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martedì 25 maggio 2021

ALLARME COLDIRETTI: MANI CINESI SUI SEMI ITALIANI

IL 2020 E' STATO L'"ANNO DEI VIRUS DALLA CINA". SEMENTI "ALIENE" ARRIVANO IN ITALIA DIRETTAMENTE DALLA CINA PER INFESTARE PIANTE E DANNEGGIARE IL RICCO PATRIMONIO ITALIANO DI BIODIVERSITA'. DI QUESTI GIORNI L'ALLARMANTE NOTIZIA CHE LA CINA VUOLE METTERE LE MANI SUI SEMI ITALIANI. L'ALTRA FACCIA DELLA GUERRA CHE LA CINA HA DICHIARATO ALL'ITALIA....  


Nel marzo 2020 un 'carico di virus' dalla Cina è stato bloccato in Italia: "Sventati gravi rischi per le piante". Non solo. Cittadini Usa e Canada ricevono per posta sementi cinesi senza averle mai ordinate....

Poteva essere un nuovo caso Xylella, il batterio arrivato da lontano che da anni sta distruggendo gli ulivi in Puglia. Ma per fortuna, il 'carico di patogeni' alieni è stato individuato e bloccato prima che producesse danni gravissimi all'agricoltura dell'Emilia-Romagna, una delle zone del Paese più colpite dal Covid-19. Il merito è degli ispettori del servizio fitosanitario della Regione Toscana, che hanno fermato un container spedito dalla Cina di una partita di sementi.

Secondo quanto ricostruito, all'interno del container vi erano agenti patogeni delle piante non presenti nell'Unione europea e proprio per questo potenzialmente pericolosi. "L'arrivo di fitopatologie, parassiti e virus provenienti da altri continenti è favorito dall'intensificarsi degli scambi commerciali", dice Coldiretti, che se la prende anche con le "frontiere colabrodo" che consentono "l'ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell'Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati". Un tema che sarebbe forse porre anche alla Cina, e non solo all'Ue.

Sempre nel 2020, molti cittadini statunitensi ricevono tramite posta dei pacchetti di semi, che non hanno mai ordinato, apparentemente provenienti dalla Cina. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) ha avvertito i destinatari di non piantare i semi ricevuti, poiché da essi potrebbero crescere specie invasive in grado di minacciare le colture endemiche.
L'USDA ha proceduto con il sequestro dei semi per sottoporli ad esami, così da determinare se possano rappresentare un effettivo pericolo per l’agricoltura o l’ambiente. L’agenzia sta lavorando con diversi Stati (da Washington alla Virginia) e il Dipartimento per la protezione delle dogane e delle frontiere della Sicurezza nazionale, affinché si possa sciogliere il mistero sulla provenienza dei pacchetti di semi.

Ad una prima analisi, le spedizioni sembrerebbero provenire dalla Cina. Nel corso del 2020, le relazioni tra Washington e Pechino sono nettamente peggiorate. Dal commercio alla tecnologia, passando per la pandemia di coronavirus, il rapporto tra le due superpotenze ha raggiunto quello che gli esperti definiscono essere il livello più basso degli ultimi decenni.

Secondo i controlli effettuati, i documenti sui pacchetti di semi sembrano essere stati falsificati, al punto che è stata avanzata esplicita richiesta che le spedizioni vengano inviate in Cina per ulteriori indagini.

L’USDA ha affermato di non avere prove del fatto che le spedizioni siano qualcosa di diverso da una banale truffa, in cui le persone ricevono articoli non richiesti da un rivenditore che pubblica false recensioni dei clienti per aumentare le vendite. Tuttavia, molti Stati, tra cui Washington e Alabama, hanno etichettato le spedizioni come “contrabbando agricolo”.

Ombre cinesi sui semi italiani

I cinesi puntano all’acquisizione dell’italiana Verisem. Si rischia il monopolio mondiale sui semi di ortaggi ed erbe aromatiche in una situazione in cui già 2 semi su 3 (66%) sono in mano a quattro multinazionali straniere. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti. La Verisem, che ha 198 dipendenti in Italia, 62 negli Stati Uniti e 20 in Francia e 4 fra Russia e Slovenia, è una delle più importanti realtà italiane nel campo delle sementi con un patrimonio di conoscenze scientifiche e tecniche produttive che ne fanno un asset di rilevanza strategica per il Paese e per la difesa della sovranità alimentare nazionale in un momento storico in cui, sottolinea la Coldiretti, gli effetti dell’emergenza Covid su commercio internazionale e consumi hanno fatto emergere l’importanza vitale del cibo e degli approvvigionamenti alimentari. Per questo, evidenzia Coldiretti, è necessario che il Governo eserciti la Golden Power in modo che il controllo della Verisem con tutto il suo potenziale produttivo resti sotto la bandiera italiana. Al contrario, si rischia di svendere agli stranieri un pezzo del patrimonio genetico nazionale di biodiversità fatto di sementi conservate da generazioni di agricoltori e che verrebbe così banalizzato ed omologato sul mercato internazionale. Ricordate il "parmesan" fatto passare per vero parmiggiano reggiano italiano? O tante altre marche travisate di prodotti che con la tradizione gastronomica italiana non hanno nulla a che fare. Tra le produzioni della Verisem si trova un po’ tutto l’orto della tradizione agroalimentare Made in Italy e della Dieta Mediterranea.
I cinesi pensano di poter ottenere tutto a suon di soldi, ma il governo italiano consideri che il futuro incerto che stiamo vivendo potrebbe riservare periodi di carestia globale, e l'Italia deve poter soddisfare prima i fabbisogni nazionali, ed essere indipendente nella produzione agroalimentare per non doversi trovare nella situazione di dover ricomprare, al doppio del prezzo, le proprie sementi svendute improvvidamente ai cinesi. Non è la prima volta che i cinesi tentano di sabotare l'Italia, ma stavolta hanno passato il limite.

