mercoledì 17 aprile 2019

LE ORE DELLA PASSIONE SECONDO LE RIVELAZIONI DI LUISA PICCARRETA




“Alle tante amarezze che le creature mi danno, queste Ore sono i piccoli sorsi dolci che le anime mi danno, ma ai tanti sorsi amari che ricevo, sono troppi pochi i dolci, perciò più diffusione, più diffusione! ”


A chi medita le Ore della Passione Gesù gli da i suoi stessi meriti come se stesse soffrendo in quel momento la sua Passione. 


Vol. 11, 10 aprile 1913 

Ed io: « Dimmi mio bene, che cosa darai in compenso a quelli che faranno le Ore della Passione come tu me le hai insegnate? »

E Lui: « Figlia mia, non le riguarderò come cose vostre, ma come fatte da Me, vi darò i miei stessi meriti, come se la stessi soffrendo in atto la mia Passione, e gli stessi effetti, a seconda la disposizione delle anime, questo in terra, premio maggiore non potrei darle, e poi in Cielo me le metterò di fronte, saettandole con saette d'amore e di contenti per quante volte hanno fatto le Ore della mia Passione, e loro saetteranno Me. Che dolce incanto sarà questo a tutti i beati! »

Se chi medita le Ore della Passione lo fa insieme a Gesù e con la sua stessa Volontà, ad ogni parola che si reciterà le darà un'anima, perché tutta la maggiore o minore efficacia di queste Ore della Passione sta nella maggiore o minore unione che hanno con Lui.

Vol. 11, ottobre 1914
« Figlia mia, per compenso che hai scritto le Ore della mia Passione, ad ogni parola che hai scritto ti darò un bacio, un'anima. »

Ed io: « Amor mio, questo a me, ed a quelle che le faranno che le darai? »

E Gesù: « Se le faranno insieme con Me e con la mia stessa Volontà, ad ogni parola che reciteranno le darò anche un'anima, perché tutta la maggiore o minore efficacia di queste Ore della mia Passione sta nella maggiore o minore unione che hanno con Me, e facendole con la mia Volontà, la creatura si nasconde nel mio Volere, e agendo il mio Volere posso fare tutti i beni che voglio, anche per una sola parola, e questo ogni volta che le farete. »

Il pensiero continuo della Passione di Gesù forma una sorgente nel cuore dell'anima per la gloria di Dio e per il bene delle creature.

Vol. 11, 10 aprile 1913

"Chi pensa sempre alla mia Passione forma nel suo cuore una sorgente, e quanto più vi pensa, tanto più questa sorgente s'ingrandisce, e siccome le acque che sorgono sono acque comuni a tutti, così questa sorgente della mia Passione che si forma nel cuore, serve al bene dell'anima, a gloria mia e al bene delle creature."

Le Ore della Passione sono le stesse preghiere e riparazioni di Gesù uscite proprio dal fondo del suo Cuore.

Vol. 11, 6 settembre 1913

"Figlia mia… le Ore della mia Passione, che sono le stesse mie preghiere, le mie riparazioni e tutto amore, sono proprie uscite proprio dal fondo del mio cuore, hai tu forse dimenticato quante volte mi sono unito con te per farle insieme, ed ho cambiato i flagelli in grazie su tutta la terra?"
"Oh! quanto amerei che anche una sola per paese facesse queste ore della mia Passione! Sentirei Me stesso in ogni paese, e la mia Giustizia in questi tempi grandemente sdegnata, ne resterebbe in parte placata."

Vol. 11, ottobre 1914

"Queste ore sono le più preziose di tutte, perché non è altro che ripetere ciò che feci nel corso della mia Vita mortale, e ciò che continuo nel Santissimo Sacramento. Quando sento queste Ore della mia Passione, sento la mia stessa voce, le mie stesse preghiere, veggo la mia Volontà in quell'anima, qual è di volere il bene di tutti e di riparare per tutti, ed Io mi sento trasportato a dimorare in essa per poter fare in lei ciò che fa lei stessa. Oh! quanto amerei che anche una sola per paese facesse queste ore della mia Passione! sentirei Me stesso in ogni paese, e la mia Giustizia in questi tempi grandemente sdegnata, ne resterebbe in parte placata."

La meditazione ripetuta delle Ore della Passione da a Gesù grande compiacimento, e all’anima che le fa la compenserà abbondantemente di nuova luce e nuove grazie in terra, e in cielo sarà ammantata sempre di nuova luce e gloria.”

Vol. 11, 4 novembre 1914

Stavo facendo le Ore della Passione, e Gesù tutto compiacendosi mi ha detto:

"Figlia mia, se tu sapessi il mio grande compiacimento che provo nel vederti ripetere quest'ore della mia Passione e sempre ripeterle, e di nuovo ripeterle, tu ne resteresti felice. E' vero che i miei santi hanno meditato la mia Passione e hanno compreso quanto ho sofferto, e si sono sciolti in lacrime di compassione, tanto, da sentirsi consumare per amore delle mie pene, ma però non così continuato e tante volte ripetute con quest'ordine, sicché posso dire che tu sei la prima che mi dai questo gusto sì grande e speciale, e vai sminuzzando in te ora per ora la mia Vita e ciò che soffrii, ed Io mi sento tanto tirato, che ora per ora te ne do il cibo e mangio teco lo stesso cibo, e faccio insieme con te ciò che fai tu. Sappi però che te ne compenserò abbondantemente di nuova luce e nuove grazie, e anche dopo la tua morte, ogniqualvolta si faranno dalle anime su questa terra queste Ore della mia Passione, Io in Cielo ti ammanterò sempre di nuova luce e gloria."

L’anima col fare Le Ore della Passione fa sua la stessa vita di Gesù “ed elevandosi su, tra il Cielo e la terra, fa il mio stesso uffizio, e come corredentrice dice insieme con me: Ecce ego mitte me, voglio ripararti per tutti, risponderti per tutti ed impetrare il bene a tutti”.

Vol. 11, 6 novembre 1914

Continuando le solite Ore della Passione, il mio amabile Gesù mi ha detto:

"Figlia mia, il mondo sta in continuo atto di rinnovare la mia Passione, e siccome la mia immensità involge tutti, dentro e fuori delle creature, così sono costretto dal loro contatto a ricevere chiodi, spine, flagelli, disprezzi, sputi e tutto il resto che soffrii nella Passione, e anche più. Ora, chi fa queste Ore della mia Passione, dal contatto di queste mi sento togliere i chiodi, frantumare le spine, raddolcire le piaghe, togliere gli sputi, mi sento contraccambiare in bene il male che mi fanno gli altri, ed Io, sentendo che il loro contatto non mi fa male, ma bene, mi poggio sempre più su loro."
Oltre di ciò, ritornando il benedetto Gesù a parlare di queste Ore della Passione ha detto:

"Figlia mia, sappi che col fare queste Ore, l'anima prende i miei pensieri e li fa suoi, le mie riparazioni, le preghiere, i desideri, gli affetti, anche le più intime mie fibre e le fa sue, ed elevandosi su, tra il Cielo e la terra fa il mio stesso uffizio, e come corredentrice dice insieme con Me: Ecce ego mitte me, voglio ripararti per tutti, risponderti per tutti ed impetrare il bene a tutti."

