martedì 15 gennaio 2019

Maltrattamenti all’asilo? I segnali che ci aiutano a capire il disagio del nostro bambino

L’ultimo episodio di maltrattamento è stato scoperto a Milano, ma negli anni non sono certo stati pochi i casi di abusi e maltrattamenti sui bambini ad opera delle persone che avrebbero dovuto proteggerli ed accudirli.
E se, da un lato, si parla di dotare di telecamere le strutture destinate ai più vulnerabili, bambini piccoli, ma anche anziani e disabili, dall’altro è importante che le famiglie siano capaci di cogliere i segnali di disagio che il bambino invia quando c’è qualcosa che non va.

 I segnali di disagio del bambino

Gli indicatori del disagio infantile sono diversi e occorre ricordare che un solo indicatore non è sufficiente a ipotizzare un maltrattamento. Per questo è importante imparare ad osservare, a non aver timore di parlarne con gli altri genitori o con pediatra, pedagogista e psicologo: solo guardando la situazione da diverse angolazioni è possibile ipotizzare un disagio che dipenda dalla struttura scolastica.
bambino triste
MALTRATTAMENTO FISICO, I SEGNALI SUL CORPO – I segnali del maltrattamento fisico si possono osservare sul corpo ma anche nel comportamento. Da un punto di vista fisico osserviamo, spesso o regolarmente, segni di morsi, lividi, contusioni, ferite, graffi, escoriazioni, magari in punti del corpo che difficilmente possono essere colpite accidentalmente.

bambino mani
I SEGNALI COMPORTAMENTALI DEL MALTRATTAMENTO – Da un punto di vista comportamentale sono diversi gli indicatori che qualcosa non va: dall’iperattività, all’eccessiva aggressività, i bambini che non stanno bene nel loro ambiente possono manifestare comportamenti ambivalenti. Da un lato una forte reattività, per esempio comportamenti aggressivi e distruttivi, giochi eccessivamente agitati, cambiamenti repentini di umore, instabilità emotiva, difficoltà di relazione con adulti e coetanei. Dall’altro una eccessiva sottomissione: bambini troppo passivi, che non sono presenti e hanno difficoltà di concentrazionebambini che sembrano piccoli adulti o sembrano estremamente preoccupati del giudizio degli adulti, ritardi nello sviluppopsicomotorio, nel controllo degli sfinteri, nelle capacità logiche e di pensiero, bambini che mostrano comportamenti autolesivi, per esempio sbattono sempre contro qualcosa, si fanno male accidentalmente e sembrano incapaci di evitare il pericolo.

bambino piange
TRASCURATEZZA – Il disagio del bambino può dipendere da maltrattamenti ma anche dalla trascuratezza. Se al nido i bambini non vengono accuditi con attenzione possiamo notare che: sono sporchi o puzzano, hanno spesso infiammazioni cutanee da pannolino o da mancanza di igiene, sono spesso soggetti a pidocchi o a parassiti, manifestano spesso malattie dovute ad un ambiente malsano, per esempio troppo caldo, troppo freddo o troppo umido. I bambini trascurati possono avere un deficit del sistema immunitario, disidratazione o malnutrizionedeficit della crescita e ritardi dovuti a carenza di stimoli.

bambino piange triste
GRAVI SEGNALI DI DISAGIO – Quando il disagio è forte i segnali possono essere anche gravi, per esempio emozionali (pianti improvvisi, lamenti continui, sensi di colpa, ansia…) o psichici (fobie, isteria, angoscia, incubi, ossessioni, depressione, malinconia, forti paure, isolamento, aggressività o sottomissione eccessiva, autolesionismo, disturbi alimentari, disturbi del sonno, enuresi)

