sabato 5 gennaio 2019

Legge contro la Massoneria. -Patty.

‘I massoni che sono in sonno potrebbero risvegliarsi. Eliminandoli si è sicuri che dormiranno per sempre’

(Benito Mussolini)

SIAMO PROPRIO SICURI CHE I CATTIVI SIANO I FASCISTI O CORPORATIVISTI?

Antonio Francesco Gramsci politico, filosofo, giornalista, critico letterario.  Nel 1921 fu tra i fondatori del Partico Comunista D’Italia nel 1926 venne incarcerato a Turi  dal regime fascista .
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 Unico e solo discorso di Gramsci alla Camera il 16 maggio 1925 contro il disegno di legge Mussolini-Rocco.
Presidente- Ha facoltà di parlare l’onorevole Gramsci.
Gramsci- Il disegno di legge contro le società segrete è stato presentato alla Camera come un disegno di legge contro la massoneria; esso è il primo atto reale del fascismo per affermare quella che il Partito fascista chiama la sua rivoluzione. Noi, come Partito comunista, vogliamo ricercare non solo il perché della presentazione del disegno di legge contro le organizzazioni in generale, ma anche il significato del perché il Partito fascista ha presentato questa legge rivolta prevalentemente contro la massoneria.
Noi siamo tra i pochi che abbiano preso sul serio il fascismo, anche quando il fascismo sembrava fosse solamente una farsa sanguinosa, quando intorno al fascismo si ripetevano solo i luoghi comuni sulla “psicosi di guerra”, quando tutti i partiti cercavano di addormentare la popolazione lavoratrice presentando il fascismo come un fenomeno superficiale, di brevissima durata.
Nel novembre 1920 abbiamo previsto che il fascismo sarebbe andato al potere – cosa allora inconcepibile per i fascisti stessi – se la classe operaia non avesse fatto a tempo ad frenare, con le armi, la sua avanzata sanguinosa.
Il fascismo, dunque, afferma oggi praticamente di voler “conquistare lo Stato”. Cosa significa questa espressione ormai diventata luogo comune? E che significato ha, in questo senso, la lotta contro la massoneria?
Poiché noi pensiamo che questa fase della “conquista fascista” sia una delle più importanti attraversate dallo Stato italiano, e per ciò che riguarda noi che sappiamo di rappresentare gli interessi della grande maggioranza del popolo italiano, gli operai e i contadini, così crediamo necessaria un’analisi, anche se affrettata, della questione.
Che cos’è la massoneria? Voi avete detto molte parole sul significato spirituale, sulle correnti ideologiche che essa rappresenta, ecc.; ma tutte queste sono forme di espressione di cui voi vi servite solo per ingannarvi reciprocamente, sapendo di farlo.
La massoneria, dato il modo con cui si è costituita l’Italia in unità, data la debolezza iniziale della borghesia capitalistica italiana, la massoneria è stata l’unico partito reale ed efficiente che la classe borghese ha avuto per lungo tempo. Non bisogna dimenticare che poco meno che venti anni dopo l’entrata a Roma dei piemontesi, il Parlamento è stato sciolto e il corpo elettorale da circa 3 milioni di elettori è stato ridotto ad 800mila.
È stata questa la confessione esplicita da parte della borghesia di essere un’infima minoranza della popolazione, se dopo venti anni di unità essa è stata costretta a ricorrere ai mezzi più estremi di dittatura per mantenersi al potere, per schiacciare i suoi nemici di classe, che erano i nemici dello Stato unitario.
Quali erano questi nemici? Era prevalentemente il Vaticano, erano i gesuiti, e bisogna ricordare all’onorevole Martire come, accanto ai gesuiti che vestono l’abito talare, esistono i gesuiti laici, i quali non hanno nessuna speciale uniforme che indichi il loro ordine religioso.
Nei primi anni dopo la fondazione del regno i gesuiti hanno dichiarato espressamente in tutta una serie di articoli pubblicati da “Civiltà cattolica” quale fosse il programma politico del Vaticano e delle classi che allora erano rappresentanti del Vaticano, cioè delle vecchie classi semifeudali, tendenzialmente borboniche nel meridione, o tendenzialmente austriacanti nel Lombardo-Veneto, forze sociali numerosissime che la borghesia capitalistica non è riuscita mai a contenere, quantunque nel periodo del Risorgimento essa rappresentasse un progresso, e un principio rivoluzionario. I gesuiti della “Civiltà cattolica”, e cioè il Vaticano, ponevano a scopo della loro politica come primo punto il sabotaggio dello Stato unitario, attraverso l’astensione parlamentare, il frenamento dello Stato liberale per tutte quelle sue attività che potevano corrompere e distruggere il vecchio ordine; come secondo punto, la creazione di un’armata di riserva rurale da porre contro l’avanzata del proletariato, poiché fin dal ’71 i gesuiti prevedevano che sul terreno della democrazia liberale sarebbe nato il movimento proletario, che si sarebbe sviluppato un movimento rivoluzionario.
L’onorevole Martire ha oggi dichiarato che finalmente è stata raggiunta, alle spese della massoneria, l’unità spirituale della nazione italiana.
Poiché la massoneria in Italia ha rappresentato l’ideologia e l’organizzazione reale della classe borghese capitalistica, chi è contro la massoneria è contro il liberalismo, è contro la tradizione politica della borghesia italiana. Le classi rurali che erano rappresentate nel passato dal Vaticano, sono rappresentate oggi prevalentemente dal fascismo; è logico pertanto che il fascismo abbia sostituito il Vaticano e i gesuiti nel compito storico, per cui le classi più arretrate della popolazione mettono sotto il loro controllo la classe che è stata progressiva nello sviluppo della civiltà; ecco il significato della raggiunta unità spirituale della nazione italiana, che sarebbe stato un fenomeno di progresso 50 anni fa; ed è oggi invece il fenomeno più grande di regressione …
La borghesia industriale non è stata capace di frenare il movimento operaio, non è stata capace di controllare né il movimento operaio, né quello rurale rivoluzionario. La prima istintiva e spontanea parola d’ordine del fascismo, dopo l’occupazione delle fabbriche è stata perciò questa : “I rurali controlleranno la borghesia urbana, che non sa essere forte contro gli operai”.
Se non m’inganno, allora, onorevole Mussolini, non era questa la vostra tesi, e tra il fascismo rurale e il fascismo urbano dicevate di preferire il fascismo urbano …
[Interruzioni].
Mussolini-Bisogna che la interrompa per ricordarle un mio articolo di alto elogio del fascismo rurale del 1921-22.