Cinzia Palmacci



Vedi anche:

giovedì 13 maggio 2021

I comportamenti sessuali a rischio infezioni degli omosessuali non è omofobia, è un'evidenza scientifica

Sta creando un ingiustificato scalpore la polemica innescata dalla sinistra per imporre a tutti (anche ai contrari), una legge contro l'omofobia. Stiamo parlando ovviamente del ddl Zan, dal nome del politico e attivista LGBT che ha proposto questo controverso disegno di legge. Lo scopo di questo ddl è quello di punire severamente chiunque discrimini e ponga in atto comportamenti violenti contro gli omosessuali. Ma la cosa davvero ripugnante e ignobile è che per far percepire questa legge come giusta all'opinione pubblica ci hanno infilato anche i disabili: "Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità". La disabilità è una condizione ben diversa dall'omosessualità, e di certo più nobile che merita rispetto e una regolamentazione specifica, non in appendice ad una legge inutile e opportunista.
Il dato sconcertante è che questa legge nasce per prevenire comportamenti discriminatori contro gli omosessuali, ma paradossalmente crea essa stessa discriminazioni insanabili tra chi difende una indiscussa libertà a vivere la propria sessualità come si vuole, e chi ritiene questa legge superflua e pericolosa perché lede un'altra libertà fondamentale che è quella di opinione. Infatti, l'inganno sottile di questo provvedimento non sta tanto nel dissuadere comportamenti violenti contro i gay, ma nel reprimere la libertà di opinione e di espressione di chi la pensa diversamente sul tema sociale dell'omosessualità.
In questi giorni di pandemia è in discussione al Parlamento, oltre al ddl Zan, anche la legge per il passaporto vaccinale. Mettendo a confronto queste due leggi viene spontanea una considerazione: si fa una legge contro l'omofobia perché gli omosessuali non vengano discriminati, poi però si pensa ad un pass vaccinale che discrimina vaccinati e non vaccinati. Ci rendiamo conto dell'assurdità di questa cosa? Come a dire: non ci provate a discriminare una persona per il suo orientamento sessuale diverso, ma se quella stessa persona non è vaccinata il linciaggio sociale è ammesso! Oppure il ddl Zan ha previsto una disparità di trattamento anche in materia vaccinale tra omosessuali e non? 
E a proposito di salute e omosessualità, qualche mese fa si è alzato il solito polverone di polemiche su un documento firmato proprio dal Ministero della Salute che annovera l'omosessualità come comportamento a rischio al pari della tossicodipendenza o della prostituzione, da catalogare in vista della campagna vaccinale contro il Covid.  Questo il documento incriminato:


Stesso documento di cui l'Asl5 di La Spezia si è limitata a fare il copia-incolla e che ha suscitato un vespaio tra la comunità LGBT. Nel documento vengono elencate 30 categorie di soggetti con comportamenti a rischio, al punto numero 10, sono stati inseriti anche gli omosessuali. Ma la cosa che ha dell'assurdo è che l'Asl spezzina si è dovuta anche scusare perché la scienza medica annovera i comportamenti sessualmente deviati tra quelli più a rischio di contrarre infezioni, tra cui anche il covid19. La piattaforma di informazione sulle vaccinazioni INFOVAC raccomanda agli uomini omosessuali le vaccinazioni contro Epatite A e B per ovvi motivi di immunodepressione. Non solo. Nella pagina "Dedicato a" del Ministero della Salute alla domanda se le persone con HIV devono adottare comportamenti particolari nei confronti dell'infezione Covid-19, il Ministero risponde: "Non ci sono indicazioni specifiche per le persone con HIV, occorre attenersi alle misure igienico sanitarie indicate dal Ministero della Salute e alla indicazione di rimanere il più possibile in casa e uscire solo in caso di comprovata necessità. Ciò si applica con maggior forza alle persone con HIV immunodepresse (CD4<500)".
Il fatto è che la sinistra ha il brutto vizio di ideologizzare tutto. Perfino le evidenze scientifiche sostenute da autorevoli studi e dati clinici incontrovertibili sul maggior rischio di esposizione a malattie infettive di soggetti sessualmente disinibiti (anche eterosessuali).
L'aver accostato omosessualità e prostituzione come comportamenti a rischio è solo un'evidenza scientifica. Fatevene una ragione.

Cinzia Palmacci

Riferimenti:
https://www.agi.it/cronaca/news/2021-02-11/omosessualita-comportamento-rischio-covid-tabella-ministero-salute-11369218/

https://www.ivg.it/2021/02/vaccino-anti-covid-a-rischio-gli-omosessuali-sono-le-linee-guida-del-ministero/

https://www.infovac.ch/it/vaccinationi/per-le-malattie/epatite-a

lunedì 3 maggio 2021

NWO: a giugno 2021 il Congresso per Unificare le religioni ad Astana (città luciferica) con la presenza del Papa!



