PREGHIERE PER LA FESTA DEL CORPUS DOMINISignore Gesù, Tu sei il Pane vivo, Tu sei il pane di Dio, Tu sei il Pane disceso dal cielo, Tu sei il Pane per essere mio cibo. Quando mi accosto a Te nella comunione, fa’ che comprenda la profondità di questo mistero! Tu sei sempre pronto ad incontrarmi: fa’ che io cammini verso di Te, fa’ che io permetta di essere attratto da Te. Fa’ che ci sia sempre in me un’assoluta disponibilità, perché Tu possa travolgermi con la forza del tuo amore, e da questo mondo condurmi al Padre. Quando vieni a me nella comunione, illuminami per capire che mi sto sottomettendo alla tua azione divina. Donami la capacità di scoprire di essere faccia a faccia con il mistero del tuo amore per me. Fammi comprendere la tua chiamata, quella vocazione personale, ineffabile e misteriosa, a divenire una “cosa sola con Te e il Padre”. Radica in me la convinzione di appartenere a Te, di essere tuo possesso. Conferma in me il tuo dono, il dono completo di Te stesso a me! Si, o Signore, voglio appartenere a Te, così da poter dire con l’apostolo Paolo: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”.Signore Gesù, credo che sei nell’Eucaristia, vivo e vero. Tutto ciò che fa di Te una Persona, il Figlio dell’uomo ed il Figlio di Dio, tutto è presente. Credo che sei presente Tu, nato a Betlemme dalla Vergine, crocifisso sul Calvario, risorto il terzo giorno ed ora nella gloria alla destra del Padre. La tua Presenza, Signore, è misteriosa e invisibile; se anche non vedo nulla, se anche non sento nulla, credo fermamente , o Signore, che Tu sei realmente presente, perché Tu l’hai detto! Quando sei venuto in mezzo a noi, in terra di Palestina, nascosta era la tua divinità, evidente la tua umanità. Ora nel mistero eucaristico, velata rimane anche la tua umanità. Questo esige fede grande, questo reclama fede viva. Signore, accresci la mia fede, Signore donami una fede che ama. Tu che mi vedi, Tu che mi ascolti, Tu che mi parli, illumina la mia mente perché creda di più; riscalda il mio cuore perché ti ami di più! La tua Presenza, mirabile e sublime, mi attragga, mi afferri, mi conquisti. In ginocchio professo la mia fede in Te: “Signore mio e mio Dio”!Signore Gesù, fa’ che la mia adorazione sia un atto di amore; fa’ che sia un movimento del cuore e del pensiero: amore e pensiero per Te, Persona amata, qui presente.
La mia preghiera non sia fatta di formule ma di partecipazione interiore. I miei occhi fissi su di Te, il mio interesse incentrato su di Te, dicano il mio amore per Te.
Apri la mia vita a Te così che possa dirti: “Eccomi!”
E aprendomi a Te nascerà il bisogno di comunicare, pregare, adorare e ascoltare. E tutto questo per amore! Sarà un darti del tu, sarà parlare con Te senza pose, con tono familiare e amico, sarà un dialogare con Te col cuore in mano e con totale fiducia. Se è vero, o Signore, che quando prego ti guardo, è ancor più vero che Tu guardi me: mi guardi con i tuoi occhi colmi d’amore. Si crea allora un incrocio di sguardi: io ti ascolto e Tu mi ascolti, io ti ricordo e Tu mi ricordi, io ti cerco e Tu mi cerchi, io ti parlo e Tu mi parli.
Questa, o Signore, è la reciprocità dell’amore. Come Maria: Tu l’hai guardata e amata e lei in religioso ascolto, ha capito. E ha risposto: “Eccomi, avvenga di me quello che hai detto”.PREGHIERA DEL CONGRESSO EUCARISTICOO Dio, Padre di misericordia e fonte della vita,
tu ci chiami in tutto il mondo
per celebrare con rinnovato fervore
il grande mistero dell'Eucaristia,
memoriale perenne della Pasqua del tuo Figlio.
Entrando nel terzo millennio,
riconoscenti per la salvezza che ci è stata donata,
con fiducia ti chiediamo:
fa' che partecipando dell'unico pane e dell'unico calice diveniamo un solo corpo in Cristo,
e viviamo della vita divina
che Egli ci ha ottenuto a prezzo del suo Sangue.
Vivificati dal suo Santo Spirito
annunceremo al mondo
le meraviglie del tuo amore.
Per Gesù Cristo tuo Figlio, nato dalla Vergine Maria, che è Dio e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli. Amen.SEQUENZA DEL CORPUS DOMINISion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.
Impegna tutto il tuo fervore:
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.
Pane vivo, che dà vita:
questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.
Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.
Lode piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.
Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.
E il banchetto del nuovo Re,
nuova, Pasqua, nuova legge;
e l'antico è giunto a termine.
Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l'ombra:
luce, non più tenebra.
Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo,
Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza.
È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino.
Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura.
È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi.
Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie.
Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.
Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.
Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte:
vita o morte provoca.
Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l'esito!
Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte,
quanto nell'intero.
È diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev'essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.
Amen, Alleluja
CONTROINFORMAZIONE E PAGINE DI UTILITA' SOCIALE
"Vorrei che tutti leggessero,
non per diventare letterati o poeti,
ma perché nessuno sia più schiavo"
Gianni Rodari
"Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare"
Socrate
lunedì 24 giugno 2019
CORPUS DOMINI
sabato 22 giugno 2019
Unione europea, Evans Pritchard: «Se Salvini dovesse far crollare l’intero tempio sulle loro teste, se la saranno cercata»
Il giornalista Ambrose Evans Pritchard ha commentato sul Telegraph lo scontro che si potrebbe presto concretizzare tra l’Italia e la Commissione europea a proposito degli assurdi vincoli di bilancio che inesorabilmente continuano ad imporre alla nostra nazione già duramente provata dalle politiche di austerità.
Bruxelles non perde mai occasione di ripetere che l’Italia non è riuscita a fare “progressi sufficienti” sul livello del debito, anche se la cause principali dei mancati progressi sono stati la recessione e il crollo del commercio mondiale.
Per il giornalista del Telegraph, le richieste dell’Unione sono “vandalismo macroeconomico”. L’UE sta infatti cercando di imporre a un paese già in crisi di dare una violenta stretta alla politica di bilancio, ordinando un deficit massimo dell’1,5% del PIL. Imponendola, oltretutto, dopo il ritiro dello stimolo monetario da parte della BCE.
In questa difficile situazione, se all’Italia non sarà concesso spazio fiscale, il paese rischia il default sul debito pubblico.
Pritchard conclude così:
“Le azioni della Commissione europea in questo frangente sono sorprendenti. Hanno emesso un ultimatum grossolano indipendentemente dall’immenso rischio finanziario. Stanno provocando inutilmente il nuovo trionfante leader della seconda più grande potenza manifatturiera d’Europa.
