mercoledì 7 ottobre 2020

Big Pharma, salute e finanza

L'ALTA FINANZA INFLUENZA BIG PHARMA CHE A SUA VOLTA INFLUENZA LE DECISIONI DELL'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA'




Chi ci guadagna e chi ci perde dalla finanziarizzazione dell’industria farmaceutica.

Finanziarizzazione: processo di trasformazione di un’impresa, settore o sistema economico, in cui gli aspetti produttivi sono trascurati a favore di quelli finanziari. Da che esiste il capitalismo, esiste anche la finanziarizzazione. Se l’economia finanziaria, i financial assets (soldi, azioni, titoli, finanziamenti, mutui, derivati, futures, etc) e l’economia reale (miniere, fabbriche, terreni, agricoltura, allevamento, merci, immobili, commercio, servizi, etc) sono in equilibrio, ci sono vantaggi sia per il capitale che per la finanza. Non ci sono, ovviamente, vantaggi per la maggioranza dei cittadini, meno che meno per i poveri e gli sfruttati; la teoria del trickle down, secondo la quale i poveri trarrebbero benefici dalle briciole che cadono dalle tavole dei ricchi, è una balla colossale. Quando l’equilibrio tra economia finanziaria ed economia reale si rompe, generalmente a favore della prima, per esempio con l’eccessiva concessione di prestiti a carattere speculativo, succede il patatrac.

La crisi del 1929 ne è il classico esempio, con il lento e faticoso ritorno all’equilibrio promosso dalle teorie di Keynes e dai governi americani ed europei che le hanno applicate. L’equilibrio è tornato a rompersi, e stavolta, forse, in maniera definitiva, a partire dagli anni ’80 del secolo scorso. Per effetto dei governi Reagan e Thatcher? Per la spinta della finanza, che ha fatto eleggere Reagan e Thatcher e li ha fatti governare, con seguaci in tutto il mondo fino ai tempi nostri? Viene prima l’uovo o la gallina? Non so rispondere a questa domanda, e nemmeno a quelle precedenti. Fatto sta che la deregolamentazione dell’economia finanziaria l’ha fatta crescere a tassi molto superiori rispetto a quelli dell’economia reale, come mostra la Figura 1 che mette a confronto lo sviluppo del PIL globale con quello della ricchezza totale, composta in misura sempre maggiore dagli asset finanziari. Lo squilibrio è probabilmente molto maggiore, tenendo conto che parte, o gran parte, dell’economia finanziaria è nascosta nei forzieri di molte banche e dei paradisi fiscali.


L’industria farmaceutica fa parte dell’economia reale, ma è legittimo pensare che le sue attività siano influenzate dalla finanza. Ce ne dà conferma un recente articolo, la cui autrice documenta la finanziarizzazione dell’industria farmaceutica e le sue conseguenze.[1] Per farlo, prende in considerazione le 15 multinazionali farmaceutiche con il maggiore fatturato di farmaci (alcune producono e vendono anche altri prodotti chimici, sanitari e di igiene e bellezza): 8 statunitensi (Pfizer, Merck, Johnson & Johnson, AbbVie, Gilead, Amgen, Bristol-Myers-Squibb, Eli Lilly), 2 britanniche (Astra Zeneca, GlaxoSmithKline), 2 svizzere (Hoffman La Roche, Novartis), 1 francese (Sanofi), 1 israeliana (Teva) e 1 tedesca (Bayer). Multinazionali che nel 2017 controllavano circa la metà del mercato farmaceutico globale. Multinazionali che in maggioranza sono state fondate da individui o famiglie nella seconda metà del 19° secolo o all’inizio del 20°, ma che ora sono controllate dalla finanza, con l’eccezione di Eli Lilly, al 14° posto in graduatoria, nella quale la maggioranza delle azioni è ancora controllata dai discendenti del fondatore. Per le altre 14 multinazionali, la maggioranza delle azioni è in mano a fondi di investimento, ad agenzie per la gestione del risparmio e a fondi pensione. Questo passaggio di proprietà non è avvenuto quando le ditte sono state quotate in borsa, in generale all’inizio del 20° secolo, ma a partire dagli anni 50 in poi, con un’evidente accelerazione dopo il 1980.

Le agenzie finanziarie che controllano queste 15 multinazionali farmaceutiche (ma fanno lo stesso anche in altri settori) non nascondono le loro mire: vogliono che il valore delle azioni aumenti e che ci siano ogni anno dei dividendi. Se ciò non succede, sono pronte a trasferire i loro soldi su altre ditte, nello stesso o in altri settori. Ma la spinta ad aumentare il valore delle azioni e dei dividendi è anche interna; ormai tutti i dirigenti di queste (e altre) multinazionali sono pagati soprattutto (fino al 90%) in azioni. Agli interessi degli azionisti si aggiungono perciò quelli dei manager, in una specie di comunione di intenti. Da notare che nei paesi in cui le multinazionali hanno sede le azioni non sono tassate al momento dell’acquisizione e i dividendi sono tassati meno dei salari. Per aumentare il valore delle azioni e dei dividendi, le multinazionali cercano ovviamente di vendere di più e di aumentare entrate e margini di guadagno, ma ricorrono anche a trucchi legali in borsa, come ad esempio il riacquisto (buyback) delle azioni stesse. Il riacquisto di azioni, illegale prima del 1982, spinge verso l’alto il valore delle azioni per un tempo sufficiente a rivenderle traendone grandi profitti, con grande gioia di investitori e manager. Tra il 2006 e il 2015, Pfizer, Johnson & Johnson e Amgen hanno speso in riacquisto di azioni più del loro utile netto.

È interessante capire come la finanziarizzazione influenzi le politiche e i comportamenti di Big Pharma. L’autrice dell’articolo elenca 5 conseguenze della finanziarizzazione:
Una tendenza a massimizzare il ritorno immediato o a breve termine rispetto agli investimenti con ritorno a medio o lungo termine.
Una propensione ad alzare i prezzi dei prodotti per ottenere il massimo del profitto a breve termine. Gli esempi di Gilead[2] e Novartis[3] sono solo due dei numerosi casi che potrei citare.
Le spese per marketing e pubblicità tendono a sovrastare quelle per ricerca e sviluppo. La quota di marketing orientato agli operatori sanitari supera di gran lunga quella della pubblicità diretta al pubblico, proibita in Europa per i farmaci prescrivibili, ma permessa negli USA.
Una riduzione degli investimenti per la ricerca di nuovi farmaci. Quasi tutti i nuovi farmaci delle 15 multinazionali in esame negli ultimi 20 anni derivano da acquisizioni di piccole ditte che fanno ricerca, mentre i nuovi farmaci sviluppati in casa sono quasi tutti dei “me too”.
Una spinta a ridurre spese per ricerca, produzione e fabbricazione, sempre più esternalizzate in paesi dove il lavoro costa meno e le regole sono più flessibili, sia per quanto riguarda i rapporti di lavoro, sia per i riflessi sull’ambiente. Che tutto ciò comporti un impoverimento di competenze e di lavoro nei paesi dove le multinazionali hanno sede è evidentemente un effetto secondario che esse ritengono accettabile. Salvo poi pentirsene quando, come durante l’epidemia di Covid-19, i rifornimenti di materie prime e altri materiali essenziali dipendono dalla buona volontà dei paesi che li producono, Cina in primis.

Infine, la finanziarizzazione tende ad accelerare le acquisizioni, soprattutto di ditte piccole e innovative, e le fusioni, con la conseguente creazione di monopoli o di oligopoli che si battono per dominare i mercati e che non esitano, per ottenere ciò che vogliono, a far pressione su politici e governi. Le multinazionali farmaceutiche finanziano candidati a elezioni, fondazioni di partiti, centri studi, pubblicazioni, programmi e progetti in settori anche non strettamente sanitari (scuola, ambiente). Questi finanziamenti permettono loro di aver accesso alle persone e alle istituzioni che decidono politiche e prezzi, quasi sempre in maniera lecita, ma senza disdegnare l’illecito ove necessario. Non sorprende che le legislazioni nazionali e sovranazionali siano loro favorevoli, come risulta chiaro dalle regole sui brevetti, e che le agenzie nazionali e sovranazionali del farmaco tendano a far loro dei favori in termini di approvazioni e prezzi. Come conclude l’autrice dell’articolo, “la finanziarizzazione può dare dei risultati positivi per le compagnie, inclusi manager e azionisti, ma le conseguenze per pazienti, impiegati e per la società nel suo complesso sono negative”.

Adriano Cattaneo, epidemiologo, Trieste

Bibliografia
Busfield J. Documenting the financialisation of the pharmaceutical industry. Social Science Medicine 2020;258:113096.
Maciocco G. Epatite B. Il profitto sopra tutto. Salute Internazionale, 05.09.2016
Dentico S. La più Cara del Reame. Salute Internazionale, 14.10.2019

GLI SCANDALI DELLA CHIESA: SOLDI, SOLDI, SOLDI



I recenti scandali vaticani legati all’improvviso allontanamento del Cardinale Becciu aprono scenari inquietanti. Si profila all’orizzonte una grave crisi interna con denunce reciproche. Si stanno scoperchiando vicende incredibili che riguardano i soldi della Chiesa.