LA STIRPE DEL SERPENTE AL COMPLETO SI E' DATA APPUNTAMENTO AD ASTANA A GIUGNO PER SFERRARE IL COLPO FINALE ALLA FEDE CATTOLICA CHE POSSIEDE IL VERO DOGMA DI FEDE. E IL DIAVOLO STESSO, DURANTE UN ESORCISMO, E' STATO COSTRETTO AD AMMETTERLO. DIFFONDETE QUESTE INFORMAZIONI!

Astana è la nuovissima e super tecnologica capitale del Kazakistan, ma rappresenta anche un importante centro massonico del Nuovo Ordine Mondiale.
“Astana” vuol dire “capitale” e nel lessico tradizionale dei nomadi kazaki significa “luogo dove si decide”, ma stranamente è anche l’anagramma di “Satana”. Ma ovviamente è solo una coincidenza!
Nel diciannovesimo secolo era poco più di un villaggio ma dopo aver ottenuto l’indipendenza dalla Russia esplose e la città venne costruita grazie ai petroldollari kazachi.
Fra i tanti monumenti presenti due in particolare sono interessanti: il Palazzo della Pace e della Concordia e il monumento Bayterek.
Come mai questi edifici sono così interessanti? Semplice, a giugno 2021 si terrà la VII edizione del “Congress of Leaders of World and Traditional Religions” e tra gli ospiti presenti ci sarà anche Jorge Mario Bergoglio. Non si tratta di un convegno ecumenico perché siamo di fronte ad una istituzione chiaramente di stampo esoterico-massonica-deista, e le immagini parlano da sole.
Per esempio il palazzo presidenziale del kazako Nazarbaev (e del suo successore) non lascia spazio a nessun dubbio.

Il modestissimo palazzo presidenziale

Palazzo della Pace e della Concordia

Si tratta di una grande piramide di vetro. E questo è un simbolo pregno di significato per la massoneria.

Non a caso nel Settecento gli Illuminati di Baviera hanno adottato come simbolo una piramide con al vertice un occhio.

L’occhio divino che tutto vede dall’alto. Esattamente quello che è stampigliato sulla banconota americana da un dollaro.


Piramide con l' "occhio che tutto vede" sul dollaro statunitense

Il palazzo della Pace rappresenta questo tipo di simbolismo, e infatti non è un caso che al vertice ci siano delle vetrate di colore diverso con una ellisse che indica proprio l’occhio…

Palazzo della Pace e della Concordia. Notare il vertice

Il palazzo è alto 62 metri per altrettanti di larghezza, ed è stato pensato per la “pace e la convivenza tra le religioni”. E’ destinato infatti ad accogliere i convegni internazionali dei rappresentanti di tutte le religioni del mondo. Proprio come quello che avverrà tra qualche mese, con la presenza del papa.
La piramide è divisa in tre sezioni: alla base (poco illuminata) vi è un teatro da 1500 posti con la rappresentazione di un sole sul soffitto. A metà la sala convegni per i religiosi, una stanza molto più illuminata e anche qui al centro del tavolo un altro enorme sole. In cima alla piramide una sala tonda e completamente a finestre, quella più illuminata.

Il sole in massoneria rappresenta il Maschile, il principio attivo, Dio. E’ il simbolo dell’Origine, della ragione che illumina le tenebre e le intelligenze. Le tre sezioni rispecchiano proprio il concetto di organizzazione del mondo degli illuminati: il popolo schiavo è tenuto nell’oscurità e distratto (teatro), sopra i capi religiosi che prendono le decisioni e al vertice un’elitaria schiera di “illuminati” che controllano tutto quanto sta sotto.

Il Tempio di Salomone

Il palazzo presidenziale kazaco è maestoso (vedi foto). Di fronte all’edificio, si trovano due imponenti colonne dorate che ricordano in maniera sin troppo evidente le due colonne del biblico tempio di Salomone (Jakin e Boaz), fondamentali nella tradizione massonica. In mezzo alle colonne ovviamente il palazzo presidenziale. Nazarbaev voleva farsi adorare come un dio?

Astana vista dall'alto

Religioni Unite

Questo United Religion Iniziative (URI) rappresenta il tentativo di unire assieme tutte le religioni per fini mondialisti! Tutto ebbe inizio nel 1993 nel corso di una sessione del parlamento delle religioni di Chicago. L’idea era quella di unificare le religioni, disintegrandone la loro identità, e costituirsi come ramo spirituale delle Nazioni Unite!

Un unico governo, una unica moneta, un solo esercito e una sola religione!

La Religione Planetaria Unica che deve impregnare del suo spirito gnostico la Repubblica Universale è il più grande cavallo di battaglia del Nuovo Ordine Mondiale!!! L'Opera Omnia della massoneria.

giovedì 29 aprile 2021

L'egemonia cinese avanza a colpi di attacchi cyber e bioterroristici


Il primo marzo 2021, l’azienda con sede a Tokyo e Singapore di cyber intelligence Cyfirma ha affermato che un gruppo di hacker sostenuti dal governo cinese avrebbero colpito i sistemi informatici di aziende produttrici di vaccini per il coronavirus indiane. In particolare, Cyfirma avrebbe individuato violazioni da parte del gruppo di hacker APT10, anche detto Stone Panda, ai danni di Bharat Biotech e del Serum Institute of India (SII), il maggior produttore di vaccini al mondo.

