000 persone sono state uccise in violenze armate nello Yemen da gennaio 2016, rileva un gruppo di ricerca indipendente
Almeno 56.000 persone sono state uccise in violenze armate nello Yemen da gennaio 2016, secondo i dati raccolti da un gruppo di ricerca indipendente, un riscontro che è più di cinque volte superiore rispetto al numero di vittime riportato in precedenza.
La nuova stima comprende la morte di combattenti e civili nello Yemen tra gennaio 2016 e il 20 ottobre 2018, ha spiegato Andrea Carboni, analista di ricerca presso il sito di analisi dei conflitti regionali ed eventi (ACLED).
Il bilancio ufficiale non teneva conto degli yemeniti che sono morti a causa della crisi umanitaria che ha travolto il paese e dei suoi problemi correlati, come le malattie e la malnutrizione.
“I numeri della mortalità si riferiscono al numero di persone uccise come conseguenza diretta della violenza armata”, ha detto Carboni al Middle East Eye.
Quella violenza include attacchi aerei e fuoco di artiglieria da parte delle forze della coalizione guidate dai sauditi che attualmente combattono nello Yemen, così come scontri armati tra varie fazioni che combattono all’interno del paese, come gli Houthi.
Middle East Eye non ha potuto verificare in modo indipendente il numero di 56.000.
L’Arabia Saudita ha lanciato una campagna militare nello Yemen all’inizio del 2015 per sradicare i ribelli Houthi, che avevano preso in consegna la capitale, Sanaa, e ha deposto l’allora presidente, Abd Rabbuh Mansour Hadi.
La coalizione a guida saudita è stata accusata di aver commesso crimini di guerra nello Yemen, come il deliberato bombardamento di ospedali, scuole, autobus e altre infrastrutture civili. Gli Houthi sono anche stati accusati di aver preso ostaggi e detenuto arbitrariamente e torturato gli oppositori – tutti i potenziali crimini di guerra.
Bimbo yemenita alla fame
Tuttavia, poiché lo Yemen è diventato sempre più zona chiusa fuori da osservatori e giornalisti esterni nel mezzo di un conflitto devastante, è stato difficile ottenere informazioni affidabili sul numero di morti.
Giornalisti e operatori umanitari hanno spesso citato una cifra di 10.000 morti, ma il totale è rimasto statico dal 2016 nonostante la guerra in corso.
Il numero era anche sottostimato quando è stato rilasciato, ha detto Carboni, dato che si basava sui decessi riportati nelle strutture mediche del paese.
“La maggior parte delle persone, le vittime, non arrivano ai centri medici. A quel numero mancavano in realtà molte delle violenze e delle vittime correlate “, ha detto.
Sulla base di una stima di circa 2.000 morti ogni mese nello Yemen, il totale dei decessi tra l’inizio del conflitto nel 2015 e la fine di quest’anno è previsto tra 70.000 e 80.000, ha detto Carboni.
I numeri sono raccolti da fonti secondarie, ha detto, come agenzie di stampa internazionali, agenzie di stampa locali affidabili e rapporti di ONG.
Ha detto che avere una figura precisa è importante perché “il numero delle vittime sono la singola informazione più difficile che si possa ottenere in un contesto di conflitto”.
Tuttavia, Carboni ha detto che il numero di 56.000 è probabilmente anche una sottostima.
“Queste sono stime basate sulla metodologia che abbiamo applicato altrove. Probabilmente saranno anch’essi una sottostima “, ha detto.
Vittime civili nello Yemen
Ha aggiunto che tre quarti di tutte le morti civili nello Yemen sono attribuibili alla coalizione guidata dai sauditi.
“Se si confronta la portata della violenza e della distruzione che si riflette anche nella crisi umanitaria e in tutte le altre forme di devastazione che lo Yemen ha sofferto, avendo un numero di fatalità che riflette [questo] nel modo più corretto possibile, penso che sia importante, ” Egli ha detto.
La scorsa settimana, la Oxfam ha riferito che, dal mese di agosto, almeno un civile è stato ucciso ogni tre ore nei combattimenti nello Yemen.
Inoltre, più di 1,1 milioni di casi di colera sono stati segnalati negli ultimi 18 mesi, inclusi 2.000 che si sono dimostrati fatali, ha detto l’organizzazione benefica.
“Ogni singola vita persa in questo vergognoso conflitto, sia attraverso attacchi armati, sia attraverso la fame e le malattie, dovrebbe essere un oltraggio internazionale”, una enrome lista di crimini di guerra, ha detto Muhsin Siddiquey, direttore nazionale di Oxfam nello Yemen, in una dichiarazione.
“I sostenitori di tutte le parti in conflitto dovrebbero rendersi conto di essere complici di questa crisi provocata dall’uomo”.

