domenica 12 aprile 2020

PESTE, FAME ET BELLO


Coronavirus, Papa: "Già si sente la fame per colpa della pandemia" | Al Sud si teme la rivolta sociale, supermercati sotto scorta 

Abbiamo cominciato ad inizio Febbraio l’analisi di questa emergenza sanitaria partita dalla Cina con il commento alla quartina 237 del Ramo III del 2000 che a sua volta chiama in collegamento la 167. Un’analisi elaborata nel Gennaio 2018.

“A causa di una forte peste in gran numero saranno condannati a morire soffocati; la grande fame che seguirà sarà universale”

Da allora l’emergenza che era solo cinese è divenuta mondiale portando l’Italia in primo piano.
Si è detto di come l’epidemia sembri essere quell’evento mancante e scatenante, il detonatore, che deve dare il via al tempo di caos e rivolte che colpiranno il mondo e l’Europa in particolare.
Vediamo davanti a noi la naturale fine dell’Unione Europea, frantumata sotto i colpi delle storiche e reciproche diffidenze, colpita dagli atavici mali “genetici” di alcuni particolari popoli che mostrano una singolare tensione verso l’autodistruzione.
Il nostro Governo, insieme al suo sponsor il Presidente della Repubblica, continua purtroppo a navigare a vista, del tutto incapace a ripensare gli strumenti di salvezza necessari. Come avevo facilmente previsto il patto sociale su cui si fonda l’unione e la pace sociale della nazione si sta sfaldando. Il piattume intellettuale di quelli che dovrebbero guidare il Paese lascia sgomenti.
Anche l’azione del papa lascia interdetti: da un lato l’indulgenza plenaria, dall’altro ancora una volta una preoccupazione politica, più che spirituale, che emerge dai suoi discorsi aggiunta ad una cinematografica rappresentazione dell’evento che sembra ricercata e volta più a dare forma che sostanza.
Ma tant’è, a caval donato…


In molti stanno morendo soffocati e l’inazione dei governi sta preparando il collasso delle economie. In Italia si teme la rivolta, chi viveva lavorando in nero, soprattutto al sud, si trova adesso senza tutele e reddito, esposto massimamente alla crisi. C’è il problema della criminalità organizzata e di tutta quella manovalanza straniera che non è certo scomparsa nel nulla. Un fuoco che cova sotto la cenere.
Ma la rabbia cresce anche nel ceto produttivo, costretto alla serrata e con la sensazione di essere stato abbandonato.
Il consiglio è di rimanere molto, ma molto calmi.


Di seguito espongo alcune quartine e presagi presi dal Proemio del III Millennio e dal Ramo V del 2000.
Non hanno bisogno di molti commenti, perché sembrano scritte per questi tempi.

Dal Ramo V del 2000 “La Guerra investe l’Europa”


116
Faux à l'estang ioinct vers le Sagittaire,
En son haut auge de l'exaltation,
Peste, famine, mort de main militaire,
Le siecle approche de renouation.


116
Falce nell’Acquario verso il Sagittario congiunta
Nell’alto suo AUGE d’esaltazione,
Peste, carestia, morte per mano militare:
S’avvicina il rinnovamento del secolo.




Falce, ovvero Saturno, in Acquario verso il Sagittario. Ancora una volta una descrizione tolemaica. Saturno per Tolomeo rappresenta l’Oriente e le tempeste secche apportatrici di malanni che da lì giungono. In senso astrologico quando raggiunge il suo auge significa che assume la massima potenza del suo aspetto malefico.
In Tritemio invece, sotto una veste analitica completamente diversa, Saturno rappresenta l’età dell’oro e del benessere, il tempo atteso della pace.
L’Acquario in Tolomeo rappresenta la Scizia, per noi la Russia, mentre il Sagittario il confine occidentale dell’Europa, la penisola Iberica.
La Russia che si mette in cammino e che da Est ad Ovest travolge l’Europa.
I mali sono specificati nel terzo verso: peste, carestia e guerra.
La speranza all’ultimo verso. Nonostante l’auge del malefico Saturno si avvicina il rinnovamento atteso.
A peste, fame et bello libera nos Domine.




Presage 130 1567 Sur ladite annee
Mort, maladie aux ieunes femmes, rhumes,
De teste aux yeux mal heur marchads de terre:
De mer infaust. semes mal. vin par brumes,
Prou huile trop de pluye. aux fruits molest guerre.


Pre 130 1567 All’inizio dell’anno
Morte e malattia per le giovani, raffreddate,
Dalla testa agli occhi, alla malora i mercanti della terra:
Mare infausto, vino e semi andati a mal per le brume,
Poco olio per l’abbondanza di piogge, pochi frutti, guerra.


