TURBATIVA DI APPALTI ED INCARICHI ILLECITI
FOIBE GIUDIZIARIE SOLO PER IL CENTRODESTRA:
AMMINISTRATORI LEGHISTI IN MANETTE A LEGNANO
A RIACE LUCANO “GRAZIATO” DALLA CASSAZIONE
ASSESSORA REGIONALE PD SOLO INDAGATA A TORINO
SINDACA DI ROMA ASSOLTA PER IL SUPER DIRIGENTE
LA PATENTE DI SINISTRA SALVA DA GROSSI GUAI
___di Fabio Giuseppe Carlo Carisio ___
Turbativa d’asta, turbativa d’incanto per pubblico appalto, illecito affidamento d’appalto o di incarico professionale. I reati sono assai simili ma la portata e dirompenza delle indagini della magistratura assai differenti a seconda di quale Procura agisca e, soprattutto, di quale colore politico abbiano gli indagati. È un guazzabuglio giudiziario che sembra costruito ad arte per consentire di operare, spesso impunemente, alle famigerate Toghe Rosse come ad alcuni avidi squali corrotti che usano gli ingranaggi della giustizia come denti da pescecane per stritolare nemici e farsi pagare tangenti dagli amici.
L’ordinamento della giurisprudenza in Italia è talmente aleatorio e soggetto a libere interpretazioni che a volte nemmeno i pronunciamenti della Corte di Cassazione a Sezioni Riunite riescono a far capire cosa sia reato o non lo sia. A differenza dal sistema anglosassone, infatti, le sentenze precedenti costituiscono fonte d’interpretazione giuridica ma non sono strettamente vincolanti sotto il profilo giurisprudenziale e perciò ogni caso va rivisto e rianalizzato a sè consentendo ai giudici ed alle Corti quegli amplissimi poteri discrezionali che partoriscono a volte aberranti sentenze conflittuali con altre precedenti. Nel caso di Matteo Renzi indagato dalla Corte dei Conti qualche anno fa per assunzioni illegittime nella Provincia di Firenze fu compiuto il capolavoro difensivo nei suoi confronti: fu prosciolto perché ritenuto incapace di intendere la gravità del reato…
L’ex presidente degli Usa Barack Obama accanto all’ex premier Matteo Renzi a Roma nel marzo 2014
Oggi invece la magistratura, a due settimane dalle Elezioni Europee, fa arrestare il Sindaco di Legnano e due assessori della Lega e rimarca sconcerto per lo «scarsissimo senso della legalità» e perché «non percepiscono assolutamente la gravità delle loro azioni». In pratica, volendo estremizzare, a Renzi è concesso di passare per deficiente ai leghisti no… Senza entrare nel merito del caso, emerso a spizzichi e bocconi, esattamente come l’inchiesta sulle intercettazioni inesistenti su Armando Siri, revocato dal suo incarico di Sottosegretario alle Infrastrutture, e sui voli di Stato del vicepremier Matteo Renzi sotto la lente della Corte dei Conti, chiariamo soltanto che l’indagine ruota tutta intorno a un paio di nomine di dirigenti e un affidamento di incarichi professionali fatti senza tutti i crismi di una burocrazia spesso asfissiante in Italia. Genericamente il concetto che il consulente di un pubblico amministratore debba essere uomo di sua fiducia non dovrebbe destare sgomento perché, se fatto con le giuste regole, dovrebbe essere lapalissiano.
Il Sindaco di Legnano Gianbattista Fratus della Lega agli arresti domiciliari – clicca per leggere l’Ansa
Non si spiegherebbe altrimenti perché il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella abbia caldeggiato la nomina a suo vice nel Consiglio Superiore della Magistratura dell’avvocato David Ermini, già deputato del Partito Democratico come Mattarella. Siccome ciò è avvenuto grazie alla votazione del Plenum del CSM è legittimo e non sono nemmeno ravvisabili conflitti di interesse nel momento in cui due esponenti PD sono presidente e vice dell’organismo di controllo dell’operato delle toghe. Arduo pensare che un binomio così schierato a sinistra sia poi capace anche di censurare le esuberanze di quella magistratura che si vanta di essere ideologicamente rossa ancor prima che democratica…
Anzi. Giunge la “legittima suspicione” che in un momento storico in cui la Lega è in fortissima ascesa gli esponenti Dem in seno al Csm siano proprio lì a difendere la presunte autonomia di chi usa la spada delle inchieste giudiziarie per eliminare populisti e sovranisti, invisi al Deep International State, quell’occulto governo transnazionale che è coacervo di massoneria, alta finanza, magistrati politicizzati e servizi segreti militari e non.