disegno bambino
IL DISEGNO CI PARLA DEL MALTRATTAMENTO – Il bambino, soprattutto se piccolo, non conosce il modo verbale per parlarvi di lui, della sua gioia o della sua sofferenza. Un bambino piccolo potrà entrare il relazione col foglio utilizzando colori a dita o quadrotti di cera d’api, che gli permettono di lasciare il segno quando ancora non hanno la maturità manuale di usare matite o pennarelli. I tratti che ci devono mettere in allarme sono: – Segni puntiformi, come di un continuo bussare alla porta, indicano irrequietezza, bisogno di attenzione. – Disegni di cose paurose e personaggi brutti (per esempio mostri, sangue, pianto) – Colori cupi (il colore leggero e vivace mostra tranquillità o interesse per il mondo, un colore offuscato, cupo, grigio manifesta tensione e paura) – Tratti rigidi e disordinati (un tratto sinuoso e tondeggiante indica tranquillità e sicurezza, tratti forti, rigidi, disordinati, impressi con forza tale da bucare il foglio, indicano forte aggressività). Scopri di più su Il disegno infantile, dallo scarabocchio al realismo. Come il disegno si modifica in base all’età del bambino.

Cosa fare se si sospetta il maltrattamento nelle strutture pubbliche, come scuole o asili

La violenza, a qualsiasi livello, non è mai tollerabile.
Se avete dei dubbi sulle modalità educative dell’asilo o della scuola di vostro figlio parlatene subito:
  • CON L’INSEGNANTE – Potrete immediatamente capire se è sincera e se è attenta al vostro bambino.
  • CON IL RESPONSABILE DELLA STRUTTURA O IL DIRIGENTE SCOLASTICO – Se arrivano diverse segnalazioni su un singolo insegnante sarà sua cura provvedere a verificare e a controllare.
  • CON GLI ALTRI GENITORI – Non abbiate timore di parlare con gli altri genitori, se avete impressione che qualcun altro abbia le vostre stesse perplessità agire insieme darà forza alla segnalazione.
  • CON ESPERTI NEL SETTORE: attraverso una valutazione multidisciplinare sarà possibile verificare che sussistano i requisiti per un sospetto maltrattamento.
In caso di forti sospetti occorrerà una denuncia alla autorità preposte (Carabinieri) che raccoglieranno testimonianze e indagheranno sulla struttura e le persone responsabili.

"Caramelle", Ruiu e i Dear Jack a "Non è l'Arena" con Pierdavide Carone

SI SA. LE POLEMICHE A SANREMO COMINCIANO SEMPRE PRIMA DEL FESTIVAL, MA STAVOLTA SONO GIUSTIFICATE. IL DIRETTORE ARTISTICO DI SANREMO CLAUDIO BAGLIONI HA ESCLUSO DALLA KERMESSE CANORA LA CANZONE "CARAMELLE" DEI DEAR JACK PERCHE' PARLA DI PEDOFILIA? QUINDI, SE E' IL DIRETTORE ARTISTICO A PRENDERE POSIZIONE SU UNA QUESTIONE DELICATA COME L'IMMIGRAZIONE TUTTO OK, SE UNA CANZONE "APPROFITTA" DI UN PALCO IMPORTANTE COME SANREMO PER SENSIBILIZZARE SULL'ORRORE DELLA PEDOFILIA VIENE GIUDICATA INADATTA, E MAGARI PURE "SCONVENIENTE" DA QUALCHE FALSO MORALISTA! O FORSE QUALCUNO TEME CHE POSSA ADDIRITTURA VINCERE? CREDO CHE IL VERO GIORNALISMO DOVREBBE FARSI SENTIRE E PRENDERE POSIZIONE FACENDO RIAMMETTERE IL BRANO IN CONCORSO. INTANTO ASCOLTATELA QUI E GIUDICATE VOI....



"Caramelle", Ruiu e i Dear Jack a "Non è l'Arena" con Pierdavide Carone
Da  alcune settimane sta tenendo banco il caso ‘Caramelle’, canzone sulla pedofilia esclusa da Sanremo 2019 che ha però ricevuto gli apprezzamenti di molti big della musica italiana come Elisa, Ermal Meta, Tiromancino e Negramaro. 
Il brano riguarda in qualche modo anche la nostra città perché è stato proposto da Pierdavide Carone e i Dear Jack, band nella quale milita il batterista pescarese Riccardo Ruiu.
Carone Dear Jack Non è l'arena
Domenica sera "Caramelle" è stata presentata ufficialmente in tv, su La7 durante “Non è L’Arena”, al termine di un dibattito al quale hanno partecipato:
  • l'ex ministro Nunzia De Girolamo 
  • il filosofo Stefano Zecchi
  • la psicoterapeuta Stefania Andreoli
  • la giornalista Marinella Venegoni

I DEAR JACK A SANREMO 2015

Immediata la reazione al passaggio di "Caramelle" nella trasmissione di Massimo Giletti: oggi la canzone è entrata nella Top20 di iTunes, mentre l’hashtag #caramelle è salito in trending topic.



