giovedì 22 novembre 2018

IL NOSTRO ANGELO CUSTODE

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IL NOSTRO ANGELO CUSTODE

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Se sale lo spread sale il tasso sui mutui? Una boiata pazzesca!

Aumenta lo spread dei titoli di Stato italiani in relazione a quelli tedeschi e ad esempio il mutuo della casa aumenta?? E’ una bufala pazzesca! Ecco perchè

Le opposizioni politiche e i loro sostenitori, spalleggiate da mass media, tg e giornali, visto l’aumento dello spread dovuto (a loro dire) alla nuova manovra finanziaria del Governo,stanno diffondendo in pompa magna l’ipotesi che un rialzo troppo consistente dello spread farebbe lievitare i tassi di interesse sui mutui degli italiani, creando panico tra coloro che stanno attualmente pagando mutui a tasso variabile.
Vediamo inizialmente cosa è in realtà lo spread.

Cos’è lo spread?

Lo spread non è altro che una differenza di rendimento tra una obbligazione ed un’altra presa come riferimento. Nel nostro caso lo spread è la differenza di rendimento tra BTP (Buoni del Tesoro Poliennali, titoli di credito a medio-lungotermine emessi dal Tesoro) e BUND tedesco, ossia un confronto tra un titolo di stato ritenuto rischioso (BTP) ed un altro ritenuto affidabile (BUND).In sintesi quando acquistiamo un BTP stiamo letteralmente prestando soldi allo stato italiano che ci promette di restituirceli con gli interessi.
Il prezzo pagato dagli investitori per acquistare i titoli di stato insieme agli interessi che essi guadagneranno determinano il rendimento di quel titolo, la differenza tra i rendimenti dei due titoli determina quello che viene chiamato spread. Se un titolo di stato ha un rendimento alto viene considerato rischioso, e per far sì che ci siano altri investitori disposti a comprare i titoli di uno stato, quest’ultimo è costretto ad alzarne ulteriormente i tassi di interesse per attirare maggiori investitori possibili, facendo lievitare ulteriormente il debito pubblico.

Detto e visto ciò, qual’ è la connessione tra il differenziale BTp-Bund e i tassi di interesse a tasso variabile dei mutui? Nessuna!
mutui a tasso variabile sono legati a tassi interbancari EURIBOR e NON allo spread tra i titoli del debito italiani e tedeschi, due cose totalmente sconnesse tra loro. Anzi negli ulti mi anni i tassi Euribor sono addirittura scesi mentre lo spread ha fatto registrare un rialzo.

Euribor Vs Spread

Nel 2008 i tassi Euribor a 1 mese erano nella media annuale a 4,25 e lo spread circa a 90 punti.
Invece nel novembre 2011 in piena crisi spread fino a sfiorare i 600 punti, la media mensile di novembre dei tassi Euribor era 1,23 addirittura in calo rispetto al 2008.
Oggi con il differenziale BTp-Bund a 300 i tassi Euribor sono perfino sotto lo zero a -0,37!!!

Dati che potete verificare voi stessi qui: https://www.euribor.it/tassi-storici-euribor/.
L’Euribor quindi non è legato al differenziale BTp-Bund, ma ai tassi che applica la BCE, quindi se quest’ultima taglia il costo del denaro, il costo dei prestiti dalle banche ai clienti scende e viceversa.
Non c’è correlazione tra differenziale BTp-Bund ed Euribor (interessi sui mutui). Per quanto riguarda lo spread, solo il 5% dei titoli di Stato italiani è in mano ai piccoli risparmiatori, mentre 250.000 case ogni anno vengono acquistate con il mutuo (che dipende dai tassi euribor).
L’affermazione che l’innalzamento dedifferenziale BTp-Bund provoca un aumento dei tassi sui mutui è una boiata pazzesca, purtroppo cavalcata anche da fonti considerate autorevoli.
Non è che si sta facendo leva sull’ ignoranza riguardo questo argomento per aizzare sempre più persone contro l’attuale governo, in vista delle elezioni europee del 2019?