Gramsci- Ma questo non è un fenomeno puramente italiano, quantunque in Italia, per la più grande debolezza del capitalismo abbia avuto il massimo di sviluppo; è un fenomeno europeo e mondiale, di estrema importanza per comprendere la crisi generale del dopoguerra, sia nel dominio dell’attività pratica che nel dominio delle idee e della cultura.
L’elezione di Hindenburg in Germania, la vittoria dei conservatori in Inghilterra, con la liquidazione dei rispettivi partiti liberali democratici, sono il corrispettivo del movimento fascista italiano; le vecchie forze sociali, ma non assorbite completamente da esso, hanno preso il sopravvento nell’organizzazione degli Stati, portando nell’attività reazionaria tutto il fondo di ferocia e di spietata decisione che è stata sempre loro propria; ma in sostanza noi abbiamo un fenomeno di regressione storica che non è e non sarà senza risultanza per lo sviluppo della rivoluzione proletaria. Esaminata su questo terreno, l’attuale legge contro le associazioni sarà una forza o è invece destinata ad essere completamente irrita e vana? Corrisponderà essa alla realtà, potrà essere il mezzo per una stabilizzazione del regime capitalistico o sarà solo un nuovo perfezionato strumento dato alla polizia per arrestare Tizio, Caio e Sempronio? …
Il problema pertanto è questo: la situazione del capitalismo in Italia si è rafforzata o si è indebolita dopo la guerra, col fascismo? Quali erano le debolezze della borghesia capitalistica italiana prima della guerra, debolezze che hanno portato alla creazione di quel determinato sistema politico massonico che esisteva in Italia, che ha avuto il suo massimo sviluppo nel giolittismo? Le debolezze massime della vita nazionale italiana erano in primo luogo la mancanza di materie prime, cioè l’impossibilità della borghesia di creare in Italia una industria che avesse una sua radice profonda nel paese e che potesse progressivamente svilupparsi, assorbendo la mano d’opera esuberante. In secondo luogo, la mancanza di colonie legate alla madre patria, quindi l’impossibilità per la borghesia di creare una aristocrazia operaia che permanentemente potesse essere alleata della borghesia stessa. Terzo la questione meridionale, cioè la questione dei contadini, legata strettamente al problema dell’emigrazione, che è la prova della incapacità della borghesia italiana di mantenere … Interruzioni.
Mussolini- Anche i tedeschi sono emigrati a milioni.
Gramsci-Il significato dell’emigrazione in massa dei lavoratori è questo: il sistema capitalistico, che è il sistema predominante, non è in grado di dare il vitto, l’alloggio e i vestiti alla popolazione, e una parte non piccola di questa popolazione è costretta ad emigrare …
Rossoni- Quindi la nazione si deve espandere nell’interesse del proletariato.
Gramsci- Noi abbiamo una nostra concezione dell’imperialismo e del fenomeno coloniale, secondo la quale essi sono prima di tutto una esportazione di capitale finanziario. Finora l'”imperialismo” italiano è consistito solo in questo: che l’operaio italiano emigrato lavora per il profitto dei capitalisti degli altri paesi, cioè finora l’Italia è solo stata un mezzo dell’espansione del capitale finanziario non italiano. Voi vi sciacquate sempre la bocca con le affermazioni più puerili di una pretesa superiorità demografica dell’Italia sugli altri paesi; voi dite sempre, per esempio, che l’Italia demograficamente è superiore alla Francia. È una questione questa che solo le statistiche possono risolvere perentoriamente, ed io qualche volta mi occupo di statistiche; ora una statistica pubblicata nel dopoguerra, mai smentita, e che non può essere smentita, afferma che l’Italia di prima della guerra dal punto di vista demografico, si trovava già nella stessa situazione della Francia dopo la guerra; ciò è determinato dal fatto che l’emigrazione allontana dal territorio nazionale una tal massa di popolazione maschile, produttivamente attiva, che i rapporti demografici diventano catastrofici. Nel territorio nazionale rimangono vecchi, donne, bambini, invalidi, cioè la parte della popolazione passiva, che grava sulla popolazione lavoratrice in una misura superiore a qualsiasi altro paese, anche alla Francia.
È questa la debolezza fondamentale del sistema capitalistico italiano, per cui il capitalismo italiano è destinato a scomparire tanto più rapidamente quanto più il sistema capitalistico mondiale non funziona più per assorbire l’emigrazione italiana, per sfruttare il lavoro italiano, che il capitalismo nostrale è impotente a inquadrare.
I partiti borghesi, la massoneria, come hanno cercato di risolvere questi problemi?
Conosciamo nella storia italiana degli ultimi tempi due piani politici della borghesia per risolvere la questione del governo del popolo italiano. Abbiamo avuto la pratica giolittiana, il collaborazionismo del socialismo italiano con il giolittismo, cioè il tentativo di stabilire una alleanza della borghesia industriale con una certa aristocrazia operaia settentrionale per opprimere, per soggiogare a questa formazione borghese-proletaria la massa dei contadini italiani, specialmente nel Mezzogiorno. Il programma non ha avuto successo. Nell’Italia settentrionale si costituisce difatti una coalizione borghese-proletaria attraverso la collaborazione parlamentare e la politica dei lavori pubblici alle cooperative; nell’Italia meridionale si corrompe il ceto dirigente e si domina la massa coi mazzieri …
(Interruzioni del deputato Greco) Voi fascisti siete stati i maggiori artefici del fallimento di questo piano politico, poiché avete livellato nella stessa miseria l’aristocrazia operaia e i contadini poveri di tutta Italia.
Abbiamo avuto il programma che possiamo dire dal “Corriere della Sera”, giornale che rappresenta una forza non indifferente nella politica nazionale: 800.000 lettori sono anch’essi un partito.
Voci- Meno …
Mussolini-La metà! E poi i lettori dei giornali non contano. Non hanno mai fatto una rivoluzione. I lettori dei giornali hanno regolarmente torto!
Gramsci- Il “Corriere della Sera” non vuole fare la rivoluzione.
Farinacci. Neanche “l’Unità”!
Gramsci- Il “Corriere della Sera” ha sostenuto sistematicamente tutti gli uomini politici del Mezzogiorno, da Salandra ad Orlando, a Nitti, a Amendola; di fronte alla soluzione giolittiana, oppressiva non solo di classi, ma addirittura di interi territori, come il Mezzogiorno e le isole, e perciò altrettanto pericolosa che l’attuale fascismo per la stessa unità materiale dello Stato italiano, il “Corriere della Sera” ha sostenuto sempre un’alleanza tra gli industriali del Nord e una certa vaga democrazia rurale prevalentemente meridionale sul terreno del libero scambio. L’una e l’altra soluzione tendevano essenzialmente a dare allo Stato italiano una più larga base di quella originaria, tendevano a sviluppare le “conquiste” del Risorgimento.
