|
CONTROINFORMAZIONE E PAGINE DI UTILITA' SOCIALE
"Vorrei che tutti leggessero,
non per diventare letterati o poeti,
ma perché nessuno sia più schiavo"
Gianni Rodari
"Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare"
Socrate
lunedì 4 marzo 2019
PROPONIMENTO DEL GIORNO
LITURGIA DEL GIORNO
LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
PRIMA LETTURA
|
sabato 2 marzo 2019
Venezuela: ultima chance dell’umanità di restare libera
La realtà oggettiva dei fatti è sempre diversa dalla “verità” precostituita e pre-confezionata dei media mainstream, che fanno passare per falsa notizia proprio quella realtà oggettiva incontrovertibile. E’ per poterla distinguere che bisogna cercarla dove si fa trovare, attraverso i racconti e il vissuto di chi vive una situazione come esperienza personale, oppure attraverso la diretta e disinteressata osservazione degli intellettuali come Walt Peretto, che parla della crisi in Venezuela come nessuno ce l’ha ancora raccontata, in un’intervista con Press Tv. Ciò che afferma Peretto non può non coinvolgere anche i popoli europei che vivono la stessa visione distopica di una sinistra neoliberista e globalista che si contrappone al diritto di libera autodeterminazione degli Stati e dei popoli. “Il Venezuela è uno dei pochi Paesi che rimane un baluardo contro una distopia mondiale guidata dall’imperialismo americano”, afferma Peretto.
“Il principale impedimento a questi piani è stato il governo liberamente eletto a Caracas che ha sollevato milioni di persone dalla povertà a partire dal 1999, sfidando il movimento globalista guidato apertamente dagli Stati Uniti, con il tacito aiuto della Gran Bretagna e di altre macchine di propaganda occidentali. Questi sostenitori di un governo mondiale hanno preso provvedimenti per far crollare l’economia venezuelana almeno dal 2013 e ora la macchina di propaganda occidentale sta cercando di scaricare la crisi in Venezuela sul governo di Madurononostante la mancanza di prove”, ha aggiunto Peretto.
“Questa crisi può essere analizzata in termini di dialettica hegeliana, una filosofia geopolitica che sostiene la creazione di una crisi in cui non ce n’era prima, e quindi offrendo soluzioni alla crisi sotto le spoglie del governo in soccorso. L’attuale crisi in Venezuela è stata fabbricata prima dalla comunità bancaria internazionale basata principalmente a Londra, che ha usato le sanzioni statunitensi e la conseguente svalutazione della valuta venezuelana che ha causato inflazione che è stata attribuita solo al governo di Maduro”, ha dichiarato l’analista.
“Ora i globalisti, attraverso gli Stati Uniti, offrono “aiuti umanitari” come un sistema di pubbliche relazioni e come copertura per distribuire armi all’opposizione politica, offrono tangenti a funzionari militari e tentano di mettere la popolazione contro il governo eletto. La mia speranza è che la comunità del mondo risvegliata vedrà chiaramente attraverso questo putsch e lavorerà per fermarlo prima che migliaia di innocenti muoiano in una sanguinosa insurrezione”, ha affermato.
“L’ultimo grande tentativo di cambio di regime in Venezuela è avvenuto l’11 aprile 2002, quando il presidente Hugo Chavez è stato deposto per 47 ore prima che il suo collegio elettorale comune e i lealisti resistessero all’invasione e il governo fosse ripristinato. Da allora il Venezuela è stato messo sulla scia dei Paesi da invadere, mentre il Medio Oriente e parti dell’Africa settentrionale e centrale sono diventati il caos. Era solo questione di tempo prima che il Venezuela tornasse in prima linea”, ha osservato.
“I governi di Chavez e di Maduro sono stati categorizzati da osservatori di tutte le tendenze politicamente di sinistra. Ciò ha portato persone politicamente di destra negli Stati Uniti e in tutto il mondo ad essere a favore del cambio di regime in Venezuela. Ma è molto importante capire che in Venezuela la “sinistra” politica è molto diversa dalla “sinistra” politica negli Stati Uniti. Negli Stati Uniti, la “sinistra”, guidata dal Partito Democratico, è essenzialmente un partito globalista che vorrebbe vedere un governo senza un unico mondo guidato dalle Nazioni Unite o da un corpo simile”, ha dichiarato Peretto.
