La scena deve essere stata simile a una di quelle dei film di genere poliziottesco o b-movie all’italiana anni ’80, in cui il grottesco e il ridicolo condivano i passaggi più godibili. Sì, perché trovare un magistrato della Procura di Milano nel bel mezzo di un festino gay, vestito con un costume da volpe con due code, sembra una roba da commedia trash.
Festini, droga e … pellicce
E invece – a quanto riporta il Giornale – è successo davvero. E’ accaduto durante un controllo in un club milanese frequentato da omosessuali dove la polizia sospettava girasse della droga, elemento immancabile in certi giri di festini. Così, nella notte tra lunedì e martedì scorsi, gli agenti hanno fatto scattare un blitz nel locale procedendo all’identificazione dei presenti e ai controlli di rito. Dei risultati dell’operazione si sa poco, a parte che al locale è stata sospesa la licenza e il particolare più curioso, appunto l’ignoto pm travestito da volpe nel pieno di una serata trasgressiva.
Ma il pm “volpe” non si drogava
Va detto – come spiega il Giornale – che la toga in questione (per l’occasione in pelliccia) risulta del tutto estranea al consumo di stupefacenti e alle altre irregolarità contestate ai gestori del club. Intanto però nei corridoi del Tribunale di Milano è già partita la caccia… alla volpe.
Ma il mondo della magistatura non è estraneo alla frequentazione di certi ambienti "gay friendly", diciamo così. Questo è un annuncio del Rotary Club (nota associazione paramassonica), nel quale si informa dell'organizzazione di un incontro tra il magistrato presso il Tribunale di Bari, Giovanni Zaccaro e Antonio di Gioia, presidente dell'ordine degli psicologi di Puglia.
L'appuntamento toccava un tema molto importante: il riconoscimento giuridico e sociale delle coppie omosessuali e i relativi riflessi psicologici nell'educazione dei figli. La sensazione in merito a questa storia è che la magistratura italiana abbia ancora parecchie cosette da spiegare al popolo italiano....
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