Ministero degli esteri russo accusa NATO di inganno globale

La leadership della NATO ha ingannato non solo l'Unione Sovietica, ma anche l'intera comunità mondiale, continuando l'espansione dell'alleanza verso est, nonostante gli accordi con Mosca. Tale dichiarazione è stata fatta dal rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"È stato un inganno globale", ha detto, ricordando le dichiarazioni pubbliche dell'ex presidente dell'URSS Mikhail Gorbachev su questo argomento.
Zakharova ha aggiunto che la responsabilità dell'inganno risiede non solo nella leadership dell'alleanza e su persone specifiche, ma su interi paesi e sistemi politici.
Inoltre, la diplomatica ha invitato la comunità mondiale a prestare attenzione all'impatto che gli Stati Uniti e i loro alleati hanno sulla stabilità internazionale. "Questo non è solo un problema di sicurezza della Federazione Russa, è in generale la questione di ciò che sta accadendo nel mondo ", ha concluso Zakharova.
La non espansione dell'alleanza verso est è uno degli ostacoli nelle relazioni tra Russia e NATO. Mosca insiste sul fatto che Bruxelles si è impegnata a seguire questo principio, la NATO lo nega.
Negli ultimi anni, la Russia ha ripetutamente dichiarato l'attività senza precedenti della NATO ai suoi confini occidentali. Bruxelles, a sua volta, definisce queste attività "contenimento dell'aggressione russa". Mosca sottolinea che la Russia non è una minaccia per nessuno, ma che non ignorerà le azioni potenzialmente pericolose per i suoi interessi.
L'estate scorsa, alla NATO si è aggiunto un nuovo paese, il Montenegro. È diventato il 29 ° membro dell'Alleanza del Nord Atlantico. Allo stesso tempo, una parte significativa della popolazione dell'ex Repubblica jugoslava si è opposta all'adesione all'organizzazione.

La “giornata tipo” di uno Schiavo moderno. Anche tu passi le giornate così?

la giornata tipo di uno schiavo moderno




Molti credono di essere liberi ma non lo sono affatto, sono semplicemente “schiavi moderni”. Ecco la giornata tipo di uno schiavo moderno. Rientri anche tu in questa categoria di persone?

Nell’Era Moderna ogni mattina un uomo si alza al suonare della sveglia, e strappato violentemente dal dolce sonno, corre in cucina a prendere la sua dose di caffeina, che una volta entrata in circolo nel suo organismo a stomaco vuoto, lo farà scattare sull’attenti, rendendolo subito iperattivo.

Lavato di fretta, il nostro superuomo moderno si avvierà verso il luogo di lavoro, tra la rabbia frustante del traffico mattutino, fatto di piccole accelerate e brusche frenate, una marcia lenta e singhiozzante che fa innalzare i livelli di nervosismo alle stelle.

Inizia poi la sua giornata di lavoro, con un falso sorriso stampato in faccia quando il nostro superuomo dovrà salutare colleghi e capi cordialmente… anche se gli stanno tutti antipatici. A metà mattina altra dose di caffeina per mantenere stabile in suo livello di produttività…
A mezzogiorno pausa in mensa con cibo spesso scadente e carico di additivi chimici e conservanti, pane con farina 00 raffinata con calce e demineralizzata, acqua di rubinetto al fluoro e un bicchiere di vino ricco di solfiti e pesticidi, una coscia di pollo da allevamento intensivo, ricca di pregiati antibiotici e gonfiata di ormoni della crescita e infine un dolcetto ricco di zucchero bianco raffinato, vero e proprio carburante dei migliori tumori in circolazione, e tutto questo ben di Dio, il nostro superuomo lo chiama “cibo”.
Ovviamente questo cibo è ricco solo esteticamente, ma in verità è carente di vitamine e minerali, in primis frutta e verdura, che vengono coltivate in maniera industriale e con fertilizzanti chimici derivanti dal petrolio… Questo causa una seria carenza di vitamine e minerali al nostro superuomo, che sarà così costretto a legarsi a vita a vitamine ed integratori “chimici” da prendere una volta al dì, al costo a barattolo di una cassa intera di frutta e verdura fresca di una volta, quella insomma che veniva coltivata in modo naturale e quindi naturalmente ricca di vitamine.
Al pomeriggio ennesima “pausa caffè”, il che, con il passare dei giorni creerà una vera e propria dipendenza alla sostanza che produrrà nervosismo e irritabilità, che verranno placati grazie ai “tranquillanti” prescritti dal dottore.
La sera poi, il nostro superuomo moderno afflitto dai mille pensieri quotidiani, dal lavoro alienante, dalle bollette da pagare, dalle rate in corso, dall’affitto e da tutte le preoccupazioni moderne, faticherà a prender sonno e dovrà così ricorrere a potenti sedativi che inducono un sonno artificiale.
E la settimana prosegue così fino a sabato, quando il nostro superuomo finalmente trova riposo e si da all’alcool per evadere, nel limite del possibile, alla triste realtà a cui è sottoposto e che egli crede essere la sola ed unica realtà. L’alcool lo inebrierà per qualche ora, rendendolo euforico e sicuro di sé, salvo poi farlo diventare uno straccio la domenica seguente, dove seguirà una breve revisione della sua vita, nell’attesa di ricominciare tutto da capo il lunedì.
Tutta questa ansia, questa fretta, questo calvario fatto di lavoro e lavoro, traffico, stress, cibo artificiale e iperattività, verrà trasmesso ai propri figli e quindi alle generazioni future attraverso l’istruzione scolastica quasi come un “dono”.
E la chiamano “educazione”, l’addestrare gli esseri umani nati liberi a diventare dei frustati, consumatori e infelici, che già a 13 anni devono pensare, sotto le pressioni di genitori e insegnati a cosa vogliono fare da grandi, ovvero a quale lavoro dedicheranno l’80% della loro vita, in nome di profitto, produzione, consumo di materie prime e distruzione del pianeta, dando così il loro contributo al “progresso”.
Di Daniele Reale
Tratto da: Altra Realtà