Traduzione: Alejandro Sanchez

La rivoluzione colorata di Torino, del tipo primavere arabe alla Soros. Ma senza colori e senza bandiere: la sinistra non ne ha più



Non impressiona nessuno la manifestazione di Torino pro TAV.

Si sente lontano per chilometri che c’è puzza di zolfo, e cioè che si tratta di una manifestazione studiata a tavolino da gente del PD, vecchi media con la bava rabbiosa che scende dalla bocca e compagnia di merende, orfani del potere e delle prebende che a Torino e a Roma non hanno più.

Hanno copiato il format dalle rivoluzioni colorate di Soros e lo hanno aggiornato, perché non possono più utilizzare nessun colore e nessuna bandiera.

Hanno inventato le manifestazioni anonime senza colori e senza bandiere. Hanno mobilitato le clientele, hanno dato una verniciata al femminile, eliminato le bandiere perché dietro le loro bandiere chiunque avrebbe vergogna a camminare. Prima a Roma e poi con tanto di replica a Torino è avvenuta la stessa penosa messinscena.


Un tempo quella di ieri a Torino sarebbe stata chiamata una manifestazione della conservazione destrorsa, reazionaria di destra. Infatti i media vintage sono arrivati a chiamarla una manifestazione della maggioranza silenziosa: orrore! Adesso il PD si definisce maggioranza silenziosa, termine un tempo riservato ai nemici del PCI.

Mentre oggi, più propriamente, sono la minoranza chiassosa, che non sa e non vuole accettare le regole della democrazia. Che equivale al fascismo di fatto travestito da antifascismo. Perché il fascismo è rifiuto di riconoscere e applicare le regole della democrazia, per cui chi vince le elezioni governa. Nella loro testa è rimasta solo rabbia irrazionale e incontrollata e perciò urla scompostamente perché non ha nessuna idea seria su come guidare l’Italia avendola portata alla rovina.

Non solo, essendosi accorti che sono invisi alla stragrande maggioranza del nostro Paese, che non vuol neanche sentir parlare di loro, non hanno più il coraggio di presentarsi con nome e cognome, ma si costringono da sé all’anonimato, a nascondersi, paurosi che la gente li seppellisca di fischi. Oggi infatti c’è una nuova maggioranza nelle città, nei paesini più sperduti, nei luoghi di lavoro, nelle piazze del nostro Paese, tra gli italiani che stanno a casa, tra le donne come tra gli uomini, tra i giovani come tra gli anziani, come hanno certificato le urne il 4 marzo e da cui è nato il Governo Conte.

Quindi sono liberi di manifestare anonimamente, urlino pure, ma a decidere sulla TAV non saranno loro e neanche potranno concorrere a decidere. Questa decisione spetta al Governo che deciderà come meglio riterrà opportuno.
Si diano pace.