Che cosa oppongono i fascisti a queste soluzioni? Essi oppongono oggi la legge cosiddetta contro la massoneria; essi dicono di volere cosi conquistare lo Stato. In realtà il fascismo lotta contro la sola forza organizzata efficientemente che la borghesia avesse in Italia, per soppiantarla nella occupazione dei posti che lo Stato dà ai suoi funzionari. La “rivoluzione” fascista è solo la sostituzione di un personale amministrativo ad un altro personale.
Mussolini-Di una classe ad un’altra, come è avvenuto in Russia, come avviene normalmente in tutte le rivoluzioni, come noi faremo metodicamente! [Approvazioni].
Gramsci- È rivoluzione solo quella che si basa su una nuova classe. Il fascismo non si basa su nessuna classe che non fosse già al potere …
Mussolini-Ma se gran parte dei capitalisti ci sono contro, ma se vi cito dei grandissimi capitalisti che ci votano contro, che sono all’opposizione: i Motta, i Conti …
Farinacci-E sussidiano i giornali sovversivi! [Commenti].
Mussolini- L’alta banca non è fascista, voi lo sapete!
Gramsci- La realtà dunque è che la legge contro la massoneria non è prevalentemente contro la massoneria; coi massoni il fascismo arriverà facilmente ad un compromesso.
Mussolini- I fascisti hanno bruciato le logge dei massoni prima di fare la legge! Quindi non c’è bisogno di accomodamenti.
Gramsci. Verso la massoneria il fascismo applica, intensificandola, la stessa tattica che ha applicata a tutti i partiti borghesi non fascisti: in un primo tempo ha creato un nucleo fascista in questi partiti; in un secondo periodo ha cercato di esprimere dagli altri partiti le forze migliori che gli convenivano, non essendo riuscito ad ottenere il monopolio come si proponeva …
Farinacci-E ci chiamate sciocchi?
Gramsci-Non sareste sciocchi solo se foste capaci di risolvere i problemi della situazione italiana …
Mussolini- Li risolveremo. Ne abbiamo già risolti parecchi.
Gramsci- Il fascismo non è riuscito completamente ad attuare l’assorbimento di tutti i partiti nella sua organizzazione. Con la massoneria ha impiegato la tattica politica del noyautage, poi il sistema terroristico dell’incendio delle logge, e infine impiega oggi l’azione legislativa, per cui determinate personalità dell’alta banca e dell’alta burocrazia finiranno per l’accodarsi ai dominatori per non perdere il loro posto, ma con la massoneria il governo fascista dovrà venire ad un compromesso. Come si fa quando un nemico è forte? Prima gli si rompono le gambe, poi si fa il compromesso in condizioni di evidente superiorità.
Mussolini- Prima gli si rompono le costole, poi lo si fa prigioniero, come voi avete fatto in Russia! Voi avete fatto i vostri prigionieri e poi li tenete, e vi servono! [Commenti].
Gramsci- Far prigionieri significa appunto fare il compromesso: perciò noi diciamo che in realtà la legge è fatta specialmente contro le organizzazioni operaie. Domandiamo perché da parecchi mesi a questa parte senza che il Partito comunista sia stato dichiarato associazione a delinquere, i carabinieri arrestano i nostri compagni ogni qualvolta li trovano riuniti in numero di almeno tre …
Mussolini-Facciamo quello che fate in Russia …
Gramsci- In Russia ci sono delle leggi che vengono osservate: voi avete le vostre leggi …
Mussolini-Voi fate delle retate formidabili. Fate benissimo! [Si ride].
Gramsci- In realtà l’apparecchio poliziesco dello Stato considera già il Partito comunista come un’organizzazione segreta.
Mussolini- Non è vero!
Gramsci- Intanto si arresta senza nessuna imputazione specifica chiunque sia trovato in una riunione di tre persone, soltanto perché comunista, e lo si butta in carcere.
Mussolini- Ma vengono presto scarcerati. Quanti sono in carcere? Li peschiamo semplicemente per conoscerli!
Gramsci- È una forma di persecuzione sistematica che anticipa e giustificherà l’applicazione della nuova legge. Il fascismo adotta gli stessi sistemi del governo Giolitti. Fate come facevano nel Mezzogiorno i mazzieri giolittiani che arrestavano gli elettori di opposizione … per conoscerli.
Una voce. C’è stato un caso solo. Lei non conosce il meridione.
Gramsci- Sono meridionale!
Mussolini-A proposito di violenze elettorali io le ricordo un articolo di Bordiga che le giustifica a pieno!
Greco Paolo- Lei, onorevole Gramsci, non lo ha letto quell’articolo.
Gramsci-Non le violenze fasciste, le nostre. Noi siamo sicuri di rappresentare la maggioranza della popolazione, di rappresentare gli interessi più essenziali della maggioranza del popolo italiano; la violenza proletaria è perciò progressiva e non può essere sistematica. La vostra violenza è sistematica e sistematicamente arbitraria perché voi rappresentate una minoranza destinata a scomparire. Noi dobbiamo dire alla popolazione lavoratrice che cosa è il vostro governo, come si comporta il vostro governo, per organizzarla contro di voi, per metterla in condizioni di vincervi. È molto probabile che anche noi ci troveremo costretti ad usare gli stessi vostri sistemi, ma come transizione, saltuariamente. [Rumori, interruzioni}. Sicuro: ad adottare gli stessi vostri metodi, con la differenza che voi rappresentate la minoranza della popolazione, mentre noi rappresentiamo la maggioranza. [Interruzioni, rumori].
Farinacci-Ma allora, perchè non fate la rivoluzione? Lei è destinato a fare la fine di Bombacci! La manderanno via dal partito!
Gramsci- La borghesia italiana quando ha fatto l’unità era una minoranza della popolazione, ma siccome rappresentava gli interessi della maggioranza anche se questa non la seguiva, così ha potuto mantenersi al potere. Voi avete vinto con le armi, ma non avete nessun programma, non rappresentate niente di nuovo e di progressivo. Avete solo insegnato all’avanguardia rivoluzionaria come solo le armi, in ultima analisi, determinano il successo dei programmi e dei non programmi … [Interruzioni, commenti}.
Presidente- Non interrompete?
Gramsci-Questa legge non varrà affatto a frenare il movimento che voi stessi preparate nel paese. Poiché la massoneria passerà in massa al Partito fascista e ne costituirà una tendenza, è chiaro che con questa legge voi sperate di impedire lo sviluppo di grandi organizzazioni operaie e contadine. Questo è il valore reale, il vero significato della legge.