Questa storia somiglia, in grande, ai Vatileaks al tempo di Benedetto XVI. Oggi veniamo a sapere che il Cardinale Becciu faceva preparare dossier contro i suoi nemici. Vedremo dove porterà questa storia, ma vengono in mente le parole di Pedro Regis in riferimento al “segreto” che verrà rivelato in Vaticano con l’accenno appunto a Vatileaks.
Vengono in mente anche le parole della Madonna di Anguera:


2.468 – 11.01.2005
Cari figli, una grande città in macerie e non ci sarà più re sul suo trono. Invano dissero: l’oro non è più oro.

2.530 – 01.06.2005
Cari figli, la ricerca del potere avrà come risultato una grande guerra tra i religiosi e un successore di Pietro vedrà la morte di molti dei suoi sacerdoti. Il sequestro di un leader religioso lascerà la Chiesa divisa, ma il Signore si prenderà cura del suo popolo. L’oro: ecco il desiderio dei nemici. Gli uomini cercheranno di smorzarne il luccichio, ma non riusciranno.


In tutti questi scandali ed oscure vicende a partire dalle dimissioni di Benedetto XVI è sempre emersa la traccia dei soldi. Sempre.

Anche ad Akita il 13 Ottobre 1973 la Madonna parlò chiaro, riprendendo sicuramente temi presenti nella parte ancora sconosciuta del segreto di Fatima:

L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli…chiese ed altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il Demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro.

E anche in Nostradamus abbiamo da tempo visto descritti questi eventi; ecco alcuni esempi:


Dal Ramo XXII del ‘900

625
Par Mars contraire sera la monarchie,
Du grand pescheur en trouble ruyneux;
Ieune noir rouge prendra la hierarchie,
Les proditeurs iront iour bruyneux.

625
Per Marte contrario sarà la Monarchia,
Del Grande Pescatore in crollo rovinoso:
Un nero austero prenderà la gerarchia rossa,
I Traditori andranno verso un giorno brumoso.


Crollo rovinoso della gerarchia ecclesiastica e del papato quando un nero austero “ieieune” salirà sul soglio. I traditori saranno sconfitti


Dal Ramo III del 2000

609
Aux sacrez temples seront faicts escandales,
Comptez seront par honneurs et louanges:
D’vn que on graue d’argent d’or les medalles,
La fin sera en tourmens bien estranges.

609
Ai sacri templi saranno fatti scandali,
Valutati saranno per onore e lodi:
D’Un che si grava d’argento, d’oro le medaglie,
La fine sarà in tormenti ben strani.


Scandali per ricercare lodi ed onori. Siamo al tempo dei due papi, d’oro e d’argento (anche qui un curioso linguaggio simile a quello usato ad Anguera per i due papi). La fine del pontificato verrà fra tormenti ben strani; volano gli stracci in mondo visione, cosa mai vista.


Dal Ramo XXI del ‘900 “Le Lettere Divine”

287
Apres viendra des extremes contrees,
Prince Germain, dessus le throsne doré:
La seruitude & eaux rencontrees,
La dame serue, son temps plus n'adoré.

287
Poi verrà da lontanissime contrade,
Principe Germano sul trono dorato:
I vassalli si ritroveranno servi,
Come la Dama, ma non durerà molto.


Dalla lontana Argentina un papa “gemello” sarà eletto sul soglio di Pietro: due papi vivranno vicini l’uno all’altro, come gemelli. I vassalli, cardinali, diventeranno servi come tutta la Chiesa, ma questo tempo non durerà a lungo.
In molti criticano il papa come fosse un “dittatore”, ed avesse instaurato una “junta sudamericana”. Presto questa spaccatura si tramuterà in guerra aperta come già annunciato.

Trova particolare assonanza a tali vicende anche la quartina 515:


Dal Proemio del 2000

515
En nauigeant captif prins grand Pontife,
Grand apres faillir les clercs tumultuez:
Second esleu absent son bien debife,
Son fauory bastard à mort tué.

515
In navigazione preso prigioniero grande Pontefice,
Il Grande in seguito fallire, i clerici in tumulto:
Secondo eletto assente suo bene malridotto,
Suo favorito bastardo a morte andato.


Ricordo ancora che la quartina è ispirata direttamente alle vicende del “sacco di Roma” ad opera dei Lanzichenecchi. Impossibile non pensare al “sacco” di cui parlano i giornali in questi giorni:


Scandalo in Vaticano, svuotato anche il conto personale del Papa: spariti 20 milioni. Il conto totale del “saccheggio”: quasi mezzo miliardo


Abbiamo al primo verso un papa che durante la navigazione, cioè il suo pontificato, è prigioniero, ”sepolto ben vivo” vicino al Tevere, che vive ritirato nel Monastero dei Giardini Vaticani “come prigioniero” secondo Pedro Regis.
Il successore fallisce, i clerici lottano fra loro.
Il papa emerito Benedetto (Son bien = Benois), secondo papa del secolo, è malridotto. Poi l’enigmatico ultimo verso ispirato al figlio illegittimo di Paolo III, Pier Luigi Farnese.

La quartina 515 è inserita in un insieme di quartine interessanti se andiamo ad estrapolarne alcuni versi:

513
Par grand fureur le Roy Romain Belgique
Vexer voudra par phalange barbare:
Fureur grinssent, chassera gent Lybique
Depuis Pannons iusques Hercules la hare.

514
Saturne & Mars en Leo Espaigne captiue,
Par chef Lybique au conflict attrapé,
Proche de Malthe, Herodde prinse viue,
Et Romain sceptre sera par coq frappé.

515
En nauigeant captif prins grand Pontife,
Grand apres faillir les clercs tumultuez:
Second esleu absent son bien debife,
Son fauory bastard à mort rué.

516
A son haut pris plus la lerme sabee,
D'humaine chair par mort en cendre mettre,
A l'isle Pharos par Croissars pertubee,
Alors qu'a Rodes paroistra deux espectre.

517
De nuict passant le Roy pres d'vne Androne,
Celuy de Cipres & principal guette.
Le Roy failly, la main fuit long du Rosne,
Les coniurez l'iron à mort mettre.


Estrapolando i versi possiamo ottenere quanto segue:


Depuis Pannons iusques Hercules la hare
Et Romain sceptre sera par coq frappé
En nauigeant captif prins grand Pontife
A son haut pris plus la lerme sabee
Les coniurez l'iron à mort mettre.

Dai Pannoni fino all’altare di Ercole (colonna d’Ercole),
In navigazione preso prigioniero gran Pontefice,
E il romano scettro sarà dal gallo colpito,
Ad un prezzo più alto della mirra:
I congiurati lo metteranno a morte.


Al primo verso l’estensione territoriale, i confini d’Europa, ovvero la missione evangelizzatrice che si era dato Benedetto XVI. Ricordiamo la quartina 358:

Da genti delle Bavaresi Alpi accanto al Reno
Nascerà un grande troppo tardi (al soglio) venuto,
Che difenderà Saurome e Pannonia (confini d’Europa),
Che non si saprà cosa sarà divenuto (papa emerito, cos’è?).

Al secondo verso, continuando la lettura, dopo l’estensione della missione papale, il fallimento del pontificato. Il papa prigioniero, abdica e si ritira, colpito dal gallo. Emerge qui la straordinaria casualità che evidenzia la congiura del Gruppo di San Gallo che operò per impedire prima l’elezione di Ratzinger (come raccontato da Mons. Gaenswein nella sua incredibile relazione da troppi dimenticata) e poi favorire l’elezione di Bergoglio.
Al quarto verso il riferimento al prezzo del tradimento (lacrima sabea, la mirra), alto, che rimanda alle questioni legate ai soldi del Vaticano, la pulizia nei conti, la vicenda ancora oscura dello SWIFT.
All’ultimo verso l’epilogo: i congiurati lo mettono a morte, sperando qui nel senso figurato di persecuzione e allontanamento dal seggio petrino. Ma tutto è ancora possibile.

Faccio notare che al primo verso della quartina 513 abbiamo “il grande furore del Re Romano Belgico” (espressione che richiama il Sacro Romano Impero).

Par grand fureur le Roy Romain Belgique
Et Romain sceptre sera par coq frappé


La ripetizione dei termini ci può portare anche ad escludere gli stessi da un verso come fatto altre volte. Sarà coincidenza, ma avremmo così al primo verso “il grande furore belgico” che associato al “gallo” ci restituisce esattamente l’identità di colui che ci ha svelato per primo gli intrighi del Gruppo di San Gallo: il cardinale belga Godfried Dannels colui che bonariamente ribattezzò il gruppo di cui faceva parte “mafia club”. Fu lui a parlare candidamente di come il gruppo volesse l’elezione di Bergoglio ed operò negli anni in tal senso.
Quando Ratzinger fu eletto Dannels non partecipò alla presentazione del nuovo papa; le male lingue dissero che lo shock fu troppo grande e il cardinale si “sentì male”.

