lunedì 12 agosto 2019

Che cos’è QAnon, la spaventosa teoria del complotto

ANCHE L'ATTORE TOM HANKS NELLA "PALUDE" PEDOFILO-SATANISTA? SEMPRE PIU' PERSONAGGI DELLO SPETTACOLO SI "PALUDANO" DIETRO PIE OPERE DI FILANTROPIA PER CELARE LA LORO VERA VOCAZIONE?....VEDI RICHARD GERE E ANTONIO BANDERAS CON L'AFFARE DELLE ONG CHE VENGONO IN ITALIA A FARCI LA MORALE!!!!




Forse non ve ne siete accorti, ma la tanto attesa declas sta avvenendo proprio in queste ore. È la “declassificazione”: lo svelamento degli orrori indicibili compiuti dalle élite liberal e corrotte (nonché sataniste e pedofile) che si sono intrufolate nei gangli del potere americano, minando alle basi le fondamenta degli Stati Uniti.

Politici, militari, burocrati, vertici della polizia e uomini dello spettacolo. Centinaia di potenti fanno parte della “palude”, tra i cui membri spiccano gli immancabili Barack Obama e Hillary Clinton, ma anche l’ex direttore dell’FBI James Comey e persino Tom Hanks. Adesso, però, questo vergognoso network sta per essere smantellato: i militari statunitensi, guidati da Donald Trump, condurranno nel giro di qualche giorno arresti di massa, scoperchiando le malefatte compiute da una rete di traditori che era riuscita a conquistare il potere da decenni.



Una sorta di colpo di stato condotto dallo stesso presidente degli Stati Uniti

Tutti costoro verranno condotti a Guantamano, mentre un’emittente televisiva alternativa sarà istituita per sfuggire alle fake news e il potere verrà temporaneamente preso dai militari. Praticamente, una sorta di colpo di stato condotto dallo stesso presidente degli Stati Uniti, che abbatterà i nemici giurati del deep state e finalmente manterrà la promessa del “Make America Great Again”.

I più attenti sanno già da tempo che tutto ciò è in procinto di accadere e che la giustizia sta per trionfare. È da tempo che l’uomo (o la donna) che si cela dietro alla lettera Q racconta dettagliatamente la strategia che porterà allo svelamento dei giri satanisti e pedofili delle corrotte élite liberali. Per la precisione, dall’ottobre 2017, quando Q si presentò sul forum di politica di 4Chan spiegando come l’arresto di Hillary Clinton (HRC) fosse imminente.

Chi è costui e come fa a sapere tutte queste cose? Q si è presentato come un agente di alto grado dei servizi segreti USA, il cui soprannome deriva dal livello di autorizzazione “Q” a cui ha accesso, il più elevato possibile. Dalla sua prima apparizione non ha più smesso di disseminare su 4Chan “briciole di pane” – come le chiamano i suoi seguaci – descrivendo l’imminente vendetta del condottiero Donald Trump contro “la palude” che si è impossessata degli Stati Uniti.

A ispirare Q è stata una misteriosa frase di Trump, che durante un incontro allo Studio Ovale e alla presenza dei giornalisti, disse che quella occasione rappresentava “la quiete prima della tempesta”. E così, infatti, si chiamava il primo post pubblicato da Q, che ha subito raccolto l’attenzione di tutte le persone disposte a seguire la teoria del complotto ribattezzata QAnon (da Anonymous Q Clearance Patriot).

Per dimostrare di essere davvero chi dice di essere, Q ha postato una fotoscattata da un aereo in cui si vedono delle isolette più o meno esotiche, proprio mentre Donald Trump era in viaggio verso l’Asia. Conferma irrefutabile di una cosa sola: Q era in viaggio assieme a POTUS, acronimo che sta per “president of the United States”. Avete bisogno di altre prove? E allora fate bene attenzione: Q è la 17esima lettera dell’alfabeto. Sarà quindi un caso che quando Trump ha ricevuto in dono una maglietta dei Crimson Tide, la squadra di football dell’Alabama vincitrice del campionato collegiale, questa riportasse proprio il numero 17? Cos’altro può essere se non la prova dell’influenza di Q? (Non stiamo a sottilizzare sul fatto che ciò sia avvenuto nel 2017 e che, quando la stessa squadra vinse nel 2015, Obama ricevette una maglietta col numero 15).


Non siete ancora convinti? Allora beccatevi questa: uno dei simboli di QAnon è un coniglio bianco. E chi appare di fianco a Trump in questo video? Un enorme pupazzo animato a forma di coniglio bianco! (Ok, era Pasqua. Ma non fateci caso). E sarà forse un caso che durante un’intervista a Steve Bannon (ideologo dell’alt right) compare la scritta “Trust Q”?