Dire che Bruxelles non ha avuto scelta a causa delle rigide regole del meccanismo fiscale equivale a riconoscere l’assurdità della costruzione dell’UEM. Il progetto ha portato l’Europa in questo folle vicolo cieco.
Se Salvini dovesse far crollare l’intero tempio sulle loro teste, se la saranno cercata.”
La tranquillità di Bagnai
Ambrose Evans-Pritchard : “La guerra valutaria è la prossima fase del conflitto globale e l’Europa, il principale parassita, è indifesa”
Mentre l’economia globale vacilla, stiamo entrando nella prossima fase della guerra valutaria. Ci sarà una brutta lotta per accaparrarsi la scarsa domanda globale.
Quello che colpisce dei tweet di Donald Trump contro la BCE di questa settimana è la rapidità con cui ha visto il significato della piroetta politica di Mario Draghi a Sintra – già soprannominato ‘whatever it takes II’ dai mercati obbligazionari – e la rapidità con cui si è pronunciato. […]
La zona euro è il principale parassita globale. Ha risucchiato la domanda dell’economia globale con avanzi delle partite correnti da 300 a 400 miliardi di euro. La Cina è una santa al confronto. Questo comportamento da “free rider” è il risultato della struttura dell’euro e dell’austerità del Patto di stabilità e dell’ideologia tedesca amplificata dall’unione monetaria.
Il resto del mondo paga il prezzo dell’esperimento incompleto di Eurolandia e della sua incapacità di rilanciare la crescita, vale a dire la sua incapacità di creare una tesoreria comune con un’emissione di debito condiviso che renderebbe possibile una ripresa degli investimenti nella metà depressa dell’Europa.
Il meccanismo deformato dell’unione monetaria permette alla Germania di mantenere il marco tedesco implicito “grossolanamente sottovalutato” e di consolidare un vantaggio commerciale da “frega-il-tuo-vicino” verso l’Europa meridionale.
Da qui l’avanzo cronico delle partite correnti della Germania, pari a 8,5 punti percentuali del PIL.
La Casa Bianca del signor Trump ne ha avuto abbastanza di questo e il campo di battaglia è sulla valuta. E i democratici? Cantano nello stesso coro
[…]
Chiaramente la decisione di chiudere il programma QE da 2.6 trilioni di euro in gennaio e dichiarare la missione compiuta – quando Eurolandia era già in recessione industriale – è stato un errore politico. E ‘stata imposta a Draghi dai falchi.
Ora si sta vendicando con un “fatto compiuto” sul consiglio direttivo della BCE. A meno che la zona euro non inizi a riprendersi “saranno necessari ulteriori stimoli”, e per buona misura: “se la crisi ha dimostrato qualcosa, è che useremo tutta la flessibilità del nostro mandato per adempiere ai nostri compiti”, ha detto Draghi a Sintra.
Questa promessa è stata fatta senza prima ottenere il consenso del blocco teutonico. I democratici cristiani di Angela Merkel lo hanno definito “un segnale allarmante per l’integrità della BCE”. Questa volta Draghi potrebbe aver esagerato in tutti i sensi.
Ma un semplice QE in questa fase non basta più. Pochissimo stimolo può essere ottenuto tirando verso il basso l’estremità lunga della curva dei rendimenti. La curva è già prossima all’inversione.
“E’ solo apparenza. La BCE è impotente. Si cerca di dare l’idea che si sta facendo qualcosa, ma niente di tutto questo ha alcun effetto”, dice Ashoka Mody, ex capo dei salvataggi in Europa per il FM.
PREMIO KALERGI 2016 A PAPA FRANCESCO 1°
SI PREMIANO E SI AUTOCELEBRANO. FANNO TUTTO DA SOLI....
Premio Carlo Magno o KALERGI 2016 a papa Francesco, Merkel e Renzi alla cerimonia in Vaticano
Il premio è un “tributo al Suo straordinario impegno a favore della pace, della comprensione e della misericordia” gds.it
CITTA’ DEL VATICANO. È stato ufficialmente conferito a papa Francesco il premio internazionale Carlo Magno 2016. A consegnare l’attestato nelle mani del Pontefice, durante la cerimonia nella Sala Regia in Vaticano, il presidente del Comitato direttivo del premio, Juergen Linden, e il sindaco di Aquisgrana Marcel Philipp.
Il Papa, entrando nella Sala Regia, accolto dall’applauso dei presenti, ha stretto la mano ai rappresentanti delle istituzioni europee seduti in prima fila, il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz, quello della Commissione Ue Jean-Claude Juncker e quello del Consiglio europeo Donald Tusk, che aveva ricevuto in udienza prima della cerimonia e prima dell’altra udienza con la cancelliera AngelaMerkel.
Tra i presenti anche il premier Matteo Renzi che ha avuto un breve dialogo con la cancelliera Merkel prima dell’inizio dell’evento. I due hanno scambiato alcune battute, seduti fianco a fianco, con fare cordiale e sorridente.
LA LISTA DEI PREMIATI DEL PIANO KALERGI DAL 1950
TUTTA BRAVA GENTE, BASTA SCORRERE LA LISTA PER VEDERLO DA VOI
2016 – Papa Francesco
2015 – Martin Schulz
2014 – Herman Van Rompuy
2013 – Dalia Grybauskaitė
2012 – Wolfgang Schäuble
2011 – Jean-Claude Trichet
2010 – Donald Tusk
2009 – Andrea Riccardi e la Comunità di Sant’Egidio
2008 – Angela Merkel
2007 – Javier Solana Madariaga
2006 – Jean-Claude Juncker
2005 – Carlo Azeglio Ciampi
2004 – Pat Cox a papa Giovanni Paolo II.
2003 – Valéry Giscard d’Estaing
2002 – l’Euro
2001 – György Konrád
2000 – Bill Clinton
1999 – Tony Blair
1998 – Bronisław Geremek
1997 – Roman Herzog
1996 – Regina Beatrice dei Paesi Bassi
1995 – Franz Vranitzky
1994 – Gro Harlem Brundtland
1993 – Felipe González Márquez
1992 – Jacques Delors
1991 – Václav Havel
1990 – Gyula Horn
1989 – Frère Roger Schutz, Taizé
1988 – François Mitterrand ed Helmut Kohl
1987 – Henry Kissinger
1986 – il popolo del Lussemburgo
1984 – Karl Carstens
1982 – Re Juan Carlos I di Spagna
1981 – Simone Veil
1979 – Emilio Colombo
1978 – Konstantinos Karamanlis.
