martedì 25 maggio 2021

ALLARME COLDIRETTI: MANI CINESI SUI SEMI ITALIANI

IL 2020 E' STATO L'"ANNO DEI VIRUS DALLA CINA". SEMENTI "ALIENE" ARRIVANO IN ITALIA DIRETTAMENTE DALLA CINA PER INFESTARE PIANTE E DANNEGGIARE IL RICCO PATRIMONIO ITALIANO DI BIODIVERSITA'. DI QUESTI GIORNI L'ALLARMANTE NOTIZIA CHE LA CINA VUOLE METTERE LE MANI SUI SEMI ITALIANI. L'ALTRA FACCIA DELLA GUERRA CHE LA CINA HA DICHIARATO ALL'ITALIA....  


Nel marzo 2020 un 'carico di virus' dalla Cina è stato bloccato in Italia: "Sventati gravi rischi per le piante". Non solo. Cittadini Usa e Canada ricevono per posta sementi cinesi senza averle mai ordinate....

Poteva essere un nuovo caso Xylella, il batterio arrivato da lontano che da anni sta distruggendo gli ulivi in Puglia. Ma per fortuna, il 'carico di patogeni' alieni è stato individuato e bloccato prima che producesse danni gravissimi all'agricoltura dell'Emilia-Romagna, una delle zone del Paese più colpite dal Covid-19. Il merito è degli ispettori del servizio fitosanitario della Regione Toscana, che hanno fermato un container spedito dalla Cina di una partita di sementi.

Secondo quanto ricostruito, all'interno del container vi erano agenti patogeni delle piante non presenti nell'Unione europea e proprio per questo potenzialmente pericolosi. "L'arrivo di fitopatologie, parassiti e virus provenienti da altri continenti è favorito dall'intensificarsi degli scambi commerciali", dice Coldiretti, che se la prende anche con le "frontiere colabrodo" che consentono "l'ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell'Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati". Un tema che sarebbe forse porre anche alla Cina, e non solo all'Ue.

Sempre nel 2020, molti cittadini statunitensi ricevono tramite posta dei pacchetti di semi, che non hanno mai ordinato, apparentemente provenienti dalla Cina. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) ha avvertito i destinatari di non piantare i semi ricevuti, poiché da essi potrebbero crescere specie invasive in grado di minacciare le colture endemiche.
L'USDA ha proceduto con il sequestro dei semi per sottoporli ad esami, così da determinare se possano rappresentare un effettivo pericolo per l’agricoltura o l’ambiente. L’agenzia sta lavorando con diversi Stati (da Washington alla Virginia) e il Dipartimento per la protezione delle dogane e delle frontiere della Sicurezza nazionale, affinché si possa sciogliere il mistero sulla provenienza dei pacchetti di semi.

Ad una prima analisi, le spedizioni sembrerebbero provenire dalla Cina. Nel corso del 2020, le relazioni tra Washington e Pechino sono nettamente peggiorate. Dal commercio alla tecnologia, passando per la pandemia di coronavirus, il rapporto tra le due superpotenze ha raggiunto quello che gli esperti definiscono essere il livello più basso degli ultimi decenni.

Secondo i controlli effettuati, i documenti sui pacchetti di semi sembrano essere stati falsificati, al punto che è stata avanzata esplicita richiesta che le spedizioni vengano inviate in Cina per ulteriori indagini.

L’USDA ha affermato di non avere prove del fatto che le spedizioni siano qualcosa di diverso da una banale truffa, in cui le persone ricevono articoli non richiesti da un rivenditore che pubblica false recensioni dei clienti per aumentare le vendite. Tuttavia, molti Stati, tra cui Washington e Alabama, hanno etichettato le spedizioni come “contrabbando agricolo”.

Ombre cinesi sui semi italiani

I cinesi puntano all’acquisizione dell’italiana Verisem. Si rischia il monopolio mondiale sui semi di ortaggi ed erbe aromatiche in una situazione in cui già 2 semi su 3 (66%) sono in mano a quattro multinazionali straniere. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti. La Verisem, che ha 198 dipendenti in Italia, 62 negli Stati Uniti e 20 in Francia e 4 fra Russia e Slovenia, è una delle più importanti realtà italiane nel campo delle sementi con un patrimonio di conoscenze scientifiche e tecniche produttive che ne fanno un asset di rilevanza strategica per il Paese e per la difesa della sovranità alimentare nazionale in un momento storico in cui, sottolinea la Coldiretti, gli effetti dell’emergenza Covid su commercio internazionale e consumi hanno fatto emergere l’importanza vitale del cibo e degli approvvigionamenti alimentari. Per questo, evidenzia Coldiretti, è necessario che il Governo eserciti la Golden Power in modo che il controllo della Verisem con tutto il suo potenziale produttivo resti sotto la bandiera italiana. Al contrario, si rischia di svendere agli stranieri un pezzo del patrimonio genetico nazionale di biodiversità fatto di sementi conservate da generazioni di agricoltori e che verrebbe così banalizzato ed omologato sul mercato internazionale. Ricordate il "parmesan" fatto passare per vero parmiggiano reggiano italiano? O tante altre marche travisate di prodotti che con la tradizione gastronomica italiana non hanno nulla a che fare. Tra le produzioni della Verisem si trova un po’ tutto l’orto della tradizione agroalimentare Made in Italy e della Dieta Mediterranea.
I cinesi pensano di poter ottenere tutto a suon di soldi, ma il governo italiano consideri che il futuro incerto che stiamo vivendo potrebbe riservare periodi di carestia globale, e l'Italia deve poter soddisfare prima i fabbisogni nazionali, ed essere indipendente nella produzione agroalimentare per non doversi trovare nella situazione di dover ricomprare, al doppio del prezzo, le proprie sementi svendute improvvidamente ai cinesi. Non è la prima volta che i cinesi tentano di sabotare l'Italia, ma stavolta hanno passato il limite.

Cinzia Palmacci



Vedi anche:

Nessun commento: