mercoledì 7 ottobre 2020

GLI SCANDALI DELLA CHIESA: SOLDI, SOLDI, SOLDI



I recenti scandali vaticani legati all’improvviso allontanamento del Cardinale Becciu aprono scenari inquietanti. Si profila all’orizzonte una grave crisi interna con denunce reciproche. Si stanno scoperchiando vicende incredibili che riguardano i soldi della Chiesa.

Questa storia somiglia, in grande, ai Vatileaks al tempo di Benedetto XVI. Oggi veniamo a sapere che il Cardinale Becciu faceva preparare dossier contro i suoi nemici. Vedremo dove porterà questa storia, ma vengono in mente le parole di Pedro Regis in riferimento al “segreto” che verrà rivelato in Vaticano con l’accenno appunto a Vatileaks.
Vengono in mente anche le parole della Madonna di Anguera:


2.468 – 11.01.2005
Cari figli, una grande città in macerie e non ci sarà più re sul suo trono. Invano dissero: l’oro non è più oro.

2.530 – 01.06.2005
Cari figli, la ricerca del potere avrà come risultato una grande guerra tra i religiosi e un successore di Pietro vedrà la morte di molti dei suoi sacerdoti. Il sequestro di un leader religioso lascerà la Chiesa divisa, ma il Signore si prenderà cura del suo popolo. L’oro: ecco il desiderio dei nemici. Gli uomini cercheranno di smorzarne il luccichio, ma non riusciranno.


In tutti questi scandali ed oscure vicende a partire dalle dimissioni di Benedetto XVI è sempre emersa la traccia dei soldi. Sempre.

Anche ad Akita il 13 Ottobre 1973 la Madonna parlò chiaro, riprendendo sicuramente temi presenti nella parte ancora sconosciuta del segreto di Fatima:

L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli…chiese ed altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il Demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro.

E anche in Nostradamus abbiamo da tempo visto descritti questi eventi; ecco alcuni esempi:


Dal Ramo XXII del ‘900

625
Par Mars contraire sera la monarchie,
Du grand pescheur en trouble ruyneux;
Ieune noir rouge prendra la hierarchie,
Les proditeurs iront iour bruyneux.

625
Per Marte contrario sarà la Monarchia,
Del Grande Pescatore in crollo rovinoso:
Un nero austero prenderà la gerarchia rossa,
I Traditori andranno verso un giorno brumoso.


Crollo rovinoso della gerarchia ecclesiastica e del papato quando un nero austero “ieieune” salirà sul soglio. I traditori saranno sconfitti


Dal Ramo III del 2000

609
Aux sacrez temples seront faicts escandales,
Comptez seront par honneurs et louanges:
D’vn que on graue d’argent d’or les medalles,
La fin sera en tourmens bien estranges.

609
Ai sacri templi saranno fatti scandali,
Valutati saranno per onore e lodi:
D’Un che si grava d’argento, d’oro le medaglie,
La fine sarà in tormenti ben strani.


Scandali per ricercare lodi ed onori. Siamo al tempo dei due papi, d’oro e d’argento (anche qui un curioso linguaggio simile a quello usato ad Anguera per i due papi). La fine del pontificato verrà fra tormenti ben strani; volano gli stracci in mondo visione, cosa mai vista.


Dal Ramo XXI del ‘900 “Le Lettere Divine”

287
Apres viendra des extremes contrees,
Prince Germain, dessus le throsne doré:
La seruitude & eaux rencontrees,
La dame serue, son temps plus n'adoré.

287
Poi verrà da lontanissime contrade,
Principe Germano sul trono dorato:
I vassalli si ritroveranno servi,
Come la Dama, ma non durerà molto.


Dalla lontana Argentina un papa “gemello” sarà eletto sul soglio di Pietro: due papi vivranno vicini l’uno all’altro, come gemelli. I vassalli, cardinali, diventeranno servi come tutta la Chiesa, ma questo tempo non durerà a lungo.
In molti criticano il papa come fosse un “dittatore”, ed avesse instaurato una “junta sudamericana”. Presto questa spaccatura si tramuterà in guerra aperta come già annunciato.

Trova particolare assonanza a tali vicende anche la quartina 515:


Dal Proemio del 2000

515
En nauigeant captif prins grand Pontife,
Grand apres faillir les clercs tumultuez:
Second esleu absent son bien debife,
Son fauory bastard à mort tué.

515
In navigazione preso prigioniero grande Pontefice,
Il Grande in seguito fallire, i clerici in tumulto:
Secondo eletto assente suo bene malridotto,
Suo favorito bastardo a morte andato.


