martedì 23 ottobre 2018

L’esercito di insetti del Pentagono


Il Pentagono porta avanti ricerche di ogni tipo. L’Agenzia per i progetti di ricerca avanzata (Darpa) sta studiando la possibilità di utilizzare insetti per infettare le colture, il Laboratorio di ricerca della Navy spera invece di utilizzarne altri come sensori, capaci di rilevare esplosivi. Non è fantascienza.


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Sciami di insetti, che trasportano virus infettivi geneticamente modificati, attaccano le colture di un paese distruggendo la sua produzione alimentare: non è uno scenario da fantascienza, ma quanto sta preparando l’Agenzia del Pentagono per i progetti di ricerca scientifica avanzata (Darpa). Lo rivelano su Science [1], una delle più prestigiose riviste scientiche, cinque scienziati di due università tedesche e di una francese. Nel loro editoriale pubblicato il 5 ottobre, mettono fortemente in dubbio che il programma di ricerca della Darpa, denominato «Alleati insetti», abbia unicamente lo scopo dichiarato dall’Agenzia: quello di proteggere l’agricoltura statunitense dagli agenti patogeni, usando insetti quali vettori di virus infettivi geneticamente modificati che, trasmettendosi alle piante, ne modificano i cromosomi. Tale capacità – sostengono i cinque scienziati – appare «molto limitata». Vi è invece nel mondo scientifico «la vasta percezione che il programma abbia lo scopo di sviluppare agenti patogeni e loro vettori per scopi ostili», ossia «un nuovo sistema di bioarmi». Ciò viola la Convenzione sulle armi biologiche, entrata in vigore nel 1975 ma restata sulla carta soprattutto per il rifiuto statunitense di accettare ispezioni nei propri laboratori. I cinque scienziati specificano che «basterebbero facili semplificazioni per generare una nuova classe di armi biologiche, armi che sarebbero estremamente trasmissibili a specie agricole sensibili, spargendo insetti quali mezzi di trasporto».
Lo scenario di un attacco alle colture alimentari di Russia, Cina e altri paesi, condotto dal Pentagono con sciami di insetti che trasportano virus infettivi geneticamente modificati, non è fantascientifico. Quello della Darpa non è l’unico programma sull’uso di insetti a scopo bellico. Il Laboratorio di ricerca della US Navy ha commissionato alla Washington University di St. Louis una ricerca per trasformare le locuste in droni biologici [2].
Attraverso un elettrodo impiantato nel cervello e un minuscolo trasmettitore sul dorso dell’insetto, l’operatore a terra può capire ciò che le antenne della locusta stanno captando. Questi insetti hanno una capacità olfattiva tale da percepire istantaneamente diversi tipi di sostanze chimiche nell’aria: ciò permette di individuare i depositi di esplosivi e altri impianti da colpire con un attacco aereo o missilistico. Scenari ancora più inquietanti emergono dall’editoriale dei cinque scienziati su Science. Quello della Darpa – sottolineano – è il primo programma per lo sviluppo di virus geneticamente modificati per essere diffusi nell’ambiente, i quali potrebbero infettare altri organismi «non solo nell’agricoltura».
In altre parole, tra gli organismi bersaglio dei virus infettivi trasportati da insetti potrebbe esservi anche quello umano. È noto che, nei laboratori statunitensi e in altri, sono state effettuate durante la guerra fredda ricerche su batteri e virus che, disseminati attraverso insetti (pulci, mosche, zecche), possono scatenare epidemie nel paese nemico. Tra questi il batterio Yersinia Pestis, causa della peste bubbonica (la temutissima «morte nera» del Medioevo) e il Virus Ebola, contagioso e letale. Con le tecniche oggi disponibili è possibile produrre nuovi tipi di agenti patogeni, disseminati da insetti, verso i quali la popolazione bersaglio non avrebbe difese. Le «piaghe» che, nel racconto biblico, si abbatterono sull’Egitto con immensi sciami di zanzare, mosche e locuste per volontà divina, possono oggi abbattersi realmente sul mondo intero per volontà umana. Non ce lo dicono i profeti, ma quegli scienziati restati umani.
[1] “Agricultural research, or a new bioweapon sys-tem?. Insect-delivered horizontal genetic alteration is concerning”, by R. G. Reeves, S. Voeneky, D. Caetano-Anollés, F. Beck, C. Boëte, Science, October 5, 2018.
[2] “Engineers to use cyborg insects as biorobotic sensing machines”, Beth Miller, Washington University in Saint Louis, June 30, 2016. “Un-derstanding and Hijacking the Insect’s Sense of Smell”, Office of Naval Research.

Oltre alle bombe, missili nucleari USA in Italia?

Poiché l’Italia e gli altri paesi, violando il Trattato di non-proliferazione, mettono a disposizione degli USA sia basi sia piloti e aerei per lo schieramento della B61-12, l’Europa sarà esposta a maggiore rischio quale prima linea del crescente confronto nucleare con la Russia...