"Più diffusione, più diffusione!"

Queste Ore sono i piccoli sorsi dolci che le anime danno a Gesù.
Come l'anima fa memoria della Vita di Gesù, della sua Passione e delle sue preghiere, gli angeli si fanno intorno a quest'anima e raccolgono le sue parole, le sue preghiere e compatimenti, le lacrime, le offerte, e le uniscono a quelle di Gesù e le portano innanzi alla Maestà Divina per rinnovargli la gloria della sua stessa Vita.

Vol. 11, 13 ottobre 1916
Stavo facendo le Ore della Passione, ed il benedetto Gesù mi ha detto:

"Figlia mia, nel corso della mia Vita mortale, migliaia e migliaia di angeli corteggiavano la mia Umanità e raccoglievano tutto ciò che facevo, i passi, le opere, le parole, anche i sospiri, le pene, le gocce del mio sangue, in somma, tutto, erano angioli deputati alla mia custodia, a rendermi onore, ubbidienti a tutti i miei cenni, salivano e scendevano dal Cielo per portare al Padre ciò che Io facevo. Ora, questi angioli hanno un ufficio speciale, e come l'anima fa memoria della mia Vita, della Passione, del mio sangue, delle mie piaghe, delle mie preghiere, si fanno intorno a quest'anima e raccolgono le sue parole, le sue preghiere e compatimenti che mi fanno, le lacrime, le offerte, le uniscono alle mie e le portano innanzi alla mia Maestà per rinnovarmi la gloria della mia stessa Vita, è tanto il compiacimento degli angioli, che riverenti stanno a sentire ciò che dice l'anima, e pregano insieme con lei, perciò con quale attenzione e rispetto l'anima deve fare queste Ore, pensando che gli angioli pendono dalle sue labbra per ripetere appresso a lei ciò che essa dice."

Poi ha soggiunto: "Alle tante amarezze che le creature mi danno, queste Ore sono i piccoli sorsi dolci che le anime mi danno, ma ai tanti sorsi amari che ricevo, sono troppi pochi i dolci, perciò più diffusione, più diffusione."

“Ciò che in Me trovò il Padre, cioè, gloria, compiacimento, amore, soddisfazioni intere, perfette, a bene di tutti, Io lo voglio trovare in queste anime, come altrettanti Gesù che mi rendano la pariglia”.

L’anima deve ripetere queste intenzioni in ogni ora della Passione che fa, in ogni azione, in tutto. Ecco come si placherà la Giustizia Divina.

Vol. 11, 9 dicembre 1916

"Figlia mia, non accrescere le mie pene con l'impensierirti, sono gia troppe, Io non mi aspetto questo da te, anzi voglio che faccia tue le mie pene, le mie preghiere, tutto Me stesso, in modo che Io possa trovare in te un altro Me stesso, in questi tempi voglio grandi soddisfazioni, e solo chi fa suo Me stesso me le può dare.

E ciò che in Me trovò il Padre, cioè, gloria, compiacimento, amore, soddisfazioni intere, perfette, a bene di tutti, Io lo voglio trovare in queste anime, come altrettanti Gesù che mi rendano la pariglia, e queste intenzioni le devi ripetere in ogni ora della Passione che fai, in ogni azione, in tutto, e se Io non trovo le mie soddisfazioni, ah!, per il mondo è finita! I flagelli pioveranno a torrenti, ah figlia mia!, ah figlia mia!" E ha scomparso.

“Il mondo si è squilibrato perché ha perduto il pensiero della mia Passione.

Ha fatto come un bambino che non ha voluto più conoscere la madre, come un discepolo che sconoscendo il maestro non ha voluto più sentire i suoi insegnamenti né imparare le sue lezioni, che ne sarà di questo bambino e di questo discepolo? Saranno il dolore di sé stessi ed il terrore e dolore della società. Tale è divenuto l'uomo, terrore e dolore, ma dolore senza pietà”.

Vol. 11, 2 febbraio 1917

Trovandomi nel solito mio stato, mi sono trovata fuori di me stessa, e ho trovato il mio sempre amabile Gesù, tutto grondante sangue, con una orribile corona di spine, e a stento mi guardava a traverso le spine, e mi ha detto:

"Figlia mia, il mondo si è squilibrato perché ha perduto il pensiero della mia Passione. Nelle tenebre non ha trovato la luce della mia Passione che lo rischiarava, che facendogli conoscere il mio Amore e quante pene mi costano le anime, poteva rivolgersi ad amare chi veramente lo ha amato, e la luce della mia Passione, guidandolo, lo metteva in guardia da tutti i pericoli; nella debolezza non ha trovato la forza della mia Passione che lo sosteneva; nell'impazienza non ha trovato lo specchio della mia pazienza che gl'infondeva calma, rassegnazione, e innanzi alla mia pazienza, vergognandosi si faceva un dovere di dominare sé stesso; nelle pene non ha trovato il conforto delle pene d'un Dio, che sostenendo le sue gl'infondeva amore al patire; nel peccato non ha trovato la mia santità, che facendogli fronte gl'infondeva odio alla colpa.

Ah! in tutto ha prevaricato l'uomo, perché si ha scostato in tutto da chi poteva aiutarlo, quindi il mondo ha perduto l'equilibrio, ha fatto come un bambino che non ha voluto più conoscere la madre, come un discepolo che sconoscendo il maestro non ha voluto più sentire i suoi insegnamenti né imparare le sue lezioni, che ne sarà di questo bambino e di questo discepolo? Saranno il dolore di sé stessi ed il terrore e dolore della società. Tale è divenuto l'uomo, terrore e dolore, ma dolore senza pietà, ah! l'uomo peggiora, peggiora sempre, ed Io me lo piango con lagrime di sangue!"

“Queste Ore sono l'ordine dell'universo, e mettono in armonia il Cielo e la terra e mi mantengono di non mandare il mondo a sfascio”.

“Come le anime fanno queste Ore della Passione, mi sento mettere in via il mio sangue, le mie piaghe..., il mio amore e tutto ciò che feci..., le mie ansie di salvare le anime, e mi sento ripetere la mia Vita”.

Vol. 12, 16 maggio 1917

Poi mi son trovata fuori di me stessa, mi trovavo in mezzo a tante anime che mi dicevano, -pareva che fossero anime purganti e santi-, e nominavano una persona di mia conoscenza, morta da non molto, e mi dicevano:

"Lui si sente come felice nel vedere che non c'è anima che entri in Purgatorio che non porti l'impronta delle Ore della Passione, e corteggiate, aiutate da queste Ore, prendono posto in luogo sicuro; e non c'è anima che voli in Paradiso, che non sia accompagnata da queste Ore della Passione, queste Ore fanno piovere dal Cielo continua rugiada sulla terra, nel Purgatorio e fin nel Cielo."

