martedì 19 maggio 2020

Bill Gates il nuovo Anticristo?

UN PROFETICO E INQUIETANTE ARTICOLO DEL 1998 AVEVA GIA' COLTO NEL SEGNO SULLA FIGURA DI BILL GATES. NELLA BIBBIA C'E' SCRITTO CHE QUALCUNO DI MOLTO POTENTE GUIDERA' IL MONDO ALLA DISTRUZIONE. POTREBBE FARLO ANCHE CON UN VIRUS?.....

Bill Gates il nuovo Anticristo?

Numerologia, citazioni apocalittiche, Dipartimento della Giustizia statunitense: tutto sembra complottare contro il presidente della Microsoft.

Qualche anno fa, quando mi occupavo di ricerche di marketing, uno dei miei passatempi preferiti consisteva nell’andare in un supermercato e guardare, guardare, guardare che cosa facessero gli indaffarati clienti nascosti dietro a mastodontici carrelli. Più che una ricerca sul campo era un vero safari nei comportamenti dei consumatori. Oggi che mi occupo di Internet, curiosare nella rete è ancora più comodo, basta sedersi davanti al proprio computer, lanciare il proprio programma di posta elettronica – io mi diletto con Eudora – e fra i messaggi degli amici, quelli legati al lavoro, le promesse di guadagni facili, o di amplessi virtuali, qualcosa d’interessante salta sempre fuori.
Due giorni fa un amico mi ha forwardato questo messaggio che riporto integralmente. 

Notizie agghiaccianti

Sai che il vero nome di Bill Gates e William Henry III? Oggi lo si conosce come Bill Gates (III) dove III sta per “terzo”. Allora, cosa c’è di agghiacciante in questo nome? Se prendi tutte le lettere del nome Bill Gates III e ottieni il corrispondente codice ASCII (American Standard Code for Information Interchange) di ogni lettera e le sommi tutte… otterrai il numero 666 che è il numero della bestia, dell’anticristo nell’Apocalisse!!!
Lo stesso vale per Windows 95 e MS-DOS 6.21 !!!
Sei sicuro che questo sia una coincidenza?, decidi Tu.

Preparati perché adesso viene il meglio


Per quelli di Voi che hanno Excel 95 in versione americana (non l’Excel di Office 97), provate questo.
Apri una nuova scheda.
Posizionati nella fila 95.
Clicca col mouse il bottone col numero 95 così la linea completa rimane selezionata.
Premi il tasto di tabulazione per muoverti alla seconda colonna.
Adesso, col mouse seleziona nel menù Help l’opzione About Microsoft Excel.
Premi i tasti ctrl-alt-shift insieme e col mouse premi su Technical Support.
Comparirà una finestra col titolo The Hall of Tortured Souls (La sala delle anime torturate). Questo è veramente agghiacciante, d’accordo. È un programma simile al gioco Doom e si può fare scorrere con i cursori. Nei muri compaiono in movimento i nomi delle anime torturate…
Adesso dirigiti verso le scale e girati verso il muro che era alle tue spalle all’inizio del gioco. È bianca e a quadri. Batti excelkfa. Questo apre il muro e rivela un altro passaggio segreto. Entra nello stesso e cerca di non cadere dal sentiero a zig-zag sopraelevato, e quando arriverai alla fine vedrai qualcosa di veramente agghiacciante.

A questo punto, innumerevoli testimoni in tutto il mondo hanno verificato che questa è una vera rivelazione che ti fa aprire gli occhi. Potrebbe essere uno scherzo dei programmatori di Microsoft, o no? Non sarebbe sorprendente che Bill Gates fosse l’Anticristo? Dopo tutto, anche nella Bibbia c’è scritto che qualcuno di potente verrà e guiderà il mondo alla distruzione. Bill Gates senza ombra di dubbio possiede questo potere nelle proprie mani. Più dell’80% dei computer nel mondo hanno Windows e DOS installati (inclusi quelli del Pentagono!). Se tutti questi prodotti avessero qualche tipo di piccolo programma embedded (come quello di Hall of Tortured Souls) questo potrebbe dargli il controllo di configurare gli arsenali nucleari facendo stragi nei sistemi di sicurezza, nei sistemi finanziari del mondo. Tutto questo lo si può fare dalla sua sede e non è molto lontano dalla realtà! Usando Internet Explorer possiamo permettergli di spiare quello che abbiamo nel nostro computer bit a bit ogni volta che ci connettiamo. Forse la fine del mondo è vicina e questo è solo la punta dell’iceberg.

Dice la Bibbia: "E lui obbligò a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi a ricevere un marchio nella loro mano destra o nella loro fronte, in modo tale che nessuno poté né comprare né vendere senza il marchio che è il nome della bestia od il numero del suo nome. […] Questo numero è 666" Apocalisse 13:16-18.

Vedi, questo è qualcosa sulla quale devi riflettere… se la Bibbia nel libro dell’Apocalisse dice che senza il segno della bestia non si potrebbe né vendere, né comprare, né fare transazioni commerciali, ecc. allora la mia domanda è: È oggi Internet una necessità per fare business?

Questo mi fa pensare… Microsoft non sta tentando sempre di avere il monopolio della tecnologia che la riguarda ed adesso di Internet? (vedi l’antitrust americana con Windows ’98).
L’Apocalisse dice anche che il marchio della bestia lo si porterà nella mano e nella fronte di ognuno… se Internet fosse in realtà il segno della bestia, non stiamo iniziando a portarlo nelle nostre mani (usando il mouse) e nelle nostre fronti (schermi)?

Abbiamo esagerato

Dopo essermi ripreso dalla lettura, e aver scacciato il panico, dato che uso prodotti Microsoft da anni e non vorrei dover esorcizzare il mio computer o addirittura cercare un esorcista che si occupi direttamente di me, ho cercato di verificare i fatti. Calcolatrice alla mano ho rifatto i conti con i codici ASCII ed effettivamente quadrano. Mi sono procurato l’Apocalisse e mi sono riletto i passi citati. In effetti è un po’ inquietante pensare al marchio Microsoft sui nostri mouse e nei nostri monitor. Purtroppo non dispongo di una versione inglese di Excel per verificare se funziona il giochetto satanico di cui si parla nella mail. Se qualche lettore ne ha una copia e vuole sperimentare se funziona, mi scriva con urgenza, la curiosità mi corrode.

D’accordo abbiamo un po’ esagerato a prendere sul serio questi messaggi apocalittici provenienti dalla Rete. Resta il fatto che la simpatia di Bill Gates (terzo) e della Microsoft in questo periodo non sono all’apice. Il fatto che la ditta di Redmond sia da un po’ di tempo sulle pagine giudiziarie americane e non, non ha sicuramente aiutato, dato che il partito degli anti Microsoft era già abbastanza ricco di seguaci. Essere i più forti, essere i più ricchi, essere de facto lo standard di mercato non rende simpatici. Poi ci sono ragioni economiche che muovono interessi da milioni di dollari. Morale della favola: Bill Gates e la sua azienda-creatura sono diventati agli occhi di molti la reincarnazione del diavolo (economico) anche prima che qualcuno andasse a prendere a prestito l’Apocalisse per argomentare le sue accuse.

E Microsoft che cosa fa? Si lascia intimorire? Nulla di tutto questo. Diciamo che ha un po’ rettificato le sue strategie, ed ha avviato una campagna di stampa in grande stile per difendersi dalle accuse. Ma soprattutto non ha rinunciato a lanciare il 25 giugno il suo nuovo gioiello ovvero Windows 98. Certo non ha fatto le cose in stile hollywoodiano come aveva fatto per Windows 95, ma un po’ di understatement serve per evitare noie e guadagnare in simpatia. Il prodotto è sostanzialmente un forte upgrade di Windows 95, più stabile, con qualche aggiunta a corredo, e soprattutto con la famigerata (per il DoJ e per molti utenti) integrazione fra la propria scrivania e Internet mediata da Internet Explorer.

