venerdì 30 novembre 2018

Il Progetto del Potere Globale – Il Gruppo dei Trenta

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Il Gruppo dei Trenta (o G-30) si descrive come “un organismo internazionale, privato, senza scopo di lucro, composto da importanti rappresentanti  del settore pubblico e privato e del mondo accademico“, che “si propone di approfondire la comprensione delle questioni economiche e finanziarie internazionali, di esplorare le ripercussioni internazionali delle decisioni prese nei settori pubblici e privati e di esaminare le scelte disponibili per gli operatori del mercato e per i responsabili politici “.


Ne fanno parte trenta importanti figure del mondo finanziario globale, provenienti dalle banche centrali, dal mondo accademico, dalle istituzioni internazionali e dalle principali istituzioni finanziarie private. Tengono regolarmente riunioni, conducono ricerche e producono report altamente influenti attraverso vari “gruppi di lavoro“, fornendo un forum per importanti decisori politici e  “attori” del mercato privato dove incontrarsi e tenere discussioni, aiutando a plasmare il consenso e fornendo consigli ai responsabili politici riguardo la finanza e la governance.
Questa istituzione, anche se non se ne parla molto, è enormemente influente. Ed ecco perché.
La storia del Gruppo dei Trenta risale allaFondazione Rockefeller, che fornì il finanziamento iniziale dell’organizzazione. Nella sua relazione annuale del 1978, la Fondazione Rockefeller – che rappresenta gli interessi dell’accentrato potere aziendale e finanziario – ricordava che tale Fondazione venne create nel 1913 come risposta all’“assalto populista sulla massiccia concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi.” (Relazione annuale 1978, Rockefeller Foundation).
Questa relazione del 1978  rivelava che un ex direttore operativo del FMI, Johannes Witteveen, “ha accettato di assumere la presidenza di un Gruppo Consultivo per gli Affari Economici e Monetari Internazionali, composto da banchieri, funzionari, economisti e uomini d’affari provenienti da tutto il mondo sviluppato e in via di sviluppo . “L’obiettivo di questo gruppo era , afferma il rapporto, ” aiutare ad analizzare, attraverso l’indagine scientifica e le consultazioni internazionali, alcuni dei fastidiosi problemi economici e monetari che il mondo si trova oggi ad affrontare, e rendere i loro risultati ampiamente conosciuti “.
La Fondazione Rockefeller espresse un vivo interesse nello strutturare le questioni economiche e monetarie globali, rilevando che: “Il sistema economico internazionale non funziona bene – come evidenziato da una lenta crescita economica, dalla persistente disoccupazione ed elevata inflazione in molti paesi, dalla crescita dello scetticismo riguardo la capacità dei tassi di cambio fluttuanti di correggere gli squilibri dei pagamenti, dalla crescente paura del protezionismo e dai relativamente pochi progressi fatti nel soddisfare le esigenze dei paesi in via di sviluppo e del quarto di popolazione mondiale che è molto povera “.
Pertanto, la Fondazione pose le basi per quello che sarebbe venuto dopo, continuando “a concentrarsi sulla politica economica internazionale e nel pianificare di riunire un gruppo di esperti che esploreranno il funzionamento del sistema economico internazionale. Cominciando con il tema dei problemi monetari internazionali, il gruppo intende chiarire le questioni, identificare le scelte politiche dei governi e valutare le conseguenze di politiche alternative e accordi istituzionali “.
Ciò che è emerso è stato il Gruppo dei Trenta, originariamente chiamato il “Gruppo Consultivo per gli Affari Economici e Monetari Internazionali“, che doveva funzionare come un think tank, lobby / gruppo industriale e, in ultima analisi, un istituto di costruzione del consenso per le élite globali – ovvero per garantirsi di rimanere tali .
La relazione annuale del 1979 della Fondazione Rockefeller osservava che il Gruppo dei Trenta “ha iniziato un ambizioso programma di ricerca, un gruppo di studio dedicato all’analisi e riunioni plenarie al fine di cercare modi per migliorare il funzionamento del sistema monetario internazionale“. (Relazione annuale, 1979, Rockefeller Foundation)
Più di tre decenni dopo, il Gruppo dei Trenta rimane ancora un’organizzazione molto influente in materia di governance finanziaria globale. Tra i membri del G-30 ci sono stati importanti personaggi,  come Josef Ackermann, Pedro Aspe, Alan Greenspan, Andrew Crockett, e la neo-consacrata presidente della Federal Reserve, Janet Yellen.
L’Associazione dei Professionisti Finanziari scrisse nel 2005 che “nel corso degli ultimi tre decenni, una cosa che è rimasta costante nella baraonda del mutevole paesaggio dell’ economia internazionale, è stata l’influenza del Gruppo dei Trenta“, descritto come ” una sorta di potente think- thank economico globale“.
Gerd Hausler, un funzionario del Fondo Monetario Internazionale ed ex governatore della Bundesbanktedesca, dichiarò : “Ciò che rende il G30 unico è che ci sono persone molto esperte lì … e recluta membri delle banche centrali e delle imprese private per farli star  seduti insieme e rimuginare idee. ”
Geoffrey L. Bell, che fondò l’organizzazione su invito – e con i soldi – della Fondazione Rockefellercommentò che , “L’idea dei ’30 ‘è stata quella di avere un buon gruppo rappresentativo di persone da tutto il mondo … ma non così tante da non poter riuscire ad avere una buona discussione. ”
Nel marzo del 2009, il Financial Times ha pubblicato un elenco delle “50 persone che potrebbero essere le più influenti nel plasmare discussioni a livello mondiale” su come “affrontare i tanti problemi” della crisi finanziaria ed economica globale , e “tracciare un percorso che, attraverso di loro, conduca ad un nuovo ordine mondiale“.
L’articolo osservava che “le reti e le istituzioni avranno importanza tanto quanto gli individui“, ed in particolare il riferimento al Gruppo dei Trenta come “un interessante collegamento tra questi giocatori“, con 11 dei 50 individui selezionati sulla lista che erano Membri del G-30. Quattro anni dopo che l’elenco è stato pubblicato, il numero di coloro  che erano anche membri del G-30 è aumentato a 14.
Uno di questi è Jean-Claude Trichet, ex presidente della Banca Centrale Europea e attuale Presidente delGruppo dei Trenta. Assumendo il ruolo di presidente nel 2011, Trichet dichiarò : “Questo è un momento di sfide eccezionali per il sistema economico e finanziario globale, e il G30 continuerà a dare un contributo significativo al dibattito politico e a migliorare la comprensione dei percorsi critici per la stabilità e la crescita economica“.
Oltre ad essere presidente del G-30, Trichet è anche Governatore Onorario della Banque de France (la Banca Centrale Francese), che ha diretto dal 1993 fino al 2003, quando divenne presidente della Banca Centrale Europea (BCE), una posizione che ha mantenuto fino al 2011. Precedentemente Trichet è stato ancheDirettore del Tesoro francese e ex presidente del Club di Parigi, dal 1985 al 1993. Mentre era presidente della BCE, è stato anche un membro nel consiglio della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) e  presidente del Global Meeting di Economia dei governatori delle banche centrali presso la BRI, dal 2002 al 2011.
Oggi, Trichet mantiene  una serie di altre posizioni altamente influenti. Oltre ad essere presidente del G-30, siede anche nel consiglio del Peterson Institute Peter G. for International Economics , in quello della EADS, ed è presidente dell’influente think tank europeo BRUEGEL. Trichet è anche, soprattutto, un membro del Gruppo dei Garanti nella lobby mondiale del settore bancario noto come lInstitute of International Finance  (IIF). Inoltre è il presidente europeo della Commissione Trilaterale ed è membro del comitato direttivo delle riunioni del Bilderberg.
Jacob A. Frenkel, il Presidente del Comitato dei Garanti del Gruppo dei Trenta, è anche membro del Comitato Esecutivo di JPMorgan Chase, e presidente di JPMorgan Chase International, mentre siede anche come membro nel Consiglio Internazionale della banca. Frenkel è stato Vice Presidente dell’ American International Group (AIG), dal 2004 al 2009, durante il quale ha ricevuto il mega-piano di salvataggio da parte del governo federale. E’ stato anche, dal 2000 al 2004, presidente di Merrill Lynch International.
Prima, Frenkel è stato il Governatore della Banca di Israele, dal 1991 al 2000, e consigliere economico e direttore della ricerca presso il Fondo Monetario Internazionale (FMI), nel periodo 1987-1991; David Rockefeller, Professore di Economia Internazionale presso l’Università di Chicago (1973-1987) , ex editore delJournal of Political Economy, e in precedenza, membro del Comitato consultivo internazionale per il Council on Foreign Relations.
Attualmente, Frenkel è membro del National Bureau of Economic Research (NBER), nonché membro dellaCommissione Trilaterale e del Consiglio Consultivo Internazionale della China Development Bank. Anche lui siede nel consiglio del Peter G. Peterson Institute for International Economics, ed è membro del Gruppo consultivo economico della Federal Reserve Bank di New York, così come nel Consiglio consultivo per gli investimenti del Primo Ministro della Turchia. Frenkel è anche nel consiglio della Loews Corporation.
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PARTE 2 – Nella prima parte di questa serie, ho esaminato le origini e la storia recente del Gruppo dei Trenta come un’istituzione molto influente nel campo della governance finanziaria globale, riunendo i migliori banchieri centrali, finanzieri, politici e accademici del mondo economico e monetario.