Nel sentire ciò dicevo tra me: "Forse il mio amato Gesù per mantenere la parola data, che ad ogni parola delle Ore della Passione darebbe un'anima, non c'è anima che salva che non si serva di queste Ore."

Dopo son ritornata in me stessa, ed essendo trovato il mio dolce Gesù, l'ho domandato se fosse vero:

E Lui: "Queste Ore sono l'ordine dell'universo, e mettono in armonia il Cielo e la terra e mi mantengono di non mandare il mondo a sfascio; sento mettere in circolazione il mio sangue, le mie piaghe, il mio amore, e tutto ciò che feci, e scorrono su tutti per salvare tutti. E come le anime fanno queste Ore della Passione, mi sento mettere in via il mio sangue, le mie piaghe, le mie ansie di salvare le anime, e sentendomi ripetere la mia Vita. Come possono ottenere le creature alcun bene se non che per mezzo di queste Ore? Perché ne dubiti? La cosa non è tua, ma mia, tu sei stata lo sforzato e debole strumento."

“Per ogni parola sulla mia Passione..., tante vie di comunicazione si aprono tra Me e l'anima”.

Vol. 12, 12 luglio 1918
Stavo pregando per un'anima moribonda con un certo timore ed ansietà, e il mio amabile Gesù, venendo, mi ha detto: 

"Figlia mia, perché temi? Non sai tu che ogni parola sulla mia Passione, pensiero, compatimento, riparazione, ricordo delle mie pene, tante vie di elettricità di comunicazione si aprono tra Me e l'anima, e quindi di tante varietà di bellezze si va adornando l'anima?"

San Aníbal Maria Di Francia, dopo pochi giorni essere stato chiamato alla casa del Padre, le parla sulle Ore della Passione.

Vol. 22, 17 giugno 1927

Dopo di ciò mi son trovata fuori di me stessa e mentre cercavo il mio dolce Gesù mi sono incontrata col Padre Di Francia, era tutto allegro e mi ha detto:

"Sai quante belle sorprese ho trovato? Io non mel credeva quando stavo sulla terra, sebbene pensavo che un bene avevo fatto col pubblicare "l'Orologio della Passione", ma le sorprese che ho trovato sono meravigliose, incantevoli d'una rarità non mai vista, tutte le parole che riguardano la Passione di Nostro Signore cambiate in luce, una più bella dell'altra, tutte intrecciate tra loro e queste luci crescono sempre come si fanno dalle creature le Ore della Passione, così altre luci si aggiungono alle prime. Ma quello che mi sorprese di più, sono stati i pochi detti pubblicati da me sulla Divina Volontà. Ogni detto scambiato in sole che investendo coi loro raggi tutte le luci formano tale sorpresa di bellezza che si rimane rapito, incantato. Tu non puoi immaginare come io rimasi sorpreso nel vedermi in mezzo a queste luci e a questi soli, come fui contento e ringraziai il nostro Sommo Bene Gesù che mi aveva dato occasione e grazia di farlo, anche tu ringrazialo da parte mia."



Profanazione di Notre-Dame. Le Femen vengono assolte di nuovo e saranno pure risarcite


NOTRE DAME FU GIA' PROFANATA NON GIA' DAGLI INCENDI SUBITI, MA DALLA STUPIDITA' E DA UN'UMANITA' DECADENTE, E CHE NEL 2015 E' STATA PURE RISARCITA!!

Oltre alla profanazione e agli atti osceni, le “sex-stremiste” hanno anche danneggiato una campana ricoperta d’oro. Ma per i giudici i cattivi sono i custodi della chiesa


Le Femen che nel 2013 hanno profanato la cattedrale parigina di Notre-Dame, danneggiando una famosa campana ricoperta d’oro, non solo sono state assolte ma verranno pure risarcite. La Corte d’appello di Parigi conferma così la somma ingiustizia già sancita in primo grado a settembre dell’anno scorso.

DANNEGGIATA CAMPANA D’ORO. Ricordiamo i fatti: per festeggiare la rinuncia di Benedetto XVI al soglio papale, otto Femen il 12 febbraio 2013 hanno fatto irruzione nella cattedrale, si sono spogliate a seno nudo, hanno urlato slogan come «Non vogliamo più il Papa!» e hanno rovinato la preziosa campana “Marcel” esposta in occasione degli 850 anni di Notre-Dame colpendola ripetutamente con dei bastoni. La polizia ha trovato poi scalfiture di oltre un centimetro sulla campana che, ricordiamolo, è ricoperta d’oro.

LA PRIMA ASSOLUZIONE. Ci sono decine di video, girati dalle stesse Femen, che dimostrano i crimini commessi: profanazione e atti osceni da una parte e danni materiali dall’altra. Il primo crimine non è neanche stato preso in considerazione e in primo grado, le “sex-stremiste” sono state assolte pure per il secondo: il giudice ha addirittura ordinato che venissero risarcite con 1.500 euro a testa. Perché? Perché i sorveglianti della cattedrale hanno fatto il loro lavoro, accompagnandole fuori, ma con troppa foga.


RISARCIMENTO. La procura di Parigi era ricorsa in appello avverso la sentenza scandalosa, chiedendo un’ammenda di mille euro per ciascuna delle femministe. Ma stamattina la Corte d’appello ha confermato la sentenza: Femen assolte, mentre due dei sorveglianti dovranno pagare un'ammenda tra i 300 e i mille euro, anche se potranno godere della condizionale.


Perché abbiamo bisogno della cattedrale di Notre-Dame di Parigi

Ripubblichiamo il passo del Portico dei misteri della seconda virtù in cui Charles Péguy parla della cattedrale Notre-Dame di Parigi, sconvolta ieri sera da un violento incendio.
Ma viene un giorno, viene un’ora.
Viene un momento in cui san Marcello e santa Germana.
E san Germano stesso e la nostra grande amica quella grande santa Genoveffa.
E quel grande san Pietro stesso non basta più.
E in cui bisogna fare risolutamente ciò che bisogna fare.
Allora bisogna prendere il coraggio a due mani.
E rivolgersi direttamente a colei che è al di sopra di tutto.
Essere arditi. Una volta. Rivolgersi arditamente a colei che è infinitamente bella.
Perché è anche infinitamente buona.
A colei che intercede.
La sola che possa parlare con l’autorità di una madre.
Rivolgersi arditamente a colei che è infinitamente pura.
Perché è anche infinitamente dolce.
A colei che è infinitamente nobile.
Perché è anche infinitamente cortese.
Infinitamente accogliente.
Accogliente come il prete che sulla soglia della chiesa va incontro al
neonato fin sulla soglia.
Il giorno del suo battesimo.
Per introdurlo nella casa di Dio.
A colei che è infinitamente ricca.
Perché è anche infinitamente povera.
A colei che è infinitamente alta.
Perché è anche infinitamente discendente.
A colei che è infinitamente grande.
Perché è anche infinitamente piccola.
Infinitamente umile.
Una giovane madre.
A colei che è infinitamente giovane.
Perché è anche infinitamente madre.
A colei che è infinitamente diritta.
Perché è anche infinitamente inclinata.
A colei che è infinitamente gioiosa.
Perché è anche infinitamente dolorosa.
Settanta e sette volte settanta volte dolorosa.
A colei che è infinitamente commovente.
Perché è anche infinitamente commossa.
A colei che è tutta Grandezza e tutta Fede.
Perché è anche tutta Speranza.

