martedì 12 novembre 2019

ILVA TARANTO: VENDE ROTHSCHILD COMPRA ROTHSCHILD OVVERO IL BANCO VINCE SEMPRE

LA VERITA' SU ARCELOR MITTAL E ILVA. SE VOGLIONO L'ILVA SE NE RESPIRINO PURE I FETORI!




Quasi un secolo or sono, affermava, il buon Ezra Pound, che “i politici sono i camerieri dei banchieri”; difficile da smentire, anzi pare che spesso siano retrocessi a mansioni ancora più secondarie, magari a quello di lavapiatti o di lustrascarpe.

Nel 2018 la Regione Puglia dopo il Comune di Taranto ha depositato la rinuncia alla richiesta di sospensiva al TAR sul DPCM che contiene il Piano Ambientale per ILVA. Così come ordinava il Ministro dello sviluppo economico.

E’ chiaro che il più grande impianto siderurgico d’Europa viene ormai gestito dai veri padroni del mondo, senza a volte nemmeno i servigi dei fedelissimi servi sciocchi, di goldoniana memoria (oggi diremmo goldmaniana).

L’ILVA sottoposta da tempo a commissariamento governativo, è in procinto di essere (s)venduta al grande acquirente AM Investco Italia, ovvero la cordata con a capo ArcelorMittal, affiancato da Banca Intesa-San Paolo ed il gruppo Marcegaglia.

Ora il commissario straordinario Piero Gnudi conferì al Rothschild Group, già dall’agosto del 2014, l’incarico di consulente finanziario per la valorizzazione e cessione degli assets del gruppo ILVA.

Nel 2010, il Global Fortune affermava che la famiglia Rothschild controllava le prime 5 banche al mondo (tra cui Credit Agricole).
Si consideri che l’acquisizione dell’ILVA, consentirebbe al gruppo ArcelorMittal di controllare quasi la metà della siderurgia mondiale. Un’operazione di mega concentrazione in poche mani, così come sta avvenendo in tutti i settori industriali e finanziari mondiali.

Infatti il gruppo ArcelorMittal nasceva dalla fusione di due colossi dell’acciaio, l’europea Arcelor e l’indiana Mittal. Ma il gruppo Arcelor nasceva a sua volta dalla fusione delle aziende siderurgiche di punta di Francia, Spagna e Lussemburgo (dove a loro volta vari gruppi si erano fusi insieme). Ora, secondo indiscrezioni, Lakhsmi Mittal sarebbe un prestanome della potente banca d’affari. Arcelor è a capitale francese, ovvero Rothschild, Mittal è il solito prestanome. Nel consiglio d’amministrazione Mittal nomina 6 dei 18 consiglieri, 6 Arcelor, 6 sono di nomina delle banche azioniste. Si dà il caso, inoltre, che il gruppo è fortemente indebitato con il sistema bancario, e, ovviamente, tra queste ci sono le potenti istituzioni finanziarie controllate dalla solita famiglia (Goldman Sachs, Deutsche Bank, Credit Agricole, ecc.). Per finire, il terzo azionista dell’AM Investco Italia è Banca Intesa, e tra gli azionisti di punta di questa c’è il colosso finanziario BlackRock, controllato dalla solita mano benigna.
Come si vede il sistema bancario controlla profondamente l’economia mondiale, compreso il settore siderurgico. E la classe politica cosa controlla? Ovviamente, che tutto vada per il verso giusto.

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