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Non valgo nulla, faccio schifo”. Da chi vengono e come scacciare i pensieri neri?

SE VOSTRO FIGLIO PRESENTA QUESTI PROBLEMI PROVATE ANCHE CON LA FEDE. INSTILLARE LA FEDE NEI FIGLI PUO' SIGNIFICARE SALVARGLI LA VITA!

In un libro che raccoglie alcune catechesi di padre Maurizio Botta troviamo utili risposte per fronteggiare il dialogo cattivo che sentiamo dentro

“Non valgo nulla”, “La mia vita non ha senso”, “Faccio schifo”, “Meglio morire che vivere così”, “Sono inutile”, “Va tutto male”, “Niente cambierà”…
A tutti, chi più chi meno, è capitato in alcuni momenti di essere invasi dentro al cuore e nella mente da parole brutte su sé stessi e sugli altri, pensieri neri che come calamite potentissime ne attraggono mille altri, uno dietro l’altro in un vortice pazzesco che toglie energie, appesantisce l’animo e – aspetto più inquietante – fa rimanere concentrati solo su se stessi. Il mondo non esiste, le persone che hai intorno perdono importanza, esisti tu e il tuo malessere, tu e le cose che non funzionano come dovrebbero, tu e il tuo batticuore, tu e la tua ansia, tu e la tua infelicità.
Ricordo che il primo anno di nozze mi capitava, dopo aver discusso con mio marito, di essere assalita da pensieri tremendi che mi immobilizzavano sul divano a rimuginare e piangere. Pensieri scollegati e incontrollabili che arrivavano a mettere in dubbio tutto e a gettare fango sul matrimonio, il mio sposo, me stessa, la mia vita. Qualcosa dentro di me assolutizzava e drammatizzava quella incomprensione, appiccando fuoco ad ogni cosa.
LACRIMA, OCCHIO, TRISTEZZA
Ma quei pensieri negativi, da dove venivano fuori? Chi è che parlava dentro di me?

Un giorno confidai a mia madre questa mia tristezza e lei, consolandomi, mi suggerì di non prestare ascolto a quelle “voci” che di certo non venivano da Dio: “fatti il segno della croce, bevi tre sorsi (Padre, Figlio e Spirito Santo) di acqua benedetta e prega, recita l’Ave Maria”. Io obbedii e mi accorsi di stare subito meglio, il saggio consiglio di mia mamma, teologa senza laurea, funzionava. Se non le avessi dato retta però non lo avrei mai saputo. Perché se non chiediamo aiuto a Dio, se non gli domandiamo lo Spirito Santo, come possiamo riceverlo? Mia madre mi suggeriva spesso in quei momenti di stare in compagnia e tenermi impegnata in attività manuali: piegare i panni, preparare la cena. Anche questo mi fu molto utile. Riuscii ad “imparare” in breve tempo un modo per fronteggiare la tristezza e il flusso negativo interno che di tanto in tanto occupava il mio cuore.
Recentemente ho letto il bel libro: “Sto benissimo soffro molto”, di padre Maurizio Botta per i tipi Edizioni studio domenicano che raccoglie alcune delle sue catechesi tenute all’interno del ciclo di incontri “Cinque passi al mistero”, di cui avevamo già parlato qui.
Nel quinto capitolo dal titolo “Senso di colpa che uccide. Quando paura e ansia ti tolgono la gioia”, l’autore spiega molto bene questo incessante catapultarsi nella mente di parole, frasi, pensieri, immagini negative e offre dei consigli, partendo dalla sua esperienza personale e dai passi del Vangelo, per contrastarle.