Più di tre decenni dopo da quando è stato fondato nel 1978, il Gruppo dei Trenta ha mantenuto la sua reputazione di istituzione di primo piano nel mondo finanziario, continuando a produrre influenti report  e fautrice di politiche che sono in gran parte accettate e attuate in tutto il mondo.
Il G30 si descrive come “un organismo internazionale, privato, senza scopo di lucro, composto da importanti rappresentanti  del settore pubblico e privato e del mondo accademico“, che “si propone di approfondire la comprensione delle questioni economiche e finanziarie internazionali, di esplorare le ripercussioni internazionali delle decisioni prese nei settori pubblici e privati e di esaminare le scelte disponibili per gli operatori del mercato e per i responsabili politici ”.
Nella sua dissertazione sulla governance finanziaria globale, Eleni TsingouAssistant Professor presso il Dipartimento di Economia e Politica  della Copenhagen Business School, si è concentrata sul ruolo del Gruppo dei Trenta nel plasmare il sistema finanziario globale, notando che il G-30 “ha avuto un impatto importante sulle pratiche di regolamentazione e di vigilanza finanziaria sia a livello nazionale che globale … in un modo che era coerente con gli interessi del settore privato “.
Tsingou ha osservato che “il G-30 ha contribuito alla nascita di un mix di autorità pubblica e privata nella finanza globale e ha notevolmente rafforzato il ruolo degli interessi privati ​​nelle funzioni di regolamentazione e vigilanza“.
Dalla fine del 1990, il G30 aveva svolto un ruolo centrale nella governance del sistema finanziario globale – con un ruolo molto diretto nella gestione della compensazione e liquidazione [clearance and settlement] dei titoli e dei derivati non quotati in borsa (OTC)  – in ultima analisi, indirizzare il dibattito e le conseguenti politiche di regolamentazione (o la mancanza). Il Gruppo dei Trenta si era venuto cosi a trovare “in una posizione privilegiata al centro dell’arena politica finanziaria“.
Il Gruppo continuò ad avere una significativa influenza sul tipo di regolamentazione bancaria stabilita attraverso il processo di Basilea II del Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria, gestito dalla Banca dei Regolamenti Internazionali. Più specificamente, il G-30 era un forte promotore dell’ “autoregolamentazione” e dell’ “auto-controllo” dei mercati finanziari, o, in altre parole, della concessione alla banche dell’autorità di “regolare” se stesse, cosa che, ovviamente, ha portato disastrose conseguenze.
Il Report del G-30: Finanza a Lungo Termine e Crescita Economica
Nel 2012, il G30 pubblicò un rapporto redatto dal Gruppo di Lavoro sulla Finanza a Lungo Termine, composto quasi da due terzi dei membri del G30 e  nel quale sancirono le loro preoccupazioni riguardo “l’erogazione efficiente di un livello di finanziamenti di lungo termine, sufficiente a sostenere una prevista crescita economica sostenibile nelle economie avanzate ed emergenti“. Il rapporto mira a stimare “le future esigenze di finanziamento” e di “individuare quelle barriere“che andrebbero introdotte per sostenere “la crescita di lungo termine ” per l’economia .
Il rapporto osservava direttamente che questo non era un “esercizio astratto“, ma qualcosa di “operativo“, completo di “raccomandazioni pratiche per gli attori globali e nazionali e i responsabili politici che avrebbero … contribuito a creare un sistema di finanziamenti a lungo termine“.  In altre parole, per il Gruppo dei Trenta, essi non producono semplici “raccomandazioni“, ma piuttosto “istruzioni“, che si aspettano vengano poi seguite. È significativo che molti di coloro che hanno prodotto il report e che sono membri del G30 detengono convenientemente una posizione ufficiale in modo da essere in grado di attuare diligentemente tale istruzioni.
Il rapporto sottolineava inoltre alcuni “candidati ideali” per gestire questi finanziamenti di lungo termine, come i fondi pensione, i fondi sovrani, le compagnie di assicurazione, donazioni e fondazioni. Entro la fine del 2010, queste istituzioni hanno avuto circa 57.000 miliardi di dollari in assets, un numero che il G30 ha predetto che sarebbe poi aumentato a 3.000 miliardi di dollari all’anno fino al 2020.
Notando che le principali economie mondiali avrebbero continuano a subire misure di austerità – o programmi di “consolidamento fiscale” – sul “medio termine“, la capacità dei governi di effettuare investimenti sarebbe stata molto contenuta. Così, “il settore privato dovrà essere mobilitato per colmare la lacuna“. In altre parole, i cosiddetti “partenariati pubblico-privati” diventano la strada da percorrere, al fine di garantire che le imprese e le banche traggono profitti enormi, sovvenzionate dai governi.
La relazione del G30 affermava inoltre che “i mercati aperti contribuiscono a sostenere una crescita economica sostenibile“, e raccomandava poi che le economie emergenti seguano le grandi nazioni industrializzate lungo lo stesso percorso che ha contribuito a creare la crisi finanziaria globale, suggerendo di “muoversi gradualmente verso la liberalizzazione dei conti capitali“, per permettere al denaro di fluire dentro (e fuori) dai paesi con più facilità e meno regolamentazione (se presente).
Ciò che rende il G30, e le sue raccomandazioni, così importante, non è solo il fatto che esse sono prese sul serio dai politici e dai partecipanti del mercato,  ma che gli individui stessi che producono queste raccomandazioni sono in posizioni di potere tali da attuare o sostenere direttamente le loro stesse raccomandazioni . Questi sono alcuni di questi uomini:
Mark Carney è un membro del Gruppo dei Trenta, ma è anche Governatore della Banca d’Inghilterra (una posizione che ha assunto nel 2013), prima del quale era il Governatore della Banca del Canada ,dal 2008 al 2013. Dal 2011, Carney è Presidente del Financial Stability Board (FSB), gestito dalla Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI). E’ stato presidente del Comitato sul sistema finanziario globale presso la BRI, dal 2010 al 2012, il primo vicepresidente del Comitato europeo per il rischio sistemico,  membro del consiglio di amministrazione per la BIS,  membro del Consiglio di fondazione del World Economic Forum, e partecipante agli incontri del Bilderberg. In precedenza Carney è stato  Vice Ministro delle Finanze in Canada, dal 2004 al 2008, e  vice governatore della Banca del Canada (2003-2004), ed aveva lavorato per Goldman Sachs come dirigente per diversi anni.
Anche Jaime Caruana è membro del Gruppo dei Trenta, mentre è  Direttore generale della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) ,dal 2009 ad oggi. Membro del Financial Stability Board (FSB), dal 2009 ad oggi, Caruana è anche un membro del Gruppo dei Garanti dei Principi per il gruppo della lobby bancaria internazionale, l’Institute of International Finance (IIF). In precedenza, Caurana ha agito come consulente finanziario per il direttore generale del Fondo monetario internazionale e Governatore della Banca di Spagna, dal 2000 al 2006, dove ha contribuito a creare la bolla immobiliare spagnola che ha portato alla attuale crisi iberica. Ha inoltre fatto parte del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, 2000-2006, ed è stato membro del Financial Stability Forum (FSF), 2003-2009, oltre ad essere stato presidente del Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria, nel periodo 2003-2006.
Mario Draghi è membro del Gruppo dei Trenta , ed è l’attuale presidente della Banca Centrale Europea, carica che ricopre dal 2011, oltre ad essere nel consiglio di amministrazione della BRI, fin dal 2006, e Presidente delGruppo dei Governatori e capi della vigilanza (GHOS ) presso la BRI ,dal 2013 ad oggi . Draghi è stato in precedenza il Governatore della Banca d’ Italia, dal 2006 al 2011, dove ha contribuito a porre in essere le condizioni che hanno portato alla attuale crisi economica e finanziaria in Italia. E’ stato presidente delFinancial Stability Board,dal 2009 al 2011 , Presidente del Forum per la stabilità finanziaria (2006-2009) e un ex membro del Consiglio dei Governatori della Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BIRS) e l’ Asia Development Bank (ADB ). Inoltre Draghi ha ricoperto anche la carica di Honorary Trustee presso laBrookings Institution ,dal 2003 al 2013 , di direttore generale del Tesoro italiano( 1991-2001 ), Presidente della Commissione italiana per le privatizzazioni (1993-2001), direttore esecutivo della Banca Mondiale dal 1984 al 1990 , e ha ricoperto il ruolo di Vice Presidente e Amministratore Delegato di Goldman Sachs International dal 2002 al 2005.
Una organizzazione europea non-profit che documenta – e si oppone – all’influenza delle multinazionali sulle politiche della UE , il Corporate Europe Observatory, aveva presentato una denuncia alla stessa Unione Europea per l’appartenenza di Mario Draghi al Gruppo dei Trenta, affermando che tale appartenenza rappresentava un chiaro conflitto di interesse, dato che Draghi aveva, attraverso il G-30, un rapporto istituzionale con alcuni rappresentanti delle grandi banche , molte delle quali hanno poi ricevuto un sostegno finanziario da parte della BCE . Nei primi mesi del 2013, la E.U. ha dichiarato che l’appartenenza di Draghi nel G30 non mina la sua ” indipendenza” come capo della Banca Centrale Europea , dato che il G30 “dovrebbe essere qualificato come un forum di discussione , piuttosto che un gruppo di interesse o lobby che cerca di promuovere interessi privati ​​”.
Paul Krugman, sul New York Times, ha difeso Draghi, scrivendo nel suo pezzo che lui stesso era un membro del Gruppo dei Trenta. Scrive Krugman sul suo blog: “E ‘ un luogo di incontro , lo apprezzo perché ho avuto la possibilità di ascoltare quello che persone come Trichet e Draghi hanno da dire quando si trovano in un ambiente informale ”.
Questi  non sono, naturalmente, gli unici grandi funzionari che sono membri del Gruppo dei Trenta all’interno del mondo bancario centrale, ma solamente alcuni dei diversi membri. La prossima parte di questa serie esaminerà alcuni degli altri membri del Gruppo dei Trenta ed i contributi che hanno dato in passato per creare l’attuale crisi economica e finanziaria globale e i ruoli attuali che giocano come membri del G30.
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PARTE 3 – Il Gruppo dei Trenta, un autorevole think tank che riunisce decine dei più influenti politici, banchieri centrali, finanzieri e accademici di tutto il mondo, è stato il tema su cui mi sono concentrato negli ultimi due articolidi questa serie per Occupy.com. Studiando questo gruppo, ho compilato i curriculum vitae degli attuali e più importanti membri del G30, per un totale di 34 persone. Il primo articolo ha esaminato le origini del G30, mentre nel secondo sono stati illustrati alcuni dei progetti in corso e le relazioni provenienti dal gruppo. Questa terza parte analizzerà alcuni membri specifici del G30 e il loro ruolo nel giustificare e attuare le misure di austerità.