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Elisabetta Trenta
La B61-12, la nuova bomba nucleare USA che sostituisce la B-61 schierata in Italia e altri paesi europei, comincerà ad essere prodotta tra meno di un anno. Lo annuncia ufficialmente la National Nuclear Security Administration (NNSA). Essa informa che, conclusasi con successo la revisione del progetto finale, questo mese cominciano al Pantex Plant in Texas le attività di qualificazione della produzione, la quale sarà autorizzata a iniziare nel settembre 2019.
Nel marzo 2020 entrerà in funzione la prima unità di produzione, ossia comincerà la produzione in serie di 500 bombe. Da quel momento, ossia tra circa un anno e mezzo, gli Stati uniti cominceranno a schierare in Italia, Germania, Belgio, Olanda e probabilmente in altri paesi europei, in funzione anti-Russia, la prima bomba nucleare a guida di precisone del loro arsenale, dotata di capacità penetrante per esplodere sottoterra così da distruggere i bunker dei centri di comando. Si prospetta allo stesso tempo una situazione ancora più pericolosa: il ritorno degli euromissili, ossia di missili nucleari analoghi a quelli schierati negli anni Ottanta dagli Stati uniti in Europa (anche in Italia), con la motivazione ufficiale di difenderla da quelli sovietici. Questa categoria di missili nucleari a gittata intermedia (tra 500 e 5500 km), con base a terra, fu eliminata col Trattato INF del 1987. Nel 2014, però, l’amministrazione Obama ha accusato la Russia di aver sperimentato un missile da crociera (sigla 9M729) della categoria proibita dal Trattato. Mosca nega che questo missile violi il Trattato INF e, a sua volta, accusa Washington di aver installato in Polonia e Romania rampe di lancio di missili intercettori (quelli dello «scudo»), che possono essere usate per lanciare missili da crociera a testata nucleare.
L’accusa fatta da Washington a Mosca, non sostenuta da alcuna prova, ha permesso agli Stati Uniti di varare un piano mirante a schierare di nuovo in Europa missili nucleari a raggio intermedio con base a terra. Già l’amministrazione Obama aveva annunciato nel 2015 che «di fronte alla violazione del Trattato INF da parte della Russia, gli Stati Uniti stanno considerando lo spiegamento in Europa di missili con base a terra». Il piano è stato confermato dalla amministrazione Trump: nell’anno fiscale 2018 il Congresso degli Stati Uniti ha autorizzato il finanziamento di «un programma di ricerca e sviluppo di un missile da crociera lanciato da terra da piattaforma mobile su strada». Il piano viene sostenuto dagli alleati europei della NATO.
Il recente Consiglio Nord Atlantico a livello di ministri della Difesa, cui ha partecipato per l’Italia Elisabetta Trenta (M5S), ha dichiarato che «il Trattato INF è in pericolo a causa delle azioni della Russia», accusata di schierare «un sistema missilistico destabiizzante, che costituisce un serio rischio per la nostra sicurezza». Da qui la necessità che «la NATO mantenga forze nucleari sicure, affidabili ed efficienti» (il che spiega perché i membri dell’Alleanza abbiano respinto in blocco il Trattato ONU sulla proibizione delle armi nucleari).
Si prepara così il terreno allo schieramento in Europa, a ridosso del territorio russo, di missili nucleari statunitensi a raggio intertmedio con base a terra. È come se la Russia schierasse in Messico missili nucleari puntati sugli Stati Uniti.

Academi (ex Blackwater) acquisita dalla Monsanto

Academi (ex Blackwater), il più potente esercito privato del mondo, sarebbe stato comprato, ma non vi sono indicazioni sull’acquirente o l’importo versato.
Secondo SouthWeb.org, la multinazionale biotecnologica Monsanto ne sarebbe la fortunata proprietaria [1].
Fondata nel 1901, la Monsanto iniziò producendo la saccarina usata dalla Coca-Cola. Durante la seconda guerra mondiale, fornì l’uranio del Progetto Manhattan e durante la guerra del Vietnam il potente erbicida per defogliare la giungla, l’Agente Orange. Da 30 anni, la Monsanto è il leader mondiale negli organismi geneticamente modificati. Con un fatturato annuo di 13,5 miliardi dollari, è la 206.ma multinazionale statunitense.
Academi fu creata da Erik Prince nel 1997 come Blackwater Worldwide. La società, di cui alcuni dirigenti sono legati alle chiese evangeliche finanziate dal Pentagono, ha svolto operazioni in Afghanistan e in Iraq paragonabili a quelle dell’Ordine di Malta nella guerra in Nicaragua. È presieduta da Billy Joe (Red) McCombs (347.mo patrimonio degli USA), John Ashcroft (ex-procuratore generale degli Stati Uniti) e ammiraglio Bobby R. Inman (ex direttore della National Security Agency e vicedirettore della CIA). Academi, che lavora principalmente per il governo degli Stati Uniti, ha partecipato alla battaglia di Tripoli (Libia) e attualmente recluta i combattenti per la jihad in Siria.
La crescita della Blackwater deve molto alla proposta di privatizzazione delle forze armate statunitensi voluta dall’ex segretario alla Difesa Donald Rumsfeld. Tuttavia, questa politica è stata un fallimento e grazie ai tagli al bilancio, Academi non si vede più affidare da Washington contratti di guardia o scorta nei teatri di operazione e nelle operazioni sotto copertura "non rivendicate". La sua fama le ha anche permesso di avere contratti mercenari in piccoli Stati, in particolare nel Golfo Persico.
Secondo SouthWeb, la vendita di Academi vede l’ingresso della Bill and Melinda Gates Foundation nel capitale della Monsanto. Creata dal fondatore di Microsoft e dallo speculatore Warren Buffett (le prime due fortune degli Stati Uniti), è la più grande fondazione "filantropica" del mondo. Ha lanciato, assieme alla Fondazione Rockefeller, l’Alleanza per una Rivoluzione Verde in Africa (AGRA), che mira a espandere l’uso di sementi Monsanto nel continente nero

I Saud si dividono pubblicamente

Gli abitanti di Panama che ricordano come Washington arrestò il suo lacchè, il generale Noriega, non si meravigliano della sorte che gli Stati Uniti vogliono riservare al principe ereditario saudita. Il caso di Jamal Khashoggi è uno dei crimini minori di MBS, però dovrebbe essere l’ultimo. La famiglia dei Saud non è protetta dal Patto del Quincy, che vale solo per il re. Gli Stati Uniti dovrebbero recuperare diversi miliardi di dollari.