Fioramonti, guru 5 Stelle, tra Rothschild, Soros e Rockefeller

PER QUELLI IN ITALIA CHE HANNO LA MEMORIA CORTA


Caro Di Maio, sei sicuro di sapere con chi te ne vai a spasso, a Londra? E voi, grillini militanti e simpatizzati, avete idea di chi sia, davvero, il vostro nuovo guru in materia di economia? Sembra di leggere “Alice nel paese delle meraviglie”, e invece è la pagina Facebook di Nicolas Micheletti, attivista sovranista vicino a Paolo Barnard. Fioramonti, chi è costui? I veri uomini del grande potere, secondo Barnard, sbucano sempre dal nulla: o meglio, hanno alle spalle anni di carriera in istituzioni finanziarie di vertice, ma restano a lungo nell’ombra, al riparo dai riflettori. Da lì lavorano sodo, in modo formidabile e spesso con un unico obiettivo: mettere in ginocchio gli Stati, imponendo il rigore neoliberista che impoverisce il 99% arricchendo solo l’élite. Come? Con il solito sistema: tagliare la spesa pubblica e alzare le tasse. Ne è un esempio l’Italia uscita con le ossa rotte dalla “cura” Monti, secondo la dottrina dell’avanzo di bilancio: lo Stato che incamera più soldi, dai contribuenti, di quanti ne spenda per i cittadini (sotto forma di deficit postivo). E in piena crisi, col paese allo stremo proprio a causa dell’austerity, chi vanno a pescare i 5 Stelle? Lorenzo Fioramonti, autorevole esponente della scuola più dogmatica, quella del super-rigore.
«Ho cercato per giorni di capire da dove cavolo fosse spuntato fuori il punto programmatico del M5S di tagliare il rapporto debito/Pil del 40% in 10 anni», scrive Micheletti sulla sua pagina Facebook: «Ho chiesto in giro, ovunque». Amputare la spesa Lorenzo Fioramontipubblica del 4% ogni anno? Secondo gli economisti keynesiani è l’autostrada per l’inferno, spacciata per “comportamento virtuoso”: da una parte lo Stato con “i conti in ordine”, dall’altra aziende che licenziano e chiudono, e famiglie alla canna del gas dopo aver bruciato i risparmi di una vita. Uno schema monotono: il teorema “teologico” neoliberista. «I grillini dicono sempre che il programma è tutto scelto dagli attivisti, ma io non ho trovato da nessuna parte alcuna prova (e so cercare bene le info)», scrive Micheletti. «Non sembra essere esistita alcuna votazione al riguardo di questo punto del programma: è chiaramente un punto preso e messo lì dall’alto», quindi «non molto nello stile democratico di cui parlano tanto». Poi, la scoperta: l’obiettivo del massimo rigore ammazza-Italia «l’ha messo lì Fioramonti». Ebbene sì: «Tra tutti gli economisti italiani che il Movimento 5 Stelle poteva scegliere, ha scelto proprio lui». Ma chi è, il professor Fioramonti? Micheletti lo definisce «un simpatico personaggio con un passato molto interessante», in una geografia punteggiata da nomi che tutti conoscono, dalla casata Rothschild a George Soros.
Ordinario di economia politica a Pretoria, Sudafrica, Fioramonti insegna «in una università il cui capo è Wiseman Nkuhlu, chairman dei Rothschild» (e il cognome Nkulu, ironizza Micheletti, «è pertinente alla nostra situazione politica»). Noto per gli Di Maio con Fioramontistudi sull’innovazione della governance e per la critica al Pil, da sostituire con altri indicatori di salute, Fioramonti è presidente, nonché unico professore, del progetto Jean Monnet, con specializzazione in studi sull’Ue, in Africa (brutto nome, Monnet: sinonimo di rigore europeo imposto ideologicamente dai padrini storici dell’attuale oligarchia, nemica della democrazia sociale e del benessere diffuso). Non solo: la prefazione dei libri di Fioramonti, continua Micheletti, è a cura di Enrico Giovannini, esponente del Club di Roma e dell’Aspen Institute, due santuari dell’élite finanziaria mondialista. Libri, peraltro, «recensiti dalla London School (Evelyn Rothschild)». In più, aggiunge ancora Micheletti, Fioramonti scrive articoli per la “Open Democracy” di Soros. «E per far felici anche gli immigrazionisti, ha una cattedra in “Integrazione regionale, Migrazione e libera circolazione delle persone”». Chi manca? Rockefeller. «Per chiudere in bellezza», chiosa Micheletti, il buon Fioramonti «ha lavorato anche per la Fondazione Rockefeller. Insomma, un personaggio libero e indipendente da ogni vincolo e intrallazzo con il potere».