Secondo Cyfirma, gli hacker cinesi avrebbero colpito con l’intento di sottrarre proprietà intellettuale e guadagnare un vantaggio competitivo sulle aziende farmaceutiche indiane. Ad esempio, APT10 starebbe colpendo ripetutamente il SII che sta producendo il vaccino di AstraZeneca.

Dopo l'attacco hacker cinese di marzo l’India comincia a registrare 323.144 nuovi casi giornalieri di coronavirus. Il 27 aprile, superando per il sesto giorno consecutivo le 300.000 unità e, il 28 aprile, i decessi legati alla malattia hanno superato i 200.000 casi. In tale contesto di emergenza, tra i Paesi che a livello globale hanno offerto aiuti all’India vi è stata proprio la Cina che ha incoraggiato le sue aziende a fornire sostegno alla parte indiana. Curioso comportamento quello cinese, prima si comportano in modo ostile e poi offrono aiuto.

L’ambasciatore cinese in India, Sun Weidong, il 26 aprile, ha confermato il sostegno risoluto della Cina all’India nella lotta all’epidemia e ha dichiarato che Pechino incoraggerà e indirizzerà le aziende cinesi a partecipare positivamente alla cooperazione in tal senso, facilitando l’accesso dell’India ad ogni tipo di bene e materiale sanitario.

Nonostante il deterioramento nelle relazioni bilaterali che ha caratterizzato il 2020 tra Cina e India, la Cina si è riconfermata come il maggior partner commerciale dell’India nel 2020 secondo dati elaborati da Bloomberg e riportati da Global Times.

Nonostante l’India abbia cercato di limitare il commercio con la Cina in seguito agli scontri di confine, iniziati il 5 maggio 2020, non è riuscita ad invertire la continua dipendenza indiana da Pechino per quanto riguarda, in particolare, le importazioni di macchine movimento terra, apparecchiature per le telecomunicazioni ed elettrodomestici. Nel corso del 2020, il governo di Nuova Delhi aveva adottato politiche volte a bloccare applicazioni per smart phone cinesi e a limitare gli investimenti della Cina in India, cercando di aumentare la propria auto-sufficienza. Nel corso del 2020, parallelamente a tensioni di carattere militare, tra India e Cina erano cresciute anche le dispute in ambito economico-commerciale. Nonostante tali tensioni, le parti sono legate da strette relazioni economiche che l’India ha cercato di allentare nel corso del 2020 limitando gli investimenti cinesi e colpendo aziende tecnologiche cinesi attive in India. Nuova Delhi, in particolare, aveva adottato cambiamenti alle proprie politiche sugli investimenti esteri in modo da porre limiti alla partecipazione cinese in progetti statali e da richiedere alle aziende cinesi intenzionate ad investire in India di essere sottoposte a revisioni governative. In particolare, secondo le modifiche in questione, gli investimenti provenienti da ogni Paese che condivide un confine terrestre con l’India avrebbero dovuto ottenere l’approvazione da parte del governo indiano. Tale iniziativa aveva bloccato circa 150 proposte d’investimento cinesi, per un valore di oltre 2 miliardi di dollari, e, tra esse, è rientrata anche, ad esempio, l’acquisizione degli impianti di General Motors in India da parte dell’azienda cinese Great Wall Motors. Oltre alle limitazioni agli investimenti cinesi, in seguito alle tensioni di confine sulla catena dell'Himalaya, l’India ha anche bloccato varie applicazioni per smart phone di proprietà cinese. Infatti, nel giugno 2020 l'India blocca TikTok e altre 58 app cinesi per questioni di privacy, secondo la versione ufficiale.

Dal 20 febbraio 2021 l’India e la Cina hanno compiuto passi in avanti nella risoluzione delle dispute di confine che hanno visto, ad esempio, la smobilitazione dei rispettivi eserciti dal lago Pangong Tso, che era stato teatro di scontri. Parallelamente, il 22 febbraio, fonti interne al governo indiano hanno nuovamente rivelato a Reuters che l’India approverà 45 proposte d’investimento di limitata grandezza cinesi che erano state precedentemente bloccate. Successivamente, Times of India, citato da Global Times, ha aggiunto che Nuova Delhi istituirà un comitato apposito per valutare proposte di investimento cinesi su larga scala. Ma allora, perché nel marzo scorso la Cina sferra un attacco hacker di vasta portata ai sistemi informatici di aziende indiane produttrici di vaccini per il coronavirus? Solo per ragioni di competitività commerciale o l'ostilità cinese mira, attraverso attacchi cyber e bioterroristici, a piegare il mondo intero ai suoi diktat?


Cinzia Palmacci







mercoledì 31 marzo 2021

L'UNIONE EUROPEA NELLE GRINFIE DI BILL GATES, SOROS E DELL'ELITE DEM AMERICANA

LA COMMISSIONE EUROPEA GARANTISCE: "VACCINI ANTI COVID 19 SICURI PER GLI EUROPEI". POI SCOPRI CHE DURANTE UN'INTERVISTA IL MILIARDARIO FILANTROPO SOROS DICHIARA DI VOLER ELIMINARE 200 MILIONI DI ULTRA 65ENNI EUROPEI PER SOSTITUIRLI CON MANODOPERA AFRICANA A BASSO COSTO, E QUESTO RAFFORZEREBBE L'IPOTESI DEL COVID E DEI VACCINI COME BIO ARMI ETNICHE. NON SOLO. LA FONDAZIONE DI BILL E MELINDA GATES FINANZIA ENTI PUBBLICI COME L'AMERICANA AGENZIA DI REGOLAMENTAZIONE DEI MEDICINALI E DEI PRODOTTI SANITARI (MHRA). LA COMMISSIONE EUROPEA DI URSULA VON DER LEYEN HA PATROCINATO UNA CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI ALLA QUALE HANNO PARTECIPATO ROCK STAR AMERICANE (IN GRAN PARTE DEMOCRATICI SOSTENITORI DI BIDEN), BILL E MELINDA GATES E IL MILIRDARIO BLOOMBERG.