La repressione del complotto per far cadere il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, detto MBS, ha causato la fuga di diversi membri della famiglia reale.
Sebbene il re Salman in persona abbia assicurato al segretario di Stato USA, Mike Pompeo, di non sapere nulla sull’affare dell’assassinio di Jamal Khashoggi, le voci assicurano che il figlio, MBS, si sia fatto consegnare la testa mozzata di Khashoggi, uomo di fiducia del principe Al-Waleed.
Il principe Ahmed bin Abdelaziz, fratello del re Salman, si è trasferito definitivamente in Europa. Potrebbe risiedere a Parigi. Ex ministro dell’Interno, il principe è uno dei “sette Sudayri”. È notoriamente un reazionario, ma non un corrotto. Nel 2015 aveva già preso parte alle manovre per impedire la folgorante ascesa di MBS.
Lo hanno raggiunto un figlio e una moglie del defunto re Abdallah.

Netanyahu: "Mio padre ha previsto gli attentati dell’11 settembre, negli anni ’90"

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha detto che suo padre aveva previsto gli attacchi dell’11 settembre 2001, già negli anni ’90. Il quotidiano israeliano Haaretz, ha riferito che queste osservazioni sono state fatte durante la cerimonia in memoria del padre del primo ministro, lo storico Ben-Zion Netanyahu, il 7 Marzo 2010, presso il Menachem Begin Heritage Center, alla presenza di numerose personalità, tra cui il presidente Shimon Peres.
Il Primo Ministro ha aggiunto che coloro che non conoscono il loro passato, non sono in grado di comprendere il presente e di anticipare il proprio futuro.
Un altro giornale israeliano, Maariv, ha riferito, nella sua edizione del 17 aprile 2008, che Benjamin Netanyahu, allora leader del Likud, aveva detto, durante una conferenza all’università Bar Ilan, che gli attentati dell’11 settembre erano vantaggiosi per Israele.
"Noi ci approfittiamo di una cosa, di questi attacchi contro le Torri Gemelle e al Pentagono, e dell’attacco americano contro l’Iraq", ha detto secondo Maariv. Questi eventi "hanno spinto l’opinione pubblica americana in nostro favore"
Il professor Ben-Zion Netanyahu, fu il segretario personale di Ze’ev Jabotinsky, il padre del sionismo revisionista. Bush (il padre), Jonathan Institute (dal nome di suo figlio maggiore, Jonathan Netanyahu, che morì in combattimento) e sviluppò il concetto mediatico "terrorismo internazionale" [1]
Nel gennaio 2001, il tesoriere dell’Istituto Jonathan e delle campagne elettorali di Netanyahu, l’immobiliarista Larry Silverstein, acquistò il World Trade Center di New York. Sottoscrisse una polizza assicurativa da lui stesso tracciata, che prevedeva un risarcimento per ogni attacco che potesse danneggiare il WTC. Dopo l’11 settembre, reclamò, oltre a una franchigia, un doppio risarcimento, per il fatto che vi furono due attacchi separati compiuti con due aerei diversi. Dopo diversi processi, ottenne 4,5 miliardi di dollari, realizzando un guadagno netto di 1 miliardo.
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[1] L’Effroyable imposture 2, Manipulations et désinformations, di Thierry Meyssan (Jean-Paul Bertrand ed., 2007, capitolo "L’invenzione del terrorismo islamico".

Poroshenko introduce nuovi armamenti... dai tempi dell’URSS

Petro Poroshenko ha annunciato che le forze armate ucraine hanno ricevuto un lotto di lanciarazzi multipli aggiornati Uragan. Lo ha pubblicato su Facebook.



"L'Uragan è uno dei sistemi di razzi a lancio multiplo più potenti e con la gittata più ampia che sono in servizio presso le nostre forze armate", ha detto il presidente.

Ha aggiunto che questo complesso in 20 secondi può lanciare 16 razzi in una sola volta, e sono in grado di colpire obiettivi fino a 35 chilometri di distanza.

La dichiarazione di Poroshenko ha suscitato ironia e battute da parte degli utenti.

"Con cosa spareranno? I depositi di munizioni sono distrutti", scrive Vitaly Gavrilyuk nei suoi commenti.

"Dove sono stati aggiornati? Nella tua fabbrica? Quindi la vernice si arrugginirà dopo la prima pioggia", ride Maria Chebotar.

"Se sono stati aggiornati come il Molot (un mortaio da 120 mm di produzione ucraina), allora era meglio non farlo", aggiunge Nikolay Stakanov.

"Sembra un Katyusha… del 1942…", ha detto Vadim Khimich.

"E sarebbero nuovi? Gli Uragan dell'URSS?", aggiunge Anatoly Zbudchak.

L'MLRS 9K57 Uragan è un sistema d'artiglieria lanciarazzi multiplo sovietico a razzo calibro 220 mm. Il sistema è stato adottato nel 1975. I veicoli da combattimento e trasporto sono basati sul telaio del camion modificato ZIL-135LM. La massa del veicolo da combattimento è di 20 tonnellate, mentre un singolo missile pesa 280 chilogrammi.

Trovato ordigno in casa di George Soros



Lunedì 22 ottobre nella casa dell’imprenditore e investitore George Soros nello stato americano di New York è stato trovato un ordigno. Lo comunica il New York Times.


Come si specifica nell'articolo sul luogo sono stati chiamati i genieri che si sono occupati di disinnescare l'ordigno. Le autorità locali hanno comunicato che sono iniziate le indagini per scoprire i motivi e i responsabili dietro tale azione, riportano i media russi. Non è ancora stato indicato di che tipo di ordigno si tratti.

I media non riportano se Soros era in casa quando è stato scoperto l'ordigno esplosivo.

George Soros è il fondatore e capo dell'agenzia privata d'investimento Soros Fund Management, ed è una delle persone più ricche del mondo. Secondo Forbes, il patrimonio di Soros è di circa 25 miliardi di dollari.

Registrata “Enorme Esplosione” su Marte? (Video)

Su Marte sta accadendo qualcosa di insolito. Secondo lo youtuber Tyler Glockner, la NASA ha nascosto le immagini di una grossa “esplosione” sul Pianeta Rosso. Le immagini invece pubblicate dall’ ESA a distanza di pochi minuti da quelle della NASA, mostrerebbero quello che sembra un enorme pennacchio di fumo sollevarsi dalla superficie di Marte, come spiega Tyler nel video in fondo all’articolo.