Qualche fascista ricorda ancora nebulosamente gli insegnamenti dei suoi vecchi maestri, di quando era rivoluzionario e socialista, e crede che una classe non possa rimanere tale permanentemente e svilupparsi fino alla conquista del potere senza che essa abbia un partito ed una organizzazione che ne riassuma la parte migliore e più cosciente. C’è qualcosa di vero in questa torbida perversione reazionaria degli insegnamenti marxisti. È certo molto difficile che una classe possa giungere alla soluzione dei suoi problemi e al raggiungimento di quei fini che sono insiti nella sua esistenza e nella forza generale della società, senza che un’avanguardia si costituisca e conduca questa classe fino al raggiungimento di tali fini. Ma non è detto che questa enunciazione sia sempre vera, nella sua meccanicità esteriore ad uso della reazione! Questa è una legge che serve per l’Italia, che dovrà essere applicata in Italia, dove la borghesia non è riuscita in nessun modo e non riuscirà mai a risolvere in primo luogo la questione dei contadini italiani, a risolvere la questione dell’Italia meridionale. Non per nulla questa legge viene presentata contemporaneamente ad alcuni progetti concernenti il risanamento del Mezzogiorno.
Una voce. Parli della massoneria.
Gramsci. Volete che io parli della massoneria. Ma nel titolo della legge non si accenna neppure alla massoneria, si parla solo delle organizzazioni in generale. In Italia il capitalismo si è potuto sviluppare in quanto lo Stato ha premuto sulle popolazioni contadine, specialmente nel Sud. Voi oggi sentite l’urgenza di tali problemi, perciò promettete un miliardo per la Sardegna, promettete lavori pubblici e centinaia di milioni a tutto il Mezzogiorno; ma per fare opera seria e concreta dovreste cominciare col restituire alla Sardegna i 100-150 milioni di imposte che ogni anno estorcete alla popolazione sarda! Dovreste restituire al Mezzogiorno le centinaia di milioni di imposte che ogni anno estorcete alla popolazione meridionale.
Mussolini- Voi non fate pagare le tasse in Russia!…
Una voce. Rubano in Russia, non pagano le tasse !
Gramsci. Non è questa la questione, egregio collega, che dovrebbe conoscere almeno le relazioni parlamentari che su tali questioni esistono nelle biblioteche. Non si tratta del meccanismo normale borghese delle imposte: si tratta del fatto che ogni anno lo Stato estorce alle regioni meridionali una somma di imposte che non restituisce in nessun modo, ne con servizi di nessun genere …
Mussolini. Non è vero.
Gramsci. … somme che lo Stato estorce alle popolazioni contadine meridionali per dare una base al capitalismo dell’Italia settentrionale. [Interruzioni, commenti]. Su questo terreno delle contraddizioni del sistema capitalistico italiano si formerà necessariamente, nonostante la difficoltà di costituire grandi organizzazioni, l’unione degli operai e dei contadini contro il comune nemico.
Voi fascisti, voi governo fascista, nonostante tutta la demagogia dei vostri discorsi, non avete superato questa contraddizione che era già radicale; voi l’avete anzi fatta sentire più duramente alle classi e alle masse popolari. Voi avete operato in questa situazione, per le necessità di questa situazione. Voi avete aggiunto nuove polveri a quelle già accumulate dallo sviluppo della società capitalistica e credete di sopprimere con una legge contro le organizzazioni gli effetti più micidiali della vostra attività stessa. [Interruzioni]. Questa è la questione più importante nella discussione di questa legge!
Voi potete “conquistare lo Stato”, potete modificare i codici, voi potete cercare di impedire alle organizzazioni di esistere nella forma in cui sono esistite fino adesso; non potete prevalere sulle condizioni obiettive in cui siete costretti a muovervi. Voi non farete che costringere il proletariato a ricercare un indirizzo diverso da quello fino ad oggi più diffuso nel campo dell’organizzazione di massa. Ciò noi vogliamo dire al proletariato e alle masse contadine italiane da questa tribuna: che le forze rivoluzionarie italiane non si lasceranno schiantare, che il vostro torbido sogno non riuscirà a realizzarsi [interruzioni]. È molto difficile applicare ad una popolazione di 40 milioni di abitanti i sistemi di governo di Zankof . In Bulgaria vi sono pochi milioni di abitanti e tuttavia, nonostante gli aiuti dall’estero, il governo non riesce a prevalere sulla coalizione del Partito comunista e delle forze contadine rivoluzionarie, e in Italia ci sono 40 milioni di abitanti.
Mussolini- Il Partito comunista ha meno iscritti di quello che abbia il Partito fascista italiano!
Gramsci-Ma rappresenta la classe operaia.
Mussolini- Non la rappresenta?
Farinacci- La tradisce, non la rappresenta.
Gramsci- Il vostro è un consenso ottenuto col bastone.
Farinacci- Parla di Miglieli!
Gramsci- Precisamente. Il fenomeno Miglieli ha una grande importanza appunto nel senso di ciò che ho detto prima: che le masse contadine anche cattoliche si indirizzano verso la lotta rivoluzionaria. Né i giornali fascisti avrebbero protestato contro Miglieli se il fenomeno “Miglieli” non avesse questa grande importanza dell’indicare un nuovo orientamento delle forme rivoluzionarie in dipendenza della vostra pressione sulle classi lavoratrici.
Concludendo: la massoneria è la piccola bandiera che serve per far passare la mercé reazionaria antiproletaria! Non è la massoneria che vi importa? La massoneria diventerà un’ala del fascismo. La legge deve servire per gli operai e per i contadini, i quali comprenderanno ciò molto bene dall’applicazione che ne verrà fatta. A queste masse noi vogliamo dire che voi non riuscirete a soffocare le manifestazioni organizzative della loro vita di classe, perché contro di voi sta tutto lo sviluppo della società italiana.
[Interruzioni].
Presidente- Ma non interrompano? Lascino parlare. Lei, però, onorevole Gramsci, non ha parlato della legge!
Rossoni- La legge non è contro le organizzazioni!
Gramsci-Onorevole Rossoni,  è un comma della legge contro le organizzazioni. Gli operai e i contadini debbono sapere che voi non riuscirete ad impedire che il movimento rivoluzionario si rafforzi e si radicalizzi. [Interruzioni, rumori]. Perché esso solo rappresenta oggi la situazione del nostro paese … [Interruzioni].
Presidente- Onorevole Gramsci, questo concetto lo ha ripetuto tre o quattro volte. Abbia la bontà! Non siamo dei giurati, a cui occorre ripetere molte volte le stesse cose!
Gramsci-Bisogna ripeterle, invece, bisogna che lo sentiate fino alla nausea. Il movimento rivoluzionario vincerà il fascismo. [Commenti].