La storia non è finita, sta anzi entrando in una nuova fase molto dura, di scontri, vendette, delazioni: verrebbe quasi da dire che se continua così al papa servirà “un miracolo”.

OGGI 7 OTTOBRE BEATA MARIA VERGINE DEL SANTO ROSARIO DI POMPEI

IN QUESTI TEMPI DI PANDEM...ONIO PREGHIAMO LA BEATA VERGINE MARIA POTENTE CONTRO OGNI MALE E CONTRO OGNI ERESIA. L'ISLAMIZZAZIONE DELL'ITALIA SI FERMA CON LA CONSACRAZIONE ALLA VERGINE MARIA SANTISSIMA 


Beata Vergine Maria del Rosario

Questa memoria Mariana di origine devozionale si collega con la vittoria di Lepanto (1571), che arrestò la grande espansione dell'impero ottomano. San Pio V attribuì quello storico evento alla preghiera che il popolo cristiano aveva indirizzato alla Vergine nella forma del Rosario. Secondo quanto narra la tradizione, c’è una speciale protezione mariana per tutti coloro che lo recitano devotamente, la garanzia che i fedeli non moriranno senza sacramenti, l’assicurazione che quanti propagheranno il Rosario verranno soccorsi dalla Madonna in ogni loro necessità.

Etimologia: Maria = amata da Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraico

Martirologio Romano: Memoria della beata Maria Vergine del Rosario: in questo giorno con la preghiera del Rosario o corona mariana si invoca la protezione della santa Madre di Dio per meditare sui misteri di Cristo, sotto la guida di lei, che fu associata in modo tutto speciale all’incarnazione, passione e risurrezione del Figlio di Dio.

              💗💗💗💗💗💗💗💗💗💗💗

Nel 1212 san Domenico di Guzman, durante la sua permanenza a Tolosa, vide la Vergine Maria che gli consegnò il Rosario, come risposta ad una sua preghiera, a Lei rivolta, per sapere come combattere l’eresia albigese.
Fu così che il Santo Rosario divenne l’orazione più diffusa per contrastare le eresie e fu l’arma determinante per vincere i musulmani a Lepanto. Come già per Poitiers (ottobre 732) e poi sarà per Vienna (settembre 1683), la battaglia di Lepanto fu fondamentale per arrestare l’avanzata dei musulmani in Europa. E tutte e tre le vittorie vennero imputate, oltre al valore dei combattenti, anche e soprattutto all’intervento divino.
La battaglia navale di Lepanto si svolse nel corso della guerra di Cipro. Era il 7 ottobre 1571 quando le flotte musulmane dell’Impero ottomano si scontrarono con quelle cristiane della Lega Santa, che riuniva le forze navali della Repubblica di Venezia, dell’Impero spagnolo (con il Regno di Napoli e di Sicilia), dello Stato Pontificio, della Repubblica di Genova, dei Cavalieri di Malta, del Ducato di Savoia, del Granducato di Toscana e del Ducato di Urbino, federate sotto le insegne pontificie. Dell’alleanza cristiana faceva parte anche la Repubblica di Lucca, che pur non avendo navi coinvolte nello scontro, concorse con denaro e materiali all’armamento della flotta genovese.
Prima della partenza della Lega Santa per gli scenari di guerra, san Pio V benedisse lo stendardo raffigurante, su fondo rosso, il Crocifisso posto fra gli apostoli Pietro e Paolo e sormontato dal motto costantiniano In hoc signo vinces. Tale simbolo, insieme con l’immagine della Madonna e la scritta S. Maria succurre miseris, issato sulla nave ammiraglia Real, sarà l’unico a sventolare in tutto lo schieramento cristiano quando, alle grida di guerra e ai primi attacchi turchi, i militi si uniranno in una preghiera accorata. Mentre si moriva per Cristo, per la Chiesa e per la Patria, si recitava il Santo Rosario: e i prigionieri remavano ritmando il tempo con le decine dei misteri. L’annuncio della vittoria giungerà a Roma 23 giorni dopo, portato da messaggeri del Principe Colonna. Il trionfo fu attribuito all’intercessione della Vergine Maria, tanto che san Pio V, nel 1572, istituì la festa di Santa Maria della Vittoria, trasformata da Gregorio XIII in «Madonna del Rosario».
Comandante generale della flotta cristiana era Don Giovanni d’Austria di 24 anni, figlio illegittimo del defunto Imperatore Carlo V e fratellastro del regnante Filippo II. Al fianco della sua nave Real erano schierate: la Capitana di Sebastiano Venier, capitano generale veneziano; la Capitana di Sua Santità di Marcantonio Colonna, ammiraglio pontificio; la Capitana di Ettore Spinola, capitano generale genovese; la Capitana di Andrea Provana di Leinì, capitano generale piemontese; l’ammiraglia Vittoria del priore Piero Giustiniani, capitano generale dei Cavalieri di Malta. In totale, la Lega schierò una flotta di 6 galeazze e circa 204 galere. A bordo erano imbarcati non meno di 36.000 combattenti, tra soldati, venturieri e marinai.
A questi si aggiungevano circa 30.000 galeotti rematori. Comandante supremo dello schieramento ottomano era Müezzinzade Alì Pascià. La flotta turca, munita di minore artiglieria rispetto a quella cristiana, possedeva 170-180 galere e 20 o 30 galeotte, cui si aggiungeva un imprecisato numero di fuste e brigantini corsari. La forza combattente, comprensiva di giannizzeri, ammontava a circa 20-25.000 uomini. L’ammiraglio, considerato il migliore comandante ottomano, Uluč Alì, era un apostata di origini calabresi, convertitosi all’Islam. Alì Pascià si trovava a bordo dell’ammiraglia Sultana, sulla quale sventolava un vessillo verde, dove era stato scritto, a caratteri d’oro, 28.900 volte il nome di Allah.
Per questo san Pio V, Papa mariano e domenicano, affidò a Maria Santissima le armate ed i destini dell’Occidente e della Cristianità, minacciati dai musulmani.
Da allora in poi si utilizzò ufficialmente il titolo di Auxilium Christianorum, titolo che non sembra doversi attribuire direttamente al Pontefice, ma ai reduci vittoriosi, che ritornando dalla guerra passarono per Loreto a ringraziare la Madonna.
I forzati che erano stati messi ai banchi dei remi furono liberati: sbarcarono a Porto Recanati e salirono in processione alla Santa Casa, dove offrirono le loro catene alla Madonna; con esse furono costruite le cancellate poi poste agli altari delle cappelle. Lo stendardo della flotta fu donato alla chiesa di Maria Vergine a Gaeta, dove è tuttora conservato e che attende di essere ancora issato nei cuori di coloro che si professano cristiani e vogliono difendere le proprie radici.


Autore: Cristina Siccardi

LITURGIA DEL GIORNO


Beata Maria Vergine del Rosario



Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Ave, Maria, piena di grazia: il Signore è con te;
tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno. (Lc 1,28.42)

Colletta
Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre;
tu, che nell’annunzio dell’angelo
ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio,
per la sua passione e la sua croce,
con l’intercessione della beata Vergine Maria,
guidaci alla gloria della risurrezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Gal 2,1-2.7-14)
Riconobbero la grazia a me data.


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, quattordici anni dopo [la mia prima visita], andai di nuovo a Gerusalemme in compagnia di Bàrnaba, portando con me anche Tito: vi andai però in seguito a una rivelazione. Esposi loro il Vangelo che io annuncio tra le genti, ma lo esposi privatamente alle persone più autorevoli, per non correre o aver corso invano.
Visto che a me era stato affidato il Vangelo per i non circoncisi, come a Pietro quello per i circoncisi – poiché colui che aveva agito in Pietro per farne un apostolo dei circoncisi aveva agito anche in me per le genti –, e riconoscendo la grazia a me data, Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, diedero a me e a Bàrnaba la destra in segno di comunione, perché noi andassimo tra le genti e loro tra i circoncisi. Ci pregarono soltanto di ricordarci dei poveri, ed è quello che mi sono preoccupato di fare.
Ma quando Cefa venne ad Antiòchia, mi opposi a lui a viso aperto perché aveva torto. Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma, dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi. E anche gli altri Giudei lo imitarono nella simulazione, tanto che pure Bàrnaba si lasciò attirare nella loro ipocrisia.
Ma quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del Vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei?».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 116)
Rit: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.

Canto al Vangelo (Rom 8,15)
Alleluia, alleluia.
Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi,
per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Alleluia.

VANGELO (Lc 11,1-4)
Signore, insegnaci a pregare.


+ Dal Vangelo secondo Luca

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il nostro cuore desidera incontrarsi con Dio, ma non sempre conosciamo quello che gli è gradito. Chiediamogli perciò di ispirarci le parole e gli atteggiamenti per metterci in verità e trasparenza dinanzi a lui, dicendo:
Signore, insegnaci a pregare.