Twitter

Tra i segreti più incredibili svelati da Q (oltre all’arresto sempre imminente di Hillary Clinton e l’instaurazione perennemente dietro l’angolo di una dittatura militar-trumpiana), ce n’è uno che riguarda il Russiagate. Come saprete, Robert Mueller è il procuratore che indaga sui rapporti opachi tra il presidente USA, il suo staff e la Russia; con lo scopo di svelare se Trump fosse o meno consapevole del – se non coinvolto nel – tentativo da parte di Mosca di influenzare le elezioni del 2016.

Ma questo è quello che vi hanno fatto credere. Se vi lasciate illuminare dalle rivelazioni di Q, scoprirete infatti che questa indagine è un elaborato piano – orchestrato da Trump e Mueller di comune accordo – per costringere il mondo ad accendere una luce sulla verità. Non sul Russiagate, ma sui traffici sessuali che coinvolgono i bambini e altre oscure verità dietro cui si celano i poteri forti liberal.

La tesi era che Mueller non stesse davvero indagando su Trump, ma su Hillary Clinton. Un depistaggio necessario per evitare che il deep stateboicottasse le indagini che avrebbero dovuto far luce sui loschissimi giri d’affari in cui l’ex segretario di stato sarebbe coinvolto. Solo che poi il rapporto Mueller è uscito, ed era ovviamente incentrato esclusivamente su Donald Trump e sui suoi possibili rapporti con la Russia.

Un duro colpo per QAnon, ma non che non è bastato a metterlo al tappeto. D’altra parte, i seguaci di Q sono abituati a ingoiare rospi. L’arresto di Hillary Clinton previsto nel novembre 2017 non si è verificato. La presa del potere (da parte di chi il potere già lo detiene, ma non stiamo a sottilizzare) che doveva andare in scena una prima volta a marzo 2018 nemmeno. E neanche è avvenuto il “declas” da cui siamo partiti, che doveva succedere proprio il primo agosto 2019 (a quanto pare è rimandato tutto a metà agosto).

Il criptico post in cui Q dichiara l’imminente "declas", per l’ennesima volta
Screenshot

A questo punto, starete probabilmente pensando che questa è l’ennesima teoria del complotto assurda: una sorta di gigantesco spin-off del Pizzagate (secondo cui Hillary Clinton gestiva un giro pedofilo nel retro di una pizzeria) dietro al quale non dovremmo perdere troppo tempo.

Il problema è che QAnon ha una marea di seguaci. Non stiamo parlando di qualche decina di disturbati, ma di 49mila persone che seguivano il forum TheGreatAwakening su Reddit (oggi chiuso), di pagine Facebookcon centinaia di migliaia di iscritti, di supporter di Trump che inneggiano a Q durante i suoi discorsi pubblici brandendo cartelli, di un libro sulla verità di QAnon che ha raggiunto il secondo posto dei più venduti su Amazon, di una teoria che viene promossa anche da alcuni candidati repubblicani e che su YouTube ha ammassato milioni di visualizzazioni.

Rick LoomisGetty Images

Com’è possibile credere a un “declas” che, oltre a essere assurdo in primo luogo, continua a venire promesso e poi sempre rinviato, smentendo in continuazione le profezie di Q? A questo punto, bisogna ammettere una cosa: Q ci ha anche preso. E non in una questione secondaria, ma in un affare talmente importante che anche riviste come VICE e il New York Magazine si sono sentite in dovere di pubblicare articoli che titolavano qualcosa del tipo “Ma quindi Q aveva ragione?”.

Si tratta del caso che ha coinvolto il miliardario Jeffrey Epstein, immobiliarista arrestato a metà luglio dall’FBI perché coinvolto in uno scandalo sessuale gravissimo. Stando all’accusa, nella sua isola privata (soprannominata Orgy Island) Epstein organizzava festini sessuali a base di ragazze giovanissime, anche 14enni, in cui coinvolgeva amici importanti, portati sul luogo con il jet privato “Lolita Express”.

Tutto questo, effettivamente, Q l’aveva previsto (isola compresa). L'arresto di Epstein, e la possibilità che un numero imprecisato di celebrità sia a sua volta coinvolto nel giro sessuale, ha mandato scariche di esaltazione lungo la schiena di tutti i fedeli di QAnon. Com’è possibile che Q sapesse tutto ciò? In verità, che Epstein fosse un personaggio dal quale è meglio stare alla larga non è affatto una novità.

Nel 2008 aveva infatti patteggiato una condanna in seguito alle accuse di abuso su minori. Un patteggiamento di quelli che ottengono soltanto i miliardari: 13 mesi di lavori socialmente utili, nonostante nel frattempo molte altre donne siano venute allo scoperto accusandolo di aver abusato di loro.

Epstein, all’epoca, la fece praticamente franca. Così come non venne intaccata la reputazione di tutti i ricchi & potenti che facevano parte del suo giro. Siamo quindi in presenza di un miliardario che organizza festini sessuali di cui sono vittime delle minorenni, e in cui sono coinvolti altri personaggi celebri e potenti, e che grazie ai suoi agganci riesce a non pagare per i suoi crimini. In questa storia, insomma, sono presenti tutti gli elementi cari ai seguaci di QAnon (a parte il piccolo dettaglio che lo stesso Trump è stato per decenni amico di Epstein e che anche lui è stato accusato più volte di molestie sessuali).

