lunedì 18 maggio 2020

QUANDO RENZI PENSAVA DI INFINOCCHIARE I GIORNALISTI DISSIDENTI

QUANDO RENZI FACEVA AFFARI CON SOROS E ROBERT KENNEDY PER "PROTEGGERE" I BLOGGER E I GIORNALISTI DISSIDENTI. O LI VOLEVANO SCOVARE? LA STRUTTURA MESSA A DISPOSIZIONE PER IL PROGETTO "SMART DISSIDENT" ERA UN EX CARCERE. A PENSAR MALE.....
MA POI PERCHE' SOROS E RENZI DOVREBBERO AVERE TANTO A CUORE I GIORNALISTI E I BLOGGER DISSIDENTI? SONO UNA SPECIE IN VIA D'ESTINZIONE?....





Due giorni alle Murate per parlare di diritti umani e di come i nuovi media possono diffonderne la cultura. E' il corso di specializzazione su 'Human Rights and Social Media: Can Smart Dissidents Create Change?', promosso dal Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights (RFKC), in collaborazione con il Comune di Firenze e l'Ambasciata degli Stati Uniti. Il corso è rivolto a esperti di diritto internazionale e diritti umani, nonché ad esperti di comunicazione, professionisti, giornalisti, docenti, dottorandi e studenti di corsi post-universitari. Nei due giorni di attività si svolgeranno due tavole rotonde e due workshop tenuti dai maggiori esperti del settore. Alla cerimonia inaugurale erano presenti, tra gli altri, l'ambasciatore degli Stati Uniti David Thorne, il responsabile del RFKC Luis Bickford e il sindaco Matteo Renzi. 'Il progetto Smart Dissidents - ha spiegato Renzi - vuole creare alle Murate un rifugio, sulla scorta della Casa per i giornalisti perseguitati di Parigi, per quei dissidenti che, nei loro paesi, lottano per l'affermazione della giustizia e della libertà usando i nuovi media. Finalmente - ha proseguito - oggi insieme alla Fondazione intitolata a Bob Kennedy è partito il primo corso su Social Media and Human Rights con ospiti da tutto il mondo'. All'ex carcere delle Murate, dove un tempo si ospitavano detenuti, oggi si ospita la libertà.


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