Fallimento banche: la banca fallisce? In Inghilterra il manager va in galera!

fallimento banche - in Inghilterra i manager vanno in galera


LA GUERRA ALLE BANCHE FALLITE COMINCIA DAL REGNO UNITO...

Fallimento banche: dal governo inglese una lezione di civiltà all’ Italia. La banca fallisce? Il manager va in galera.Se si attuasse una norma simile anche sul fallimento delle banche italiane?

E’ una legge approvata e fortemente voluta dal Cancelliere dello Scacchiere, George Osborne quella che prevede il carcere per i manager che fanno fallire le banche che amministrano attuando comportamenti scorretti. Infatti oggi in Gran Bretagna in caso di fallimento banche sono previste maxi multe e carcere fino a 7 anni per i manager.

Una norma del genere provocherebbe un effetto devastante nella nostra italia di banche commissariate tra banche fallite, banche a rischio, banche a rischio bail in (regola varata per fronteggiare il fallimento banche a livello europeo che prevede che a pagare non siano più gli Stati e quindi tutti i contribuenti ma chi è direttamente coinvolto dall’attività della banca), banche commissariate e banche che stanno per dichiarare fallimento bancario.
Fallimento banche: in gran Bretagna si va in galera per la sbagliata gestione del rischio

Come riportato dal Secolo D’Italia, La legge in questione riguarda:
<< i top manager di istituti di credito e banche di investimento, punisce tutte quelle condotte, come la sbagliata gestione del rischio, che anche “solo” per negligenza portano a perdite mettendo a rischio l’impresa e, soprattutto, i suoi clienti.>>


Per quanto riguarda la gestione del rischio. Le norme europee vogliono come “minimo” un CET1 Ratio dell’8% che tradotto significa che una banca può fare investimenti ponderati per il rischio superiori a 10 volte il suo capitale. Ad un manager di una banca che esce di gran lunga da questi parametri e che a causa di ciò fa fallire la sua banca, potrebbe essere applicata la legge in questione sul fallimento banche.

Come sopra citato, in caso di fallimento banche, le norma è applicabile sia ai manager che gestiscono banche commerciali sia a quelli che gestiscono banche di investimento (dette anche banche d’affari). Sarebbe buona norma da parte dei contribuenti saper distinguere una banca commerciale da una banca d’investimento, visto e considerato che alcuni contribuenti italiani, quando è avvenuto il fallimento banche italiane, non sapevano nemmeno di aver investito i loro risparmi in banche di investimento e di aver stipulato contratti di investimenti su prodotti finanziari ad alto rischio ma ad alto rendimento. In questo caso è prevalso il rischio….

ECCO PERCHE’ IL SANSCRITO E’ LA LINGUA DELLA GUARIGIONE



Il sanscrito è una lingua vibrazionale. Cosa significa? significa che non è il suono a dare importanza alla parola ma la vibrazione che trasmette.