“Negli Stati Uniti, la sinistra politica spesso demonizza il diritto politico come nazionalisti che difendono una nazione reazionaria e belligerante caratterizzata da libertà individuali che violano la cittadinanza più ampia. La “sinistra” degli Stati Uniti vede anche il “giusto” come avido, individualista e razzista. La “sinistra” è in qualche misura spaventata dalle libertà individuali e guarda al governo per proteggere le proprie ideologie accademiche di diversità forzata e riparazioni per i peccati dei nostri antenati. La “sinistra” degli Stati Uniti immagina e combatte per la rinuncia alla sovranità degli Stati Uniti e la costruzione di una forte struttura socialista mondiale che assicurerà la gestione di “uguaglianza” e ambientalismo sotto le spoglie della giustizia sociale e della guerra ai cambiamenti climatici. La sinistra viene attirata con l’esca di un benevolo governo mondiale direttamente nella gabbia della tirannia incontrastata e permanente”.
“In Venezuela, la sinistra politica e la destra politica hanno essenzialmente un contrasto completamente diverso rispetto agli Stati Uniti. La sinistra in Venezuela è un movimento bolivariano che crede nella lotta alla corruzione, al globalismo e alla tirannia corporativa e politica. Sostengono libere elezioni aperte ai più competenti, non solo ai più globalmente connessi. La destra politica in Venezuela, che è libera di dirigere i propri candidati alle elezioni, è caratterizzata dalla corruzione, dal clientelismo e soprattutto dalle promesse di un governo mondiale tanto propagandato dalla “sinistra” americana”, ha detto Peretto.
“Spero che questo aiuti a chiarire un po’ della confusione che è stata appositamente propagata dai corrotti media aziendali occidentali/globalisti. Invito tutti i pensatori liberi e indipendenti a prendere in considerazione ciò che ho appena detto e ad andare avanti e a ricercare ulteriormente questo argomento invece di basarsi sulle bugie dei media mainstream negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e altrove. Il Venezuela è uno dei pochi paesi rimasti che hanno ancora elezioni libere e rimangono un baluardo contro una distopia a senso unico guidata da una psicopatia organizzata globale. Perdere il Venezuela sarà uno dei passi finali verso la creazione di una distopia globale che potrebbe essere il possibile chiodo finale nella bara di un’umanità empatica libera – o di ciò che ne è rimasto”, ha concluso Peretto.
di Cinzia Palmacci
Scrittrice e blogger
DISTRUGGONO LA SANITÀ PUBBLICA E FANNO AVANZARE QUELLA PRIVATA
Nel nostro paese, sono ormai milioni i cittadini che non possono più curarsi, dato che non hanno i soldi per farlo. Se ci riflettiamo un attimo, questo è del tutto incostituzionale, visto che l’art 32 della nostra sottesa Carta dichiara espressamente che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
In realtà, quello che si sta consumando oggi, come spiegano bene Francesco Carraro e Massimo Quezel nel loro libro SALUTE S.P.A. con sottotitolo “La sanità svenduta alle assicurazioni” è il delitto perfetto, nel senso che, al grido di “Ce lo chiede l’Europa” e a colpi di spending review, i politici stanno operando da anni tagli alla nostra eccellente sanità pubblica, cosa che fa peggiorare i servizi, le strumentazioni, le condizioni in cui operano i sanitari, le unità di personale. I risultati sono tempi che si dilatano a dismisura per le visite – cosa che costringe gli italiani a curarsi a pagamento – ma anche errori nella sanità pubblica, che viene così vista e giudicata come “malasanità”.
In altre parole, la scarsità fittizia provocata dai banchieri e dalle loro crisi (dato che ci prestano “denaro dal nulla”) sta letteralmente uccidendo la sanità pubblica (anche) in questo paese, mentre quella privata si fa spazio sulle sue macerie.
Il messaggio dei media mainstream, del resto, è sempre lo stesso: “guardate quanto fa schifo la sanità pubblica, non è ora di fare qualcosa?”
