UNIAMOCI NELL'INTENTO DI DIFFONDERE IL PROTOCOLLO DI CURE A DOMICILIO CHIEDENDO CHE IL MINISTERO DELLA SALUTE MODIFICHI IMMEDIATAMENTE LE SUE LINEE GUIDA. ADERITE ALL'APPELLO NUMEROSI!
Danilo Quinto – 31 marzo 2021
Nell’attesa che Gesù Cristo ponga fine all’intero castello di menzogne costruito attorno al virus Sars-Covid-19 – ordito da uomini spietati che intendono soggiogare l’uomo e renderlo schiavo di altri uomini, privandolo di tutte le sue libertà, attraverso la dittatura sanitaria, per cambiare i processi economici, lavorativi e sociali e porli al servizio di un’élite che si vuole sostituire a Dio – rivolgo un appello a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, presenti nella Chiesa e nelle Istituzioni, politiche e civili. Sarà una goccia nel mare, ma è necessario che questa goccia si diffonda, arrivi al maggior numero di persone. Chi vuole aderire a quest’appello, scriva un’email a pasqualedanilo.quinto@gmail.com.
La malattia provocata da Sars-Covid-19 esiste, ma è curabile a casa ai primi sintomi, grazie ad un protocollo medico sperimentato da oltre un anno su migliaia di persone da medici coraggiosi che hanno disatteso le Linee Guida emanate dal Ministero della Salute, che prevedono “paracetamolo e vigile attesa”. Con queste indicazioni, si provoca l’aggravamento della malattia, l’ospedalizzazione e, in molti casi, la morte. Con le cure domiciliari, invece, la percentuale di ospedalizzazione è bassissima.
Le Istituzioni sono impegnate in una campagna di sperimentazione di massa di uno pseudo-vaccino, rispetto ad un virus che non è stato mai isolato in nessuna parte del mondo e che muta in varianti, ritenendo che questo possa risolvere la situazione, nonostante non si conosca neanche l’ipotetica copertura temporale dell’immunizzazione. Divulgano dati relativi ai tamponi e quindi al numero dei contagiati, che sono palesemente menzogneri, perché contengono un numero elevatissimo di falsi positivi, pari a circa il 95%. Non citano il numero dei guariti. Non tengono conto del bassissimo tasso di letalità, che colpisce soprattutto le persone più fragili – ottantenni e novantenni – alle quali tuttora non viene garantita adeguata assistenza medica e sociale. Continuano ad emanare – in spregio alla Costituzione – atti amministrativi che vietano alle persone di esercitare i loro diritti fondamentali, decretando in modo irreversibile la morte dell’economia, l’impoverimento della società e un disagio sociale di proporzioni inedite e drammatiche. E’ evidente che questo stato di cose, se non fosse fermato, andrebbe avanti almeno fino al mese di settembre-ottobre 2021, quando il 70-80% della popolazione sarà sottoposta al vaccino e già si parla da più parti di modificare – al fine di introdurre l’obbligatorietà del vaccino e in ossequio all’Europa, che sta per introdurre il passaporto vaccinale – l’art. 32 della Costituzione, 2° co.: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
Di fronte a questo stato di cose, è urgente agire. Subito. In nome di Dio e della Verità. Per prima cosa, è necessario mettere in mora il Ministero della Salute, che dopo aver consigliato, un anno fa, di non effettuare le autopsie sui decessi per Sars-Covid-19 – disposizione disattesa dai medici di Bergamo, che grazie alle autopsie, come la scienza medica insegna, hanno scoperto gli effetti della malattia sull’organismo umano – si rifiuta di aggiornare le Linee Guida sulla cura a domicilio della malattia ai primi sintomi.
Con quest’appello, vogliamo concorrere a SALVARE VITE. E’ possibile. Vogliamo che lo Stato diffonda, attraverso tutti i suoi canali d’informazione, il protocollo di cure a domicilio ai primi sintomi e che il Ministero della Salute modifichi immediatamente le sue Linee Guida.
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