L’alfabeto è formato non da lettere ma da sillabe che accedono al corpo attraverso diverse vibrazioni, toccando punti specifici. Queste sillabe si chiamano Mantrika che significa “Piccola Madre” perché in ognuna è insita la capacità di manifestare e creare l’energia e la vibrazione di ciò che si sta menzionando. Il potere del Sanscrito è qui nascosto.
Molto spesso gli insegnanti di yoga chiedono di ripetere un mantra durante una classe per insegnare agli studenti che non è importante conoscere il significato di un mantra per riceverne il maggior beneficio, questo perchè il significato del sanscrito è nascosto nel suo suono.
La parola vibrazionale significa che si può sentire attraverso il corpo. Siamo fatti per la maggior parte di acqua e così come una goccia nell’acqua crea movimento, nello stesso modo una vibrazione energetica risulta in un movimento all’interno del corpo.
Si può usare il sanscrito per promuovere la guarigione del corpo fisico, emotivo, spirituale e mentale.

Nel mondo, ogni cosa esistente è fatta da una vibrazione ed una frequenza elettromagnetica. Le parole delle lingue moderne sono usate per descrivere, indicare e connotare, ma in sanscrito la parola denota la vibrazione e la frequenza dell’oggetto menzionatoCioé che la parola che indica un oggetto in realtà si riferisce alla sua vibrazione nel mondo piuttosto che all’oggetto stesso, arrivando così alla sua vera essenza.

 

ll sanscrito è la lingua dello Yoga,

la lingua delle asana che spesso non sappiamo pronunciare, ma che semplicemente se le ascoltiamo nel nome e nel corpo, trasformano completamente la pratica. Il sanscrito è una lingua nata dalla voglia di comunicare dal dentro per arrivare diretto al punto di chi ascolta. È la lingua dei libri classici dello Yoga e dell’India antica.
La parola stessa significa “formato nella sua interezza, completo, perfetto”. Ogni parola in sanscrito ha molte sfaccettature e significati, è una lingua meravigliosa ed evocativa. Dove ogni parola contiene un significato dentro l’altro da scoprire facendo, studiando, agendo, vivendo. La sola parola YOGA ha tante sfaccettature e connotazioni spiegate attraverso metafore in pagine e pagine di libri. Questo perché le parole in sanscrito hanno un significato più profondo che una semplice parola.
mantrale frasi in sanscrito recitate nella pratica dello Yoga sono uno strumento importante di guarigione, una preghiera vibratoria per smuovere le energie bloccateL’effetto guaritore del sanscrito crea armonia nel corpo e nella coscienza. Il significato non è importante conoscerlo in quanto esiste una connessione speciale tra il suono ed il significato che non sono due entità distinte, ma esattamente la stessa cosa.
Cioè la sillaba o parola contiene il significato nella sua frequenza vibrazionale. Un esempio: un neonato che non sa parlare o che non riconosce il significato delle parole. Alla vibrazione della voce della mamma si calma e la riconosce come protettiva.
Questo perchè ogni voce ha una vibrazione differente ed il neonato non ha bisogno di capire il significato delle parole, gli basta la vibrazione della voce della mamma per già sentirsi più sereno. Nello stesso modo il sanscrito ha un effetto guaritore, calmante e rivitalizzante.
FONTE: Aprilamente

Governo(Di Maio): esecutore totale delle politiche di monopolio del cartello bancario internazionale. Le prove a suo carico.

E RICORDATE CHE PER ANNICHILIRE OGNI ANELITO DI LIBERTA' E VOGLIA DI DIMOSTRARE QUANTO SI VALE E SI PUO' FARE A FAVORE DELLA SOCIETA', BASTA UN SUSSIDIO DI DISOCCUPAZIONE, UNA SOCIAL CARD, UN REDDITO DI CITTADINANZA ECC... COSI' TI METTONO FUORI GIOCO!

I veri delinquenti non solo non si toccano ma neppure si nominano, perché a quelli si deve obbedireQuesta intervista è la prova definitiva della malafede del disoccupato, senz’arte ne parte, Luigino di Maio, esecutore d’ordini dei legislatori delle banche centrali, fantoccio della finta lotta al riciclaggio, pupazzo della finta lotta all’evasione fiscale, bambolotto del finto reddito di cittadinanza “condizionato”, pagliaccio della finta rivoluzione del movimento del giuggiolone, che vi libera dal male, dalla corruzione e vi mette in fila per distribuirvi le gabelle con la vostra razione alimentare di guerra...