La NASA continua in questi mesi ad essere al centro dell’attenzione e messa sotto attacco dai cospirazionisti.

Proprio nel mese scorso il Rover Curiosity ha accusato un malfunzionamento che tuttora impedisce l’invio dei dati verso il nostro pianeta .

Anche Opportunity è ormai fuori uso da mesi, e la causa (ufficiale) sarebbe una enorme tempesta di sabbia che ha provocato danni al mezzo spaziale.

Di recente, come abbiamo scritto nel nostro articolo qualche giorno fa, i telescopi Hubble e Chandra sono entrati in “modalità provvisoria”per un malfunzionamento, il che significa che stanno usando solo le impostazioni di base.

Una serie di fotografie sembra mostrare una colonna di fumo provenire da un vulcano in superficie, anche se non ci sono rapporti dalla NASA. I teorici della cospirazione credono che ci stiano nascondendo qualcosa. Lo youtuber, Tyler Glockner ha pubblicato sul suo canale Youtube questo video dando questa notizia ai sui follower, accumulando più di 320.000 visualizzazioni in poco tempo.

“C’è stata un’esplosione, non so se sia stata provocata da un vulcano o qualcos’altro”, ha detto agli spettatori del suo canale. Tutti sono d’accordo sul fatto che su Marte sta succedendo qualcosa.

“Il Governo deve iniziare a dire la verità su ciò che sta accadendo nello spazio”, ha detto uno di loro.

Un altro ha aggiunto: “Se questo è vero, potrebbe essere veramente enorme, pensavo che Marte fosse ” vulcanicamente morto “.

E un terzo nei commenti ha scritto: “La NASA ha zero credibilità”.

Anche se Tyler Glockner spesso esagera nei suoi video, questa volta sembra essere sulla buona strada.

Nel suo video mostra immagini ottenute dall’Agenzia spaziale europea (ESA), dove si può vedere che la colonna di fumo proviene da uno dei quattro giganteschi vulcani estinti su Marte. Tyler sottolinea nel suo video che questi vulcani sono posizionati in modo molto particolare, con tre di essi perfettamente allineati in una linea retta, mentre il più grande di essi è centralizzato rispetto agli altri appena sopra nella formazione triangolare. Parla poi di altre anomalie di Marte, ma attira l’attenzione sul fatto che la NASA ha pubblicato un set di immagini di Marte intorno alla stessa data delle prime immagini dell’ESA (28 settembre 2018), ma le immagini della NASA non mostrano la colonna di fumo, che sembra essere scomparsa magicamente nelle loro immagini.

Nel filmato dell’ESA è molto chiaro che c’era qualcosa di simile a una colonna di fumo sulla superficie marziana, inclusa la proiezione di un’ombra sul suolo del pianeta rosso.

Quale delle serie di foto sarà più coerente con la realtà di ciò che sta accadendo su Marte, quelle dell’ESA o quelle della NASA?

Immagini dall’ESA, 24 settembre 2018: https://www.flickr.com/photos/esa_marswebcam

Immagini dalla NASA, 24-30 settembre 2018: http://www.msss.com/msss_images

Dobbiamo anche ricordare che se le immagini dell’ESA ritraggono veramente un’attività vulcanica sulla superficie marziana, sarebbe un duro colpo per la NASA che già da anni ha che quei vulcani si sono estinti milioni di anni fa.

Quindi dobbiamo essere consapevoli, perché la Terra sta attraversando un intenso periodo di terremoti e attività vulcanica e se ciò che sta accadendo su Marte è in realtà un’attività vulcanica, allora sta accadendo qualcosa nel nostro sistema solare che sta influenzando entrambi i pianeti, e forse anche molti altri…






Come i globalisti progettano di usare la tecnologia e la povertà per schiavizzare le masse



La tirannia è spesso percepita come uno sviluppo improvviso e inesplicabile in una società; il prodotto di un despota singolare che prende il potere per un periodo limitato di tempo a causa della paura o della stupidità del pubblico. Questa è una delle grandi bugie dell'era moderna.

La verità è che per almeno l'ultimo secolo, quasi tutti i "tiranni" storicamente disprezzati erano solo burattini gestiti dalla grande cabala, e la costruzione di ogni Stato totalitario da queste stesse élite finanziarie è avvenuta in modo lento e silenzioso nei decenni. Dai Bolscevichi a Hitler e il Terzo Reich, da Mao Zedong alla maggior parte dei dittatori del Medio Oriente e Africa, c'è sempre stato un gruppo organizzato di uomini e di denaro think tank che hanno alimentato la carriere dei peggiori politici e delle giunte militari dell'epoca.

L'ascesa di un sistema tirannico richiede molto tempo, pianificazione e messa in scena. Gli esseri umani non si gettano tra le braccia di un regime distopico da incubo impulsivamente e inaspettatamente. I media popolari ci hanno detto che questo è il modo in cui funzionano le cose; che in condizioni economiche o sociali difficili, uomini con personalità carismatiche e intenzioni malvagie vengono improvvisamente a galla e prendono il potere promettendo un mondo migliore in cambio della lealtà dell'opinione pubblica. Ma da dove vengono queste crisi economiche e sociali? Erano una conseguenza naturale del tempo o erano progettate deliberatamente?

La realtà è che le persone devono essere condizionate psicologicamente per scambiare la loro libertà contro l'illusione della sicurezza. A volte ci vogliono generazioni. Ogni tentativo di controllo totalitario provoca inevitabilmente una ribellione. Pertanto, la tirannia di maggior successo sarebbe quella che il pubblico RICHIEDE. Le persone devono pensare che questa sia la loro idea, altrimenti finiranno per opporsi.