La politica, in questi anni, ha favorito moltissimo questa situazione. Anche l’ultimo governo targato PD ha seguito questa strada. Grida letteralmente vendetta, invece, il sistema introdotto nel 1999 dall’allora Ministro della Sanità Rosy Bindi – il cosiddetto intramoenia che significa letteralmente “dentro le mura” – vale a dire il meccanismo che consente ai medici pubblici oggi di svolgere attività private anche all’interno di strutture pubbliche, fuori dalle fasce lavorative previste contrattualmente. E’ questo meccanismo che consente a un medico di riceverci tra sei mesi se vogliamo andare col ticket pubblico e domani mattina se invece vogliamo visitarci privatamente. Questo meccanismo ha ridotto anche di molto gli introiti delle strutture pubbliche, cosa che fa affossare ancora di più la nostra sanità. Oggi anche quando facciamo una banale analisi del sangue ci dicono di scegliere tra il pubblico e il privato: ebbene quei soldi vanno tutti alla sanità convenzionata, peggiorando ancora di più il quadro complessivo.
L’intramoenia va abolita immediatamente se vogliamo dare ossigeno alla nostra sanità. Forse è proprio da qui che dobbiamo partire.
Si calcola che nel 2017 più di 12 milioni di cittadini hanno procrastinato le cure, o addirittura vi hanno rinunciato, naturalmente per difficoltà finanziarie. Ormai la percentuale dei bisognosi varia dal 50,8% per il Nordovest fino al 72,9% per il sud e le isole.
In altre parole, anche se il denaro a monte nasce dal nulla, non abbiamo più i soldi per curarci.
Il sistema in fondo è sempre lo stesso: banchieri che ci affamano, politici che eseguono, privati che ci marciano.
A peggiorare questo quadro di non garanzia della salute pubblica e individuale ci pensano le assicurazioni private, le quali non intendono assicurare gli ospedali pubblici proprio per via di quanto detto sopra, costringendo così i nosocomi alle autoassicurazioni. In pratica la singola azienda ospedaliera o la regione si fa carico del pagamento, con tutte le conseguenze che vediamo oggi, ovvero rimborsi non erogati, o peggio ancora non riconosciuti.
Le assicurazioni private, in buona sostanza, hanno subodorato l’affare e il modello sanitario cui sta tendendo il paese (quello a stelle e strisce, tanto per capirci), e concepiscono sempre di più polizze sanità per ridurre al minimo i rischi, scritte in linguaggio burocratese (o assicuratese) e vendute soprattutto a chi è sano, e non a chi ha effettivamente bisogno. In queste polizze si inseriscono – spesso capziosamente – massimali apparentemente illimitati, salvo poi imporre sottolimiti per ogni tipo di operazione. Le polizze sanità vengono vendute prevalentemente a soggetti sani dato che bisogna dichiarare al momento della stipula tutte le proprie patologie, e spesso non solo non si ha contezza di ciò che si ha, ma se si dichiara una piccola patologia il prezzo può salire anche di molto.
Un’altra discriminante è che si viene assicurati fino a ai 70 o 75 anni. In altre parole, la polizza all’improvviso smette di valere, proprio quando si ha più bisogno. Ci sono per fortuna anche quelle a vita intera, anche se sono casi rari. L’assicuratese di queste polizze, inoltre, permette alle compagnie di ritirarsi in modo unilaterale dopo un esborso su qualche patologia, cosa che mette in seria difficoltà il paziente, che difficilmente troverà un’altra compagnia per assicurarsi.
Anche se sono ancora pochi gli italiani titolari di queste polizze, queste sono destinate ad aumentare nel futuro, se non altro per la pubblicità che avverrà da qui ai prossimi anni quando uccideranno ancora di più la sanità e la salute pubblica. Per fortuna, oggi esiste ancora il pronto soccorso per le esigenze più gravi, e queste polizze sono solo per interventi leggeri. Il punto è che la mercificazione del mondo che porta il nome di globalizzazione sta distruggendo dappertutto questo prezioso bene pubblico, mentre si fa di tutto per far avanzare quella privata. Si spera che, almeno in questo paese, la musica cambi una volta e per tutte.