1977 – Walter Scheel
1976 – Leo Tindemans
1973 – Salvador de Maradiaga
1972 – Roy Jenkins
1970 – François Seydoux de Clausonne
1969 – Commissione delle Comunità europee
1967 – Joseph Luns
1966 – Jens Otto Krag
1964 – Antonio Segni
1963 – Edward Richard George Heath
1961 – Walter Hallstein
1960 – Joseph Bech
1959 – George Marshall
1958 – Robert Schuman
1957 – Paul-Henri Spaak
1956 – Sir Winston Churchill
1954 – Konrad Adenauer
1953 – Jean Monnet
1952 – Alcide de Gasperi
1951 – Hendrik Brugmans
1950 – Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi
IL PIANO KALERGI
Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi era un conte austriaco considerato pioniere dell’integrazione europea. Nato a Tokio nel 1894 e morto nel 1972. Nel 1923 scrive il suo primo libro, che guarda caso si chiama “Pan-Europa“. Lo manda a tutte le persone più influenti e allega ad ogni copia un modulo di adesione. Oggi lo chiameremmo spam. Così nasce il Movimento Pan-Europeo. Che non era mica il circolo del bridge: dentro c’era gente come Albert Einstein, Thomas Mann e Sigmund Freud.
Kalergi voleva una grande nazione europea che venerasse Napoleone, Mazzini, Victor Hugo, Kant, Nietzsche, gente così insomma… Ma era unelitista, seguace di quella teoria secondo cui le masse sono confuse, allo sbando, incapaci di darsi una direzione, e in questo caos hanno buon gioco le minoranze potenti e ben organizzate. La stessa teoria di cui sono convinti personaggi come Mario Monti (ricorderete che fu a capo dellaCommissione Trilaterale, il cui primo studio era quel “Crisis of Democracy” che sosteneva, appunto, che le masse devono restare in apnea), le cui convinzioni si traducono in presidenti del consiglio e governi che cambiano senza elezioni e in frasi come “al riparo dal processo elettorale” (se vuoi sapere cosa significa, leggi il post). Quindi Kalergi non poteva che ambire auna società che sostituisse la democrazia con una aristocrazia illuminata.
Obiettivo centrato, direi! Del resto, chi poteva finanziare il suo movimento se non un banchiere, Max Warburg, che gli era stato presentato dal barone Ludwig Nathaniel Freiherr von Rothschild? E, ironia della sorte, i Kalergi erano greci! Per la precisione, di Creta. Ma sentite questa: un antenato del nostro conte, nel 300, firmò un trattato per la sottomissione di Creta al dominio veneziano. Si comincia bene! Per questo Monti un giorno dirà che “la Grecia è il più grande successo dell’euro“: perché, da un’isola, sono passati a sottomettere uno Stato intero.
A dire il vero, Kalergi voleva anche una pan-America, una pan-Eurasia (con dentro la Russia), una unione pan-asiatica che comprendesse Cina e Giappone e dominasse sul Pacifico, e voleva perfino una pan-ideologia (un misto tra capitalismo e comunismo che, se volete, si è realizzato nei parlamenti nazionali con quell’illusione del bipolarismo già perseguita con ilPiano di Rinascita Democratica e concretizzatasi con il Pd renziano) e un’unica pan-lingua, l’inglese, da parlarsi in tutta Europa accanto agli idiomi nazionali. Riuscì peraltro a convincere molti leader politici dell’epoca, gente del calibro di Konrad Adenauer, Robert Schuman (cui non a caso è intestato un building del Parlamento Europeo), Alcide De Gasperi, Winston Churchill. Non ebbe molta fortuna con Benito Mussolini né con un tale di nome Adolf Hitler, che lo guardava con ribrezzo e considerava il suo piano un piano massonico.
fu Kalergi a lanciare l’idea degli Stati Uniti d’Europa: Altiero Spinelli venne molto dopo. Fu Kalergi, nel 1955, a proporre l’Inno alla Gioia di Beethoven (dalla nona sinfonia) come inno ufficiale dell’Unione Europea, che in seguito venne adottato. Fu Kalergi, aiutato da Robert Schuman, ministro degli esteri francese, ad assegnare la gestione della produzione di acciaio, ferro e carbone ad una sovranità sovranazionale, sotto la direzione dei primi euroburocrati non eletti da nessuno: i famosi commissari europei. Fu Kalergi a mandare i primi memorandum ai governi di Italia, Francia, Germania e Regno Unito, negli anni ’60, perché adottassero una unione monetaria. E per non farsi mancare niente, nel libro “Practical Idealism” il conte traccia anche l’idea di Europa che aveva in mente dal punto di vista demografico. E dice:“L’uomo del futuro sarà di razza mista. Le razze e le classi di oggi gradualmente scompariranno” e ci sarà un’unica “razza euroasiatico-negroide, simile in apparenza agli antichi egizi”, che sostituirà i popoli con gli individui. Questo, nelle intenzioni del conte, avrebbe dovuto portare a una maggiore governabilità delle masse, sempre secondo i principi dell’elitismo di cui sopra (la democrazia non esiste poiché il popolo non ha le capacità di autogovernarsi e nel momento in cui si organizza esso porta automaticamente un’élite a prendere il potere).
Si può dire che il Piano Kalergi ha avuto successo praticamente in tutto. O perlomeno i suoi discepoli stanno procedendo a grande velocità verso la sua finalizzazione (Draghi che chiede l’unione bancaria e nuove cessioni di sovranità; la Boldrini che chiede l’accelerazione degli Stati Uniti d’Europa, Mattarella che discute di cessione della sovranità fiscale), ma cosa ne è delle teorie del conte sulla questione razziale?
Abbiamo degli indizi. Quindici anni fa uno studio dell’Onu introduce il concetto di “immigrazione di rimpiazzo” che porta al centro del dibattito la necessità di sostituire (letteralmente) buona parte della popolazione europea con migranti, al fine – si dice – di compensare il calo delle nascite e garantire il sistema pensionistico. Massimo D’Alemainvoca 30 milioni di immigrati. Il sottosegretario Sandro Gozi rilancia con 40 milioni.Laura Boldrini dice che lo stile di vita dei migranti presto sarà il nostro. Nel frattempo,Angela Merkel apre le frontiere e mette al lavoro i siriani, la Repubblica Cecaassume 5 mila rifugiati…
Il Peronismo dei popoli: Papa Bergoglio e il piano Kalergi.
Se ci guardiamo attorno, il Piano Kalergi sembra essersi pienamente realizzato. Siamo di fronte ad una vera terzomondializzazione dell'Europa. L'assioma portante della «Nuova Civiltà» sostenuta dagli evangelizzatori del Verbo multiculturale, è l'adesione all'incrocio etnico forzato. Gli europei sono naufragati nel meticciato, sommersi da orde di immigrati afro-asiatici. La piaga dei matrimoni misti produce ogni anno migliaia di nuovi individui di razza mista: i «figli di Kalergi». Sotto la duplice spinta della disinformazione e del rimbecillimento umanitario operato dai mezzi di comunicazione di massa si è insegnato agli europei a rinnegare le proprie origini, e a disconoscere la propria identità culturale. I sostenitori della globalizzazione si sforzano di convincerci che rinunciare alla nostra identità è un atto progressista e umanitario, che il «razzismo» è sbagliato, ma solo perché vorrebbero farci diventare tutti come ciechi consumatori. È più che mai necessario in questi tempi reagire alle menzogne del Sistema, ridestare lo spirito di ribellione negli europei. Occorre mettere sotto gli occhi di tutti il fatto che l'integrazione equivale a un genocidio. Non abbiamo altra scelta, l'alternativa è il suicidio dell'Europa.