Banchieri centrali, mercati e austerità
Per gli attuali membri del Gruppo dei Trenta che sono o sono stati recentemente banchieri centrali, il loro ruolo nella crisi finanziaria ed economica degli ultimi anni è ben noto e, soprattutto, è noto il loro ruolo nel salvataggio delle banche, fornendo a queste sussidi a lungo termine e meccanismi di sostegno per i mercati finanziari, costringendo poi i governi ad attuare politiche di austerità e “riforme strutturali“, in particolare nell’Unione Europea. Sia con l’ex presidente della Banca Centrale Europea(BCE), Jean-Claude Trichet che con l’ attuale presidente della BCE, Mario Draghi, entrambi membri del G30, le misure di austerità sono diventate la politica favorita dal G30.
In una intervista con il Wall Street Journal nel gennaio 2010 , Jean-Claude Trichet spiegò di essere stato “personalmente coinvolto in numerose crisi finanziarie dall’inizio degli anni 1980“, in America Latina, Africa, Medio Oriente e Unione Sovietica, essendo stato in precedenza il presidente del Club di Parigi – un gruppo “informale” che gestisce la crisi del debito e i problemi di ristrutturazione per conto dei principali paesi creditori. In questa veste, Trichet “ha avuto a che fare con circa 55 paesi che erano in bancarotta“.
Nel luglio del 2010, Trichet scrisse sul Financial Times che ” è ora il momento di ripristinare la sostenibilità fiscale“, sottolineando che il “risanamento è un dovere“, che è un modo diverso di dire austerità. In ciascuno dei salvataggi dei governi dei paesi europei- nei quali la BCE ha agito come una delle tre istituzioni centrali responsabili per la negoziazione e le modalità dell’ accordo, affianco alla Commissione Europea e al Fondo Monetario Internazionale (che formano la cosiddetta Troika), le misure di austerità sono sempre state un ingrediente obbligatorio, che hanno poi condotto quei paesi in crisi economiche, sociali e politiche sempre più profonde (ad esempio Spagna e Grecia).
Il discorso non è cambiato quando alla presidenza della BCE è arrivato il successore di  Trichet, Mario Draghi, anch’egli membro del G30, che ha continuato a invocare le misure di austerità, le riforme strutturali (in particolare lo smantellamento delle protezioni per il lavoro) e continuando a fornire ampio supporto al sistema bancario, anche in misura maggiore del suo predecessore. In un’intervista del febbraio 2012 con il Wall Street Journal, Draghi  affermò che “il modello sociale europeo è superato“, sottolineando che i paesi della zona euro avrebbero dovuto “rendere i mercati del lavoro più flessibili“. Intendeva, ovviamente, lo smantellamento delle protezioni e dei benefici dei lavoratori per rendere i mercati  più “flessibili” alle esigenze degli interessi corporativi e finanziari, che avrebbero potuto cosi sfruttare più facilmente ed economicamente i lavoratori.
Sempre nel 2012, ma questa volta intervistato dal Der Spiegel, Draghi osservò che i governi europei dovranno “trasferire parte della loro sovranità a livello europeo“, raccomandandosi poi che alla Commissione europea venga data l’autorità sovranazionale di avere voce diretta nel bilancio delle nazioni della UE , aggiungendo che “molti governi devono ancora rendersi conto che hanno perso la loro sovranità nazionale da molto tempo“. Ha poi spiegato, incredibilmente, che, poiché i governi lasciano che i loro debiti si accumulino, devono ora contare  sulla “buona volontà del mercati finanziari “.
Un altro importante membro del Gruppo dei Trenta, che è stata una potente figura tra oligarchi mondiali dell’ austerità, è Jaime Caruana, il Direttore generale della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), che funge da banca per le Banche Centrali di tutto il mondo. Caruana è stato in precedenza governatore della Banca di Spagna, nel periodo 2000-2006, durante il quale la Spagna è rimasta colpita dallo scoppio della sua enorme bolla immobiliare che ha portato direttamente il paese alla crisi del debito nel mezzo di una recessione globale. Nel 2006, un team di ispettori presso la Banca di Spagna, ha inviato una lettera al governo spagnolo criticando l’allora Governatore Caruana per il suo “atteggiamento passivo” verso l’enorme bolla che stava aiutando a facilitare.
Come capo della BRI, Caruana tenne un discorso nel giugno del 2011 di fronte ai banchieri centrali riuniti per l’assemblea generale annuale a Basilea, in Svizzera, in cui diede la sua piena approvazione al programma di austerità in tutta Europa, sottolineando che “la necessità del risanamento [austerità] è ancora più urgente” rispetto all’anno precedente. Aggiunse poi: “Non esiste una via d’uscita facile, nessuna scorciatoia, nessuna soluzione indolore . Ovvero, non esiste alternativa alla rigorosa attuazione di questi pacchetti di misure, tra cui il rigoroso consolidamento fiscale e le riforme strutturali“.
Alla riunione generale annuale del 2013 della BRI, Caruana ha nuovamente avvertito che i tentativi dei governi “di risanamento delle loro finanze devono essere più ambiziosi“, allertando che se i mercati finanziari considerano il debito di un governo insostenibile, “gli investitori obbligazionari possono punire i governi in modo duro e veloce “. Se i governi continuano a ritardare l’austerità, ha detto, i mercati dovranno usare la “disciplina di mercato” per costringere i governi ad agire, e “allora si che il dolore sarà davvero grande “. In ulteriore raccomandazione per le “riforme strutturali “del mercato del lavoro e dei servizi, Caruana ha osservato che “le riforme sono fondamentali per raggiungere e preservare la fiducia“. Intendendo, ovviamente,la fiducia dei mercati.
L’ “accademico” dell’ austerità: Kenneth Rogoff
Kenneth Rogoff è un autorevole economista accademico e membro del Gruppo dei Trenta. Rogoff attualmente è professore alla Harvard University e membro del Council on Foreign Relations. Fa inoltre parte dell’Economic Advisory Panel alla Federal Reserve Bank di New York e, precedentemente, Rogoff  è stato anche capo economista del FMI e consigliere del comitato esecutivo della Banca Centrale di Svezia. In realtà, però, Rogoff è attualmente più conosciuto per la pubblicazione nel 2010, insieme a Carmen Reinhart, di uno studio nel quale venivano fornite le ragioni del perchè l’ austerità sarebbe dovutA divenire la politica privilegiata delle nazioni di tutto il mondo.
Lo studio, intitolato “La crescita ai tempi del debito” [“Growth in a Time of Debt”], è stato pubblicato sullaAmerican Economic Review nel 2010, riscuotendo enorme successo all’interno dei circoli di alto livello. Una delle principali conclusioni a cui giungeva il  documento era che quando il rapporto debito-PIL di un paese raggiunge il 90%, ” tali paesi raggiungono un punto critico dopo il quale inizieranno a sperimentare gravi rallentamenti della crescita“. Il documento è stato citato dal Congresso degli Stati Uniti cosi come da Olli Rehn, il commissario europeo per gli Affari economici e monetari e uno dei più vigorosi difensori europei dell’ austerità, che ha preteso l’implementazione delle misure d’austerità in diversi paesi dell’UE in cambio dei fondi di salvataggio.
Una ricerca su Google Scholar dei termini “Growth in a Time of Debt” e “Rogoff” restituisce circa 828 risultati. Nel 2013, Forbes ha indicato che  “Growth in a Time of Debt è forse la più citata ma meno letta pubblicazione economica degli ultimi anni“. Il documento è stato anche citato da decine di media di tutto il mondo, più volte, soprattutto dagli influenti giocatori della stampa finanziaria.
Nel 2012, Gideon Rachman, scrisse sul Financial Times che Rogoff  “aveva ricevuto molte richieste dai leader mondiali  per consigliarli su come contrastare la crisi finanziaria“, sottolineando che, mentre l’economista aveva frequentato gli incontri del World Economic Forum per un decennio, era diventato “più richiesto che mai” dopo aver “scritto la storia definitiva delle crisi finanziarie nel corso dei secoli” insieme a Carmen Reinhart. Rogoff è stato consultato anche da Barack Obama, “ed è noto che ha trascorso molte ore con George Osborne, cancelliere della Gran Bretagna“, scrisse sempre Rachman, sottolineando che Rogoff aveva consigliato al governo di “fare sul serio nel tagliare i loro deficit, influenzando fortemente la decisione del governo britannico di fare del controllo delle spese la sua priorità “.
Nel mese di aprile del 2013 i ricercatori dell’ Università del Massachusetts ,ad Amherst , pubblicarono un documento nel quale accusavano Rogoff e Reinhart di “analisi statistica sciatta“, documentando alcuni errori fondamentali che minavano le conclusioni della loro pubblicazione del 2010. La relazione proveniente da Amherst  esplose attraverso i media globali, costringendo subito Rogoff e Reinhart sulla difensiva. Il New Yorker osservò che “l’attacco da Amherst ha fatto danni enormi alla credibilità di Reinhart e di Rogoff, e alle basi intellettuali delle politiche di austerità a cui sono associati“.
Come scrisse in seguito sul New York Times Paul Krugman, membro anche lui del G30, il documento originale del 2010 di Reinhart e Rogoff “potrebbe aver avuto la più immediata  influenza sul dibattito pubblico rispetto a qualsiasi altro precedente documento nella storia dell’economia“. Dopo la pubblicazione giunta da Amherst, aggiunse Krugman, “la rivelazione che la presunta soglia del 90 per cento era un artefatto di errori di programmazione, omissioni di dati e particolari tecniche statistiche  ha improvvisamente fatto apparire stupide  un notevole numero di persone di spicco.” Krugman, che si era fermamente opposto alle politiche di austerità molto prima della pubblicazione del documento di Rogoff, suggerì poi che “il concetto di austerità è una narrativa a cui molte persone potenti vogliono credere, portandole così a sfruttarla come giustificazione sempre valida“.
Infatti, a molte di queste “persone potenti” capita di essere membri del Gruppo dei Trenta, dove, con la notevole eccezione di Krugman, sono in gran parte a favore delle misure di austerità. Krugman stesso tende a rappresentare i limiti del dissenso accettabile all’interno del G30, criticando le politiche e i responsabili politici pur accettando i concetti fondamentali del sistema finanziario ed economico globale. Ha commentato di essere stato un membro del G30 dal 1988, definendo tale organizzazione come un “luogo dove parlare“, dove aveva avuto "la possibilità di ascoltare quello che gente come Trichet e Draghi avevano da dire in un ambiente informale,” aggiungendo che "mentre ho sentito alcune cose intelligenti da persone con un ruolo nelle decisioni reali, ho anche sentito un sacco di cose molto stupide dette da presunti saggi".