Luigi di Maio, le prove a suo carico 


La fabbricazione di una coltre di complicazioni e difficoltà da infliggere ai cittadini contribuenti, per far loro implorare il paternalistico perdono da parte dello stato tiranno, è una delle tante attività nocive e totalmente gratuite che impegnano a tempo pieno i burocrati degli enti di stato. Per esempio, esiste un solo commercialista in Italia che sia in grado di garantire che la posizione amministrativa e fiscale di uno solo dei suoi clienti è perfettamente in “sintonia” con la moltitudine di indicazioni e controindicazioni imposte dagli aguzzini dell’erario ai contribuenti?
Il sistema tributario è un labirinto di complicazioni e di articolate fabbricazioni esoteriche che non permette a nessuno di essere “in regola” al 100% e ciò favorisce la pratica dell’oppressione e dell’oppressione fiscale, sia in via preventiva che consuntiva. Il contribuente soffre costanti stati di ansia e sensi di colpa, perché sa di non essere mai completamente “in regola”, e il tiranno si atteggia per l’estensibilità e la flessibilità della sua capacità repressiva. In qualunque momento può decidere di portare via la roba di Tizio o di Caio, sapendo di non dover faticare ad inventare i pretesti e, con la normativa “liberticida-giustizialista” prodotta fraudolentemente negli ultimi anni, lo può fare con semplice atto amministrativo,
senza dover andare per la via giudiziaria.

È un sistema corrotto e pervertito in ogni parte e alla sua corruzione e perversione hanno partecipato, quantomeno assistito senza dire mai nulla, in questi ultimi penosissimi 18 anni, i bravi ragazzi del movimento delle cinque palle. Oggi, il loro patetico rappresentante, Luigi di Maio, divenuto attore televisivo compulsivo, presenta in televisione le nuove trovate per complicare la vita degli umiliati e degli oppressi, ostentando la farsa del “reddito di cittadinanza condizionato”.

Lo stato paternalistico dà, sì, perdona, sì, ma il cittadino non deve fare “il furbo”, deve mettersi in fila, compilare il modulo di richiesta delle successive richieste e abbandonarsi all’inesauribile serie di ostacoli e condizioni e complicazioni che la burocrazia impone agli umiliati e agli oppressi. Che sia una farsa si vede da subito e vedremo fra qualche mese se, effettivamente, qualche cittadino più uguale degli altri sarà riuscito ad ottenere un gettone-viveri, come le schede che usano le massaie russe a Mosca per la razione del pane, durante la seconda guerra mondiale. Il trucco qui è questo: non ti dico di no, ti dico di sì ma, grazie alle complicazioni e alle condizioni e agli ostacoli che ti faccio incontrare lungo il percorso, alla fine la tua razione di pane non l’avrai, o l’avrai ridotta ad una quota tanto ridicola da non giustificare il tempo e lo sforzo prodotto per ottenerla. Tutto questo, naturalmente, salvo complicazioni lungo il tempo e per la via, perché le crisi fabbricate e le finte emergenze sono degli ottimi catalizzatori di attenzione mal diretta e con quelle si può sempre trovare nuovo pretesto per non mantenere nemmeno per finta le promesse fatte molti decenni prima.

Per chiunque si sia mai rivolto agli enti di stato in Italia, è sempre stato così, tutto si ottiene al prezzo di una tale e inutile perdita di tempo che si fa prima a pagare per ottenere ciò che si vuole da qualche associazione concorrente ai tiranni dello stato; forse possono fare eccezione alcune regioni autonome, forse, come il Trentino Alto Adige, forse. E ora arrivano i nuovi, i ragazzi rivoluzionari del movimento delle cinque palle, perfettamente allineati ai trucchi e all’immobilismo della burocrazia delle penne d’oca, ragazzi adeguati alle leggi e alle complicazioni addotte dal parassitismo dei burocrati degli enti di stato, e perfettamente adeguati già da imberbi, già da ancora prima di essere cresciuti oltre la pubertà e di aver imparato un mestiere.

Come spiega chiaramente Rothbard, lo stato è un’organizzazione che: (A) ottiene i suoi redditi mediante la coercizione fisica dei contribuenti di quello stato; (B) si assume il monopolio obbligatorio dell’uso forza e il potere decisionale sulla roba e sulla terra di un dato territorio.
Le due attività fondamentali dello stato, quindi, sono essenzialmente atti di aggressione criminale per depredare i cittadini dei loro diritti sulla proprietà privata.