Il 19 Maggio 1925 venne approvato dalla Camera il disegno di legge, e successivamente, il 20 novembre 1925 esso fu approvato dal Senato. La legge fu pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 26 novembre, ed è passata alla storia come ‘la legge contro la Massoneria’ perchè in essa la Massoneria veniva implicitamente definita ‘associazione segreta’ e così messa al bando.

Il 22 novembre 1925 il Gran Maestro del GOI, Domizio Torrigiani, ordinò l’autodissoluzione delle logge italiane alla sua obbedienza e la ‘Rivista Massonica’ cessò le pubblicazioni. La persecuzione antimassonica proseguì per tutto il periodo della dittatura, tanto che Mussolini, rivolgendosi a un gruppo di federali, disse: ‘I massoni che sono in sonno potrebbero risvegliarsi. Eliminandoli si è sicuri che dormiranno per sempre’. Gli squadristi saccheggiarono le logge, e tanti massoni furono vittima di aggressioni da parte delle squadre fasciste. All’inizio del 1926, il governo Mussolini, acquisì Palazzo Giustiniani – la sede storica del Grande Oriente d’Italia . Torrigiani e tanti altri massoni vennero mandati al confine, mentre molti altri massoni intrapresero la via dell’esilio rifugiandosi soprattutto in Francia, dove nel 1930 a Parigi fu ricostituito il Grande Oriente d’Italia. La Massoneria  in Italia non scomparve, continuò ad operare nella clandestinità.