SETTIMANA SANTA




LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -




 PRIMA LETTURA 

Is 50,4-9
Dal libro del profeta Isaìa

Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,
perché io sappia indirizzare
una parola allo sfiduciato.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come i discepoli.
Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.
È vicino chi mi rende giustizia:
chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa? Si avvicini a me.
Ecco, il Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarerà colpevole?


  SALMO  

Sal 68
O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi.

Per te io sopporto l’insulto
e la vergogna mi copre la faccia;
sono diventato un estraneo ai miei fratelli,
uno straniero per i figli di mia madre.
Perché mi divora lo zelo per la tua casa,
gli insulti di chi ti insulta ricadono su di me.

Mi sento venir meno.
Mi aspettavo compassione, ma invano,
consolatori, ma non ne ho trovati.
Mi hanno messo veleno nel cibo
e quando avevo sete mi hanno dato aceto.

Loderò il nome di Dio con un canto,
lo magnificherò con un ringraziamento,
Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.


 VANGELO 

Mt 26,14-25
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù.
Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».

martedì 16 aprile 2019

LE PROFEZIE DELLA SINDONE

a cura di RENZO BASCHERA


Siamo all'inizio del 1578. Un cittadino di Chambéry, che alcuni manoscritti del tempo ricordano come Gerard, particolarmente devoto alla Santa Sindone, ebbe l’apparizione di un angelo. E l’angelo affidò a Gerard "un rosario di vaticini", che in poco tempo si diffusero in tutta la Francia. E, con il trasferimento "dell’oggetto degno di fede" a Torino - ciò che avvenne il 14 settembre 1578 - anche nello stato Sabaudo.

Abbiamo già il riscontro per alcune di queste profezie, come l’evento del nazismo, la seconda guerra mondiale, il crollo dell’Unione sovietica e il brevissimo pontificato di Giovanni Paolo I, definito da questi messaggi "il pontefice della luna", perché il suo pontificato durò appunto un ciclo lunare.

Alcuni vaticini devono però ancora avverarsi. E dovrebbero riguardare il nostro tempo, o al massimo il tempo dei nostri figli. Vediamo i punti più significativi, cercando di interpretare i messaggi, pervenuti a noi in modo frammentario e con parole che associano spesso il latino alle lingue volgari.

"In millenio finito, Satane purpure abita a Rome. Pius sanguina cetes. Surge dux magno et Vitor crux". Al termine del Millennio, Satana abita a Roma. Non va trascurato il termine "purpure", che potrebbe indicare la porpora, i porporati, cioé i cardinali. In questo caso, la ‘residenza" di Satana sarebbe in Vaticano. Si tratta di un vaticino che trova già riscontro in un discorso di Paolo VI del 1972, quando dichiarò che: "…… dalle crepature di molte chiese esce già il fumo del demonio".

Il termine "pius", indica un pontefice, che sarà colpito nel tempo di una grande riunione (coetus). Il vaticino potrebbe riferirsi all’attentato a Giovanni Paolo Il, in piazza San Pietro, a Roma. Ma potrebbe anche riguardare un nuovo grave attentato alla persona del pontefice, durante l’Anno Santo, o durante un conclave (riunione di cardinali). Sarà in questo tempo che un uomo di valore (dux magno) riuscirà a guidare i popoli, forse l’intera Europa, verso la pace. Al suo fianco ci sarà "Vitor crux". E qui potrebbe essere ricordata la croce dello stemma dei Savoia. Si annuncia pertanto il ritorno della monarchia, in Italia. E si annuncia anche il ritorno della monarchia in Spagna e in Francia.

E questo avverrà quando sarà "pianto in lsrael, et sanguinante mundi". La terza guerra mondiale potrebbe partire da Israele. La "grande fiammata" prevista da più messaggi profetici, potrebbe essere un attacco arabo contro lo stato di Israele, che finirebbe di coinvolgere il mondo intero. Perché l’Unione Sovietica (che in questi messaggi viene chiamata "Corvus rubio", cioè corvo rosso) è crollata, ma non é finita. E’ previsto difatti il suo "ritorno". Ma prima di arrivare a questo, il vescovo di Roma andrà a celebrare la Messa sulla piazza rossa di Mosca, accendendo molte speranze. Le profezie della Sindone ammoniscono però che in "terzio tempo, spes court et fumex". Cioè, all’inizio del terzo Millennio, le speranze (di pace, di armonia, di equilibrio politico) saranno brevi e confuse.

Si annunciano poi grandi eventi per "le terre adrie". Il vaticino potrebbe riguardare il mare Adriatico, sul quale c’è anche una profezia della Monaca di Dresda che prevede "la trasformazione del mare, in lago". In seguito a un maremoto, dovrebbero sorgere nuove terre nel canale d’Otranto, tanto che la penisola salentina si troverebbe unita all’Albania.

E’ interessante notare che le profezie della Sindone danno anche un nome alle nuove terre che emergeranno nell’Adriatico: Dosia.

E grandi trasformazioni sono previste anche per la "terra flora". E qui, si potrebbe pensare alla Florida, dove in questi ultimi anni è stato registrato un aumento notevole dei movimenti sismici.

Il messaggio ricorda poi alcune città ad alto rischio: Roma, Parigi, Milano e Torino. Su queste città, in un tempo che dovrebbe andare dal 2000 al 2040, volerà per l’ultima volta il "corvus rubio". Sono probabilmente le città maggiormente coinvolte nel terzo conflitto mondiale che vedrà nuovamente schierato il fronte sovietico contro la civiltà occidentale. Finalmente, si arriverà alla pace. Il "corvus rubio" sarà bruciato nello stesso rogo che ha acceso. E l’uomo imparerà a vivere in una dimensione nuova.

L’ARABIA SAUDITA HA FINANZIATO IL GENERALE HAFTAR IN LIBIA



“Il Mufti Sheikh Sadeq al-Gharyani ha rivelato venerdì che l’Arabia Saudita aveva inviato seguaci della studiosa salafita saudita Rabee al-Mudkhali per sostenere Khalifa Haftar.


Al-Gharyani, che stava parlando al canale televisivo libico Al-Tanasuh , ha detto che questa gente aveva precedentemente sostenuto Al-Gheddafi e attualmente sta sostenendo Haftar, accusando sia Al-Gheddafi che Haftar di “avere il sangue sulle loro mani”.