Collaboratori e sostenitori attuali del Gruppo dei Trenta

QUESTO IL PROMO ALLETTANTE DEL GRUPPO DEI TRENTA, UN POTENTATO FINANZIARIO CHE GESTISCE L'ECONOMIA MONDIALE IN MODO NON DEL TUTTO TRASPARENTE: "Il Gruppo dei Trenta è un istituto senza scopo di lucro. Le donazioni a supporto del nostro programma di lavoro e attività sono deducibili dalle tasse"... (ma le pagano)? 


Algebris Investments 
Allied Irish Bank 
Fondo arabo per lo 
sviluppo economico e sociale 
Asociación Española de Banca 
AXA Group 
AXIS Capital Holdings Ltd. 
Banca d'Italia 
Banca Sella Holdings 
Banco Central de Chile 
Banco de España 
Banco de Galicia 
Banco de Mèxico 
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Banco Hipotecario 
Banco Sabadell 
Banco Santander 
Bank al-Maghrib 
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Bank of Finland 
Bank of Mauritius 
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Barclays PLC 
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BlackRock 
BMCE Bank 
BNP Paribas 
Brevan Howard 
Brown Brothers Harriman & Co. 
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Banca centrale di Barbados 
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Banca centrale d'Irlanda 
Banca centrale di Malta 
Fondazione Challenger, The 
Citigroup 
Corporación Andina di Promozione 
Credit Suisse AG 
Danmarks Nationalbank 
DBS 
De Nederlandsche Banca 
Debs Foundation 
DekaBank 
Dubai Financial Services Authority

Ferguson, Roger & Annette Nazareth 
Prima Banca Internazionale d'Israele 
Gávea Investimentos 
GIC Private Limited 
Gulf International Bank BSC 
Henry e Elaine Kaufman Foundation 
Hong Kong Autorità monetaria 
HSBC Holdings PLC 
Intesa Sanpaolo SpA 
Itaú Unibanco 
JPMorgan Chase & Co. 
KPMG 
Magyar Banca Nemzeti 
Mercantil Servicios Financieros 
Mizuho Financial Group 
Monetary Authority di Singapore 
Moore Capital Management 
Marocchino Capital Markets Authority 
Morgan Stanley 
Mountain Pacific Group 
Banca nazionale di Bulgaria 
National Bank of Kuwait
Banca nazionale polacca 
Nomura Holding America 
Norges Bank 
Oesterreichische Nationalbank 
Olayan Group, La 
Palestina Autorità monetaria 
Banca popolare cinese 
Peter Jungen Holding GmbH 
PGIM 
PZU 
Reserve Bank of India 
Royal Bank of Canada 
Scotiabank 
Skandinaviska Enskilda Banken AB 
Société Générale 
Banca sudafricana di riserva 
S & P Global Ratings 
State Bank of India 
Sullivan & Cromwell 
Sveriges Riksbank 
Banca nazionale 
svizzera Società svizzera di riassicurazione 
Temasek Holdings 
Tudor Investment Corporation 
UBS AG 
Union Bank of Israel
Zurich Insurance Group

La vera struttura del sistema di potere occulto esercitato sull’intero globo, e dell’Agenda legata a un Nuovo Ordine Mondiale



Esposizione del sistema di potere occulto gestito a partire da Roma ed esercitato sull’intero globo, e dell’Agenda legata all’implementazione di un Nuovo Ordine Mondiale fondato sulla religione misterica babilonese.

L’obiettivo di questa ricerca è quello di fornire un database di riferimento legato a internet per la diffusione di informazioni a proposito dell’effettiva struttura operativa degli Illuminati e del Nuovo Ordine Mondiale inclusa la presentazione di elementi che potrebbero presentarsi, ad un superficiale livello di analisi, come difficilmente conciliabili l’uno con l’altro.

In ogni occasione in cui è stato possibile, si è fatto riferimento a prove dirette, rintracciabili in fonti mainstream e ufficiali provenienti da tutto il globo, principalmente per favorire la massima credibilità e la verifica dell’autenticità dell’informazione stessa.

A tali informazioni solitamente non viene riconosciuta l’importanza essenziale che invece assolutamente rivestono, in ogni caso, numerosi elementi di prova potranno essere rintracciati consultando la serie di link presentati, che renderanno più semplice la comprensione di una struttura piramidale impegnata a manipolare, servendosi di una serie di livelli di gestione e di controllo, quella che è definibile come una organizzazione globale che esercita un potere occulto onnipresente e onnicomprensivo, e che opera essenzialmente come se fosse ‘nascosta in piena vista’.

E’ una valutazione del creatore e del coordinatore di tale ricerca che i controllori spirituali che si nascondono dietro le quinte, in riferimento alle forze occulte associabili agli Illuminati, siano elementi Luciferiani e Satanisti rintracciabili nell’ambito della cosiddetta Compagnia di Gesù altrimenti nota come Gesuiti, e della cosiddetta Santa Sede della Chiesa Cattolica Romana generalmente indicata come Vaticano. L’attuale e 30° Superiore Generale della Compagnia di Gesù (Gesuiti) è Adolfo Nicholas che è stato eletto il 19 Gennaio del 2008. Il Superiore Generale dei Gesuiti è solitamente soprannominato Papa Nero .

Successivamente alla considerazione delle prove, è ferma convinzione del coordinatore di questa ricerca, che tale sistema operativo, che ha il suo centro di coordinamento a Roma servendosi di personaggi insediati nell’ambito di Ordini Cavallereschi Papali e Reali, di ordini gerarchici di carattere Satanico, di riti, ordini e obbedienze Massoniche di elevato livello, ed inoltre di massoni Sionisti socialisti leali al Papa, di ispirazione Franchista e Sabbatiana ed infine servendosi di specifici gruppi costituiti nell’ambito dell’elite, sia impegnata a gestire lo scenario politico-economico e militare, e una serie infinita di personaggi collocati sulla scena politica-economica in vista della realizzazione di quello che viene definito Nuovo Ordine Mondiale.

L’impulso mistico-religioso che si nasconde dietro questo Nuovo Ordine Mondiale (NWO) pianificato dalla struttura Gesuita/Vaticana, al contrario della pretestuosa retorica ad uso interno del Papato e della sua fasulla opposizione alle società segrete impegnate ad operare nell’ambito dell’occulto non è lo spirito di Cristo ma quello dell’Anticristo .