La Commissione europea ha finora garantito fino a 2,6 miliardi di dosi di vaccini anti COVID-19 e sono in corso negoziati per ulteriori dosi. Le consegne di vaccini ai paesi dell'UE sono aumentate costantemente e la vaccinazione si sta intensificando. La Commissione sta inoltre collaborando con l'industria per aumentare la capacità di produzione di vaccini.

Al tempo stesso ha iniziato a lavorare per affrontare nuove varianti, con l'obiettivo di sviluppare rapidamente e produrre vaccini efficaci contro tali varianti su larga scala. L'incubatore HERA contribuirà a rispondere a questa minaccia.

L'UE è impegnata a garantire che vaccini sicuri raggiungano tutti gli angoli del mondo. La Commissione e i paesi dell'UE si sono impegnati a destinare oltre 2,2 miliardi di euro alla COVAX, l'iniziativa globale volta a garantire un accesso equo ai vaccini contro la COVID-19, e stanno sostenendo campagne di vaccinazione nei paesi partner.

risposta globale al coronavirus_scritta

La campagna "Obiettivo globale: uniti per il nostro futuro", avviata dalla Commissione e dall'organizzazione internazionale per la difesa dei cittadini Global Citizen il 28 maggio 2020 è culminata in un vertice mondiale dei donatori in un concerto (27 giugno 2020), al fine di mobilitare finanziamenti supplementari (cioè potenti finanziatori privati) per sviluppare e distribuire vaccini, test e cure contro il coronavirus.
L'accesso ai vaccini ovunque e per tutti coloro che ne hanno bisogno consentirà al mondo di superare questa pandemia e di evitarne un'altra e contribuirà altresì alla ricostruzione delle comunità colpite dalla pandemia, in modo equo e giusto.

Manifesto di propaganda del concerto

Obiettivo globale: uniti per il nostro futuro - Il concerto andrà in onda sabato sera e sarà presentato dall'attore Dwayne Johnson. Si esibiranno, tra gli altri, Shakira, i Coldplay, Usher, Jennifer Hudson, Miley Cyrus, Justin Bieber e Quavo, J Balvin, Chloe x Halle, Yemi Alade e Christine and the Queens.
Al concerto, che sarà co-presentato dalla presidente Ursula von der Leyen, interverranno inoltre Chris Rock, Hugh Jackman, Kerry Washington, Charlize Theron, Forest Whitaker, David Beckham, Salma Hayek Pinault, Billy Porter, Diane Kruger, Antoni Porowski, Ken Jeong, Nikolaj Coster-Waldau e Olivia Colman.

Il vertice dei donatori

Obiettivo globale: uniti per il nostro futuro - Il vertice inizierà alle ore 15. Al vertice, organizzato dalla presidente von der Leyen, interverranno leader mondiali, nonché difensori della causa, artisti e attivisti internazionali. Parteciperanno ai dibattiti, nell'ambito di gruppi di esperti o attraverso interviste, Nickolaj Coster-Waldau, Miley Cyrus, Angelique Kidjo, Ken Jeong, nonché esperti e personalità di spicco tra cui Melinda Gates, il dottor Vin Gupta, il presidente della NAACP Derrick Johnson, Eddie Ndopu, Ngozi Okonjo-Iweala, Kate Upton e Justin Verlander.

Come seguire il concerto?

Il concerto sarà trasmesso da emittenti di tutto il mondo: ARD, il gruppo Canal+ e RTVE in Europa, Bell Media, CBC, Citytv e Global TV in Canada, NBC e iHeartMedia negli USA, Grupo Globo in Brasile, MultiChoice Group e SABC in Africa e Fuji TV e Star India in Asia.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: "Gli artisti hanno il potere di ispirare il cambiamento e mettono il proprio talento al servizio di grandi cause. Il 27 giugno, in occasione del vertice e del concerto "Obiettivo globale: uniti per il nostro futuro", artisti, scienziati e leader mondiali parleranno all'unisono, in un momento autentico e raro di unità mondiale. Si impegneranno ad aiutare il mondo a sconfiggere il coronavirus senza lasciare indietro nessuno. L'Unione europea è fermamente impegnata a garantire il più presto possibile, a chiunque ne abbia bisogno, un accesso equo a un vaccino a prezzi abbordabili. Sono certa che, uniti, potremo rendere il mondo più sicuro."