In Italia Windows 98 è arrivato il 10 luglio. Le vendite previste del prodotto su scala mondiale parlano di più di 12 milioni di pacchetti per il ’98, e di 66 milioni di pezzi nel 2000. In Italia le vendite attese si aggirano attorno al milione e mezzo di copie.
Per la cronaca la somma dei codici ASCII di Windows 98 è 669, se qualcuno ne sa il significato arcano batta un colpo. Se invece volete giocarveli al lotto provate a farlo in questi giorni e vedete che succede.

GATES: ISOLAMENTO E TAMPONI. SOLO I VACCINATI E TRACCIATI CON ID 2020 POTRANNO VIAGGIARE ALL'ESTERO



NON CI FACCIAMO INGANNARE: IL MARCHIO DELLA BESTIA E' STATO INIZIALMENTE INSERITO NELLA MANO DESTRA COME DICE L'APOCALISSE, MA CON IL VACCINO LO IMPIANTERANNO NEL BRACCIO PER NON INSOSPETTIRE TROPPO. ORMAI SANNO CHE LA GENTE HA CAPITO.....


Il cofondatore di Microsoft Bill Gates ha dichiarato ai microfoni del Financial Times che la sua fondazione filantropica sta dando "totale attenzione" alla pandemia di coronavirus.  Il miliardario sessantasettenne sostiene che la Bill and Melinda Gates Foundation ha spostato le sue priorità in questi mesi per rispondere alle esigenze maturate con lo scoppio della pandemia: "Anche tutte le nostre attività non strettamente legate al mondo medico, come l'istruzione o le scuole K-12, sono cambiate per meglio comprendere come semplificare l'apprendimento online", ha poi precisato.


Negli ultimi anni Gates ha parlato spesso dei rischi legati ad eventuali pandemie, dichiarando che una crisi sanitaria globale di grosse dimensioni potrebbe provocare anche fino a 30 milioni di decessi in un solo anno. Più di recente ha dichiarato che COVID-19 sarà "l'evento più grande che le persone della nostra generazione vivranno in tutta la loro vita", e che la gente sta capendo solo adesso che un focolaio virale simile potrebbe accadere "ogni 20 anni circa".

La Bill and Melinda Gates Foundation, che ha già impegnato miliardi di dollari nella ricerca su altre malattie infettive, come ad esempio l'AIDS, ha investito più di 250 milioni di dollari su COVID-19. Secondo la fondazione i fondi vengono utilizzati per aiutare le comunità in difficoltà a prepararsi al virus, e sta contribuendo ad accelerarne il rilevamento sui pazienti infetti e il contenimento.


ID2020, ovvero l’identità digitale, è un progetto futuristico di società al quale da anni lavorano alcune delle più importanti fondazioni e aziende mondiali, compresa la Microsoft di Bill Gates.

L’ID2020 Alliance è nata nel 2015 ma solo poche persone conoscono la mission di questa partnership globale che riunisce organizzazioni pubbliche e private con lo scopo di “migliorare la vita di tutti i cittadini” tramite lo sviluppo e la diffusione dell’“identità digitale”.

Come può un’identità digitale aiutarci nella lotta ad una pandemia? La risposta a questa domanda è implicita nella mission dell’ID2020 Alliance; nulla di segreto, basta andare sul sito ufficiale di questa associazione per farsi un’idea di come chi ne fa parte vorrebbe migliorare la vita delle persone utilizzando tecnologie sempre più innovative.

ID2020: cos’è l’Alleanza per l’identità digitale

Come anticipato, l’Alleanza per l’identità digitale è nata nel 2015 quando organizzazioni private e pubbliche si sono riunite con l’obiettivo dichiarato di migliorare la qualità della vita tramite lo sviluppo dell’identità digitale.

L’Alleanza è gestita da una corporation che collabora con varie agenzie delle Nazioni Unite, di ONG, nonché con Governi e imprese di tutto il mondo. Nella lista dei partner finanziatori troviamo, tra i tanti, Bill Gates con la Microsoft, come pure la Rockefeller Foundation e la GAVI.

Se le prime due non hanno bisogno di presentazione, in pochi probabilmente conoscono la GAVI, tuttavia questa svolge un ruolo primario all’interno dell’organizzazione (e di seguito capirete il perché).

Ebbene, la GAVI è una “Vaccine Alliance” che riunisce settori pubblici e privati con l’obiettivo comune di creare pari accesso a vaccini nuovi e poco utilizzati per quei bambini che vivono nei Paesi più poveri del mondo. E proprio quello dei vaccini è un tema centrale sul quale si fonda l’identità digitale.

L’ID2020, infatti, è un programma di identificazione elettronica che punta ad includere ogni persona sulla terra; un programma che come piattaforma andrebbe ad utilizzare la vaccinazione generalizzata.

Ciò è possibile perché il programma andrebbe a sfruttare le operazioni di registrazione delle nascite, nonché delle vaccinazioni già esistenti, per andare a fornire ogni neonato di un’identità digitale portatile collegata biometricamente.

ID2020: microchip all’interno dell’organismo?

A questo punto immaginiamo che molti di voi si staranno chiedendo in che modo questa identità digitale potrebbe essere “collegata biometricamente” al singolo individuo.

La risposta è: tramite i Quantum Dot Tattoos, ovvero tatuaggi a punti quantici che implicano l’applicazione di microneedle a base di zucchero dissolvibili. Questi sono composti di due parti: il vaccino contro la malattia e dei punti quantici a base di rame fluorescente incorporati all’interno di capsule biocompatibili su scala micron. Quest’ultimi - che si dissolvono sotto la pelle - rilasciano dei punti quantici i cui schemi possono essere letti in futuro per identificare qual è il vaccino somministrato.

ID2020: quali legami con il COVID-19

Ai Quantum Dot Tattoos stanno lavorando i ricercatori del MIT e della Rice University e questi potrebbero avere, parola di Bill Gates, un ruolo fondamentale nella lotta dal COVID-19 e di eventuali pandemie future.

Secondo il fondatore della Microsoft (che ricordiamo è stato tra coloro che hanno anticipato il rischio di una possibile diffusione globale di un virus), infatti, ci sarà un momento in cui avremo dei certificati digitali per mostrare coloro che si sono ripresi e quindi sono immuni dalla malattia.

Certificati digitali dove si potrà anche capire chi si è sottoposto al vaccino (una volta che questo sarà pronto).

ID2020: qual è l’obiettivo dell’Alleanza per l’identità Digitale

Certificati digitali che serviranno, quindi, per tenere una sorta di registro delle vaccinazioni e che saranno parte integrante dell’intero progetto dell’ID2020.

Progetto che sembra comprendere anche altri dati e informazioni. Dei microchip, infatti, potrebbero essere impiantati per la conferma della nostra identità personale (ad esempio in sostituzione dei documenti d’identità), ma anche per la condivisione di informazioni bancarie (potenzialmente, quindi, si potrebbe anche pagare per mezzo di questi microchip).

Ad oggi è ancora tutto ipotetico ma l’Alleanza per l’identità digitale ci sta lavorando e non si nasconde. Gli obiettivi, infatti, sono tutti nero su bianco sul sito Internet della fondazione, dove si legge, ad esempio, che grazie a questo strumento si avrà la capacità di “dimostrare chi sei” - un diritto umano fondamentale e universale - “in maniera affidabile sia nel mondo fisico che online”.

Ma perché questa necessità impellente di avere una propria identità digitale? Obiettivo dell’Alleanza è che tutti gli individui possano avere accesso ad un ID in grado di consentire loro di dimostrare - dalla nascita alla morte - chi sono, sia nei contesti nazionali che internazionali.