Inoltre, il mufti ha accusato le Nazioni Unite di rivendicare la pace in Libia, ma hanno invece “installato Haftar, che mina la pace nel paese”.


Riguardo alla questione dei migranti, ha detto; “Se l’ONU vuole fermare l’afflusso di migranti in Libia, allora proteggerà i confini della Libia”.


Al-Mudkhali, dovrebbe essere notato, è uno sceicco saudita salafita che crede che l’Islam non consenta l’opposizione ai governanti o che dia loro consigli pubblici.



I suoi seguaci hanno una presenza enorme in Libia e le loro milizie hanno combattuto in diverse battaglie a sostegno di Haftar “.


e da al Jazeera:


“Giorni prima che il generale rinnegato della Libia Khalifa Haftar lanciasse un’offensiva sulla capitale del paese, Tripoli, l’ Arabia Saudita ha offerto decine di milioni di dollari per contribuire a pagare l’operazione, come ha riportato il Wall Street Journal .


L’offerta è arrivata durante una visita di Haftar alla capitale saudita, Riyadh, in vista della sua campagna militare del 4 aprile, ha detto il Journal venerdì.


Citando alti consiglieri del governo saudita, il giornale ha detto che l’offerta di fondi – accettata da Haftar – era destinata ad acquistare la lealtà dei leader tribali, reclutare e pagare combattenti e altri scopi militari.


L’ultimo conflitto nel paese nordafricano contrappone l’Esercito nazionale libico di Haftar (LNA) alle forze alleate al Governo di Accordo Nazionale (GNA) sostenuto dalle Nazioni Unite.


Il GNA controlla Tripoli, situata nella Libia nordoccidentale , mentre l’LNA è alleata di un’amministrazione parallela situata nell’est del paese ricco di petrolio, che si è frammentato in un mosaico di basi di potere in competizione dopo il rovesciamento dell’ex leader Muammar Gheddafi nel 2011.



Crisi della Libia: il combattimento riguarda i residenti di Tripoli (2:18)


Secondo le ultime cifre delle Nazioni Unite, almeno 75 persone sono state uccise nei combattimenti tra le parti in guerra mentre altre 320 sono rimaste ferite. Anche 9.500 persone sono state costrette a lasciare le loro case.

Khalil Jahshan, direttore esecutivo del Centro arabo di Washington DC, ha detto che i sostenitori e affiliati di Haftar erano ben noti prima della pubblicazione dell’articolo del Journal.


Esercito di Haftar


Diversi paesi del Medio Oriente, tra cui l’ Egitto e gli Emirati Arabi, hanno appoggiato Hafter come baluardo contro i gruppi islamisti, in particolare i Fratelli Musulmani, che hanno assunto un ruolo di primo piano in Libia dopo la rivolta del 2011 e hanno continuato a partecipare alla politica libica sotto il governo di Tripoli.


“C’è stato un aumento nel supporto, chiaramente, ma non un cambiamento nel ruolo politico. Penso che l’Arabia Saudita volesse aumentare la sua partecipazione al conflitto in Libia e che probabilmente ha contribuito nella visita del generale Haftar nel regno e al suo incontro con il re Salman e il principe ereditario “, ha detto Jahshan.


“Subito dopo il suo ritorno [di Haftar], ha in qualche modo intensificato il suo ruolo, il suo confronto con i suoi concorrenti in Libia, così chiaramente ha ottenuto il sostegno politico per primo e sono sicuro che ha ottenuto il sostegno finanziario e militare dopo anche se questo non è necessariamente l’unico partito nel Golfo o in Medio Oriente che ha supportato Haftar negli ultimi anni “.



Durante la sua visita in Arabia Saudita, prima dell’offensiva su Tripoli, il giornale ha detto che Haftar ha incontrato il re Salman, il principe ereditario Mohammed bin Salman ( MBS ), nonché il capo dell’intelligence del regno e il ministro degli esteri. 


Il governo saudita e i portavoce di Haftar non hanno risposto alle richieste di commento.

“Gli aerei di Haftar hanno intensificato gli attacchi aerei nell’ovest del paese e membri dello staff nell’aeroporto di Mitiga – l’unico aeroporto operativo di Tripoli – dicono che c’è uno stato di panico tra membri dello staff e passeggeri”, ha detto, aggiungendo che – Le armi da guerra all’aeroporto stavano cercando di colpire gli aerei da guerra.


Oltre 1.000 persone si sono riunite nel centro di Tripoli per chiedere a Haftar di fermare l’avanzata sulla città costiera che conta circa 1,2 milioni di persone. Il disastro della Libia dura ancora dopo circa otto anni dall’intervento distruttivo della NATO.


Fonti: Middle East Monitor Veterans Today


Traduzione: Luciano Lago

I “SENTIERI” DELLA BREXIT


Il recente rinvio al 31 Ottobre come data massima per la Brexit avvicina un po’ di più questo evento così dirompente per le sorti del continente europeo alla scaletta temporale abbozzata negli articoli dedicati alla Jahenny. Se infatti il 2021 fosse realmente l’anno di inizio dei più grandi problemi per la Francia dovremmo vedere nel 2020 il deflagrare degli eventi anticipatori: i problemi nel Regno Unito che porteranno alla frantumazione del regno in quattro parti e quelli legati alla Persia e Gerusalemme. Come detto più volte sia la Brexit che la guerra in Siria hanno il potenziale per far avverare in tempi rapidi queste profezie.


Già adesso in UK la tensione politica è ai massimi livelli tanto da suscitare paragoni con il periodo rivoluzionario di Cromwell. Alcuni costituzionalisti discutono apertamente perfino di una discesa in campo della Regina contro i tentativi di rinviare troppo in là la separazione dall’Unione Europea oppure di porre il veto alla stessa Brexit.


E’ un dibattito interessante perché la regina è parte in causa della realizzazione della profezia con, sembra, una discesa dal trono non convenzionale.
Al fianco della Regina ne abbiamo un’altra, non di sangue blu, che è la principale protagonista della Brexit: Theresa May.


Quali sono dunque i “Sentieri della Brexit”?


Sono quelli che, sorprendentemente, hanno ispirato Nostradamus nella composizione di quartine dedicate all’argomento e che, ancora una volta, sono presi dalle guide di Charles Estienne.


Come ho descritto in precedenti articoli le quartine della Brexit sono al momento due: la 250 e la 919.




Dal Ramo V del 2000 “L’Europa in guerra”


250
Quad ceux d'Hainault, de Gand et de Brucelles,
Verront à Langres le siege deuant mis:
Derrier leurs flancz seront guerres crueles
La plaie antique fera pis qu'ennemis.


250
Quando quelli d'Hainault, di Gand e di Bruxelles,
Vedranno il blocco messo davanti a Langres,
Dietro ai loro fianchi vi saranno crudeli guerre:
La piaga antica sarà peggiore dei nemici. 




