martedì 28 gennaio 2020

Esiste un collegamento tra il borgo di Oriolo Romano e la costellazione di Orione?



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Il collegamento tra Oriolo ed Orione

Oriolo Romano è un comune italiano di 3.819 abitanti della provincia di Viterbo, distante circa 37 km dal capoluogo di provincia e circa 56 km dalla capitale. "Già il nome Oriolo sembra richiamarsi ad Orione, ma un ulteriore collegamento, più profondo, ci consente di associare queste due realtà:la costellazione è perfettamente allineata con la planimetria di Oriolo, come in alto così in basso. Lo stesso Giorgio III Santa Croce, fondatore nel 1562 di Oriolo, ne indicò le direttrici riportandole su una mappa che si trova all’Archivio Segreto Vaticano. La costellazione di Orione è ben visibile nel confronto con la mappa del Catasto Gregoriano posizionando la cintura con l’inizio delle 3 vie, che nella planimetria risultano perfettamente sfalsate come le 3 stelle centrali della Costellazione o della cintura di Orione.





Planimetria del borgo di Oriolo Archivio Segreto Vaticano (1585)


Se poi allarghiamo la visuale, e ci riferiamo alla carta tecnica regionale in scala 1:10000 del 1990, la costellazione di Orione combacia perfettamente con la particolare morfologia urbana: la clessidra è visibile ad occhio nudo e le stelle di Orione corrispondono a punti molto particolari di Oriolo, infatti:


• Betelgeuse, chiamata anche Alpha Orionis, è una grande stella rossa nella costellazione di Orione. È la 13ª stella più brillante del cielo, una supergigante rossa, e uno dei vertici del triangolo invernale; corrisponde al bivio per la Mola.

• Heka o Meissa (ë Ori) è la testa di Orione, corrisponde alla chiesa di San Rocco.

• Bellatrix (ã Ori), di magnitudine 1,7: “la donna guerriera” forma la sua spalla sinistra. Indica la via verso la faggeta.

• Alnitak, Alnilam e Mintaka (æ, å e ä Ori) compongono la Cintura di Orione. Queste tre stelle brillanti messe in fila bastano da sole per identificare la costellazione.

• Alnilam: corrisponde alla piazza Umberto I.

• Mintaka: corrisponde alla chiesa di San Giorgio.

• Saiph (ê Ori) di magnitudine 2: si trova all’altezza del ginocchio destro di Orione. È allineata insieme ad Alnitak lungo l’asse della via delle Olmate dove si racconta vi fossero due colonne.

• Rigel (â Ori) è la stella più luminosa della costellazione (magnitudine 0,2). Situata all’altezza del ginocchio sinistro, è una supergigante blu estremamente calda e luminosa. Corrisponde al convento dei Cappuccini.

Costellazione Orione Archivio di Stato di Roma Catasto Gregoriano. Prov. di Viterbo e Orvieto, n. 209, anno 1819

Chi era Orione?

Orione è un personaggio della mitologia greca. Numerosi e diversi miti sono stati scritti su di lui. Nell’epopea Omerica figura come un bellissimo cacciatore, un gigante che avendo scandalizzato l’Olimpo a causa dei suoi amori con Aurora, viene ucciso con una freccia da Artemide presso l’isola di Ortigia. Sembra che fosse ucciso nuovamente da Artemide (Diana), gelosa per la sua perizia nella caccia. In altre versioni, la dea indignata generò uno scorpione che lo punse a morte. Sia Orione che lo scorpione furono poi portati in cielo ma collocati in zone opposte affinché il pungiglione dell’animale non potesse più insidiare il grande cacciatore. Infatti, quando le stelle dello scorpione sorgono a est, Orione, sconfitto, tramonta ad ovest. A proposito delle radici del nome, Pindaro lo chiama Oarion, che significa guerriero. In cielo è rappresentato come l’inseguitore delle Pleiadi e viene associato ad un altro mito: egli cercava una di esse, Merope, per questo motivo sarebbe stato accecato da Oenopion, re di Chio. Su consiglio di Vulcano egli si arrampicò su un monte dell’isola di Lemno e si volse verso il Sole nascente, riacquistando la vista.

Sia Orione che le Pleiadi compaiono nei miti più antichi anche perché furono utili agli agricoltori ed ai naviganti. Orione venne chiamato da Virgilio, Plinio e Orazio il “tempestoso” ovvero “l’annunciatore di pericoli in mare”.

Un vascello nel mare in tempesta è visibile nella sala di Giuseppe in Palazzo Altieri, ed è noto che il viaggiatore si orienta grazie alla conoscenza delle stelle.

Orione, ci conduce con il pensiero all’antico Egitto e alla sua relazione con le piramidi di Giza: Cheope, Chefren e Micerino, allineate secondo la cintura della costellazione. In particolare Bauval nel suo libro The Orion Mystery, notò che solo le piramidi di Giza sono allineate rispetto alla cintura di Orione, secondo la posizione della costellazione riferita al 10150 a.C., momento in cui Orione ha assunto la posizione più bassa. Bauval considera la Grande Piramide di Giza con i suoi canali di areazione, come un perfetto strumento per la misurazione del firmamento e un segnatempo, una specie di orologio stellare per contrassegnare le epoche di Osiride e la sua epoca primordiale chiamata dagli egizi Zep Tepi, in cui gli dei fraternizzavano con gli umani, che è l’equivalente dell’età dell’oro per i greci.

L’immagine della clessidra che rimanda alla Costellazione di Orione ritorna anche negli affreschi della già citata Sala di Giuseppe in Palazzo Altieri. La notiamo nella parete ad Est, nella raffigurazione dove è presente un uomo anziano e che ci ricorda il tempo che passa. Sotto a questa immagine una lettera, dove è scritta la parola Giordano: che sia forse il testamento di Giorgio. Inoltre la costellazione di Orione rappresenta un guerriero e il guerriero lo ritroviamo al centro del labirinto sempre in un dipinto presente nella parete ad Ovest della Sala di Giuseppe.

Questo guerriero, questo uomo che ancora si riproduce nella morfologia urbanistica di Oriolo non sarà forse l’uomo del futuro, l’uomo che troverà qui ad Oriolo, come in altri luoghi Alti, delle particolari forze di trasformazione?" .


Tratto da "Oriolo Romano: un luogo un simbolo un messaggio" di Patrizia Di Filippo

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