È giusto che questi individui possano avere controllo su come queste informazioni personali vengono raccolte, nonché utilizzate e condivise. Basti pensare che ad oggi l’accesso ai beni e ai servizi è particolarmente complicato per circa un miliardo di persone; questo a causa della mancanza di un’identificazione riconosciuta. Un problema che, parere dell’ID2020 Alliance, smetterebbe di esistere in presenza di una “buona” identità digitale, in quanto gli individui che ne sono in possesso potrebbero utilizzare le loro credenziali presso una varietà di istituzioni differenti al fini di avere accesso ad una molteplicità di servizi.

Il tutto, garantisce l’Alliance, nel “massimo rispetto della privacy e della sicurezza”, visto che sarà l’individuo a controllare le proprie informazioni.

ID 2020: perché molti non sono favorevoli

Paradossalmente il motivo per cui molte persone sono fortemente contrarie al progetto dell’identità digitale riguarda proprio un principio sul quale fa leva l’Alleanza, ovvero quello della privacy.

È lecito, infatti, chiedersi quali sarebbero gli effetti e le implicazioni per la privacy qualora il progetto partisse in scala mondiale rendendo obbligatoria l’implementazione di un microchip nel proprio organismo.

C’è chi ritiene ci possa essere il rischio di una società creata sul modello del Grande Fratello di Orwell, dove la presenza del microchip ci farebbe vivere con la sensazione (e forse non solo con quella) di essere controllati in ogni dove e in qualsiasi momento.

Senza dimenticare poi il conflitto di interessi che si verrebbe a creare con la Microsoft visto il potere globale che inevitabilmente acquisirebbe l’ID 2020 Alliance e tutti i suoi partner. Così come pure il potere che ne deriverebbe per la Big Pharma, ovvero per tutte le case farmaceutiche impegnate nella ricerca e nella somministrazione dei vaccini.

C’è chi teme, quindi, che l’Identità Digitale possa andare a limitare la legittima libertà personale. Ovviamente per il momento si ragiona su una scala ipotetica, ma pensiamo a cosa potrebbe succedere qualora diventasse obbligatorio e una persona si rifiutasse di farselo impiantare: verrebbe compromesso il regolare svolgimento della vita sociale, visto che avere un ID potrebbe essere fondamentale per la ricerca di un lavoro, per l’accesso al credito, ma anche per andare a scuola.

Ribadiamo che l’ID2020 Alliance promette un utilizzo etico di questa nuova tecnologia, ma il timore di finire in una società dove l’individuo potrebbe essere controllato da remoto spaventa in molti.
Tanto per essere complottisti (ma non troppo). Bill Gates è del 1955 ed ha 65 anni, l'anno prossimo 2021 ne avrà 66. Il 2021 è anche l'anno in cui Gates a 66 anni prevede di lanciare il vaccino con chip sottopelle 666 e la criptovaluta in seguito ad eliminazione del contante. Complottismo o realismo?

Cinzia Palmacci

il marchio della bestia – DISINFORMAZIONE.IT

SATANA E I DUE SUE ALLEATI - ppt scaricare


Vaccino sul Covid-19, risultati positivi dai test negli Stati Uniti: sviluppati anticorpi (ce lo dice Fauci amico di Bill Gates)

"Il potenziale vaccino avrebbe inoltre finora dimostrato di essere "sicuro e ben tollerato", non presentando gravi effetti collaterali". Non presenta "gravi" effetti collaterali? Comunque significa che può comportare degli effetti collaterali.
Il giudizio sulla gravità lasciato a Anthony Fauci è come chiedere all'oste se il suo vino è buono....

I livelli di anticorpi rilevati nelle prime otto persone sottoposte ai test clinici con l'Rna messaggero-1273 sonouguali o superiori a quelli riscontrati nei pazienti guariti dal Coronavirus.



La speranza e che uno tra i tanti candidati vaccini alla fine superi il traguardo e presto possiamo liberarci da questo incubo.

La società statunitense di biotecnologia Moderna ha annunciato che i primi risultati della sua sperimentazione sul potenziale vaccino per il coronavirus sono stati "positivi". La 'fase 1' dei test clinici, si spiega, ha mostrato che le persone che si sono sottoposte alla sperimentazione hanno sviluppato anticorpi in modo del tutto simile ai pazienti di Covid-19 che sono guariti.

I livelli di anticorpi rilevati nelle prime otto persone sottoposte ai test clinici con l'Rna messaggero-1273 sono risultati uguali o superiori a quelli riscontrati nei pazienti guariti dal Covid-19.
Il potenziale vaccino avrebbe inoltre finora dimostrato di essere "sicuro e ben tollerato", non presentando gravi effetti collaterali. Moderna, che lavora con l'Istituto nazionale delle allergie delle malattie infettive guidato dal virologo Anthony Fauci, avvierà ora la 'fase 2' della sperimentazione e spera di partire con la 'fase 3' nel mese di luglio.

IL QUESTIONARIO ONLINE PRESENTATO COME UNA «INDAGINE EPIDEMIOLOGICA NAZIONALE COVID-19» È UFFICIALE

LA CORSA ALLO STERMINIO AVANZA FRA APP TRACCIANTI, TAMPONI E QUESTIONARI. MANCA SOLO LA GESTAPO SANITARIA CHE CI OBBLIGA A DOMICILIO....




Lunedì 20 aprile la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp la richiesta di verificare l’ufficialità di un questionario online ospitato dal sito della Commissione europea e presentato come una «Indagine epidemiologica nazionale Covid-19».


A generare diffidenza ha contribuito l’avviso che accompagna il sondaggio, un messaggio con cui la Commissione europea si esonera da ogni responsabilità relativa al «contenuto dei questionari creati utilizzando il servizio EUSurvey, che ricade sotto l’esclusiva responsabilità del creatore o del gestore del modulo».

Il questionario è reale

Come si legge in un comunicato del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) del 14 aprile 2020, l’indagine è stata pubblicata dal CNR in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche dell’Ospedale Sacco (diretto dal professor Massimo Galli), l’Istituto di Neuroscienze e l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (SIGG) e la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT).


Lo studio, che ha ricevuto il via libera del Comitato Etico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani IRCCS, è totalmente anonimizzato e ha lo scopo di ottenere una stima realistica della diffusione del Covid-19 sul territorio italiano, in modo tale da aiutare le autorità sanitarie ad approntare programmi efficaci di sorveglianza e intervento.


Il questionario è stato pubblicato lo scorso 13 aprile e rappresenta ad oggi il metodo più affinato per condurre un’indagine epidemiologica su un campione di popolazione, in attesa dei dati più certi che arriveranno dai 150 mila test sierologici in arrivo dal 3 maggio.

Ecco come Bill Gates ha allungato gli artigli sulla salute degli Italiani (con buona pace del governo): 3 progetti di terapie sperimentali all'ospedale finanziati dalla Fondazione di Bill Gates

E’ Bill Gates che finanzia la corsa italiana per trovare la cura al Covid-19 e tra i progetti avanzati ce ne sono tre che riguardano anche Cremona. La fondazione Gates ha infatti stanziato 250 milioni di dollari per contrastare il virus, spenderà miliardi per trovare il vaccino che dovrà essere somministrato a 7 miliardi di persone per fermare la pandemia. Per questo la Gates Foundation lavora e finanzia otto progetti per il vaccino. Intanto però bisogna trovare la cura attraverso “Il Clinical Tral Tracker di Cytel segue gli sviluppi del farmaci. Molti trial sono avviati nel nostro Paese a Milano (Fatebenefratelli-Sacco dove lavora l'epidemiologo Massimo Galli, San Raffaele), al Mario Negri, a Roma, a Brescia, a Parma. Il professor Cesare Perotti del San Matteo lavora sul plasma dei malati guariti in collaborazione con il Poma di Mantova, il Maggiore di Lodi e l’ospedale di Cremona. Tutti questi test, insieme ad altri in corso nel mondo, sono collegati attraverso la fondazione di Bill Gates.