L'Iran ha inviato navi da guerra all'Atlantico in risposta al vettore statunitense nel Golfo

La flottiglia comprenderà la nuova scorta di cacciatorpediniere di missili guidati lanciata il mese scorso.

La USS Mitscher, parte di un gruppo di sciopero guidato dalla portaerei USS John C. Stennis, naviga come una nave della Guardia Rivoluzionaria iraniana, oscurandola venerdì 21 dicembre 2018. AP Photo / Jon Gambrell

L'Iran invierà una nave da guerra nell'Oceano Atlantico a marzo, secondo quanto riportato dai media di stato sabato scorso, in quella che è stata un'apparente risposta agli Stati Uniti che hanno inviato una portaerei nel Golfo.

"La marina ha avuto un piano per schierare una flottiglia nell'Oceano Atlantico per alcuni anni e ora tutto sembra pronto a lanciare la missione", ha detto l'agenzia di stampa Fars, che è considerata vicina ai militari iraniani.

La missione inizierà presto nel nuovo anno iraniano, che inizierà alla fine di marzo, ha riferito all'agenzia di stampa IRNA Touraj Hassani-Moghadam il contrammiraglio Touraj Hassani-Moghadam.

Il dispiegamento, che dovrebbe durare per cinque mesi, sarà la marina iraniana la più lunga da un decennio.

La mossa arriva dopo che l'Iran ha lanciato i giochi di guerra attraverso il Golfo il mese scorso, dopo l'ingresso di una portaerei statunitense nel corso d'acqua strategico. Elicotteri, navi militari, razzi e droni erano tutti utilizzati nelle esercitazioni che erano viste come l'Iran che mostrava la sua forza a Washington.

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Quando la nave da guerra John C Stennis entrò nel Golfo, i motoscafi della Guardia Rivoluzionaria dell'Iran oscurarono la nave mentre le tensioni restavano alte.

"Speriamo che con questi esercizi i nostri nemici realizzino più che mai quanto sia devastante la nostra risposta a qualsiasi mossa da parte loro", ha detto Mohammad Ali Jafari, capo delle Guardie rivoluzionarie, dopo l'esercitazione all'agenzia di stampa statale iraniana.

Il nuovo schieramento comprenderà la nuova scorta guidata per cacciatorpediniere da tiro a guida di missili Sahand, che è stata svelata solo il mese scorso, e la nave di carburante Kharg, recentemente potenziata da 33.000 tonnellate.

Membri della Guardia rivoluzionaria iraniana a bordo di un'ombra del motoscafo e guardano la portaerei USS John C. Stennis venerdì 21 dicembre 2018. AP

Le navi dovrebbero attraccare in un amichevole paese latinoamericano come il Venezuela, ha detto Fars.

Le navi sono tra le più grandi dell'Iran ed entrambe sono in grado di trasportare elicotteri.

Il Sahand è una versione più avanzata della classe Jamaran di costruzione iraniana entrata in servizio nell'ultimo decennio.

È una nave stealth che evade il radar in grado di condurre una guerra elettronica, il contrammiraglio Alireza Sheikhi all'IRNA il mese scorso.

Quello che lo scandalo Priti Patel ci dice sulle oscure operazioni della potente lobby israeliana del Regno Unito Trucchi sporchi e relazioni opache caratterizzano il funzionamento dei lobbisti, scrive Jonathan Cook

Priti Patel partecipa ad un servizio di commemorazione in Essex sabato.  David Mirzoeff / PA tramite AP


Lo scandalo che circonda Priti Patel, che è stato costretto a dimettersi in qualità di ministro degli aiuti internazionali della Gran Bretagna la scorsa settimana dopo incontri segreti con funzionari israeliani durante una "vacanza in famiglia", offre una piccola finestra opaca sulla potente lobby del Regno Unito.


Gli incontri fuori legge di Patel con 12 israeliani, incluso il primo ministro Benjamin Netanyahu , sono stati organizzati da un lobbista britannico in violazione delle regole del governo che richiedono un'attenta documentazione degli incontri ufficiali. Ciò per prevenire conflitti di interesse e lobbismo illecito da parte di potenze straniere.


Il protocollo governativo fu di nuovo vanificato quando la signora Patel si diresse verso le alture del Golan , territorio occupato della Siria, scortato dall'esercito israeliano. Qui è stata mostrata un'ospedale militare israeliano che rattoppa i siriani, compresi i combattenti affiliati ad Al Qaeda, feriti nella guerra civile siriana.


In seguito, la signora Patel ha fatto pressioni affinché l'esercito israeliano , uno dei più potenti del mondo, ricevesse una fetta degli aiuti oltremare della Gran Bretagna. Nel frattempo, ha cercato di tagliare gli aiuti ai palestinesi, anche a progetti vitali a Gaza. Un indizio su come ha raggiunto tali assurde priorità "umanitarie" è fornito dalla figura di Stuart Polak, mentore sulla sua "vacanza" in Israele.


Lord Polak, presidente onorario di Conservative Friends of Israel, ha reclutato quattro quinti dei deputati conservatori e quasi tutti i ministri del governo, in un gruppo il cui obiettivo esplicito è quello di far avanzare gli interessi israeliani in Gran Bretagna. Il primo ministro Theresa May è considerato uno dei più fervidi sostenitori di Israele in Europa.


Ciò dovrebbe essere causa di indignazione pubblica - nessun altro stato straniero gode di un tale supporto politico di alto livello.


Un'altra finestra sull'ingerenza di Israele si è aperta brevemente la settimana scorsa. La direttrice politica della BBC, Laura Kuenssberg , ha portato su Twitter per trasmettere un commento schiacciante da parte di un membro "anziano" senza nome del partito della signora Patel. In un chiaro riferimento a Israele, osservò: "L'intero apparato ha chiuso un occhio su una relazione corrotta che consente ad un paese di acquistare l'accesso".