Ricordo ancora che la quartina è ispirata direttamente alle vicende del “sacco di Roma” ad opera dei Lanzichenecchi. Impossibile non pensare al “sacco” di cui parlano i giornali in questi giorni:


Scandalo in Vaticano, svuotato anche il conto personale del Papa: spariti 20 milioni. Il conto totale del “saccheggio”: quasi mezzo miliardo


Abbiamo al primo verso un papa che durante la navigazione, cioè il suo pontificato, è prigioniero, ”sepolto ben vivo” vicino al Tevere, che vive ritirato nel Monastero dei Giardini Vaticani “come prigioniero” secondo Pedro Regis.
Il successore fallisce, i clerici lottano fra loro.
Il papa emerito Benedetto (Son bien = Benois), secondo papa del secolo, è malridotto. Poi l’enigmatico ultimo verso ispirato al figlio illegittimo di Paolo III, Pier Luigi Farnese.

La quartina 515 è inserita in un insieme di quartine interessanti se andiamo ad estrapolarne alcuni versi:

513
Par grand fureur le Roy Romain Belgique
Vexer voudra par phalange barbare:
Fureur grinssent, chassera gent Lybique
Depuis Pannons iusques Hercules la hare.

514
Saturne & Mars en Leo Espaigne captiue,
Par chef Lybique au conflict attrapé,
Proche de Malthe, Herodde prinse viue,
Et Romain sceptre sera par coq frappé.

515
En nauigeant captif prins grand Pontife,
Grand apres faillir les clercs tumultuez:
Second esleu absent son bien debife,
Son fauory bastard à mort rué.

516
A son haut pris plus la lerme sabee,
D'humaine chair par mort en cendre mettre,
A l'isle Pharos par Croissars pertubee,
Alors qu'a Rodes paroistra deux espectre.

517
De nuict passant le Roy pres d'vne Androne,
Celuy de Cipres & principal guette.
Le Roy failly, la main fuit long du Rosne,
Les coniurez l'iron à mort mettre.


Estrapolando i versi possiamo ottenere quanto segue:


Depuis Pannons iusques Hercules la hare
Et Romain sceptre sera par coq frappé
En nauigeant captif prins grand Pontife
A son haut pris plus la lerme sabee
Les coniurez l'iron à mort mettre.

Dai Pannoni fino all’altare di Ercole (colonna d’Ercole),
In navigazione preso prigioniero gran Pontefice,
E il romano scettro sarà dal gallo colpito,
Ad un prezzo più alto della mirra:
I congiurati lo metteranno a morte.


Al primo verso l’estensione territoriale, i confini d’Europa, ovvero la missione evangelizzatrice che si era dato Benedetto XVI. Ricordiamo la quartina 358:

Da genti delle Bavaresi Alpi accanto al Reno
Nascerà un grande troppo tardi (al soglio) venuto,
Che difenderà Saurome e Pannonia (confini d’Europa),
Che non si saprà cosa sarà divenuto (papa emerito, cos’è?).

Al secondo verso, continuando la lettura, dopo l’estensione della missione papale, il fallimento del pontificato. Il papa prigioniero, abdica e si ritira, colpito dal gallo. Emerge qui la straordinaria casualità che evidenzia la congiura del Gruppo di San Gallo che operò per impedire prima l’elezione di Ratzinger (come raccontato da Mons. Gaenswein nella sua incredibile relazione da troppi dimenticata) e poi favorire l’elezione di Bergoglio.
Al quarto verso il riferimento al prezzo del tradimento (lacrima sabea, la mirra), alto, che rimanda alle questioni legate ai soldi del Vaticano, la pulizia nei conti, la vicenda ancora oscura dello SWIFT.
All’ultimo verso l’epilogo: i congiurati lo mettono a morte, sperando qui nel senso figurato di persecuzione e allontanamento dal seggio petrino. Ma tutto è ancora possibile.

Faccio notare che al primo verso della quartina 513 abbiamo “il grande furore del Re Romano Belgico” (espressione che richiama il Sacro Romano Impero).

Par grand fureur le Roy Romain Belgique
Et Romain sceptre sera par coq frappé


La ripetizione dei termini ci può portare anche ad escludere gli stessi da un verso come fatto altre volte. Sarà coincidenza, ma avremmo così al primo verso “il grande furore belgico” che associato al “gallo” ci restituisce esattamente l’identità di colui che ci ha svelato per primo gli intrighi del Gruppo di San Gallo: il cardinale belga Godfried Dannels colui che bonariamente ribattezzò il gruppo di cui faceva parte “mafia club”. Fu lui a parlare candidamente di come il gruppo volesse l’elezione di Bergoglio ed operò negli anni in tal senso.
Quando Ratzinger fu eletto Dannels non partecipò alla presentazione del nuovo papa; le male lingue dissero che lo shock fu troppo grande e il cardinale si “sentì male”.

La storia non è finita, sta anzi entrando in una nuova fase molto dura, di scontri, vendette, delazioni: verrebbe quasi da dire che se continua così al papa servirà “un miracolo”.

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