La salute umana è diventata il business preferito di "filantropi sterminatori" miliardari come Bill Gates. L'esperienza e il buonsenso dovrebbero insegnare che mettere la salute e tutte le strutture cardine di una comunità umana in mano alle lobby è un errore madornale. Questi signori non si facciano illusioni. Un noto epidemiologo italiano ha paventato la possibilità di tamponi a domicilio. E quanto si è scaldato quando un giornalista gli ha ricordato di fare solo il suo mestiere lasciando alle persone la libertà di decisione sulla propria salute e la scelta della cura! Vorrei ricordare che il domicilio è sacro, e se non vogliamo, in casa nostra non entra nessuno! Di fronte a tanta smania verso forme nuove di tracciamento e individuazione degli "appestati" s'impone una riflessione: perché tanto accanimento? E' davvero la nostra salute che vogliono tutelare o è piuttosto sete di guadagno, o peggio, un piano di sterminio programmato neppure più tanto segreto? E' una caccia ai dissidenti al sistema quella che si è aperta? Ascoltate questo video interessante, soprattutto nella parte finale:



5G CORONAVIRUS Q-ANON - IL VERO COMPLOTTO
(IMPORTANTISSIMO DAL MINUTO 56 IN POI)



Cinzia Palmacci 


Fonte:

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Martedi 19 Maggio 2020
Martedì della VI settimana di Pasqua

Capitolo 16 1 Vi ho detto queste cose perché non abbiate a ...

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Rallegriamoci ed esultiamo,
diamo gloria a Dio,
perché il Signore
ha preso possesso del suo regno,
il nostro, Dio, l’Onnipotente. Alleluia. (Ap 19,7.6)

Colletta
Esulti sempre il tuo popolo, o Padre,
per la rinnovata giovinezza dello spirito,
e come oggi si allieta
per il dono della dignità filiale,
così pregusti nella speranza
il giorno glorioso della risurrezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 16,22-34)
Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia.


Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, la folla [degli abitanti di Filippi] insorse contro Paolo e Sila, e i magistrati, fatti strappare loro i vestiti, ordinarono di bastonarli e, dopo averli caricati di colpi, li gettarono in carcere e ordinarono al carceriere di fare buona guardia. Egli, ricevuto quest’ordine, li gettò nella parte più interna del carcere e assicurò i loro piedi ai ceppi.
Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i prigionieri stavano ad ascoltarli. D’improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito si aprirono tutte le porte e caddero le catene di tutti.
Il carceriere si svegliò e, vedendo aperte le porte del carcere, tirò fuori la spada e stava per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. Ma Paolo gridò forte: «Non farti del male, siamo tutti qui». Quello allora chiese un lume, si precipitò dentro e tremando cadde ai piedi di Paolo e Sila; poi li condusse fuori e disse: «Signori, che cosa devo fare per essere salvato?». Risposero: «Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia». E proclamarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della sua casa.
Egli li prese con sé, a quell’ora della notte, ne lavò le piaghe e subito fu battezzato lui con tutti i suoi; poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 137)
Rit: La tua destra mi salva, Signore.

Oppure:
Signore, il tuo amore è per sempre.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.

Canto al Vangelo (Gv 16,7.13)
Alleluia, alleluia.
Manderò a voi lo Spirito della verità, dice il Signore;
egli vi guiderà a tutta la verità.
Alleluia.

VANGELO (Gv 16,5-11)
Se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.
E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Lo Spirito Santo è stato mandato da Cristo nel mondo per continuare il giudizio di accusa contro l'incredulità. Preghiamo con fede, dicendo:
Donaci il tuo Spirito di verità, Signore.

- Per tutti i cristiani perseguitati e per gli uomini che affrontano le carceri per la giustizia, perchè abbiano la fede di partecipare al martirio di Cristo che si prolunga in loro. Preghiamo.
- Per coloro che si consacrano alla lode perenne giorno e notte, perchè siano fedeli alla testimonianza del regno dei cieli. Preghiamo.
- Per coloro che l'apparente assenza di Dio lascia nello sconcerto e nell'amarezza, perchè la loro fede sia ravvivata dalla nostra testimonianza e dal nostro amore fraterno. Preghiamo.
- Per le nostre famiglie, perchè siano aperte a ricevere il messaggio evangelico annunciato ad esse in preparazione alla celebrazione dei sacramenti dei loro figli. Preghiamo.
- Per tutti noi, perchè sappiamo ringraziare il Signore e gioire insieme per aver ricevuto il battesimo fin dagli albori della nostra esistenza. Preghiamo.
- Per chi è impegnato nelle forze dell'ordine. Preghiamo.
- Per chi si prepara a ricevere la cresima. Preghiamo.

O Dio, che per mezzo dello Spirito consolatore continui a contestare la nostra incredulità, rendici coraggiosi nel denunciare i falsi valori della nostra cultura razionalistica e consumistica. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che in questi santi misteri
compi l’opera della nostra redenzione,
fa’ che questa celebrazione pasquale
sia per noi fonte di perenne letizia.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Accetta, Signore, le offerte che portiamo al tuo altare;
donaci la sapienza dello Spirito,
perché ci guidi nel cammino della salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO PASQUALE I, II, III, IV, V


Antifona di comunione
Il Cristo doveva patire
e risuscitare dai morti
e così entrare nella sua gloria. Alleluia. (cf. Lc 24,46.26)

Oppure:
“Lo Spirito Consolatore convincerà il mondo
quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio”.
Alleluia. (Gv 16,8)


Preghiera dopo la comunione
Esaudisci, Signore, le nostre preghiere:
la partecipazione al mistero della redenzione
ci dia l’aiuto per la vita presente
e ci ottenga la felicità eterna.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
O Dio, che alla mensa di un solo pane
accogli i tuoi figli, riuniti nel tuo amore,
fa’ che solidali fra noi
rendiamo efficace testimonianza al Signore risorto.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



Commento
“Ci sono molti modi di essere presenti. Se due alberi si trovano l’uno vicino all’altro, sono presenti l’uno all’altro, ma in un senso del tutto esteriore ed imperfetto. Non sanno nulla l’uno dell’altro, non si preoccupano l’uno dell’altro e, nonostante la loro vicinanza, rimangono estranei l’uno all’altro.
La presenza nel vero senso della parola comincia solo nel momento in cui due esseri si conoscono spiritualmente e si mettono l’uno di fronte all’altro consapevolmente. Ciò permette loro di avere interiormente una sorta di immagine l’uno dell’altro, per cui l’altro ha, per così dire, una seconda esistenza in colui con il quale è in rapporto. E se una presenza di questo genere è mantenuta nella maggior parte delle persone che si incontrano, essa può diventare una realtà potente in chi ci conosce e ci ama. L’immagine dell’altro che ognuno porta in sé è, per così dire, carica di realtà. Anche la solitudine può essere piena della presenza dell’altro” (Balthasar).
Gesù risponde alla tristezza dei discepoli, provocata dal suo annuncio che presto se ne sarebbe andato, con la promessa dello Spirito: “È bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore”. Mandando loro il suo Spirito, Gesù sarà presente in loro. Ma la sua presenza non sarà puramente esteriore. Con la discesa dello Spirito, la sua assenza si trasformerà in una forma di presenza più profonda, più reale.
Questa nuova forma della presenza di Gesù nei suoi, tramite lo Spirito, porterà a compimento la sua vittoria definitiva sul mondo.
Nel corso della sua vita terrena, Gesù era stato respinto dagli Ebrei e stava per essere condannato a morte. Lo Spirito rivisiterà questo avvenimento, provando ai discepoli che il peccato è dalla parte del mondo (perché non ha creduto in lui), che la giustizia è dalla parte di Gesù (poiché la sua vita non termina nel sepolcro, ma ritorna al Padre) e che è il principe del mondo ad essere condannato. Testimoniando questa vittoria, lo Spirito Paraclito diventa un antidoto alla tristezza che attanaglia i cuori dei discepoli nel momento in cui Gesù se ne sta andando e, nello stesso tempo, alla persecuzione che si scatenerà contro di loro.

lunedì 18 maggio 2020

Su Gentiloni, Soros, Renzi…chi finanzia l’invasione africana in Italia?