La prima delle due attività fondamentali dello stato, l’esercizio d’imporreimposte, tasse e gabelle, è fondamentalmente rapina, o furto aggravato esteso su scala nazionale, che si accompagna all’estorsione aggravata su scala nazionale, e la seconda costituisce l’inibizione perpetua della libera concorrenza sui diritti di legittima difesa della vita e della roba, sui diritti di disporre e decidere sulla propria roba e sulla propria terra in un dato territorio, proibendo l’acquisto e la vendita volontaria di servizi giudiziari e di difesa alternativi. “Senza giustizia” conclude Rothbard con Sant’Agostino “lo stato non è altro che una banda di rapinatori”.
Il monopolio territoriale della protezione e della giurisdizione dello stato è l’inizio di un inammissibile atto di espropriazione indebita che fornisce, ai monopolisti e ai loro ruffiani armati, la licenza per praticare altre espropriazioni e per praticarle perpetuamente. Esso implica che al cittadino è proibito di rinunciare al rapporto con il tiranno che gli impone la protezione e che a nessuno, tranne che ai monopolisti, è consentito il privilegio di esercitare la giurisdizione finale sulla sua proprietà. Tutti, tranne i privilegiati della cricca dei monopolisti, perdono il loro diritto di difesa personale contro possibili predatori e soprattutto contro i rapinatori dello stato. Con il trucco della “protezione imposta dallo stato”, i cittadini contribuenti restano disarmati e indifesi per decisione dei monopolisti, che possono così rapinarli e disossarli senza troppi disturbi. Il prezzo della giustizia e della protezione dello stato continuerà a crescere, tenendo lo stato i poteri in regime di monopolio, e la qualità dei servizi di protezione e giustizia offerti dallo stato continuerà a calare.
Un’organizzazione che offre protezione e giustizia mentre insiste con l’imposizione fiscale è una contraddizione in termini e continuerà, se non viene ostacolata e fermata, a dissanguare sempre di più le sue vittime con l’imposizione fiscale, dispensando sempre meno protezione oggettiva. Allo stesso modo, l’esistenza di un monopolio della giustizia determina il costante deterioramento della giustizia. Non potendo il cittadino rivolgersi ad altri che allo stato monopolista per ottenere giustizia, le corti e i tribunali saranno sempre pervertiti in favore dello stato e dei suoi aguzzini. L’idea delle leggi immutabili poste a fondamento dell’ordinamento di una nazione in definitiva svanisce completamente ed è rimpiazzata dal concetto della legge positiva della produzione normativa dello stato.

A questa perversione del sistema, in cui la produzione normativa serve le iniziative e i vantaggi d’altri, partecipano anche gli scalda-poltrone del movimento delle cinque palle, per tutto il tempo che segue i finti auto-attentati di Nuova York del 2001. È da quella nuova messa in scena del 2001 che si cavano, a livello internazionale, i pretesti artificiali per imporre le nuove leggi liberticide, le finte misure di emergenza contro il finto terrorismo e la finta lotta alla criminalità organizzata.
I decretacci delle finte misure di emergenza sono recepiti in tutto il mondo industrializzato, quasi contemporaneamente, e qui ci sarebbe già da indagare meglio sull’origine di questa volontà unificatrice, o meglio, CHI ha questo potere di coordinamento della volontà di tutti i legislatori di tutte le nazioni del mondosia in oriente che in occidente, sia “comuniste” che “capitaliste, sia tra le ganasce dei governi continentali che offshore. Per quanto riguarda la vituperata penisola italiana, sappiamo che i suoi ruffiani non fanno altro che recepire le scemenze imposte dai rappresentanti dei loro padroni del sistema del colonialismo delle banche centrali, la commissione europea.