- Nella preghiera il dubbio si fa chiarezza, la paura diventa fiducia, l'ansia si trasforma in abbandono. Aiuta tutti gli uomini, Signore, a sperimentare la forza rinnovatrice e benefica della preghiera. Preghiamo:
- La Chiesa ha il compito di rivolgere al Padre l'incessante preghiera di Cristo per gli uomini. Aiuta, o Signore, le comunità cristiane a celebrare con fede sempre viva e attuale la liturgia di ogni giorno. Preghiamo:
- Quando le forze vengono meno è facile lasciarsi prendere dalla tentazione dell'inutilità. Aiuta, o Signore, gli anziani e i malati a comprendere che la vocazione alla preghiera li rende utili a tutto il mondo. Preghiamo:
- La domenica per tanti cristiani è diventata soltanto una possibilità di evasione. Aiutaci, o Signore, a riscoprire il valore della festa come incontro con te nell'eucaristia e nel volto dei fratelli. Preghiamo:
- Per coloro che nella Chiesa hanno il coraggio di dire e di ascoltare la verità. Preghiamo:
- Per i laici che costruiscono e animano la Chiesa. Preghiamo:

O Dio onnipotente, che ci hai dato in Gesù Cristo un modello e un maestro di preghiera, fa' che seguendo la sua parola e il suo esempio anche noi possiamo entrare in un dialogo filiale con te che sei la sorgente e il fine della nostra vita.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Padre, rendici degni del sacrificio eucaristico
e fa’ che celebriamo con sincera fede
i misteri del tuo Figlio,
per raccogliere i frutti della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.

Prefazio della beata Vergine Maria.


Antifona di comunione
L’angelo disse a Maria:
“Ecco, concepirai e darai alla luce un figlio
e gli porrai nome Gesù”. (Lc 1,31)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre, concedi a noi,
che in questo sacramento abbiamo annunziato
la morte e risurrezione del tuo Figlio,
di essere sempre uniti alla sua passione
per condividere la gioia immensa del tuo regno.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
La memoria del Rosario conduce il pensiero alle prime parole dell'Ave Maria: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te", che ripetiamo tante volte quando preghiamo il Rosario. E un modo di metterci alla presenza di Maria e nello stesso tempo alla presenza del Signore, perché "il Signore è con lei", di rimanere in maniera semplice con la Madonna, rivivendo con lei tutti i misteri della vita di Gesù, tutti i misteri della nostra salvezza.
Il racconto dell'annunciazione a prima vista ci presenta un solo mistero, ma se guardiamo bene vi si trovano tutti i misteri del Rosario: l'annunciazione, ma anche la visitazione, perché vi si nomina Elisabetta, e il Natale di Gesù: "Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù". Anche i misteri gloriosi sono annunciati: "Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore gli darà il trono di Davide suo padre... e il suo regno non avrà fine". E nella risurrezione e ascensione che Gesù riceve la dignità di re messianico, la gloria eterna nel regno del Padre. Dunque, misteri gaudiosi e misteri gloriosi. Sembra che manchino quelli dolorosi, ma troviamo anche quelli, non descritti, ma nel loro principio. Pensiamo alla risposta di Maria all'annuncio dell'Angelo: non è un grido di trionfo, ma una parola di umiltà: "Eccomi, sono la serva del Signore", che la mette in profonda consonanza con il Servo del Signore annunciato da Isaia, il Servo che sarà glorificato, ma prima umiliato, condannato, ucciso, "trafitto per i nostri delitti".
Maria sa, per ispirazione dello Spirito Santo, che i misteri gloriosi non possono avvenire senza passaggio attraverso l'obbedienza fiduciosa e dolorosa al disegno divino.
I misteri del Rosario sono una sola unità, ed è importante sapere che in ogni mistero gaudioso ci sono in radice tutti i misteri gloriosi e anche i dolorosi, come via per giungere alla gloria.
Chiediamo alla Madonna di aiutarci a capire profondamente l'unità del mistero di Cristo, perché esso si possa attuare nei suoi diversi aspetti in tutti gli eventi della nostra vita.
Mi piace riportare, a proposito della preghiera del Rosario, un piccolo testo che trovai anni fa in una rivista benedettina: "Dì il tuo Rosario dice Dio e non fermarti ad ascoltare gli sciocchi che dicono che è una devozione sorpassata e destinata a morire. Io so che cos'è la pietà, nessuno può dire che non me ne intendo, e ti dico che il Rosario mi piace, quando è recitato bene. I Padre Nostro, le Avemarie, i misteri di mio Figlio che meditate, sono Io che ve li ho dati. Questa preghiera te lo dico io è come un raggio di Vangelo, nessuno me la cambierà. Il Rosario mi piace dice Dio semplice e umile, come furono mio Figlio e sua Madre...".
Rinnoviamo, se è necessario, la nostra stima per il Rosario. Certo, bisogna pregarlo con rispetto, ed è meglio dirne due decine senza fretta che cinque di corsa. Ma detto con tranquillità è un modo di essere in compagnia di Maria alla presenza di Gesù.

martedì 6 ottobre 2020

L’UE sceglie BlackRock come arbitro della finanza green

Un discutibile consulente: BlackRock

Torniamo a parlare del gigante BlackRock, la maggiore società d’investimento al mondo, la quale ha annunciato, qualche tempo fa, di voler legare il suo nome a quello degli investimenti sostenibili. La Commissione Europea deve aver preso sul serio l’impegno della società di trading. E’ infatti cronaca recente l’assegnazione al colosso statunitense del compito di vigilare sulla corretta integrazione dei criteri di sostenibilità ambientale nelle strategie del sistema bancario europeo. Il compenso pattuito per la prestazione di BlackRock è piuttosto esiguo, a questi livelli: 280mila euro. Naturalmente, il valore dell’incarico trascende ampiamente il risvolto economico.

La sede di BlackRock, a Manhattan.

Impegni mai concretizzati

Finora, però, BlackRock non ha fatto seguire azioni significative al suo impegno nella tutela ambientale. Aldilà dell’annuncio, applaudito da molti, di impegnarsi in prima linea perché l’ambiente diventasse criterio basilare all’interno di una strategia d’investimento, BlackRock si è limitata a stanziare dei fondi ETF, tramite la sua divisione iShares e poc’altro. Tutto questo senza mai uscire dal settore dei combustibili fossili, ove vanta ancora importanti quote. Praticamente, non vi sono consigli d’amministrazione di grandi aziende petrolifere ove non sieda un rappresentante dell’azienda. BlackRock detiene il 4,8% di Chevron e ConocoPhilips, il 4,5% di Exxon Mobil e il 5% di Petrobras.

Le partecipazioni aziendali nel settore ammontano a poco meno di 90 miliardi di dollari. Ciò è probabilmente inevitabile quando gestisci un portafoglio di ben 7mila miliardi di dollari, cifra piuttosto difficile da quantificare per chi è esterno alle alte sfere della finanza. Ciò non toglie, però, che quando hai una tale ricchezza legata al petrolio, sorgano seri dubbi riguardo ad un ruolo da paladino ambientale. Il quotidiano britannico Guardian ha provato a fare i conti in tasca a BlackRock, a seguito della svolta ambientale. Secondo la testata, il gruppo controllerebbe indirettamente oltre 3 miliardi di barili di greggio, 1300 tonnellate di carbone e 622 miliardi di metri cubi di gas. Inutile dire che questi dati non ci fanno pensare esattamente alla tutela ambientale come principio di strategia d’investimento.

Il potere economico/ finanziario di BlackRock è immenso, non trovo altre parole, dunque la società potrebbe davvero favorire decisioni concrete per la salvaguardia ambientale.


Chi è BlackRock?

Naturalmente chiunque abbia seguito, su queste pagine, i precedenti articoli relativi al gigante del trading, ha ben presente le dimensioni di BlackRock. Per agevolare però il compito del nuovo lettore, così come per ribadire quanto sia grosso il pesce di cui stiamo parlando, riportiamo qualche dato.

L’azienda è nata nel 1988 perano di un trader come tanti, chiamato Laurence Fink, per tutti Larry. Insieme a una dozzina di colleghi, Fink ha una intuizione che si rivelerà essere geniale, nonché fonte di una ricchezza smisurata. Si dimette dal suo ben pagato posto di consulente a Manhattan per seguire il suo intuito e creare BlackRock. Nella vita, quando ci si trova al posto giusto nel momento giusto, capitano queste sliding doors imprevedibili. Come quando Bill Gates chiese al suo vicino un prestito per aprire la sua azienda, promettendogli un 20% dei futuri guadagni e il vicino accettò. Come quando Steven Spielberg, dopo aver visto in anteprima Star Wars, firmò un accordo con George Lucas nel quale cedeva al titolare di Lucasfilm il 3% dei futuri introiti del suo Incontri ravvicinati del terzo tipo, in cambio della stessa percentuale sui futuri guadagni della saga western – fantascientifica.

Da un’intuizione, da un azzardo è nata la fortuna di Fink.

