giovedì 26 marzo 2020

Coronavirus. Tutte le misure e gli stanziamenti del decreto anticrisi “Cura Italia”



Il Consiglio dei ministri del 16 marzo ha approvato il tanto atteso, ma anche molto discusso, decreto “Cura Italia”. Il provvedimento prevede l’adozione di misure utili a fronteggiare l’emergenza sanitaria per il mese di marzo. Nel mese di aprile sarà varato un nuovo decreto con misure aggiuntive. La dotazione finanziaria del decreto, necessario per sostenere l’economia italiana, è di 25 miliardi di euro, con la speranza di attivare flussi economici per oltre 350 miliardi di euro.

Alla fine del Cdm, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo e il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri hanno illustrato in una conferenza stampa il provvedimento che, a distanza di 24 ore, non è ancora stato pubblicato in Gazzetta ufficiale.

[Aggiornamento – Successivamente alla pubblicazione di questo post, il decreto è entrato in Gazzetta ufficiale: si può consultare cliccando qui].

Sono state previste misure per potenziare il Servizio sanitario nazionale, con nuove assunzioni di medici e di personale aggiuntivo per il ministero della Salute, per la Difesa e per l’Inail, e con la possibilità di mantenere in servizio personale che ha maturato i requisiti pensionistici.

Invece, sul fronte delle infrastrutture, il decreto sancisce la possibilità di requisire aree con la finalità di creare zone temporanee sanitarie. Saranno altresì stanziati contributi a fondo perduto per la produzione di dispositivi medici sotto la guida di Invitalia. Vediamo in sintesi i principali provvedimenti previsti dal decreto sui rispettivi 4 fronti.
1. Misure per potenziare il Sistema sanitario, la Protezione civile e degli altri soggetti pubblici impegnati a fronteggiare l’emergenza sanitaria
Sono state previste 20.000 nuove assunzioni già deliberate per il Sistema sanitario nazionale e stanziati 150 milioni di euro per il 2020 per gli straordinari del personale sanitario.
Vengono finanziati gli aumenti dei posti letto in terapia intensiva e nelle unità di pneumologia e malattie infettive (anche in deroga ai limiti di spesa) mentre le strutture private devono mettere a disposizione il personale sanitario in servizio, i locali e le proprie apparecchiature (per un costo di 340 milioni).
La società pubblica Invitalia viene autorizzata a erogare finanziamenti agevolati o contributi a fondo perduto alle imprese produttrici di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale (50 milioni).
La Protezione civile potrà disporre la requisizione da soggetti pubblici o privati di presidi sanitari e medico-chirurgici e di beni mobili necessari per fronteggiare l’emergenza sanitaria. I Prefetti potranno disporre la requisizione di alberghi o altri immobili aventi analoghe caratteristiche per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria (150 milioni).
Vengono modificate le regole per l’abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo, e pertanto il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia abiliterà all’esercizio della professione di medico chirurgo previo giudizio di idoneità sui risultati relativi alle competenze dimostrate nel corso del tirocinio pratico-valutativo svolto all’interno del corso di studi.
Saranno velocizzate le procedure d’acquisto e di pagamento di materiali e strumentazioni sanitari e più fondi anche per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici.
Aumentati i fondi per il pagamento degli straordinari e l’acquisto di dispositivi di protezione individuale per le Forze di polizia, le Forze armate, il Corpo di polizia penitenziaria, il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.
2. Sostegno ai lavoratori e alle aziende, con l’obiettivo che nessuno perda il posto di lavoro a causa dell’emergenza
La cassa integrazione in deroga viene estesa all’intero territorio nazionale, a tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi. I datori di lavoro, comprese le aziende con meno di 5 dipendenti, che sospendono o riducono l’attività a seguito dell’emergenza epidemiologica, possono ricorrere alla cassa integrazione guadagni in deroga per la durata massima di 9 settimane. Tale possibilità viene estesa anche alle imprese che già beneficiano della cassa integrazione straordinaria.
La possibilità di accesso all’assegno ordinario viene estesa anche ai lavoratori dipendenti presso datori di lavoro che occupano mediamente più di 5 dipendenti.
Viene riconosciuto un indennizzo di 600 euro, su base mensile, non tassabile, per i lavoratori autonomi e le partite Iva. L’indennizzo è previsto per quasi 5 milioni di persone: professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo, lavoratori agricoli.
Viene istituito un Fondo per il reddito di ultima istanza con una dotazione di 300 milioni di euro come fondo residuale per coprire tutti gli esclusi dall’indennizzo di 600 euro, compresi i professionisti iscritti agli ordini.
Viene equiparata alla malattia il periodo trascorso in quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva per Coronavirus, per il settore privato (per il settore pubblico l’equiparazione era già stata inserita nel Dl del 9 marzo 2020).
Per il sostegno dei genitori lavoratori, a seguito della sospensione del servizio scolastico, è prevista la possibilità di usufruire, per i figli di età non superiore ai 12 anni o con disabilità in situazione di gravità accertata, del congedo parentale per 15 giorni aggiuntivi al 50% del trattamento retributivo. In alternativa, è prevista l’assegnazione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite di 600 euro, aumentato a 1.000 euro per il personale del Servizio sanitario nazionale e le Forze dell’ordine.
Il numero di giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa di cui alla legge 104/92 in caso di handicap grave è incrementato di ulteriori complessive dodici giornate.
3. Sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese

Per evitare a imprese e nuclei familiari la carenza di liquidità sono stati previsti numerosi interventi, anche attraverso la collaborazione con il sistema bancario.
Ci sarà una moratoria dei finanziamenti a micro, piccole e medie imprese (che riguarda mutui, leasing, aperture di credito e finanziamenti a breve in scadenza).
Sarà facilitata l’erogazione di garanzie per finanziamenti a lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprenditori individuali.
Previsto il rafforzamento dei Confidi per le microimprese, attraverso misure di semplificazione e l’estensione ai lavoratori autonomi e semplificazione dell’utilizzo del fondo per mutui prima casa.
Nuove norme circa il rimborso dei contratti di soggiorno e sulla risoluzione dei contratti di acquisto di biglietti per spettacoli, musei e altri luoghi della cultura, con la previsione del diritto al rimborso per le prestazioni non fruite sotto forma di voucher di pari importo al titolo di acquisto, da utilizzare entro un anno dall’emissione.
L’istituzione di un fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo e ulteriori disposizioni urgenti per sostenere il settore della cultura.
4. Misure in campo fiscale, allo scopo di evitare che obbligazioni e adempimenti aggravino i problemi di liquidità
Sospensione, senza limiti di fatturato, per i settori più colpiti, dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i mesi di marzo e aprile, insieme al versamento Iva di marzo. I settori interessati sono: turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cultura (cinema, teatri), sport, istruzione, parchi divertimento, eventi (fiere/convegni), sale giochi e centri scommesse.
Sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi per contribuenti con fatturato fino a 2 milioni di euro (versamenti Iva, ritenute e contributi di marzo).
Previsto il differimento scadenze per gli operatori economici ai quali non si applica la sospensione, il termine per i versamenti dovuti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, inclusi quelli relativi ai contributi previdenziali ed assistenziali ed ai premi per l’assicurazione obbligatoria, dal 16 marzo viene posticipato al 20 marzo.
Prevista anche la disapplicazione della ritenuta d’acconto per professionisti senza dipendenti, con ricavi o compensi non superiori a euro 400.000 nel periodo di imposta precedente, sulle fatture di marzo e aprile.
Sospensione sino al 31 maggio 2020 dei termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici dell’Agenzia delle entrate.
Sospensione dei termini per la riscossione di cartelle esattoriali, per saldo e stralcio e per rottamazione-ter, sospensione dell’invio nuove cartelle e sospensione degli atti esecutivi.
Ai lavoratori con reddito annuo lordo fino a 40.000 euro che nel mese di marzo svolgono la propria prestazione sul luogo di lavoro (non in smart working) viene riconosciuto un premio di 100 euro, non tassabile (in proporzione ai giorni lavorati).
L’introduzione di incentivi e contributi per la sanificazione e sicurezza sul lavoro: per le imprese vengono introdotti incentivi per gli interventi di sanificazione e di aumento della sicurezza sul lavoro, attraverso la concessione di un credito d’imposta, nonché contributi attraverso la costituzione di un fondo Inail.
Per gli affitti commerciali, cioè per negozi e botteghe, viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo.

Foto Ansa


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