Il primo verso riporta delle località che Estienne cita nelle sue guide per i sentieri che dalla Francia portano in Europa centrale. Sono città sotto l’influenza del Sacro Romano Impero oggi impersonificato dall’Unione Europea.
Langres invece è messa in relazione ad altri sentieri non comuni con quelli delle città al primo verso. E’ dunque “separata”. E’ una cittadina della Borgogna che, al tempo della Guerra dei Cent’anni fra inglesi e francesi era alleata dei primi. Nostradamus la sceglie come portabandiera dell’Inghilterra.
I primi due versi nel Luglio 2016, appena nominata la May per condurre in porto la Brexit, li ho tradotti così:


“Quando quelli d’Europa vedranno il blocco posto all’Inghilterra”


Anticipavo l’impressione che questo processo avrebbe portato allo scontro economico e politico fra il Regno Unito e l’Unione Europea.
Mi sembra indubitabile che questo sia oggi il sentiment comune.
Sono in effetti due strade che portano in direzioni opposte.


La piaga antica sarà peggiore dei nemici. Nel 2016 per quanto riguarda l’Inghilterra ipotizzavo che la vecchia piaga era la Scozia. In effetti la Scozia è uno dei principali ostacoli alla Brexit. Non sappiamo quale sarà la reazione, ma più volte gli esponenti politici scozzesi hanno manifestato la volontà di rompere l’Unione in caso di necessità. D’altronde secondo la Jahenny il risultato di questa crisi sarà proprio la scomposizione della Gran Bretagna in quattro parti: Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord presumibilmente.
La piaga antica però non credo sia subita solo dagli inglesi, ma anche dall’Unione Europea. Il sentiero proposto da Estienne che dall’Haynault porta a Bruxelles è intitolato come sentiero delle Fiandre. Il che porta alla mente gli ultimi tre versi della sestina 1154:


“Fiandre ed Inghilterra saranno da ferro e fuoco tormentate, dai vicini lungamente assediate, saran contrarie a far loro la guerra”


Negli articoli passati ho ipotizzato che “i vicini” fossero gli immigrati e che in questo caso l’antica piaga era “il turco” ovvero l’islam. Ma non posso sottovalutare il collegamento con Estienne e la quartina 250 perché questi versi potrebbero riprendere lo stesso argomento e cioè l’esito infausto della Brexit dove le Fiandre rappresentano l’Unione Europea (Gand, Haynault, Bruxelles) in lotta politico economica con l’Inghilterra della Brexit. E’ un’ipotesi affascinante per il collegamento che permetterebbe di fare fra quartina e sestina e una delle fonti d’ispirazione del veggente.


Tra l’altro una delle più originali… come pensare infatti che una guida per viaggiatori possa nascondere il significato quanto meno generale di versi oscuri e complicati? Ciò vale ancora di più per la 919, una delle mie preferite.




Dal Ramo II del 2000 “L’Era del Terrore”


919
Dans le milieu de la forest Mayenne,
Sol au Lyon la fouldre tombera,
Le grand bastard issu du grand du Maine,
Ce iour fougeres pointe en sang entrera.


919
Nel mezzo della foresta Mayenne,
Al Solleone la folgore cadrà,
Il grande bastardo venuto dal grande del Maine,
Quel giorno fuggite la lama nel sangue entrerà.




La quartina è ingegnosa e ricca di simboli. Il personaggio centrale è “il grande bastardo” del terzo verso, ovvero Guglielmo il Bastardo duca di Normandia che diventerà Re d’Inghilterra col nome di Guglielmo I. Lo scopo di citare questo personaggio è di mettere insieme Inghilterra e Normandia, i luoghi degli eventi.


La folgore è il simbolo di Giove e di un evento improvviso. Un giovedì, giorno sacro a Giove, gli inglesi votano per la Brexit, la fuga dall’Europa.
In quegli stessi giorni accade un altro evento inaudito: a St Etienne du Rouvray il sacerdote cattolico Padre Hamel viene sgozzato sull’altare durante una Santa Messa ad opera di islamisti. Nostradamus gioca con le parole: fougeres è una cittadina di quella stessa regione, ma al minuscolo vuol dire anche “fuggite”. Non solo fuga dal sangue versato dagli islamisti, la lama nel sangue entrerà, ma proprio come gioco di parole con Brexit dove “exit” ha lo stesso significato.
Infine il primo verso: al solleone, in Estate, Theresa May assume la guida politica del paese. Cercando in mezzo a forest Mayenne, unendole insieme, otteniamo il suo nome FORESTMAYENNE. Inizialmente qualcuno dubitava del ruolo di questa donna. Oggi possiamo invece dire che il suo ruolo è centrale per la crisi inglese, per il modo in cui ha condotto i negoziati e lo stallo e divisione politica a cui lo ha condotto.


Quando pubblicai l’articolo nel Dicembre del 2016 ci fu chi giustamente obiettò sul fatto che il nome della May poteva essere una coincidenza se non proprio una forzatura. Personalmente, quanto si tratta di Nostradamus, non credo alle coincidenze. Per me l’ipotesi è assolutamente valida. Tuttavia presi la critica decisamente in considerazione poiché se si fosse rivelata esatta rischiava di far collassare l’accostamento dell’intera quartina alla Brexit. Come giustificare infatti il primo verso? Avevo bisogno di un’ipotesi rafforzativa.
E questa è venuta proprio dalla guida di Estienne.








Nell’immagine si può vedere un estratto di questi sentieri per i boschi dove sono citati i luoghi della quartina. Ma la parte più interessante è la spiegazione di quell’itinerario dove Estienne dice che nel mezzo di quella terra c’è un olmo con uno stendardo che definisce il confine di separazione fra Maine e Bretagna.


Il confine di separazione è proprio ciò che con la Brexit si vuole ottenere fra Europa e Gran Bretagna.


Nostradamus copia quasi letteralmente l’indicazione di Estienne proprio perché indica una separazione. La Bretagna francese richiama in realtà la Gran Bretagna inglese destinata poi a frantumarsi.
Nostradamus però fa di più: Estienne parla di ciò che c’è nel mezzo di quella terra, il veggente dice di guardare nel mezzo del bosco di Mayenne proprio per il motivo che dicevo. Guardando in mezzo otteniamo il nome del primo ministro inglese responsabile di questa crisi politica.


E’ evidente che queste non sono coincidenze, ma precise indicazioni di Nostradamus sparpagliate qua e là e che devono essere ricomposte come un puzzle. Ciò che è sorprendente però e anche confortante è che la ricerca continua di dettagli e spiegazioni alla fine porta a convalidare l’interpretazione iniziale e soprattutto a raccordarla con fatti ed eventi del nostro presente.


Spero che tutto questo possa contribuire a far apprezzare sempre di più questo misterioso personaggio il cui disegno complessivo di volta in volta appare sempre più grandioso e abbagliante per la sua complessità.


Postato 5 days ago da Remox

L'UOMO PERVERSO DI ANGUERA: ATTACCO ALL’ITALIA E A ROMA

OCCHIO AGLI SVILUPPI IN LIBIA....