Poco tempo dopo, presumibilmente sotto pressione, la sig.ra Kuenssberg cancellò il tweet. La BBC non ha riportato il commento altrove e l'anziano conservatore non ha osato andare in pubblico. Tale, sembra, è l'influenza intimidatoria e corruttrice della lobby.


Più di un decennio fa, due importanti accademici americani scrissero uno studio sul ruolo della lobby israeliana negli Stati Uniti, il principale patrono di Israele per mezzo secolo. Era un segno dell'influenza della lobby che John Mearsheimer e Stephen Walt non riuscivano a trovare un editore a casa. Dovevano invece rivolgersi a un giornale inglese.


La forza della lobby israeliana nelle capitali occidentali è dipesa proprio dalla sua capacità di rimanere fuori dalla vista. Parlare semplicemente della lobby rischia di essere accusato di perpetuare i tropi antisemiti delle cabale ebraiche.


Ma i professori Mearsheimer e Walt hanno descritto un tipo di gruppo di pressione familiare negli Stati Uniti e sempre più nelle capitali europee. Tutti, da Cuba, agli assicuratori sanitari e ai fabbricanti di armi operano lobbisti aggressivi a Washington per assicurarsi i propri interessi.


La particolarità della lobby israeliana negli Stati Uniti - un amalgama di organizzazioni di leadership ebraiche da falco e messianici evangelici cristiani - è la paura che sfrutta per mettere a tacere i critici. Nessuno vuole essere etichettato come antisemita.


Raramente identificato o tenuto in considerazione, la lobby ha trincerato il suo potere.


Questo è minacciato, comunque. I social media ei palestinesi con i cellulari con fotocamera hanno esposto a un pubblico globale abusi sistematici da parte dell'esercito israeliano, i media occidentali in gran parte ignorati. Per la prima volta, i sostenitori di Israele sembrano evasivi e dissimulatori .


Nel frattempo, gli stridenti sforzi del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nel Congresso degli Stati Uniti nel 2014 e nel 2015 per impedire un accordo nucleare con l'Iran hanno trascinato la lobby ancora più lontano dall'ombra.


Gli sporchi trucchi della lobby israeliana nel Regno Unito sono stati esposti all'inizio di quest'anno. Un documentario televisivo mostrava funzionari del partito conservatore che colludevano con l'ambasciata israeliana per "abbattere" Alan Duncan , un ministro degli esteri che sostiene la causa palestinese.


È interessante notare che la caduta di Ms Patel è avvenuta a causa dei social media. Funzionariisraeliani come il ministro della polizia Gilad Erdan erano così poco abituati all'esame accurato o alla responsabilità di essere felici di twittare foto con la signora Patel. Il signor Erdan è un attore chiave nella lobby, che gestisce una "unità di macchia" per colpire i critici d'oltremare di Israele.


Forse non sapremo mai perché la signora Patel abbia calpestato così grossolanamente le regole ministeriali o ciò che ha tranquillamente promesso in quegli incontri in Israele. I colleghi hanno suggerito che, secondo uno schema familiare alla politica degli Stati Uniti, sperava di conquistare la lobby e i suoi ricchi donatori per una futura offerta di leadership.


Non c'è modo di sapere, data l'inclinazione alla segretezza della lobby, se la signora Patel abbia semplicemente dimostrato di essere meno esperta nel percorrere un percorso segnato da ex speranze di leadership del partito conservatore e laburista.


Cresce l'isteria per le interferenze straniere nella politica statunitense ed europea. Non è forse il momento per gli stati occidentali di mostrare la stessa preoccupazione per l'influenza maligna dei lobbisti israeliani come fanno per gli hacker russi?



Messaggio di Netanyahu al mondo: accettate Israele così com'è, occupante e colono

LE MINACCE DI ISRAELE AL MONDO INTERO....

Frammenti dai commenti hot-mic di Netanyahu: il comportamento dell'UE nei confronti di Israele è pazzesco



Il 'discorso di Budapest' del primo ministro Benjamin Netanyahu, nel quale ha esortato l'Europa a smettere di sostenere i palestinesi, è stata l'espressione più chiara della sua visione del mondo. È arrivato come una rock star internazionale e amico del presidente degli Stati Uniti Donald Trump; i leader di Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca sono volati a incontrarlo a fianco del suo ospite ungherese.

In un forum semichiuso, Netanyahu ha rinunciato alle restrizioni e alle sottigliezze che caratterizzano i suoi discorsi ufficiali, ha abbandonato la correttezza politica e si è lasciato andare. Almeno nella sezione trasmessa ai giornalisti (apparentemente per errore), non parlava di 'pace' o 'soluzione a due stati', ma del crescente potere di Israele di contribuire a formare alleanze con altri paesi, un messaggio ripetuto in tutti i suoi discorsi degli anni scorsi.

'Ci stabiliremo in Palestina, che vi piaccia o no ... Potete accelerare il nostro arrivo o potete ugualmente ritardarlo. È comunque meglio per voi aiutarci in modo da evitare che i nostri poteri costruttivi si trasformino in un potere distruttivo che rovesci il mondo. '
Chaim Weizmann, 1921

Netanyahu comprende la politica e sa che in questa situazione non ha nulla da temere dalla nuova amministrazione, così come non ha paura di affrontare l'ultima. Assume che la maggioranza repubblicana in entrambe le camere del Congresso impedirà qualsiasi tentativo da parte di Trump di imporre 'l'accordo finale' con i palestinesi su Israele. Alcuni colloqui ancora più vuoti con gli inviati degli Stati Uniti Jared Kushner e Jason Greenblatt, qualche altro video di incitamento palestinese, e l'iniziativa di Trump si unirà a quelli dei suoi predecessori su un mucchio di rovine.