INTRIGO: LA RUSSIA POTREBBE AVER BLOCCATO IL GPS IN NORVEGIA E FINLANDIA DURANTE LE MANOVRE DELLA NATO


di  Paul Antonopoulos
Le segnalazioni di problemi nei sistemi di comunicazione sono apparse nella fase finale delle manovre della Trident Juncture della NATO e, secondo i media, la Russia avrebbe potuto avere avuto a che fare con queste defaliances.
Nel corso delle esercitazioni militari tenutesi in Norvegia, che sono considerate le più grandi dell’Alleanza Atlantica dalla fine della Guerra Fredda, i piloti norvegesi e finlandesi che hanno partecipato alla esercitazione hanno riferito di interruzioni nel segnale GPS nelle regioni settentrionali dei loro paesi , come riporta il quotidiano Business Insider.
Anche se i motivi della perdita di segnali negli ultimi giorni delle manovre rimangono sconosciuti, diversi media puntano il dito contro la Russia. Secondo loro, Mosca avrebbe potuto interferire perché seguiva con attenzione le manovre militari avvenute in prossimità dei suoi confini.
In particolare, citando le parole di un ufficiale della compagnia aerea Wideroe che lavora nei paesi nordici, il giornale riferisce che all’inizio di novembre i piloti si trovarono a fronteggiare una perdita di segnali GPS quando tentavano di comunicare con gli aeroporti nella regione settentrionale del Finmmark, nel nord della Norvegia, vicino al Confine russo.
@chrstphr_woody
Pilots and aviation officials say GPS has been disrupted over the northernmost regions of Norway and Finland—not far from one of Russia’s most important military bases http://read.bi/2Pj69dl

Tuttavia, va notato che il rappresentante ufficiale della compagnia ha sottolineato di non voler speculare sulle cause che hanno fatto sparire il segnale e di non aver nemmeno menzionato la Russia nei suoi commenti ai media.
Allo stesso tempo, Wenche Olsen, direttore della Norwegian Civil Aviation Authority, ha dichiarato a The Barents Observer: “è difficile dire quali potrebbero essere le cause, ma c’è motivo di credere che questo potrebbe essere stato collegato ad attività militari al di fuori dei confini norvegesi. ”
Nonostante le diverse opinioni espresse, The Barents Observer afferma che la Russia “ha investito pesantemente in equipaggiamenti per la guerra elettronica” e che il paese avrebbe addestrato le sue forze militari per bloccare i segnali cellulari, radio e GPS delle forze NATO.
Tuttavia, questa informazione non è stata ancora confermata ufficialmente da nessuna delle parti per quanto sia piuttosto probabile che i russi siano in grado di accecare le comunicazioni fra i centri di comando e gli aerei alleati, come già era accauto in precedenza in altre occasioni.
Fonte: FRN
Traduzione: Sergei Leonov

Preghiera dei genitori nell'attesa di un figlio


Preghiera dei genitori nell'attesa di un figlio
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O Dio nostro Padre, una nuova vita si è accesa tra noi.
Grazie per questo tuo dono: il nostro cuore trabocca di gioia.

Ti preghiamo: proteggi questa piccola e delicata creatura
ancora piena di mistero, perché giunga sana alla luce del mondo
 e alla rinascita del battesimo.

O Vergine, Madre di Gesù,
affido al tuo cuore di mamma la nuova vita che è sbocciata in me.
Anche tu ami già il mio bambino: veglia sempre su di lui.

Amen.


O Signore, Padre nostro, con quanta gioia ci siamo accorti
che una nuova vita si è accesa tra noi!
Ti ringraziamo per questo dono meraviglioso con il quale
ci hai resi partecipi della tua divina paternità.
Tu sai di quanta trepidazione sia piena l'attesa.
Ti preghiamo: sorveglia e proteggi questa piccola e delicata vita,
questo corpo e questa anima ancora piena di mistero,
perchè giunga sana alla luce del mondo 
e alla rinascita del Battesimo.
Madre di Dio affidiamo questo bambino al tuo cuore di Mamma.
Così sia.