E però, i bravi ragazzi del movimento delle cinque palle, essendo sempre presenti in classe ed impegnati nello studio dei lavori parlamentari di questi squallidi ultimi 18 anni, scaldando le poltrone dell’opposizione in parlamento, non si querelano mai né in aula e né in piazza, sulle misure arbitrarie della dittatura europea, che ricalcano poi le misure arbitrarie della dittatura coloniale del resto del mondo. Non ne fanno mai neppure cenno, contribuendo con gli altri a spostare l’attenzione dalle politiche realmente corrotte e dittatoriali, a ciarlare confusamente in rapporto a problemi diversi, sempre assetati di sangue nei confronti di qualche ladro di galline e sempre così distratti dai problemi fondamentali.
Uno può dire che le cose vadano avanti così, negli ultimi 18 anni, perché questi bravi ragazzi, in fondo, sono ignoranti, non hanno esperienza, e si lasciano distrarre facilmente non solo dai loro finti nemici in parlamento e al governo ma pure dagli altri loro finti nemici fuori, i finti giornalisti delle televisioni e della cartaccia stampata. Anche lo stesso Grillo, non si capisce bene se sia maggiormente ignorante o maggiormente infiltrato. Tutto potrebbe dipendere da equivoci, distrazioni, disattenzioni, ingenuità, sprovvedutezza, dabbenaggine eccetera.
Ma guarda ora il giovane disoccupato Luigi Di Maio, che con Renzi, Salvini e altri cretini, condivide la sorte di fare l’attore della televisione, di non aver mai dovuto, o potuto, lavorare un solo giorno in vita sua, guarda come si ritrova a suo agio dicendo scempiaggini nei salotti dei ruffiani giornalisti, proprio lui, l’uomo di punta del movimento delle cinque palle, quello che aveva dichiarato guerra aperta al mondo delle falsificazioni sistematiche del sistema della disinformazione organizzata, e in particolare di stampa e tv italiane. Fai attenzione. Non si querela mai in passato, delle nuove norme liberticide con le quali si mette il contribuente in ginocchio e si calpestano i precetti costituzionali. Non solo. Le sposa integralmente e le recepisce persino nell’uso del suo stesso inutile linguaggio. Stai attento alla frase: “…soprattutto per chi si macchia di reati come auto-riciclaggio…” 

Il “reato” di auto-riciclaggio non macchia. Con il trucco delle definizioni surrettizie, i nuovi pacchetti normativi adeguano alla normativa antimafia, e/o alla normativa anti-riciclaggio, certi comportamenti che con la finta lotta alla finta criminalità organizzata e al vero riciclaggio non hanno proprio niente a che vedere. Chiunque oggi, magari per un errore di calcolo, versa all’erario una lira in meno rispetto a ciò che l’erario si aspetta o pretende, se poi spende quella lira per comprare una caramella alla bambina sua figlia commette “il reato di auto-riciclaggio e la sua roba può essere sequestrata con un atto amministrativo che si basa solo su “sospetti”. Il fatto che il fantoccio Di Maio faccia suo questo linguaggio repressivo “chi si macchia di reati (gravi? Ma qualche anno fa neppure esistevano) come l’auto-riciclaggio..” dimostra chiaramente la sua condizione di ruffiano e di esecutore totale delle politiche di monopolio del cartello bancario internazionale.
Anche questa presa in giro del finto “reato di auto-riciclaggio” riflette comportamenti che appaiono coerenti con lo spirito finto-giustizialista dei colpevolisti storici del movimento delle cinque palle ma che in realtà non fa altro che accreditare le imposizioni delle commissioni anonime, delle associazioni anonime, perché queste norme provengono tutte dall’estero e non si sa ancora da chi.

E poi, a proposito delle frottole sul “reddito di cittadinanza condizionato”, dice:“..quello lì, che si rivolge al centro per l’impiego, prima di tutto ci andrà per appuntamento…il software….lavori di pubblica utilità…troverà un COACH (che significa presa per il culo) …prima di tutto bisogna far tornare a credere in se stesso la persona che si rivolge al centro per l’impiego (cioè, tu cerchi lavoro, perché devi mantenere la famiglia, e loro ti aiutano a “credere in te stesso”, anziché restituirti il denaro che è tuo e che si sono fottuti).
L’italiano deve sempre essere diffidente rispetto ad un altro italiano. Ci deve essere sempre “chi fa il furbo” e quello può essere qualunque dirimpettaio che non fa la raccolta differenziata, chi sale sulla metropolitana di Napoli senza comprare il biglietto, chi evade le imposte, chi elude le imposte, chi accetta una bustarella e chi ruba tacchini.
I veri delinquenti non solo non si toccano ma neppure si nominano, perché a quelli si deve obbedire.

Questa intervista è la prova definitiva della malafede del disoccupato, senz’arte ne parte, Luigino di Maio, esecutore d’ordini dei legislatori delle banche centrali, fantoccio della finta lotta al riciclaggio, pupazzo della finta lotta all’evasione fiscale, bambolotto del finto reddito di cittadinanza “condizionato”, pagliaccio della finta rivoluzione del movimento del giuggiolone, che vi libera dal male, dalla corruzione e vi mette in fila per distribuirvi le gabelle con la vostra razione alimentare di guerra.




A Roma ci sono più prostitute laureate che sieropositive

DATI AGGHIACCIANTI. MA DOVE VOGLIAMO ARRIVARE IN QUESTO MONDO?