I finanziatori globalisti e le persone dipendenti dal potere hanno bisogno di qualcosa di più della mera potenza militare o della forza burocratica per assicurare la loro schiavitù ideale. Hanno bisogno di tattiche di guerra di 4a generazione. Devono convincere le masse ad accettare la propria servitù. Due strumenti consentono di raggiungere questo risultato: il primo è un declino economico controllato, il secondo è l'integrazione di un gulag tecnologico in tutti gli aspetti della vita pubblica.

Armi economiche di distrazione di massa

Non è un caso che i governi dittatoriali stiano guadagnando importanza man mano che l'economia globale soffre; è estremamente difficile per le persone rimanere vigili contro la tirannia quando sono completamente distratti dalla propria sopravvivenza. Ecco perché, come analista, mi sono sempre concentrato sull'economia e le soluzioni ai disastri finanziari; tutto inizia e finisce con l'economia. Se il pubblico può essere preparato per sviluppare i propri sistemi economici alternativi, prima dello scoppio della crisi, sarà meno distratto dal caos e più propensi a notare quando la tirannia offerta globalista come tutta la soluzione. Senza mercati alternativi a livello locale, non c'è ridondanza, non c'è protezione contro un crash. Poiché molte persone dipendono dal sistema esistente per il loro sostentamento, l'economia diventa un'arma molto utile per i globalisti.

Il dirottamento dell'economia ha molti vantaggi. Grazie alle pressioni deflazionistiche, i salari possono essere mantenuti bassi mentre i posti di lavoro a pagamento più alto scompaiono. La produzione può essere ritirata o esternalizzata all'estero, come nel caso degli Stati Uniti. La proprietà delle piccole imprese diventa difficile in quanto le tasse generalmente aumentano con il deteriorarsi delle condizioni finanziarie. Con pressioni inflazionistiche o stagionali, i bassi salari e l'inadeguatezza del mercato del lavoro si combinano con l'esplosione dei prezzi. Ciò rende insostenibile la sopravvivenza di molte persone senza l'aiuto del governo.

In questo contesto, il pubblico dei lavoratori diventa dipendente dal settore dei servizi, che non fornisce alcuna serie di competenze utili. Presto avrete intere generazioni di persone senza alcuna capacità produttiva. Diventano automi che lavorano in professioni d'ufficio poco interessanti e in attività di vendita al dettaglio che sprecano le loro giornate sapendo di non fare nulla di utile per un magro stipendio. 
L'assenza di un obiettivo o una missione più grande nella vita e la consapevolezza che la persona media non ha capacità produttiva crea un'atmosfera di disperazione palpabile. Non hanno il loro lavoro e non hanno molto da dimostrare nel loro lavoro; niente su cui puntare il dito per dire: "L'ho costruito io". Il pubblico arriva anche al punto in cui aspetta il collasso economico con sollievo solo per sfuggire il lavoro di routine.

E' da q che vengono i movimenti di sostegno per il totalitarismo - il sottogruppo di cittadini che sono stanchi di combattere l'economia e non hanno alcun senso di indipendenza. Queste persone non sanno come risolvere i loro problemi. Sono sempre alla ricerca di qualcun altro che può farlo per loro. I globalisti sono felici di offrire le loro soluzioni predeterminate al pubblico una volta che la struttura finanziaria raggiunge un punto di massima sofferenza. Tuttavia, una volta riparata l'economia in cambio della sottomissione dei cittadini, le persone potrebbero comunque decidere che il contratto era ingiusto. Quindi hai bisogno di un deterrente per tenerli online.

L'esca della tecnologia

È importante capire che non esiste un grande paese nel mondo occidentale o orientale che non costruisca una rete di controllo digitale, e questo mi aiuta a sostenere la mia posizione secondo cui le nazioni orientali sono soggette alle richieste globaliste come le nazioni occidentali. L'intero dramma geopolitico che circonda eventi come la guerra commerciale, la guerra in Siria o varie elezioni, ecc., Alla fine non conta nulla. Per determinare se le funicelle di un particolare governo sono tirate dalla cabala globale, tutto ciò che dovete fare è vedere quanto velocemente implementino sistemi oppressivi che servono gli interessi globalisti.

Ad esempio, il governo indiano ha recentemente fatto notizia perché la Corte Suprema dell'India ha recentemente stabilito che il controverso programma biometrico, Aadhaar , è legale. In un paese di 1,3 miliardi di persone, circa 1 miliardo di persone è già stato profilato biometricamente in un database nazionale. Questi dati possono includere impronte digitali, scanner dell'iride e scanner facciali. Ho sentito che l'India è uno strano posto dove sperimentare un database di questo tipo, dato che il 60% della popolazione è al di sotto della soglia di povertà e la maggior parte delle persone ha a malapena accesso alle comodità di base. Ma vorrei sottolineare che questo è il motivo per cui è un posto PERFETTO per i globalisti per iniziare a catalogare la popolazione mondiale su una scala più ampia. Anche qui, la disperazione finanziaria e la mancanza di capacità produttive tendono a produrre sottomissione. Centinaia di milioni di persone colpite dalla povertà nei vasti bacini urbani dell'India rinunciano volontariamente ai loro dati biometrici in cambio di programmi di aiuti governativi. Per coloro che non sono ancora in una situazione di povertà economica, l'India ha adottato altre misure, tra cui la richiesta a chiunque abbia accesso ai servizi governativi, chi apre un conto bancario o chi si registra per la telefonia mobile di rilasciare anche i suoi dati biometrici al governo. Per i paesi che non sono in situazione di povertà ai livelli dell'India, sono state adottate misure sovversive per monitorare la popolazione. I dati vengono semplicemente presi invece di essere scambiati. 