STRUTTURE CHIAVE CONTROLLATE DAI GESUITI NELL’AMBITO DEL NETWORK DEFINITO COME ILLUMINATI

1) FONDAMENTALI ORDINI CATTOLICI LEALI AL PAPA:

► L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme

■ Gran Maestro: il Cardinale John Patrick Foley

■ Gran Maestro Emerito: il Cardinale Carlo Furno

■ Gran Priore: Fouad Twal, Patriarca di Gerusalemme dei Latini e Arcivescovo di Gerusalemme .

► L’Ordine Costantiniano di San Giorgio (Branca Franco-Napoletana)

■ Gran Maestro della Branca Franco-Napoletana: il Principe Carlo, Duca Di Castro
■ Gran Priore della Branca Franco-Napoletana: il Cardinale Albert Vanhoye (Compagnia di Gesù/Gesuiti) – un Gesuita francese

■ Priore della Delegazione Britannica e Irlandese della Branca Franco-Napoletana: il Cardinale Cormac Murphy-O’Connor (eng), l’Arcivescovo di Westminster .

► L’Ordine Costantiniano di San Giorgio – Branca Ispano-Napoletana :

■ Gran Maestro della Branca Ispano-Napoletana: Infante Carlos (eng), Duca di Calabria

■ Gran Priore della Branca Ispano-Napoletana: il Cardinale Dario Castrillon Hoyos dalla Colombia.

■ Vice-Presidente della British Deputation e Presidente della British Association della Branca Ispano-Napoletana: il Principe Rupert zu Loewenstein, che è inoltre membro del Sacro Militare Ordine di Malta in qualità di ‘Bailiff Grand Cross of Honour & Devotion’, oltre che ex-Presidente dell’Associazione Britannica del Sacro Militare Ordine di Malta, ‘Knight Commander with the Star’ dell’Ordine Papale di San Gregorio, Cavaliere di San Giovanni, Cavaliere di San Gennaro, Cavaliere di Santo Stefano e inoltre grande finanziatore dei Rolling Stones e di Mick Jagger sin dal 1971 – viene soprannominato ‘Rupie il Groupie’ .

► Il Sovrano Ordine Militare di Malta :

■ Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta: Matthew Festing, che è inoltre ‘Knight Grand Cross of Justice’ della Branca Franco-Napoletana dell’Ordine Costantiniano.

■ Gran Priore d’Inghilterra del Sovrano Ordine Militare di Malta: Fredrik Crichton-Stuart, che è inoltre ‘Knight Commander of Justice’ della Branca Franco-Napoletana dell’Ordine Costantiniano, e figlio di Lord Ridhian Crichton-Stuart.

► L’Opus Dei .

■ Prelato: Javier Echevarria Rodriguez .

2) FONDAMENTALI ORDINI REALI

► L’Ordine della Giarrettiera :

■ Il Sovrano dell’Ordine della Giarrettiera è la Regina Elisabetta II d’Inghilterra .

► Il Venerabile Ordine di San Giovanni :

■ Il Gran Priore dell’Ordine di San Giovanni è il cugino della Regina, il Principe Riccardo, Duca di Gloucester .

► Il Royal Order of Scotland :

■ il Governatore è Andrew Bruce, 11° Conte di Elgin .

3) FONDAMENTALI ORDINI E ORGANIZZAZIONI SEGRETE

► Skull & Bones .

► i numerosi ordini dell’Ordo Templi Orientis e la Chiesa Gnostica Cattolica .

► i Martinisti, la Societas Rosicruciana, l’AMORC

► Il Tempio di Set , la Società Teosofica

► la Universal Unity

4) PERSONAGGI CHIAVE NELL’AMBITO DEI DIVERSI RITI, ORDINI, OBBEDIENZE E STRUTTURE COLLATERALI DELLA MASSONERIA

►Il Rito di Menphis e Misraim: fondamentalmente un sistema di 99 Gradi, ma in realtà giunge segretamente fino al 100° Grado – il grado più elevato nell’ambito degli ordini massonici – che viene concesso presso il quartier generale di Palermo, in Sicilia .

► Massoneria Turco-Ottomana: un sistema di 7 Gradi con due branche controllate da Fethullah Gulen e dal falso anti-massone Adnan Oktar, altrimenti noto come Harun Yahya .

► La Massoneria di Rito Scozzese sistema di 32°/33° Gradi: personaggi chiave con la carica di Sovrano Gran Comandante includono: Ronald A. Seale della Giurisdizione Suprema del Consiglio del 33° Grado del Sud degli Stati Uniti – la Loggia Madre a livello mondiale del Rito Scozzese – a Washington DC; John Willian Naughton (che è inoltre un massone del Rito di York e massone Shriner) della Giurisdizione Suprema del Consiglio del 33° Grado del Nord degli Stati Uniti; il Reverendo Canon Richard Tydeman del Consiglio Supremo del 33° Grado per l’Inghilterra e il Galles; Corrado Balacco Gabrieli del Consiglio Supremo del 33° Grado italiano. Ci sono Consigli Supremi in tutto il mondo, in particolare in Italia, Francia, Spagna, Irlanda, Scozia, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Russia, Israele, Brasile, Olanda, Finlandia, Danimarca, Svezia, Lussemburgo, Romania ed in più di altri 40 paesi (por).

► La Massoneria del Rito di York, sistema basato su 11 Gradi: è soggetto alla Gran Loggia Unita d’Inghilterra, con supervisione e controllo diretto da parte del Duca di Kent e del Marchese di Northampton, rispettivamente Grand Master e Pro-Grand Master della Gran Loggia Unita d’Inghilterra (UGLE).

► Gli Shriners: tutti gli Shriners fino a poco tempo dovevano essere quantomeno Massoni del Rito Scozzese del 33° Grado, si tratta di una struttura che è stata creata dai massoni del Rito Scozzese ed è soggetta al loro controllo diretto, tutti i membri devono essere ‘regolari’ Master Mason; il personaggio a cui è concesso il Potentato Imperiale degli Shriners del Nord America, ed inoltre il più influente tra gli Shriners del mondo, è Douglas E. Maxwell

5) PRINCIPALI MEMBRI DELLA MASSONERIA PROVENIENTI DA FAMIGLIE ARISTOCRATICHE E REALI

► Il Principe Eduardo, Duca di Kent : Cugino della Regina Elisabetta II e del Duca di Gloucester. Il Duca di Kent è il Venerabile Gran Maestro (Most Worshipful Grand Master) della Gran Loggia Unita d’Inghilterra (UGLE), ed è inoltre First Grand Principal of the Supreme Grand Chapter dei massoni del Royal Arch d’Inghilterra, ed inoltre Gran Maestro dell’ Ordine di San Michele e San Giorgio .

E’ da sottolineare il fatto che sua moglie Katharine, Duchessa di Kent si sia convertita al Cattolicesimo Romano nel 1994, così come ha fatto suo figlio Lord Nicholas Windsor nel 2001, che si è successivamente sposato in Vaticano nel 2006.

► Spenser Compton, 7° Marchese di Northampton : Pro-Deputy Grand Master della UGLE, ed inoltre Pro-Deputy First Grand Principal del Supremo Grande Capitolo dei Massoni del Royal Arch d’Inghilterra.

► il Principe Michael del Kent : fratello del Duca di Kent. Il Principe Michael è il Gran Maestro della Gran Loggia dei Mark Master Masons . Sua moglie, la Principessa Marie Christine è sempre stata Cattolico Romana ed è una (Dama) ‘Dame Grand Cross of Honour and Devotion’ del Sovrano Ordine Militare di Malta (leale al Papa), nell’ambito della British Association relativa a tale Ordine. La Principessa, moglie del Principe Michael, è anche Dama (Dame Grand Cross of Justice) della Delegazione Britannica e Irlandese della Branca Franco-Napoletana dell’Ordine Costantiniano (leale al Papa).

6) FONDAMENTALI GRUPPI E COMITATI D’AFFARI DELL’ELITE IMPEGNATI NELLA GESTIONE DELLA POLITICA E DELL’ECONOMIA 

► La Pilgrims Society

■ Patrono: Regina Elisabetta II;

■ Presidente: Lord Inge .

► Il Gruppo Bilderberg

■ Presidente: il Visconte Etienne Davignon .

► La Chatham House/The Royal Institute for International Affairs:

■ Presidente Julius DeAnne .

► Il Council on Foreign Relations – il CFR, ha sede a New York City

■ Presidente: Richard N. Haas .

► La Commissione Trilaterale

■ i tre attuali direttori della Commissione Trilaterale: Joseph Nye (che è inoltre un attivo membro del Bilderberg); Peter Sutherland, istruito dai Gesuiti, e Yotaro Kobayashi .

► La Rand Corporation

■ Presidente e Amministratore Delegato: James Thompson, che è inoltre membro del CFR.

► Il Gruppo dei Trenta (Group of Thirty) G30

■ Chairman of the Board of Trustees: Paul Volcker, fondatore e membro della Commissione Trilaterale.

► Il Peterson Institute for International Economics

■ Presidente: Peter G. Peterson; Cavaliere di Malta, è inoltre presidente del CFR.

► Consiglio Internazionale della JP Morgan Chase

■ Presidente: George P. Shultz . Il fondatore della JP Morgan Chase, John Pierpont Morgan era, tra le numerose affiliazioni, un massone Shriner, e un Cavaliere del Papa, in particolare dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, un ordine che è a sua volta una branca dell’Ordine di San Lazzaro, un altro Ordine leale al Papa, e al Casato dei Borbone, impegnatissimo nel controllo e nella privatizzazione delle risorse idriche nel mondo, servendosi dell’omonima fondazione esentasse che fa capo all’ordine..