Una indagine condotta per due anni dalla Fondazione Maraini svela i numeri del sesso a pagamento nella Capitale: da quanti sono i malati a quanti clienti chiedono di non usare il preservativo. Per due anni, dall'ottobre 2016 all'ottobre 2018, gli operatori della Fondazione Villa Maraini-CRI hanno incontrato a Roma 1.651 'operatori del sesso' nel corso di 52 uscite in strada in cui medici e psicologi si sono occupati della salute di una categoria vulnerabile che ha circa 9 milioni di clienti all’anno.


Ecco i numeri di questa ricerca:
  • 1.902 i test HIV ed HCV somministrati ad un campione di 951 Sex Workers con età media di 25 anni,
    • 76% sono femmine, 23,7% transessuali, 0,3% uomini;
    • provenienti per il 1,7% dall’Italia per il 52,40% Est Europa il 21,9% Africa e 23,80% da Sud America, 0,2% altro.
    •  I risultati sono in linea con la media nazionale con un 4,3% di positivi HIV e lo 0,6% all’HCV. Il 10,7% si è ammalato di malattie sessualmente trasmissibili nell’ultimo anno.
  • Il 6,1% sono laureate spesso in materie sanitarie e comunque l’82,2% hanno terminato le scuole dell’obbligo.
  • Il 12,60% ha un partner fisso, di cui: 
    • il 6,2% ha coniuge
    • il 6,4% un convivente
  • Il 53,7% dichiara di aver subito atti di violenza
  • il 68,3% lavora 7 giorni su 7.
  • Il 17,20% dichiara di non usare il preservativo; mentre l’81,70% dichiara che il cliente chiede di non usarlo.
  • Il 25,2% consuma sostanze stupefacenti, nel 73,7% dei casi cocaina.

AIUTI UMANITARI AI POVERI DELLA SIRIA, MA PER LE POLITICHE A FAVORE DEI POVERI NOSTRANI SFORIAMO IL DEBITO?

Nel quadro dell’impegno italiano a favore della popolazione siriana, la Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Emanuela Del Re, ha disposto un ulteriore pacchetto di interventi di emergenza del valore di 2,5 milioni di Euro per far fronte alle emergenze umanitarie nel nord della Siria. Grazie al contributo italiano di 1,5 milioni di Euro a favore dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli Aiuti Umanitari (OCHA), verranno forniti beni di prima necessità alla popolazione civile nelle Province di Idlib,  Aleppo e Hama. E’ inoltre previsto un contributo di 1 Milione di Euro al Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), volto alla tutela e al miglioramento delle condizioni di vita delle donne e delle loro famiglie nel Governatorato di Raqqa. Un ulteriore contributo di 500.000 Euro verrà deliberato nei prossimi giorni a favore del Programma Alimentare Mondiale (PAM) per far fronte alle emergenze nutrizionali del Paese.
Avete capito bene? Questo sciorinare di somme elargite per questo e per quello che, per carità, senza nulla togliere alle popolazioni in difficoltà come quella siriana, o a quelle in estrema povertà, abbiamo milioni e milioni da destinare ovunque nel mondo, ma poi scopriamo che lo Stato  ha bisogno di ritirare la pensione ai pensionati (non quelli d'oro, ma di latta), facendosi restituire pure il denaro per racimolare quello che servirebbe al reddito di cittadinanza, alla flat tax, e a tutte quelle politiche che possono sollevare dall'indigenza tanti italiani che fanno i conti della serva ogni giorno per mettere insieme il pranzo con la cena! Per non parlare del denaro percepito da migliaia di immigrati clandestini, soprattutto economici, che girovagano per le nostre città cercando vecchiette da derubare e donne da stuprare. Quelli almeno stanno tranquilli, tanto per rimpatriarli tutti ci vogliono almeno 80 anni, anche se per farli entrare è bastato il tempo di arrivare sulle nostre coste! Gli aiuti umanitari sono sacrosanti, ma solo quando le politiche interne lo consentono, altrimenti anche quelli vanno ridotti drasticamente. In Italia la gente si è stufata, e a buon diritto, di sentirsi dire che i soldi non ci sono o che sforiamo debiti inesistenti se pensiamo prima a risolvere i problemi interni. Di poveri ne abbiamo in abbondanza in Italia, pensiamo prima a quelli.  Esiste un proverbio molto saggio che, date le circostanze, mi pare calzi a pennello: "Prima ai tuoi e agli altri se puoi". A voi del governo suggerisce niente? 

CINZIA PALMACCI