BlackRock conta oggi 13.900 impiegati in 30 Paesi. Gestisce circa 6300 miliardi di dollari, un terzo dei quali soltanto in Europa, che rappresentano più del pil di Francia e Spagna. Sommati. Si stima che Aladdin, software aziendale sviluppato per la gestione dei rischi, sia capace di controllare indirettamente altri 20mila miliardi di dollari. Banche centrali del vecchio continente e istituzioni europee si rivolgono puntualmente a BlackRock per consigli finanziari. Ogni legge che abbia a che fare con finanza ed economia, approvata dalla UE, ha subito a qualche livello l’influenza del colosso statunitense. Il deputato liberale tedesco, Michael Theurer, ha affermato: “Le dimensioni di Blackrock ne fanno un potere di mercato che nessuno Stato può più controllare.”

Il peso di BlackRock nel settore del fossile, elaborazione e grafica: The Guardian

Capitalismo e società

BlackRock rappresenta la quintessenza del capitalismo schiacciatutto. In un libro sulla finanza scritta da Heike Buchter, giornalista tedesca, tre anni fa, si legge: “Comincia quando ti alzi la mattina. Prendi i cereali con il latte. Ti vesti. Ti infili le scarpe. Prendi l’auto e vai al lavoro. Accendi il computer. Usi il tuo iPhone. In ognuno di questi momenti, BlackRock è presente.” Difficile darle torto.

La roccia nera, in Europa, possiede quote nell’energia. Nei trasporti. Nelle compagnie aeree. Nell’agroalimentare e nell‘immobiliare. Possiede una cospicua fetta di bond del debito pubblico italiano, come riporta la Reuters citando il database Thomsons One consultato da Investigate Europe. Naturalmente, però, Banca d’Italia preferisce non diffondere questa notizia, con il benestare di BlackRock. In ognuna delle prime dieci banche europee, Fink è azionista di peso. Nel caso di Deutsche Bank è il primo azionista, in quello di Intesa San Paolo il secondo. Ovunque vada, il ceo di BlackRock è accolto come un capo di Stato, si chieda a Matteo Renzi in merito a quella cena privata del 2014. L’Europa chiede a Fink di continuare a investire nel vecchio continente, lui chiede al’Europa di non intralciare i suoi affari con troppe leggi e controlli. Una mano lava l’altra. Entrambe lavano il viso.

Larry Fink accanto a Mario Draghi, al Forum di Davos nel 2014. Foto: Flickr

BlackRock, lo scoglio sicuro

Quis custodiet ipsos custodes, domandava Platone, chi controllerà i controllori? Non sono in molti a preoccuparsi di questo aspetto. Tutt’altro, in Europa, BlackRock è visto come uno sbocco ancor più allettante della grande politica.

George Osborne, che è stato ministro delle Finanze britanniche tra il 2010 e il 2016, ha ora un contratto da consulente con la società. Guadagna moltissimo, naturalmente. La riforma delle pensioni del Regno Unito, quella che ha liberato un mercato di fondi pensionistici ammontante a circa 25 miliardi di sterline porta la sua firma. I rappresentanti dell’azienda sono stati incontrati a più riprese, mentre la stendeva. Frederic Merz, ex capogruppo della CDU al Bundestag, ha ora un contratto con BlackRock. Philippe Hildebrand, ex governatore della banca centrale svizzera, lavora adesso per Fink. Jean-Francois Cirelli, esponente di punta di BlackRock è anche consulente del presidente francese, Emmanuel Macron.

In definitiva, per usare le parole di Daniela Gabor, ricercatrice dell’Università del West England a Bristol che si occupa di legislazione finanziaria anche per conto di Bruxelles: “BlackRock non è solo una storia di fondi passivi. E’ la storia di un potere politico.”

Riproponiamo un breve video sul potere di BlackRock in Europa, già condiviso su queste pagine qualche tempo fa, quando abbiam parlato della società
La questione ambientale

Dopo aver delineato questo identikit della società, torniamo al focus iniziale: la questione ambientale e i dubbi relativi alla nomina da parte della Commissione. Durante il lustro appena concluso, 2015 – 2019, all’interno dei cda di cui fa parte, BlackRock si è opposta all’80% delle mozioni che spingevano per più attente politiche ambientali. Se si confronta questa percentuale con quella dei maggiori asset manager mondiali, ci si accorge che è la più bassa. Nello stesso periodo, le emissioni di CO2 dei suoi gruppi partecipati hanno continuato a salire, si stima del 38% dal 2015 ad oggi. Non certo poco.

Il colosso della finanza, però, si è impegnato per costruirsi una sorta di verginità ecosostenibile, come abbiamo scritto nei mesi passati. A Bruxelles hanno creduto a questo rinnovato impegno. Vorremmo tanto poterlo fare anche noi. Aziende così grandi hanno il potere di sfoggiare l’artiglieria pesante nella battaglia per il clima. A parole hanno mostrato la volontà di volerlo fare, e ne siamo ben lieti. Ora non occorre che far seguire ad esse fatti concreti. Il consulente BlackRock si metterà all’opera non appena la pandemia consentirà la ripartenza a pieno regime dell’Europa. Probabilmente, vaglieranno alcune misure anche prima della celeberrima fase 2. Non ci resta che attendere le mosse del trader, auspicando che davvero mettano la questione ambientale di fronte al proprio salvadanaio. Dubitarne resta però legittimo.

IL GOVERNO OMBRA DI BLACKROCK E IL BUSINESS DELLE MASCHERINE




Dove potete trovare assieme Bill Gates e Larry Fink di BlackRock? Ad una riunione di altissimo livello organizzata dall’ONU per trovare il modo di finanziare Agenda 2030, dove se no? Qui trovate pubblicizzati gli obiettivi dell’agenda, sostenuti dai potenti e famosi del pianeta https://www.youtube.com/watch?v=RpqVmvMCmp0

E’ passata abbastanza sotto silenzio la notizia, riportata dal Sole24ore del 14 luglio, che Blackrock, il più grande gestore privato di fondi nel mondo, abbia stilato una lista di 244 società nel mondo che non fanno abbastanza per contrastare il climate change, arrivando in 53 casi a votare contro il management in assemblea.

BlackRock è una società internazionale che fornisce vari servizi finanziari. È un fondo di investimento, ed è anche chiamato “banca di investimenti”. BlackRock non fornisce servizi bancari “ordinari”. Ad esempio, i clienti non possono aprire conti correnti e l’azienda non fornisce metodi di pagamento come carte e Bancomat. BlackRock si concentra sulla speculazione nei mercati finanziari per i suoi clienti. Le operazioni sono quasi completamente automatizzate. BlackRock ha sviluppato il software di analisi del rischio “Aladdin”, che funziona su 6000 mainframe (computer potenti) in centri dati di tutto il mondo. BlackRock fornisce anche servizi come gestione di contabilità e consulenza finanziaria ad aziende, governi e persino alle banche centrali (compresa la BCE). Oltre alla gestione patrimoniale per i clienti, BlackRock dispone anche di un’ampia base di capitale proprio. BlackRock possiede azioni di grandi aziende in tutto il mondo, tra cui banche, aziende energetiche, aziende di trasporto, aziende tecnologiche, aziende alimentari e produttori di armi. BlackRock è diventata una società molto potente, forse la più potente del mondo (vedi il video: BlackRock – The company that owns the world?), eppure molte persone non ne hanno mai sentito parlare. BlackRock è spesso descritto come “banca ombra” (shadow bank). Grazie alla sua complessa struttura internazionale e agli stretti rapporti con i politici, BlackRock sa come operare al di fuori delle normali regole bancarie. Molte posizioni di alto livello in BlackRock sono occupate da ex funzionari dei governi Bush e Obama, e gli ex dipendenti BlackRock spesso ricoprono posizioni nel governo degli Stati Uniti. È la nota “porta girevole” tra multinazionali e governi. Larry Fink, il direttore e fondatore di BlackRock, era candidato a diventare Ministro delle Finanze nel 2012. Fink sarà di nuovo un candidato per la stessa posizione alle prossime elezioni.

Larry Fink: “La democrazia, così come l’abbiamo intesa finora, si è dimostrata un disastro. La democrazia non è in grado di gestire il mondo. Ci ha portato alla distruzione del pianeta, ha portato guerre, ha portato incapacità decisionale e incapacità di visione da parte dei governi. Ha portato al sovrappopolamento del Pianeta. Ha portato alla creazione di una enorme massa di poveri ignoranti, che non fanno altro che perpetuare questo sistema democratico e distruggere tutto. Il mondo, l’economia, la politica, dovrebbe essere gestito da chi è capace, da chi è visionario, da chi sa. Se un Paese non è in grado di gestire la propria economia arriviamo noi. Ci pensiamo noi a creare ricchezza, a creare futuro“.