Dio della vita, Signore dell’universo,
Creatore del mondo,
grazie per questa nuova creatura
che si nutre di noi e cresce nel grembo della
nostra famiglia.
Grazie perché ci doni di essere tuoi alleati
nel dono della vita
che vince sulla menzogna e sulla morte.
Concedici ora di gustare l’abbandono fiducioso a te,
di essere poi coraggiosi, accoglienti e generosi,
forti nei momenti difficili e attenti al bene come vuoi tu.
Ti preghiamo per questo/a figlio/a
che sia sereno/a, goda di buona salute
conosca l’amore e l’accoglienza
cresca con te al suo fianco.
Donaci, con l’aiuto di Maria, di saper testimoniare
fiducia e speranza a questa
creatura che ci hai affidato
e che metteremo nel tuo mondo.
Amen


Signore, tu ci chiami a donare la vita,
 facci portatori di vita. 
Il figlio che tu ci doni, viene da noi, viene da te. 
Tu l'hai amato per primo. 
Ascolta il palpito del nostro cuore 
che ti dice: "Grazie". 


Preghiera della mamma in attesa

Signore,
 ti prego con amore per questa dolce speranza che racchiudo nel mio seno;
Ti ringrazio umilmente per avermi scelta strumento del tuo amore.

In questa attesa aiutami a vivere in continuo abbandono alla tua volontà
Concedimi un cuore puro, forte, generoso. 

A Te offro le preoccupazione che già mi rendono inquieta: 
ansie, timori desideri per la creatura che ancora non conosco.
fa' che nasca sana nel corpo, allontana da lei ogni male fisico 
e ogni pericolo per l'anima.

O Maria, tu che conosci le ineffabili gioie di una maternità santa, 
ottienimi un cuore capace di trasmettere una fede viva e ardente, 
santifica la mia attesa, benedici questa lieta speranza mia e del mio sposo.
Amen


Signore, mio Dio, sono in attesa di una nuova vita.
Con tutto il cuore ti ringrazio della maternità che mi hai concesso;
degnati di portare a compimento il paterno disegno di misericordia
che in me hai iniziato; fa' che io cooperi fedelmente alla tua Provvidenza,
formando in me e dando alla luce una creatura capace di
conoscerti e amarti eternamente.
O Gesù, mio Dio e Salvatore, tu che avesti tanta predilezione per 
i fanciulli e li accogliesti con amore nelle tue braccia,
sii vicino a me in questo momento.
A te fin d'ora consacro il mio figlio, perchè appartenga a te
prima che a me stessa: santificalo, donagli ogni bene,
fa' che nasca e cresca nel calore del tuo amore.
O Vergine Santissima, tu che sei la Madre della vita,
il modello e la protettrice delle mamme, assistimi ora e
nel momento della nascita del mio figlio;
aiutami nella trepidazione dell'attesa e nel dolore del parto;
comunicami la nobiltà dei tuoi sentimenti, perchè anch'io,
a tuo esempio, come umile ancella del Signore,
possa compiere in tutto la santa volontà di Dio.


Benedizione della mamma in attesa

Dio della vita, Signore dell’universo,
Creatore del mondo ,
nel tuo grande amore ti sei fatto uno di noi.
Hai conosciuto l’accoglienza nel grembo di Maria,
ne hai gustato il calore, la protezione, l’affetto.
Volgi ora il tuo sguardo a questa mamma
perché anche lei sia culla deliziosa
della vita che porta in sé.
Donale salute, forza, pazienza e coraggio
perché le fatiche della gravidanza
e la paura del parto
non turbino la sua serenità.
Benedici la creatura che cresce in lei,
tu già la conosci e la ami profondamente.
Fa che cresca sana e serena
fin da questi primi momenti del suo esistere.
E che la tenerezza dei corpi
diventi gesto di amore e di fiducia,
che accoglie nel cuore della vita
il dono di questa nuova creatura.
Tu che sei il Figlio
con il Padre e lo Spirito Santo,
effondi la tua benedizione su questa mamma
e su tutte le mamme e i papà del mondo.
Amen


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                              POSUERUNT ME CUSTODEM
                                         MARIA, AIUTO DEI CRISTIANI, INTERCEDI PER NOI 
...