Abuso infantile: segni e sintomi – Definizione Psicopedia

QUESTO ARTICOLO PUO' AIUTARE I GENITORI A CAPIRE QUANDO E' IL CASO DI RIVOLGERSI ALLO SPECIALISTA SE QUESTI SINTOMI NEL GIOVANE ABUSATO COMINCIANO A MANIFESTARSI. IN QUESTI CASI, INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E CLINICAMENTE E' FONDAMENTALE. 

Secondo il documento approvato dal CISMAI (semeiotica medica nell’abuso sessuale dei bambini prepuberi) l’abuso sessuale presenta una compagine di segni e sintomi specifici da non essere rilevabili se non in un contesto clinico anche se la rilevazione e la diagnosi costituiscono problemi complessi in cui si intrecciano fattori medici, psicologici, sociali e giuridici che rende indispensabile il coinvolgimento di più figure professionali.
In virtù di questo, la diagnosi di abuso sessuale rappresenta una diagnosi multidisciplinare. Una diagnosi solo medica raramente è possibile: nella letteratura internazionale è riportato che il 50%-90% dei minori vittime di abuso sessuale accertato presenta reperti genitali e/o anali normali o non specifici. Risulta doveroso per tutti i colleghi che operino in tali contesti considerare con preoccupazione alcuni indizi:
Segnali di una sessualizzazione traumatica:

– disegni e/o racconti sessualmente espliciti, inappropriati all’età;

– interazione a carattere sessuale con altre persone;

– masturbazione coatta o introduzione di oggetti in vagina;

– disagio o rifiuto a spogliarsi per visite mediche o attività

sportive;

– inibizione e preoccupazione relativa ad argomenti sessuali;

– messa in atto di precoci forme di seduzione.

Affermazione spontanea del bambino di aver subito molestie sessuali:
• Disturbi della sfera alimentare;
• Disturbi del controllo sfinterico;
• Disturbi dell’umore;
• Presenza di fobie;
• Esibizionismo;
• Difficoltà relazionali con entrambi i sessi;
• Enuresi;
• Inibizione, assenza di slancio vitale, stanchezza cronica, demotivazione;
• Caduta del rendimento scolastico o frequenti e prolungate assenze.

Negli adolescenti in particolare un aumentato interesse relativo alla sessualità è normale, tuttavia ci sono alcuni segnali che possono indicare un abuso sessuale: 

– promiscuità sessuale (partners multipli);

– prostituzione adolescenziale;

– gravidanze precoci;

– tentativi di suicidio;

– insolito allontanamento dalla famiglia;

– abuso di sostanze stupefacenti e alcool.

Indicatori di violenza assistita:
– Più alta incidenza di disturbo post-traumatico da stress complesso (Herman)
– Instabilità affettiva
– Impulsività
– Difficoltà nella modulazione della rabbia
– Preoccupazioni suicide
– Autolesionismo
– Amnesia
– Ricordi intrusivi degli episodi traumatici
– Impotenza – vergogna-colpa
– Accettazione della violenza quale regola delle relazioni affettive
– Somatizzazione
– Disturbi dell’attaccamento
– Problemi scolastici
– Depressione e ansia
Come si opera in questi casi? Occorre tener presente, previa valutazione interdisciplinare in equipe, considerare un processo d’intervento suddiviso in 4 fasi:
– la rilevazione: individuazione dei segnali di malessere dei minori ed i rischi per la loro crescita, connessi alle condotte pregiudizievoli degli adulti;
– la protezione: intervento volto ad arrestare il comportamento maltrattante/abusante, modulato in relazione alla gravità dello stesso che nei casi più gravi;
– la valutazione: percorso teso a valutare il quadro complessivo della situazione traumatica nei suoi aspetti individuali e relazionali;
– il trattamento: intervento finalizzato a ripristinare sufficiente condizione di benessere per il minore.