Il Pentagono usa la 'Migrazione' come arma per indebolire e destabilizzare l'Europa.


Russia, Iran e Cina: al vincitore va il bottino

"Se si ritirano dall'Afghanistan non avrà un impatto sulla sicurezza perché negli ultimi 4 anni e mezzo gli afghani hanno avuto il pieno controllo", ha detto il portavoce di Ghani, Haroon Chakhansuri, attraverso i social media.


"Una Siria instabile non si addice ai russi. Gli scioperi israeliani sono scesi quasi allo zero, e penso che non è perché non vogliamo [effettuare scioperi], ma perché gli iraniani hanno cambiato le loro tattiche. Stanno spostando tutto in Libano ". Yadlin ha quindi affermato apertamente ciò che diversi alti funzionari israeliani hanno recentemente lasciato intendere: a causa dei cambiamenti imposti dalla Russia, la battaglia israelo-iraniana si è spostata in gran parte verso altri paesi. 

"La presenza russa in Siria ha creato una nuova situazione ed è stato un fattore influente nel modo in cui operiamo e il modo in cui ci siamo preparati ci ha permesso di operare nell'interesse degli interessi di sicurezza di Israele".


       Rispondendo a @IDF
"La presenza russa in Siria ha creato una nuova situazione ed è stato un fattore influente nel modo in cui operiamo e il modo in cui ci siamo preparati ci ha permesso di operare nell'interesse degli interessi di sicurezza di Israele".
"Non è difficile immaginare cosa sarebbe successo se centinaia di agenti di Hezbollah fossero entrati [Israele dal Libano] attraverso tunnel sotterranei di attacco. Abbiamo rilevato e preparato questa minaccia in segreto".

Il presidente russo Vladimir Putin ha elogiato la decisione del presidente Trump di ritirare le truppe americane dalla Siria, descrivendo la presenza americana lì come illegittima e lo Stato islamico come ampiamente sconfitto sul terreno. 

Putin ha detto ai giornalisti alla sua conferenza annuale di fine anno che lo Stato islamico ha subito "seri colpi" in Siria. In altre parole, gli Stati Uniti furono sconfitti. Una significativa riduzione del numero di truppe statunitensi in Afghanistan non avrà alcun impatto sulla sicurezza del paese devastato dalla guerra, ha detto un portavoce del presidente Ashraf Ghani.
È stata la prima reazione ufficiale afghana a riportare nei media statunitensi che il presidente Donald Trump sta considerando un ritiro "significativo" delle truppe statunitensi dall'Afghanistan, con alcuni citati funzionari non nominati che affermano che la decisione era già stata presa.


Il ritiro degli Stati Uniti dalla Siria e dall'Afghanistan, così come le dimissioni del generale Mattis, attestano gli sconvolgimenti che stanno scuotendo l'attuale ordine mondiale. Gli Stati Uniti non sono più i leader, né sul piano economico né su quello militare. Si rifiutano di continuare a combattere per gli interessi esclusivi dei finanzieri transnazionali. Le alleanze che erano solite condurre inizieranno a disfarsi, ma senza i loro ex alleati che ammettono la potente ascesa di Russia e Cina.
Pompeo sottolineerà il messaggio che gli Stati Uniti non lasceranno il Medio Oriente durante il suo imminente viaggio nella regione per incontrarsi con i partner.
"Il viaggio del segretario nella regione si concentra su due temi principali: in primo luogo gli Stati Uniti non stanno lasciando il Medio Oriente", ha detto il funzionario. "Nonostante le notizie contrarie, la falsa narrativa che circonda la decisione siriana, non stiamo andando da nessuna parte. Il segretario rafforzerà tale impegno nei confronti della regione e dei nostri partner ".
Pompeo sottolineerà inoltre l'importanza di mantenere partenariati chiave nella regione per affrontare le questioni riguardanti la Siria e l'Afghanistan, ha detto un altro alto funzionario del Dipartimento di Stato.
Il 19 dicembre, il presidente Trump annunciò che gli Stati Uniti avrebbero ritirato le proprie truppe dalla Siria per un periodo di diversi mesi. Secondo Trump, la missione della coalizione degli Stati Uniti, la sconfitta di Daesh (ISIS) *, era stata assicurata.
L'annuncio di Trump ha indotto una serie di dimissioni di alto profilo al Pentagono e al Dipartimento di Stato, con il segretario alla Difesa James Mattis che annunciava che avrebbe rinunciato alla fine del mese prossimo.
Il presidente russo Vladimir Putin è stato cauto riguardo all'annuncio del presidente Trump, dicendo che "era d'accordo" con lui per quanto riguarda la sconfitta di Daesh, ma ha aggiunto di non essere sicuro di cosa significasse realmente un ritiro degli Stati Uniti dalla Siria.


Perla di oggi



L’inizio della salvezza è la conoscenza del peccato.  

Seneca

PREGHIERE E DEVOZIONI DI OGGI


DEVOZIONI DEL GIORNO


 Mese di Gennaio dedicato a GESU' BAMBINO

  SANTO ROSARIO  da recitare on-line 


  VANGELI 




LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
  




 PRIMA LETTURA 

1Gv 3,11-21
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Figlioli, questo è il messaggio che avete udito da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Non come Caino, che era dal Maligno e uccise suo fratello. E per quale motivo l’uccise? Perché le sue opere erano malvagie, mentre quelle di suo fratello erano giuste.
Non meravigliatevi, fratelli, se il mondo vi odia. Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha più la vita eterna che dimora in lui.
In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l’amore di Dio? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio.


 SALMO 

Sal 99
Acclamate il Signore, voi tutti della terra.

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.

Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.


 VANGELO 

Gv 1,43-51
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».