413566-995x497

UNA FRASE CHE METTE I BRIVIDI: ...“necessità di consegnare ogni sovranità dello Stato Italiano a beneficio dell’Unione Europea”. I potentati finanziari designano Gentiloni per proseguire l’opera di spoliazione ed invasione dell’Italia

di Luciano Lago, Controinformazione, Dic 13, 2016

“…Il nome di Gentiloni è stato suggerito [come sostituto di Renzi, ndr.] dai potentati finanziari, da Bruxelles e da Washington come persona di provata fedeltà alle centrali di potere sovranazionale che dirigono il sistema Italia. […] il “conte” (è) un grande entusiasta della subalternità alla oligarchia europea di Bruxelles tanto da dichiarare la “necessità di consegnare ogni sovranità dello Stato Italiano a beneficio dell’Unione Europea”.

“…Gentiloni è noto per essere un fedele esecutore delle politiche dettate da Washington, tanto da ripetere a pappagallo tutti i dispacci inviati dal Dipartimento di Stato USA, senza mai discostarsi di un millimetro dalla linea di Washington: ad esempio sulla questione delle sanzioni alla Russia e sulle politiche di provocazione della NATO con le concentrazioni di truppe ed esercitazioni alle frontiere russe. Fu lo stesso Gentiloni a dichiararsi a favore dell’invio di militari italiani in Lettonia a seguito dei reparti NATO.

“Scrivevamo nel 2015: “… l’Italia, (…) in ossequio alle direttive del Dipartimento di Stato USA, partecipa alle sanzioni contro la Siria, negando anche la fornitura di medicinali e generi di necessità alla popolazione siriana stremata da quasi 5 anni di conflitto. Lo stesso governo italiano partecipa all’embargo contro lo Yemen, per consentire alle forze degli “amici” sauditi di massacrare meglio la popolazione locale”.


E’ GEORGE SOROS A FINANZIARE L’INVASIONE AFRICANA DELL’ITALIA. ECCO NOMI, ORGANIZZAZIONI, NAVI E PIANI CRIMINALI

Finalmente anche alcune testate giornalistiche si accorgono di chi si trova dietro il piano di invasione dell’Italia, chi lo finanzia, chi lo favorisce e quali sono gli interessi che sono collegati all’immigrazione clandestina.


Le principali ONG impegnate nel traffico di africani verso l’Italia sono: Moas, Jugend Rettet, Stichting Bootvluchting, Médecins sans frontières, Save the children, Proactiva Open Arms, Sea-Watch.org, Sea-Eye, Life boat.

Il principale finanziatore di questa galassia di organizzazioni che riversano orde immani di africani in Italia è la Open Society di George Soros. A queste ONG Soros ha promesso – e quindi iniziato a “donare” – 500 milioni di dollari per organizzare l’arrivo dei migranti africani in Italia e dall’Italia in altre nazioni europee.

Il primo a svelare questo retroscena è stato il capo di Frontex, Fabrice Leggeri che ha denunciato il fatto che le navi di queste ONG finanziate da Soros carichino a bordi gli africani sempre più vicino alle coste libiche, spiegando come questo comportamento criminale incoraggi i trafficanti a stiparli su barche inadatte al mare con rifornimenti di acqua e carburante sempre più scarsi rispetto al passato.

Le navi impegnate in questo traffico di africani verso l’Italia sono: il Topaz Responder da 51 metri del Moas, il Bourbon Argos di Msf e l’MS di Sea Eye. I costi altissimi di gestione di queste grosse navi sono coperti totalmente dai finanziamenti di Soros.

è una flotta di navi fantasma. Battono bandiera panamense la Golfo azzurro, della Boat Refugee Foundation olandese e la Dignity 1, di Medici senza frontiere.

Batte bandiera del Belize il Phoenix, di Moas, e bandiera delle isole Marshall il Topaz 1, sempre di Moas. Tra le ONG che gestiscono questa flotta fantasma c’è la tedesca Sea Watch armatrice di due di queste navi. E la Sea Watch dichiara di agire per il presunto diritto alla libertà di movimento (di chiunque senza rispettare la sovranità delle nazioni come l’Italia) e di non accettare alcuna distinzione tra profughi e clandestini senza alcun diritto in base alle leggi internazionali di accoglienza.


George Soros: il nemico dei governi dell’Europa orientale

Dopo l’Ungheria di Viktor Orban, un secondo Stato dell’Unione europea addita George Soros e i suoi fondi, accusandolo di organizzare proteste antigovernative e tentativi di destabilizzazione del Paese. Il capo del partito al governo ed ex-primo ministro della Romania, Liviu Dragnea, noto per la politica economica nazionale indipendente, chiama i capi delle proteste di piazza “agenti di Soros” (1).
[…] La funzionaria a capo delle comunicazioni dell’Open Society Foundation, Laura Silber, non nasconde la propria azione. “La società civile svolge un ruolo importante nel responsabilizzare i governi e rafforzare le democrazie; siamo orgogliosi di sostenere le organizzazioni che lavorano per migliorare la vita delle persone“, spiegava Silber. (2) Come Balkan Insight conclude, l’Open Society Foundations è onorata di finanziare chi lavora per creare una vita migliore per le persone nella regione. E se qualcuno avesse dubbi sul fatto che “le proteste” siano spontaneamente inscenate dalla gente, l’istantanea di seguito prova la straordinaria organizzazione dei partecipanti:

“Soros è persona non gradita presso alcuni governi dell’Europa orientale. Szilard Nemeth, vicepresidente del partito al governo ungherese Fidesz, aveva detto a gennaio che il Paese avrebbe usato “tutti gli strumenti a disposizione” per “spazzare via” le ONG finanziate dal finanziere ebreo di origine ungherese che “serve i capitalisti globali e sostiene la correttezza politica contro i governi nazionali”. (3) Gli ungheresi non sono i primi. Il primo ministro macedone Nikola Gruevskij annunciava la “de-sorosizzazione” dello Stato (4), dicendo che “Se non fosse stato per George Soros e tutti i milioni che versa in Macedonia all’intera rete di organizzazioni non governative, media, politici, di dentro e di fuori… l’economia sarebbe più forte e avremmo altri nuovi posti di lavoro” (5). Soros è stato accusato d’interferire negli interessi nazionali anche in Albania, Bulgaria, Croazia, Serbia e Polonia. La sua attività sarebbe uno dei motivi dei recenti sconvolgimenti politici in Romania, però. Il Partito Socialdemocratico al potere (PSD) ha perseguito una politica economica indipendente prima e dopo l’elezione di dicembre. Oltre ad abbassare le tasse (non pienamente recepite dall’UE, ma che hanno avuto un impatto economico positivo nel Paese), il governo rumeno ha approvato una legge che richiede che il 51% di prodotti come carne, verdure, frutta, uova, prodotti caseari e pane venduti nei supermercati, provenga da produttori locali. Agendo su pressione della lobby francese (6), la Commissione europea ha aperto procedure d’infrazione contro la Romania per la legge sulla vendita alimentare al dettaglio, per violazione della libertà di circolazione delle merci. (7)

La spaccatura in Europa tra Paesi occidentali e orientali si approfondisce ad ogni tentativo politico di Bruxelles di risolvere i problemi attuali”.