Quando Papa Francesco lanciò l’appello a salvare i migranti da Lampedusa lessi la cosa come uno slancio umanitario e da cattolico come uno slancio di Carità Cristiana. Valutai comunque che avrebbe dato luogo ad un disastro mettendo in moto una migrazione di massa. Pensai anche che il Pontefice non avesse valutato le conseguenze sociali, culturali, politiche e di ordine pubblico che le sue parole avrebbero avuto.
In fondo veniva dall’esperienza argentina e in Argentina l’immigrazione aveva portato molti più benefici di qualsiasi problema. L’altra sera sono saltato sulla poltrona sentendo le sue ultime dichiarazioni.
Vediamo, seguo il ragionamento fatto recentemente dal Pontefice: visto che l’Europa fa pochi figli ed è diventata nonna, per tornare mamma deve importarli. Importandoli in massa, per ragioni di concorrenza il reddito degli europei diminuirà e l’Europa di figli suoi ne farà ancora di meno: insomma si parla apertamente di una sostituzione di popolazione.
La prima osservazione è che l’idea di sostituire intere popolazioni tradizioni e culture con altre come fossero oggetti di una armadio mi faceva rabbrividire in bocca al capo della Chiesa Cattolica. Papa Francesco però è andato oltre. Nell’intervista aRadio Renascenca, Bergoglio insiste infatti nella sua visione decadente dell’Europa , dicendo che “giustamente quando c’è uno spazio vuoto, la gente cerca di riempirlo: se un paese non ha figli, i migranti vengono ad occuparne il posto”. Come se tutto intercambiabile.
Ancora più interessante è il suo invito a non proteggersi dal terrorismo: Bergoglio ammette il pericolo alludendo all’ISIS in Libia:“E’ vero che a 400 chilometri dalle coste della Sicilia opera una crudele formazione terrorista ed è vero che c’è il rischio di infiltrazioni”. Tuttavia nelle parole di Bergoglio, l’accoglienza dei clandestini viene comunque prima della sicurezza: “Ma bisogna ricevere il rifugiato, perché è un comandamento della Bibbia. Mosè lo dice al suo popolo: ricevi il forestiero perché anche voi foste forestieri in Egitto”.
Premesso che tale indicazione non è un comandamento, il senso fu comunque interpretato dagli ebrei in modo molto diverso. Se l’antico Israele avesse davvero fatto la politica di accettare di sostituire le propria popolazione, la propria cultura e la propria religione con quelle di chi voleva venire nel suo territorio, il popolo eletto sarebbe rapidamente sparito dalla storia, non mi sembra che fosse questo il disegno divino e il senso di un invito ad essere ospitali con gli stranieri e i viaggiatori.
Altrettanto preoccupanti sono le parole sull’Islam nell’intervista alla radio protestante FM Milenium 106.7( Intervistatore Marcelo Figueroa). “Nessuna religione è immune dai suoi propri fondamentalismi, ogni confessione ha un gruppetto di fondamentalisti, il cui lavoro consiste nel distruggere in nome di una idea, “I fondamentalisti – ha aggiunto – alienano Dio dalla compagnia del suo popolo, lo disincarnano, lo trasformano in una ideologia, in nome di questo Dio ideologo, uccidono, distruggono, calunniano”.
Il che è tutto verissimo: peccato che in questo fare di tutt’erba un fascio per quanto ci sforziamo, nessuno vede in giro oggi torme di fondamentalisti cristiani, buddisti, taosti, scintoisti, ebrei bruciare vivi gli appartenenti ad altre religioni, decapitare in massa i nemici (anche appartenenti alla propria religione ) stuprarne e schiavizzarne le donne, distruggere monumenti millenari, crocifiggere i bambini. A volte dire una verità a metà è come dire una bugia.
Quello che Papa Bergoglio sta sostenendo in sede politica va oltre il peronismo nel quale fece la sua formazione, siamo alla giustificazione del piano Kalergi: la sostituzione di popolazioni europee con quelle africane e asiatiche al fine di avere masse più gestibili per le élite finanziarie. Ma Kalergi non era sostenuto ed aveva amicizie tra le élite illuministiche, finanziarie e massoniche del suo tempo o aveva appoggio tra le gerarchie della Chiesa Cattolica?
Una volta la Chiesa (fino a poco tempo fa) sosteneva politiche che incoraggiassero in Europa le famiglie europee ad avere figli, adesso il Pontefice gesuita sta auspicando la sostituzione degli europei. Per favore non facciamo finta che non c’è stato un cambio di politica nella Chiesa Cattolica.
Il problema non è aiutarli a casa loro. È liberare casa loro. E restituire il maltolto. Ecco come le multinazionali sottraggono all’Africa miliardi di dollari
Il problema non è aiutarli a casa loro. È liberare casa loro. E restituire il maltolto. Ecco come le multinazionali sottraggono all’Africa miliardi di dollari
Le multinazionali sottraggono all’Africa miliardi di dollari
(Sudafrica, 2 Giugno) Secondo il nuovo rapporto Oxfam rilasciato in data odierna [2 giugno, ndt], intitolato: “Africa: l’ascesa per pochi”(1), 11 miliardi di dollari sono stati sottratti all’Africa nell’arco dell’anno 2010, grazie all’utilizzo di uno tra i tanti trucchi usati dalle multinazionali per ridurre le imposte. Tale cifra, è sei volte l’equivalente dell’importo che sarebbe necessario a colmare il vuoto di fondi nel sistema sanitario di Sierra Leone, Liberia, Guinea, Guinea Bissau, tutti Stati in cui è presente l’ebola. Le scoperte dell’Oxfam arrivano in corrispondenza dell’imminente partecipazione dei leader politici ed economici al 25° World Economic Forum Africa, che si terrà in Sudafrica.
Il tema principale dell’incontro sarà come assicurare l’ascesa economica dell’Africa e conseguire uno sviluppo sostenibile. E’ necessaria una riforma del sistema di tassazione globale, affinché l’Africa possa pretendere i fondi che le spettano – tra l’altro, è necessaria per affrontare l’estrema povertà e disuguaglianza – e diviene realmente determinante se il continente deve continuare la sua crescita economica.
L’Oxfam ha richiesto a tutti i governi, la presenza dei capi di Stato e dei ministri delle finanze in vista della Financing for Development Conference che si terrà a luglio in Etiopia. La conferenza di Addis Abeba stabilirà le modalità con cui il mondo finanzierà lo sviluppo per i prossimi vent’anni; questa è un’opportunità per i governi, affinché inizino a elaborare un sistema globale di tassazione più democratico ed equo.