Hugh Evans, cofondatore e amministratore delegato di Global Citizen, ha dichiarato: "I cittadini di tutto il mondo chiedono un cambiamento sistemico, che garantisca giustizia per tutti e ovunque nel mondo, a prescindere dal luogo di nascita o dal colore della pelle. Se vogliamo debellare la Covid-19 in tutto il pianeta, bisogna che i leader mondiali si impegnino a versare i miliardi di dollari necessari per fornire equamente i test, le cure e i vaccini. "Obiettivo globale: uniti per il nostro futuro - Il concerto" unirà alla scienza e ai dati il concetto secolare di musica quale incentivo al cambiamento e all'unità al fine di onorare quanti sono impegnati a trovare soluzioni ai problemi, compresi medici, scienziati, tecnici di laboratorio, lavoratori essenziali e difensori dei diritti umani, che lottano contro il tempo non solo per mettere a punto una cura contro la Covid-19, ma anche per garantirne la disponibilità per tutti coloro che ne hanno bisogno."

Dwayne Johnson, che presenterà "Obiettivo globale: uniti per il nostro futuro - Il concerto", ha dichiarato: "Sono orgoglioso di unirmi a Global Citizen e alla Commissione europea per presentare "Obiettivo globale: uniti per il nostro futuro - Il concerto". L'evento contribuirà a mobilitare la comunità internazionale, che si sta adoperando per far sì che venga garantito un accesso equo all'assistenza sanitaria e si combattano altre gravi ingiustizie che affliggono il mondo. Questo momento storico ha bisogno di tutti noi: uniamo le nostre forze per progettare un futuro migliore per tutti!"

L'artista ed attivista Miley Cyrus ha dichiarato: "Questo momento impone a tutti di agire. Come cittadini del mondo, chiediamo ai leader di tutto il pianeta di contrastare gli effetti sproporzionati della Covid-19 sulle comunità emarginate, impegnando i fondi necessari per sviluppare e fornire test, trattamenti e terapie. Grazie a questo impegno mondiale, potremo disporre di maggiori mezzi per garantire a tutti e ovunque l'accesso a test e trattamenti contro la Covid-19, a prescindere dal reddito o dal luogo in cui vivono."

L'artista ed attivista Shakira ha dichiarato: "I cittadini di tutto il mondo si rivolgono ai leader del pianeta affinché contribuiscano a debellare la Covid-19, esortandoli a impegnare i miliardi di dollari necessari per fornire test, cure e vaccini a tutti, ovunque. Servono equità in ambito sanitario e giustizia a livello mondiale. Sappiamo che solo lottando uniti per il mondo che vogliamo potremo ritrovare la strada verso un futuro più sano per tutti."

Contesto

La campagna "Obiettivo globale: uniti per il nostro futuro" è stata avviata il 28 maggio con il patrocinio della presidente Ursula von der Leyen. La campagna, finanziata da Bloomberg Philanthropies, dalla Bill & Melinda Gates Foundation e da Wellcome Trust, si concentra sugli obiettivi seguenti: far fronte alle ripercussioni della pandemia sulle comunità più vulnerabili, garantire un accesso equo a tecnologie abbordabili che permettano di combattere il coronavirus e rafforzare i sistemi sanitari di tutto il mondo.


I fondi raccolti con il concerto per la campagna "Obiettivo globale: uniti per il nostro futuro"  sosterranno le seguenti organizzazioni:


Coalizione per l'innovazione in materia di preparazione alle epidemie (CEPI); 
(Già pensano alle prossime pandemie)
The Foundation for Innovative New Diagnostics (fondazione per la nuova diagnostica innovativa, FIND);
GAVI, alleanza mondiale per le vaccinazioni e l'immunizzazione; 
(Bill Gates)
Fondo mondiale per la lotta contro l'HIV/AIDS, la tubercolosi e la malaria;
UNITAID;
Fondo di solidarietà per la risposta alla Covid-19 dell'OMS sostenuto dalla Fondazione delle Nazioni Unite;
The International and Regional Response Network (La rete di risposta internazionale e regionale).

La campagna "Obiettivo globale: uniti per il nostro futuro" è sostenuta dalle fondazioni partner Bloomberg Philanthropies, Bill & Melinda Gates Foundation e Wellcome Trust, nonché dalle società partner Citi, Procter & Gamble, Saleforce, SAP, Verizon e Vodafone (5G).
La campagna rappresenta una pietra miliare nell'ambito della risposta globale al coronavirus a favore dell'accesso universale a vaccini, cure e test a prezzi accessibili. Si tratta della risposta della Commissione all'appello mondiale alla mobilitazione rivolto il 24 aprile 2020 dall'Organizzazione mondiale della sanità in collaborazione con governi e partner affinché i vaccini contro il coronavirus siano accessibili ovunque a tutti coloro che ne hanno bisogno.

Con l'intento di contribuire a proteggere le persone di tutto il mondo, la Commissione ha presentato di recente una strategia dell'UE sui vaccini per accelerare lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di vaccini contro il coronavirus. Con questa strategia la Commissione sosterrà gli sforzi volti ad accelerare lo sviluppo e la disponibilità di vaccini sicuri ed efficaci in un lasso di tempo compreso tra 12 e 18 mesi, se non prima. Per portare a buon fine questa complessa impresa bisogna effettuare prove cliniche e parallelamente investire in capacità di produzione tali da produrre milioni, se non miliardi, di dosi di un vaccino efficace. La Commissione è mobilitata al massimo per sostenere gli sforzi di quanti sono impegnati nello sviluppo dei vaccini.