Nel 2010 la rivista Vanity fair pubblicò un articolo su BlackRock. L’articolo affermo che BlackRock ha così tanto potere che la società poteva essere definita un “governo ombra”. Vanity Fair definì BlackRock la “Blackwater del mondo finanziario”. È un confronto interessante. La Blackwater è un cosiddetto “appaltatore militare” (società militare privata), fornisce soldati, armi e tutta la logistica per effettuare operazioni militari. In realtà, è una “società mercenaria”. Questo tipo di aziende sono assunte dai governi per “fare il lavoro sporco”. Si tratta spesso di operazioni che il governo preferirebbe rendere pubbliche. Negli ultimi decenni, il governo degli Stati Uniti ha sempre più spesso ‘esternalizzato’ compiti di difesa a tali società militari. È un argomento controverso perché nel caso dei crimini di guerra si è rivelato molto difficile stabilire la responsabilità. Nell’amministrazione degli appaltatori militari sono spesso impiegati ex funzionari del governo. Si tratta ovviamente di stipendi e commissioni elevate, il che non è un problema per le aziende perché si tratta di un mercato molto redditizio.

Subito dopo la sua nomina nel 2016, Trump istituì un team di consulenza guidato da Stephen Schwarzman, direttore e fondatore di Blackstone. Proprio come BlackRock, Blackstone è un fondo di investimento e un gestore patrimoniale. BlackRock è in effetti uno spin-off di Blackstone, e le due aziende hanno stretti rapporti fra di loro. È particolare che in questo articolo siano state già menzionate tre aziende che hanno la parola “Black” nel loro nome. A questo si può aggiungere la società ‘Black Cube’. Si tratta di un servizio di intelligence privato, una sorta di “CIA privata”, e proprio come Blackwater, gestito da ex militari israeliani e membri del Mossad. Può essere una coincidenza, ma è notevole. Ci sono teorie secondo le quali esiste una connessione con il ‘Tefillin’, il cubo nero che gli ebrei ortodossi legano alla fronte durante la preghiera. Ci sono anche teorie che ipotizzano una connessione con le opere d’arte dei cubi neri che sono apparse nei luoghi pubblici negli ultimi anni.

Tornando ai fatti verificabili, il team di consulenza nominato da Trump, che comprende anche Larry Fink di BlackRock, ha avuto il ruolo di plasmare il “futuro finanziario degli Stati Uniti”. La nomina di BlackRock come unica società a gestire il salvataggio della crisi del coronavirus le ha dato un potere senza precedenti sull’economia statunitense. La scelta di Trump di BlackRock per l’operazione di salvataggio è notevole. Larry Fink è sempre stato un convinto sostenitore dei Democratici, ed è stato coinvolto nella campagna presidenziale di Hillary Clinton, la donna che secondo le affermazioni di Trump dovrebbe andare in prigione. Poi c’è la stretta relazione tra BlackRock e la FED, la quale è stata criticata così duramente da Trump. Un altro “gigante finanziario” che Trump ha criticato molto è la banca d’investimento Goldman Sachs. Questa banca è anche riuscita ad arricchirsi enormemente nella crisi del credito grazie alle frodi e alle conoscenze privilegiate. La banca è stata giudicata colpevole per questo e punita con la più alta ammenda mai inflitta a una società quotata in borsa (550 milioni di dollari). Date le dimensioni di Goldman Sachs, la multa era una somma insignificante, la banca poteva facilmente ammortizzarla come spesa. Goldman Sachs è anche uno dei principali attori della speculazione sul mercato alimentare. Acquistando e vendendo grandi quantità di cibo in certi momenti, sa come creare scarsità o abbondanza. A causa delle fluttuazioni dei prezzi che ne derivano, gli istituti finanziari riescono a realizzare enormi profitti. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, ogni anno decine di migliaia di morti per malnutrizione sono direttamente collegate alle speculazioni del mercato alimentare. Questo comportamento immorale non sembra essere un’obiezione per i governi e le banche centrali ad assumere ex dipendenti della Goldman Sachs. Ad esempio, Mario Draghi, che era l’amministratore delegato di Goldman Sachs negli anni precedenti la crisi del credito, e che era certamente al corrente del ruolo di Goldman Sachs nelle frodi con le ipoteche. Invece di essere indagato, Mario Draghi è stato nominato dopo la crisi (nel 2009) direttore del “Financial Stability Board”, un organismo che vigila sulle operazioni finanziarie internazionali. Il non senso della nomina di Draghi per questo posto è inaudito, è come chiedere a un piromane di elaborare un piano di prevenzione incendi. Nel 2011 Draghi è diventato persino presidente della Banca Centrale Europea (e ha ricoperto questa carica fino al 2019).

Oltre al grande potere sull’economia statunitense, il patrimonio di BlackRock è aumentato in modo significativo anche dopo il governo Trump. Ciò è dovuto a una serie di decisioni politiche concrete. La prima è che Trump, dalla sua nomina, ha aumentato più volte il budget (già astronomicamente alto) per la difesa. BlackRock è uno dei principali azionisti di quasi tutte le società che compongono il “complesso industriale militare”, tra cui Boeing, Lockheed Martin, Raytheon, Northrop, ecc. L’aumento del budget militare ha ovviamente fatto sì che queste aziende ricevessero più ordini. Inoltre, il mercato delle vendite di queste società è stato ulteriormente ampliato perché il governo Trump si è ritirato da una serie di accordi che impongono restrizioni alle forniture di armi. Per di più, grazie a una nuova legge fiscale introdotta da Trump, il patrimonio di BlackRock ha raggiunto il record di 6 trilioni di dollari.

Un altro fatto degno di nota è che Blackrock ha acquistato molte azioni della società 3M. Questa azienda produce molti delle mascherine (utilizzate nella crisi del coronavirus), ed è anche titolare di un brevetto per i filtri utilizzati nei ventilatori che si usano negli ospedali. Può essere una coincidenza, ma ci sono indicazioni che la BlackRock fosse a conoscenza della crisi del coronavirus . Si è scoperto che il piano di salvataggio per la crisi del coronavirus è stato elaborato da BlackRock nell’agosto del 2019, molto prima dello scoppio del virus. Larry Fink, e altri registi e celebrità si sono battuti per anni per un “reset del capitalismo“. Questo è anche il fulcro del World Economic Forum, sostenuto dai governi, dalle banche centrali, dalle principali istituzioni come l’ONU, la Banca Mondiale e il FMI, e dalla maggior parte delle multinazionali.

Se i democratici vincono non farà molta differenza. Entrambe le parti sono sostenute dalle stesse multinazionali e dagli stessi gruppi di pressione, sono “two wings of the same bird”. Trump sembra avere in mano le carte migliori per le prossime elezioni. Va detto che i democratici con Joseph Biden hanno scelto il peggior candidato presidenziale possibile. È una scelta così strana che fa pensare addirittura alla gente di voler aumentare le possibilità di Trump. Tra i sostenitori di Trump ci sono molti che hanno dubbi su come affrontare la crisi del corona e le rivolte, e c’è un gruppo significativo che pensa che sia tutto pianificato. Tuttavia, non credono che Trump faccia parte di questo piano.

Quando si studia il background di Donald Trump e si segue la sua carriera politica, diventa chiaro che Trump non sta giocando un “gioco intelligente” (come pensano i sostenitori del Qanon) ma che lo Stato profondo sta giocando un “gioco intelligente” con Trump. In questo gioco, o teatro, gli attori politici non sono altro che fantocci, e a volte parafulmini. Il sistema viene mantenuto accumulando bugie su bugie, e hanno sempre più difficoltà a presentarle come storie che sono in qualche modo coerenti. Sempre più persone cominciano a rendersi conto che c’è qualcosa che non quadra. La risposta dell’élite del potere è mettere ancora più disinformazione in giro, ancora più censura, e molto spesso intimidazione diretta. Per chi osa esprimere la propria opinione c’è un termine per farlo tacere. C’è un intero arsenale di termini, come complottismo, populismo, xenofobia, estremismo, razzismo, separatismo e naturalmente, il termine per eccellenza per far tacere le persone: antisemitismo.

La classica strategia del ‘divide ed impera’ è anche uno strumento efficace e ampiamente utilizzato. È la divisione di: “sinistra politica” contro “destra politica”, Russia contro Occidente, Cina contro America, Nord Europa contro Sud Europa, Bianco contro Nero (Black Lives Matter), uomo contro donna (femminismo, gender agenda). Dove si vuole appunto armonia e collaborazione si cerca di dividere e confondere le persone, dopodiché si presenta la soluzione sotto forma di agende ’21 e 2030.

BlackRock, Cina e il business del Covid

Vanguard, BlackRock, State Street fanno shopping ovunque possono, ovunque si crei occasione. Accadde in Italia e nel resto dell’Europa dopo la crisi del 2008. La sola BlackRock acquistò in Italia aziende in saldo per 70 miliardi di euro. Quale occasione migliore del Covid-19 per mettere in ginocchio i Paesi e, poi, appropriarsi delle loro aziende a prezzi stracciati?
Il Covid-19 ha portato la morte, ma ha anche portato il blocco economico di tanti Paesi. Più durerà la crisi Covid e più l’Italia, la Spagna, la Francia, il Regno Unito, la Germania, la Svezia e ancora e ancora saranno in ginocchio. E con loro le imprese. Anche le più ricche e virtuose. Non ne siete convinti?