GIA’ NEL 2010 RENZI FACEVA AFFARI CON SOROS


“…Prende forma il progetto Smart dissident a Firenze. La fondazione Soros ha accettato di aderire al gruppo di lavoro per creare «case rifugio» per i blogger dissidenti. Ventiquattro attivisti, giornalisti del web, che non possono più vivere nei paesi di provenienza perché perseguitati, abiteranno alle Murate, dal 2011. L’Open society institute & Soros Foundation, «braccio armato» del discusso finanziere Soros, negli anni ha finanziato molte associazioni e gruppi indipendenti che lottavano contro i regimi: tra i primi, Solidarnosc in Polonia e il movimento che ha portato alla «rivoluzione delle rose» in Georgia. E ora la fondazione, per bocca del presidente Aryeh Neier, ha accettato di partecipare alla creazione di questo centro. Non è l’unico accordo stretto in questo senso durante la visita della delegazione fiorentina capitanata dal sindaco Matteo Renzi negli Usa. «Alla Georgetown University abbiamo incontrato Evgenij Morozov, uno dei massimi esperti del rapporto tra internet, libertà di espressione e dissidenti in rete», dice l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Giuliano da Empoli. Morozov, che oltre ad essere dirigente Yahoo! e docente alla Georgetown scrive per l’Herald tribune e tiene uno dei più seguiti blog centrati sull’influenza di internet nelle politiche mondiali, «ci ha dato la sua disponibilità a collaborare».
IL PROGETTO SMART DISSIDENTS – Il progetto Smart Dissident si costruirà in due tappe: «Un primo appuntamento a maggio, a Firenze, del gruppo di lavoro per mettere in piedi l’operazione. In autunno ci sarà un grande raduno di blogger dissidenti da tutto il mondo». Nel 2011, aprirà la residenza: ma non sarà un «ostello — giura da Empoli — vogliamo farne un centro di informazione e scambio di esperienze», aperto alla città. Nella visita newyorchese, gli altri appuntamenti (tranne un’improvvisata cena con alcuni dirigenti della sede Rai, assieme al presidente della tv pubblica Paolo Garimberti) sono tornati a dedicarsi all’anno Vespucciano. In attesa che il governo sdogani la legge per celebrare il cinquecentesimo anniversario della morte del navigatore fiorentino, c’è da trovare possibili canali di finanziamento: anche perché il provvedimento dell’esecutivo riguarderà più la parte «normativa» che l’arrivo di fondi speciali: forse un commissario, come è successo per analoghe iniziative in passato, che possa agevolare le varie operazioni da compiere, norme e poteri maggiori all’amministrazione, lo snellimento delle procedure. Per i fondi si potrebbe pensare a una fondazione o utilizzare lo stesso meccanismo del Capodanno: le sponsorizzazioni per coprire i costi dei singoli eventi. In attesa di capire come fare, la delegazione fiorentina a New York si concentra sulla creazione di relazioni e rapporti. Come l’incontro con il rabbino capo della città della mela, rav Schneier, con il quale Renzi ha parlato anche dell’illuminazione della Sinagoga fiorentina, prima di un incontro con altri esponenti della comunità. È probabile che il sindaco Renzi attribuisca a Schneier, che in passato ha collaborato con la comunità ebraica fiorentina, un riconoscimento della città”


(Tra le opere a cui Soros ha collaborato):
Scontro tra Usa e Albania, dietro alle quinte c’è Soros?
Le istituzioni albanesi accusano l’ambasciatore Usa di essere un agente di Soros e di voler condizionare la politica albanese.

“…La procura albanese accusa l’ambasciatore Usa di aver ricattato le istituzioni, anche mediante la revoca dei visti, affinché alcune indagini su irregolarità commesse da alcune imprese fossero chiuse.

“…la nota evidenzia come il comportamento dell’ambasciatore sia “molto simile” alle strategie di George Soros per condizionare l’opinione pubblica e svilire il ruolo delle istituzioni.


Macedonia di Soros

Il blog di Giampaolo Rossi, 4 aprile 2017

UN PERFETTO LABORATORIO

La Repubblica di Macedonia è grande più o meno come la Sicilia ed ha la metà dei suoi abitanti. […] Eppure, da qualche anno, questa piccola nazione d’Europa, è uno dei laboratori delle più avanzate tecniche di “Rivoluzione colorata” che George Soros ha messo in piedi per i suoi esperimenti “democratici”.

“Il 27 Febbraio del 2012 la Open Society di George Soros ha stipulato un accordo con il Governo degli Stati Uniti, di oltre 2,5 milioni di dollari per realizzare in Macedonia il Civil Society Project, il piano di democratizzazione della piccola nazione balcanica attraverso una serie di Ong e associazioni macedoni. Nel 2014, l’accordo è stato ampliato ad altre quattro organizzazioni civili (tutte connesse con la Open Society o finanziate da essa), per un investimento complessivo di 5 milioni di dollari da parte dell’Usaid e 500 mila dollari della stessa Fondazione di Soros.

I dati, le cifre, le associazioni e le attività svolte, sono pubblicati in un Rapporto molto preciso redatto da un gruppo di giornalisti macedoni raccolti sotto la sigla “STOP SOROS“; rapporto che denuncia la collusione tra il governo americano e il finanziere illuminato e mostra la complessità delle connessioni e degli intrecci.

[…] Le organizzazioni che hanno ricevuto i milioni di dollari dal Governo Usa, attraverso l’Open Society, sono tutte emanazioni del partito di sinistra macedone SDSM (Unione Socialdemocratica Macedonia) derivazione del vecchio Partito Comunista dell’epoca jugoslava; e non è casuale che dal 2015 al 2016 queste organizzazioni coordinate dal SDSM, siano state le protagoniste delle proteste e degli scontri di piazza di quella “Rivoluzione colorata” che ha sconvolto la Macedonia portando alle dimissioni il governo conservatore in carica e alle elezioni anticipate; scontri guidati da leader come Pavle Bogoevski, attivista LGTB (…).

Lo schema Macedonia è molto simile allo schema Ucraina (dove tra l’altro ricordiamo, il ruolo di Soros è ampiamente documentato)
Anche i personaggi sono gli stessi: come Victoria Nuland, la responsabile per le politiche eurasiatiche di Obama, che durante la Rivoluzione colorata si è recata in Macedonia “per incontrare gli attivisti civili ed incoraggiarli a continuare il loro lavoro”esattamente quello che fece durante Maidan.


Montenegro ed ora anche la Macedonia stanno per entrare nella NATO e nell’UE


Dalla foto tratta da una recente conferenza stampa, sono evidenti i segni di affetto popolare sui visi di alcuni esponenti della leadership politica macedone, che ha scelto, contro la volontà popolare, di entrare nella NATO e successivamente nell’UE. In Montenegro è stato appurato che solo il 22 per cento della popolazione era favorevole alla decisione governativa, non si hanno stime precise sulla volontà popolare macedone, ma dal dissenso che emerge nelle vie e nelle piazze fino a sfociare nell’aggressione al Parlamento, è probabile che siano analoghe a quelle montenegrine. Ennesima dimostrazione di come le élite politiche locali siano asservite ad interessi estranei al paese e non rispettino la volontà popolare. Ma è anche la dimostrazione di come i poteri forti Usa (cui sono asserviti quelli europei) non apprendano dall’esperienza e continuino ad interferire nei Balcani, nonostante la Storia abbia sempre rivelato quanto sia pericoloso. Evidentemente gli interessi geopolitici e strategici prevalgono sul buon senso e cercare di sottrarre quelle località dalla sfera di influenza politico culturale russa, vale il rischio di creare forti dissensi sociali fino a sfociare in aspri conflitti tra le diverse componenti etniche (leggasi in tal caso tra albanesi e macedoni, essendo i primi totalmente asserviti e finanziati da USA e UE). Claudio

Cav. Dott. Claudio S. Martinotti Doria, blogger

La prossima guerra scoppierà nei Balcani?


” I Balcani sono di nuovo in ebollizione …replay di un vecchio conflitto che è stato in gran parte dimenticato.