In Russia, Vladimir Putin ha implementato le leggi Yarovaya che ha firmato nel 2016. Tutti i dati digitali, dalle conversazioni telefoniche alle e-mail, sono ora registrati e archiviati dalle telecomunicazioni con accesso governativo per almeno sei mesi, che include i messaggi di Facebook e Twitter. La legge sui blogger del 2014 richiede anche che qualsiasi blogger con oltre 3.000 fan sia bloccato dal governo e che non possano rimanere anonimi. Qualsiasi società che gestisca una rete Wi-Fi pubblica è obbligata per legge a identificare gli utenti tramite il loro codice ID, che viene mantenuto anche per almeno sei mesi. 
La rete di sorveglianza russa in stile FISA è vasta, ma molte persone nel Movimento della libertà sembrano ignorare questa realtà con un culto di Putin mal riposto. Come ho notato in molti articoli, la Russia è fortemente influenzata dai finanzieri internazionali.

Goldman Sachs e JP Morgan sono le più grandi banche di investimento del paese. La banca centrale lavora a stretto contatto con l'FMI e la BRI. In passato, il Cremlino ha chiesto una moneta globale controllata dal FMI. E Putin ammette perfino nella sua biografia in prima persona che era amico di Henry Kissinger, zelota del Nuovo Ordine Mondiale, ancor prima di diventare presidente della Russia. Il ministro degli Esteri russo ha recentemente criticato gli Stati Uniti in un discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite sui suoi "attacchi" all' "ordine internazionale" compreso minare l'Organizzazione Mondiale del Commercio e gli accordi globali sui cambiamenti climatici, che mostra come la Russia sia veramente globalista.

Ciò premesso, non è sorprendente che sia la Russia a fare il gioco dei globalisti identificando e tracciando ogni persona viva. Non è sorprendente che Donald Trump, circondato da globalisti all'interno del suo gabinetto, continui ed espandere la sorveglianza sotto l'amministrazione FISA.

All'inizio del 2018, Trump ha firmato un disegno di legge che rinnova la sorveglianza di massa della popolazione americana da parte della National Security Agency, senza un mandato, sotto la FISA. I principali leader democratici hanno sostenuto questo progetto con entusiasmo. Nonostante tutta la recente retorica di Trump contro la FISA, Trump ha reso possibile la continuazione della FISA.

Le principali società di social media collaborano con tutto il cuore agli sforzi di sorveglianza di massa mentre condividono regolarmente dati personali con i governi di tutto il mondo. Solo Facebook ha registrato un aumento di oltre il 33% delle richieste di dati da parte di un governo nel 2017 e la natura della maggior parte di questi scambi di dati non è aperta al controllo pubblico.

Questo è uno dei motivi per cui sono piuttosto sconcertato dall'attuale furia conservatrice di fronte alla discriminazione nei social media - è come se gli attivisti della libertà si facessero plagiare dalla psicologia inversa dell'ESIGERE una partecipazione senza ostacoli agli stessi social media che poi li spiano. Perché qualcuno vuole ancora registrarsi su questi siti web?

Ma dove ci porterà tutto questo? In che modo la combinazione di povertà e sorveglianza digitale si traduce in tirannia? Credo che il programma di "credito sociale" della Cina ci dà la risposta. Il sistema si basa sull'idea di "mantenere la fiducia", ma la fiducia in chi? Fiducia nel governo, ovviamente. La fiducia è misurata da un punteggio di credito sociale tracciato durante la vita di un cittadino. I comportamenti puniti vanno dal fumo in un'area non fumatori alla pubblicazione di contenuti su Internet che le autorità non approvano.

La Cina è rappresentativa del gioco finale per l'ideale globalista della civiltà. Con la lotta economica di massa che porta alla dipendenza dai programmi di assistenza sociale e dalle opportunità di impiego del governo, pochi cittadini possono permettersi di essere "nella lista nera". Il sistema di credito sociale cinese crea un ambiente in cui tutte le azioni dei cittadini vengono tracciate e quindi "valutate" per l'accettazione o le conseguenze. Ciò include come le persone esprimono il loro atteggiamento nei confronti del governo stesso. Questo è ovviamente l'ultimo meccanismo di controllo, molto simile alla Cheka stabilita da Lenin e Stalin in Russia dopo la rivoluzione bolscevica, ma su una massiccia scala digitale.

Questo è il motivo per cui la sorveglianza di massa è diabolica, se qualcuno infrange la legge o no. Dà al governo il potere di dettare e modellare il comportamento ispirando l'auto-censura piuttosto che tenere le persone direttamente sotto la minaccia di un'arma da fuoco. È la tirannia applicata in modo meno ovvio; una prigione in cui i prigionieri mantengono serrature, catene e sbarre. Gli individui non osano fare nulla al di fuori delle norme collettive per paura che ciò possa essere interpretato come socialmente negativo. La punizione potrebbe includere la perdita di accesso all'economia stessa, e dal momento che la maggior parte delle persone vive di busta paga, ciò potrebbe significare la morte.

Brandon Smith

Metropolita Hilarion: Costantinopoli non è più il capo dell'ortodossia

Metropolita Hilarion: Costantinopoli non è più il capo dell'ortodossia
Il metropolita Hilarion di Volokolamsk, capo del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa, ha recentemente discusso questo problema con Papa Francesco a porte chiuse. In un'intervista all'agenzia TASS, il metropolita Hilarion ha spiegato come questa decisione influenzerà i credenti in Russia, cosa fare per i pellegrini che desiderano visitare Athos e perché il patriarca Bartolomeo non è più considerato il leader dell'ortodossia mondiale.