Non avete ancora afferrato quale potere ha in questo momento la triade della finanza? I maggiori produttori mondiali di tessuto soffiato a fusione per le mascherine FFP2 e FFP3 sono: La Atex, Cina. Principali azionisti: BlackRock, Vanguard, State Street. La Exxon Corporation, Stati Uniti. Principali azionisti: Vanguard, BlackRock, State Street. La Shanghai Yuanqin Purification Technology, Cina. Principali azionisti: il governo cinese. La Du Pont De Nemours and Company, Stati Uniti. Principali azionisti: Vanguard, BlackRock.
La Harkrishan Medicals, India. Imprenditori indiani con partner cinesi.
La Dow Chemical Company, Stati Uniti. Principali azionisti: BlackRock, Vanguard. La Kimberly-Clark Corporation, Stati Uniti. Principali azionisti: Vanguard, BlackRock. La Fiberweb, India. Principali azionisti: imprenditori indiani con partner cinesi. La Berry Plastics, Stati Uniti. Principali azionisti: Vanguard, BlackRock.

Gli altri grandi produttori di maschere sanitarie sono:
La statunitense Honeywell. Principali azionisti: Vanguard e BlackRock.
La statunitense 3M. Principali azionisti: Vanguard e BlackRock.
La taiwanese Makrite. Di proprietà del governo taiwanese.
La britannica Benehal. Principali azionisti: Del Vecchio, Bolloré e BlackRock.
La cinese Shanghai Dasheng Health Products Manufacture Company. Di proprietà del Governo cinese.
La taiwanese Aero Pro Company. Principali azionisti: State Street, Vanguard e BlackRock.
La cinese Shanghai Gangkai Purifying Products Company. Di proprietà del Governo cinese. Più chiaro adesso?

Il segretario generale della filiale dei dispositivi medici della China Pharmaceutical Materials Association ha ammesso, secondo quanto scritto dall’agenzia di stampa ufficiale cinese “Xinhua”: “Le forniture mediche chiave come le maschere sono gestite e assegnate in modo uniforme dal governo. Non sono gestite dal mercato“. 

Intanto, i prezzi delle maschere FP2 ed FP3 che riescono a raggiungere l’Italia sono triplicati, rendendo ancora più costoso il già costoso piano di salvataggio economico del nostro Paese.

Non importa se siamo buoni, se indossiamo le nostre mascherine, se rispettiamo le regole della società di un metro e mezzo. Possiamo accettare ogni nuova regola ritenuta necessaria per la prossima “crisi globale”, prima o poi tutte le persone si troveranno a confronto con queste forze distruttive.

La situazione sembra senza speranza. Le istituzioni e le strutture sono così saldamente in sella che sembrano invincibili. Ma quanto potenti siano questi istituzioni, il potere ce l’hanno perché noi glielo diamo. Così abbiamo anche la possibilità di fermarli. Ci vuole consapevolezza e coraggio. Ogni persona con libera coscienza e consapevolezza è un uomo libero, e l’uomo libero è invincibile.



MASCHERINA E CO2, UN PERICOLO? LE RASSICURAZIONI NON BASTANO. GLI EFFETTI SUL NOSTRO ORGANISMO


RIFLETTETE: QUELLI CHE CI OBBLIGANO A INDOSSARE LA MASCHERINA SANNO BENE TUTTO QUESTO. SIAMO NOI A DOVER SALVAGUARDARE LA NOSTRA SALUTE PERCHE' SI MUORE DI PIU' PER UNA MASCHERINA CHE DI COVID!! 

Un tampone non validato e inaffidabile ha mandato il mondo in lockdown. Una “mascherina protettiva”, che non risponde a nessun altro criterio se non quello di coprire il naso e la bocca, crea paura e ci ricorda in ogni momento che siamo in grande pericolo. E non lo siamo. Se questo fosse tutto un film, sarebbe di cattivo gusto, esagerato, demenziale. Da spegnere immediatamente.

La neurologa Margareta Griesz-Brisson commenta le misure COVID19. Mette in guardia in particolare contro l’obbligo di indossare mascherine per i bambini. Indossando le mascherine, soprattutto i bambini sarebbero irreversibilmente danneggiati a vita. La carenza latente di ossigeno nel cervello porta alla distruzione irreversibile delle cellule cerebrali. … sappiamo che il cervello umano è molto sensibile alla carenza di ossigeno. Ci sono cellule nervose, ad esempio nell’ipocampo, che non possono sopravvivere per più di tre minuti senza ossigeno. I sintomi acuti della carenza di ossigeno sono mal di testa, sonnolenza, vertigini, problemi di concentrazione, tempi di reazione rallentati. In altre parole, limitazioni nel funzionamento cognitivo. Questi sintomi scompaiono con o nella privazione cronica di ossigeno. Ci si abitua. Ma le vostre prestazioni, la vostra efficienza sarà comunque compromessa. E la carenza di ossigeno nel cervello continua a progredire. Leggi QUI 

Mascherina e CO2, i bambini a scuola sono in pericolo? Le rassicurazioni al momento non bastano

Articolo di agosto

Da quello che si legge sulle cronache è previsto che all’apertura delle scuole gli studenti indossino le mascherine per tutto il tempo delle lezioni e per tutta la durata dell’anno scolastico. Una decisione sbagliata per la pericolosità a variare la naturale composizione dell’aria inspirata. Con la mascherina una parte dell’aria espirata resta intrappolata fra il volto e la mascherina stessa, costringendo il bambino a reinalarla. L’aria inspirata consiste principalmente di azoto (78%) e ossigeno (21%). Solo lo 0,03% dell’aria inspirata è anidride carbonica (CO2). 

L’anidride carbonica nell’aria espirata

L’aria espirata contiene ancora il 17% di ossigeno, mentre aumenta l’anidride carbonica CO2 che passa dallo 0,03% al 4%. Quindi la concentrazione di CO2 aumenta di circa 1.300% . L’anidride carbonica è tossica per l’uomo ad una concentrazione del 2,5%, ma già a partire da una concentrazione dello 0,08% (800 ppm) di anidride carbonica le prestazioni, la concentrazione e il benessere sono compromessi. Ce lo conferma il documento L’anidride carbonica Aspetti di sicurezza” realizzato da Federchimica – Assogastecnici nel 2016. E’ ovvio che il bambino non reinspira “tutta” l’aria espirata (morirebbe in pochi minuti) ma il punto è con quali criteri di sicurezza e su quali basi scientifiche si vuole esporre tutti gli studenti italiani, dall’Alpi alla Sicilia, ad una significativa variazione della composizione dell’aria naturale da respirare. E non per un giorno solo.Le rassicurazioni dei pediatri non bastano

La Società italiana di pediatria ha diffuso un video rassicurante, ripreso dalle principali testate “anti-bufale”, dove nega che l’anidride respirata da un bambino possa far male, in quanto si tratterebbe di una quantità “impercettibile”. Forse in vista della riapertura delle scuole e dell’obbligo di mascherina in classe annunciato solo un paio di giorni fa, il governo dovrebbe produrre qualcosa di più completo, un documento con solide basi scientifiche, per smentire ogni possibile rischio per i bambini obbligati ad indossare per ore la mascherina. Improbabile che questo accadrà. Per il momento l’unica “smentita” del pericolo per i più piccoli è affidata proprio a questo video social di appena un minuto, pubblicato ormai più di due mesi fa. Non è abbastanza per la sicurezza dei nostri figli. 

Luigi Di Stefano – Esperto di sicurezze industriale


ARGOMENTO: SUBACQUEA – COSA CENTRA?

Se un subacqueo respira una miscela contaminata con valori più elevati di CO2 la capacità respiratoria di controllo della PCO2 viene compromessa ed il ritmo respiratorio si intensifica notevolmente nel tentativo di mantenere la PCO2 arteriosa nei limiti dei 40 mmHg…



Il nostro corpo produce CO2, come conseguenza del metabolismo cellulare. Ogni molecola di ossigeno utilizzato genera una molecola di CO2; ne risulta che la pressione parziale della CO2 (PCO2) nel sangue arterioso è di circa 40 mmHg mentre quella nel sangue venoso, dove si accumulano i prodotti del metabolismo, è di circa 46 mmHg.

Un adulto medio produce circa 200 ml di CO2 al minuto e se questa non viene correttamente eliminata attraverso la respirazione la PCO2 nel sangue arterioso si incrementa di circa 3 – 6 mmHg/minuto. In un adulto sano la ventilazione alveolare è regolata in modo da mantenere un PCO2 negli alveoli e nel sangue arterioso attorno ai 40 mmHg.

Ma quali sono gli effetti sul nostro organismo?