► La Tavola Rotonda degli Industriali Europei

■ Presidente: Jorma Ollila, Comandante dell’Ordine di Orange-Nassau .

► Il Bohemian Club – Bohemian Grove, California.

7) PRINCIPALI ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALISTE DI CARATTERE GEOPOLITICO E POLITICO-ECONOMICO

► Le Nazioni Unite (l’ONU: ‘cavallo di Troia’ creato e controllato da Roma in vista della creazione di un Unico Governo Mondiale, ha sede a New York City), unitamente ad altre ed associate organizzazioni non governative quali, tra le altre, l’UNESCO, con sede a Parigi; l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) con sede a Ginevra in Svizzera, ed altre.

► L’Unione Europea (UE, fondamentalmente con sedi principali a Bruxelles, e a Strasburgo, in Alsazia, Francia.

► Il Consiglio Europeo – il più importante organo politico dell’Unione Europea. La Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea ruota ogni 6 mesi tra i governi nazionali degli stati membri e tale carica viene concessa ad un ministro di uno degli stati membri appositamente nominato).

► Il Parlamento Europeo – l’unica istituzione parlamentare dell’Unione Europea i cui i membri vengano eletti direttamente dal popolo. Il Presidente del Parlamento Europeo: Hans-Gert Pottering, ora sostituito da Jerzy Buzek.

► La Commissione Europea – il braccio esecutivo dell’Unione Europea. Il Presidente della Commissione Europea è Josè Manuel Barroso, istruito dai Gesuiti.

► La Security & Prosperity Partnership – ‘cavallo di Troia’ in vista della creazione della Unione Nord-Americana.

► La Asian Pacific Economic Cooperation (APEC) .

8) FONDAMENTALI ORGANIZZAZIONI FINANZIARIE INTERNAZIONALISTE

► La Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS) – Il BIS ha sede a Basilea, in Svizzera.

■ il Chairman of the Board of the Directors è Jean-Pierre Roth, che è inoltre Chairman of the Governing Board della Swiss National Bank.

► Il Comitato di Basilea – parte integrante del BIS/subcomitato costituito dalle nazioni del Gruppo dei 10/G10 .

■ Presidente: Nout Wellink, Cavaliere dell’Order of the Netherland Lion .

► Il Fondo Monetario Internazionale – Il Fondo Monetario Internazionale ha sede a Washington DC .

■ il Managing Director è Dominique Strauss-Kahn del Partito Socialista Francese dell’Internazionale Socialista .

► La Banca Mondiale (con sede a Washington DC) e il Gruppo della Banca Mondiale .

■Presidente: Robert Zoellick .

► L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico – OECD.

■ Segretario Generale: Josè Angel Gurria del Partito Rivoluzionario Istituzionale (eng) dell’Internazionale Socialista .

Sono inoltre degni di menzione i banchieri centrali internazionalisti e le banche centrali trans-nazionali:

► La Banca Centrale Europea (con sede a Francoforte, in Germania.

■ Presidente : Jean Claude Trichet, ora sostituito da Mario Draghi, istruito dai Gesuiti, Cavaliere di Malta (ordine leale al Papa), Cavaliere dell’Ordine Costantiniano (leale al Papa), e Cavaliere dell’Ordine del Toson D’Oro.

► Il Sistema della Federal Reserve – con sede a Washington DC.

■Chairman of the Board of Governors : Ben Bernanke .

► La Banca d’Inghilterra (con sede nella Città di Londra sita nell’area metropolitana di Londra .

Governatore : Mervyn King .

► oltre alle loro controparti, in forma di banche centrali variamente denominate, impegnate a salassare i popoli, ed attive praticamente in ogni paese del mondo.

9) FONDAMENTALI ORGANIZZAZIONI MILITARI INTERNAZIONALISTE E ORGANIZZAZIONI PRIVATE DI CARATTERE MILITARE IMPEGNATE NEL RECLUTAMENTO DI CONTRACTORS MERCENARI

► NATO – North Atlantic Treaty Organization, le cui truppe costituiscono fondamentalmente il nerbo delle forze di ‘peace keeping.

■ Segretario Generale: Jaap de Hoop Sheffer, dell‘Ordine di Orange- Nassau, e dell’Ordine di San Michele e San Giorgio .

► La Blackwater International.

di Erik Prince (Erik Prince è un Cavaliere di Malta. La Blackwater International è un esercito di mercenari controllato dai Cavalieri di Malta, con sede a Moyock, nell’area della Great Dismal Swamp nella Carolina del Nord – hanno inviato più truppe militari in Iraq di quelle inviate dal Governo degli Stati Uniti/Corporation di proprietà privata.


Gli astronomi hanno appena assistito ad una vera battaglia nello spazio?

Recentemente, strane esplosioni sono state rilevate dagli astronomi nello spazio profondo e non sanno esattamente cosa le abbia provocate. Brett Tingley, che scrive per mysteriousuniverse.org, riporta:
La fantascienza ha avuto un profondo impatto sulla nostra coscienza culturale, quando si tratta di immaginare come sarebbero le razze aliene avanzate. In un certo senso, la fantascienza ha modellato l’immaginazione contemporanea, portando ad una grande ed errata interpretazione dei fenomeni che osserviamo nello spazio. Vogliamo davvero che enormi navi madri sfreccino nelll’Universo, vivendo queste opere cinematografiche spaziali nella vita reale che metterebbero in imbarazzo la  Battlestar Galactica o il bagno di sangue B-R5RB? Almeno, crediamo davvero che questo possa avvenire? Che sia o no, gli astronomi hanno recentemente osservato ciò che può essere descritto solo come una serie di esplosioni estremamente luminose nello spazio, e finora non c’è una spiegazione. Hanno assistito a una battaglia intergalattica nello spazio?
Gli eventi sono stati rilevati dal programma Dark Energy Survey Supernova (DES-SN), un programma collaborativo condotto in 25 diverse istituzioni astronomiche il cui obiettivo è quello di rintracciare e identificare le supernove e la materia oscura nelle vaste aree nere dello spazio. Secondo le loro stime, queste esplosioni – o qualunque cosa fossero – si sono verificate in un angolo dell’Universo a circa 4 miliardi di anni luce di distanza. Questi eventi misteriosi erano estremamente caldi, con temperature che vanno da 10.000 a 30.000 gradi Celsius (la temperatura superficiale del sole, in media, è di 5.000 gradi Celsius). Queste esplosioni erano anche enormi, con dimensioni che vanno da diverse volte la distanza tra la Terra e il Sole, fino a cento volte. Qualsiasi cosa siano stati  questi eventi, erano terrificanti da vedere.
Gli astronomi della Royal Society non sono ancora sicuri di cosa potrebbe aver causato queste brillanti esplosioni. Normalmente le supernova durano diversi mesi, ma questi eventi mostrano la massima luminosità solo per circa una settimana. Una teoria postula illustra che una supernova potente potrebbe aver incenerito una nuvola di materiale espulso da una stella morente, sebbene siano necessari molti più dati prima di poter trarre conclusioni. Tuttavia, devo chiedermi: saremmo in grado di identificare qualcosa di veramente anomalo o unico se lo assistessimo? Oppure gli scienziati cercano una spiegazione più probabile sulla base delle nostre attuali conoscenze, pubblicano l’articolo e proseguono?
Immagini di uno degli eventi transitori, da otto giorni prima della luminosità massima, fino a 18 giorni dopo. Questa esplosione è avvenuta ad una distanza di 4 miliardi di anni luce. Credito: M. Pursiainen / Università di Southampton
È difficile da dire. Miika Pursiainen, dall’università di Southampton, ha analizzato i dati, ma finora ha avuto più domande che risposte. “Se non altro”, dice, “il nostro lavoro conferma che l’astrofisica e la cosmologia sono ancora scienze con molte domande senza risposta!”
A cura di  Hackthematrix

Il debito globale è al suo apice e l’Italia sta meglio di quanto si creda

Un articolo dell’economista Marcello Minenna su Social Europe spiega gli apparenti paradossi del debito, svelati i quali l’Italia appare relativamente “virtuosa” (se questa parola ha un senso) in quasi ogni aspetto, incluso il debito pubblico. In primis, il debito è sia pubblico che privato, ed è il secondo che i “mercati” temono maggiormente. Inoltre, variabili come l’esposizione verso l’estero e la sovranità monetaria sono cruciali per la sostenibilità. Infine, la sostenibilità fiscale e i sistemi pensionistici e sanitari non entrano nel conto del debito pubblico, ma se così fosse molti paesi dell’eurozona risulterebbero ben più “insostenibili” dell’Italia. Nulla di nuovo per chi segue Goofynomics da anni, ma fa piacere notare che queste semplici verità stanno diventando mainstream.


di Marcello Minenna, 28 novembre 2018

Nel secondo trimestre del 2018 le dimensioni globali del debito hanno raggiunto un nuovo massimo, arrivando a 260.000 miliardi di dollari. Al tempo stesso il rapporto globale debito/PIL ha superato per la prima volta la soglia del 320%. Su questo totale, il 61% (160.000 miliardi di dollari) è rappresentato dal debito privato del settore non-finanziario, mentre solo il 23% è rappresentato dal tanto vituperato debito pubblico.