Winnie Byanyima, direttore esecutivo internazionale dell’Oxfam, ha dichiarato: “L’Africa sta subendo un’emorragia di miliardi di dollari, a causa dei trucchi usati dalle multinazionali per imbrogliare i governi africani, lasciandoli senza le entrate dovute, dal momento che non pagano la loro giusta quota di tasse. Se le entrate delle tasse fossero investite in educazione ed assistenza sanitaria, le società e le economie prospererebbero ulteriormente in tutto il continente”.
Nel 2010, l’ultimo anno di cui sono disponibili i dati, le compagnie multinazionali hanno evitato di pagare tasse per un ammontare di 40 miliardi di dollari statunitensi, grazie ad una pratica chiamata trade mispricing – nella quale una compagnia stabilisce prezzi artificiali per i beni e servizi venduti tra le proprie sussidiarie, al fine di evitare la tassazione. Con le corporate tax rates che hanno una media pari al 28% in Africa, ciò equivale a 11 miliardi di dollari statunitensi come entrate sotto forma di tasse.
Il trade mispricing è solo uno dei trucchi che le multinazionali usano per non pagare la loro quota giusta di tassazioni. Secondo l’UNCTAD, i paesi in via di sviluppo nella loro totalità, perdono, secondo una stima, 100 miliardi di dollari l’anno attraverso un altro set di schemi che permettono di evitare i pagamenti, coinvolgendo i paradisi fiscali.
Le compagnie fanno una dura attività di lobbying per avere agevolazioni fiscali come ricompensa per basare e mantenere le loro attività nelle nazioni africane. Le agevolazioni fiscali fornite alle sei più grandi compagnie di estrazione mineraria in Sierra Leone, raggiungono il 59% del budget totale della nazione o equivalgono a 8 volte il budget sanitario statale.
Byanyima ha aggiunto: “I leader africani non devono assistere inerti all’approvazione del nuovo sistema di tassazione globale, cosa che dà alle multinazionali la libertà di scansare i loro obblighi di pagamento delle tasse in Africa. I leader politici e d’affari devono mettere da parte la loro importanza, innanzi alle richieste, sempre più insistenti, di una riforma del sistema di tassazione internazionale. Le nazioni africane, devono introdurre un approccio più progressivo e democratico alla tassazione – incluso un appello alla parola ‘fine’ per le esenzioni dalle tasse per le compagnie straniere”.
Gli attuali meccanismi internazionali volti a superare l’evasione fiscale, come il processo BEPS (Base Erosion and Profit Shifting), controllato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE)(2) per il G20, lasciano aperte enormi “vie di fuga” per le tasse, che le multinazionali possono continuare a sfruttare in tutto il mondo in via di sviluppo. Molte nazioni africane sono state escluse dalle discussioni sulla riforma del BEPS e, come risultato, non ne trarranno alcun beneficio.
Bergoglio continua con la propaganda pro-invasione: “Il Mediterraneo è proprio il mare del meticciato”
CI SIAMO. IL PAPA HA PRONUNCIATO LA PAROLINA CHIAVE: METICCIATO. VI RICORDA NIENTE? IL PIANO KALERGI VI DICE QUALCOSA?....
Di Cristina Gauri – Roma, 21 giu – La bordata settimanale di Bergoglio sull’immigrazione è servita. Stamattina il Papa ha concluso la due giorni di lavori promossa a Napoli dalla Facoltà teologica dell’Italia meridionale, riaprendo il dibattito sulla “teologia dell’accoglienza” e sostenendo la necessità di praticarla (e farla praticare) ovunque, sempre, comunque.
Il mare del meticciato
La traccia del discorso era già stata anticipata, ma Bergoglio non ha mancato di calcare la mano su molti altri aspetti correlati all’argomento: “Il Mediterraneo è proprio il mare del meticciato, un mare geograficamente chiuso rispetto agli oceani, ma culturalmente sempre aperto all’incontro, al dialogo e alla reciproca inculturazione“. Così il pontefice che viene dal Sud America decide di dettare legge su come le popolazioni europee debbano subire le influenze delle culture allogene. “Non è possibile leggere realisticamente tale spazio (Il Mediterraneo) se non in dialogo e come un ponte – storico, geografico, umano – tra l’Europa, l’Africa e l’Asia”. Questo incontro tra civiltà deve per forza avvenire in questo “spazio” che si affaccia su casa nostra, ma per Bergoglio non sembra costituire un problema: l’unica esigenza, l’unica necessità è quella di una “società inclusiva” e aperta.
Corsi di lingua per teologi
Ma non è finita qui: il Santo Padre ha invocato anche l’incremento dei corsi di lingua araba e di lingua ebraica per i teologi: “Gli studenti di teologia – riporta AdnKronos -dovrebbero essere educati al dialogo con l’Ebraismo e con l’Islam per comprendere le radici comuni e le differenze delle nostre identità religiose, e contribuire così più efficacemente all’edificazione di una società che apprezza la diversità e favorisce il rispetto, la fratellanza e la convivenza pacifica”.
Di Cristina Gauri
PROPONIMENTO DI OGGI
|
LITURGIA DEL GIORNO
LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
|
venerdì 21 giugno 2019
Il gruppo Bilderberg 2015: ecco gli italiani che vi partecipano
I MEMBRI DI SPICCO DEL BILDERBERG SONO TUTTI RIGOROSAMENTE DI ORIGINE EBRAICA
Roma, 9 giu – Che sia una super-loggia, un ritrovo di burattinai globali, o un semplice “forum per discussioni informali”, come la definisce il suo sito (sì, hanno un sito ufficiale…), l’annuale riunione del club Bilderberg fa sempre rumore. Forse troppo, per essere davvero quell’evento decisivo che molti credono (infatti è solo uno dei tanti gruppi paramassonici,che definisce i contorni degli ordini da dare ai loro burattini politici,mediatici ecc. NDR).
Di sicuro è comunque un buon test per verificare il grado di entratura nei giri che contano di ogni singolo esponente della politica, del giornalismo o della finanza. Quest’anno il club si riunisce Telfs-Buchen, in Austria dall’11 al 14 giugno prossimi.
Cinque gli italiani invitati: ci saranno il presidente di Fiat Chrysler Automobiles (l'ebreo NDR)John Elkann, la giornalista Lilli Gruber (che era già stata invitata nel 2013) e il re dell’acciaio italo-argentino Gianfelice Rocca, poi Mario Monti e l’ex presidente di Telecom, Franco Bernabé, che siedono nel comitato direttivo dell’associazione.
l'ebreo Franco Bernabé
La bocca della menzogna Lilli Gruber di origine ebraica
Gianfelice Rocca di origine ebraica (guardacaso), dal 2015 è l'8° uomo più ricco d'Italia e il 146° al mondo con un patrimonio di circa 5.2 miliardi di dollari.Fa parte anche dell'aspen institute Italia un altro gruppo elitario dove vengono prese decisioni a scapito delle masse.