L’anidride carbonica agisce sulle nostre funzioni fisiche e vitali in molti modi, può modificare la respirazione, modificare la regolare circolazione del sangue ed alterare l’acidità dei fluidi del corpo. Le prime percezioni di una esposizione a concentrazioni elevate di CO2 portano comunemente ad avvertire fastidi ben noti come una difficoltà nel respirare, mal di testa, spossatezza fisica ed una netta sensazione di “mancanza di aria”. L’immediata introduzione all’interno dell’ambiente di aria fresca è importante perché assicura un rapido ritorno alle condizioni fisiche precedenti eliminando questi fastidi. VEDI QUI

Quattro ragioni parlano contro l’uso delle mascherine:

a. i virus della SARS-CoV-2 sono più piccoli dei pori delle “maschere di tutti i giorni” e quindi i virus passano;

b. il rebreathing di CO2 (ipercapnia) causa scarse prestazioni e mal di testa;

c. l’umidità durante l’uso prolungato è un terreno fertile per le infezioni batteriche e virali;

d. la frequente messa e rimozione e lo smaltimento delle maschere porta alla diffusione di virus.

e. le conseguenze psicologiche, sociali ed economiche sono notevoli.

Commentano i factchecker


Il sito di fact-checking Facta segnala, addirittura, un meme in cui le mascherine sono indicate come un lento suicidio. L’articolo è di ieri, 13 maggio 2020, e riporta dunque una variante della stessa bufala sulla pericolosità delle mascherine di cui i viralizzatori dichiarano invece di essere sicuri. Tutto inesatto, ovviamente, soprattutto perché i mendicanti del web (leggi il nostro approfondimento) non specificano quali tipologie di mascherine ci metterebbero di fronte a tale pericolo. 

Parlare di anidride carbonica nelle mascherine come di un danno inevitabile alla nostra salute significa raccontare una bufala: in condizioni normali la quantità di CO2 si mantiene sotto una soglia tollerabile, mentre nel caso dei dispositivi N95 bisogna considerare la rimozione della mascherina dopo un’ora (n.d.r. ???) di utilizzo specialmente in presenza di patologie respiratorie preesistenti. …

Fonte https://www.bufale.net/la-mascherina-nuoce-alla-salute-tra-anidride-carbonica-e-bufalari-che-non-sanno-leggere/


Davvero Bufale?

Meditate gente, meditate.
Malattie respiratorie croniche sono: 
Asma. Colpisce circa 300milioni di persone nel mondo, può insorgere a qualsiasi età e può essere legata a sensibilizzazione allergica. …
Broncopneumopatia cronica ostruttiva. …
Enfisema. …
Bronchiectasie. …
Sindrome da apnee ostruttive del sonno. …
Insufficienza respiratoria. …
Fibrosi polmonare.

Le malattie respiratorie sono la terza principale causa di morte nell’UE. A voi le riflessioni. 

NEWS : Covid 19: Mascherine all’aperto, Conte: “Valuteremo obbligo”


Nessun obbligo, nemmeno sui mezzi pubblici o nei luoghi chiusi. E a differenza che nel resto d’Europa il numero dei contagi è in diminuzione.

In un momento in cui la maggior parte dei paesi europei rafforza le restrizioni per la nuova ondata di covid-19, le nuove infezioni in Svezia – anche se leggermente in aumento – sono rimaste sorprendentemente basse, osserva il New York Times.

Cosa dice il responsabile delle misure COVID19?


Tegnell si è sempre pronunciato contro l’uso delle maschere, affermando il mese scorso che “con il rapidissimo calo del numero di persone in Svezia, non vediamo il motivo di indossare una maschera in Svezia, nemmeno sui mezzi pubblici”.

“I risultati ottenuti con le maschere facciali sono sorprendentemente bassi, anche se molte persone in tutto il mondo le indossano“, ha detto Tengell.

“Sono sorpreso che non abbiamo più studi o migliori che mostrino i reali effetti delle maschere. Paesi come la Spagna e il Belgio hanno introdotto maschere alle loro popolazioni, ma il numero di infezioni è ancora aumentato“, ha detto Tengell.

La Svezia, che non ha attuato misure di contenimento obbligatorie, ha visto i suoi casi di coronavirus e i suoi decessi rallentare a un ritmo molto lento.

“Il fatto che la Svezia abbia raggiunto questi livelli è molto promettente“, ha detto Tegnell, aggiungendo che “le curve stanno diminuendo e quelle dei malati gravi cominciano ad avvicinarsi a zero”.

Come Newsweek ha riconosciuto all’inizio di questo mese, il tasso di mortalità della Svezia da COVID-19 è inferiore a quello della Spagna, del Regno Unito e dell’Italia, che hanno tutti imposto il contenimento. Articolo integrale

E L’ ITALIA?
Conte: “Valuteremo obbligo di mascherine anche all’aperto”

I diversi DPCM, tutti a firma di Conte, non tengono conto di una normativa nazionale, tuttora in vigore dunque mai abrogata, che vieta sostanzialmente di indossarle le mascherine.

APP IMMUNI: tutto bello?

LA SANTISSIMA VERGINE MARIA
17.07.2017

Osservate attentamente come il progresso della tecnologia mal impiegata vi abbia portati ad esserle totalmente dipendenti. Tutto questo è stato un piano dell’anticristo, così che voi foste sottoposti in anticipo al controllo totale per mano dell’anticristo. I VOSTRI DATI RIMANGONO IN MANO AL MALE, CHE POI LI UTILIZZERÀ CONTRO DI VOI, I MIEI FIGLI.



Come molti sapranno, l’emergenza legata al covid19 ha spinto il governo Conte ad avvalersi della tecnologia elettronica e così approvare l’applicazione per cellulari meglio nota come “App Immuni”, ossia un sistema satellitare GPS che rileva eventuali soggetti colpiti dal virus, ne verifica la distanza sociale e li avvia poi ai prescritti controlli sanitari, limitando il contagio con altri individui. Questa tecnica di monitoraggio si basa sul “contact tracing”, cioè un meccanismo satellitare che permette di salvare sullo smartphone i contatti avuti con terzi, ovviamente in maniera anonima; in altre parole, ogni qualvolta due cellulari dotati dell’App Immuni si “incontreranno”, ovvero rimarranno ad una certa distanza per un determinato spazio temporale, quest’applicazione scambierà i dati identificativi in forma anonima, memorizzando gli eventuali contatti avuti con altre persone.

Nonostante venga sottolineato dai media che la privacy verrà tutelata e, dunque, che non c’è alcun rischio di essere spiati, l’intento del governo nazionale è quello di combattere il coronavirus localizzando eventuali individui positivi e impedendo, in questo modo, che i contagi si sviluppino con le ovvie conseguenze. Tuttavia, per poter avere un’efficacia estesa e produttiva, è necessario che almeno l’80% della popolazione installi l’App, sebbene i politici sottolineino la “non obbligatorietà” del sistema e che non ci sarà alcuna limitazione di movimento per chi non intende usarla. La Bending Spoons, la società cui è stata affidata la licenza di attivare l’Applicazione, ha sottolineato che, almeno inizialmente, essa svilupperà l’App Immuni gratuitamente, trattandosi di un progetto non a scopo di lucro e, pertanto, teso al bene della collettività. In Cina, comunque, i sistemi di controllo del singolo si servono di webcam che rilevano la temperatura corporea mentre ci si muove in strada, identificando, in tal modo, eventuali soggetti con febbre oltre i 37 gradi per subito procedere ai controlli sanitari di rito. In Italia, come in altre nazioni colpite dalla pandemia, tutte le strutture ospedaliere si sono già dotate di rilevatori di temperatura a mezzo “pistola” scanner che l’operatore medico posiziona (è casuale?) sulla fronte del soggetto, onde consentire l’accesso al presidio, mentre altri presidi, al fine di evitare qualsiasi contatto fisico con l’addetto agli accessi, fanno entrare i visitatori uno ad uno in un piccolo fabbricato, laddove un monitor con telecamera a circuito chiuso inquadra il volto del soggetto e “legge” – a distanza – la temperatura corporea servendosi di un occhio-laser che (anche qui casuale?) va a posizionarsi sulla fronte.

Ora, al di là dell’utilità di queste strumentazioni elettroniche, considerato che la tecnologia satellitare è diffusa in tutto il mondo e controlla varchi, accessi, movimenti eccetera (vedi mio articolo sulla tecnologia digitale pubblicato su CDM di marzo-aprile del 2019), quale difficoltà sussiste perchè tutto questo progresso elettronico arrivi ad essere applicato (e poi imposto!) nelle compravendite dei mercati mondiali? Se già adesso, per via di questa emergenza pandemica, un semplice monitor è capace di identificare i dati di un soggetto “puntando” proprio sulla fronte un raggio laser invisibile per misurarne la febbre, cosa rende impossibile un domani servirsi dello stesso sistema per “obbligare” la gente a comprare e vendere, a condizione il soggetto si sia fatto impiantare sulla fronte (guarda un po’!) o sulla mano destra una specie di codice tatuato elettronico? Il nemico non farà scappare le sue prede poiché la seduzione è il suo forte, perciò esorto il lettore a seguire con attenzione le news correlate con tutte le diavolerie tecnologiche di questi tempi, pur se alcune siano utili per il progresso umano, dato che il marchio di Apocalisse 13:16-18 diventerà “obbligatorio” (versetto 17) solo quando il popolo non potrà fare a meno di accettarlo, cadendo così succube dell’Anticristo.

E non credo siamo tanti lontani.