Gli USA da soli hanno emesso più del 30% del nuovo debito pubblico, con una notevole accelerazione negli ultimi due anni sotto la gestione Trump. Il ministero del Tesoro statunitense è seguito, in questo, dalle agenzie di debito giapponesi e cinesi e, a grande distanza, dalle maggiori economie dell’eurozona. I valori riportati dalle agenzie pubbliche cinesi vanno valutati con cautela alla luce dei ripetuti casi di falsificazione delle statistiche perfino da parte di funzionari pubblici. È quindi probabile che non solo il debito pubblico di Pechino, ma anche quello delle imprese cinesi, che già è il più elevato al mondo, sia in realtà più allarmante di quanto le stime ufficiali vogliano far credere.

Storicamente il debito di un paese, sia pubblico che privato, tende a crescere nel tempo in rapporto costante con la dimensione dell’economia. Fanno eccezione, seppure notevole, i casi di default improvvisi, che cancellano grandi porzioni del debito. Pertanto l’enormità del debito totale non fornisce, di per sé, informazioni sulla sua sostenibilità. Non si può nemmeno dedurre, per contro, che un debito totale più basso sia segno di stabilità finanziaria. In realtà un livello molto basso, o addirittura l’assenza di debito, potrebbe rivelare solo una completa mancanza di fiducia, tale da escludere tutti gli agenti economici nazionali dai mercati internazionali del credito. Questo fu, per esempio, il caso dell’Argentina nei cinque anni successivi al drammatico default del 2002.

In una prospettiva adeguata, un’equa valutazione dovrebbe tenere conto della dimensione del debito totale in rapporto al PIL (si veda la figura sotto).

Da questo punto di vista, usando una misura opportuna, la classifica globale appare rovesciata: il Lussemburgo balza al primo posto con un debito totale pari al 434% del PIL, composto quasi esclusivamente da debiti societari. Ad una certa distanza troviamo il Giappone, con un debito totale che si aggira sul 373 percento del PIL, caratterizzato da una componente preponderante di debito pubblico, il 216%. L’elevata incidenza del debito sia pubblico che privato pone la Francia, la Spagna e il Regno Unito nei primi otto posti della classifica, mentre l’Italia fa la sua comparsa solo al nono posto, con un rapporto di debito totale ben bilanciato, al 265% del PIL, e con bassi livelli di debito delle famiglie e delle imprese, che compensano il più elevato livello del debito pubblico.


I paradossi abbondano

Ma anche un basso rapporto tra debito totale e PIL non può essere considerato segno di virtù o salute economica. Al fondo della classifica stanno i casi paradossali dell’Argentina e della Turchia. Sebbene entrambi i paesi abbiano debiti totali sotto controllo (il debito privato è praticamente inesistente in Argentina, mentre il debito pubblico in Turchia è appena il 28% del PIL), entrambi i paesi corrono il rischio di perdere l’accesso ai mercati a causa delle loro crisi valutarie e della bilancia dei pagamenti. Per un apparente paradosso, i tassi di interesse a breve termine dell’Argentina, che ha ambiente finanziario a basso indebitamento, sono al 70%, mentre quelli del Giappone, che ha un debito mostruoso, sono stabilmente negativi.

Preoccuparsi solo del debito pubblico quando si vuole valutare lo stato di un’economia, magari facendo riferimento a delle soglie arbitrarie, è sempre una cattiva pratica, che porta a conclusioni errate. I criteri usati dai mercati per valutare la solvibilità del debito sono molteplici: la percentuale del debito detenuto da investitori esteri rispetto a quelli interni, il fatto che il debito sia emesso sotto legge nazionale oppure legge estera, la crescita dell’economia, la ricchezza finanziaria dei cittadini, l’efficienza del gettito fiscale, la sovranità monetaria eccetera. Nel caso del Giappone, per esempio, il 90% del debito è nelle mani della sua stessa banca centrale, dei suoi fondi pensione e delle banche giapponesi, ed è quasi perfettamente bilanciato dalla buona salute finanziaria delle istituzioni pubbliche. È quasi impossibile immaginare una crisi di fiducia che semini dubbi sulla solvibilità del governo giapponese.

Allo stesso modo, il fatto che i paesi dell’eurozona non possano gestire la propria politica monetaria in modo autonomo fa sì che tutti i debiti pubblici appaiano, di fatto, come soggetti a legge estera, e questa è una condizione che rende il problema enormemente più complesso da gestire. Inoltre, questo debito è in media detenuto per più del 70% da investitori stranieri, una categoria che per definizione è più reattiva sui mercati secondari, e alimenta facilmente il panico in caso di vendita generalizzata.

Guai nel cassetto

E c’è di più. Le statistiche ufficiali non considerano il problema del “debito implicito”, ovvero il peso legato agli impegni finanziari che i governi si sono assunti rispetto alle pensioni e alla spesa sanitaria. In generale, questi debiti futuri non appaiono nelle cifre dei conti nazionali per fondate ragioni, legate alle difficoltà di stimare l’aumento dei costi su orizzonti temporali così lontani. Se questi debiti impliciti dovessero essere messi nel conto, il debito USA sarebbe, per esempio, quintuplicato, raggiungendo i 100.000 miliardi di dollari. Ma la Spagna, il Lussemburgo e l’Irlanda sarebbero messi ancora peggio, dato che le loro passività aumenterebbero di oltre 10 volte, superando il 1.000% del PIL nel caso irlandese. L’Italia, invece, dal punto di vista del debito implicito, sotto la legislazione attuale, risulterebbe il paese europeo più virtuoso.

A livello globale, il debito delle impres è la variabile che i mercati temono maggiormente. Un settore privato pesantemente indebitato è vulnerabile all’aumento dei tassi di interesse, dopo anni in cui i tassi di interesse sono stati mantenuti artificialmente bassi favorendo l’espansione del credito e la riduzione del capitale societario attraverso il massiccio riacquisto di azioni proprie. L’instabilità intrinseca dell’indebitamento rispetto all’apporto di capitale proprio suggerisce che il prossimo rallentamento della crescita potrebbe portare a un congelamento insolitamente forte degli investimenti aziendali. Questo in Italia è già successo durante la Grande Recessione del 2008-2009: per ogni punto percentuale di riduzione della crescita del credito, c’è stata una contrazione di quattro punti negli investimenti nelle imprese più dipendenti dal credito bancario, e due punti di contrazione in quelle finanziariamente più indipendenti. Questo è un disastro economico che non si deve ripetere.


1 su 3 "carovanieri" di migranti sono malati, alcuni con malattie mortali

Funzionari della salute di Tijuana hanno detto che di quei migranti nella carovana al confine degli Stati Uniti con il Messico, circa un terzo è in cura per problemi di salute. I migranti che sono venuti con la carovana sono affetti da infezioni respiratorie, tubercolosi, varicella e altri gravi problemi di salute, ha avvertito Giovedì mattina il Dipartimento della Salute di Tijuana.
Un portavoce del  Dipartimento della Salute di Tijuana ha detto a  Fox News  che su 6.000 migranti attualmente residenti in città, oltre un terzo di loro (2267) sono in trattamento per problemi di salute.  Ci sono molti migranti che hanno contratto malattie gravi che mettono a rischio la loro vita. Finora, ci sono stati tre casi confermati di tubercolosi e quattro casi di HIV (virus dell'immunodeficienza umana) / AIDS (sindrome da immunodeficienza avanzata). Malattie minori  che rappresentano una piccola minaccia per la vita includono quattro casi distinti di varicella , ha detto il portavoce. E almeno 101 migranti hanno pidocchi e più casi di infezioni della pelle,  secondo i dati del dipartimento, secondo un rapporto di Fox News.
C'è anche una minaccia incombente di un focolaio di epatite a causa di condizioni non igieniche all'interno e intorno al rifugio causato dai migranti, ha detto il portavoce. La location ha anche solo 35 bagni portatili e un cartello con la dicitura "No Spitting" doveva essere appeso perché la tosse e gli sputi dei migranti sono rampanti nel rifugio.
Ci sono migliaia di migranti che vengono ospitati nel complesso sportivo di Benito Juarez vicino al porto di ingresso di San Ysidro, USA-Messico, nonostante il posto sia in grado di fornire 1.000 persone.
Il sindaco di Tijuana, Juan Manuel Gastelum, ha detto martedì che la città ha solo soldi sufficienti per assistere i migranti solo per qualche altro giorno, con la città che dice di spendere circa $ 30.000 al giorno.

"Non comprometteremo le risorse degli abitanti di Tijuana", ha detto Gastelum durante una conferenza stampa. "Non aumenteremo le tasse domani per pagare il problema di oggi". È difficile dire quale sarà la mancanza di finanziamenti per i migranti in questo momento.

Nonostante le condizioni inquietanti nelle quali la maggior parte dei migranti si trovano oggi, la maggior parte di loro è ancora impegnata ad entrare negli Stati Uniti. Alcuni si sono "auto-deportati" e altri sono stati deportati dal Messico, ma ci sono ancora migliaia di persone decise a varcare la frontiera a tutti i costi.

Draghi nei guai: aperta indagine sui suoi incontri con associazioni segrete

Il Mediatore europeo ha aperto una inchiesta su Mario Draghi. Su sollecitazione di Corporate Europe Observatory (l’ONG che si occupa di monitorare le grandi lobby e i conflitti di interesse) è finita sotto torchio l’adesione del Presidente della BCE e il coinvolgimento di alti funzionari dell’Istituto al Gruppo dei Trenta, un gruppo internazionale privato avvolto da assoluta segretezza e opacità che si occupa di questioni economiche, monetarie e finanziarie. Secondo le accuse, la partecipazione di Draghi a questo gruppo mina i requisiti di indipendenza, reputazione e integrità della BCE.