Mio Signore, l'altro giorno, il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa ha deciso di fermare la comunione eucaristica con il Patriarcato di Costantinopoli. In che modo questa decisione influenzerà la vita della Chiesa nel nostro paese e il destino dell'ortodossia mondiale nel suo complesso?
Questa decisione non ha praticamente alcun effetto sulla vita quotidiana dei parrocchiani dei templi in Russia: i servizi si svolgono, le persone si confessano e ricevono la comunione, vivono la vita parrocchiale in tutta la sua pienezza. Per quanto riguarda la situazione dell'ortodossia mondiale, l'azione del Patriarcato di Costantinopoli, che riconobbe gli scismatici in Ucraina, invase il territorio canonico di altri e dichiarò il suo diritto di annullare le decisioni di altre chiese, ha completamente cambiato il modello di interazione sviluppato nel XX secolo. Il Patriarca di Costantinopoli, che si è posizionato come coordinatore dell'attività pan-ortodossa, per ovvi motivi, non può più essere un tale coordinatore. Si autodistrusse come centro di coordinamento delle chiese canoniche, facendo una scelta a favore degli scismatici e associandosi pienamente a loro.
Sono state prese in considerazione risposte alternative alle decisioni non canoniche di Costantinopoli?
Vorrei richiamare la vostra attenzione sul fatto che, sebbene Costantinopoli abbia da tempo intrapreso passi ostili verso il Patriarcato di Mosca, a cui abbiamo dovuto reagire, abbiamo permesso ai nostri partner in ogni fase di riflettere e tornare sulle loro decisioni. Il Patriarcato di Mosca, che ha accettato al suo interno i capi scismatici dell'Ucraina e ha parlato della volontà di realizzare il progetto "della Chiesa ucraina autocefala", ci lascia purtroppo impotenti verso tale decisione.
È corretto parlare di una nuova divisione all'interno dell'ortodossia mondiale nel contesto degli eventi recenti?
Quasi mille anni fa, le affermazioni infondate di uno dei Primati per la sola autorità nella Chiesa avevano già portato a uno scisma su larga scala. Il Patriarca di Costantinopoli ha ora intrapreso questa pericolosa strada. E ora, con amarezza, dobbiamo affermare l'esistenza di una divisione che non permette di parlare dei 300 milioni di ortodossi nel loro insieme. Il Patriarcato di Costantinopoli, riconoscendo gli scismatici e entrando in comunione con loro, cadde nello stesso scisma.
Inoltre, i progetti annunciati per "concessione di autocefalia" non significano nulla più che la creazione di una struttura parallela in Ucraina da scismatici, bypassando la Chiesa canonica esistente, che è espressamente vietato dai sacri canoni - le leggi su cui è costruita la vita ecclesiastica. Questa decisione, presa contro l'opinione del Patriarcato di Mosca, ignorando gli appelli di altre chiese locali per conciliare i problemi esistenti, avrà conseguenze negative di vasta portata. Il 15 agosto, il Sinodo della Chiesa ortodossa russa ha chiamato i primati e santi sinodi delle Chiese ortodosse locali di valutare correttamente gli atti anti-canonici del Patriarcato di Costantinopoli e "trovare insieme i mezzi per uscire dalla più dura crisi che ha dilaniato il corpo della santa Chiesa universale e apostolica unita".
La risoluzione del Phanar di annullare la decisione del 1686 sul trasferimento della metropoli di Kiev al Patriarcato di Mosca suscitò molte polemiche. In che misura questa decisione corrisponde alla verità storica?
Immaginate di avere una casa in cui i vostri antenati hanno vissuto per trecento anni, e ora vostri figli vivono lì. E' la tua proprietà di famiglia, ma dopo trecento anni, è stata venduta per la tua famiglia da un'altra famiglia. E ora, un discendente di questi donatori ha detto che non era un dono, ma questa casa con il terreno sono stati solo affittati alla tua famiglia. Non importa che la casa era tre volte più piccole, al momento, il territorio della trama adiacente è cresciuta dal cinque volte, diverse generazioni dei vostri antenati hanno vissuto lì, hanno seguito la trama, hanno coltivato. Ora, l'altro proprietario si presenta, e offre a voi e ai vostri figli, di andarsene. Che cosa è se non una cosa illegale? 
La dichiarazione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa, adottata il 15 ottobre, conferma l'annessione della metropoli di Kiev al patriarcato di Mosca.
I canoni della Chiesa ortodossa non permettono di rivedere i confini stabiliti e indiscussi della Chiesa. Perché, per oltre 300 anni, Costantinopoli non ha contestato questa decisione, e ora, in queste condizioni politiche ambigue, improvvisamente ha deciso di mettere sotto il suo controllo l'Ucraina ortodossa, comprese le regioni che non appartengono alla città di Kiev da tre secoli? Dopo tutto, la metropoli di Kiev ha esteso la sua cura pastorale a un'area molto più piccola rispetto ai limiti attuali della Chiesa ortodossa ucraina. Ma Costantinopoli preferisce ignorare la storia e l'evoluzione della vita della Chiesa per un tempo molto significativo e non prestare attenzione al parere della Chiesa canonica ucraina.
Permettetemi di ricordarvi ancora una volta che nella Carta sinodale del 1686 e negli altri documenti che la accompagnano, nulla è detto sulla natura temporanea del trasferimento dalla metropoli di Kiev al Patriarcato di Mosca, né sulla possibilità di abrogare questo atto. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che la decisione del 1686 non è stata presa da zero: era la fine di un periodo di separazione forzata di duecento anni nella lunga storia della Chiesa russa, che, nonostante le mutate circostanze politiche, è sempre stato riconosciuto come unito. Ecco perché il nostro Sinodo ha affermato nella sua dichiarazione: "L'atto presente del Patriarcato di Costantinopoli è un tentativo di rubare qualcosa che non gli è mai appartenuto. "
