L'ITALIA E' AL CENTRO DI UNA FAIDA TRA CINA E USA. SULLO SFONDO SEMPRE IL GRUPPO BILDERBERG....
Secondo il lobbista Luigi Bisignani, per sostituire Giuseppe Conte sarebbe in atto uno scontro politico sotterraneo tra alcuni poteri forti favorevoli al manager ex Vodafone Vittorio Colao, contro altri poteri non meno forti, che puntano su Mario Draghi, entrambi esponenti del gruppo di potere neoliberista Bilderberg. Colao decisamente filocinese, Draghi filoamericano. I supporters di Colao sono guidati da esponenti del Pd come Romano Prodi, Paolo Gentiloni, Enrico Letta e dal banchiere cattolico Giovanni Bazoli, i quali hanno convinto il capo dello Stato, Sergio Mattarella, a imporre Colao come superconsulente di Palazzo Chigi, nella speranza di farne poi l'inquilino numero uno. I supporters di Draghi, forti più a Washington che a Roma poiché ispirati direttamente dall'amministrazione di Donald Trump in chiave anticinese, sono ora in una posizione minoritaria (in parlamento, ma non nei sondaggi), quali la Lega di Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti, Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, Forza Italia di Silvio Berlusconi, ma pronti a giocare Draghi come carta vincente, insieme a settori del mondo imprenditoriale, finanziario e del lavoro autonomo.
Il crocevia del potere in Italia sta nell’equilibrio tra le influenze del partito “atlantista” favorevole a un più stretto rapporto con gli Stati Uniti e un crescente gruppo di pressione che vede nel rafforzamento dell’asse con la Cina la strada maestra per l’interesse nazionale italiano. Nell’ultimo anno Roma è stata epicentro di una triangolazione di influenze che, oltre a Pechino e Washington, ha visto coinvolto proprio il Vaticano.
Proprio dal 7 giugno è iniziata al Lingotto di Torino la sessantaseiesima riunione del Gruppo Bilderberg, che si chiuderà il 10 giugno e si occuperà, tra le altre cose, dei populismi in Europa (una loro fissazione), di Intelligenza Artificiale, di computer quantistici, di post-verità e di Russia, Iran e Arabia Saudita.
Formalmente il Gruppo Bilderberg è un incontro annuale di natura non ufficiale a cui si accede su invito; il suo scopo dichiarato è quello di “incoraggiare il dialogo tra Europa e Nord America” con “discussioni informali che raccolgono personalità che condividono un interesse attivo in affari rilevanti per la relazione tra Europa e Nord America.” È considerato uno dei più importanti think tank neoliberisti mondiali.
Del gruppo Bilderberg fanno parte, o hanno fatto parte, anche diversi italiani. Tra i più celebri degli ultimi anni vanno ricordati gli ex-Presidenti del Consiglio Romano Prodi, Mario Monti ed Enrico Letta; poi Giulio Tremoni, l’ex Ministro dell’Economia nei Governi Berlusconi; infine Emma Bonino e l’attuale presidente della BCE, Mario Draghi. Oltre a John Elkann, l’erede di Gianni Agnelli che ha in mano la Fiat Chrysler Automobiles e la Exor N.V., e Lilli Gruber, alla riunione di quest’anno sono stati invitati altri italiani forse meno conosciuti.
Ci sono poi Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes e docente alla LUISS di Roma, ed Elena Cattaneo, farmacologa e biologa celebre per le sue ricerche sulla malattia di Huntington, senatrice a vita dal 2013, e che in Senato fu attiva nelle polemiche contro il metodo Stamina.
Seguono un dirigente d’azienda, Vittorio Colao di Vodafone Italia, e Salvatore Rossi, il direttore generale della Banca d’Italia e Presidente dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS), nonché membro del CdA della Fondazione del Centro internazionale di studi monetari e bancari (ICMB) di Ginevra. C’è anche Giampiero Massolo, presidente dell’ISPI e di Fincantieri, con una carriera politica come Segretario generale del Ministero degli affari esteri (la più alta carica della carriera diplomatica) e come direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (quello che coordina l’attività dei servizi segreti italiani).
Nella lista degli italiani rientra anche il Cardinale Pietro Parolin, di cittadinanza italiana ma presente al Bilderberg come delegato del Vaticano in quanto Segretario di Stato di Sua Santità dal 2013. Insomma, le diverse parti in "gioco" nel domino dell'Italia sono parte integrante del gruppo di potere tentacolare neoliberista che fa capo direttamente agli Illuminati. A ridosso della data fatidica del cambio di guardia al Quirinale, l'Italia appare sempre più come un vaso di coccio tra vasi di ferro, e gli interessi degli Italiani come carne da cannone.
Altro dato interessante: John Coleman, ex agente dei servizi inglesi, disse che la svendita totale dell'Italia era l'obiettivo del comitato dei 300. Le élite globaliste vogliono uccidere il Paese. Il nuovo ordine mondiale può nascere solo se muore l'Italia.
Cinzia Palmacci
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