Tra i temi in agenda, oltre ai classici (elezioni in Usa, globalizzazione, Iran, Russia, Grecia…) anche l’intelligenza artificiale, la cybersicurezza, la minaccia delle armi chimiche.
Per il resto, massima riservatezza. Una riservatezza che, al solito, non verrà meno fino all’ultimo. Provare a entrare, a fare domande, a intrufolarsi significa dover fare i conti con un cordone di sicurezza determinatissimo.
Tra gli ospiti internazionali, il primo ministro olandese Mark Rutte, il presidente dell’EurogruppoJeroen Dijsselbloem, il presidente austriaco Heinz Fischer, il premier finlandese Alexander Stubb, José Manuel Barroso, Henry Kissinger, Michael O’Leary (il padrone di Ryanair). In totale ci saranno 140 invitati da 22 paesi differenti.
Ecco la lista completa degli invitati:
Chairman Castries, Henri de Chairman and CEO, AXA Group FRA
Achleitner, Paul M.Chairman of the Supervisory Board, Deutsche Bank AG DEU
Agius, Marcus Non-Executive Chairman, PA Consulting Group GBR
Ahrenkiel, Thomas Director, Danish Intelligence Service (DDIS) DNK
Allen, John R. Special Presidential Envoy for the Global Coalition to Counter ISIL, US Department of State USA
Altman, Roger C.Executive Chairman, Evercore USA
Applebaum, Anne Director of Transitions Forum, Legatum Institute POL
Apunen, Matti Director, Finnish Business and Policy Forum EVA FIN
Baird, Zoë CEO and President, Markle Foundation USA
Balls, Edward M. Former Shadow Chancellor of the Exchequer GBR
Balsemão, Francisco Pinto Chairman, Impresa SGPS PRT
Barroso, José M. Durão Former President of the European Commission PRT
Baverez, Nicolas Partner, Gibson, Dunn & Crutcher LLP FRA
Benko, René Founder, SIGNA Holding GmbH AUT
Bernabè, Franco Chairman, FB Group SRL ITA
Beurden, Ben van CEO, Royal Dutch Shell plc NLD
Bigorgne, Laurent Director, Institut Montaigne FRA
Boone, Laurence Special Adviser on Financial and Economic Affairs to the President FRA
Botín, Ana P. Chairman, Banco Santander ESP
Brandtzæg, Svein Richard President and CEO, Norsk Hydro ASA NOR
Bronner, Oscar Publisher, Standard Verlagsgesellschaft AUT
Burns, William President, Carnegie Endowment for International Peace USA
Calvar, Patrick Director General, DGSI FRA
Castries, Henri de Chairman, Bilderberg Meetings; Chairman and CEO, AXA Group FRA
Cebrián, Juan Luis Executive Chairman, Grupo PRISA ESP
Clark, W. Edmund Retired Executive, TD Bank Group CAN
Coeuré, Benoît Member of the Executive Board, European Central Bank INT
Coyne, Andrew Editor, Editorials and Comment, National Post CAN
Damberg, Mikael L. Minister for Enterprise and Innovation SWE
De Gucht, Karel Former EU Trade Commissioner, State Minister BEL
Dijsselbloem, Jeroen Minister of Finance NLD
Donilon, Thomas E. Former U.S. National Security Advisor; Partner and Vice
Chair,O’Melveny & Myers LLP USA
Döpfner, Mathias CEO, Axel Springer SE DEU
Dowling, Ann President, Royal Academy of Engineering GBR
Dugan, Regina Vice President for Engineering, Advanced Technology and Projects, Google
USA
Eilertsen, Trine Political Editor, Aftenposten NOR
Eldrup, Merete CEO, TV 2 Danmark A/S DNK
Elkann, John Chairman and CEO, EXOR; Chairman, Fiat Chrysler Automobiles ITA
Enders, Thomas CEO, Airbus Group DEU
Erdoes, Mary CEO, JP Morgan Asset Management USA
Fairhead, Rona Chairman, BBC Trust GBR
Federspiel, Ulrik Executive Vice President, Haldor Topsøe A/S DNK
Feldstein, Martin S.President Emeritus, NBER; Professor of Economics, Harvard University
USA
Ferguson, Niall Professor of History, Harvard University, Gunzberg Center for European Studies USA
Fischer, Heinz Federal President AUT
Flint, Douglas J.Group Chairman, HSBC Holdings plc GBR
Franz, Christoph Chairman of the Board, F. Hoffmann-La Roche Ltd CHE
Fresco, Louise O. President and Chairman Executive Board, Wageningen University and
Research Centre NLD
Griffin, Kenneth Founder and CEO, Citadel Investment Group, LLC USA
Gruber, Lilli Executive Editor and Anchor “Otto e mezzo”, La7 TV ITA
Guriev, Sergei Professor of Economics, Sciences Po RUS
Gürkaynak, Gönenç Managing Partner, ELIG Law Firm TUR
Gusenbauer, Alfred Former Chancellor of the Republic of Austria AUT
Halberstadt, Victor Professor of Economics, Leiden University NLD
Hampel, Erich Chairman, UniCredit Bank Austria AG AUT
Hassabis, Demis Vice President of Engineering, Google DeepMind GBR
Hesoun, Wolfgang CEO, Siemens Austria AUT
Hildebrand, Philipp Vice Chairman, BlackRock Inc. CHE
Hoffman, Reid Co-Founder and Executive Chairman, LinkedIn USA
Ischinger, Wolfgang Chairman, Munich Security Conference INT
Jacobs, Kenneth M. Chairman and CEO, Lazard USA
Jäkel, Julia CEO, Gruner + Jahr DEU
Johnson, James A. Chairman, Johnson Capital Partners USA
Juppé, Alain Mayor of Bordeaux, Former Prime Minister FRA
Kaeser, Joe President and CEO, Siemens AG DEU
Karp, Alex CEO, Palantir Technologies USA
Kepel, Gilles University Professor, Sciences Po FRA
Kerr, John Deputy Chairman, Scottish Power GBR
Kesici, Ilhan MP, Turkish Parliament TUR
Kissinger, Henry A.Chairman, Kissinger Associates, Inc. USA
Kleinfeld, Klaus Chairman and CEO, Alcoa USA
Knot, Klaas H.W. President, De Nederlandsche Bank NLD
Koç, Mustafa V. Chairman, Koç Holding A.S. TUR
Kravis, Henry R. Co-Chairman and Co-CEO, Kohlberg Kravis Roberts & Co. USA
Kravis, Marie-Josée Senior Fellow and Vice Chair, Hudson Institute USA
Kudelski, André Chairman and CEO, Kudelski Group CHE
Lauk, Kurt President, Globe Capital Partners DEU
Lemne, Carola CEO, The Confederation of Swedish Enterprise SWE
Levey, Stuart Chief Legal Officer, HSBC Holdings plc USA
Leyen, Ursula von der Minister of Defence DEU
Leysen, Thomas Chairman of the Board of Directors, KBC Group BEL
Maher, Shiraz Senior Research Fellow, ICSR, King’s College London GBR
Markus Lassen, Christina Head of Department, Ministry of Foreign Affairs, Security Policy and Stabilisation DNK
Mathews, Jessica T. Distinguished Fellow, Carnegie Endowment for International Peace
USA
Mattis, James Distinguished Visiting Fellow, Hoover Institution, Stanford University USA
Maudet, Pierre Vice-President of the State Council, Department of Security, Police and the