La domanda è pertinente per molti credenti russi. La decisione di interrompere la comunione eucaristica con Costantinopoli significa un divieto di visitare le chiese del Patriarcato di Costantinopoli, in particolare Athos, che è molto popolare tra i nostri pellegrini? I nostri pellegrini possono accendere candele nei templi di Athos?
Chi lo desidera può andare alla Santa Montagna, visitare i monasteri di Athos. Ma i credenti della Chiesa ortodossa russa non dovrebbero partecipare ai sacramenti - la confessione e la comunione - come comunione eucaristica con il Patriarcato di Costantinopoli, la cui giurisdizione comprende i monasteri del Monte Athos.
Allo stesso tempo, voglio ricordare ai credenti: puoi pregare Dio e salvare la tua anima non solo sul Monte Athos. "La  salvezza non viene da un posto", ha  detto San Teofane L'Eremita. Forse le circostanze che incoraggiano alcune persone a fare un pellegrinaggio nel monastero di Valaam Solovetsky o in altri santuari del nostro paese, per fare la conoscenza con la tradizione monastica russa, partecipare alla liturgia, confessare e partecipare ai misteri di Cristo in questi templi e monasteri.
In che modo la Chiesa russa intende risolvere il problema della cura dei compatrioti da parte della Chiesa sul territorio del Patriarcato di Costantinopoli?
I nostri credenti che vivono al di fuori del territorio canonico della Chiesa ortodossa russa hanno visitato le parrocchie del Patriarcato di Costantinopoli quasi ovunque nel mondo. Ma la maggior parte dei paesi ha templi e altre chiese locali, quindi hanno un'alternativa. La situazione è più difficile per i nostri compatrioti in Turchia e le isole di Rodi, Creta e altre isole greche del Dodecaneso amministrate da Costantinopoli nel Mar Egeo. Dopo che il Patriarcato di Costantinopoli si era unito agli scismatici e si era quindi trovato nello scisma, erano rimasti senza cure pastorali. Questo problema è all'ordine del giorno oggi. Stiamo già ricevendo lettere dai credenti che chiedono: cosa dovremmo fare? Stiamo pensando a come risolvere il problema.
È possibile aspettarsi che altre Chiese ortodosse locali sostengano la nostra posizione e cessino anche la comunione eucaristica con Costantinopoli?
Non penso sia appropriato prevedere le decisioni delle Chiese ortodosse locali. Li informeremo della nostra decisione e dei motivi che ci costringono a prenderla. Si può dire che oggi non ci sono state dichiarazioni di altre chiese locali a favore delle misure anti canoniche del Patriarcato di Costantinopoli. Inoltre, in una recente conversazione con i media, il Patriarca serbo ha detto il Patriarca Bartolomeo ha preso una decisione che non aveva il diritto di prendere, che potrebbe avere conseguenze disastrose. Anche prima della decisione di Costantinopoli di accettare in comunione gli scismatici dell'Ucraina e la fondazione del suo "Stavropégie" sul territorio canonico del Patriarcato di Mosca, c'erano proposte da diverse chiese per discutere i problemi esistenti a livello pan-ortodosso. Sfortunatamente, queste chiamate non sono state ascoltate dal Patriarca Bartolomeo.
Commentando la decisione del Santo Sinodo, il presidente ucraino Petro Poroshenko ha affermato che la Chiesa ortodossa russa sarebbe stata isolata. In che modo questa previsione corrisponde alla realtà?
È una dichiarazione forte, ma vediamo se riflette la situazione. Con le sue azioni, Costantinopoli si è posto al di fuori dello spazio canonico, che è stato purtroppo ratificato con la decisione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa il 15 ottobre. Il patriarca di Costantinopoli è spesso chiamato il leader spirituale di 300 milioni di credenti ortodossi nel mondo. Ora, almeno la metà di questo numero - i credenti del Patriarcato di Mosca - non sono più in comunione eucaristica con lui. Che tipo di capo spirituale pan-ortodosso sarà il successivo? Per quanto riguarda le altre Chiese ortodosse locali, come ho già detto, nessuna delle Chiese locali finora ha apertamente sostenuto le azioni di Costantinopoli.
Il patriarca Bartolomeo ha deciso di iniziare il processo di concessione dell'autocefalia in Ucraina. Ciò significa che le chiese e le parrocchie del cosiddetto "Patriarcato di Kiev" possono apparire in Russia?
Le strutture dello scismatico "Patriarcato di Kiev" sono presenti da lungo tempo in Russia e nel maggio 2017 gli scismatici hanno deciso di creare addirittura un "esarcato russo". Non penso che sia produttivo pensare a come lo stato di queste strutture potrebbe cambiare in relazione ad alcune delle misure adottate da Costantinopoli. Gli scismatici rimangono scismatici a meno che non si pentano delle loro azioni e ritornino alla Chiesa da cui sono venuti.
Che consiglio daresti ai fedeli della Chiesa canonica ucraina che non accettano le decisioni di Costantinopoli? Quanto pensi che ci vorrà per sanare questa nuova crisi del mondo ortodosso?
Esorto i fedeli ortodossi ucraini a rimanere fedeli alla Chiesa canonica e per sostenere pienamente la Beata Onufre metropolita di Kiev e di tutta l'Ucraina, nonostante le minacce e provocazioni da tutte le parti, nonostante le promesse e gli appelli scismatici e rappresentanti delle autorità che, in nome dei propri interessi politici, hanno intrapreso la strada dell'interferenza negli affari della Chiesa. Ricordiamoci che la nostra Chiesa, anche sul suolo ucraino, ha attraversato molte e diverse traversie nel corso dei secoli. Anche quando gli atei cercarono di distruggerlo completamente durante il periodo delle persecuzioni ateiste del XX secolo, la Chiesa sopravvisse.
Per quanto riguarda la crisi dei rapporti inter-ortodossi causati da Costantinopoli, ovviamente, mi auguro che la ragione prevalga e che il Patriarcato si rifiuti di proseguire i lavori sulla strada disastrosa della divisione. Non penso sia opportuno prevedere come ciò potrebbe accadere e in quale periodo di tempo. Nel frattempo, sfortunatamente, gli eventi recenti indicano una tendenza opposta. Abbiamo più volte sentito rappresentanti di Costantinopoli dire: "Non incoraggeremo lo scisma creando un nuovo scisma" Ma questo è esattamente ciò che sta accadendo ora.