In un’intervista con il magazine Politico edizione europea, il Primo Ministro albanese Edi Rama ha minacciato la guerra se al Kosovo viene negato l’ingresso nell’Unione Europea:
‘Il primo ministro albanese ha dichiarato che l‘unione tra l’Albania e il Kosovo non può essere esclusa in una prospettiva di adesione all’UE dei Balcani occidentali in dissolvenza.’ 

“In un’intervista a Politico … Il primo ministro Edi Rama afferma che l’Europa si troverebbe di fronte ‘un incubo’ se i Balcani ‘impazziscono’,perché l’adesione all’UE è all’ordine del giorno, la regione può diventare un ‘zona grigia in cui gli altri attori hanno più influenza di quanto l’abbia l’Unione europea.’”
Cosa intende Rama con “impazzire”? Suona come una guerra. E questo potrebbe essere chiaramente il risultato della fusione tra il Kosovo e l’Albania, che Rama sta minacciando. la Serbia può agire rapidamente per garantire la sicurezza della minoranza serba assediata nel Kosovo, in questo caso: la Russia, starebbe accanto a Belgrado, e sosterrebbe i serbi.

La riluttanza della UE di ammettere che sia in Kosovo che in Bosnia sono radicate sfacciate pratiche antidemocratiche di queste due delinquentocrazie, dove la violenza politica, la frode elettorale, e la corruzione sono di routine.

Dal momento che la guerra del Kosovo nel 1999, ha diffuso un movimento pan-albanese che cerca di creare la “ Grande Albania ” nella regione. Il sostegno rigido al Kosovo per l’indipendenza, l’attacco alla Yugoslavia in quel processo, dagli Stati Uniti che ha attivamente sostenuto questo movimento sia militarmente che politicamente.

Ora sta tornando a perseguitarci, minacciando un replay del conflitto balcanico. In Kosovo, il più grande partito di opposizione è determinata a tenere un referendum sull’unità con l’Albania, nonostante un divieto esplicito di questa opzione nella costituzione del paese. Nella vicina Macedonia, sporadiche attività terroristica da parte dei separatisti albanesi hanno posto una minaccia all’unità del paese. In Bosnia, dove i musulmani dominano lo Stato “multiculturale”, la minoranza serba cerca l’indipendenza . E in Montenegro, fanno richieste di autonomia a fianco di una frangia radicale, che sostiene la “Grande Albania”. Neanche la Grecia è immune, porzioni del suo territorio sono rivendicati dagli albanesi ultranazionalisti. In breve, le minoranze albanesi in tutta la regione – radicalizzati dall’ideologia ultranazionalista – sono un fattore destabilizzante.

“Rama sta minacciando, in effetti, di annettere il Kosovo e creare una “Grande Albania”, una mossa che di certo può innescare un conflitto con la Serbia, (…). Ha detto a Politico che tale unione non è “il mio desiderio, ma una possibile alternativa alla porta chiusa dell’Unione europea.”

Questo è un ricatto: o ci danno l’adesione all’UE o lo spettro della guerra potrà ancora una volta essere sollevato nei Balcani destabilizzati: Come Rama ha ammesso: “L’unico modo per mantenere i Balcani in questa modalità pacifica e cooperativa … è quello di mantenere il percorso aperto dell’UE,

La risposta serba è stata rapida e inequivocabile:
“I funzionari serbi hanno avvertito Venerdì di un’altra guerra nei Balcani, se gli albanesi cercano di formare uno stato congiunto con il Kosovo, nella regione europea stanca della guerra, e l’Occidente non rifiuta un tale piano …. 

“Il Ministro del governo serbo Aleksandar Vulin ha detto che si aspetta che l’UE e la NATO denuncino tali affermazioni, altrimenti ci potrebbe essere un’altra guerra nei Balcani. 

“Vulin ha detto che una nuova guerra nei Balcani includerebbe anche Macedonia e Montenegro, che hanno grandi popolazioni di etnia albanese.”

Un punto pertinente è stato fatto dal premier serbo Alexsander Vucic, che ha commentato:. “. Se “ io” avessi detto che tutti i serbi dovrebbero vivere in uno stesso stato, sarei stato impiccato su un pennone da Bruxelles” Se questo è vero, perché per quest’altro non lo è? Un doppio standard?

“Le potenze occidentali hanno sempre utilizzato gli albanesi come un ariete per limitare l’influenza russa nei Balcani. Questa è stata la vera causa della guerra del Kosovo, e il sostegno occidentale ai bosniaci. […]

“La guerra del Kosovo fa nascere uno stato di gangster in mezzo ai Balcani: il Kosovo è la capitale dell’eroina in Europa, sono i tentacoli della mafia albanese che raggiungere da Pristina l’estero e penetra in tutti i paesi dell’Europa occidentale

Con entrambi, Albania e Montenegro membri della NATO, le antiche faide dei Balcani potrebbero facilmente richiamare gli Stati Uniti in un rinnovato conflitto. E questo dovrebbe significare un nuovo confronto con la Russia, il protettore storico degli slavi -, che è proprio quello che il Partito della Guerra sta sparando.

QUANDO RENZI PENSAVA DI INFINOCCHIARE I GIORNALISTI DISSIDENTI

QUANDO RENZI FACEVA AFFARI CON SOROS E ROBERT KENNEDY PER "PROTEGGERE" I BLOGGER E I GIORNALISTI DISSIDENTI. O LI VOLEVANO SCOVARE? LA STRUTTURA MESSA A DISPOSIZIONE PER IL PROGETTO "SMART DISSIDENT" ERA UN EX CARCERE. A PENSAR MALE.....
MA POI PERCHE' SOROS E RENZI DOVREBBERO AVERE TANTO A CUORE I GIORNALISTI E I BLOGGER DISSIDENTI? SONO UNA SPECIE IN VIA D'ESTINZIONE?....





Due giorni alle Murate per parlare di diritti umani e di come i nuovi media possono diffonderne la cultura. E' il corso di specializzazione su 'Human Rights and Social Media: Can Smart Dissidents Create Change?', promosso dal Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights (RFKC), in collaborazione con il Comune di Firenze e l'Ambasciata degli Stati Uniti. Il corso è rivolto a esperti di diritto internazionale e diritti umani, nonché ad esperti di comunicazione, professionisti, giornalisti, docenti, dottorandi e studenti di corsi post-universitari. Nei due giorni di attività si svolgeranno due tavole rotonde e due workshop tenuti dai maggiori esperti del settore. Alla cerimonia inaugurale erano presenti, tra gli altri, l'ambasciatore degli Stati Uniti David Thorne, il responsabile del RFKC Luis Bickford e il sindaco Matteo Renzi. 'Il progetto Smart Dissidents - ha spiegato Renzi - vuole creare alle Murate un rifugio, sulla scorta della Casa per i giornalisti perseguitati di Parigi, per quei dissidenti che, nei loro paesi, lottano per l'affermazione della giustizia e della libertà usando i nuovi media. Finalmente - ha proseguito - oggi insieme alla Fondazione intitolata a Bob Kennedy è partito il primo corso su Social Media and Human Rights con ospiti da tutto il mondo'. All'ex carcere delle Murate, dove un tempo si ospitavano detenuti, oggi si ospita la libertà.


Immigrati clandestini: reale priorità mentre l’Italia è in ginocchio?

L’epidemia di Covid-19 sembra affievolirsi e il tema dell’immigrazione illegale torna prepotentemente a prendere posto nel dibattito politico e mediatico. Il fronte su cui le polemiche si fanno più accese riguarda la regolarizzazione molti migranti illegali presenti in Italia, necessari secondo il governo che ha inserito l’iniziativa nel Decreto Rilancio, per i lavori di raccolta nell’agricoltura poiché quest’anno le maestranze stagionali proveniente dall’Europa orientale non raggiungeranno l’Italia a causa dell’epidemia di coronavirus.

Non è ancora chiaro quanti migranti illegali verranno interessati realmente dal provvedimento considerato che dovrebbero essere i datori di lavoro a chiederne la regolarizzazione.