Economy of Geneva CHE
McKay, David I. President and CEO, Royal Bank of Canada CAN
Mert, Nuray Columnist, Professor of Political Science, Istanbul University TUR
Messina, Jim CEO, The Messina Group USA
Michel, Charles Prime Minister BEL
Micklethwait, John Editor-in-Chief, Bloomberg LP USA
Minton Beddoes, Zanny Editor-in-Chief, The Economist GBR
Monti, Mario Senator-for-life; President, Bocconi University ITA
Mörttinen, Leena Executive Director, The Finnish Family Firms Association FIN
Mundie, Craig J. Principal, Mundie & Associates USA
Munroe-Blum, Heather Chairperson, Canada Pension Plan Investment Board CAN
Netherlands, H.R.H. Princess Beatrix of the NLD
O’Leary, Michael CEO, Ryanair Plc IRL
Osborne, George First Secretary of State and Chancellor of the Exchequer GBR
Özel, Soli Columnist, Haberturk Newspaper; Senior Lecturer, Kadir Has University TUR
Papalexopoulos, Dimitri Group CEO, Titan Cement Co. GRC
Pégard, Catherine President, Public Establishment of the Palace, Museum and National
Estate of Versailles FRA
Perle, Richard N. Resident Fellow, American Enterprise Institute USA
Petraeus, David H. Chairman, KKR Global Institute USA
Pikrammenos, Panagiotis Honorary President of The Hellenic Council of State GRC
Reisman, Heather M. Chair and CEO, Indigo Books & Music Inc. CAN
Rocca, Gianfelice Chairman, Techint Group ITA
Roiss, Gerhard CEO, OMV Austria AUT
Rubin, Robert E. Co Chair, Council on Foreign Relations; Former Secretary of the Treasury USA
Rutte, Mark Prime Minister NLD
Sadjadpour, Karim Senior Associate, Carnegie Endowment for International Peace USA
Sánchez Pérez-Castejón, Pedro Leader, Partido Socialista Obrero Español PSOE ESP
Sawers, John Chairman and Partner, Macro Advisory Partners GBR
Sayek Böke, Selin Vice President, Republican People’s Party TUR
Schmidt, Eric E. Executive Chairman, Google Inc. USA
Scholten, Rudolf CEO, Oesterreichische Kontrollbank AG AUT
Senard, Jean-Dominique CEO, Michelin Group FRA
Sevelda, Karl CEO, Raiffeisen Bank International AG AUT
Stoltenberg, Jens Secretary General, NATO INT
Stubb, Alexander Minister of Finance FIN
Suder, Katrin Deputy Minister of Defense DEU
Sutherland, Peter D. UN Special Representative; Chairman, Goldman Sachs International IRL
Svanberg, Carl-Henric Chairman, BP plc; Chairman, AB Volvo SWE
Svarva, Olaug CEO, The Government Pension Fund Norway NOR
Thiel, Peter A. President, Thiel Capital USA
Tsoukalis, Loukas President, Hellenic Foundation for European and Foreign Policy GRC
Üzümcü, Ahmet Director-General, Organisation for the Prohibition of Chemical Weapons INT
Vitorino, António M.Partner, Cuetrecasas, Concalves Pereira, RL PRT
Wallenberg, Jacob Chairman, Investor AB SWE
Weber, Vin Partner, Mercury LLC USA
Wolf, Martin H. Chief Economics Commentator, The Financial Times GBR
Wolfensohn, James D. Chairman and CEO, Wolfensohn and Company USA
Zoellick, Robert B. Chairman, Board of International Advisors, The Goldman Sachs Group
USA
fonte:ilprimatonazionale.it
articoli collegati:
LA MATRIX EUROPEA
“La Matrix Europea” è il titolo del libro del giornalista e blogger indipendente Francesco Amodeo. Una acuta analisi sull’Unione Europea: le origini, i protagonisti, il ruolo dei gruppi segreti (come il Bilderberg) e il ruolo fondamentale dei media. Una ricerca verificata e incontrovertibile, un documento chiaro e comprensibile per tutti.
A questo bisogna aggiungere che i titoli di Stato (BTP) nelle aste cosiddette marginali vengono vendute con una formula assurda e ingiustificabile che penalizza fortemente lo Stato, favorendo gli intermediari. E chi sono gli unici intermediari a cui è permesso partecipare all’asta dei buoni poliennali del Tesoro italiani? Sono operatori specialisti, ossia un manipolo di speculatori finanziari del calibro di Goldman Sachs che, guarda caso, sono gli stessi che innescano le crisi sui mercati e dei quali provengono politici come Prodi, Draghi, Monti che hanno reso possibili nel nostro Paese queste folli politiche monetarie ed economiche. In pratica il nostro debito pubblico, invece di essere venduto direttamente agli italiani, per diventare la ricchezza di cittadini e aziende, viene venduto a banche speculative stranieri o italiane con azionisti stranieri. Ed è così che finiamo nelle mani del Cartello finanziario internazionale, dandogli la facoltà di interferire in ogni scelta politica, economica o sociale, pena la vendita massiccia dei titoli italiani e rischio default del Paese.
Perché non abbiamo banche pubbliche che acquistano titoli di Stato italiani, quando il paese è in difficoltà? Nessuno si pone questa domanda tra quelli preoccupatissimi per il debito pubblico? Meglio mostrare la punta del dito o quella luna rischierebbe di eclissare completamente gli interessi del Cartello finanziario.
Tratto dalla prefazione pag. 18-19
Del resto i membri del Bilderberg gestiscono le banche centrali, quindi sono nella posizione di poter stabilire i tassi d’interesse, i livelli di emissione della moneta, il costo del denaro, quello dell’oro e la quantità di prestiti da erogare a un determinato Paese, come denunciato in passato dal pool di legali del Comitato Italiano Popolo Sovrano, e dall’avvocato Alfonso Luigi Marra insieme all’europarlamentare Mario borghezio.
Tratto da pag. 30
– Giulio Tremonti,… Nel 2006 e nel 2007 è tornato al Bilderberg, come vicepresidente della Camera dei Deputati, e nel 2008 è diventato per la quarta volta Ministro dell’Economia del IV Governo Berlusconi, incarico che ricoprirà fino al 2011, anno della sua ultima partecipazione al Bilderberg. È da notare che lo stesso Tremonti, in un suo intervento televisivo ad Annozero, ha denunciato come causa della crisi la presenza degli “ILLUMINATI” (banchieri che comandano il mondo) anche dietro la politica italiana. Tratto da pag. 32-33
Queste organizzazioni vogliono la fine degli Stati nazione, delle sovranità nazionali, come le abbiamo conosciute, e del ruolo dello Stato nella società. Quello che si vuole è un mondo governato dalle banche e dalle corporazioni transnazionali. Una vera e propria dittatura del capitale.