Preghiera per la vita

"è urgente una grande preghiera per la vita, 
che attraversi il mondo intero.
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)


Preghiera per la vita
(Benedetto XVI 27 Novembre 2010)

Signore Gesù,
che fedelmente visiti e colmi con la tua Presenza
la Chiesa e la storia degli uomini;
che nel mirabile Sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue
ci rendi partecipi della Vita divina e ci fai pregustare la gioia della Vita eterna;
noi ti adoriamo e ti benediciamo.
Prostrati dinanzi a Te, sorgente e amante della vita
realmente presente e vivo in mezzo a noi, ti supplichiamo.
Ridesta in noi il rispetto per ogni vita umana nascente,
rendici capaci di scorgere nel frutto del grembo materno la mirabile opera del Creatore,
disponi i nostri cuori alla generosa accoglienza di ogni bambino che si affaccia alla vita.
Benedici le famiglie, santifica l’unione degli sposi, rendi fecondo il loro amore.
Accompagna con la luce del tuo Spirito le scelte delle assemblee legislative,
perché i popoli e le nazioni riconoscano e rispettino la sacralità della vita, di ogni vita umana.
Guida l’opera degli scienziati e dei medici,
perché il progresso contribuisca al bene integrale della persona
e nessuno patisca soppressione e ingiustizia.
Dona carità creativa agli amministratori e agli economisti,
perché sappiano intuire e promuovere condizioni sufficienti
affinché le giovani famiglie possano serenamente aprirsi alla nascita di nuovi figli.
Consola le coppie di sposi che soffrono a causa dell’impossibilità ad avere figli,
e nella tua bontà provvedi.
Educa tutti a prendersi cura dei bambini orfani o abbandonati,
perché possano sperimentare il calore della tua Carità,
la consolazione del tuo Cuore divino.
Con Maria tua Madre,
la grande credente, nel cui grembo hai assunto la nostra natura umana,
attendiamo da Te, unico nostro vero Bene e Salvatore,
la forza di amare e servire la vita,
in attesa di vivere sempre in Te, nella Comunione della Trinità Beata.
Amen.


Preghiera per un bimbo non ancora nato

O Madre, Maria, 
tu tutto conosci sulla gioia, la felicità e l'incertezza
 che ogni madre sente per il proprio figlio non ancora nato.
Benedici i genitori e benedici questo bambino
per quanto piccolo e debole possa essere.
Preparagli una vita piena di pace e di gioia,
di amore e di felicità.
Proteggi questa piccola vita con tutta la tua forza,
con tutta la tua attenzione.
Carissima Madre, Maria,
vigila su questo piccolo cuore,
che pulsa nel ventre di sua madre,
affinché nessuno lo colpisca prima di nascere
e prima di aver compiuto la sua missione
in questo mondo.
Amen.



Preghiera al Signore Gesù

Signore, la vita è tuo dono: aiutaci ad accoglierla.

Signore, la vita è prima di tutto: aiutaci a rispettarla.

Signore, la vita è gioiosa meraviglia: aiutaci a farla crescere nel tuo bene.

Signore, la vita è comunione: aiutaci ad essere solidali e responsabili.

Signore, la vita è dolore: aiutaci a mai disperare della tua consolazione.

Signore, la vita è amore: aiutaci nel dono sincero di noi stessi.

Signore, la vita è fiducia: aiutaci a costruire legami di verità.

Signore, la vita è speranza: aiutaci a desiderare l'eternità.

Signore, la vita è pace: aiutaci nella pazienza e nel perdono.


Signore Gesù, Tu ci hai detto che chi accoglie il più piccolo accoglie Te: 
aiutaci a trasformare le comunità cristiane in strumento di accoglienza 
e i Centri e i Servizi di aiuto alla vita in espressioni di una intera grande comunità religiosa e civile, 
in modo che in questa città nessuna donna possa dire di essere stata costretta ad abortire. 