Inoltre, per rafforzare il multilateralismo in termini di vaccini ed evitare una concorrenza dannosa tra paesi, la presidente von der Leyen ha proposto di valutare con i nostri partner internazionali la possibile creazione di un meccanismo internazionale inclusivo di approvvigionamento dei vaccini. A tal fine, un numero significativo di paesi ad alto reddito dovrebbe entrare a far parte di un gruppo di acquirenti internazionali, che accettino di mettere in comune le risorse per riservare insieme presso le imprese produttrici i futuri vaccini, consentendo al tempo stesso di riservarli anche per i paesi a basso e medio reddito. Si potrebbe così accelerare lo sviluppo dei vaccini e garantire a tutti coloro che ne hanno bisogno un migliore accesso a tali prodotti in tutto il mondo.


Cinzia Palmacci






SALVARE VITE, SMASCHERARE LE MENZOGNE. ADERIAMO ALL'APPELLO NUMEROSI!

UNIAMOCI NELL'INTENTO DI DIFFONDERE IL PROTOCOLLO DI CURE A DOMICILIO CHIEDENDO CHE IL MINISTERO DELLA SALUTE MODIFICHI IMMEDIATAMENTE LE SUE LINEE GUIDA. ADERITE ALL'APPELLO NUMEROSI! 

Danilo Quinto – 31 marzo 2021

Nell’attesa che Gesù Cristo ponga fine all’intero castello di menzogne costruito attorno al virus Sars-Covid-19 – ordito da uomini spietati che intendono soggiogare l’uomo e renderlo schiavo di altri uomini, privandolo di tutte le sue libertà, attraverso la dittatura sanitaria, per cambiare i processi economici, lavorativi e sociali e porli al servizio di un’élite che si vuole sostituire a Dio – rivolgo un appello a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, presenti nella Chiesa e nelle Istituzioni, politiche e civili. Sarà una goccia nel mare, ma è necessario che questa goccia si diffonda, arrivi al maggior numero di persone. Chi vuole aderire a quest’appello, scriva un’email a pasqualedanilo.quinto@gmail.com.

La malattia provocata da Sars-Covid-19 esiste, ma è curabile a casa ai primi sintomi, grazie ad un protocollo medico sperimentato da oltre un anno su migliaia di persone da medici coraggiosi che hanno disatteso le Linee Guida emanate dal Ministero della Salute, che prevedono “paracetamolo e vigile attesa”. Con queste indicazioni, si provoca l’aggravamento della malattia, l’ospedalizzazione e, in molti casi, la morte. Con le cure domiciliari, invece, la percentuale di ospedalizzazione è bassissima.

Le Istituzioni sono impegnate in una campagna di sperimentazione di massa di uno pseudo-vaccino, rispetto ad un virus che non è stato mai isolato in nessuna parte del mondo e che muta in varianti, ritenendo che questo possa risolvere la situazione, nonostante non si conosca neanche l’ipotetica copertura temporale dell’immunizzazione. Divulgano dati relativi ai tamponi e quindi al numero dei contagiati, che sono palesemente menzogneri, perché contengono un numero elevatissimo di falsi positivi, pari a circa il 95%. Non citano il numero dei guariti. Non tengono conto del bassissimo tasso di letalità, che colpisce soprattutto le persone più fragili – ottantenni e novantenni – alle quali tuttora non viene garantita adeguata assistenza medica e sociale. Continuano ad emanare – in spregio alla Costituzione – atti amministrativi che vietano alle persone di esercitare i loro diritti fondamentali, decretando in modo irreversibile la morte dell’economia, l’impoverimento della società e un disagio sociale di proporzioni inedite e drammatiche. E’ evidente che questo stato di cose, se non fosse fermato, andrebbe avanti almeno fino al mese di settembre-ottobre 2021, quando il 70-80% della popolazione sarà sottoposta al vaccino e già si parla da più parti di modificare – al fine di introdurre l’obbligatorietà del vaccino e in ossequio all’Europa, che sta per introdurre il passaporto vaccinale – l’art. 32 della Costituzione, 2° co.: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

Di fronte a questo stato di cose, è urgente agire. Subito. In nome di Dio e della Verità. Per prima cosa, è necessario mettere in mora il Ministero della Salute, che dopo aver consigliato, un anno fa, di non effettuare le autopsie sui decessi per Sars-Covid-19 – disposizione disattesa dai medici di Bergamo, che grazie alle autopsie, come la scienza medica insegna, hanno scoperto gli effetti della malattia sull’organismo umano – si rifiuta di aggiornare le Linee Guida sulla cura a domicilio della malattia ai primi sintomi.

Con quest’appello, vogliamo concorrere a SALVARE VITE. E’ possibile. Vogliamo che lo Stato diffonda, attraverso tutti i suoi canali d’informazione, il protocollo di cure a domicilio ai primi sintomi e che il Ministero della Salute modifichi immediatamente le sue Linee Guida.

martedì 23 marzo 2021

La sospetta morte dei presidenti di Tanzania e Burundi all'ombra di Chatam House

Il Presidente John Magufuli é morto il 17 Marzo 2021, ufficialmente per arresto cardiaco, proprio come il presidente del Burundi Pierre Nkurunziza. Il Presidente Magufuli era noto per aver fatto i tamponi a capre e frutta per provare la falsa positività dei test al coronavirus. Magufuli era molto cattolico e credeva nella potenza della preghiera. Raccomandava al suo popolo di pregare per allontanare la pandemia.