BIBLIOGRAFIA:
  • O.M.S.Consultation on Child Abuse and Prevenzion1999  
  • Malacrea M. (2004). Il “buon trattamento”: un’alternativa multiforme al maltrattamento infantile, Cittadini in crescita, 1, 1-17. DOWNLOAD
  • Saunders, B.E., Berliner, L., Hanson, R.F. (2001). Guidelines for the psychosocial treatment of intrafamilial child physical and sexual abuse, Charleston (SC). DOWNLOAD
  • Malacrea, M. (2005). Da: Herman J. L. (1992). Trauma and recovery, Basic Books. Tr. It. (2005). Guarire dal trauma, Edizioni MAGI, Torino. 
  • Malacrea, M. (2007). Esperienze traumatiche infantili e adozione, Minorigiustizia, 2/2007, 185-195. 
  • Malacrea M., & Lorenzini S. (2002). Bambini abusati. Linee guida nel dibattito internazionale, Raffaello Cortina, Milano. ACQUISTA ONLINE
  • Bianchi, D., Moretti E. (a cura di). Vite in bilico. Indagine retrospettiva su maltrattamenti e abusi in età infantile, Quaderni del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, Questioni e documenti 40, Istituto degli Innocenti, Firenze. 
  • Cirillo S., & Di Blasio P. (1989). La famiglia maltrattante, Raffaello Cortina, Milano. ACQUISTA ONLINE


“Gilet gialli? È stato Putin”: riecco il grande alibi delle élite che hanno sbagliato tutto

CI RISIAMO! "HA STATO PUTINA" COLPISCE ANCORA. PATETICI.....


Fonte: Fulvio Scaglione


Ma che sciocchi a non averci pensato, era così evidente! In Francia c'è un po' di confusione, i gilet gialli danno l'assalto all'Eliseo e nei ritagli di tempo abbattono i portoni dei ministeri perché glielo dicono i russi. La capacità europea di farsi del male abbaiando alla luna mentre brucia la casa sta raggiungendo livelli quasi sublimi. Da settimane la Francia è sconvolta da manifestazioni imponenti come non si vedevano da quasi cinquant'anni, una specie di nuovo Sessantotto guidato dalla piccola borghesia e dai pensionati invece che dagli studenti, animato da gente che non vuol dare la scalata al cielo ma continuare a frequentare il macellaio. E la reazione qual è? Spiegar loro che stanno benone ma non lo capiscono. E a noi che sono dei poveracci che si fanno intortare da qualche post su Facebook.

Il bello è che questa specie di sanculottismo del terzo millennio si produce in un sacco di posti diversi, in condizioni economiche diverse, in culture diverse, e noi sempre a farci le pippe con gli hacker russi. C'è la Brexit nel Regno Unito? È stato Putin. La Catalogna si rivolta? Vedi mai che non siano gli hacker russi. Nasce il Governo giallo-verde in Italia? Il Cremlino. Eleggono Donald Trump negli Usa? Russiagate. In Francia, poi, dove questa volta non possono nemmeno attaccarsi alle banlieue e ai terza generazione non integrati, il pericolo cosacco arriva come il cacio sui maccheroni. Grazie a Dio i sovranisti nazionalisti populisti che governano da anni la Polonia detestano la Russia e i russi, altrimenti avremmo ripetuto le nostre sciocchezze anche lì.


C'è la Brexit nel Regno Unito? È stato Putin. La Catalogna si rivolta? Vedi mai che non siano gli hacker russi. Nasce il Governo giallo-verde in Italia? Il Cremlino. Eleggono Donald Trump negli Usa? Russiagate. Grazie a Dio i sovranisti nazionalisti populisti che governano da anni la Polonia detestano la Russia e i russi, altrimenti avremmo ripetuto le nostre sciocchezze anche lì.