E quindi, con il caso Epstein, Q ha dimostrato di essere davvero chi dice di essere? Non proprio: come detto, le orribili abitudini di Epstein erano già note, come già era nota la sua isola privata e cosa lì, probabilmente, avveniva. Non sarebbe nemmeno assurdo affermare che tutta la paranoia sui miliardari pedofili che aleggia da tempo negli Stati Uniti possa essere direttamente frutto di Jeffrey Epstein e delle sue abitudini sessuali note da anni, e che in una sorta di telefono senza fili complottista tutto ciò si sia trasformato prima nel Pizzagate e poi in QAnon.



L'FBI ha classificato QAnon “minaccia alla sicurezza nazionale”

Nel frattempo, l’FBI ha deciso di dare un taglio a questa storia. In una mossa che ha destato non poco stupore, il Federal Bureau of Investigation ha infatti classificato QAnon “minaccia alla sicurezza nazionale”, come descritto in un documento pubblicato il primo agostoin cui ha inoltre confermato di aver eseguito un certo numero di arresti di persone che hanno eseguito reati (spesso minacce, in alcuni casi eseguite armati) in nome di Q.

“L’FBI ritiene che queste teorie del complotto possano facilmente emergere, diffondersi ed evolvere sull’attuale mercato dell’informazione, portando in alcuni casi persone e gruppi di persone a compiere atti violenti o criminali”, si legge nel documento. La decisione dell’FBI è motivata anche dal timore che tutta questa paranoia non possa che aumentare durante le elezioni del 2020.

Come sottolineato dai seguaci di Q, però, l’FBI ha commesso una gaffe, scrivendo che l’intensità di questa minaccia è causata “dallo svelamento di vere cospirazioni o insabbiamenti che hanno coinvolto attività illegali, dannose o incostituzionali da parte di prominenti figure politiche e funzionari del governo”. Su questa frase, che si limita a descrivere le convinzioni di QAnon, si sono ovviamente sbizzarriti i teorici del complotto; che estrapolandola dal contesto hanno trovato ulteriore conferma delle loro tesi.

Resta il fatto che, invece delle élite liberali sataniste, sono i seguaci di Q che adesso rischiano di finire in carcere, in una sorta di “declas” al contrario. Un altro duro colpo, soprattutto perché l’attuale direttore dell’FBI, Christopher Wray, è uno dei paladini di QAnon (c’è anche un hashtag a lui dedicato: #TrustWray).

Come si risolve la dissonanza di un paladino di QAnon che dichiara QAnon un nemico pubblico? Semplice: con una classica mossa cospirazionista. I QAnonisti (o forse QAnonici?) sostengono che Christopher Wray potrebbe essere stato tenuto all’oscuro di questa decisione dell’FBI, messa in atto da funzionari infedeli e legati alla “palude”. Ma questa è la scelta più banale. Molto meglio la seconda teoria, secondo cui Wray era una sorta di infiltrato in QAnon per conto dell’FBI. Tutto chiaro, no?



Al di là dei modi acrobatici con cui, come sempre, i teorici del complotto cercano di piegare i fatti affinché seguano la loro logica a tutti i costi, è evidente perché l’FBI ha deciso di usare il pugno di ferro e dichiarare una minaccia i seguaci di Q: la faccenda sta sfuggendo di mano. Come dettagliato nel documento pubblicato dall’FBI, i casi di persone che compiono atti violenti in nome di teorie del complotto stanno aumentando.

Già nel 2016 un uomo armato fece irruzione nel ristorante di Washington nel cui retro riteneva andassero in scena gli abusi su bambini del Pizzagate. Quello più direttamente legato a QAnon è invece avvenuto nel giugno dello scorso anno, quando un uomo, anche in questo caso armato, ha bloccato il traffico su un ponte con un veicolo corazzato, nel tentativo di obbligare l’FBI a diffondere il “vero rapporto” sul caso delle email private di Hillary Clinton, menzionando esplicitamente la tesi di QAnon secondo cui solo una piccola parte di quanto scoperto sarebbe stata reso pubblico.

Seguire le acrobazie mentali, le fantasie complottiste e paranoiche dei seguaci di queste teorie del complotto è divertente e fa anche ridere. Ma questa è gente che ci crede davvero. Che è veramente convinta di vivere in un mondo dominato da satanisti pedofili. La faccenda, come dimostrato anche dagli attentati dei suprematisti bianchi (che ai complottisti sono spesso vicini), rischia di diventare pericolosa. Ed è per questo che l’FBI ha deciso di passare alle maniere forti. Meglio darci un taglio, prima che ci scappi il morto.

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