Il paradosso è che, ancora adesso, l’eccellenza la si trova ancora nel settore pubblico: in altre parole, le cliniche private o convenzionate sponsorizzate dalle assicurazioni sono utili per le patologie lievi, ma per quelle gravi c’è ancora la garanzia del pubblico che, con i suoi macchinari, le sue strumentazioni e via discorrendo riesce ancora a intervenire e a bastare in questo campo. Se per esempio una donna incinta (e assicurata) sceglie una clinica privata per partorire e ha delle complicazioni, verrà sicuramente portata, ancora adesso, in una struttura pubblica.
Un altro bluff di queste polizze riguarda i cosiddetti rischi nominati: in buona sostanza, vengono elencati tutti i pagamenti per gli interventi, e se ciò che ci accade non è compreso in questo lunghissimo elenco bisogna comunque pagarselo da soli. Bisognerebbe fare l’esatto contrario, ovvero assicurare tutto tranne pochi rischi menzionati.
La sanità, oggi, è già per i ricchi e se non ci svegliamo e chiediamo anche la sovranità sanitaria – importante forse quanto quella monetaria – ne usciremo letteralmente morti, prima che il nostro tempo si definisca.
Fonte: SALUTE S.P.A. di F. Carraro e M. Quezel, ediz.chiarelettere.
MARINES USA FRA GLI AGENTI PROVOCATORI IN VENEZUELA
ORMAI ABBIAMO COMPRESO COME AGISCONO PER SOVVERTIRE LE DEMOCRAZIE NEL MONDO
Come più volte denunciato dal governo del Venezuela, agenti provocatori addestrati dalle forze USA sono stati infiltrati fra i manifestanti anti Maduro in Venezuela per creare incidenti, attaccare le forze di polizia e compiere atti di guerriglia e sabotaggio. Questo avviene secondo la ben nota tecnica descritta nel manuale USA di cambio di regime (desecretato da Wikileaks) attuato da Washington in vari paesi fra i quali l’Ucraina, la Libia, la Siria, ecc…
Questi elementi, che in Venezuela vengono denominati “garimberos” , sono stati ultimamente notati nei disordini scoppiati alla frontiera tra Venezuela e Colombia e sono gli stessi ripresi mentre incendiavano i camion degli aiuti umanitari inviati dalla USAID e bloccati alla frontiera.
Quello che non si poteva sospettare è che fra questi elementi vi sono alcuni militari USA del corpo dei marines che operano in borghese e sono particolarmente addestrati dai servizi di intelligence per compiere attacchi mirati e azioni di commandos contro le forze di sicurezza venezolane.
Un video che mostra uno di questi marine USA mentre opera tra i manifestanti è stato diffuso e circola tra i social media e rende perfettamente prova di quanto sospetato dalle autorità del Venezuela. Secondo il portale Lechuguinos, il marine Luis Medina, che si vede nelle riprese, ha partecipato ai tentativi di seminare violenza nelle immediate vicinanze della frontiera con Cucuta.
Questo, come altri video, dimostra che sia gli statunitensi, sia le autorità colombiane, hanno un piano per diffondere violenza e sobillare guerra civile nel paese confinante.
Nelle immediate vicinanze della frontiera tra venezuela e Cucuta non soltanto si sono utilizzati giovani colombiani e venzolani come carne da cannone ma anche direttamente marines statunitensi infiltrati tra loro”, come ha commentato la politologa spagnola Arantxa Tirado nella sua pagina Twitter. Nella stessa pagina compaiono varie foto dei marines USA in uniforme che hanno partecipato ai disordini.
Non si poteva dubitare che dietro le manifestazioni e disordini scoppiati in Venezuela ci fosse la lunga mano dei servizi di intelligence USA attivi per favorire il “regime change” a Caracas ed intallare un governo fiduciario di Washington che “si prenda cura” delle risorse petrolifere e minerarie del paese che tanto interessano le grandi corporations di Wall Street. Naturalmente tutta l’operazione ci verrà ammantata dai media del sistema come un “ritorno della democrazia” in quel paese.