Tra le fila del gruppo dei Trenta vi sono soprattutto le grandi banche di investimento, come JP Morgan, Goldman Sachs, Credit Suisse, Morgan Stanley, Deutsche Bank, Santander, UBS, e anche i fondi che speculano sui crediti deteriorati come Blackrock (qui la lista dei membri) In particolare, il forum si è occupato di individuare le riforme per mettere in sicurezza il sistema bancario e finanziario che ci ha trascinato nella crisi più profonda della storia recente.

La BCE minimizza e in una nota difende Draghi e i suoi funzionari dicendo che partecipano solo per “approfondire la conoscenza delle questioni economiche e finanziarie internazionali” e di non“influenzare il processo decisionale”.


Ma tutta la verità sta venendo a galla. Dietro alla mancata riforma della finanza globale, dietro al ritorno della speculazione finanziaria e al consolidamento delle grandi banche di investimento too-big-to-fail (anziché lo smantellamento che era stato promesso), c’è un enorme “regulatory capture”, ovvero quel fenomeno per cui le grandi banche private e la lobby finanziaria influenzano, secondo i propri interessi privati, gli orientamenti dei regolatori e frenano ogni tentativo di riforma. Siamo dentro un gigantesco conflitto di interessi tra regolatori e banche private che viene naturalmente coltivato e alimentato proprio grazie alla costante interazione degli appuntamenti informali e alla pericolosa contiguità dei controllori con i vigilanti.

Non possiamo quindi stupirci se la riforma della finanza realizzata in questi anni sia molto lontana da quanto era stato promessa dopo lo scoppio della crisi. Nessuna azione contro le mega-banche (la proposta di separazione bancaria è stata addirittura ritirata con il favore della BCE), nessuna misura efficace contro l’eccessiva accumulazione di rischi finanziari, le pericolose interconnessioni nel settore bancario, o contro il rischio sistemico legato alla crescita del sistema bancario ombra che minaccia la stabilità del sistema finanziario globale.

Si è andati invece nella direzione opposta.Le pressioni della vigilanza si sono concentrate in modo asfissiante sul rischio di credito e sul modello più sano e stabile di banca, quello delle banche tradizionali e territoriali concentrate sul finanziamento dell’economia reale. Un approccio che contribuisce all’obiettivo, dichiarato più volte dalla BCE: favorire il processo di consolidamento bancario, ovvero meno banche e più grandi. La BCE sta da tempo incoraggiando le fusioni bancarie e le svendite in massa dei crediti deteriorati a vantaggio dei fondi speculativi. Difficile non sentire l’odore di conflitto di interessi e non vedere dietro queste decisioni l’esigenza di accomodare aspettative e esigenze della potente lobby finanziaria.

Questo drammatico filmato ha catturato l'arma ipersonica sopra la Russia?

Una palla di fuoco verde-blu molto misteriosa che è stata vista sopra la città scientifica high-tech della Russia ha scatenato un dibattito sul fatto che il presidente Vladimir Putin potrebbe aver sviluppato armi spaziali.

Il flash è stato avvistato da stupefatti automobilisti con telecamere  montate sul parabrezza vicino alla città di ricerca di Akademgorodok, un centro educativo e scientifico in Siberia.


Secondo il Daily Mail, gli istituti educativi e scientifici della zona sono stati definiti "l'arma segreta" di Putin, che ha contribuito allo sviluppo delle armi high-tech del paese.

Martedì il video è stato catturato da diverse dashcam.

La Russia Today, gestita dallo stato, ha riferito che si trattava di una meteora ma ha riconosciuto che gli scienziati erano confusi dall'incidente. Il video ha acceso voci sui social media che Mosca stava testando "armi estremamente avanzate", mentre altri hanno indossato i loro cappelli di carta stagnola e hanno suggerito che fosse un UFO.

Ilya Orlov, vicedirettore del Big Novosibirsk Planetarium, ha dichiarato al Daily Mail che si trattava di un "fenomeno bellissimo", ma non è stato in grado di spiegare che cosa l'abbia causato.

"Molto probabilmente, questo è un lampo di un bolide, cioè la caduta di una meteora luminosa che emette un bagliore", ha detto Orlov.

"È tanto più sorprendente perché non ci sono piogge di meteore attive ora, ma può essere la coda di una pioggia di meteore [Leonida] o una meteora solitaria. Dobbiamo scoprirlo", ha aggiunto.

I media locali hanno detto che non sono state trovate tracce di roccia spaziale nella regione, né sono stati segnalati lanci di razzi o test missilistici quando è stata avvistata la palla di fuoco martedì, che ha indubbiamente eccitato la comunità ufologica che credeva di aver visto un UFO.

Non è la prima volta che si temono le armi segrete della Russia. Putin ha usato il suo discorso sullo stato della nazione a marzo per lanciare un severo avvertimento agli Stati Uniti che la Russia possiede armi ipersoniche che possono rendere il sistema di difesa missilistica della NATO guidato dagli Stati Uniti completamente "inutile".

La Russia ha "testato" con successo missili ipersonici, uno in particolare il missile ipersonico ad alta precisione Kinzhal (Dagger) è stato lanciato da un jet intercettore supersonico MiG-31 a fine marzo che è decollato da un aeroporto nel South Military District nel sud-ovest della Russia.

Il mese scorso sono emerse prove dalla Cina che una palla di fuoco simile era effettivamente un missile ipersonico dell'Esercito di Liberazione Popolare Cinese, confermato dai media di stato cinesi.

Ti lasciamo decidere cosa ha illuminato il cielo notturno sopra la Russia all'inizio di questa settimana ...

Troppo perfetto per essere di origine naturale: Strane onde sismiche hanno colpito tutto il mondo

Troppo perfetto per essere stata la natura: strane onde sismiche si propagano in tutto il mondo.
Il mondo è stato colpito da onde sismiche anomale e nessuno ha una spiegazione.
Gli strumenti scientifici hanno registrato onde sismiche che si sono propagate per più di 10.000 miglia, ma stranamente nessuno ha potuto effettivamente sentirle.
L’11 novembre, intorno alle 9.30 del mattino, è stato registrato un evento molto strano. Un rimbombo inspiegabile in tutto il mondo. Queste onde sismiche sono iniziate a circa 15 miglia dalle coste di Mayotte, un’isola francese situata tra l’Africa e la punta settentrionale del Madagascar. Le onde sismiche si sono poi propagate in tutta l’Africa, allarmando molti sensori lungo gli stati dello Zambia, Kenya ed in Etiopia. Da lì, hanno attraversato gli oceani – raggiungendo il Cile, la Nuova Zelanda e il Canada – a quasi 11.000 miglia di distanza dal punto di origine.
La cosa più strana è che le onde sismiche, hanno causato un disturbo per quasi 20 minuti. Nonostante questo, nessun essere umano ha sentito il loro effetto. Una persona ha notato lo strano fenomeno. Un appassionato di terremoti che si chiama “Matarikipax” ha visto gli zigzag dalle esposizioni in tempo reale dell’ US Geological Survey. Ha poi pubblicato le immagini su Twitter. Questo post ha quindi causato ricerche in tutto il mondo per scoprire la fonte di queste misteriose onde.
Göran Ekström, un sismologo della Columbia University, ha dichiarato: “Non penso di aver mai visto niente del genere”.
Molte caratteristiche di queste onde sismiche sono estremamente strane. Il fatto che avessero un “suono” monotono, a bassa frequenza e il fatto che hanno attraversato il mondo intero è una vera e propria anomalia. I ricercatori stanno ancora cercando di capire cosa è successo. Helen Robinson , che ha un dottorato di ricerca  in vulcanologia applicata all’Università di Glasgow ha scherzato: “Sono troppo carine, sono troppo perfette per essere una cosa naturale “.
Cosa rende le onde a bassa frequenza così strane?
In un normale terremoto, le tensioni accumulate nella crosta terrestre si liberano con un sobbalzo in pochi secondi. Questo invia una serie di onde che si irradiano dal punto della rottura. Il primo avvertimento è provocato dalle onde primarie. Queste sono le onde di compressione che si muovono in gruppi. Dopo questo si scatenano le onde secondarie, queste hanno un movimento laterale. Entrambi questi tipi d’onda hanno un’alta frequenza. Dopo arrivano le onde superficiali che sono le più lente. Queste ultime sono simili alle strane onde emanate da Mayotte.
Questo tipo di onde vengono registrate di solito quando si verificano forti terremoti. Tuttavia, non ci sono stati grandi terremoti per creare queste onde lente. A rendere le cose ancora più strane,queste onde sono ciò che gli scienziati chiamano monocromatiche. La maggior parte dei terremoti emette onde con una serie di frequenze diverse. Il segnale di Mayotte era uno zigzag pulito.
Attualmente, vi è una mancanza di dati, quindi è difficile scoprire di più su questa strana attività. BRGM prevede di effettuare rilevazioni sul fondo oceanico per cercare di ottenere informazioni più dettagliate sulla regione e sulla causa. Nel frattempo, gli scienziati continueranno a studiare i dati attualmente disponibili. Presto sapremo se la causa è ordinaria o straordinaria.
A cura di Hackthematrix