Tratto da pag. 4
… Nelle loro organizzazioni e riunioni a porte chiuse gli oligarchi decidono cosa è meglio per i loro interessi, trasmettono il tutto alle lobbies di Bruxelles da essi stessi finanziate, le quali provvedono a creare leggi e regolamenti che poi trasferiranno alle istituzioni europee – dove Intanto gli oligarchi hanno piazzato i propri membri – sotto forma di “consigli” . Come per incanto questi consigli diventeranno leggi vincolanti per la vita di milioni di persone ma a favore degli stessi oligarchi.
Tratto da pag. 63
“Alcuni credono che facciamo parte di una cabala segreta che manovra contro gli interessi degli Stati Uniti, definendo me e la mia famiglia come internazionalisti, e di cospirare con altri nel mondo per costruire una più integrata struttura politico-economica globale, un nuovo mondo, se volete. Se questa è l’accusa, mi dichiaro colpevole, e sono orgoglioso di esserlo”.
David Rockefeller
Tratto da pag. 66
1992: In 7 giorni cambia il sistema monetario.
Negli anni ’90 in soli 7 giorni venne cambiato il sistema monetario italiano che venne tolto dal controllo del Governo è messo nelle mani della finanza e delle banche private. I firmatari di tali provvedimenti, guarda caso, erano tutti i membri del Bilderberg e delle altre organizzazioni ad esso collegate. Tratto da pag. 112
Lo stesso presidente del Bilderberg, Etienne Davignon, che stato a lungo Commissario europeo, ammise, sempre nel 2009, durante un’intervista al Eu Observer che “il Bilderberg aiuto la creazione dell’euro” .
Tratto da pag. 144
Secondo Frederich Fransen che a Monnet ha dedicato un importante saggio: ” egli agì tutta la vita per limitare le sovranità nazionali”. Per Jean Monnet, infatti: “le nazioni europee dovrebbero essere guidate verso un superstato senza che le loro popolazioni si accorgano di quanto sta accadendo. Tale obiettivo potrà essere raggiunto attraverso passi successivi ognuno dei quali nascosto sotto una veste e una finalità meramente economica”.
Tratto da pag. 147
Jacques Attali
È stato membro attivo del Bilderberg. Fu lui a dichiarare: “Abbiamo minuziosamente ” dimenticato” di includere l’articolo per uscire da Maastricht (… ) In primo luogo, tutti coloro, e io ho il privilegio di averne fatto parte, che hanno partecipato alla stesura delle prime bozze del Trattato di Maastricht, hanno, ci siamo incoraggiati a fare in modo che uscirne sia impossibile (… ) Non è stato molto democratico naturalmente, ma è stata un’ottima garanzia per rendere le cose più difficili, per costringerci ad andare avanti”.
“Cosa credeva la plebaglia europea che avessimo creato l’euro per loro” .
Tratto da pag. 150
A decidere per l’Italia sono il Fondo Monetario Internazionale (FMI) la BCE (Banca Centrale Europea) e la Commissione europea organismi composti da personaggi sconosciuti e mai eletti dai cittadini europei. Dietro queste organizzazioni di facciata ci sono le più controverse lobby della finanza internazionale e le più spietate dinastie di banchieri che vogliono:
La distruzione degli Stati nazionali.
la spoliazione delle sovranità (da quella politica a quella monetaria a quella elementare)
il trasferimento dei poteri decisionali nelle mani di una oligarchia che si prefigge di annientare il concetto di democrazia in quanto rappresenta un limite dei proprio obiettivi.
Tratto da pag. 192
È l’euro, infatti, l’arma nelle mani dei potentati finanziari che hanno il monopolio dell’emissione della moneta. Esso è a tutti gli effetti una moneta straniera emessa a debito dei cittadini che gli stati prendono in prestito da entità private e sono poi costretti a ripagare con aggravio di interessi generando un debito pubblico di fatto inestinguibile. È questo che gli Italiani devono capire e cioè che non si tratta di una questione di scelta tra la permanenza nell’euro o il ritorno alla lira come vogliono farci credere. La vera sfida, vitale, È quella tra “moneta sovrana” (in qualsiasi modo la si voglia chiamare) e “moneta non sovrana” (euro). Oggi, se lo Stato ha bisogno di andare a prendere per i propri cittadini, per qualsiasi cosa anche in caso di calamità naturale, ha bisogno di andare a prendere letteralmente in prestito gli euro e a doverli poi restituire con l’aggiunta di un forte tasso d’interesse.
È semplicistico dire che bisogna uscire dall’euro. Bisogna uscire dalla dittatura finanziaria che quell’euro lo usa come arma.
Iscriviti a:
Post (Atom)
-
IL CODACONS HA DECISO DI FARE CAUSA ALLA CINA E ALL'OMS, MA QUALCUNO DOVREBBE PENSARE DI INTENTARE UNA CAUSA ANCHE ALLA BILL E MELINDA ...
-
Premessa: Riporto questo articolo a puro titolo di curiosità. Ognuno in base al suo senso critico decida se è tutto falso, parzialmente...
-
Il punto di Giulietto Chiesa - Guerra all’Iran. L’Italia dica che non parteciperà È possibile che il conseguimento del cont...
-
LE PROVE STORICO-GEOGRAFICHE DELLA TIRANNIDE MONDIALE DEI SIONISTI CAZARI Dal libro del profeta Geremìa: Il Signore me lo ha mani...
-
DEDICATO A TUTTI QUELLI CHE METTONO IN DUBBIO L'ESISTENZA DEI PATRIOTI DI Q-ANON, FORSE PIU' PER TIMORE CHE PER VERA CONVINZIONE. G...
-
ASCOLTATE BENE IL VIDEO: (DESI) Pandemia mondiale CoronaVirus 2019-nCoV Cina Wuhan Hubei creato dal Nuovo Ordin e Mondiale ...
-
Plague inc. | Come vincere in ogni modalità. Quando giocare con la vita umana diventa un orrido gameE SE FOSSE TUTTO UN VIDEOGAME? SCATENARE PANDEMIE CON MIGLIAIA DI MORTI (VERI) E' DIVENTATO UN DIABOLICO GIOCO ELETTRONICO? I PLAYERS L...
-
IL PAPA ESPONE MOLOCH (BAAL) AL COLOSSEO! ASCOLTATE!! RICORDATE IL VITELLO D'ORO DELL'ESODO BIBLICO? ERA BAAL O MO...
-
Mentre il dibattito continua sul vero conteggio delle persone infette a causa dell'epidemia di coronavirus COVID-19, diverse agende...
-
Come preannunziato, la Commissione Ecclesia Dei è stata soppressa, e le sue competenze passano ora ad una costituenda sezione della Con...