Fonti: Lechuginos.com Sputnik mundo
PROPONIMENTO DEL GIORNO
|
LITURGIA DI OGGI
LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
|
venerdì 1 marzo 2019
Pericolo 5G: è un’arma “psicotronica”, bombarda il cervello
L’alba della prossima generazione di Internet è alle porte, ma potrebbe non essere una buona cosa. Mentre i sostenitori della rete 5G (quinta generazione) ne stanno cantando le lodi, alcuni esperti hanno sollevato critiche sui potenziali pericoli, che questa nuova tecnologia presenta. Oltre alle preoccupazioni sulla mancanza, per quanto riguarda il 5G, di test per la valutazione di sicurezza a lungo termine, un certo numero di esperti sta ora mettendo in guardia sul fatto che il 5G potrebbe essere la prima comparsa di armamento psicotronico a onde millimetriche. Mentre il settore [delle comunicazioni] promette velocità fino a 100 volte più rapide rispetto all’attuale rete 4G, quello che non stanno dicendo al pubblico è che stanno anche preparando il terreno per un’invasione tecnologica. Affinché il 5G funzioni, sarà necessario installare migliaia di nuovi ripetitori e piccole celle [radio]. Le nuove onde millimetriche sono più veloci e potenti, ma non si propagano allo stesso modo. Alcune stime affermano che ci sarà bisogno di un ripetitore per ogni 12 case. Ciò significa che ce ne sarà presto uno praticamente a ogni angolo di strada e le emissioni 5G saranno impossibili da evitare.
Le radiazioni elettromagnetiche emesse da telefoni cellulari, ripetitori e altri dispositivi sono state a lungo associate a problemi di salute, ma il 5G è pronto a peggiorare le cose. La quantità di radiazione elettromagnetica (Emr) prodotta, non solo aumenterà notevolmente con l’avvento del 5G, ma la maggior parte delle persone ne sarà completamente circondata. Uno studio finanziato dal governo sulla tecnologia 2G ha scoperto che la radiazione dei telefoni cellulari era collegata a un aumento dei tumori cerebrali e cardiaci. È stato anche osservato un aumento “statisticamente significativo” di danni al muscolo cardiaco. Gli esperti della salute ipotizzano che il 5G sarà una “calamità sanitaria generale”. Il 5G è stato testato presso una caserma dei pompieri a San Francisco, e diversi pompieri hanno dichiarato di aver subìto molteplici effetti negativi da esposizione. Problemi di memoria e il disorientamento sono stati alcuni dei principali problemi sanitari – e i paramedici hanno detto che i sintomi non sono scomparsi, fino a quando non sono stati trasferiti in nuove caserme. Mal di testa, sangue dal naso, insonnia, aborti e cancro sono alcuni altri effetti nocivi sospetti dell’esposizione alla radiazione 5G.
Sembrerebbe prudente affrontare la prossima generazione di Internet con un po’ più di cautela e uno slancio meno sconsiderato. Ma cosa succede se il 5G non riguardasse solo un Internet più veloce? Alcuni esperti hanno affermato che la corsa verso il 5G non riguarda tanto l’aumento della velocità di Internet, quanto l’inizio delle fasi della tecnologia per il controllo mentale. Se, o forse “quando”, verrà fatto uso delle onde millimetriche come arma, inizierà l’affermazione dell’armamento psicotronico a onde millimetriche. Come riporta “Waking Times”, la tecnologia 5G si baserà effettivamente sulle stesse lunghezze d’onda che il Pentagono usa in un’arma per la dispersione della folla. «L’esercito degli Stati Uniti
ha sviluppato un sistema di armi non letali anti-folla, chiamato Active Denial System (Ads). Utilizza le onde millimetriche in radiofrequenza, nell’intervallo di 95 GHz, per penetrare lo strato superiore della pelle di 1/64 di pollice sull’individuo preso di mira, producendo immediatamente una sensazione di riscaldamento intollerabile che fa dileguare», spiega “Waking Times”.