Si capisce bene quanto è difficile rammendare uno squarcio così profondo del tessuto sociale. Ci sono i tagli inferti dalle difficoltà economiche ma anche gli strappi prodotti da una radicale crisi di sfiducia che colpisce sia l'usato sicuro della politica tradizionale (vedi Merkel) sia il giovanilismo rampante e un po' spietato dei vari Renzi e Macron. C'è l'usura generata dal bisogno di conferme identitarie in un mondo in frenetico mutamento, venata di paure, come ben dimostra l'ossessione europea per i migranti. E c'è il logorio di una società che invecchia (età media in Italia 45 anni, in Germania 46,3, negli Usa 37,7, in Niger 15 anni) e si sente tanto debole sia quando le prende l'acciacco sia quando arriva la botta di spleen.


Però che tristezza questa ricerca di un capro espiatorio qualunque che non ci dia da pensare, che ci lasci credere che senza gli hacker andrebbe tutto così bene. O forse non erano gli hacker ma i rettiliani, i terrapiattisti, gli adoratori di Google, i vegani... Perché no, i residui tifosi del Torino come me. In fondo, che differenza fa? 
La malinconia del tutto si misura, tra l'altro, con la facilità con cui ci facciamo abbindolare pur di trovare consolazione. La storia degli hacker russi che manovrano i gilet gialli è stata rimestata da due fonti. La prima è l'inglese The Times (una volta si diceva in automatico “l'autorevole Times”, adesso c'è un sacco di pesce da incartare), che si è rifatto a uno “studio” di New Knowledge.Questa a sua volta è una giovane società americana di social media marketingdiventata famosa per i suoi pasticci. Si è fatta sgamare dal New York Times e dal Washington Post per aver influenzato le elezioni suppletive in Alabama nel 2017, facendo eleggere per poche migliaia di voti il democratico Doug Jones sul favorito repubblicano Roy Moore. Una delle azioni intraprese da Jonathan Morgan, capo appunto di New Knowledge, fu di far credere che una serie di troll russi sostenessero Moore, per sputtanarlo nel generale clima di caccia all'hacker. Missione compiuta, Jones ha vinto, l'Alabama non aveva un governatore democratico da decenni.

L'altra fonte è Bloomberg, che si è fidato delle affermazioni di Alliance for Securing Democracy. Si tratta di una congrega di russofobi guidata da personaggi come John Podesta (capo della campagna presidenziale di Hillary Clinton), Toomas Ilves (ex presidente dell'Estonia, prima ministro degli Esteri e prima ancora ambasciatore negli Usa), Bill Kristol (alto funzionario della Casa Bianca di George W. Bush nonché esponente di punta del Progetto per il Nuovo secolo americano che fece da piattaforma alla politica neocon), Mike Chertoff (ministro degli Interni con George W. Bush e uno degli estensori del famigerato Patriot Act), oltre a un mazzo di ex spie e agenti dei servizi americani. 
Roba forte, affidabile, disinteressata. Per fortuna ci sono stati studiosi francesi, loro sì veri e seri, che hanno rimandato al mittente la spazzatura. Solo che adesso mi è venuto un dubbio. A me i gilet gialli stanno pure un po' simpatici, che vorrà dire? Forse sono un troll di Putin e non me n'ero accorto.

LITURGIA DI OGGI



LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -




 PRIMA LETTURA 

Eb 2,5-12
Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, non certo a degli angeli Dio ha sottomesso il mondo futuro, del quale parliamo. Anzi, in un passo della Scrittura
qualcuno ha dichiarato:
«Che cos’è l’uomo perché di lui ti ricordi
o il figlio dell’uomo perché te ne curi?
Di poco l’hai fatto inferiore agli angeli,
di gloria e di onore l’hai coronato
e hai messo ogni cosa sotto i suoi piedi».
Avendo sottomesso a lui tutte le cose, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso. Al momento presente però non vediamo ancora che ogni cosa sia a lui sottomessa. Tuttavia quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti. Conveniva infatti che Dio – per il quale e mediante il quale esistono tutte le cose, lui che conduce molti figli alla gloria – rendesse perfetto per mezzo delle sofferenze il capo che guida alla salvezza. Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo:
«Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,
in mezzo all’assemblea canterò le tue lodi».


  SALMO  

Sal 8
Hai posto il tuo Figlio sopra ogni cosa.

O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?

Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.

Tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.


 VANGELO 

Mc 1,21-28
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.