 Signore Gesù, 
che ti sei mostrato risorto prima di tutto ad una donna; 
che sei stato anche Tu, come ognuno di noi, 
embrione e feto sotto il cuore della mamma, 
stai accanto, insieme a tua Madre, 
ad ogni donna che porta nel seno un figlio concepito. 
Fa che ella, anche in condizioni di grave difficoltà, 
trovi luce e forza per portare a termine la gravidanza.
Illumina le menti degli esperti, degli scienziati e dei capi politici, 
affinchè riconoscano nel bimbo non ancora nato il volto dell'uomo, 
uguale in dignità e diritto di esistere a ciascuno di noi,
resistendo alla tentazione di contribuire alla morte dei più piccoli e dei più poveri,
giudicandoli come cose che possono essere distrutte.

Numeri importanti:


Numero Verde gratuito S.O.S.Vita 24 su 24

8008 - 13000
(Centro di Aiuto alla Vita)

Forse una persona che conosci si trova in una situazione di difficoltà,
si sente sola di fronte ad una scelta importante, ha bisogno del tuo aiuto.
Tu puoi starle vicina e farle sentire la tua presenza,
anche attraverso un semplice consiglio.
Il Movimento per la Vita è un’associazione che si occupa di garantire
un supporto psicologico, morale ed economico, affinché ogni donna possa
portare avanti la gravidanza nel miglior modo possibile.
Il numero verde “SOS Vita” può aiutarla a sentirsi meno sola: troverà persone
che sono dalla sua parte, pronte ad offrirle concretamente tutto il sostegno
di cui ha bisogno. Consigliala di chiamarci: è il miglior modo per aiutarla.


Telefono Rosso

Rispondono medici specialisti in grado di chiarire dubbi e paure alle gestanti,
soprattutto nei primi mesi della gravidanza, qualora temano un rischio di 
complicazioni e malformazioni per il feto. Al costo della sola telefonata, effettua consulenze 
altamente specialistiche in fase preconcezionale, in gravidanza o durante l'allattamento.
In particolare fornisce informazioni circa i rischi fetali in caso di assunzioni di farmaci, 
esposizione a radiazioni ionizzanti, esposizioni professionali o infezioni o patologie materne.
Inoltre, consiglia le terapie farmacologiche più opportune nelle varie fasi della gravidanza
o in epoca preconcezionale, suggerendo anche eventuali approfondimenti diagnostici. 

06 - 3050077
(Dal lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 13.00)

oppure
347 - 9230072
(Mario Romanelli)

LITURGIA DEL GIORNO


LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
  





  PRIMA LETTURA 

Tt 1,1-9
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito

Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo per portare alla fede quelli che Dio ha scelto e per far conoscere la verità, che è conforme a un’autentica religiosità, nella speranza della vita eterna – promessa fin dai secoli eterni da Dio, il quale non mente, e manifestata al tempo stabilito nella sua parola mediante la predicazione, a me affidata per ordine di Dio, nostro salvatore –, a Tito, mio vero figlio nella medesima fede: grazia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù, nostro salvatore.
Per questo ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine in quello che rimane da fare e stabilisca alcuni presbìteri in ogni città, secondo le istruzioni che ti ho dato. Ognuno di loro sia irreprensibile, marito di una sola donna e abbia figli credenti, non accusabili di vita dissoluta o indisciplinati.
Il vescovo infatti, come amministratore di Dio, deve essere irreprensibile: non arrogante, non collerico, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagni disonesti, ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, padrone di sé, fedele alla Parola, degna di fede, che gli è stata insegnata, perché sia in grado di esortare con la sua sana dottrina e di confutare i suoi oppositori.


  SALMO  

Sal 23
Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. 


 VANGELO 

Lc 17,1-6
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».