È ipotizzato che l’uso militare delle onde millimetriche aprirà la porta alla creazione di armi psicotroniche ed elettromagnetiche, in grado di mirare al sistema nervoso umano. Come visto per l’Ads dell’esercito, queste armi possono produrre una miriade di sensazioni “artificiali” – ma, oltre alla produzione di calore, esiste il potenziale per scopi più insidiosi e sinistri. Trasmettere, tramite Emr, il linguaggio umano nel cervello umano è uno di questi obiettivi sinistri, con gli scienziati che, a quanto si dice, stanno sperimentando l’ipnotismo attraverso le stesse onde millimetriche usate per il 5G. L’implementazione della rete 5G potrebbe gettare molto bene le basi per un futuro programma di controllo mentale. Se la potenza della rete 5G dovesse cadere nelle mani sbagliate, potrebbe essere facilmente utilizzata contro la gente.
(Vicki Batts, “Ti sei mai chiesto quali potrebbero essere i possibili rischi del 5G?”, da “Pollution.news” del 21 dicembre 2018; intervento tradotto da “Nickal88” per “Come Don Chisciotte”).
Q-Anon: guerra segreta contro il Deep State, anche in Ue
Se è una fiaba, è bellissima. Infatti, testate come “Wired” e il quotidiano web “Next” di Enrico Mentana l’hanno già dichiarata una pagliacciata, nient’altro che una bufala. Stefano Fait, consulente strategico internazionale per aziende ed entità pubbliche, la prende sul serio. Si tratta di Q-Anon, sigla-fantasma che sta invadendo il web. Distilla informazioni spesso preziose, sempre esatte, precise, coerenti. Lo stile, dice Fait, è quello dell’intelligence militare Usa. Campo d’azione: guerra psicologica. Obiettivo: colpire e affondare il maledetto Deep State che ha globalizzato il capitalismo finanziario più predatorio, criminale e terrorista. Il piano: rovesciare l’élite neoliberista planetaria, che ha in pugno i grandi media. Non mi stupirei, dice Fait – intervistato da Fabio Frabetti a “Border Nights” – se domani si scoprisse che Trump, Putin e Xi-Jinping sono segretamente alleati, in questa operazione di portata epocale. Passaggi cruciali: le elezioni europee e poi le presidenziali americane, che Q-Anon prevede saranno precedute da una vigilia turbolenta e violentissima. In Europa, la bistrattata Italia gialloverde gioca il ruolo dell’ariete contro il sistema Ue-Bce. Immediata risposta francese, i Gilet Gialli: una regia unica. La rivolta in Francia, stranamente organizzatissima, è scattata dopo il fatale tweet di Trump: «Make France great again».
Che cos’è Q-Annon? Il solito network di “whistleblower”, come Wikileaks? Non esattamente: Anonimo-Q sarebbe «un’intelligence mista, militare e civile», riassume “Border Nights” sul suo sito. «Un’unità speciale, cabina di regia congiunta all’interno di Nsa e Dia, rivali di Cia e Fbi».
Struttura-ombra, che sarebbe stata creata nientemeno che da John Fitzgerald Kennedy, e che ora ne starebbe «vendicando la morte». Le informazioni trasmesse tramite forum selezionati (“4chan” e poi “8chan”, come Jackie Chan) sono «una via di mezzo tra codici da decifrare e moderne parabole in linguaggio sapienziale, come le potrebbero formulare esperti di intelligence militare». In sostanza, Q-Anon «dissemina idee e nozioni nelle coscienze delle persone, fungendo da catalizzatore cognitivo e spirituale, prima ancora che politico». Cosa vuole Q-Anon? «La graduale rimozione di una mafia globalizzata che ha preso il controllo di quasi tutte le nazioni-chiave del mondo, a partire dal sistema bancario», gestendo direttamente «traffico di esseri umani e di organi, traffico di armi e di droga, segreti industriali». Obiettivo finale: «La creazione di una cittadinanza più consapevole e resiliente, che prevenga il ripetersi di questa mostruosità».