Con questo articolo vorrei riprendere le ipotesi riguardanti l’identificazione dell’”uomo perverso” descritto nei messaggi di Anguera. Nei precedenti post ho provato a stabilire una connessione fra quest’uomo che viene dallo Yemen, l’ISIS e la Libia.
Subito dopo queste prime ipotesi sono cominciati nella seconda metà del 2014 i proclami dell’ISIS che parlano di un attacco islamico a Roma la cui base di partenza sarebbe proprio la Libia.
La Libia o comunque il Nordafrica sono indicati anche da Nostradamus come fonte di crisi sia nominando Annibale sia parlando di colui che sorge dall’acquatica triplicità. Per quanto riguarda Annibale abbiamo detto che rappresenta un simbolo dell’invasione islamica che viene mediante i profughi. Le ondate migratorie sono uno dei veicoli di infiltrazione del terrorismo. L’acquatica triplicità è invece una simbologia tolemaica che indica il Nordafrica e che nelle antiche cartine è appunto chiamato “Libia”.


Rivediamo quindi sia alcuni messaggi di Anguera che le quartine di Nostradamus.


2.579 - 24.09.2005
Cari figli, Dio ha tutto sotto controllo. Non temete. L’umanità vivrà momenti di grande tribolazione, ma chi resterà fedele sarà salvo. Un uomo perverso sorgerà. Per causa sua i fedeli sperimenteranno grande sofferenza. Sana’a è la capitale del suo Paese. L’Italia sarà invasa. Gli uomini dalla grande barba agiranno con grande furia.


In questo messaggio la Madonna introduce quest’uomo perverso che viene dallo Yemen. In relazione a quest’uomo si parla di invasione dell’Italia e della grande furia con cui agiranno gli uomini dalla grande barba. Quest’ultimi identificano i terroristi islamici. Ho già detto di come a mio avviso la parola “invasione” vada intesa come grande offensiva terroristica e non come invasione di eserciti stranieri. Sicuramente gli uomini di fede soffriranno poiché uno degli obiettivi principali del terrorismo islamico è colpire il cristianesimo e i suoi luoghi di culto.


2.592 - 22.10.2005
Cari figli, questa sera vi invito ad aprirvi alla grazia di Dio e ad essere in tutto simili a mio Figlio Gesù. Si avvicinano ora i tempi delle grandi tribolazioni. Verrà la guerra. L’azione malefica degli uomini causerà morte e distruzione in varie nazioni. Tornate al Signore. Rispondete alla sua chiamata per essere salvi.Un uomo perverso comanderà una grande invasione. Nei cuori degli uomini ci saranno furia e desiderio di morte. La città delle sette colline sarà distrutta.


Un mese dopo la Madonna riprende questo tema. Collega la guerra all’azione malefica degli uomini (terroristi) che porterà morte e distruzione in varie nazioni (gravi attentati, destabilizzazione, paura). E ancora una volta sono associati all’uomo perverso i termini “invasione”, la città di Roma (Italia) e la furia degli islamisti desiderosi di portare morte.


Appare evidente dunque che in questo clima di allarme per il terrorismo islamico, soprattutto in vista del Giubileo, debba cominciare a squarciarsi il velo su questo misterioso personaggio, collegato sia all’azione terroristica islamica che ad una grande offensiva contro Roma e l’Italia.
I proclami dell’ISIS e dei suoi esponenti che parlano dalla Libia contro la nostra terra devono essere considerati con la massima attenzione.


2.529 – 31.05.2005
Il palazzo sarà sorpreso dall’invasione furiosa e sanguinosa degli uomini dalla grande barba.


2.997 - 13.05.2008
Ci sarà una grande invasione e nel palazzo si vedrà grande distruzione.


In questi messaggi la Madonna parla direttamente del Vaticano annunciando un’invasione e grande distruzione. Il termine “invasione” compare solo in questi pochi messaggi che ho citato e che sembrano quindi relazionarsi con il pericolo di un grave attentato islamico.


2.975 - 23.03.2008
Cari figli, gli uomini seguaci del falso profeta marceranno con grande furia in direzione del tempio santo. Lì ci sarà grande distruzione. La Chiesa piangerà e si lamenterà. In questo giorno sarà visibile una eclissi lunare.


Il 23 Marzo del 2008 la Madonna annuncia la marcia dei terroristi, guidati dal falso profeta (colui che ne ha solo l’apparenza, il leader dell’ISIS), verso il Tempio Santo nel giorno di un’eclissi di Luna. Ho già detto di come a mio avviso il giorno più pericoloso sia il 23 Marzo 2016, Mercoledì Santo del Giubileo, in quanto la Madonna dice “in questo giorno” e il messaggio è stato dato proprio un 23 di Marzo. Il Tempio Santo potrebbe essere San Pietro o qualunque altro grande santuario cristiano. La Chiesa Cattolica infatti piangerà e si lamenterà.
E’ la Madonna a specificare che i terroristi sono guidati da un “falso profeta”.


2.516 - 30.04.2005
Cari figli, inginocchiatevi in preghiera per la pace nel mondo. L’umanità vive forti tensioni e cammina verso l’autodistruzione. Un uomo orgoglioso farà accordi con l’Iran. Lui sembra essere un pacificatore, ma in verità sarà una spina per molte nazioni. Gli uomini del terrore, capeggiati da colui che ha l’apparenza di un profeta, porteranno sofferenza e dolore al nido dell’aquila e al Paese del Salvatore. Ecco che sono giunti i tempi da me predetti.


In questo messaggio gli obiettivi dei terroristi sono probabilmente la capitale dell’America (nido dell’aquila) e Israele (paese del Salvatore). I terroristi sono guidati da un uomo dall’apparenza di profeta. Il Califfo è un titolo non solo militare, ma anche religioso. E’ “il principe dei credenti” ed Al Baghdadi, che ha studiato all’università islamica di Baghdad, è a tutti gli effetti un predicatore.


2.553 - 24.07.2005
Gli uomini del terrore raggiungeranno il Vaticano. La piazza sarà piena di cadaveri. L’umanità vedrà l’azione malefica degli uomini dalla grande barba. Il Colosseo crollerà. Sappiate che il Signore è rattristato a causa dei peccati degli uomini. Ecco i tempi delle grandi tribolazioni. Inginocchiatevi in preghiera.


In questo messaggio si sottolineano due obiettivi dei terroristi: la piazza del Vaticano (Piazza San Pietro) e il Colosseo. In questo l’”azione malefica” è proprio quella degli uomini dalla grande barba (cfr msg 2592).


2.595 - 29.10.2005
Cari figli, restate saldi sul cammino che vi ho indicato. Ecco i tempi dei dolori. Pentitevi e assumete il vostro vero ruolo di cristiani. L’umanità percorre le strade dell’autodistruzione che gli uomini hanno preparato con le proprie mani. Cercate la pace. Dio è la soluzione per voi. Ritornate. La Libia inciamperà e i miei poveri figli conosceranno grandi sofferenze. Per gli uomini del terrore sarà un regalo di valore.