Il 12 maggio 2020 il governo del Burundi del Presidente Nkurunziza ha chiesto al proprio ministero degli Esteri di espellere con effetto immediato i rappresentanti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. I quattro esperti dell’OMS, consiglieri delle autorità di Gitega durante questo periodo di pandemia, hanno dovuto lasciare il Paese entro venerdì, cioè l’altro ieri. Si tratta di Walter Kazadi Mulombo, rappresentante dell’Organizzazione in Burundi, Tarzy Daniel, esperto in esami di laboratorio, Ruhana Mirindi, specializzato in malattie infettive e Jean Pierre Mulunda, coordinatore per il coronavirus nel Paese. Già in aprile i quattro funzionari dell’OMS hanno rischiato la defenestrazione dall’ex protettorato belga; la faccenda è stata poi messa a tacere dopo chiarimenti tra il presidente Pierre Nkurunziza e il direttore generale dell’OMS, l’etiope Tedros Adhanom Ghebreyesus. L'Africa Centres for Disease Control and Prevention ha espresso grande rammarico per la dura presa di posizione del governo di Nkurunziza, in quanto esperti in pandemia sono davvero indispensabili in tutti i Paesi del continente, dove il sistema sanitario è fragile e mancano delle necessarie infrastrutture, volte a combattere il temibile coronavirus e John Nkengasong, direttore di Africa CDC ha aggiunto: “Non possiamo davvero permetterci di silurare l’OMS”. Il Burundi che conta poco più di 11 milioni di abitanti, ha preso poche misure volte a contrastare l’espandersi del virus, tant’è vero che nemmeno la Primus Ligue (che corrisponde alla nostra Serie A) non si è mai fermata. Assembramenti, matrimoni, funerali e altre cerimonie non sono vietate. Nessun distanziamento sociale, chiusi solamente aeroporti e le frontiere, rimangono aperte quelle con la Tanzania per il trasporto di merci. Si fa finta che il virus non esista. Finora sono stati registrati ufficialmente 15 casi e una sola vittima.

Tanzania e Burundi nella sfera di influenza anglo-belga dal 1919

Nel 1919 il Belgio protestò contro la decisione del Consiglio Supremo degli Alleati di assegnare l'intera Africa orientale tedesca al Regno Unito come mandato. Fu così fu raggiunto un accordo in una convenzione anglo-belga secondo la quale il Belgio avrebbe avuto un mandato sul Ruanda-Urundi. Nel 1922 la Società delle Nazioni approvò il mandato britannico per il Tanganica e, nel 1923, il mandato belga per Ruanda-Urundi.

Un protocollo anglo-belga firmato a Kigoma il 5 agosto 1924, stabilì l'allineamento preciso e la demarcazione del confine tra Tanganica e Urundi includendo l'area di Bugufi nel mandato britannico. Il protocollo del 1924 rappresenta la base attuale del moderno confine tra Burundi e Tanzania. Dopo la seconda guerra mondiale sia il Ruanda-Urundi che il Tanganica divennero delle amministrazioni fiduciarie delle Nazioni Unite continuando ad essere rispettivamente sotto l'amministrazione belga e britannica.

Il triplice confine con il Congo belga venne posto sulla linea mediana del lago Tanganica, come stabilito dalla Convenzione belgo-tedesca dell'11 agosto 1910. Nel caso del triplice confine ruandese, una delimitazione ufficiale del confine Burundi-Ruanda venne stabilita nel 1949 con l'emissione di un'ordinanza da parte del vice governatore generale del Ruanda-Urundi.
Il Tanganica divenne indipendente il 9 dicembre 1961. L'Urundi acquisì indipendenza il ​​1º luglio 1962 come Regno del Burundi e da allora divenne un confine internazionale tra due stati pienamente sovrani.


In un articolo apparso sul sito di Chatam House la morte di John Magufuli viene attribuita al suo atteggiamento negazionista verso la pandemia come a dire: "te la sei cercata". Testuali parole: "La speculazione rimane diffusa che la negazione del virus da parte di Magufuli gli sia costata la vita, come già accaduto per molte altre figure di alto livello della Tanzania....". Tra queste figure di alto livello, oltre ai presidenti di Burundi e Tanzania, tante altre hanno perso la vita in Africa per le loro posizioni "sopra le righe", non ultimo il nostro ambasciatore Luca Attanasio morto in Congo in un agguato insieme al carabiniere di scorta Iacovacci. Attanasio era molto attivo in ambito umanitario essendosi adoperato molto in favore degli orfani congolesi per i quali aveva fatto riaprire i canali di adozione. Ma per "qualcuno" i bambini congolesi sfruttati nelle miniere di coltan per la componentistica hi tech di cellulari e computers, per il traffico degli organi e la tratta di esseri umani, l'ambasciatore Attanasio rappresentava evidentemente un ostacolo.
Dopo Magufuli, l'articolo su Chatam House lascia intendere che l'attuale presidente della Tanzania, Samia Hassan, dovrà seguire una traiettoria diversa, cioè non seguire le orme negazioniste del covid del suo predecessore. A buon intenditor....
A proposito di covid e di pandemia, tra i membri e i partners di Chatam House anche la Fondazione di Bill Gates e l'azienda farmaceutica AstraZeneca. E naturalmente, tra i vaccini che in Italia stanno facendo una strage di morti, AstraZeneca era quello più "caldamente" raccomandato dall'EMA e da Chatam House.

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