Il presagio elenca velocemente tutti i mali della precedente quartina: le malattie da raffreddamento, il dissesto economico per i mercanti della terra e i loro commerci marittimi, così come per i prodotti della terra. Carestia e guerra.


Dal Proemio del III Millennio “La Grande Tribolazione e la Nuova Era”


Presage 79 1563 sur ladite annee
Lever sain, sang, mais esmeu. rien d'accord. 
Infinis meurtres. captifs, morts, prevenus. 
Tant d'eau & peste. peu de tout, sonnez cors. 
Pris, morts, fuits, grands devenir, venus.


PRE 79 1563 all’inizio dell’anno
Sollevarsi il sano, ma in rivolta nel sangue, nessun d'accordo
Infinite uccisioni, prigionieri, morti, accusati.
Abbondanza d'acqua e peste, poco di tutto, suonati i corni
I grandi, fuggiti, venuti catturati, divenuti morti.


Di questo presagio incuriosisce il primo verso. Nostradamus parla della sollevazione dei sani che sfocia nel sangue. Sembra proprio che descriva una rivolta dopo un’epidemia dove i malati, evidentemente, non possono ribellarsi. Mancanza di accordo, o pace sociale, accuse, uccisioni e morti.
Carestia per il maltempo, peste e un avviso: suonano i corni. I corni di allarme che annunciano l’invasione del villaggio, ma direi anche, e forse soprattutto, i corni soprannaturali degli avvisi divini che annunciano il tempo della purificazione.
All’ultimo verso un tema che torna negli ultimi capitoli: i capi fuggono, ma non trovano salvezza. Moriranno anche loro nella rivoluzione generale che verrà.
Se vediamo quello che i capi stanno facendo in questi giorni non vi è dubbio che si stiano scavando la fossa da soli.
Le ultime due quartine riguardano la Chiesa.

972
Encor seront les saincts temples pollus,
Et expillez par senat Tholosain,
Saturne deux trois cicles reuollus.
Dans Auril, May, gens de nouueau leuain.


972
Ancora oltraggiati saranno i sacri templi,
E depredati dal senato Tolosano,
In due, tre rivoluzioni di Saturno,
In Aprile, Maggio, gente ancora in fermento.

Il Senato di Tolosa è uno dei più antichi parlamenti europei, di origine medievale. Rappresenta il potere politico del popolo che si rivolge contro la Chiesa. Sono le leggi contro gli ecclesiastici.
All’ultimo verso uno dei vari riferimenti ai mesi di Primavera che negli ultimi Rami del Poema sono indicati come estremamente problematici.


Dal Ramo V del 2000 “La Guerra investe l’Europa”


144
En bref seront de retour sacrifices,
Contreuenans seront mis à martyre:
Plus ne seront moines, abbes, ne nouices,
Le miel sera beaucoup plus cher que cire.


144
Tra poco saranno di nuovo i sacrifici,
Chi vi si opporrà sarà portato al martirio:
Più non vi saranno monaci abati né novizi:
Il miele sarà assai più caro della cera.

La quartina annuncia un tempo di persecuzione come ai tempi dell’antica Roma: torna il paganesimo, chi si oppone diviene martire. Carenza di sacerdoti, apostasia e, ovviamente, carestia e crisi economica.
Ancora una volta vediamo quindi elencati i mali che si preparano nel nostro tempo.


Ricordo poi l’elaborato degli acrostici uniti del Ramo III e del Ramo IV del 2000 che evidenziano il tema della crisi economica, della fame e delle rivolte che si accompagna a quello della crisi della Chiesa.

“A Marzo un confronto ben grande si avvicina. Ci sarà il terzo papa (Francesco) e verrà presentata una legge che dividerà. Avverrà allora una completa sedizione, sangue e divisioni per la Legge della Gioia (Amoris Laetitia); i nemici saranno al seggio (Trono papale). Morte e rovina per via del segreto, per fatti che riguardano il Sacro. Quando la morte si avvicina al Terzo, sorgerà un Grande Prelato. Dal Cielo sangue nascerà. Tornano furiose sedizioni popolari per il grano, per i muri e chi è lasciato fuori. Nelle città troppe genti furiose si approssimeranno (immigrati?); assediate dai nemici saranno allora esiliate (perseguitate?) con la forza le genti della Dama Celeste (cristiani fedeli). Contro l’assedio e la lotta per il grano nascerà allora una Potenza. La Pompa e il Re saranno in assemblea, avran tempi tormentati. Il Re vedrà la fede unita sui monti: allora verrà un nuovo tempo.”

Il capo d’accusa è presentato, “il dado è tratto”, “le sorti d’azzardo gettate” e “lo scenario è pronto”.


Nulla da aggiungere vostro onore.


Postato 1 week ago da Remox

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