Fondamentalmente, secondo Fait, assistiamo al passaggio di consegne del potere «dall’élite bancaria psicopatica o sociopatizzata a una nuova élite scientifico-militare», che per molti versi assomiglia a quella che governa “Tomorrowland”, la “terra di domani”, nell’omonimo film. Rischio: una volta preso il comando, gli eventuali “buoni” potrebbero comportarsi esattamente come i “cattivi”, secondo lo schema orwelliano della “Fattoria degli animali”. Stefano Fait è consapevole del pericolo, ma si dichiara costretto a registrare l’avvento di Q-Anon come una realtà inedita e assolutamente credibile. «Mi occupo principalmente di decifrare il presente per anticipare il futuro per aziende e amministrazioni pubbliche», spiega. «Q-Anon coinvolge decine di milioni di persone in tutto il mondo. I maggiori quotidiani e le Tv internazionali ne parlano, celebrità citano le formule rituali nelle reti sociali. Non si può fingere che non stia accadendo nulla». Secondo Fait, l’operazione Q-Anon «ha tutto quel che occorre per diventare il più vasto fenomeno sociale da quando esiste Internet, superando in intensità il Sessantotto e i figli dei fiori». Da cosa lo deduce? Dalla cronometrica, micidiale precisione dei “drop” immessi nella rete: contengono previsioni dettagliatissime, che rivelano l’autorevolezza delle fonti. E cioè, par di capire: gli uomini del Pentagono che stanno proteggendo Trump.
Geopolitica, innanzitutto: è in corso una guerra a tutto campo. Pietra miliare, la Brexit: «Sono convinto che la Gran Bretagna ne uscirà bene: non ci sarà nessun accordo con Bruxelles, e nemmeno un replay del referendum. E il Regno Unito ci guadagnerà, dal divorzio, con grande scorno degli eurocrati». Poi l’Italia: «Da fonti certe – aggiunge Fait – so che l’opzione gialloverde era sul tappeto già prima delle elezioni. Missione: creare un governo non suddito di Bruxelles». I gialloverdi sono ammaccati, non sono riusciti a ottenere nulla – se non l’ostilità feroce dell’Ue. «Ne pagheremo il prezzo», dice Fait, «ma molto dipenderà dalle europee di maggio: nessuno sogna che le forze populiste-sovraniste possano davvero vincere, ma si spera che crescano abbastanza da acquisire sufficiente potere negoziale per impedire all’eurocrazia di proseguire con l’attuale politica di austerity». Dall’Europa – dove l’altra pedina sono i Gilet Gialli – i misteriosi promotori di Q-Anon si aspettano un successo, che aiuti Trump a restare alla Casa Bianca tra due anni. In altre parole: il piano procede se i vari kapò europei, tipo Merkel e Macron, rimediano una forte battuta d’arresto.
Attento “esegeta” degli indizi cifrati di Q-Anon, Fait invita a indossare gli occhiali giusti, al di là delle retoriche politicanti cavalcate dalla disinformazione quotidiana del mainstream. Trump, per esempio: ha abbattuto le tasse e fatto volare l’occupazione, attacca Wall Street e la Fed, ha “smontato” molte regole globaliste del Wto. Attenzione: il Russiagate si sta sgonfiando, per ammissione dei suoi stessi “inventori”. Politica estera? Altri successi: le due Coree si stanno rappacificando, e l’Isis sta sparendo dal Medio Oriente (dopo che gli Usa hanno dato via libera alla Russia, in Siria). Come aveva agito, Trump, in prima battuta? Abbaiando. Lo scopo: illudere il Deep State e dare tempo alla trattativa. Ma non solo: decifrando Q-Anon, Fait sfodera un ragionamento sofisticato: «Minacciare un imminente intervento militare ha un effetto preciso: fa uscire allo scoperto la rete nascosta del “nemico interno”, che a quel punto si attiva e diventa finalmente riconoscibile, agli occhi della contro-intelligence che la sta mappando». E’ esattamente quello che sta succedendo in Venezuela, scommette Fait: «Le minacce contro Maduro – roboanti come quelle contro Kim e Assad, finite nel nulla – porteranno alla luce le pedine del vecchio potere globalista e i loro legami. L’obiettivo finale è battere i peggiori settori del Deep State, annidati sia tra i sostenitori di Maduro che tra quelli di Guaidò».