Non stupirebbe se anche questo provvedimento sprofondasse nel caos più totale ma appare chiaro come la necessità di braccia nelle campagne (si parla di circa 150 mila posti da coprire) costituisca una banale scusa con cui le forze politiche immigrazioniste puntano a regolarizzare e a far accedere al welfare il maggior numero possibile di clandestini giunti in Italia negli ultimi anni.

Un’iniziativa che incoraggia ulteriori flussi su vasta scala che arricchiranno i trafficanti, le grandi organizzazioni malavitose e provocheranno altri morti in mare. E‘ sconcertante che un esecutivo incapace da tre mesi di attuare misure concrete di sostegno a cittadini e imprese trovi tempo, energie e risorse finanziarie per gli immigrati clandestini

L’82 per cento dei lavoratori agricoli stagionali sono italiani e quest’anno non sarebbe difficile integrarli ricorrendo a quanti hanno perso fonti di reddito (in “nero” o regolare) a causa della chiusura dell’Italia per il virus, a studenti o ricorrendo a chi già percepisce sussidi di disoccupazione e reddito di cittadinanza (RdC).

Un governo responsabile e consapevole delle tensioni sociali che attraversano l’Italia dovrebbe imporre pochi mesi di lavoro agricolo a chi riceve sussidi ed è in grado di lavorare, pena la perdita degli stessi. Risparmiare qualche mese di versamenti in termini di welfare a persone che hanno un lavoro temporaneo permetterebbe di liberare risorse finanziarie oggi necessarie a famiglie e imprese per rilanciare l’Italia.


Il governo avrebbe potuto cogliere l’attuale drammatica emergenza economica come una opportunità per imporre ai paesi di provenienza dei migranti illegali il rimpatrio dei clandestini subordinandolo alla concessione degli aiuti economici che oggi Italia e Ue forniscono a molti paesi afro-asiatici.

E’ evidente che regolarizzare i clandestini non eliminerà la loro condizione di povertà e precarietà sociale, a meno che non si intenda destinare a chi è entrato violando la legge in Italia più risorse di quelle che lo Stato non riesce a devolvere agli italiani.

La regolarizzazione di clandestini è un’operazione doppiamente clientelare: le forze della maggioranza di governo preservano così i rispettivi bacini elettorali da un lato facendo lavorare il circuito dell’accoglienza e assistenza ai migranti e dall’altro garantendo il reddito di cittadinanza a nullafacenti nonostante i posti di lavoro stagionale disponibili da subito nel settore agricolo.


Sul fronte degli arrivi illegali si consuma l’ennesima farsa, resa indecente dalla grave situazione che affronta l’Italia in questi mesi.

Gli sbarchi illegali a Lampedusa e in Sicilia continuano ormai senza sosta dopo che il Governo Conte ha reso lettera morta il decreto firmati da ben quattro ministri con cui a inizio aprile aveva stabilito lo stop all’accoglienza degli immigrati illegali a causa dell’emergenza sanitaria.

Un decreto fatto crollare (con la residua credibilità di questo governo) in pochi giorni da due navi delle ong che hanno avito infine il permesso di sbarcare quasi 200 clandestini su una nave traghetto trasformata in nave-quarantena al costo di 1,2 milioni di euro.

Terminata la quarantena i clandestini che avrebbero dovuto essere accolti in altri paesi Ue sono rimasti invece in Italia ma la vicenda è destinata a ripetersi come appare chiaro in queste ore. L’arrivo a Porto Empedocle della nave traghetto Moby Zaza, che farà da nave quarantena per i clandestini in arrivo da Libia e Tunisia sta facendo esplodere nuove polemiche.

La nave è dotata di tutti i comfort e il nolo di 30 giorni, prorogabili, costerà al contribuente tra 900 mila e 1 milione e 200 mila euro a seconda del numero di ospiti: ovvero, 4.210 euro al mese per ogni clandestino imbarcato nel caso tutti i 284 posti disponibili vengano occupati.

Una spesa e un’accoglienza inaccettabili considerate le difficoltà economiche in cui versano molti italiani aggravate dalle pachidermiche lentezze attuative dei provvedimenti del governo.


Lentezza che stride rispetto alla velocità con cui vengono approntate soluzioni e stanziati denari per accogliere immigrati illegali, peraltro quasi tutti originari del Bangladesh.

Cioè persone che non fuggono da guerre o carestie ma che hanno pagato migliaia di euro per raggiungere la Libia in aereo e da lì transitare in Italia grazie ai trafficanti.

La beffa si completa aggiungendo che molti altri clandestini sbarcati sono tunisini e marocchini o di altri paesi africani che hanno distrutto i propri documento prima di imbarcarsi (e solo per questa ragione non dovrebbero ottenere accoglienza) e che non hanno diritto ad alcun asilo.

Per ridurre il rischio che i migranti vengano soccorsi e riportati indietro dalle motovedette libiche, i trafficanti hanno ripreso a impiegare barconi in legno invece dei gommoni, i cui occupanti chiamano al telefono i soccorsi quando si trovano ad oltre 70 miglia dalle coste libiche.

Ragione in più, oggi più che mai, per riportare i clandestini nelle acque libiche e tunisine e consegnati alle locali autorità che peraltro l’Italia sovvenziona e sostiene con molti milioni di euro ogni anno. Occorrono respingimenti che scoraggino nuovi flussi, non navi di lusso e accoglienza per tutti che incoraggiano nuovi sbarchi, dall’inizio dell’anno quasi quadruplicati rispetto allo stesso periodo del 2019: 4.237 contro 1.129 al 15 maggio.

Respingimenti dovrebbero essere attuati per le stesse ragioni sanitarie ed economiche anche nei confronti dei clandestini asiatici (soprattutto afghani e pakistani) che da fine aprile hanno ripreso ad arrivare in Italia dalla frontiera slovena.


Sembra che le autorità croate e slovene abbiano allentato i controlli nei confronti dei clandestini in partenza dalla Bosnia e diretti in Italia ma in ogni caso sono naturalmente le nostre frontiere sempre aperte a chiunque violi le leggi (anche in un momento in cui i confini sono chiusi ai cittadini) ad attirare e incoraggiare traffucanti e immigrati illegali i cui costi di quarantena e accoglienza dovrebbero risultare inaccettabili oggi che sempre più italiani devono tirare la cinghia.

L’ISTAT ci dice che 3.7 milioni di italiani lavorano in nero o sotto caporalato, il 30% degli immigrati regolari vive in povertà e in 400 mila sono senza lavoro.

Il tasso di disoccupazione potrebbe raddoppiare, dal 10 al 20 percento, entro l’anno se si confermeranno le stime della Commissione Europea che prevede quest’anno un crollo del PIL italiano pari al 9,5 per cento.

Ancora l’ISTAT ha censito che i poveri assoluti sono cresciuti da 2,5 milioni a oltre 5 milioni (8,4% della popolazione) tra il 2011 e i 2018 mentre la povertà relativa colpiva due anni or sono quasi 9 milioni di persone (15%). In totale la povertà assoluta o relativa riguardava quasi un quarto degli italiani già prima dell’epidemia di coronavirus. Ancora più cupi erano i dati resi noti nel 2017 da Eurostat che stimava come il 23,7% della popolazione europea vivesse nella povertà o esclusione sociale valutando che in Italia tale percentuale salisse al 28,7%.

Nello stesso anno la Caritas, in prima linea anche nell’accoglienza dei migranti illegali, rendeva noto che nell’Italia Meridionale le sue mense sono frequentate per il 55,6% da cittadini italiani.

Numeri impressionanti destinati probabilmente a raddoppiare entro pochi mesi se le stime sulle conseguenze economiche del Covid-19 si riveleranno corrette. Accogliere e regolarizzare clandestini significa accendere la miccia in un contesto sociale già esplosivo che rischia di provocare gravi conseguenze sulla sicurezza e la tenuta delle istituzioni.