In questo messaggio che ben conosciamo si annuncia la guerra civile in Libia (l’inciampare) e l’ascesa dei terroristi nella nazione.
In altri messaggi la Madonna parla della furia dei "figli del Leone" contro la Chiesa oppure del "Leone furioso". Il Leone è un simbolo islamico, soprattutto sciita, ma anche gli uomini dell'ISIS amano chiamarsi fra loro "leoni del califfato".


Quello del terrorismo in Libia è un tema dibattuto proprio in questi giorni. In questo articolo de “Il Foglio” si parla della progressiva infiltrazione e conquista dell’ISIS in Libia, delle varie strategie del califfato, delle missioni dei reparti speciali italiani che, “prima di quanto non si creda” sarebbero il preludio ad una missione militare italiana.


Nella quartina 551 del Ramo III del 2000 abbiamo messo in relazione “la crudele briga” fra i tirreni e i barcini con la crisi libica (barcini, da Annibale Barca, libici) e soprattutto quella dei profughi in Europa.


Altre quartine che parlano del pericolo libico sono la 109 del Ramo XIX del 900 (nell’Onda del Tempo) che evidenza la crisi dei migranti libica per l’Italia, la 230 del Ramo XXIII del ‘900 che evidenza i pericoli per l’Italia derivanti da un novello Annibale legato a Babele (Baghdad, al Baghdadi) e poi il Presagio 11 di Settembre o come lo chiamo io il Presagio dell’11 Settembre. Quartina questa per la quale forse bisognerà un giorno compiere uno studio più approfondito, ma che sembra collegare il pericolo di Annibale con la Chiesa.


In Nostradamus quindi il pericolo per l’Italia e Roma giunge dalla Libia. Abbiamo poi la quartina 150 che compare due volte: la prima nel Ramo XIX del ‘900 del risveglio islamico e la seconda nel penultima Ramo dell’Opera, il quinto, nel Preambolo, dedicato alle violenze in Europa.




150
De l'aquatique triplicité naistra,
D'vn qui fera le ieudy pour sa feste:
Son bruit, loz, regne, sa puissance croistra,
Par terre et mer aux orients tempeste.



150
Dall’acquatica triplicità nascerà
D’uno che stabilirà il giovedì per sua festa:
Sua fama, sua gloria, regno, sua potenza crescerà,
Per terra e mare agli orienti tempesta.


L’acquatica triplicità è collocata secondo Tolomeo in Libia, ovvero Nordafrica. Stabilire il Giovedì come giorno di festa significa distaccarsi dalle tre grandi religioni monoteiste (Sabato per gli ebrei, Domenica per i Cristiani, Venerdì per i musulmani). Può l’ISIS configurarsi come una setta eretica?


Forse si. Il secondo e terzo verso potrebbero riguardare Al Baghdadi o un leader a lui simile mentre l’ultimo verso annuncia una tempesta (bellica) contro gli orientali. Probabilmente la guerra di cui parla anche la Madonna di Anguera, che segue la furia degli uomini dalla grande barba che attaccheranno varie nazioni del mondo.


A questo punto dobbiamo intrecciare le informazioni profetiche con quelle di cronaca.
Abbiamo già detto di come secondo fonti militari l’Italia, sotto pressione americana, starebbe valutando un intervento militare in Libia con reparti speciali già sul terreno.
Aggiungiamo che nel 2015 un rapporto ONU ha denunciato il pericoloso deteriorarsi della situazione in Libia identificando in Abu al Mughirah Al Qahtani il leader dell’ISIS in Libia.
L’organizzazione ha posto la sua base a Sirte, ex roccaforte di Gheddafi, ma secondo fonti libiche tale leader sarebbe rimasto nel nascondimento fino a poco tempo fa. Secondo alcuni non è ancora su territorio libico questo perché i capi dell’organizzazione starebbero preparando la sua leadership in Libia.
Di certo però abbiamo la sua prima intervista ufficiale con tanto di presentazione della propria strategia militare: usare la Libia come piattaforma di conquista dell’Africa centrale, dove operano vari gruppi jihaidisti, e contro l’Italia e l’Europa. A tal fine l’obiettivo è quello di ostacolare il commercio del petrolio e del gas privando l’Italia di questi approvvigionamenti e colpire con attacchi terroristici.
Se a queste affermazioni verrà dato credito si capisce anche la possibilità che si organizzi una qualche risposta militare.

A noi però interessa il luogo di provenienza di questo personaggio. La dizione “al Qahtani” lo identifica come appartenente alla tribù “Qahtan” che è una tribù araba leggendaria originaria dello Yemen. Secondo le fonti islamiche da tale tribù deriverebbe anche la regina di Saba e soprattutto dai 24 figli di Qahtan deriverebbero le principali tribù arabe della penisola arabica che avrebbero poi costituito il nucleo dell’Islam. Esponenti di questa tribù si trovano in Yemen, Arabia, Qatar e altri paesi del Golfo. C’è quindi una concreta possibilità che questo personaggio venga dallo Yemen.

Lo scenario profetico descritto sembra collegare in modo piuttosto chiaro l’attuale crisi del terrorismo islamico con i pericoli di gravissimi attentati in Italia e a Roma con la Libia come luogo di provenienza di questi attacchi. E’ quindi possibile che il leader yemenita operi dalla Libia. Sarà importante seguire gli sviluppi geopolitici in Libia per capire se l’”uomo perverso” è già fra noi e se la malefica invasione sta per essere posta in atto.


Postato 4th December 2015 da Remox

PROPONIMENTO DEL GIORNO







Oggi, per amore di Gesù e di Maria, mi farò operatore di Pace: se conosco qualche amico o parente che non riesce a rappacificarsi con qualcuno, cercherò di aiutarli con qualche buona parola e proponendo di fare per loro da mediatore ed intermediario.

SETTIMANA SANTA



LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
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 PRIMA LETTURA 

Is 49,1-6
Dal libro del profeta Isaìa

Ascoltatemi, o isole,
udite attentamente, nazioni lontane;
il Signore dal seno materno mi ha chiamato,
fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.
Ha reso la mia bocca come spada affilata,
mi ha nascosto all’ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita,
mi ha riposto nella sua farètra.
Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria».
Io ho risposto: «Invano ho faticato,
per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore,
la mia ricompensa presso il mio Dio».
Ora ha parlato il Signore,
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele
– poiché ero stato onorato dal Signore
e Dio era stato la mia forza –,
e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti d’Israele.
Io ti renderò luce delle nazioni,
perché porti la mia salvezza
fino all’estremità della terra».


  SALMO  

Sal 70
La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.

Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.

Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.

La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza,
che io non so misurare.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.


 VANGELO 

Gv 13,21-33.36-38
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».
I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.
Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.
Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire».
Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».