Troppo bello per essere vero? L’ennesima leggenda del web? Stefano Fait non la pensa così, anche se resta giustamente cauto: aspettiamo qualche mese, dice, e vedremo se le previsioni di Q-Anon saranno esatte. In ogni caso, aggiunge, la struttura-ombra sembra davvero impegnata nella “madre di tutte le battaglie”: spazzare via il peggior neoliberismo, che considera frutto – almeno, negli Usa – di veri e propri “traditori della patria”, divenuti mercenari (plutocrati cinici e apolidi, senz’altra bandiera che il denaro). C’è davvero una specie di esercito della salvezza, dietro la ruvida maschera di Trump? Secondo gli scettici, si tratta della solita trappola: è solo una guerra di potere, interna all’élite. Vale anche per la periferia dell’impero: basti vedere il cedimento italiano sul deficit e la conferma della legge Lorenzin sui vaccini. Tutto è teoricamente ambivalente, osserva Fait: se oggi Big Pharma intasca il grande business dei vaccini “sporchi”, non è detto che, domani, vaccini di nuova generazione – finalmente “puliti” e sicuri – non possano giovare alla salute dell’umanità.
In ogni caso si stanno verificando vere e proprie stranezze, come l’anomala insistenza parallela – di Trump e di Putin – sulla diffusione della temuta tecnologia 5G. Molti esperti avvertono: le onde al altissima frequenza potrebbero “friggere” il cervello. E se in futuro – si domanda Fait – il 5G venisse reso sicuro, e impiegato per mettere fine alla politica della scarsità artificiale? Idem le cosiddette scie chimiche. «Scandaloso il silenzio dei media: i cieli di Tokyo sono puliti, come quelli cinesi, mentre da noi sono rigati dalle scie persistenti rilasciate dagli aerei». Ma, di nuovo: «Siamo certi che non siano un dispositivo a nostra tutela, per contrastare le alterazioni del clima?». Lo stesso Fait non vende certezze, si ferma onestamente alle domande. Però insiste: l’operazione Q-Anon ha l’aria di essere molto seria, più di quanto possiamo immaginare.
Iscriviti a:
Post (Atom)
-
IL CODACONS HA DECISO DI FARE CAUSA ALLA CINA E ALL'OMS, MA QUALCUNO DOVREBBE PENSARE DI INTENTARE UNA CAUSA ANCHE ALLA BILL E MELINDA ...
-
Premessa: Riporto questo articolo a puro titolo di curiosità. Ognuno in base al suo senso critico decida se è tutto falso, parzialmente...
-
Il punto di Giulietto Chiesa - Guerra all’Iran. L’Italia dica che non parteciperà È possibile che il conseguimento del cont...
-
LE PROVE STORICO-GEOGRAFICHE DELLA TIRANNIDE MONDIALE DEI SIONISTI CAZARI Dal libro del profeta Geremìa: Il Signore me lo ha mani...
-
DEDICATO A TUTTI QUELLI CHE METTONO IN DUBBIO L'ESISTENZA DEI PATRIOTI DI Q-ANON, FORSE PIU' PER TIMORE CHE PER VERA CONVINZIONE. G...
-
ASCOLTATE BENE IL VIDEO: (DESI) Pandemia mondiale CoronaVirus 2019-nCoV Cina Wuhan Hubei creato dal Nuovo Ordin e Mondiale ...
-
Plague inc. | Come vincere in ogni modalità. Quando giocare con la vita umana diventa un orrido gameE SE FOSSE TUTTO UN VIDEOGAME? SCATENARE PANDEMIE CON MIGLIAIA DI MORTI (VERI) E' DIVENTATO UN DIABOLICO GIOCO ELETTRONICO? I PLAYERS L...
-
IL PAPA ESPONE MOLOCH (BAAL) AL COLOSSEO! ASCOLTATE!! RICORDATE IL VITELLO D'ORO DELL'ESODO BIBLICO? ERA BAAL O MO...
-
Mentre il dibattito continua sul vero conteggio delle persone infette a causa dell'epidemia di coronavirus COVID-19, diverse agende...
-
Come preannunziato, la Commissione Ecclesia Dei è stata soppressa, e le sue competenze passano ora ad una costituenda sezione della Con...