Nel caos di un’Italia nota alla storia per le stragi impunite (dai
femminicidi partigiani fino a
Via Fani, Ustica, Capaci e via D’Amelio) se una Giunta Municipale espressione della Lega come quella di Legnano delibera un incarico a professionisti di fiducia scattano subito le manette. È pacifico che il funzionamento delle amministrazioni pubbliche debba essere sottoposto a controllo del suo operato ma ci dovrebbe essere una proporzione tra il presunto illecito e le misure cautelari del procedimento. A volte le libere interpretazioni giurisprudenziali hanno infatti partorito ben altri risultati assai più clementi verso i presunti autori dei crimini.
Domenico Lucano, ex Sindaco di Riace ed esponente di sinistra, che assegnò un appalto fuorilegge per un milione di euro non fece nemmeno un giorno di galera e pochissimi di arresti domiciliari. Fu anzi giustificato dalla Cassazione perché sostenne che agì a fin di bene per aiutare gli stranieri anche quando favori l’immigrazione clandestina.
Antonella Parigi, assessore alla Cultura della Regione Piemonte, ha potuto tranquillamente presiedere l’inaugurazione del Salone del Libro di Torino lo scorso 10 maggio 2019 pur essendo indagata per turbativa d’asta nell’appalto triennale della gestione della stessa fiera. Se nei suoi confronti fossero state adottate misure cautelari come a Legnano avrebbe dovuto dimettersi gettando anche discredito sulla Giunta regionale di Sergio Chiamparino, candidato alla Presidenza della Regione Piemonte nelle imminenti elezioni per il Partito Democratico.
Il Sindaco di Roma, la pentastellata Virginia Raggi, fu inquisita e prosciolta per le nomine di dirigenti amici e parenti di suoi collaboratori, ad uno dei quali triplicó lo stipendio annuo
da 39mila euro a 120mila. Nei suoi confronti il Pm chiese la condanna a 10 mesi per falso avendo cercato di occultare gli intrighi sulle nomine per evitare di essere indagata per abuso d’ufficio – come fu per poi essere prosciolta – e scongiurare la sua rimozione dall’incarico in virtù del Codice Etico del Movimento 5 Stelle. Nel suo caso non fu applicato tale Codice Etico e rimase al suo posto a differenza del sottosegretario leghista Siri di cui i pentastellati hanno chiesto ed ottenuto la testa dal premier Giuseppe Conte, sebbene semplicemente indagato sulla base di indizi ben meno gravi di quelli che gravavano sulla testa della Raggi. Ciò conferma come Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista ed Alfonso Bonafede sembrano essere campioni mondiali del doppiopesismo: le toghe si difendono solo se colpiscono gli avversari…Virginia Raggi, Sindaco di Roma – clicca per leggere l’articolo sull’assoluzione
A questo punto ogni sospetto diventa certezza. Basta essere di centrodestra per finire nelle Foibe giudiziarie. Basta avere la patente di sinistra per poter godere di interpretazioni benevole o quella immunità giudiziaria tacitamente sancita dalle toghe rosse per occulta militanza ideologica e scritta in quei cavilli di legge che consentono ai magistrati di farla quasi sempre franca nelle loro arbitrarie persecuzioni, coperture o depistaggi con cui intrappolano nemici e graziano amici.
Per ora sono riusciti a farla franca persino per i macroscopici errori nell’inchiesta sulla strage di Via D’Amelio in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta. Per uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana nessuna toga, dopo 27 anni, è stata ancora censurata o sanzionata. Evviva la Repubblica delle Toghe Rosse! Evviva l’establishment del Deep International State che sta guidando l’Italia verso una nuova guerra non solo politica ma anche civile. Turiamoci il naso, tappiamoci le orecchie, chiudiamo gli occhi ma votiamo Salvini: unica speranza contro la deriva mondialista che vuole fagocitare l’Italia con tutti i suoi tesori.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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